jsebastianB,
cerco di rispondere ,sempre da mie personali considerazioni.
Esiste un testo apocrifo famoso il Vangelo di Nicodemo, in cui Gesù, nei tre gorni in cui era morto e prima della Resurrezione, entra negli inferi e libera dai demoni anche Adamo.
E' significativo sull'interpretazione della patristica cristiana compreso S, Paolo.
Si tratta di fare un ragionamento. Perchè Gesù decide di scegliere un preciso/spazio tempo per incarnarsi ? Poteva farlo prima o farlo dopo? La tesi paolina, ma non solo combacia, forse casualmente ,con la mia personale tesi.
Se Adamo fosse il frutto, questo è il mio personale parere, di un esperimento genetico insieme ad Eva, da parte di una civiltà più evoluta (attenzione perchè potrei dimostrare che dei talmudisti ebrei interpretano i sacrifici umani, soprattutto di bambini, come veri e propri esperimenti genetici, e questo aprirebbe gli occhi in una vera e propria storia alternativa a quella ufficiale) come un atto di estrema arroganza e prevaricazione contro la legge universale divina. Io credo in Dio universale, non in un dio che crea il pianeta Terra e l'uomo terrestre direttamente.
Vorrebbe dire che il genere umano in realtà, se fosse vera questa tesi, fu un'estremo atto di delirio di onnipotenza di una civiltà che osò creare un uomo senziente, consapevole con una coscienza.
La comparsa di Gesù, se vista come incarnazione divina dell'Assoluto, significherebbe mettere a posto la storia.
Nessuno Elohim ha la stessa forza di Gesù e infatti "sparisce" Yehowa.
Se si dovesse scegliere la mia interpretazione i fatti diventano più chiari, ribadisco non è detto che io sia nella verità assoluta, SE la lettura della sola Bibbia ha la forza della spiritualità che è la prima cosa fondamentale per la fede, quindi è un libro ispirativo del nostro spirito, lo è meno sul piano logico, perchè vi sono contraddizioni se la lettura non intuisce prima i paradigmi fondamentali in cui poterla orientare.Vale a dire che se è sbagliata la chiave di lettura ci arriva solo superficialmente.
Quindi ritornando ad Adamo, esite una storia che appunto da lui fino a Gesù ha un senso, poi gesù apre un'altra storia.Leggiti bene il kerigma che fu ispirato ad Isaia, perchè scrisse quei termini "sociali"
Trovo del tutto logico e necessario che Gesù dovesse essere ebreo, dovesse nascere nel tempo di decadenza ebraico, nel periodo dell'ellenizzazione culturale e della dominazione romana, che dovesse ispirarsi alla tradizione veterotestamentaria affinchè fosse incarnazione delle antiche profezie,Ma la discontinuità è netta e la capiscono più gli ebrei che non gli stessi cristiani.Se con Gesù prende consistenza l'amore, la misericordia, il perdono, il libero arbitrio, allora potrebbe avvlorare l'ipotesi che quel primo uomo creato per essere schaivo e capire i comandi e ubbidire senza discutere, ma qualcuno di quegli Elohim insegnò all'uomo le scienze, la conoscenza e divenne consapevole di sè, soffrendo della sua condizione, il messaggio di Gesù è spiritualmente, socialmente, umanamente il contrario di quegli "dei". E ancora, se fosse vera questa mia tesi, la seconda venuta sarà quando l'umanità creerà di nuovo l'atto di delirio di onnipotenza, creando a sua volta esseri senzienti a suo uso e consumo.
Ed ecco apparire un'altra tradizione antichissima quella vedica indiana del sanscrito, quando indica nei cicli(yuga)storici le diverse razze umana ch esi sono susseguite in quella che noi chiamiamo storia.
Il politeismo e poi monoteismo è un falso problema dal punto di vista storico, invece è fondamentale dal punto di vista filosfico-teologico-razionale.Quell'antica umanità adamitica o ci mettiamo in testa che conobbe davvero degli Elohim che si fecero passare per dei per mantenere il distacco e non perdere geneticamente (quando sempre angeli caduti si invaghirono delle donne umane e nacquero i giganti...), videro quindi dei, semidei (incrocii) nel tempo in cui gli uomini vivevano in mezzo agli dei, fin quando uno di loro disse di servire solo lui con un patto e una promessa e li fece combattere contro altre tribù umane e si scontrò con altri Elohim, quello egizio.
Gli ebrei dovevano scegliere , o Yahwe e la loro tradizione e identità culturale, o Gesù che non poteva essere ebreo che si identifica nell'ebraismo, ma pensiero universale, per tutta l'umanità per tutto l'universo.
Dovresti chiederti, e smonta razionalmente chi pensa o che non sia esitito, ma vi sono prove storiche documentarie, o che non fosse divino, Nessun umano avrebbe potuto avere un eco di tale forza miracolosa da far temere gli stessi Elohim.Tanto che allora che non avevano radio, giornali televisioni, quella personalità diromperà con il suo messaggio trasversalmente in tutte i genri culturali, dallo zoroastrismo i cui magi lo previdero, dalla cultura gnostica della Sophia, persino nel mondo arabo, in quello greco e romano. E' impossiblie in quel tempo storico di guerre e dominazioni che un uomo soltanto pacifico potesse avere con solo la sua forza una dirompenza da mutare i paradigmi futuri della storia umana.Un uomo solo, con il solo messaggio, senza spade ed eserciti, con qualità miracolose fuori dalla portata umana tecnologica, cambierà il percorso umano.
cerco di rispondere ,sempre da mie personali considerazioni.
