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Messaggi - daniele22

#1696
Ciao Daniele e benvenuto, io sono un solipsista consapevole, cosa vuoi, in questo forum ognuno a suo modo siamo gente strana. Ci si sente
#1697
Scienza e Tecnologia / Re:Un moderno oracolo
15 Luglio 2021, 09:20:09 AM
Citazione di: ricercatore il 14 Luglio 2021, 13:23:32 PM
La tecnologia e l'intelligenza artificiale ha raggiunto oggi dei livelli inquietanti, ma allo stesso tempo molto affascinanti.

La Macchina può elaborare algoritmi che, data una serie di informazioni prelevate dai nostri social, sono in grado di tracciare il nostro profilo psicologico e dedurre (in maniera più o meno approssimativa) i nostri orientamenti politici, sessuali, religiosi e addirittura abbozzare un prospetto relativo al nostro carattere.
Chiaramente più informazioni inseriamo, più preciso sarà l'algoritmo.

Spingendoci oltre con un po' di fantasia, un giorno la macchina sarà in grado di dirci cose su noi stessi che ancora non sappiamo: ovvero l'algoritmo leggerà il nostro inconscio meglio di quanto possiamo fare noi in un percorso di psicoanalisi.
Forse un giorno, la Macchina potrà dirci quale è il desiderio che ci abita, quale è il mestiere più adatto per noi, quale è il partner ideale, quale strategia adottare per evitare possibili problemi futuri.
La Macchina sarà un Oracolo, un'entità in grado di prevedere il nostro futuro ed indicarci la via migliore da seguire.

In "Memorie dal sottosuolo" di F.Dostoevsky, l'autore si era già immaginato qualcosa del genere: aveva ipotizzato che nel caso in cui avremmo potuto disporre di una tabella di marcia ben determinata in grado di condurci ad uno stato di benessere massimo, l'Uomo l'avrebbe rifiutata con rabbia, pur consapevole di andare contro i suoi stessi interessi.
Il poter scegliere viene comunque prima del proprio benessere, il poter decidere il proprio destino ha un valore inestimabile.

Supponendo di avere a disposizione già oggi questo "Oracolo", cosa fareste?

Io mi sento più sulla linea di pensiero di Dostoevsky, non credo che chiederei nulla all'Oracolo; al massimo, se fossi un ragazzo appena uscito dalle scuole superiori, mi farei aiutare nella scelta del percorso universitario/professionale così da avere un aiuto nell'orientamento. Ma anche in questo caso, vorrei che l'Oracolo mi desse delle opzioni (A,B o C), così da scegliere comunque io.


Ciao ricercatore, io ce l'ho questa macchina e ti dirò che a volte mi piace pure contraddirla. Questo ad oggi, domani non so
#1698
Tematiche Filosofiche / Esistenza e Conoscenza
15 Luglio 2021, 09:10:31 AM
Citazione di: iano il 13 Luglio 2021, 15:39:44 PM
Ciao Daniele&Daniele
Le cose esistono solo se le percepisci. Concordo.
Le cose sono il prodotto del nostro rapporto con la realtà
E dunque?
Cosa ne deduci?
Non sono vere ne' false, ma ciò che conta è che non sono gratuite. Sono funzionali,  ma non univoche.
E non sono neanche del tutto soggettive perché il tuo sistema percettivo lo hai ereditato. Insomma, mi piacerebbe che dall'unico concetto , fra i tanti che hai espresso,  che ho compreso, tu ne traessi qualche conclusione.



Buongiorno iano, se hai compreso che le cose esistono solo se le vedi (con la mente) e le confermi coi sensi (così come confermi con la vista quel che leggi) non hai da far altro che pensarci sopra. Un principio di realtà già condiviso con altri e con cui confrontare le tue idee dovresti ben possederlo (nel dialogo esposto nel Topic si parla appunto di una sacra alleanza).


Tutto quel che ho detto da quando sono arrivato nel forum è solo una conseguenza di quel affermo nel dialogo. Certo è che per arrivare a questo mi sono avvalso ovviamente di un certo numero di esperienze e di nozioni sparse per il mondo. Di sicuro tu hai delle conoscenze che io non ho, prova quindi a svilupparle a fronte di quel che hai tratto da questa nuova conoscenza. Se mi chiedi una conclusione su tutto ciò l'unica cosa sensata che penso di poter dire è quella di attuare la pratica conseguente a tale fatto (democrazia volta all'anarchia). Un'altra conclusione me l'ha fornita l'esperienza in questo forum e me l'ha suggerita daniele22 nel post precedente a questo, ovvero di non fare altri interventi in materia strettamente filosofica.
A suo tempo iano mi hai dato solidarietà pubblicamente in questo forum. Per me la gratitudine è un valore e ti ringrazio ancora

