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Messaggi - Jacopus

#1696
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 12:26:43 PM
Interessante "il fenomeno migratorio ben più attratto dalle fasce basse della imprenditorialità criminale". Manca però la necessaria aggiunta dei meridionali "ben più attratti anche loro da fasce basse della imprenditorialità criminale,
Che però, grazie al tempo si è evoluta. Dobbiamo solo sperare in una sana concorrenza fra criminalità etnicamente definite (modalità sarcasmo off).
#1697
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 11:25:10 AM
In realtà Fusaro ha anche il difetto di pensare che un mutamento possa avvenire senza coinvolgere il popolo dei barconi, che sono i veri proletari di oggi, assai diversi dai proletari blue collar dell'Ottocento. Le diversità con due secoli fa inoltre sono talmente tante che mi rifiuto di proseguire un discorso "serio" su questo supposto argomento.
Inoltre, se Fusaro fosse portatore di tutta questa carica eversiva sarebbe stato silenziato da tempo, mentre invece risulta il piu noto filosofo.
#1698
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 11:07:03 AM
Le teorie filosofiche di Fusaro non le ho mai approfondite, ma certe sue posizioni politiche, i suoi interventi in Tv, come se fosse una filo-star, sono interventi gretti, da società ottocentesca, in sintonia con molto provincialismo italico o se si preferisce con certo marxismo tradizionale incapace di cogliere la differenza delle società odierne con quelle, appunto ottocentesche.
#1699
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 11:00:40 AM
Senza proprio cercare le ultime novità, in Italia è morto recentemente un filosofo che sarà studiato in futuro come un classico, ovvero E. Severino. Volendo altri grandi grandi filosofi quasi contemporanei o contemporanei, Agamben, Cacciari, Sini, Bodei, Curi. Fusaro, paragonati a questi, scompare.
#1700
Sapa. Non credo che qui corri il rischio di dover abbandonare il forum. Se quello che dici è vero, è altrettanto vero che il cristianesimo prima e l'illuminismo poi ci hanno condizionato a credere a leggi universali, fra cui quella secondo la quale un figlio vale più di una capra e che tutti hanno diritto di provare a migliorare la propria sorte, una volta dismessa la società feudale.
Il welfare fa gola ai migranti non meno che agli autoctoni. Il nostro modo di vivere tollerante è la calamita di tante persone. Qui talvolta si sente di un pugno dato da un bullo di quartiere a due omosessuali che si baciano. In molti altri paesi il pugno (o peggio) te lo da il poliziotto di quartiere. Un forum come questo, in tre quarti del pianeta terra, sarebbe già stato chiuso, e in un quarto del pianeta Ivo Nardi e tutti i moderatori sarebbero anche stati condannati. La violenza sessuale è un reato contro la persona, non contro la morale, le donne diventano medico, capo della Polizia, ricercatrici.
Finché le persone saranno attratte dalle nostre società vorrà dire che le nostre società sono aperte e tolleranti.
L'ipocrisia però vuole che queste regole di libertà debbano valere solo per gli autoctoni, per coloro che possono mostrare un pedigree attestante la loro presenza in Europa da almeno 200 anni. Non funziona così. Se vogliamo essere coerenti dovremmo accogliere e nello stesso tempo modificare le assurde diversità di reddito, iniziando a tassare seriamente, a rendere pubbliche le ricchezze private, a pretendere allo stesso tempo, servizi pubblici efficienti, a combattere la criminalità organizzata, quella sì, abilissima nello sfruttare il welfare. Ovviamente lo fa in modo pulito, mettendo sabbia al posto del cemento, comprando politici e poliziotti, vendendo droga ed armi, riciclando scorie nucleari sopra navi dirette in Kenya. Sono uomini d'affari, mica disperati armeni, cui la polizia turca ha incendiato la casa e violentato la sorella.
#1701
Non sono assolutamente un esperto. Faccio solo una considerazione dietrologica. Ipotizzare la creazione artificiale di cov.sars-2, sarebbe molto consolatorio per chi crede che la tecnologia umana non stia stravolgendo gli equilibri naturali, compresi quelli fra virus e viventi, permettendo così di continuare sulla strada dello sfruttamento della natura. Di una possibile pandemia, l'oms ne parlava da almeno 15 anni. È inevitabile che i primi focolai si sviluppino fra Cina, India e sud-est asiatico, dove in un luogo geografico relativamente piccolo, vive la metà della popolazione mondiale.
#1702
La tua visione Ipazia non è molto distante da quella di Viator, quando parla di bisognosi che ospitano allegri il virus. Le tue parole, quando si parla di migranti, mi lasciano sempre di stucco perchè sono molto simili a quelle dei leghisti. E rappresentano un mondo che muore, il nostro. Un mondo che muore perchè crede di poter salvare i propri privilegi non procreando o procreando poco. Le grandi crisi delle civiltà sono sempre state preannunciate da grandi crisi demografiche. Al di là di ciò, il non poter modificare la situazione discende direttamente dal rapporto di dominio Occidente-terzo mondo e da nessuna altra causa. Ad una marxista questa equazione dovrebbe risultare elementare, a meno che non si sia dei marxisti/nazionalisti/settentronialisti e ce ne sono.
