x Carlo Pierini
Fine della mia pazienza.
Questa é l' ultima risposta che ti do perché mi sono proprio stufato di ripetere sempre inutilmente le stesse cose da te puntualmente non comprese e deformate; cosa che non dubito in pratica (cioé nei limiti teorici consentiti dall' insuperabile incertezza dell' induzione in linea di principio dimostrata da Hume, e che tu a questo punto non credo potrai mai capire) ripeterai anche in risposta a queste mie ultime considerazioni, in una sorta di incoercibile "coazione a ripetere",
Tutti i pensieri, ragionamenti, ricordi, immaginazioni, sentimenti, desideri, ecc., tutto ciò di cui siamo coscienti e che non é materia (é costituito da) fenomeni mentali (non ricordo quante decine di volte l' ho già scritto inutilmente -per te- a chiarissime lettere, ma.tu non presti la minima attenzione a quanto scrivo, e dunque anche questa sarà l' ennesima ripetizione inutile da parte mia).
Il noumeno o cosa in sé (se c' é, cosa né dimostrabile né empiricamente constatabile) é ciò che non é avvertibile coscientemente, "contenuto di esperienza cosciente" ovvero fenomeno; per esempio soggetti e oggetti delle sensazioni fenomeniche persistenti realmente (reali) anche se e quando queste non accadono realmente (anche questo non ricordo quante decine di volte l' ho già scritto inutilmente -per te- a chiarissime lettere, ma.tu non presti la minima attenzione a quanto scrivo, e dunque anche quest' altra sarà l' ennesima ripetizione inutile da parte mia)
La mente o psiche o anima intesa come gli eventi coscienti mentali (res cogitans; a proposito: non hai ancora ridicolissimamente insultato Cartesio: a quando?) ovviamente non é noumeno ma fenomeni; noumeno é casomai la cosa in sé oggetto delle sensazioni fenomeniche materiali oppure suo oggetto, o riflessivamente soggetto-oggetto di quelle mentali (non ripeto -fra l' altro per te del tutto inutilmente- per la centesima volta e più ulteriori spiegazioni di cui ho riempito a profusione il forum).
Come sempre dimostri di non comprendere la critica filosofica delle scienze e la sua comprensione dei limiti, condizioni, natura della conoscenza scientifica stessa. Se non ci sei ancora riuscito é del tutto inutile che cerchi di fartelo capire ulteriormente.
Amen!
Dici malissimo, ovviamente: qualsiasi verità scientificamente dimostrata (comprese quelle delle neuroscienze) in linea di principio é sempre passibile di eventuale falsificazione: questo é il per te incomprensibile (non so che farci) limite insuperabile di ogni conoscenza scientifica (chi, da scientista, si interessa solo di scienza e spregia la filosofia come insieme di oziose ciance non potrà mai rendersene conto: peccato per lui!).
"Trappoloni" sono casomai le tue farneticazioni: che i movimenti volontari conseguano (altri precedenti) eventi neurofisiologici e non eventi non fisici-materiali che li provocherebbero contravvenendo la chiusura causale del mondo fisico (o al limite s condo l' ingegnosa ipotesi di Eccles) é accettato dalla stragrande maggioranza dei neurologi (e comunque modestamente da me, come ho pazientemente spiegato, cosa che tu dogmaticamente ti guardi bene dall' ammettere e deformi sistematicamente a tu piacimento con ritagli tendenziosi delle mie argomentazioni).
Le ipotesi e teorie moniste e dualiste non sono neurologia ma ontologia (filosofia); anche se hanno implicazioni empiricamente controllabili e dunque possono essere, come di fatto é quella di Eccles e Margenau, contraddette dalla neurologia ovvero empiricamente falsificate.
Se leggessi con un minimo di attenzione quanto scritto dai tuoi interlocutori nel forum non continueresti puntualmente ad attribuirmi affermazioni dl tutto contrarie da quanto da me affermato un' infinità di volte inequivocabilmente ripetuto, come l' assurda pretesa che "tutti gli stati mentali siano determinati da stati bio-neuronali".
Ma pretendere che tu che legga con un minimo di attenzione quanto scritto dai tuoi interlocutori nel forum é peggio che pretendere di cavar sangue da una rapa.
Per la chiusura causale del mondo fisico il sistema nervoso non può subire alcun "input" che non sia materiale - naturale (salvo l' ipotesi di Eccles e di altri di "determinazione dell' indeterminismo quantistico", perltro empiricamente falsificata).
Dunque la pretesa che una mente non fisica materiale agisca sul cervello é per lo più solo una balla antiscientifica a priori, e comunque, anche nelle sue versioni scientificamente compatibili, falsificata dai fatti osservati a posteriori.
Buona incomprensione e buona deformazione e stravolgimento delle mie convinzioni con le solite, immancabili pretese confutazioni cui non risponderò (del tutto inutilmente) più!
Buona coltivazione di tuoi acritici pregiudizi infondati!