#1699
Tematiche Filosofiche / Esistenza e Conoscenza
13 Luglio 2021, 14:22:47 PM
Ciao Daniele22, che è tutto questo tuo agitarti all'interno del forum? Sei proprio un grullo!!, di quale errore vai cianciando?  Niente niente che gli altri ti prendano solo in giro. E tu di risposta, la testa dura come un paracarro, continui a perdere tempo a blaterare senza nemmeno tener conto che il forum possa essere diretto da un computer umanoide. Certo son convinto che quello che tu chiami errore in effetti ci sia. Ma che valore possiede questo errore? Qualcuno te l'ha valutato un euro e venti, non potevi accettarli? Peraltro mi sembra che tu sia il solo a vederlo. E se è vero quel che dici in questo tuo dialogo, tu dici appunto che le cose esistono solo se le vedi. E allora dall'alto (quale alto?) della tua consapevolezza che ha visto un errore giudichi gli altri in errore senza tener conto che è la loro verità. Sembri un violentatore dell'altrui pensiero pretendente che l'altro debba adeguarsi alla tua (superiore, ma dove?) consapevolezza. Ti do atto del tuo sforzo nei confronti della sincerità, ma tu non vuoi darti conto che l'errore esiste. Come? Di quale errore stai parlando? Della menzogna caro Daniele22. Tra l'altro, anni fa l'avevi anche detto a un sindacalista della CGIL che bisognava sdoganare la menzogna. Dammi un solo motivo coerente con la tua filosofia che autorizzi l'esclusione della falsità dalla realtà. L'errore, caro Daniele22, restando coi piedi per terra, l'errore appunto esiste quando vi sia uno scopo, ma ti sembra forse che vi sia uno scopo nel vivere? Quelli dell'isis non hanno forse detto che la differenza tra noi e loro sta nel fatto che noi siamo per la vita, mentre loro sono per la morte? Non è questa infine una ragione sufficiente perché ciascuno possa voglia debba mentire ciascuno per quella che è la sua misura?
Comunque, Daniele22, una cosa buona l'hai detta in questo forum e sai cosa ti dico? Che se alle prossime politiche vedessi il logo di un partito che si chiama movimento DEMOCRATICO destinato all'anarchia, sottotitolo le leggi si tolgono e non si fanno, forse andrò a votarlo. Ora è meglio che tu ti dia una calmata e magari se ne parlerà quando sarà più fresco, ma non buttarti più sulle tematiche filosofiche, e nemmeno su quelle spirituali. Ci si sente
#1700
Attualità / Re:Il valore della libertà
08 Luglio 2021, 12:43:01 PM
Citazione di: InVerno il 08 Luglio 2021, 11:47:58 AM

Il mondo è pieno di "errori", e neanche a me le cose vanno bene come stanno, ma dato come sono... E io posso dire: accetterei l'utilità farmaceutica  del vaccino solamente se il vaccino fosse stato prodotto no profit usando le donazioni tutte le persone sulla terra, altrimenti dietro ci sta "er profitto".. eh.. ok, se ti pare che il mondo prima della pandemia funzionasse così, hai ragione ad aspettartelo, altrimenti non so di cosa stiamo parlando.


Lo so anch'io che il mondo è pieno di errori, ma ve n'è uno, ed è quello che io indico, che li mantiene in vita tutti quanti. La fine dei tempi moderni, a prescindere dalle mie speculazioni eretiche, è ormai arrivata. La gente non è così sciocca o pecorona come si crede e quando l'acqua arriverà alla gola saprà cosa fare. Quello che io volevo vedere, o constatare, è se tutta questa faccenda che comprende pure il covid, ma in cui il covid sta funzionando solo come un'enzima, sfocerà in una potenziale guerra civile oppure in una ragionevole presa d'atto dell'errore di cui parlo. In ogni caso, e questo lo dico più che altro a tutti, dato che mi sono esposto abbastanza nel forum col mio pensiero, non risponderò più ad alcun intervento di chichessia se prima non si esporrà pure costui in modo esplicito nel topic "Esistenza e conoscenza". Anzi, fino a quando qualcuno appunto non si esporrà, non farò più alcun intervento nel forum, immagino con somma gioia di tutti
#1701
Attualità / Re:Il valore della libertà
08 Luglio 2021, 09:50:02 AM
Citazione di: InVerno il 07 Luglio 2021, 10:07:55 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 09:07:52 AM
Parli di una falla molto seria in una teoria. Non so quale falla tu veda e a quale teoria tu ti riferisca, ma io la vedo nella crisi del dialogo dovuta ad una perdità di autorevolezza della scienza la quale alimenta con la sua arroganza l'arroganza del popolo idiota. Ma il popolo non è tutto composto da idioti arroganti e nemmeno gli scienziati sono tutti arroganti. Buona giornata
Si potrebbe dire che qualcuno ci vede del dolo e qualcuno della colpa, con la piccola differenza che gli elementi a suffragio del dolo al momento sono basati su tutto un costrutto che non è stato ancora in grado di inviduare nemmeno in via ipotetica il CHI, perchè appena l'ipotesi viene esposta è facile vedere che si tratta di gruppi eterogenei in conflitto di interessi, e perciò gli stessi proponenti del dolo si rifugiano nel "loro" (con forme anche  più arzigogolate e lessicalmente pregne, magari chessò "Das Kapital"). Quattordici mesi fa, visto che Andrea ci punta molto, uno si sarebbe anche potuto accontentare di un immagine a bassa risoluzione (che pur avesse un senso), quattordici mesi dopo, io qualche dettaglio vorrei cominciare a vederlo...
Che la scienza abbia perso autorevolezza sono d'accordo, perchè l'autorevolezza è una cosa diversa dall'autorità... Sotto la punta dell'iceberg c'è anche questo, non dubito, e c'è molto altro, c'è che economia, scienza, comunicazione e tutt'altra serie di "quasi amici" non sembrano più rispondere al motto che fino ad ora li aveva tenuti, almeno nell'immaginario comune, insieme: mal comune, mezzo gaudio.


