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Messaggi - daniele22

#1756
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 15:40:59 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2021, 18:40:35 PM
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:51:02 AM
Faccio anch'io la profezia: "FUGGITE SCIOCCHI!!!" cit mastro Gandalf il grigio.


Mi piace questa storia della profezia e visto pure che oggi è martedì faccio allora la quarta in questo Topic.
Tu che vai agghindato con quelle vesti ebraiche! Quando Mattarella salterà la roggia semmai la saltasse, in molti si chiederanno se quella storia di adamo ed eva non fu a suo tempo un piano criminoso da voi congegnato, tanto sagace è la Torah. Toccherebbe a gente come me difendervi, e spera che noi si sia in molti e convincenti. Conosci gli scacchi? Tu ti trovi in una perfetta situazione di zugzwang. Giacché se Mattarella non saltasse la roggia forse sarete gettati a mare come vorrebbero già in molti senza dirlo. Se invece Mattarella saltasse la roggia tu avresti perso la tua battaglia nel forum, però in compenso il tuo popolo potrà riabilitarsi


Ma io non sono ebreo  :D


Meno male che ho sbagliato, non la profezia, ma nello stimarti un ebreo
#1757
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 13:04:47 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Giugno 2021, 09:24:36 AM
جهد (gihad) in arabo richiama al concetto di guerra. Guerra santa? Alcuni filosofi islamici sostengono che lo sforzarsi verso Dio debba intendersi come sforzo verso Dio da intraprendersi non attraverso lo schiantarsi del martire addosso alle twin towers, bensì come sforzo diretto verso se stessi finalizzato alla comprensione di Dio.


Ad oggi sembra che la normalità umana sia propensa a realizzare il proprio piacere e la propria vita. Uno stesso piacere, in un certo senso fuori norma, viene altresì realizzato attraverso il masochismo o il suicidio. Non vi sarebbe nulla di certo, per quel che riguarda il futuro, che l'attuale status normale possa diventare quello fuori norma di oggi.


La prassi che io proporrei sarebbe semplice data l'attuale maggioranza relativa al paragrafo di cui sopra. "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Per attuare ciò bisogna però compiere la guerra santa contro noi stessi. Ovverosia, liberarsi del più grosso pregiudizio (motivo di odio) che ciascuno serba dentro di sè. Ovverosia, saltare la roggia che sembra un Rio delle Amazzoni. Auspicherei infine di riportare tutto nell'ambito della simpatia e antipatia.
Il senso per me sarebbe: io non sono un antifascista, semplicemente non sono un fascista.





Tutte le religioni prescrivono un azione militante, proprio per distogliere il discorso da se stessi.
L'amore per il prossimo, distoglie l'attenzione al proprio prossimo.


La dimensione spirituale è invece quella greca dove l'altro per la prima volta compare, oppure quella giudaica.
Non vi sono altre strade.
Le altre spiritualità sono solo disimpegno verso se stessi e quindi verso gli altri.
Amore è una parola troppo ampia, per essere vera.
Si ama sempre qualcosa mai un altro generico.


A parte che non ho mai nominato la parola amore nel mio post, bensì ho usato solo la parola odio. Ti ricordo inoltre che quelli che chiamano "haters", si rivolgono pure a delle idee (chiaro è che le idee vengono professate da gruppi di individui). Per quel che riguarda poi la spiritualità ebrea vorrei chiedere qualcosa in proposito ai palestinesi. Ricordati Green che l'offesa non è quella che si fa, ma quella che si riceve. Per favore, se vuoi rispondere, riportati alla prima metà del secolo scorso
#1758
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 13:48:41 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2021, 09:04:26 AM
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:20:49 AM

Sotto il termine inattuale, in realtà Daniele22, intende dire che la filosofia è in errore a non avere messo la questione del fondamento del linguaggio, piuttosto che su quello dell'Essere.

Fa il grave errore però di non capire che il linguaggio è figlio della metafisica.





il Fondamento è colui che quella voce ha emesso.
Quando il neonato urla nella notte, stiamo parlando di ben altro che il linguaggio.
In fin dei conti il linguaggio è solo una trappola, nel migliore dei casi solo uno strumento.





Quindi non solo il linguaggio non era inattuale allora, ma direi che ne avessero una consapevolezza infinitamente maggiore, che nella modernità, del legame tra fondamento e linguaggio. Tutto il contrario di quello che pensa Daniele22, che infatti poi rapsodizza, senza che io ne abbia colto il centro di impellenza maggiore. E che di certo non è di ordine filosofico.

