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Messaggi - viator

#1741
Salve anthonyi. Così, per ridere : "cioè è difficile capire perché sono avvenuti viste le premesse, ma che hanno prodotto forti effetti sociali, proprio come se una mano invisibile avesse aggiustato la realtà per realizzare un certo scopo".

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E' difficile capire date le premesse solo perchè chi crede vuole a tutti i costi capire tutto alla luce dei propri presupposti, non accettando dubbi od ignoranze che sono invece umanamente giustificate e divinamente ingiustificabili. La fede è la sistematica del credere proprio perchè esclude il dubbio !

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E poi non capisco questo ostinatissimo umanizzare - persino in senso anatomico - tutte le cause e gli strumenti. Se anche Dio è la causa di tutto, egli (uso il pronome personale in rispetto di ciò in cui tu credi) potrebbe averci messo le benne, le pinze o le leve........... Saluti.
#1742
Salve anthonyi. Hai ragione come quasi sempre. Il fatto che ciò che è successo, ciò che succede in natura, tutti i singoli passaggi ed aspetti della "da qualcuno pretesa" evoluzione non siano spiegabili non dimostra alcunchè, dal momento che l'insieme degli aspetti riconoscibili di essa "cosiddetta" evoluzione rappresentano una realtà fisica immanente ed indipendente da ogni sua congetturabile spiegazione.

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Che ci dici circa la dimostrabilità di ipotesi alternative nelle quali tu sembri credere ?.

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D'altra parte io credo che la violenza umana nasca dall'incapacità umana di adattarsi a modi di vita naturalistrici, rinunciando a volere per sè ed il proprio genere i privilegi che una qualche divinità gli ha fatto credere di possedere. Saluti.
#1743
Salve jacopus. Citandoti : "Per quanto riguarda homo sapiens invece ritengo che questa specie sia totalmente diversa e non appartenga più totalmente alla natura, essendo stata modellata, negli ultimi 40.000 anni dalla cultura".

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Pazzesco !! Dopo 4 miliardi di anni ne son bastati 40.000 per farci uscire dal coro naturale (o a farci solo metter fuori la testa ?).

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Circa la cultura come "entità" o "fenomeno" estraneo alla natura solo perchè espressa dall'uomo (sarebbe come affermare che il vino non fa parte della natura perchè ottenuto dall'uomo attraverso artificiale intenzionale spremitura di frutto (la vite) artificialmente impiantato, manipolato ed accudito dall'uomo).............poichè essa sarebbe ben altro che natura,.............dimmi............da quale empireo essa sarebbe stata generata e poi calata sul pianeta ?.

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A questo punto ti vedo come anthonyi.Tutti presi da superficiali riflessioni cultural-antropiche, non riuscite a capire che, togliendo da un qualsiasi fenomeno le sue origini ed ingredienti naturalistici, esso cesserebbe immediatamente di esistere. Saluti.
#1744
Salve anthonyi. Ti ha spiegato Ipazia ciò che io NON ho affermato (il fatto che alla base della società ci sia SOLO la natura umana.
C'è qualcosa - all'interno della formazione psico-mentale tua e di tanti altri, che impedisce di afferrare un concetto a parer mio semplicissimo : che tutte le "creazioni", valori e contenuti umani non sarebbero stati generati e non esisterebbero se non fosse esistita e continuasse ad esistere ed agire una natura completamente priva di intenzioni umane (infatti anche le intenzioni umane vennero un dì create e promosse dalla natura).

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Viceversa se l'uomo non fosse mai comparso o cessasse di essere.........la natura manco se ne accorgerebbe.





E' perchè le persone di cui sopra tendono a sostituire al termine NATURA il termine DIO. I due termini sono infatti la trasfigurazione dell'uno nell'altro (a seconda dei desideri ed intenzioni di chi li usa).

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Chi crede nella natura si domanda il come siamo stati generati, chi crede in Dio si risponde che siamo destinati all'eternità. Saluti.
#1745
Salve iano. Ritorno sulla tua seguente considerazione : "È finito il tempo degli eroi , giovani e belli di armi e di corazza ed è iniziato quello dei Cremonini .
Non saprei dire cosa sia meglio.".