Buongiorno InVerno ... come dici bene, "dopo quattordici mesi qualche dettaglio vorrei cominciare a vederlo". Questo è il punto. Andrea sembra vederlo, chissà cosa vede non lo so poiché immagino sia molto, ma molto difficile vederlo. Se è difficile vederlo ciò accade proprio per la crisi di autorevolezza in cui è precipitato il sistema (lo Stato) che detiene autorità e pure il sistema che senza l'autorità si era retto fino a qualche tempo fa attraverso un'autorevolezza conferita dal popolo (i Media).
Nel Topic "Esistenza e conoscenza", all'interno del dialogo io ad un certo punto dico "magari va bene così, ma a me non piace".
Io sono una specie di manicheo, però non distinguo tra bene e male, distinguo tra ragione e non ragione. La ragione sta nel considerare l'esistenza dell'errore nella nostra mente, la non ragione sta nel negare tale esistenza. La ragione sostiene necessario il direzionamento democratico verso l'anarchia, la non ragione sostiene necessaria la persistenza della democrazia senza altre velleità. Nessuno nel Topic si è esposto in modo esplicito in merito a questo presunto errore. Prova a chiederti come mai e forse avrai la risposta al motivo per cui dopo quattordici mesi vorresti giustamente vedere più chiaro e difficilmente riuscirai a vedere. D'altra parte Inverno, ti vedo ben piantato e immagino che più di tanto certe faccende non ti tocchino più di tanto. Del resto neppure a me, però dispiace. Un augurio alle tue piccole viti
#1702
Attualità / Il valore della libertà
07 Luglio 2021, 21:48:55 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2021, 18:52:32 PM
Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 18:26:09 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2021, 09:42:43 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 09:07:52 AM

Non so quale falla tu veda e a quale teoria tu ti riferisca, ma io la vedo nella crisi del dialogo dovuta ad una perdità di autorevolezza della scienza la quale alimenta con la sua arroganza l'arroganza del popolo idiota. Ma il popolo non è tutto composto da idioti arroganti e nemmeno gli scienziati sono tutti arroganti. Buona giornata

Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 18:26:09 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2021, 09:42:43 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 09:07:52 AM

Non so quale falla tu veda e a quale teoria tu ti riferisca, ma io la vedo nella crisi del dialogo dovuta ad una perdità di autorevolezza della scienza la quale alimenta con la sua arroganza l'arroganza del popolo idiota. Ma il popolo non è tutto composto da idioti arroganti e nemmeno gli scienziati sono tutti arroganti. Buona giornata
Ciao Daniele, non c'è maggiore arroganza dell'affermare che il popolo è idiota. Neanche Andrea, pur nell'assurdità delle sue tesi (almeno per me), é arrivato a tanto.
Poi dove la vedi la perdita di autorevolezza della scienza? Mai come oggi il mondo pende dalle labbra dei virologi di grido, e io non credo sia una cosa positiva perché gli scienziati dovrebbero innanzitutto fare il loro lavoro e, magari occasionalmente, ma mai come attività principale, fare le star.


Ciao Anthonyi, non mi sembra di essere poi così arrogante, dato che dico pure che non tutto il popolo è idiota. O vuoi negare l'esistenza degli idioti? Si può cambiare aggettivo se vuoi, chiamiamoli non molto comprensivi allora. Tra questi vi sono pure quelli che deificano la scienza senza tra l'altro ammetterlo, e sono i più pericolosi.
Riprendo qui un tuo pensiero che ho recuperato in altro Topic:
"Chi compie un atto d'amore, anche se gratuito, lo fa comunque sempre per soddisfare un certo bisogno interiore, se così non fosse non troverebbe senso in quell'atto.
Forse però tu volevi intendere che dietro tanti atti apparenti d'amore c'è un calcolo di convenienza, certo questo è probabile, così come è probabile che l'atto d'amore stesso sia calcolato, un genitore vuol bene ai suoi figli, ma questo non toglie che valuti, giorno per giorno, ciò che è opportuno o meno dare loro.
Io non sono convinto che la razionalità, il calcolo di convenienza, siano in opposizione all'amore, anzi credo che proprio la razionalità economica sia il risultato di una certa evoluzione dell'amore, di un amore che ordina i comportamenti per la realizzazione di un buon fine
!"
In questo tuo pensiero io vedo due cose.
1) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza stai travisando il senso più comunemente accettato per la parola "amore". Per me, quel calcolo razionale di cui tu parli si chiama inganno, oppure ipocrisia, anche se l'oggetto del tuo amore risultasse soddisfatto dal tuo gesto. Nel caso dell'amore filiale potrebbe corrispondere in certi casi ad un plagio.
2) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza posso concedere che questo possa corrispondere ad un atto d'amore solo se tu informi del tuo modo di pensare colui che è oggetto del tuo amore.


