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Messaggi - paul11

#1726
jsebastianB,
cerco di rispondere ,sempre da mie personali considerazioni.
Esiste un testo apocrifo famoso il Vangelo di Nicodemo, in cui Gesù, nei tre gorni in cui era morto e prima della Resurrezione, entra negli inferi e libera dai demoni anche Adamo.
E' significativo sull'interpretazione della patristica cristiana compreso S, Paolo.
Si tratta di fare un ragionamento. Perchè Gesù decide di scegliere un preciso/spazio tempo per incarnarsi ? Poteva farlo prima o farlo dopo? La tesi paolina, ma non solo combacia, forse casualmente ,con la mia personale tesi.
Se Adamo fosse il frutto, questo è il mio personale parere, di un esperimento genetico insieme ad Eva, da parte di una civiltà più evoluta (attenzione perchè potrei dimostrare che dei talmudisti ebrei interpretano i sacrifici umani, soprattutto di bambini, come veri e propri esperimenti genetici, e questo aprirebbe gli occhi in una vera e propria storia alternativa a quella ufficiale) come un atto di estrema arroganza e prevaricazione contro la legge universale divina. Io credo in Dio universale, non in un dio che crea il pianeta Terra e l'uomo terrestre direttamente.
Vorrebbe dire che il genere umano in realtà, se fosse vera questa tesi, fu  un'estremo atto di delirio di onnipotenza di una civiltà che osò creare un uomo senziente, consapevole con una coscienza.
La comparsa di Gesù, se vista come incarnazione divina dell'Assoluto, significherebbe mettere a posto la storia.
Nessuno Elohim ha la stessa forza di Gesù e infatti "sparisce" Yehowa.
Se si dovesse scegliere la mia interpretazione  i fatti diventano più chiari, ribadisco non è detto che io sia nella verità assoluta, SE la lettura della sola Bibbia ha la forza della spiritualità che è la prima cosa fondamentale per la fede, quindi è un libro ispirativo del nostro spirito, lo è meno sul piano logico, perchè vi sono contraddizioni se la lettura non intuisce prima i paradigmi fondamentali in cui poterla orientare.Vale a dire che se è sbagliata la chiave di lettura ci arriva solo superficialmente.
Quindi ritornando ad Adamo, esite una storia che appunto da lui fino a Gesù ha un senso, poi gesù apre un'altra storia.Leggiti bene il kerigma che fu ispirato ad Isaia, perchè scrisse quei termini "sociali"
Trovo del tutto logico e necessario che Gesù dovesse essere ebreo, dovesse nascere nel tempo di decadenza ebraico, nel periodo dell'ellenizzazione culturale e della dominazione romana, che dovesse ispirarsi alla tradizione veterotestamentaria affinchè fosse incarnazione delle antiche profezie,Ma la discontinuità è netta e la capiscono più gli ebrei che non gli stessi cristiani.Se con Gesù prende consistenza l'amore, la misericordia, il perdono, il libero arbitrio, allora potrebbe avvlorare l'ipotesi che quel primo uomo creato per essere schaivo e capire i comandi e ubbidire senza discutere, ma qualcuno di quegli Elohim insegnò all'uomo le scienze, la conoscenza e divenne consapevole di sè, soffrendo della sua condizione, il messaggio di Gesù è spiritualmente, socialmente, umanamente il contrario di quegli "dei".  E ancora, se fosse vera questa mia tesi, la seconda venuta sarà quando l'umanità creerà di nuovo l'atto di delirio di onnipotenza, creando a sua volta esseri senzienti a suo uso e  consumo.
Ed ecco apparire un'altra tradizione antichissima quella vedica indiana del sanscrito, quando indica nei cicli(yuga)storici le diverse razze umana ch esi sono susseguite in quella che noi chiamiamo storia.

Il politeismo e poi monoteismo è un falso problema dal punto di vista storico, invece è fondamentale dal punto di vista filosfico-teologico-razionale.Quell'antica umanità adamitica o ci mettiamo in testa che conobbe davvero degli Elohim che si fecero passare per dei per mantenere il distacco e non perdere geneticamente (quando sempre angeli caduti si invaghirono delle donne umane e nacquero i giganti...), videro quindi dei, semidei (incrocii) nel tempo in cui gli uomini vivevano in mezzo agli dei, fin quando uno di loro disse di servire solo lui con un patto e una promessa e li fece combattere contro altre tribù umane e si scontrò con altri Elohim, quello egizio.

Gli ebrei dovevano scegliere , o Yahwe e la loro tradizione e identità culturale, o Gesù che non poteva essere ebreo che si identifica nell'ebraismo, ma pensiero universale, per tutta l'umanità per tutto l'universo.