#1703
Tematiche Spirituali / Riflessioni sul suicidio.
07 Giugno 2021, 18:25:17 PM
Anthonyi. Davvero pensi che la condanna morale possa servire a proteggere un individuo che vuol farsi del male da solo? La condanna morale personalmente a me farebbe venir voglia di drogarmi ancora di più per dimenticare con quali persone assurde devo condividere il mondo. Da parte mia, ho una certa idiosincrasia verso ogni "assoluto" e quindi non credo di aver mai dichiarato l'individualismo come un assoluto. Anzi l'individualismo non lo ritengo neppure un valore di per sè, perchè va sempre bilanciato con i valori collettivi e pubblici. Rispetto ad aborto e morte assistita occorre adottare dei protocolli seri che, anche in questo caso, bilancino esigenze diverse, perchè quello che tu dici è verissimo, tanto che soggetti rimasti in vita ciechi, dopo aver tentato il suicidio hanno preferito restare in vita da ciechi, mentre prima del tentativo preferivano morire da vedenti. L'animo umano è variegato e spesso imprevedibile ma ciò non toglie che la società si deve far carico di problemi che in passato non esistevano, perchè no esistevano tecnologie che potevano farci sopravvivere (ad esempio) ma a prezzo di grandi sofferenze. La scelta dell'aborto è una scelta traumatica, anche questo è vero, ma qui non si tratta di incentivare l'aborto, ma di considerarlo un diritto organizzato e legalizzato e nello stesso tempo offrire tutte le opportunità, comprese quelle economiche, per evitare che si abortisca. Il tutto nero/tutto bianco è un tipo di ragionamento che tendo ad evitare.
#1704
Tematiche Spirituali / Riflessioni sul suicidio.
07 Giugno 2021, 16:12:26 PM
Condannare moralmente o religiosamente un suicida o ritenere un disperato che non si suicida un vile, sono due facce della stessa medaglia, quella che potremmo definire la "medaglia del non riconoscimento". I motivi per cui un essere umano decide di suicidarsi sono molteplici e condannarlo per il suo atto è come versare sale su una ferita, come un conferma della giustezza del suicidio, di fronte ad una così orribile incapacità di comprendere.
Le religioni condannano questo atto di solito per motivi legati al loro "ordine" e al loro "potere", poichè darsi la morte avrebbe un significato di hybris verso Dio, unico artefice della vita e della morte. Morire per propria mano inoltre è una decisione che spiazza chi crede in un disegno divino che lega tutte le vite. Vi è una singolare riunione nella divina Commedia che pone i suicidi (scialaquatori della propria vita) insieme a coloro che hanno sperperato il loro patrimonio.
Non trovo niente di individualistico nel rispettare il desiderio di morire di un mio simile. E' molto più individualistico e bigotto il pensiero di chi condanna chi è a favore del suicidio assistito o dell'interruzione volontaria di gravidanza ma allegramente si dimentica  della precedente sofferenza del soggetto che decide di morire o della successiva sofferenza del soggetto che viene fatto nascere contro la volontà della madre.
#1705
Citazionecome ha fatto l'essere umano a maneggiare i verbi e le azioni?


Penso che si sia trattato di un processo lungo migliaia o addirittura milioni di anni, visto che i primi ominini in grado di usare strumenti furono gli homo abilis, risalenti appunto fra 1 e 2 milioni di anni fa. In ogni caso ogni cervello mammaliano è formato da tre cervelli sovrapposti (anche se la situazione è più complessa, questa immagine ci serve per comprendere). Il primo è quello più antico, o rettiliano o paleoencefalo o archipallio (sono stati usati davvero tanti nomi). E' quello che governa le reazioni automatiche di sopravvivenza, di accoppiamento, di scontri per la dominanza o per il cibo. Il mesencefalo è quello che ha reso disponibili le emozioni, rendendo possibile anche "il mettersi nei panni altrui" o rispondere condizionatamente a certi stimoli (come nei cani di Pavlov). Entrano in gioco in questo ambito i famosi neuroni "specchio". Il terzo cervello, o neocorteccia è quello che ha più a che fare con la risoluzione dei problemi cognitivi, delle grandi domande esistenziali, sul senso morale e sull'organizzazione della vita in vista di scopi e programmi.
Questi "tre cervelli" sono ovviamente connessi fra di loro, al punto che un deficit riguardante una parte di esso, può essere compensato da un uso più accentuato di una parte sana. Inoltre, tanto per comprendere di che livello di complessità stiamo parlando, ogni neurone dei 100 miliardi di cui disponiamo è in grado di avere mediamente 30.000 connessioni con altri neuroni (le cosiddette sinapsi). Si è calcolato che tutte le possibili combinazioni di ogni singoli neurone con le 30.000 potenziali connessioni supera di gran lunga il numero di tutte le stelle attualmente conosciute (Insomma Shakespeare la sapeva lunga anche in astrofisica e in neuroscienze).