Detto questo, in capo al punto 1 io sono propenso a pensare ragionevolmente che la scienza, o meglio, certi scienziati si  comportino sicuramente in questo modo. Ne deriva che gli idioti, o sprovveduti, sarebbero quelli che pendono dalle loro labbra accettando per oro colato quel che detti scienziati propinano loro. In capo al punto 2, se gli scienziati fossero così sinceri da ammettere in modo esaustivo (non parziale come fanno ora) la loro ignoranza allora mi toglierebbero dal dubbio di doverli considerare in toto (sinceri compresi, che a questo punto diverrebbero solo arroganti) una banda di irresponsabili patentati.
Io non sono un'eremita Anthonyi e sento le chiacchiere delle persone e mi sembra che in molti non pendano proprio dalle parole degli specialisti. Non sono molto incline a ritenere giuste le varie accuse che essi muovono a questi scienziati, ma la loro autorevolezza (quella degli specialisti) di fatto risulterebbe in profonda crisi. Del resto è una crisi che coinvolge molti tessuti della nostra società. Da ultimo, forse gli scienziati non fanno le star, esprimono solo la loro opinione a fronte di una richiesta che ha quasi del morboso da parte del quarto potere. In ogni caso fa caldo

Ciao Daniele, non c'è maggiore arroganza dell'affermare che il popolo è idiota. Neanche Andrea, pur nell'assurdità delle sue tesi (almeno per me), é arrivato a tanto.
Poi dove la vedi la perdita di autorevolezza della scienza? Mai come oggi il mondo pende dalle labbra dei virologi di grido, e io non credo sia una cosa positiva perché gli scienziati dovrebbero innanzitutto fare il loro lavoro e, magari occasionalmente, ma mai come attività principale, fare le star.


Ciao Anthonyi, non mi sembra di essere poi così arrogante, dato che dico pure che non tutto il popolo è idiota. O vuoi negare l'esistenza degli idioti? Si può cambiare aggettivo se vuoi, chiamiamoli non molto comprensivi allora. Tra questi vi sono pure quelli che deificano la scienza senza tra l'altro ammetterlo, e sono i più pericolosi.
Riprendo qui un tuo pensiero che ho recuperato in altro Topic:
"Chi compie un atto d'amore, anche se gratuito, lo fa comunque sempre per soddisfare un certo bisogno interiore, se così non fosse non troverebbe senso in quell'atto.
Forse però tu volevi intendere che dietro tanti atti apparenti d'amore c'è un calcolo di convenienza, certo questo è probabile, così come è probabile che l'atto d'amore stesso sia calcolato, un genitore vuol bene ai suoi figli, ma questo non toglie che valuti, giorno per giorno, ciò che è opportuno o meno dare loro.
Io non sono convinto che la razionalità, il calcolo di convenienza, siano in opposizione all'amore, anzi credo che proprio la razionalità economica sia il risultato di una certa evoluzione dell'amore, di un amore che ordina i comportamenti per la realizzazione di un buon fine
!"
In questo tuo pensiero io vedo due cose.
1) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza stai travisando il senso più comunemente accettato per la parola "amore". Per me, quel calcolo razionale di cui tu parli si chiama inganno, oppure ipocrisia, anche se l'oggetto del tuo amore risultasse soddisfatto dal tuo gesto. Nel caso dell'amore filiale potrebbe corrispondere in certi casi ad un plagio.
2) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza posso concedere che questo possa corrispondere ad un atto d'amore solo se tu informi del tuo modo di pensare colui che è oggetto del tuo amore.