Dovresti chiederti, e smonta razionalmente chi pensa o che non sia esitito, ma vi sono prove storiche documentarie, o che non fosse divino, Nessun umano avrebbe potuto avere un eco di tale forza miracolosa da far temere gli stessi Elohim.Tanto  che allora che non avevano radio, giornali televisioni, quella personalità diromperà con il suo messaggio trasversalmente in tutte i genri culturali, dallo zoroastrismo i cui magi lo previdero, dalla cultura gnostica della Sophia, persino nel mondo arabo, in quello greco e romano. E' impossiblie in quel tempo storico di guerre e dominazioni che un uomo soltanto pacifico potesse avere con solo la sua forza una dirompenza da mutare i paradigmi futuri della storia umana.Un uomo solo, con il solo messaggio, senza spade ed eserciti, con qualità miracolose fuori dalla portata umana tecnologica, cambierà il percorso umano.
#1727
Citazione di: Eutidemo il 14 Dicembre 2016, 07:30:04 AM
Citazione di: paul11 il 13 Dicembre 2016, 22:34:22 PMvediamo un poco, perchè avrei parecchie idee. Prima considerazione; anche la governabilità nel sistema proporzionale, se un partito non avesse la maggioranza assoluta e sarebbe costretto ad una coalizione non equivale a rappresentanza delle scelte degli elettori, In quanto una coalizione di governo è una mediazione di progetti diversi di diversi partiti. Quindi preferisco un maggioritario perchè si perde meno tempo ed è il risultato diretto di un'elezione e non di una mediazione di eletti che in una seconda fase mediano. Trovo, ma questa è una mia personale considerazione, che sia più trasparente. Il Senato diventerebbe una camera federale in quanto gli eletti avrebbero il vincolo della residenza o domicilio(lascio questa scelta a chi si mette in lista) nel seggio. Questo vincolo non vi sarebbe per le liste della Camera dei Deputati. Formazione delle liste dei partiti. Non si può essere in una lista in più di un comprensorio. I seggi= rappresentanti equivale anche per gli astenuti. Vale a dire che se il 40% degli aventi diretto non va alle urne,, proporozionalmente ci saranno scranni vuoti nel Senato e/o Camera. Il Presidente della repubblica deve dare mandato alla formazione del governo solo ad eletti e quindi rappresentanti del popolo della Camera o Senato. Si potrebbe inventare un premio di maggioranza flessibile, ma virtuale e solo per la governabilità. Quindi il premio di maggioranza non significa portare in Parlamento più rappresentanti, il numero rimarrebbe uguale, ma il peso specifico del singolo rappresentante è direttamente proporzionale al premio di maggioranza che il primo partito eletto, otterrebbe. Questo premio è nullo in caso di maggioranza assoluta. Non farei il ballottaggio con una seconda elezione e perdita di tempo alle urne. sono i rappresentanti usciti eletti dalle votazioni che devono decidere la coalizione .Tanto più numericamente il peso della coalizione è consistente ,proporzionalmente al numero totale degli elettori e tanto più otterrebbe il premio di maggioranza.
*** Quanto alla tua prima considerazione, non sono sicuro di averla ben compresa; ed infatti, in un sistema proporzionale, se un partito non avesse la maggioranza assoluta sarebbe ovviamente costretto ad una coalizione in sede parlamentare (anche se in un sistema maggioritario, la stessa coalizione si farebbe "prima" delle elezioni). Ma, a mio avviso, tale coalizione in sede parlamentare equivale esattamente alla rappresentanza delle scelte degli elettori, proprio In quanto una coalizione parlamentare è una mediazione di progetti diversi di diversi partiti; cioè, vengono "conciliativamente" rappresentati tutti, anche se ognuno deve rinunciare a qualcosa. Con un eccessivo premio di maggioranza, invece, questo non avviene, e chi ha una minoranza nel Paese, può decidere con una maggioranza parlamentare tutto quello che gli pare, senza alcuna mediazione; e, questo, anche in contrasto con quello che la maggioranza popolare vorrebbe...come il recente REFERENDUM ha dimostrato. ;) Peraltro, non c'è alcun dubbio che con un sistema maggioritario "si perde meno tempo" a decidere in Parlamento, soprattutto se con un rilevante "premio di maggioranza"; ma, se è per questo, con una Monarchia Assoluta si perderebbe ancora meno tempo, perchè sarebbe uno solo a decidere cosa fare. Ma fare più in fretta cose fatte peggio, secondo me, non è certo preferibile che fare più lentamente cose fatte meglio...e, per giunta, condivise dal maggior numero possibile di persone. Una via di mezzo,forse, sarebbe la cosa migliore! ;) Comunque, come ho già cercato di dimostrare nel mio primo intervento, non è affatto vero che con un sistema maggioritario con "premio di maggioranza" si avrebbe il "risultato diretto" di un'elezione (e non di una mediazione di eletti che in una seconda fase mediano), e che tutto sarebbe più "trasparente". Ed infatti, mentre in un sistema PROPORZIONALE la mediazione di diverse forse politiche avviene "a valle" delle elezioni (in Parlamento), in quello MAGGIORITARIO la mediazione avviene "a monte" delle elezioni, per cercare di vincerle; per cui, o prima o dopo, è giocoforza che diversi schieramenti politici (o persone) debbano mediare le loro differenze, ed associarsi. Quanto al fatto che il Senato dovrebbe essere una camera federale in quanto gli eletti avrebbero il vincolo della residenza o domicilio (lasciando questa scelta a chi si mette in lista) nel seggio, sinceramente, non saprei cosa dire; a parte il fatto che il nostro Stato è Unitario, e non Federale. Però non credo che la cosa sarebbe necessariamente ostativa, se proprio si volesse fare. Non ho ben capito, però, la faccenda del domicilio e della residenza. Ed infatti, in base all'art.42 del Codice Civile: a) il "domicilio" di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi; b) la "residenza" è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Per cui, visto che la sede del Senato è nella Capitale, i senatori dovrebbero avere necessariamente il "domicilio" a Roma (a meno che non abbiano affari più importanti del loro ruolo di senatori altrove); però, se sono disposti a fare "avanti e indietro" per tutta Italia, possono benissimo mantenere la loro "residenza" nel seggio. Quanto a resto, sono perfettamente d'accordo che non si possa essere in una lista in più di un distretto. Circa il fatto che se il 40% degli aventi diretto non va alle urne, proporzionalmente ci saranno scranni vuoti nel Senato e/o Camera, credo che sia un'idea molto interessante ed originale; dovresti ampliarla meglio, con le relative motivazioni. Sono anche PERFETTAMENTE d'accordo sul fatto che ll Presidente della repubblica dovrebbe conferire il mandato alla formazione del governo ESCLUSIVAMENTE ad eletti e quindi rappresentanti del popolo della Camera o Senato; ed infatti, non vedo perchè ci dovrebbe governare qualcuno che non ha nemmeno ricevuto il voto per fare il parlamentare. Quanto al tuo concetto di "premio di maggioranza flessibile", ma virtuale e solo per la governabilità, sinceramente non sono sicuro di aver ben compreso che cosa intendi; cosa vuol dire che il "peso specifico" del singolo rappresentante dovrebbe essere direttamente proporzionale al premio di maggioranza che il primo partito eletto, otterrebbe? Intendi che il suo voto parlamentare dovrebbe contare di più? In che modo? Infine, per quanto concerne il "ballottaggio", dipende dal sistema elettorale che si intende adottare.

Parto da un presupposto, che ovviamente nasce da mie considerazioni, o esiste un controllo sociale da parte del popolo sulla democrazia rappresentativa ,oppure come la storia c ista sempre più insegnando, i rappresentanti diventano una corporazione a sè che fa "pastette".In fondo la divisione dei poteri nacque per le stesse esigenze, controllare  monte vincolandolo il sistema di potere oppure tanto vale avere una monarchia che costa meno di una pletora di rappresentanti la cui media culturale è mediocre.
Quindi o è vincolante il mandato con la motivazione del programma politico , oppure io voto "giallo" e il rappresentante che avrebbe dovuto portare avanti il "giallo" ,media facendolo diventare marrone.
La mediazione politica di fatto porta alla stagnazione sociale, quindi è impossibile velocizzare o cambiare qualcosa che derivi da un preciso mandato della maggioranza del popolo.
Insomma la forma di rappresentanza o è democrazia o diventa oligarchia,per cui l'importanza del metodo elettorale è importante ai fini della democrazia. La lentezza della politica rispetto al mutamento strutturale socio-economico è il grande problema della politica.Votiamo ancora con urne nelle scuole con il lapis  quando il conto corrente e le attività postali ormai sono telematiche.E' tutto da rivedere ma stando attenti a non fuoriuscire dai fondamenti costituzionali e democratici.

Ma proprio perchè è a monte dell'elezione ,quindi nel momento in cui l'elettorato può ancora  scegliere, che se io avessi voluto votare "giallo", ma vedo che la mediazione della coalizione in cui vi è il "giallo", è diventato marrone, che io faccio ancora in tempo a scegliere se votare il "marrone" tappandomi il naso, votare altro o non votare.

Sono per il federalismo e spero che l'Europa lo sarà.Semplicemente perchè la dialettica nel rapporto fra centro e periferia esiste da sempre e non solo nella democrazia moderna. Chi meglio di una persona nata in  un territorio sa gestirlo.Chi meglio di me dovrebbe saper gestire la mia famiglia?Invece il peso della centralità necessariamente essendo le leggi di giurisdizione nazionale valgono in tutto il territorio "piallando"differenze strutturali.Bisogna altrettanto stare attenti he il peso della periferia non diventi che la diversità sia il paradigma dello Stato nazionale. Credo quindi ad una dialettica, dove pesi e misure, ambiti legislativi e attività devono essere opportunamente equilibrati.

Una persona è residente a  Catania ,ma è domiciliato a Torino per lavoro.Lascio a lui la scelta di candidarsi in uno dei due luoghi; tutto quì.

La motivazione dell'astensionismo è che di fatto se una persona sola decidesse di votare su sessanta milioni di elettori, lui vince, perchè si porta in Parlamento l'unico rappresentante.In questo modo intendo far vedere fisicamente che esiste un partito dell'astensione, ma che il voto diventa paradossalmente tanto più importante tanto più aumenta l'astensionismo.L'attuale sistema si porta comunque in Parlamento la quantità di eletti indipendentemente dalla quantità di elettori che hanno deciso per vari motivi di disertare le urne,
Non ha senso a mio parere e non è trasparenza democratica, se vuoi per assurdo, che comunque il numero di rappresentanti sia indipendente dal numero di effettivi votanti, perchè in realtà non li stanno rappresentando se non una proporzione di una proporzione ancora.

fra le  tante cose o idee, vieterei lo scandaloso sistema per cui chi è eletto nel partito "giallo", una volta in Parlamento può tranquillamente mutare il colore.Questo è falso ideologico, è prendere per i fondelli chi lo ha votato.