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Secondo me è rimasto tutto uguale. Gli eroi giovani, belli, di arma e di corazza.....incarnavano, per la gente "normale" di una volta (popolani, contadini, salariati etc.) un mito di massima desiderabilità (giovinezza, beltà, armi costose e corazze lucenti  rappresentavano altrettanti PRIVILEGI)..............esattamente come accade oggi per la popolazione incolta, tranne un semplice cambiamento di simbologie mitiche.

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Non penserai per caso che i cavalieri in carne ed ossa di un tempo fossero più disinteressati o più attenti al "politically correct" dei protagonisti odierni della ribalta sociale.............vero ?. Saluti.
#1746
Salve anthonyi. Verissimo che la funzione mammaria abbia costituito e costituisca un potentissimo motore dello sviluppo dell'altruismo.

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Ovviamente la mammarietà è caratteristica collegata alla differenziazione sessuale, ed io non conosco specie non sessuate che manifestino comportamenti altruistici.

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Se un organismo-individuo non avesse bisogno di una controparte sessuale per riprodursi, credo proprio non gli sorgano fantasie altruistiche che lo inducano a consumare energie e risorse vitali che non siano necessarie alla riproduzione del sè e della propria specie. Saluti.

#1747
Salve daniele77. Benvenuto anche da me. Purtroppo, dal mio punto di vista si comincia l'argomento in modo perfettamente confuso. Infatti il quesito da te posto " ,ma la Società, come la conosciamo oggi, è una normale evoluzione naturale oppure è una forzatura?" non ha significato poichè la Società (umana) è generata dalla "evoluzione" della specie "homo", e la specie "homo" è stata generata dalla natura e si sta "evolvendo" grazie alla natura, della quale nessun individuo, nessuna società, nessuna specie può fare a meno.

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Ovviamente quindi Società e Uomo sono espressione della Natura e se (come a te ed a a molti sembra, anche se non è possibile provarlo con certezza) l'Uomo trascura o rinnega ciò che lo ha espresso, lo potrà fare solo a proprio rischio e pericolo.

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In definitiva la tua domanda equivale a chiedersi : ma se da domani le galline cominciassero a far le uova quadre, si tratterebbe di una evoluzione naturale indipendente dalla dalla volontà delle galline o di una forzatura dovuta al fatto che le galline (animali - come saprai - dotati - come l'uomo - di una saggezza ben superiore a quella della natura) saremmo di fronte ad una una forzatura generata dalla volontà delle galline ?. Saluti.
#1748
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Buonismo
10 Luglio 2020, 21:23:11 PM
Salve. Intervengo solamente per proporre una delle mie balzane, lapidarie, qualunquistiche interpretazioni.

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Con i buoni sentimenti è facile riempire bocche ed orecchie. Il problema, quando si deve passare alla pratica, diventa ; "chi paga ?".

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Il BUONO è colui che, a spese proprie, si occupa di soddisfare necessità e desideri altrui.

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il BUONISTA auspica e vorrebbe che le necessità ed i desideri degli altri (e magari pure i propri) venissero esauditi a spese della collettività, inclusi in essa collettività anche coloro che non la pensano come lui.

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Tutto il resto che si può dire in proposito, resta gratis. Saluti.
#1749
Tematiche Culturali e Sociali / Sesso ed altruismo
08 Luglio 2020, 20:55:48 PM
Salve. Ecco che, secondo le anime più semplici, mi accingo a formulare la più sciocca delle domande possibili. Ma secondo voi.........se non fosse esistito il sesso (preciso, per i duri di comprendonio, LA RIPRODUZIONE ATTRAVERSO IL SESSO) avrebbe mai potuto svilupparsi l'altruismo umano ?.

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A chi intende rispondermi chiederei di riflettere per bene prima di darmi risposte troppo ovvie e convenzionali. Grazie e saluti a tutti. (P.S. - vedo che l'Editor del sito soffre tuttora di seri postumi da sbronza informatica).
#1750
Salve Eutidemo. Sono ignorante ma qualche volta riesco ad essere veramente capzioso : Citandoti : "Pertanto, "se" davvero è stato commesso un reato di omicidio colposo (cosa ancora "sub iudice"), esso è avvenuto in territorio indiano; e, quindi, sotto tale aspetto, il diritto di giudicare i due marò, in teoria, sarebbe spettato  all'India".