Detto questo, in capo al punto 1 io sono propenso a pensare ragionevolmente che la scienza, o meglio, certi scienziati si  comportino sicuramente in questo modo. Ne deriva che gli idioti, o sprovveduti, sarebbero quelli che pendono dalle loro labbra accettando per oro colato quel che detti scienziati propinano loro. In capo al punto 2, se gli scienziati fossero così sinceri da ammettere in modo esaustivo (non parziale come fanno ora) la loro ignoranza allora mi toglierebbero dal dubbio di doverli considerare in toto (sinceri compresi, che a questo punto diverrebbero solo arroganti) una banda di irresponsabili patentati.
Io non sono un'eremita Anthonyi e sento le chiacchiere delle persone e mi sembra che in molti non pendano proprio dalle parole degli specialisti. Non sono molto incline a ritenere giuste le varie accuse che essi muovono a questi scienziati, ma la loro autorevolezza (quella degli specialisti) di fatto risulterebbe in profonda crisi. Del resto è una crisi che coinvolge molti tessuti della nostra società. Da ultimo, forse gli scienziati non fanno le star, esprimono solo la loro opinione a fronte di una richiesta che ha quasi del morboso da parte del quarto potere. In ogni caso fa caldo
Ciao Daniele, giusto a titolo di commento, del tuo commento sulle mie parole.
Ma chi ha mai parlato di subordinazione dell'amore al calcolo, io ho detto che il calcolo razionale è un'evoluzione dell'istinto di amore, e ti aggiungo, necessario a dare stabilità all'amore stesso.
Poi quando mi vieni a parlare del senso comune della parola amore mi fai proprio cadere le braccia, ma come un rivoluzionario antisistema, con profonda cultura dietrologica e complottista come te che parla del senso comune? Del senso comune di quelli che ha definito degli idioti (te lo concedo, non tutti)? E meno male che non sono in linea con il senso comune, altrimenti voleva dire che consideravi anche me un idiota!😞


Ciao Anthonyi, se la mayorìa delle persone ritiene buono quel che dici durante tutto il nostro dialogo devo convenire inevitabilmente di essere l'idiota per eccellenza. Se sei uno dei pochi la faccenda è diversa. Cmq, ti confesso che quando arrivai magicamente all'obiettivo che volevo svelare, dopo un po' di tempo fui pervaso pure dall'idea che quell'idea l'avevano già avuta tutti quanti e io, da buon asino, finalmente c'ero arrivato. E almeno in parte è vero! Beati gli ultimi diceva pure Gesù. Buona semifinale Anthonyi, fai il tifo per qualcuna delle due?
#1703
Attualità / Il valore della libertà
07 Luglio 2021, 18:26:09 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2021, 09:42:43 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Luglio 2021, 09:07:52 AM

Non so quale falla tu veda e a quale teoria tu ti riferisca, ma io la vedo nella crisi del dialogo dovuta ad una perdità di autorevolezza della scienza la quale alimenta con la sua arroganza l'arroganza del popolo idiota. Ma il popolo non è tutto composto da idioti arroganti e nemmeno gli scienziati sono tutti arroganti. Buona giornata
Ciao Daniele, non c'è maggiore arroganza dell'affermare che il popolo è idiota. Neanche Andrea, pur nell'assurdità delle sue tesi (almeno per me), é arrivato a tanto.
Poi dove la vedi la perdita di autorevolezza della scienza? Mai come oggi il mondo pende dalle labbra dei virologi di grido, e io non credo sia una cosa positiva perché gli scienziati dovrebbero innanzitutto fare il loro lavoro e, magari occasionalmente, ma mai come attività principale, fare le star.


Ciao Anthonyi, non mi sembra di essere poi così arrogante, dato che dico pure che non tutto il popolo è idiota. O vuoi negare l'esistenza degli idioti? Si può cambiare aggettivo se vuoi, chiamiamoli non molto comprensivi allora. Tra questi vi sono pure quelli che deificano la scienza senza tra l'altro ammetterlo, e sono i più pericolosi.
Riprendo qui un tuo pensiero che ho recuperato in altro Topic:
"Chi compie un atto d'amore, anche se gratuito, lo fa comunque sempre per soddisfare un certo bisogno interiore, se così non fosse non troverebbe senso in quell'atto.
Forse però tu volevi intendere che dietro tanti atti apparenti d'amore c'è un calcolo di convenienza, certo questo è probabile, così come è probabile che l'atto d'amore stesso sia calcolato, un genitore vuol bene ai suoi figli, ma questo non toglie che valuti, giorno per giorno, ciò che è opportuno o meno dare loro.
Io non sono convinto che la razionalità, il calcolo di convenienza, siano in opposizione all'amore, anzi credo che proprio la razionalità economica sia il risultato di una certa evoluzione dell'amore, di un amore che ordina i comportamenti per la realizzazione di un buon fine
!"
In questo tuo pensiero io vedo due cose.
1) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza stai travisando il senso più comunemente accettato per la parola "amore". Per me, quel calcolo razionale di cui tu parli si chiama inganno, oppure ipocrisia, anche se l'oggetto del tuo amore risultasse soddisfatto dal tuo gesto. Nel caso dell'amore filiale potrebbe corrispondere in certi casi ad un plagio.
2) Se tu subordini un atto d'amore ad un calcolo di convenienza posso concedere che questo possa corrispondere ad un atto d'amore solo se tu informi del tuo modo di pensare colui che è oggetto del tuo amore.