L'idea di un premio di maggioranza virtuale e flessibile, significa che il numero di eletti in Parlamento che formano una possible coalizione di governo ha più peso rispetto a possibli altre coaliazioni di governo ,ma con minori eletti.
il motivo è che se un Governo ha una risicata maggioranza in uno o entrambi i ramidel Parlamento o passa il periodo di Governo a mediare anche pochi elettori fra i contrari, perchè rischierà continuamente nelle votazioni di perdere la fiducia e di nuovo rischiare elezioni.Quindi se l'unica coalizione possibile  per la formazione di un governo otterrebbe nella realtà  solo 1  rappresentante in più, ai fini della governabilità virtualmente ( e quindi senza aumentare il numero di eletti) si dovrebbe decidere che ogni eletto e rappresentante di quella coalizione avrà da ora e solo ai fini della governabilità, quindi fin quando sta in piedi quella coalizione di governo (quindi bisognerebbe anche specificare su quale tipologie di leggi, oppure solo per decreti, ecc.) avrà un voto che non vale 1 voto=1 testa, ma ad esempio 1,1 o 1,2, ecc.  

Sono solo idee Eutidemo, comunque è un piacere discuterne
#1728
Tematiche Filosofiche / Re:Alla ricerca del principio
13 Dicembre 2016, 23:25:25 PM
Citazione di: Stefano Magrini Alunno il 24 Maggio 2016, 00:45:55 AMPremetto che sto iniziando da poco a studiare filosofia, ma comunque mi è sempre piaciuto riflettere... Forse sapreste illuminarmi. Da quello che ho capito il principio è dove tutto parte. Quindi è la risposta della risposta della risposta della risposta.... del perché. Per cui mi è venuta in mente quest' immagine: l'evento A causa l'evento B; poiché vi è sempre una e una sola ragione, B causa A. Per esempio: Io ho sete allora bevo....se bevo allora ho sete. i due eventi sono inseparabili, la causa e l'effetto "cambia verso" a seconda di come li vediamo, ma comunque rimangono inseparabili. Visto dal verso temporale normale (io ho sete allora bevo) il principio è posto all'inizio di ogni cosa Visto dal verso opposto (se io bevo allora ho sete) il principio è posto alla fine di ogni cosa Quindi la fine è principio il quale è inizio, quindi fine è inizio. ------------------------------------- Finisce così la prima opinione, poi... ------------------------------------- se A causa B e B causa C, mantenendo lo stesso verso temporale, A è la causa e B e C sono i suoi effetti, quindi il principio è l'unica causa, tutto il resto è effetto. se A causa B e, come prima mostrato, B causa A allora i due eventi sono solo cause... tutto allora è causa. Tutto c'ho che è contenuto nel tempo e in tutte le dimensioni, il corpo tra il capo (inizio) e la coda (fine) è principio precisazioni: La mia affermazione non dice che io sono il principio come tutti gli altri, ma che io ne faccio parte come ogni altra cosa che vedo e penso. Sono essenziale e libero (nessuno mi obbliga di seguire delle regole morali), l'esistenza (spero d'aver usato il termine giusto) è il principio. ----------------------- Commenti su ciò che ho scritto? e magari qualcuno più sapiente di me che sa dirmi il punto di vista dei grandi filosofi.

Penso ad una causa prima e che la fine è il ritorno all'origine.
Comunque esiste il principio di sovrapposizione utilizzato in fisica e matematica, in cui il presupposto causale funziona con andamento lineare e quindi algoritmico. e rappresentabile come vettoriale,laddove un'intero sistema è rappresentabile come la sommatoria delle parti.
Non funziona in sistemi non lineari ed euristici, in quanto più complessi dove la risultante o effetto è l'insieme di più cause che a loro volta singolarmente potrebbe essere un fattore randomizzato casuale in parte.
#1729
Tematiche Filosofiche / Re:Quell'Astrattista di Kant
13 Dicembre 2016, 23:04:25 PM
Kant è tutt'altro che astratto, se proprio dovrei definirlo è un empirista non riduttivista che capisce che c'è qualcosa oltre la ragione pura, ma si ferma prima di astrarlo chiamandolo noumeno.Quindi non va dentro la metafisca.Quindi intuisce una trascendenza(non in senso spirituale) fra la realtà e il pensiero.

Hegel elogerà da una parte Kant per aver descritto la ragion pura e la ragion pratica, ma dalla'latra lo criticherà per non essere andato oltre ,di non averli uniti.
L'invenzione di Hegel è la dialettica che se così si può dire, mentalmente come idea unisce il concreto (la realtà emprica) e l'astratto (il trascendente) uniti nel concetto.
Quindi potremmo dire oggi che è la mente che unisce una realtà percettiva del cervello e il pensiero che linguisticamente lo descrive. Il linguaggio mentale quindi trascende quella realtà.

Altro ancora, ed è importante,  è definire le giustificazioni e la veridicità della realtà e dello stesso pensiero che linguisticamente lo definisce.Ma potrebbe essere solo il linguaggio una forma di comunicazione autoreferenziale di un essere il cui cervello media analogicamente il mondo,Quindi ne esce che noi rappresentiamo interpretando verosimilmente un mondo e lo comunichiamo ai nostri simili costruendo una cultura nel momento in cui è condivisa.
#1730
vediamo un poco, perchè avrei parecchie idee.
Prima considerazione; anche la governabilità nel sistema proporzionale, se un partito non avesse la maggioranza assoluta e sarebbe costretto ad una coalizione non equivale a rappresentanza delle scelte degli elettori,
In quanto una coalizione di governo è una mediazione di progetti diversi di diversi partiti.
Quindi preferisco un maggioritario perchè si perde meno tempo ed è il risultato diretto di un'elezione e non di una mediazione di eletti che in una seconda fase mediano. Trovo, ma questa è una mia personale considerazione, che sia più trasparente.
Il Senato diventerebbe una camera federale in quanto gli eletti avrebbero il vincolo della residenza o domicilio(lascio questa scelta a chi si mette in lista) nel seggio. Questo vincolo non vi sarebbe per le liste della Camera dei Deputati.

Formazione delle liste dei partiti. Non si può essere in una lista in più di un comprensorio.

I seggi= rappresentanti equivale anche per gli astenuti. Vale a dire che se il 40% degli aventi diretto non va alle urne,, proporozionalmente ci saranno scranni vuoti nel Senato e/o Camera.

Il Presidente della repubblica deve dare mandato alla formazione del governo solo ad eletti e quindi rappresentanti del popolo della Camera o Senato.

Si potrebbe inventare un premio di maggioranza flessibile, ma virtuale e solo per la governabilità.
Quindi il premio di maggioranza non significa portare in Parlamento più rappresentanti, il numero rimarrebbe uguale, ma il peso specifico del singolo rappresentante è direttamente proporzionale al premio di maggioranza che il primo partito eletto, otterrebbe. Questo premio è nullo in caso di maggioranza assoluta.

Non farei il ballottaggio con una seconda elezione e perdita di tempo alle urne.
sono i rappresentanti usciti eletti dalle votazioni che devono decidere la coalizione .Tanto più numericamente il peso della coalizione è consistente ,proporzionalmente al numero totale degli elettori e tanto più otterrebbe il premio di maggioranza.
#1731
Premessa: le mie sono considerazioni, se vuoi personali per quello che ho capito e studiato, non sono verità assolute, non ho questa pretesa.

Il fondamento è qualcosa che viene prima dell'incarnazione di Gesù, è Dio , poi la creazione, quindi la storia.
Gesù si storicizza, vale a dire entra nella storia in un tempo preciso manifestandosi.

Devo essere onesto e sincero, io credo totalmente ormai da anni, dopo aver approfondito altri testi, altre tradizioni, ad un'altra storia che ha un filo più logico e razionale di quello che si legge e studia nella Bibbia.E' fatto di documentazione storica, di reperti archeologici, di studi. Io in questa sede posso solo essere succinto, altri se curiosi possono se vogliono approfondire e contraddirmi se lo ritengono opportuno.

