Grazie Eutidemo per i tuoi interventi. Mi ricordano talvolta quelli che faceva Umberto Eco, sull'ultima pagina del settimanale L'Espresso.
Vorrei però evidenziare che la doxa scientifica si
distingue dalla doxa generica così come dal dogma, perché ha un suo protocollo di validazione completamente diverso. La doxa scientifica ammette, anzi spesso presuppone, la temporaneità delle sue tesi, ma esse restano valide finché non vengono superate. La loro validità si fonda, come noto, sulla dimostrazione teorica, sulla ripetizione sperimentale del fenomeno, sul risultato ripetibile del processo, sulla validazione della comunità degli esperti. Se tutti questi percorsi si tengono coerentemente insieme si ottiene una teoria scientifica, che può essere usata per comprendere o modificare il mondo reale. Il dogma scaturisce da una tradizione bloccata nel tempo e che si autoriferisce come dogmatica in modo acritico e tautologico, perché proveniente dalla tradizione.
Vorrei però evidenziare che la doxa scientifica si
distingue dalla doxa generica così come dal dogma, perché ha un suo protocollo di validazione completamente diverso. La doxa scientifica ammette, anzi spesso presuppone, la temporaneità delle sue tesi, ma esse restano valide finché non vengono superate. La loro validità si fonda, come noto, sulla dimostrazione teorica, sulla ripetizione sperimentale del fenomeno, sul risultato ripetibile del processo, sulla validazione della comunità degli esperti. Se tutti questi percorsi si tengono coerentemente insieme si ottiene una teoria scientifica, che può essere usata per comprendere o modificare il mondo reale. Il dogma scaturisce da una tradizione bloccata nel tempo e che si autoriferisce come dogmatica in modo acritico e tautologico, perché proveniente dalla tradizione.