Detto questo, in capo al punto 1 io sono propenso a pensare ragionevolmente che la scienza, o meglio, certi scienziati si  comportino sicuramente in questo modo. Ne deriva che gli idioti, o sprovveduti, sarebbero quelli che pendono dalle loro labbra accettando per oro colato quel che detti scienziati propinano loro. In capo al punto 2, se gli scienziati fossero così sinceri da ammettere in modo esaustivo (non parziale come fanno ora) la loro ignoranza allora mi toglierebbero dal dubbio di doverli considerare in toto (sinceri compresi, che a questo punto diverrebbero solo arroganti) una banda di irresponsabili patentati.
Io non sono un'eremita Anthonyi e sento le chiacchiere delle persone e mi sembra che in molti non pendano proprio dalle parole degli specialisti. Non sono molto incline a ritenere giuste le varie accuse che essi muovono a questi scienziati, ma la loro autorevolezza (quella degli specialisti) di fatto risulterebbe in profonda crisi. Del resto è una crisi che coinvolge molti tessuti della nostra società. Da ultimo, forse gli scienziati non fanno le star, esprimono solo la loro opinione a fronte di una richiesta che ha quasi del morboso da parte del quarto potere. In ogni caso fa caldo
#1704
Citazione di: atomista non pentito il 07 Luglio 2021, 09:26:59 AM
Probabile incomprensione sui termini ? Penso di no , siete troppo concretamente eruditi per non interpretare correttamente. L'accezione negativa del sostantivo egoismo penso sia superata dal fatto che ben sapeTe come nulla sia buono o cattivo di per sé. Sul fatto che ogni comportamento ( e non aggiungo umano volutamente) sia indirizzato dall'egoismo e' una consapevolezza che mio padre ( quinta elementare completata con difficolta' prima di andare a fare il garzone a bottega da un fornaio a 80 km dalla famiglia  all'eta' di 11 anni perché cosi' era necessario ) aveva maturato gia' 40 anni fa senza avere una cultura "scolastica", ma "solo" tanta voglia di pensare. Bello l'esempio dell'euro al mendicante. E' riproponibile per ogni altro comportamento senza tema di smentita. La differenza e' solo una , il nostro egoismo cosa genera ? Ovviamente una qualche reazione.  Forse e' su questa che dovrebbe spostarsi l'analisi per essere produttiva. L'Amore e' ( se ci credeTe) quello di Cristo morto sulla croce per ................. cosa ?


Per salvare il traditore (o il falso), che forse lui sapeva che questi esiste nella realtà, che lui nel suo caso personale sapeva chi fosse e che sempre lui teneva cmq tra i suoi discepoli, amandolo come tutti gli altri. Questo è il mio pensiero, risvegliato dal racconto di Borges nella collezione di racconti "Finzioni" dal titolo "Tre versioni di Giuda". Ti ha mai detto tuo padre di diffidare delle persone che ostentano troppo le loro conoscenze? Se non te l'ha detto lui mi sembra che già tu lo metti in mostra e a ragion veduta
#1705
Attualità / Il valore della libertà
07 Luglio 2021, 09:07:52 AM
Citazione di: InVerno il 07 Luglio 2021, 07:31:46 AM
Non so se hai provato a considerare seriamente l'ipotesi che effettivamente il termine emergenza potrebbe essere anche inadeguato, ma per i motivi completamente opposti a quelli che sostieni tu, ovvero che potrebbe essere un approccio riduzionistico funzionale alle strilla dei giornali e le grida della catena di comando, ma che dietro all'emergenza potrebbe esserci molto di più. Per fare una metafora, che sicuramente troverai modo di dimostrare inadeguata, è un pò come se la  sentinella di prua gridasse "emergenza" al vedere della punta di un iceberg.. La tua ipotesi è che si tratti di un pezzo di polistirolo bianco buttato in acqua dal famoso pronome "loro" (ciurma? comandante? chissà) per costringere tutti i viaggiatori in cabina a usare il frigobar.. altri pensano che la punta dell'iceberg nasconda molto di più, un di più che in realtà a nessuno interessa guardare attentantamente perchè il desiderio di tutti sarebbe quello di far ripartire l'orchestra e rimettere in moto tutto il ballo vitalistico e spregiudicato di prima, e nel frattempo cambiare tutto perchè nulla cambi, nella speranza che sotto l'acqua non ci sia granchè. Guardiamole ste due ipotesi, ma se dopo quattordici mesi "emergenza" è inadeguato, anche non essere andati oltre ai pronomi dei mandanti secondo me dovrebbe segnalare una falla molto seria in una teoria.


Ciao InVerno, non mi è chiarissimo quel che vuoi dire. Cercando di interpretare la tua metafora come io la vedrei, l'iceberg visto come un blocco di polistirolo rappresenterebbe per me il tentativo di alcuni viaggiatori di persuadere gli altri che non si trovano al circolo polare, ma alle latidudini di sempre e che la crociera nei pressi del polo sia in realtà una truffa. Gli altri sono quelli che pensano che il capitano non sia Schettino e che si godono, nonostante il timore, la vista dell'iceberg. Prima o poi il dilemma dovrebbe svelarsi, ma invece persiste. Parli di una falla molto seria in una teoria. Non so quale falla tu veda e a quale teoria tu ti riferisca, ma io la vedo nella crisi del dialogo dovuta ad una perdità di autorevolezza della scienza la quale alimenta con la sua arroganza l'arroganza del popolo idiota. Ma il popolo non è tutto composto da idioti arroganti e nemmeno gli scienziati sono tutti arroganti. Buona giornata
#1706
Citazione di: PhyroSphera il 06 Luglio 2021, 15:18:20 PM
Citazione di: daniele22 il 06 Luglio 2021, 08:58:45 AM