1) Yawhè  è il nome,sostantivo singolare, di uno degli Elohim, plurale. Non è il Dio creatore dell'universo. E' insieme alla sua "razza" molto evoluto culturalmente e tecnologicamente e utilizzerà un popolo nomade a suo uso e consumo costruendo un patto e promettendo una terra. Altre antiche tradizioni avevano a sua volta altri Elohim, come gli egizi, "imparentati" con quelli di origine sumerico accadica. Non è un caso che i termini Yawhè ed Elohim appaiono sia nei primi passi di genesi che nel testo del diluvio universale, perchè sono stati trasposti da altre tradizioni, Chi studia la Bbbia dovrebbe interessarsi dell"ipotesi documentale" che brevemente è esposta anche in wikipedia.
Allora il problema è; di quale Bibbia parliamo e di quale interpretazione di Gesù?
Se ti affidi alla Bibbia che è importante, ma è un'insieme di libri e non tutti i libri, (alcuni sono apocrifi, come i Vangeli) intuisci ,ma non capisci, è come se l'intelletto capisse, ma non fosse possibile razionalizzare bene il tutto.
E' quello che intendo che colpisce il profondo di noi stessi, il nostro intimo, ma nello stesso tempo ci nasconde la possibilità di avere una linearità razionale essoterica,Ci vogliono altri libri correlati e altre storie.

2) la missione di Gesù fu di chiudere la storia "vecchia" di una umanità creata appositamente da un popolo molto più evoluto per usarlo come schiavo e ridargli la dignità di essere senziente, libero, responsabile,con tutte le contraddizioni che si porta la nostra duplice natura, ma che  ha una possibliità di scelta in quanto siamo dotati di una volontà. 
Sono convinto che certi testi che avrebbero potuto chiarirci o sono stati persi definitivamente o sono in poche mani e ben nascosti  in biblioteche. Gesù chiude la storia adamitica, perchè Gesù nella sua prima venuta apre una nuova storia

3) ma parliamoci chiaro un Dio secondo te si arrabbia si riappacifica con il suo popolo?Usa un popolo e lo muove per uccidere altri popoli e conquistare nuove terre? Secondo te è D-I-O inteso come Essere, come Uno. come principio eterno ed universale è quello?

Gesù utilizza moltissimo i termini tradotti in italiano Padre (al posto di Dio) e per sè Figlio dell'Uomo, praticamente quasi mai si definisce Figlio di Dio: riflettere. Il concetto trinitario può esserei almeno intuitivamente ispirato dai termini utilizzati nel Vangelo?

Il popolo nomade ebraico, composto di dodici tribù ( come casualmente dodici sono gli apostoli) errabonda fra tre dominazioni di formidabile tradizione antica: accadico/sumerica, egizia, persiana(zoroastrismo).
Come a suo tempo scrissi Abramo è originario di Ur nella caldea, regione tipica della classe sacerdotale babilonese. Mosè viene dagli egizi. Quindi ti chiedo ,ma di quale ebraismo parliamo se i patriarchi hanno orgin in altre tradizioni, se i più grandi profeti ,tra cui i visionari Ezechiele  Daniele scrivono durante la cattività babilonese?

Gli ebrei con continuamente schiavizzati da babilonesi due volte, egizi ,persiani e infine romani.
Vuoi che la loro tradizione sia davvero originaria? Io dico di no e una traccia è studiare l"ipotesi documentale" sulla formazione dei libri della Bibbia.

Ora non vorrei essere mal interpretato, Intendo dire che ciò che un popolo apprende da altri popoli lo fa suo, lo modifica in qualche modo  per identificarsi   come popol,come cultura come tradizione che entra nella storia.         I barbari al tempo dei romani apprenderanno la civiltà e la faranno loro, e così via nei cicli della storia.

4) Il kerigma è la proclamazione della cristianità attraverso l'incarnazione della profezia di Isaia.
Ora se chi pensa che Gesù fosse un "falso",come gli ebrei, non gli importerà nulla.
Ma per chi ci ha creduto, ha costruito una nuova storia umana prima ancora che una storia ultraterrena,perchè è già quì che ha cambiato i paradigmi religiosi e spirituali.
La forza della spiritualità è che cambia l'uomo già nella sua esistenza, perchè cambia la prospettive, il progetto, la narrazione storica della singola esistenza e dell'umanità.
A volte non ha importanza, paradossalmente, se una verità sia vera ed autentica: l'importante è che ci credano, che si sentita come vera. E qualunque verità non potendo mai essere certezza, in qualche modo è credere e il credere cambia già se stessi.
5) L'insegnamento del Figlio dell'Uomo all'umanità è prima di tutto la riscoperta di una dignità attraverso il libero arbitrio e la responsabilità delle prassi relazionate alla teoretica divina. Non posso che essere d'accordo con Donquixote ,Amore per Dio, amore proprio e amore per gli altri,  ,ma è importante capire che c'è un'intima relazione fra teoria e pratica,Nella teologia che interpreterà nei secoli questa relazione tende a separare teoria e pratica,Amio modesto modo di vedere, o Dio è esistenza o rischia l'esistenza di essere mortificazione, Allora il monaco che vive pregando, lavorando, in comunità, sceglie una via più intima di questa relazione. Dovrebbe essere riportata nel sociale della vita civile quotidiana. 
A mio modo di vedere l'esempio di Gesù che peregrina di paese in paese nel racconto dei Vangeli è vivere una fede dentro un'esistenza e quella fede cambiandoti cambia la modalità di relazionarsi con  tutto ciò con cui sei in contato, il nutrirsi, il parlare, il comunicare, il pregare, questo rende più intimo qualunque contato riappropriandosi dell'autenticità dell'atto.


Io non ho certezze,devo essere onesto nel dirlo, ma i miei dubbi forse mi hanno portato a considerazioni che alla fine sono più solide di chi pensa di averle quelle certezze.
#1732
LUCA 4
 Gesù nella sinagoga di Nazaret

16 Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto:
18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;
mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri
e il ricupero della vista ai ciechi;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 per proclamare l'anno accettevole del Signore».
20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.
21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite». 22 Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» 23 Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso; fa' anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!"» 24 Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. 25 Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c'erano molte vedove in Israele; 26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 Al tempo del profeta Eliseo, c'erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato; lo fu solo Naaman, il Siro».
28 Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d'ira. 29 Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città, e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Questo è il passo che caratterizzerà la diversità fra ebraismo e cristianesimo.
Il Messia non è un'invenzione del cristianesimo e doveva discendere dalla tribù di Giuda dalla schiatta di Davide
.Il popolo gli credette, la sinagoga no e lo temerà fino alla fine.

Sono ovvi tutti i presupposti, come il monoteismo, il Regno dei cieli.
Ma qual'è la pietra dello scandalo che divide il pensiero ebreo dal cristianesimo? Sta qu' la risposta della caratterizzazione del cristianesimo..
Il monoteismo ebraico è un Dio di Un Solo popolo, non proclama l'universalità,quindi è chiamato l'intero genere umano.
Un conto è la profezia di Isaia e un conto è la proclamazione(kerigma) di quella stessa profezia incarnandola.

Ribadire il monoteismo al tempo in cui si adoravano dei  era ovviamente fondamentale.
#1733
Scienza e Tecnologia / Re:Qua stiamo sbroccando!
10 Dicembre 2016, 01:07:29 AM
Citazione di: albert il 09 Dicembre 2016, 17:00:31 PM
Citazione di: paul11 il 09 Dicembre 2016, 10:28:19 AM

C'è un irrazionalità del desiderio compulsivo del consumatore che viene veicolato dalla pubblicità e dagli stili di vita.
C'è  un sistema a monte che non è ver oche sia il più efficentista (il capitalismo) perchè ha interesse a fatturare continuamente spremendo il consumatore e quindi sottraendo energia all'intero del sistema.in generale.
C'è una pseudo informazione che passa per scientifica da parte di effettivi scienziati prezzolati ovviamente dalle stesse grandi marche o dagli Stati stessi ( la ricordiamo la vaccinazione di influenza fantasma di qualche anno fa?)

Il risultato è come sempre  che ognuno deve costruirsi una propria cultura ed essere critico e vigile con mutande d'acciaio.

