Nel romanzo di G. Bernanos, "diario di un curato di campagna" c'è una frase del diario che mi ha sempre fatto riflettere:
"I nostri peccati nascosti avvelenano l'aria che gli altri respirano, e un delitto di cui un miserabile portava con sè il germe a sua insaputa, non avrebbe mai maturato il suo frutto, senza quel principio di corruzione".
Con ciò non voglio proporre di abolire la responsabiltà penale individuale, ma considerare che è il comportamento collettivo a determinare dinamicamente il livello di criminalità di una certa società. E ciò mi porta a considerare che una ulteriore funzione della pena è una funzione di classe. Chi subisce le pene più gravi e non usufruisce di percorsi riabilitativi occupa di solito i "piani bassi" della società. Se ci dimentichiamo di questa funzione, non potremmo mai pensare di migliorare i livelli di legalità di una società. Del resto è la stessa dinamica di classe a richiedere questa funzione, sia perchè in questo modo le classi dominanti finiscono raramente in galera, sia perchè attraverso la punizione si attua una ulteriore funzione, "la funzione vendicativa della pena", attraverso la quale le classi subalterne possono "compensare" la loro situazione di subalternità, chiedendo la punizione dei rei, se possibile attraverso punizioni tanto più sanguinarie, quanto più le persone che professano quelle idee sono o esegeti del dominio o persone a loro volta esasperate e condotte ai margini della società.
"I nostri peccati nascosti avvelenano l'aria che gli altri respirano, e un delitto di cui un miserabile portava con sè il germe a sua insaputa, non avrebbe mai maturato il suo frutto, senza quel principio di corruzione".
Con ciò non voglio proporre di abolire la responsabiltà penale individuale, ma considerare che è il comportamento collettivo a determinare dinamicamente il livello di criminalità di una certa società. E ciò mi porta a considerare che una ulteriore funzione della pena è una funzione di classe. Chi subisce le pene più gravi e non usufruisce di percorsi riabilitativi occupa di solito i "piani bassi" della società. Se ci dimentichiamo di questa funzione, non potremmo mai pensare di migliorare i livelli di legalità di una società. Del resto è la stessa dinamica di classe a richiedere questa funzione, sia perchè in questo modo le classi dominanti finiscono raramente in galera, sia perchè attraverso la punizione si attua una ulteriore funzione, "la funzione vendicativa della pena", attraverso la quale le classi subalterne possono "compensare" la loro situazione di subalternità, chiedendo la punizione dei rei, se possibile attraverso punizioni tanto più sanguinarie, quanto più le persone che professano quelle idee sono o esegeti del dominio o persone a loro volta esasperate e condotte ai margini della società.