Certo ipazia, l'identità della rassegnazione e della tragedia. Militari russi che avanzano in mezzo ai proiettili, spesso ormai anche senza giubbino antiproiettile, pieni di vodka e narcotici, rassegnati al fatto che moriranno molto presto e che per loro questa sarà la liberazione. Ci sono quelli che da feriti si uccidono direttamente perché tanto sanno che nessuno interverrà a salvarli.