Il primo elemento di questa cultura è la consapevolezza che i prodotti pubblicizzati comprendono lo pseudo-valore generato dal marketing, e quindi sono da evitare perché più cari del giusto.
Poi, ovviamente, bisogna semplificare ogni offerta, riportandole tutte alla stessa metrica
Ma la pubblicità nel cosiddetto mercato libero è l'anima del commercio perchè costruisce il connubbio ciò che è conosciuto è affidabile ,la marca sconosciuta è meno affidabile.Se non fosse così finirebbe la pubblicità.
Altro aspetto importante sta nel fatto che è proprio nel marketing la strategia del prodotto .
Il ceo si affida a marketing e vendite, le supply chian sono solo operation per l'industria moderna, ovvero generazione di costo. ma è il marketing che chiede alla ricerca e sviluppo dopo studi comportamentali sociologici, psicologico statistici, di fare tal prodotto a tal costo Il marketing decide cosa fare, le supply chain come fare e la programmazione è il perno informativo fra la domanda del mercato e la quantità di prodotto da costruire in funzione dei magazzini.
Se le industrie si sono evolute in tal senso è proprio perchè si sono focalizzate sul prodotto e sul consumatore e il consumatore non ha tutti i dati d'informazione per poter confrontare se un prodotto meno pubblicizzato ad un prezzo inferiore abbia un rapporto prezzo/qualità competitivo e conveniente.
I mass media non aiutano e spesso le riviste specializzate....mmmmmmmmmhhhh, fanno pensare a strane meccanismi, proprio perchè le aziende sanno ormaii del peso di riviste che confrontano prodotti di uno stesso segmento di mercato.
In via di massima sono ovviamente d'accordo con te, ma ritengo che la poca trasparenza, la poca informazione, veicoli purtroppo il consumatore dove il marketing vuole con il suo peso pubblicitario e le strategie di vendita.
#1734
Angelo Cannata
ha scritto:......................Simile problema trovo in paul11: è facile accusare chiunque, cominciando dalla Chiesa, contrapponendo "il messaggio fondamentale di Gesù"; il problema è che poi questo messaggio fondamentale non viene mai chiarito oppure, se lo si fa, si va a cozzare inevitabilmente proprio con la non chiaribilità di tale "messaggio fondamentale", come ho esemplificato qui sopra.


Chiariamo alcuni aspetti, un conto è fare critica e un'altro è la denigrazione, io non accuso la chiesa, esercito il potere critico dentro la storia per cui una comunità divenne istituzione fino a diventare Stato del Vaticano, curandosi più del suo involucro istitutivo che non del pensiero fondativo, fino a secolarizzarsi, fino a compromettersi con il potere e il denaro  ,quindi  a esercitare le modalità che lo stesso Gesù condannava. Detto questo rispetto anche chi la pensa diversamente da me,chiesa o Angelo Cannata che sia.

Se cerchi in altri verità assolute perdi tempo e te lo dice chi esercita il dubbio da sempre  anche più di te. All'opposto di te io credo proprio per forte dubbio , perchè non sarà scienza o logica alcuna a dirimere le domande umane.Eppure nonostante noi esiste un ordine con delle regolarità che ci permettono di rilevare non certezze, ma tracce e queste sono significazioni che purtroppo sono lette individualmente e intimamente ci rendono difficilmente comunicabili perchè ognuno di noi è un avita, è un'esperienza fino ad un certo punto comunicabile,socializzabile.

Potrei dare uno show di erudizione a partire dal kerigma di Gesù e parlare delle kenosis di S. Paolo.........ma a cosa serve? Per quanto mi riguarda non sono quì per vincere o perdere. ma per discutere, prendere e dare elementi di riflessione per portare quella esperienza che ciascuno di noi ha nella sua esistenza. e nella spiritualità o si scende nel nostro intimo o parliamo dell'inchiostro usato nella scrittura biblica,perchè il difficile è proprio questo
#1735
Citazione di: donquixote il 09 Dicembre 2016, 11:44:52 AM
Citazione di: paul11 il 08 Dicembre 2016, 23:58:19 PMDonquixote, l'errore della chiesa romana cattolica dell'origine fu pagata nella modernità. Risultò vincente nel primo secolo dopo Cristo e con la patristica la separazione fra astratto e realtà tipico dell' pensiero ellenizzato, cosa che non si trova nell'ebraismo, neppure nell'islamismo nato più tardi e neppure nei testi vedici indiani originari. La netta separazione fra Dio e il mondo pone l'uomo in una scoraggiante mortificazione di esistenza e fu data dall'interpretazione del signifcato di Adamo e del nuovo Adamo, Gesù; da lì nasce il concetto di peccato originale, assente nellebrasimo. E' solo un esempio, il cui signifcato sta nell'interpretazione dei testi dati dai primi dottori della chiesa.Un 'interpretazione separa altre interpretazioni per cui i concili servirono per instaurare i dogmi e colpire con eresie chi interpretava diversamente. Lo gnosticismo, tipico influsso di quasi tutti i testi passati come apocrifi fu perdente. Il canone allora doveva accettare come sacri i libri ritenuti allineati all'interpretazione ufficale della chiesa romana.Ciò sarà fautrice delle future separazioni del cristianesimo, perchè ogni comunità importante cristiana che fosse Antiochia, o Alessandria d' Egitto dove nacque la Bibbia cosiddetta Settanta, avevano influssi e retaggi culturali e quindi interpretativi che erano vere e proprie scuole di pensiero. Nella modernità dopo la netta chiusura e persecuzione della chiesa romana ad esempio con i catari, per fare solo un esempio, la cultura si sposta nella bilancia della filosofia scientifica. Il paradosso è che la chiesa che prima si era chiusa ora si apre.Nessuna chiesa è aperta come quella cattolica, intendendo come tollerante nella modernità, Ma questa apertura, e quì non posso che essere d'accordo con te, ha spostato nel sociale il messaggio dimentico di una coerenza dove il rapporto fra esistenza umana e Dio deve essere rapportata con il messaggio originario cristiano.Quindì quello che metaforicamente hai scritto come spostamento verso la circonferenza ovvero la periferia dimenticandosi della centralità della figura divina è vera.Si rischia la relativizzazione del pensiero modaiolo per prendersi consensi, il messaggio è più politico che religioso.L'originalità del pensiero di Gesù è anche un messaggio sociale, ma sempre come riferimento Dio. Significa che l'azione morale deve rispondere coerentemente al pensiero divino e non accomodare il pensiero divino ad un'etica e morale che è appunto tipico della politica del consenso elettorale.
Mi sfugge, sinceramente, quale sia l'errore che denunci. Se io vedo un errore nella Chiesa antica è stato quello di privilegiare l'aristotelismo come metodo dell'interpretazione dei testi sacri e accantonare il platonismo che invece era essenzialmente più corretto (anche se non in totale contrapposizione); in pratica ha privilegiato la ragione rispetto all'intelletto. Se avesse valorizzato di più i neoplatonici come Plotino, Dionigi Areopagita eccetera (e successivamente un mostro intellettuale come Meister Eckart) creando al suo interno una sezione "esoterica" come la Kabbala degli ebrei o il Sufismo degli islamici forse non sarebbe rimasta preda di contraddizioni che col tempo sono divenute irrisolvibili. E la netta separazione fra Dio e il mondo è solo relativa perchè anche San Paolo diceva che Dio è "tutto in tutti" per cui tale separazione non è così evidente come appare oggi ove Dio non è quasi più nominato e lo si è sostituito con Gesù Cristo in quanto "uomo", "persona". Trovo che un errore molto più grave lo abbiano commesso gli ebrei ponendo Dio come "Dio della storia" che deve intervenire in determinati processi e lo si può dunque chiamare in causa quando accadono tragedie come i terremoti, gli uragani o la Shoah. In questo caso Dio diventa "buono" o "cattivo" a seconda dei punti di vista e lo si riduce a capro espiatorio perdendo di vista l'essenziale. E la sostanziale negazione del peccato originale (assai trascurato dagli ebrei, come dici, anche se quella dottrina è parte della Torah) che avviene di questi tempi è proprio ciò che ha portato non la Chiesa, ma il mondo intero sull'orlo del baratro, o forse anche un passo più in là.