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Una interpretazione appunto capziosa ma secondo me del tutto ragionevole, potrebbe invece essere : "la morte dei due cittadini indiani trovantisi a bordo del suolo indiano NON RAPPRESENTA LA CAUSA BENSI' SOLAMENTE L'EFFETTO DI UN EVENTUALE REATO COMMESSO DA CITTADINI ITALIANI I QUALI SI TROVAVANO A BORDO DI SUOLO ITALIANO. LA EVENTUALE COLPEVOLEZZA DISCENDE DAL COMPORTAMENTO CHE E' STATO CAUSA DEL REATO, NON DAGLI EFFETTI (DEL TUTTO EVENTUALI) SORTITI DAL COMPORTAMENTO DELL'EVENTUALE REO.
QUINDI LA CAUSA (UNA INTENZIONE TRADOTTASI IN UN COMPORTAMENTO) VA INDAGATA E PERSEGUITA DALL'AUTORITA' GIURISDIZIONALE DEL PAESE IN CUI LA CAUSA SI E' PRODOTTA (SUOLO ITALIANO DELLA NAVE ITALIANA). Saluti.
#1751
Storia / Re:Il Carbonifero
07 Luglio 2020, 21:59:51 PM
Salve giopap. Riflettevo sulle seguenti tue parole : "Sì, lo sconvolgimento degli assetti vigenti delle classi sociali é perseguibile solo con un inevitabile (e difficilmente valutabile a priori) margine di  violenza (soprattutto a causa della violenta resistenza che le classi dominanti privilegiate da spodestare da sempre oppongono, senza scrupolo alcuno di rispetto dell' umanità, della pietà, del senso del limite, alla perdita dei loro privilegi".
----Ma gli effetti da te ipotizzati riguarderebbero solo il transito dal liberismo all'egualitarismo oppure - a tuo parere - si attuerebbero anche nella direzione inversa, passando dalla monoclasse comunista-proletaria alla società capitalistica pluriclassista ?. Saluti.
#1752
 Salve anthony. Ti rispondo non per amor di logica – alla quale ti dimostri refrattario – ma unicamente per amor di dialettica. Dunque, citandoti ed inserendo i miei commenti : "Buona la prima, viator, sulla seconda invece non condivido. Se la spiritualità è un'esperienza nel sentire, e quindi sollecita i sensi in qualche modo, allora è possibile analizzarla razionalmente proprio partendo dalla ricerca della spiegazione di questi sensi, che sono qualcosa di fisico. MA CHE DICI ? Quali sensi ? Confondi il SENTIRE DEI SENSI (LA SENSORIALITA' – lontanissima base biologica anche della spiritualità, ma il discorso richiederebbe decine di migliaia di pagine).....con il SENTIRE PSICHICO O SPIRITUALE, cioè con il SENTIMENTO !!.
D'altronde anche tu con la questione che hai posto, in realtà, dimostri di credere nella possibilità di razionalizzare gli argomenti spirituali. CERTO, lo credo possibile, come dico sopra, al prezzo di molte decine di migliaia di pagine. Pagine inutili poichè certe cose si possono intuire ma non certo insegnare. Addirittura ambisci a costruire razionalmente dei "dubbi di carattere dottrinario", e in questo denoti un atteggiamento pregiudiziale antireligioso che, proprio per questo, indebolisce le tue argomentazioni (Un po' come quei magistrati che prima del processo dichiarano di essere già convinti che l'imputato è colpevole). MA STAI VERAMENTE DE-RAGLIANDO ! Cosa c'entrano i dubbi circa una dottrina con le convinzioni di un Magistrato circa un imputato ?
Ma sei proprio così sicuro che con argomentazioni razionali si possa modificare la fede ? Ma quello che vorrebbe dimostrare logicamente certi assunti fideistici, prendendosi la briga di rispondere al dubbio viatoriano.........come si chiamava ?. Le argomentazioni razionali possono spiegare delle cose, e secondo me possono spiegare tanti aspetti della fede, ma la fede non è una dottrina filosofica o scientifica, chi crede non lo fa in funzione di una costruzione razionale, e non modifica la sua fede per questo.
Perché le argomentazioni razionali possano modificare la fede è necessario che ci sia fede nelle argomentazioni razionali. SCUSAMI TANTO......MA A QUESTO PUNTO DEBBO ABBANDONARE IL CAMPO. SEI FINALMENTE RIUSCITO A DIMOSTRARMI DI AVERE RAGIONE. OMAGGIO ALLA CONSEQUENZIALITA' DELLA TUA STRINGENTE LOGICA. TI SALUTO.
L'affermazione che ci siano delle irrazionalità concettuali in una data fede che si è affermata, paradossalmente, può diventare argomento di rafforzamento del significato stesso di quella fede.
Se infatti partiamo dalla premessa che l'uomo sia un essere razionale, cioè che tende più facilmente ad accettare e trasmettere contenuti razionali rispetto a quelli irrazionali, e ci troviamo dei contenuti, come quelli religiosi, che pur essendo irrazionali si sono affermati, addirittura al punto da diventare il fondamento della società, allora il problema di spiegare la ragione dell'affermazione di questi contenuti è grande, viene quasi da pensare che ci sia stata una volontà esterna che li abbia forzatamente inculcati nella società umana.
Se invece supponiamo che l'uomo sia prevalentemente irrazionale, allora il problema è capire come, in quella società, si sia sviluppato un presunto (E magari presuntuoso) pensiero razionale che ha portato alcuni individui addirittura a mettere in discussione le fondamenta irrazionali religiose della società.
#1753
Salve niko. Ben detto. Il punto è la relatività del bene e del male umanamente interpretati. L'impossibilità dell'assolutezza dell'uno o dell'altro priva il concetto di Dio dell'attributo di assoluta bontà etc. etc.