Scusa un attimo Mauro Pastore. A casa mia se qualcuno dice che Dio è questo oppure dice che Dio non è quello significa che crede nell'esistenza di Dio. Anch'io parlo di Dio pur non essendo convinto di una sua esistenza, ma lo faccio in contradditorio quando si dialoga circa l'eventualità di una sua presunta esistenza o altro. Se però inizio un discorso dicendo che Dio non è un essere mondano quando non c'è nessun bisogno di tirare in mezzo Dio, dato che ti avevo chiesto di darmi conto in quale senso dovesse intendersi che il male è una condizione, cosa dovrei dedurne? Se uso cioè Dio per cercare di controbattere qualcuno cosa devo dedurne?
Dopodiché mi citi Karl Barth. Per me Karl Barth rappresenta l'ennesimo personaggio tra tanti personaggi che vengono tirati in ballo in questo Forum quasi che questi rappresentassero delle grandi fonti autorevoli. Allora sai cosa dico io? Dico semplicemente che nemmeno uno tra tutti questi semidei di cui si parla anche a vanvera si è reso conto che esiste un errore di tipo categoriale nelle nostre menti. E allora, questi semidei posso anche buttarli via, o al più correggere il loro pensiero a fronte dell'errore di cui ti ho detto. In ogni caso Spinoza è uno tra i pochi a cui più si avvicina il mio pensiero e la veemenza con cui è stato maledetto dal suo popolo la dice lunga


Sei stato tu a volgere verso una polemica teologica ed io ti ho risposto per evitare che tu confondessi lo scopo del mio messaggio. Ancora non hai smesso e continuo pure io perché ho diritto quanto te a dire la mia... Tu adotti il linguaggio monoteista per contraddire la concezione monoteista del mondo e di Dio e allora ti esponi necessariamente a repliche per te indesiderate da chi è monoteista e coerente con la sua fede. Se invece tu riponessi le tue armi polemiche non sarebbe necessario replicarti. Dovresti accettare che partiamo da presupposti diversi in ogni caso.
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MAURO PASTORE




Perdona Mario, non avevo visto il tuo chiarimento dell'una e cinquantadue. Tutto come non detto
#1707
Citazione di: bobmax il 05 Luglio 2021, 21:56:40 PM
Citazione di: daniele22 il 05 Luglio 2021, 21:40:56 PM
Ciao bobmax, tutto ok fino ad "ama il prossimo tuo come te stesso". Il fatto è che per amare il prossimo tuo come te stesso come dice Gesù si dovrebbero eliminare tutte le categorie che esistono nelle nostre pratiche che fanno riferimento al nostro concetto di "essere umano". Fare ciò significherebbe in ultima analisi sbarazzarsi di una realtà separata da noi ed agire di conseguenza, cosa che all'oggi mi sembra un sogno irrealizzabile. Infatti noi non è che ci mettiamo ad amare rispondendo a quella domanda: perché dovrei amarlo? Forse Gesù doveva spiegare un poco meglio

Se lo avesse spiegato, lo avrebbero ucciso prima.

È però solo una questione di coerenza.
Lo devi amare come ami te stesso perché... è te stesso.

Dio ama se stesso.


Va bene bobmax, io infatti mi amo. Però mi accontento per ora di non fare agli altri quello che non vorrei fosse fatto a me, anche cercando di darmi conto di quello che pretende l'altro
#1708
Citazione di: Kobayashi il 06 Luglio 2021, 12:00:52 PM

Io metto in questione il fatto che si possa stabilire se un atto d'amore è disinteressato oppure no.
Comè possibile giudicare una cosa del genere?
Solo ammettendo come presupposto ontologico che la realtà umana sia fatta di individui separati l'uno dall'altro, per cui nell'interazione di essi è sempre possibile analizzare chi ci guadagna e chi ci perde.
Peccato che la realtà umana non sia così.
A parte coloro che si isolano volontariamente o sono costretti a farlo, per tutti gli altri si vive in una continuità indefinibile tra le persone, per cui se aiuto un amico intervengo in realtà su una "sostanza" che è comune. Quindi riguarda anche me, ma non nel senso che in questo modo ottengo in vari e forse inconsapevoli modi il potenziamento della mia persona, ma nel senso che ciò che finisce per essere potenziato o "guarito" è questa "sostanza" comune.
Che sì, mi costituisce, per cui si potrebbe anche dire che aiutando l'amico mi sono aiutato... ma si tratterebbe di una forzatura da sofisti.