la mia tesi fondamentale è che sono per la chiesa originaria  vale a dire della comunità della comunanza ,quella delle catacombe tanto per intenderci, non per l'istituzione dell'ecclesia che non è la pietra su cui Pietro doveva fondarsi e nemmeno la pietra angolare.....ma questo è nel testo originario come l'errore del cammello (invece la traduzione è la gomena, cioè la fune per legare le navi a terra) che passa per l'ago.
Non esiste negli altri monoteismi  un'istituzione vera e propria  del sacerdozio, lo ribadisco così non è nell'ebraismo e nemmeno nell'islam. Hanno leggi che tengono più del cristianesimo contorto, con  i suoi dogmi istitutivi che hanno scontrato e contraddetto  la teoretica e la pratica.
Se la prima chiesa romana istituita scelse l'aristotelismo lo fu per logica predicativa formale, come arriverà fino alla scolastica e al tomismo.Questa chiesa elimina le controversie con le eresie e costituisce quindi un canone nella scelta dei Libri sacri epurandoli da qualunque intromissione o da altri pensatori da te citati,
Quindi la teoretica è il filtro selettivo scelto separano le diverse scuole che riaffioreranno come chiese separate o come scuole di pensiero a sè. 
Nella modernità si capovolge la situazione; viene mantenuta la dogmatica, ma muta la prassi su cui la chiesa focalizza la sua azione.

L'ellenizzazione del pensiero ha comunque contribuito ,rispetto all'ebraismo e islam, a separare nettamente Dio e vita terrena ,come se Dio è la teoretica e la vita è prassi. O Dio vive con noi, ed è per questo che l'ebreo o il musulmano lo invocano, oppure la vita separata da Dio ci appare frustrante, il fio da pagare  per essere nati?
Personalmente credo in Dio e sono cristiano non certo per la chiesa o le scritture in sè e per sè.
Il cristianesimo come gli altri monoteismo sono comunque storia umana oltre che del singolo. lo dichiara una parusia ed una escatologia intima e non prescindibile con la rivelazione e la salvezza.

Su Gesù e quindi il cristianesimo.E mi rivolgo al forum più che a te con cui sono d'accordo.
O comprendiamo il messaggio fondamentale di Gesù o andiamo alla ricerca con la lente d'ingrandimento di tutto ciò che può essere apparentemente contraddittorio. O sappiamo che è Figlio dell'Uomo( come quasi sempre  si dichiara ) e quindi carne e come tale vuol vivere la vita umana ,contraddittoria e sofferente, oltre che felice e gaudente, oppure ci saremmo limitati ad un decalogo mosaico. Questo stesso Gesù salvò una persona che stava annegando nel giorno santificato al riposo assoluto dagli ebrei ,Gli fu mosso come capo d'imputazione dalla sinagoga. Lui ha insegnato a trasgredire nel momento in cui muta le gerarchie del pensiero ebraico. E' più importante la vita o la regola della legge?
#1736
Scienza e Tecnologia / Re:Qua stiamo sbroccando!
09 Dicembre 2016, 10:28:19 AM
Citazione di: albert il 08 Dicembre 2016, 20:33:40 PM
Citazione di: paul11 il 08 Dicembre 2016, 00:03:37 AM
Ma veniamo ad alcuni esempi concreti: le promozioni. Oggi si vende fingendo promozioni facendo credere al consumatore la convenienza del prezzo. Tutto oggi è promozionato attraverso la pubblicità si "megafona"
l'opportunità. Così nel largo consumo il 3x2 è il classico esempio di acquistare quantità che spesso non servono per prezzi covenienti in rapporto alle singole unità.Razionalmente bisognerebbe chiedersi se le aziende vendono sottocosto, vale a dire se  non hanno margine di profitto e devono liberare i loro magazzini da invenduto che satura le produzioni, una sovrapproduzione appunto oppure fingono costantemente una convenienza di prezzo sapendo che il prezzo unitario è gonfiato; o ancora si fanno saldi opportunamente alzando prima i prezzi e quindi poi scontando.

Per un venditore non c'è niente di più indolore di uno sconto - basta alzare i prezzi prima. Ormai le offerte sono istituzionalizzate, di ogni prodotto c'è sempre una marca in offerta, è un aspetto della eterna lotta tra venditore e cliente che cesserebbe con soddisfazione di entrambi se si abbandonassero le furbizie e si lasciasse lavorare il meccanismo di domanda-offerta

Citazione di: paul11 il 08 Dicembre 2016, 00:03:37 AM
La razionalità del consumatore è limitata dalll'incapacità di capire a monte l'informazione.
Quanti conoscono il tag e il taeg di un finanziamento per il consumo?

A parte che non ci si dovrebbe MAI indebitare per beni di consumo, ed uno Stato non dovrebbe lasciare che i suoi cittadini si indebitassero spendendo soldi 'creati' dalle banche - allora perché non stamparli?
TAG e TAEG non sono 'rocket science' non è che ci voglia una laurea per capirli
non so quanti siano in grado a calcolare l'interesse composto  e di fare la differenza dal prezzo base di un'automobile pubblicizzata e quello che effettivamente ha pagato compreso  costi "nascosti".

La pubblicità riferita agli smartphone  , altro esempio, parla di 10 euro  per e gigabyte  50 sms e 200 minuti di conversazione.
Ovviamente ci sono svariate offerte di competitor.Il primo problema è che difficilmente si scende di prezzo, ma semmai offrono di più anche se non serve, cose inutili. Il secondo è che non è il mese di calendario, perchè la ricarica viene scaricata settimanalmente, per cui in realtà scaricano su 28 giorni(4 settimane) guadagnando in un anno quasi un mese. secondo aspetto il ciclo di vita dei prodotti, tanto più il loro valore aggiunto è tecnologico, è alquanto basso sia come hardware che come aggiornamento del software.
Quanto dura uno smarpthone prima che salti la scheda madre? Quanto dura il sitema operativo che si autoaggiorna prima che le app decidano di non autoaggiornare un sistema operativo reso obsoleto? ma chi l oha deciso se non le marche che detengono il prodtto di consumo, chi costruisce il sistema operativo, chi costruisce le app
Allora la domanda e l'offerta è funzionale al prendi e getta e non ad un efficientismo economico generale, ma ad un consumismo inutile che non è sostenibile ambientalmente come economia.intendo dire che è insito nel capitalismo (ma non voglio fare discorsi ideologici) che l'usura de ltempo di un bene sia calcolato in fase di progettazione affinchè il prodotto "durevole" non duri

C'è un irrazionalità del desiderio compulsivo del consumatore che viene veicolato dalla pubblicità e dagli stili di vita.
C'è  un sistema a monte che non è ver oche sia il più efficentista (il capitalismo) perchè ha interesse a fatturare continuamente spremendo il consumatore e quindi sottraendo energia all'intero del sistema.in generale.
C'è una pseudo informazione che passa per scientifica da parte di effettivi scienziati prezzolati ovviamente dalle stesse grandi marche o dagli Stati stessi ( la ricordiamo la vaccinazione di influenza fantasma di qualche anno fa?)