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Se Dio esiste, esso può porsi solamente come Essere privo di qualsiasi attributo. Saluti.
#1754
Salve Jacopus. Hai perfettamente ragione ma........come facciamo ? Il problema è la spiritualità la quale è argomento ed esperienza consistente nel SENTIRE qualcosa che fa parte dell'IRRAZIONALE e che non è possibile descrivere razionalmente, logicamente, quindi non è possibile CAPIRE. Ricordi i lamenti di Sariputra circa i contenuti di questa sezione ? E' questo l'ineludubile problema ! Il vertice della espressione spirituale può consistere solo nella estatica contemplazione, quindi nel SILENZIO. Quindi la coerenza spiritualistica di chi vorrebbe occuparsi dell'INESPRIMIBILE (ma ahimè spesso farneticabile, mistificabile o pure commerciabile - vedere l'esistenza dei "santoni" spiritualisti) dovrebbe consistere nel lasciar vuoti gli spazi della presente sezione. 

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Io ho aperto il presente topic rinunciando al silenzio e solo per porre dei dubbi di carattere dottrinario (la DOTTRINA può e deve usare le parole, ed all'interno delle sue parole può annidarsi l'ILLOGICO ed il CONTRADDITORIO al quale io ho costantemente accennato). Saluti.
#1755
Salve anthonyi. Qualche intervento fa scrissi : "Lo so benissimo che per il 99,2% dei credenti Dio  è invece una persona molto molto particolare la quale può tranquillamente riunire TUTTE LE CARATTERISTICHE UMANE a TUTTE QUELLE DIVINE senza dover fornire spiegazioni a nessuno (tanto il crederlo è gratis !)."

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Ora, confermando di fare parte del 99,2%, scrivi : "Se Dio è l'assoluto, allora è tutto e non vi può essere altro all'infuori di lui, salvo che lui voglia accettare altro , questo altro limita l'esercizio della sua assolutezza, ma è qualcosa che lui può e vuole che sia.".
-----Infine, ridicolo affermare che : "Se Dio è l'assoluto, allora è tutto.......... salvo che lui voglia accettare altro.................", visto che il Tutto non mi sembra appartenere agli oggetti gonfiabili con la pompa. Saluti.