Hai ragione, l'ostentazione parossistica dell'esistenza dell'egoismo come fosse un assoluto nella nostra vita pretende relegare l'altruismo quasi a cosa inesistente. Questo è un difetto della filosofia o di una certa filosofia. L'egoismo esiste, ma pure l'altruismo
#1709
Citazione di: iano il 06 Luglio 2021, 06:27:55 AM
..........
In altri termini, per poter sostenere il determinismo, se non ci fosse stato l'essere, lo si sarebbe dovuto inventare.
Metti che le cose siano andate proprio così, anche se noi non potremo mai dimostrarlo.
Ma nel momento in cui il determinismo non dovesse essere più sostenibile, che fine farebbe l'essere?
Questo è l'esperimento mentale filosofico che propongo , che, non lo nego , può provocare vertigini. 😂


Il fatto è, o Iano, come forse già sai, che il determinismo è sostenuto o propugnato dai nostri stessi comportamenti, i quali sono molto devoti al tempo. Gli interventisti, più che i fatalisti, sono ossessionati dal modellare lo spazio tempo come a loro più aggrada. Per tale motivo continuano a trovare leggi che sono una presunta approssimazione della realtà pretendendo da loro una verità che di fatto non possiedono. Questo aspetto viene messo in crisi dalla meccanica quantistica nel dire che non esiste in natura una legge che determini una successione fatale di fenomeni. Sorvolando sulla teoria degli errori, anche nel mondo macroscopico tale aspetto possiede una sua validità quando si consideri che un proiettile calibrato per raggiungere un determinato obiettivo venga perturbato nel suo deterministico tentativo di raggiungere tale obiettivo. Ed è proprio questo che i lanciatori del proiettile vogliono evitare che accada. Conseguenza di ciò sarebbe in fondo che siamo proprio noi a volere un mondo deterministico cercando di crearlo in questo senso. Resterebbe alla fine valida solo la concezione che nulla in natura avviene per caso (per quel che noi si sappia). Per quanto riguarda gli umani le cause del loro moto riguardano l'imperscrutabile ad oggi sfera interiore individuale dove accade di continuo un effetto dovuto ad una causa, e lì, per un attimo produce una pausa prima che lo stesso effetto produca a sua volta altra causa (vangelo di Tommaso - pausa e movimento). Ma se tutti fossimo un po' più fatalisti si evidenzierebbe maggiormente anche nel mondo macroscopico un certo andamento meno intruppabile
#1710
Citazione di: PhyroSphera il 06 Luglio 2021, 00:53:48 AM
Citazione di: daniele22 il 04 Luglio 2021, 10:10:12 AM


Buondì Mario, evidentemente mi sono sbagliato, più si immagina una cosa più si corre il rischio di dire stronzate. Detto ciò, son ben consapevole che la Rivelazione non annulla la distinzione tra te e Dio, ma solo se credi a Dio come altro da te. Ti pregherei pertanto di far luce su cosa intendi quando dici che il male è una condizione. Per me il male, al di là di essere un avverbio, è una sensazione, ed è in tutto e per tutto soggettiva pur essendo abbastanza simile per tutti. In tal modo riesco a giustificare in qualche misura il mio appropriarmi di un avverbio rendendolo un sostantivo all'uopo. Così come si è giustificato viator nel suo definire l'essere ponendolo come la condizione per cui etc etc ... Per intenderci migliormente ti inviterei quindi a fare altrettanto


Dio non è un essere mondano. Diceva Karl Barth, teologo della crisi (non per la crisi), che Dio è l'assolutamente Altro, che si incontra nel Messia ma egualmente nella sua vera Chiesa (qualunque sia). Vàlgati per esempio proficuo.
Io ho già lume sufficiente nell'affrontare la questione del bene e del male.


MAURO PASTORE


Scusa un attimo Mauro Pastore. A casa mia se qualcuno dice che Dio è questo oppure dice che Dio non è quello significa che crede nell'esistenza di Dio. Anch'io parlo di Dio pur non essendo convinto di una sua esistenza, ma lo faccio in contradditorio quando si dialoga circa l'eventualità di una sua presunta esistenza o altro. Se però inizio un discorso dicendo che Dio non è un essere mondano quando non c'è nessun bisogno di tirare in mezzo Dio, dato che ti avevo chiesto di darmi conto in quale senso dovesse intendersi che il male è una condizione, cosa dovrei dedurne? Se uso cioè Dio per cercare di controbattere qualcuno cosa devo dedurne?
Dopodiché mi citi Karl Barth. Per me Karl Barth rappresenta l'ennesimo personaggio tra tanti personaggi che vengono tirati in ballo in questo Forum quasi che questi rappresentassero delle grandi fonti autorevoli. Allora sai cosa dico io? Dico semplicemente che nemmeno uno tra tutti questi semidei di cui si parla anche a vanvera si è reso conto che esiste un errore di tipo categoriale nelle nostre menti. E allora, questi semidei posso anche buttarli via, o al più correggere il loro pensiero a fronte dell'errore di cui ti ho detto. In ogni caso Spinoza è uno tra i pochi a cui più si avvicina il mio pensiero e la veemenza con cui è stato maledetto dal suo popolo la dice lunga