Il risultato è come sempre  che ognuno deve costruirsi una propria cultura ed essere critico e vigile con mutande d'acciaio.
#1737
Donquixote,
l'errore della chiesa romana cattolica dell'origine fu pagata nella modernità.
Risultò vincente nel primo secolo dopo Cristo e con la patristica la separazione fra astratto e realtà tipico dell' pensiero ellenizzato, cosa che non si trova nell'ebraismo, neppure nell'islamismo nato più tardi e neppure nei testi vedici indiani originari.
La netta separazione fra Dio e il mondo pone l'uomo in una scoraggiante mortificazione di esistenza e fu data dall'interpretazione del signifcato di Adamo e del nuovo Adamo, Gesù; da lì nasce il concetto di peccato originale, assente nellebrasimo. E' solo un esempio, il cui signifcato  sta nell'interpretazione dei testi dati dai primi dottori della chiesa.Un 'interpretazione separa altre interpretazioni per cui i concili servirono per instaurare i dogmi e colpire con eresie chi interpretava diversamente. Lo gnosticismo, tipico influsso di quasi tutti i testi passati come apocrifi fu perdente. Il canone allora doveva accettare come sacri i libri ritenuti allineati all'interpretazione ufficale della chiesa romana.Ciò sarà fautrice delle future separazioni del cristianesimo, perchè ogni comunità importante cristiana che fosse Antiochia, o Alessandria d' Egitto dove nacque la Bibbia cosiddetta Settanta, avevano influssi e retaggi culturali e quindi interpretativi che erano vere e proprie scuole di pensiero.
Nella modernità dopo la netta chiusura e persecuzione della chiesa romana ad esempio con i catari, per fare solo un esempio, la cultura si sposta nella bilancia della filosofia scientifica. Il paradosso è che la chiesa che prima si era chiusa ora si apre.Nessuna chiesa è aperta come quella cattolica, intendendo come tollerante nella modernità,
Ma questa apertura, e quì non posso che essere d'accordo con te, ha spostato nel sociale il messaggio dimentico di una coerenza dove il rapporto fra esistenza umana e Dio deve essere rapportata con il messaggio originario cristiano.Quindì quello che metaforicamente hai scritto come spostamento verso la circonferenza ovvero la periferia dimenticandosi della centralità della figura divina è vera.Si rischia la relativizzazione del pensiero modaiolo  per prendersi consensi, il messaggio è più politico che religioso.L'originalità del pensiero di Gesù è anche un messaggio sociale, ma sempre come riferimento Dio. Significa che l'azione morale deve rispondere coerentemente  al pensiero divino e non accomodare il pensiero divino ad un'etica e morale che è appunto tipico della politica del consenso elettorale.
#1738
Citazione di: Apeiron il 08 Dicembre 2016, 12:17:52 PM
Citazione di: paul11 il 08 Dicembre 2016, 02:16:08 AML'uomo per una parte della sua natura è male e per questo conosce il bene. La regola della natura non è nè bene e nè male, ma la conoscenza umana porta alla consapevolezza di sapere che è proprio l'intellegibilità attraverso la volontà a conseguire la malvagità e per questo l'uomo costituisce l'etica e la morale per frenare e inibire quella parte di sè . Prima l'uomo conosce con il frutto della conoscenza e perde l'innocenza e poi l'uomo ucciderà il fratello.La libertà è la volontà che si dibatte fra ciò che è bene e ciò che è male fra le due nature umane.. L'albero della conoscenza è lì'albero del bene e del male. E' solo in genesi spogliata dai simboli spirtuali e dalla traduzione greca, ma solo attraverso il segno prima del simbolo, quindi solo nello studio letterario del testo è possible poi capire lo svolgersi di tutta la tradizione veterotestamentaria. E'attraverso il testo letterale e non esegetico simbolico, dell'ebraico fino alla comparazione con il sumerico-accadico che è possible trovare una risposta all'origine umana e della sua condizione di esistenza in questo mondo.

Non capisco se era un intervento che doveva contraddire il mio, se lo era cerco di esporre nuovamente il mio punto di vista. Comunque se usi un approccio letterale incappi in alcuni errori. Primo: la Bibbia è stata scritta millenni fa perciò modi di dire ed espressioni usate oggi non hanno senso. Perciò devi interpretarle nel contesto in cui erano usate. Secondo: noi conosciamo l'italiano, molti di noi sanno qualcosa di inglese ma pochissimi conoscono il greco e ancor meno l'ebraico. E come sempre accade da una traduzione all'altra nascono come sempre imprecisioni. Chiaramente quasi nessuno di noi ha tempo di impararsi il greco antico, perciò come "atto di fede" ci studiamo il testo in una lingua a noi accessibile. Basterebbe questo per dire che i fondamentalisti in realtà non ci capiscono più di un altro. Ma poi ci sono altri problemi. Ad esempio come ho già mostrato se uno asserisce che la Bibbia contiene la verità se letta in modo letterale allora come spiega la cosmologia biblica? Oppure uno come spiega ad esempio il significato che hanno i numeri (sette giorni, sette peccati capitali...)? Nella Bibbia si scorge anche la ragione, che mi pare troppo disprezzata da molti cristiani. E la ragione non è altro che uno strumento che nasce dalla volontà di approfondire, di conoscere meglio. Chiaramente la ragione non si ferma al puro linguaggio letterale ma scorge qualcosa che va oltre. Il significato letterale è il punto di partenza, non l'arrivo. Tant'è che col tuo post sei già andato oltre il significato letterale. A mio giudizio la Bibbia non deve essere presa come una cronaca ma come una scrittura che vuole dare insegnamenti.

Poi sul discorso "conoscenza/amore". Uno scienziato ti dice che lui ama la natura (sia se è credente o meno) perciò tenta di sonoscerla. L'attività di conoscere d'altronde nasce dall'interesse e l'interesse nasce dal fatto che la cosa che interessa piace. Non sarà magari il più "profondo" gesto d'amore ma a mio giudizio è una forma d'amore.


Non è mia intenzione contraddire qualcuno, ma suggerire e riflettere, quindi non era rivolto a te in particolare, ma in generale.Poi ognuno capisce a seconda del gradi di conoscenza che ha.
Il tuo nick è aperion e quindi non può essere che una traduzione il tuo termine portato nel significato della parola italiana e quindi sei tu il primo ad autocontraddirti,Esistono anche fin troppe traduzioni della Bibbia, o Codex e metto in guardia dalle traduzioni e interpolazioni. Gli ebrei da sempre temono, come i sacerdoti induisti, la perdita delle parole o sue alterazioni anche involontarie e quindi la perdita o alterazione dei significati nella frase.
Ribadisco

Il cristianesimo insegna una via, ma le domande fondamentali del bene e del male e la nascita dell'uomo apprtengono ad antichissime tradizioni che utilizzavano ancora la parola come trasmissione orale e non la forma scritta, tanto da divenire ermetiche.
Se Dio è Uno anche l'uomo è originario uno o una prima coppia non esiste Adam per gli ebrei e un'altro per la tradizione .
indo-cinese e un'altra ancora pei i pellerosse americani.
L'erudita ebreo sa che non è la sola Bibbia, non il Pentateuco o Torah, ma anche altri compendi che passano per tradizioni orali e scritte come i Talmud e le mistiche persino ermetiche.Purtroppo è solo arrivando a quei testi che la Bibbia come noi la conosciamo ci appare più chiara.
Ribadisco che la scrittura ebraica è consonantica e quindi vengono inserite le vocalizzazioni che danno signficato alle frasi per cui dalla frase letterale si passa alla signifcazione  o semantica.

Genesi è altamente simbolica, ma si dimentica che tanto più la parola trascende il segno nel simbolo e tanto più bisogna fare attenzione al segno che diventa simbolo e significazione. Quindi è fondamentale il testo originario.
La Bibbia interlineare può aiutare.