Esiste un testo apocrifo famoso il Vangelo di Nicodemo, in cui Gesù, nei tre gorni in cui era morto e prima della Resurrezione, entra negli inferi e libera dai demoni anche Adamo.
E' significativo sull'interpretazione della patristica cristiana compreso S, Paolo.
Si tratta di fare un ragionamento. Perchè Gesù decide di scegliere un preciso/spazio tempo per incarnarsi ? Poteva farlo prima o farlo dopo? La tesi paolina, ma non solo combacia, forse casualmente ,con la mia personale tesi.
Se Adamo fosse il frutto, questo è il mio personale parere, di un esperimento genetico insieme ad Eva, da parte di una civiltà più evoluta (attenzione perchè potrei dimostrare che dei talmudisti ebrei interpretano i sacrifici umani, soprattutto di bambini, come veri e propri esperimenti genetici, e questo aprirebbe gli occhi in una vera e propria storia alternativa a quella ufficiale) come un atto di estrema arroganza e prevaricazione contro la legge universale divina. Io credo in Dio universale, non in un dio che crea il pianeta Terra e l'uomo terrestre direttamente.
Vorrebbe dire che il genere umano in realtà, se fosse vera questa tesi, fu un'estremo atto di delirio di onnipotenza di una civiltà che osò creare un uomo senziente, consapevole con una coscienza.
La comparsa di Gesù, se vista come incarnazione divina dell'Assoluto, significherebbe mettere a posto la storia.
Nessuno Elohim ha la stessa forza di Gesù e infatti "sparisce" Yehowa.
Se si dovesse scegliere la mia interpretazione i fatti diventano più chiari, ribadisco non è detto che io sia nella verità assoluta, SE la lettura della sola Bibbia ha la forza della spiritualità che è la prima cosa fondamentale per la fede, quindi è un libro ispirativo del nostro spirito, lo è meno sul piano logico, perchè vi sono contraddizioni se la lettura non intuisce prima i paradigmi fondamentali in cui poterla orientare.Vale a dire che se è sbagliata la chiave di lettura ci arriva solo superficialmente.
Quindi ritornando ad Adamo, esite una storia che appunto da lui fino a Gesù ha un senso, poi gesù apre un'altra storia.Leggiti bene il kerigma che fu ispirato ad Isaia, perchè scrisse quei termini "sociali"
Trovo del tutto logico e necessario che Gesù dovesse essere ebreo, dovesse nascere nel tempo di decadenza ebraico, nel periodo dell'ellenizzazione culturale e della dominazione romana, che dovesse ispirarsi alla tradizione veterotestamentaria affinchè fosse incarnazione delle antiche profezie,Ma la discontinuità è netta e la capiscono più gli ebrei che non gli stessi cristiani.Se con Gesù prende consistenza l'amore, la misericordia, il perdono, il libero arbitrio, allora potrebbe avvlorare l'ipotesi che quel primo uomo creato per essere schaivo e capire i comandi e ubbidire senza discutere, ma qualcuno di quegli Elohim insegnò all'uomo le scienze, la conoscenza e divenne consapevole di sè, soffrendo della sua condizione, il messaggio di Gesù è spiritualmente, socialmente, umanamente il contrario di quegli "dei". E ancora, se fosse vera questa mia tesi, la seconda venuta sarà quando l'umanità creerà di nuovo l'atto di delirio di onnipotenza, creando a sua volta esseri senzienti a suo uso e consumo.
Ed ecco apparire un'altra tradizione antichissima quella vedica indiana del sanscrito, quando indica nei cicli(yuga)storici le diverse razze umana ch esi sono susseguite in quella che noi chiamiamo storia.
Il politeismo e poi monoteismo è un falso problema dal punto di vista storico, invece è fondamentale dal punto di vista filosfico-teologico-razionale.Quell'antica umanità adamitica o ci mettiamo in testa che conobbe davvero degli Elohim che si fecero passare per dei per mantenere il distacco e non perdere geneticamente (quando sempre angeli caduti si invaghirono delle donne umane e nacquero i giganti...), videro quindi dei, semidei (incrocii) nel tempo in cui gli uomini vivevano in mezzo agli dei, fin quando uno di loro disse di servire solo lui con un patto e una promessa e li fece combattere contro altre tribù umane e si scontrò con altri Elohim, quello egizio.
Gli ebrei dovevano scegliere , o Yahwe e la loro tradizione e identità culturale, o Gesù che non poteva essere ebreo che si identifica nell'ebraismo, ma pensiero universale, per tutta l'umanità per tutto l'universo.
Dovresti chiederti, e smonta razionalmente chi pensa o che non sia esitito, ma vi sono prove storiche documentarie, o che non fosse divino, Nessun umano avrebbe potuto avere un eco di tale forza miracolosa da far temere gli stessi Elohim.Tanto che allora che non avevano radio, giornali televisioni, quella personalità diromperà con il suo messaggio trasversalmente in tutte i genri culturali, dallo zoroastrismo i cui magi lo previdero, dalla cultura gnostica della Sophia, persino nel mondo arabo, in quello greco e romano. E' impossiblie in quel tempo storico di guerre e dominazioni che un uomo soltanto pacifico potesse avere con solo la sua forza una dirompenza da mutare i paradigmi futuri della storia umana.Un uomo solo, con il solo messaggio, senza spade ed eserciti, con qualità miracolose fuori dalla portata umana tecnologica, cambierà il percorso umano.