Saper creare un mondo che descriva il mondo (grammatica, comprensiva di verbi e descrizione di azioni) ha come prima precondizione questa scommessa evolutiva, ovvero un cervello di gran lunga molto più efficiente di quello di ogni altra specie conosciuta. Ma sono necessarie anche altre precondizioni biologiche che hanno favorito questo sviluppo. Una laringe in grado di emettere molti suoni diversi è la prima,. Solo in questo modo si possono simbolizzare cose e azioni diverse. Un pesce con un cervello come il nostro, non avrebbe mai potuto creare una civiltà linguistica.
La postura eretta è una seconda precondizione. E' possibile che un essere umano quadrupede possa sviluppare un linguaggio, potenzialmente, ma di fatto sarà più difficile, perchè sono le mani liberi che ci hanno permesso di creare manufatti, ed iniziare così ad interrogarci sul nostro ruolo nel mondo, visto che nel mondo naturale eravamo gli unici (o quasi) a farlo. In qualche modo la creazione della prima punta di selce è collegata strettamente alla creazione, qualche centinaia di migliaia di anni dopo, del linguaggio.
Direi che questi tre elementi biologici sono alla base della creazione del linguaggio prima, degli alfabeti e delle grammatiche poi e della scrittura infine.
#1706
Magari Kobayashi si riducesse tutto a chiacchiere. Il pensiero razzista genera di continuo aggressioni e violenza. Di sicuro non commesse da persone che come Viator espongono soltanto il loro pensiero sull'argomento, ma da altre persone più fragili, più esposte alla violenza, all'indifferenza e al cinismo di questo modo di vivere, che si nutrono di quelle parole, ripetute fra amici, nei discorsi in metropolitana, che emergono nei dibattiti televisivi, nei talk show, che sono amplificati da noti sciacalli politici. Quando tutti ci sentiremo responsabili almeno di quello che diciamo e delle possibili conseguenze di quello che diciamo, allora il mondo sarà probabilmente diverso.
#1707
CitazioneUna di queste ricerche, che in realtà erano solo speculazioni mentali più che consultazioni di testi, mi portò a considerare il linguaggio come sinonimo di comportamento.


Questa ipotesi è molto interessante. Quando nelle conversazioni quotidiane si dichiara scherzosamente che ognuno è ciò che mangia, o ciò che fa, o ciò che pensa, o ciò che dice, quella dichiarazione non è lontana dalla verità. L'opposizione ad una dichiarazione del genere deriva dalla scissione fra un mondo "alto" delle idee e un mondo "basso" delle passioni. In realtà idee e passioni sono inscindibili, così come inscindibile è ciò che il cervello pensa e ciò che il corpo fa: la loro scissione fu uno stratagemma di Cartesio per svincolarci dall'abbraccio soffocante delle religioni in ancien regime.
Quella divisione fra "braccio" e "mente" è una disposizione mentale appropriata anche per la divisione del lavoro, per la definizione dei popoli e per la costruzione dell'identità di genere (per secoli si è detto che vi erano popoli più razionali e logici e popoli emotivi, e per millenni le emozioni sono state riservate alle donne, mentre il calcolo apparteneva agli uomini).
#1708
Condivido Kobayashi. Il senso profetico, il desiderio escatologico, dalla religione era passato, attraverso l'illuminismo alla società. La tecnocrazia tatcher/reaganiana ha trasformato i desideri per un mondo giusto in desideri per un mondo da una "vogliuzza al giorno". In ogni caso, se non cambiamo marcia, non sarà necessario più nessun nuovo profeta o nuova teoria sociale. Ci penserà la natura a rimetterci in riga e a farci assaggiare cosa significa " oltre ogni limite".
#1709
Una ipotesi ardita. Personalmente credo che il linguaggio originariamente abbia assolto ad altre funzioni, prima fra tutte, fornire segnali di allarme e di coordinamento per la caccia o per trovare cibo. Successivamente il linguaggio può sicuramente aver rinforzato le doti empatiche di cui i mammiferi sono biologicamente dotati, rendendole, almeno potenzialmente, più solide. D'altro canto il linguaggio è ascrivibile alla categoria del "pharmakon", perché da un lato può svelare, dall'altro può mistificare.
#1710
Per me la soluzione è semplice in realtà. Basta restituire importanza agli esseri umani, clandestini o meno. Neanche importanza, la parola giusta è dignità. Allo stesso tempo mi rendo conto che in questo mondo, questo tipo di pensiero è guardato con sospetto perché non è traducibile in qualche forma di guadagno  e a meno che non si scopra o si monti una macchina del fango "Bibbiano style", il dubbio che si abbia a che fare con trafficoni o con delle assatanate di sesso negro resta. Penso, di fronte a questa realtà, che il prossimo inevitabile Cov-sars-3, dovrebbe ripulire meglio la terra da questa specie infestante chiamata homo sapiens.
Il vero antagonista non è né il supposto buonismo italico (lo stesso che usò l'iprite contro la minoranza cattolica copta in Etiopia), nè questa massa di disperati che fugge, ma il capitalismo che oggettifica orrendamente i soggetti e i pensieri stessi dei soggetti.