Dipende cosa intendiamo per Dio. Dio l'Uno universale non ha creato direttamente  la Terra, sarebbe assurdo che avesse dedicato per un solo pianeta di un solo sistema solare in sei giorni per riposarsi al settimo.
E' quell'anelito diivno che sovrasta le acque è una trascendenza di un errore letterario, perchè sulle acque aleggiva una "nave volante"così è la precedente tradizione sumerico-accadica

lo Yahweh è un dio per quei primi umani, un nome fra gli Elohim , esseri superiori realmente esistiti e tramandati nei miti,e formalizzati nelle religioni. Perchè mai avrebbero dovuto inventarsi i semidei anche la tradizione del mito greco, se non gli fosse venuto dalle più antiche tradizioni indiane-ebraiche -egiziane?
Dio non ha scritto nulla di Suo pugno e la nostra condizione umana è in parte dovuta alla natura di un pitecantropo ma geneticamente (la costola di Adam, ma più Adam furono creati e rinvenuti da paleontologi) evoluto per imparare istruzioni e capire da un impianto genetico con Eva. Questa tradizione quì esposta è chiara nella tradizione sumerica che diventerà accadica che diventerà assiro-babilonese, coloro che ebbero i sacerdoti nella Caldea il cui figlio di un sacerdote si chiamerà Abramo venuto da Ur e incontrerà Melchidesec.
Pensiamo Davvero che Dio si sia scomodato per la sola Terra e per l'uomo?
Persino l'astrobiologia non credeva a forme di vita in altri pianeti, e poi si è scoperto con le sonde che ovunque c'è acqua e ora esiste l'esobiologia.Ora ammettono che possono esitere forme viventi anche intelligenti fuori dal nostro pianeta e cercano in altri sistemi solari pianeti simili al nostro.
La razionalità stessa insegna che le prime conoscenze all'uomo furono tramandate dall'allegorico serpente tentatore,( poi saranno gli angeli caduti che daranno all'uomo altre conoscenze, mai libri di Enoch sono ermetici e persi dal canone) che non era altro che un loro scienziato degli Elhoim, tanto che il simbolo del serpente entra nel colubro di Eusculapio nel simbolo della medicina, nei bastoni fra la sfida di Aronne e i maghi del faraone.
La tradizione li inserì nei miti e formalizzò le religioni e la conoscenza moderna pensa che tutto ciò sia opera  di fantasia,
così inebetito dal relativismo culturale  l'essere umano superiore moderno guarda le stelle del cielo e si chiede se vi sia un'ordine, universale un signifcato fra nascita e morte, fra eros e thanatos racchiusi in un unico codice sorgente;, quando invece i primi umani videro la verità ma non sapevano esporla perchè infanti di una nuova specie sapevano a malapena oralmente tramandarla di generazione in generazione sino a perdersi nel passaggio del tempi.

Se si pensa di trascendere il segno arrivando al simbolo senza attene analisi e ricerche che non finiscono mai, si farà psicospiritualità e non spiritualità coì' come  altro ancora sono le caste sacerdotali che formalizzarono nella loro conoscenza umana la pretesa di conoscere la parola di Dio non potendo conoscere il punto di vista di Dio.
#1739
L'uomo per una parte della sua natura è male e per questo conosce il bene.
La regola della natura non è nè bene e nè male, ma la conoscenza  umana porta alla consapevolezza di sapere che è proprio l'intellegibilità attraverso la volontà a conseguire la malvagità e per questo l'uomo costituisce l'etica e la morale per frenare e inibire quella parte di sè . Prima l'uomo conosce con il frutto della conoscenza e perde l'innocenza e poi l'uomo ucciderà il fratello.La libertà è la volontà che si dibatte fra ciò che è bene e ciò che è male fra le due nature umane..


L'albero della conoscenza è lì'albero del bene e del male.
E' solo in genesi spogliata dai simboli spirtuali e dalla traduzione greca, ma solo attraverso il segno prima del simbolo, quindi solo nello studio letterario del testo è possible poi capire lo svolgersi di tutta la tradizione veterotestamentaria. E'attraverso il testo letterale e non esegetico simbolico, dell'ebraico fino alla comparazione con il sumerico-accadico che è possible trovare una risposta all'origine umana e della sua condizione di esistenza in questo mondo.
#1740
Scienza e Tecnologia / Re:Qua stiamo sbroccando!
08 Dicembre 2016, 00:03:37 AM
Il marketing si è evoluto in funzione degli stili di vita dei consumatori.Hanno analisi sociologiche, analisi del mercato geograficamente, suddiviso, analisi sulle disponibilità finanziarie., analis dei nostri gusti attraverso i cookie alla faccia della privacy. di chi naviga in internet. 
Se la strategia è decisa dall'amministratore delegato è questo che lega i settori commerciale e vendite.La prima logica è quindi da parte dei vari product manager che hanno in mano i vari settori  aziendali, il punto di pareggio, il margine di proffittabilità di ogni singola unità di vendita., l'analisi dei competitor,
Ora se il target è il consumatore ci sono varie possiblità di gestire la veicolazione del consumo con strategie di marchio o logo e di prodotti inerenti. Cominciamo con il dire che il cliente delle aziende è la distribuzione ed è quest'ultima che intermedia fra produttore e onsumatore, E' im portante perchè società come Amazon e vaire che si avvalgono della multimidialità tagliano i processi intermedi della filiera abbassando i costi finali e quindi arrivando al consumatore con prezzi competitivi.
Il secondo aspetto che ha incorporato il concetto di marketing attuale è che non si vende un semplice oggetto, ma un'immagine, un servizio, uno status symbol.

Ma veniamo ad alcuni esempi concreti: le promozioni. Oggi si vende fingendo promozioni facendo credere al consumatore la convenienza del prezzo. Tutto oggi è promozionato attraverso la pubblicità si "megafona"
l'opportunità. Così nel largo consumo il 3x2 è il classico esempio di acquistare quantità che spesso non servono per prezzi covenienti in rapporto alle singole unità.Razionalmente bisognerebbe chiedersi se le aziende vendono sottocosto, vale a dire se  non hanno margine di profitto e devono liberare i loro magazzini da invenduto che satura le produzioni, una sovrapproduzione appunto oppure fingono costantemente una convenienza di prezzo sapendo che il prezzo unitario è gonfiato; o ancora si fanno saldi opportunamente alzando prima i prezzi e quindi poi scontando.
L'attuale crisi economica ha affinato il consumatore ad essere più scaltro, ma provate a vedere in quale stabilimento viene prodotto e vi accorgerete che le marche private si avvalgono del contoterzismo (copecker).
Cos' un prodotto di una marca privata pur essendo stato prodotto nello stesso stabilimento , una parte dello stesso prodotto è stata data per contoterzi ad un'altra azienda.Risultato stesso prodotto, stesso processo produttivo, prezzo finale diverso.
Ad esempio la Samsung, come molte aziende nate negli ultimi venti anni circa, lavorava per conto terzi inizialmente per la Sony.Il Know*how, il saper fare, avere le conoscenze tecniche produttive e tecnologiche del prodotto si sono trasmigrate da aziende ad altre che sono divenute competitor.

La razionalità del consumatore è limitata dalll'incapacità di capire a monte l'informazione. 
Quanti conoscono il tag e il taeg di un finanziamento per il consumo?
Il mondo sommerso, nel senso di sconosciuto al consumatore, è la vera chiave per capire se un prezzo finale è esagerato o meno rispetto alla composizione dei costi.
Le aziende si sono evolute, costruendo mission e codici etici regolandosi al diritto dei consumatori e alle responsabilità aziendali che sono cresciute in termine di diritto.E' quindi cresciuta la consapevolezza del consumatore e le aziende hanno dovuto affinare le strategie in un contesto di stasi economica internazionale, ma che ha comportato un abbassamento dei costi delle materie prime e finanziari.I prezzi quindi hanno addirittura portato a momenti di deflazione economica proprio perchè compensati da anche superiori abbassamenti di costi.
Ma ad esempio un taeg dell'8% ha  senso in un BCE o  USA che dichiara formalmente che il prestito interbancario ovvero il costo del denaro è praticamente zero?
Infine il potere dei massmedia che fingono di aiutare il consumatore: sono i più falsi perchè spesso sono gli avvocati "venduti". Ho seguito ad esempio le campagne pubblicistiche nutrizionale sui grassi saturi e insaturi, sulla dieta mediterranea. sui vegetariani fino ai vegani.Il mio personale parere è spesso bufale inventate.
La manipolazione oggi è a monte dell'acquisto.Se il consumatore è più razionale che irrazionale è proprio sulla falsa razionalità che devo fregarlo pubblicizzando pseudoscienza., con tanto di medici e organismi potenti come i commissari europei che spinti dai poteri forti economici costruiscono false conocenze spacciandole per verità E' lo  stesso problema dell'enorme quantità dìnformazione a cominciare da internet che ci sommerge.Chi è credibile, di chi abbiamo fiducia?
La fiducia è una parola chiave nel rapporto marca-consumatore, perchè è lo stesso cosuamtore che diventa suo "megafono" pubblizzando la convenienza  è la bontà del prodotto.