Fine della mia pazienza.
Questa é l' ultima risposta che ti do perché mi sono proprio stufato di ripetere sempre inutilmente le stesse cose da te puntualmente non comprese e deformate; cosa che non dubito in pratica (cioé nei limiti teorici consentiti dall' insuperabile incertezza dell' induzione in linea di principio dimostrata da Hume, e che tu a questo punto non credo potrai mai capire) ripeterai anche in risposta a queste mie ultime considerazioni, in una sorta di incoercibile "coazione a ripetere",
Tutti i pensieri, ragionamenti, ricordi, immaginazioni, sentimenti, desideri, ecc., tutto ciò di cui siamo coscienti e che non é materia (é costituito da) fenomeni mentali (non ricordo quante decine di volte l' ho già scritto inutilmente -per te- a chiarissime lettere, ma.tu non presti la minima attenzione a quanto scrivo, e dunque anche questa sarà l' ennesima ripetizione inutile da parte mia).
Il noumeno o cosa in sé (se c' é, cosa né dimostrabile né empiricamente constatabile) é ciò che non é avvertibile coscientemente, "contenuto di esperienza cosciente" ovvero fenomeno; per esempio soggetti e oggetti delle sensazioni fenomeniche persistenti realmente (reali) anche se e quando queste non accadono realmente (anche questo non ricordo quante decine di volte l' ho già scritto inutilmente -per te- a chiarissime lettere, ma.tu non presti la minima attenzione a quanto scrivo, e dunque anche quest' altra sarà l' ennesima ripetizione inutile da parte mia)
La mente o psiche o anima intesa come gli eventi coscienti mentali (res cogitans; a proposito: non hai ancora ridicolissimamente insultato Cartesio: a quando?) ovviamente non é noumeno ma fenomeni; noumeno é casomai la cosa in sé oggetto delle sensazioni fenomeniche materiali oppure suo oggetto, o riflessivamente soggetto-oggetto di quelle mentali (non ripeto -fra l' altro per te del tutto inutilmente- per la centesima volta e più ulteriori spiegazioni di cui ho riempito a profusione il forum).
Come sempre dimostri di non comprendere la critica filosofica delle scienze e la sua comprensione dei limiti, condizioni, natura della conoscenza scientifica stessa. Se non ci sei ancora riuscito é del tutto inutile che cerchi di fartelo capire ulteriormente.
Amen!
Dici malissimo, ovviamente: qualsiasi verità scientificamente dimostrata (comprese quelle delle neuroscienze) in linea di principio é sempre passibile di eventuale falsificazione: questo é il per te incomprensibile (non so che farci) limite insuperabile di ogni conoscenza scientifica (chi, da scientista, si interessa solo di scienza e spregia la filosofia come insieme di oziose ciance non potrà mai rendersene conto: peccato per lui!).
"Trappoloni" sono casomai le tue farneticazioni: che i movimenti volontari conseguano (altri precedenti) eventi neurofisiologici e non eventi non fisici-materiali che li provocherebbero contravvenendo la chiusura causale del mondo fisico (o al limite s condo l' ingegnosa ipotesi di Eccles) é accettato dalla stragrande maggioranza dei neurologi (e comunque modestamente da me, come ho pazientemente spiegato, cosa che tu dogmaticamente ti guardi bene dall' ammettere e deformi sistematicamente a tu piacimento con ritagli tendenziosi delle mie argomentazioni).
Le ipotesi e teorie moniste e dualiste non sono neurologia ma ontologia (filosofia); anche se hanno implicazioni empiricamente controllabili e dunque possono essere, come di fatto é quella di Eccles e Margenau, contraddette dalla neurologia ovvero empiricamente falsificate.
Se leggessi con un minimo di attenzione quanto scritto dai tuoi interlocutori nel forum non continueresti puntualmente ad attribuirmi affermazioni dl tutto contrarie da quanto da me affermato un' infinità di volte inequivocabilmente ripetuto, come l' assurda pretesa che "tutti gli stati mentali siano determinati da stati bio-neuronali".
Ma pretendere che tu che legga con un minimo di attenzione quanto scritto dai tuoi interlocutori nel forum é peggio che pretendere di cavar sangue da una rapa.
Per la chiusura causale del mondo fisico il sistema nervoso non può subire alcun "input" che non sia materiale - naturale (salvo l' ipotesi di Eccles e di altri di "determinazione dell' indeterminismo quantistico", perltro empiricamente falsificata).
Dunque la pretesa che una mente non fisica materiale agisca sul cervello é per lo più solo una balla antiscientifica a priori, e comunque, anche nelle sue versioni scientificamente compatibili, falsificata dai fatti osservati a posteriori.
Buona incomprensione e buona deformazione e stravolgimento delle mie convinzioni con le solite, immancabili pretese confutazioni cui non risponderò (del tutto inutilmente) più!
Buona coltivazione di tuoi acritici pregiudizi infondati!