Giovane studente, è proprio con il linguaggio greco che dovrai avere a che fare.
Buono studio (pure a me visto che dovremo affrontarlo insieme ;)  )
Bravo Professore! ... bell'educatore!  Disse una volta la madre di un mio amico sentendolo bestemmiare il nome di Dio. Comprensibile esclamazione tanto più che quel professore, quasi un Socrate moderno, ci corrompeva trascinandoci con lui alle ore tarde della notte frequentando assieme esecrabili bettole.Io però non sono uno studente, ho già studiato abbastanza tanto da averne le mie rotondità piene alla nausea. E gradirei che anche altri smettessero di studiare quel che è fuori di loro per dedicarsi semmai allo studio di ciò che è dentro di loro. Tu vorresti farmi credere che il mercoledì venga di martedì. Ma oggi è martedì.Il linguaggio è figlio della metafisica. Sai cos'è la metafisica e che cos'è il linguaggio?La metafisica è ciò a cui aspira il grido del bambino nel cuore della notte, mentre il linguaggio è il suo grido.Quel che più mi consola, visto che il tuo intervento contiene pure dei buoni spunti a me però non molto chiari, è che tu pensi che il mio pensiero sia tutto il contrario di quel che dovrebbe essere vedi tu cosa



Il grido del bambino non è ancora linguaggio.


La sua metafisica ricostruita a posteriori, è che il grido viene prima del soggetto, che per la prima volta lo sente: ossia lo stesso bambino, che ancora non sa di essere un bambino.


Forse possiamo dire che il bambino è nel suo insieme è un segno, e dunque ha un suo linguaggio.
Ma questo linguaggio lo ricostruisce il soggetto solo dopo che è cresciuto.
Dunque non è fondamento.


E' come già spiegato la potenza del suono a fornire l'indizio che esiste un esistente prima del suono ancora.
Una impellenza, un desiderio, un miscuglio di vita e paura.
Dove è la mamma?


Non è semplicemente una domanda linguistica, viene prima di qualsiasi professore che si voglia citare.


In questo caso è il soggetto il fondamento della lingua, e il soggetto a sua volta è un segno pieno di storia e conquiste: chi sono io?


Sono le domande fondamentali della filosofia da sempre.
dove è mia madre? cosa sta facendo mio padre? chi sono io?


Come siamo arrivati a codificare questo linguaggio? se non tramite il segno che noi siamo, perchè noi ci diamo sempre dopo, una volta che quell'urlo è uscito nel buio.


Stiamo parlando di profondità senza nome, senza segno.


Ma il bujo bisogna anche impararlo a conoscere.



Ciao Green D, perdona la mia ignoranza e la mia difficoltà a comprendere quel che dici. Di solito, quando scrivo cerco di scrivere come mangio, nel senso che cerco di scrivere in modo semplice e chiaro, così come sono abituato a mangiare cose semplici e poco sofisticate. Non mi interessa molto quello che devi dirmi, specialmente perché le evidenze della realtà mondana giustificano in tutto e per tutto il mio pensiero, comprendendo (le evidenze) pure i modi intricati di esprimersi prodotti spesso dalle persone colte (colte solo in senso classico), ma se tu vuoi dirmi qualcosa da uomo a uomo ti prego di scendere un po' più in basso e di cercare di scrivere come scrivo io. D'altra parte, non vorrai mica farmi credere che a quindici anni ti esprimevi già così? Se così fosse stato, come non detto
#1759
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
18 Giugno 2021, 09:24:36 AM
جهد (gihad) in arabo richiama al concetto di guerra. Guerra santa? Alcuni filosofi islamici sostengono che lo sforzarsi verso Dio debba intendersi come sforzo verso Dio da intraprendersi non attraverso lo schiantarsi del martire addosso alle twin towers, bensì come sforzo diretto verso se stessi finalizzato alla comprensione di Dio.


Ad oggi sembra che la normalità umana sia propensa a realizzare il proprio piacere e la propria vita. Uno stesso piacere, in un certo senso fuori norma, viene altresì realizzato attraverso il masochismo o il suicidio. Non vi sarebbe nulla di certo, per quel che riguarda il futuro, che l'attuale status normale possa diventare quello fuori norma di oggi.


La prassi che io proporrei sarebbe semplice data l'attuale maggioranza relativa al paragrafo di cui sopra. "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Per attuare ciò bisogna però compiere la guerra santa contro noi stessi. Ovverosia, liberarsi del più grosso pregiudizio (motivo di odio) che ciascuno serba dentro di sè. Ovverosia, saltare la roggia che sembra un Rio delle Amazzoni. Auspicherei infine di riportare tutto nell'ambito della simpatia e antipatia.
Il senso per me sarebbe: io non sono un antifascista, semplicemente non sono un fascista.
#1760
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofi nel 2021
16 Giugno 2021, 17:21:42 PM
Mercoledì, giorno dei ladri. Trovandomi in questi giorni presso la dimora della mia compagna di una mezza vita, stamattina presto ho fatto una solitaria capatina fin su nel Renon. Vi è in quei luoghi la "Freud promenade" che già percorsi in compagnia più volte. Una camminata tra i boschi e qualche lussuosa villa o qualche lussuoso hotel dislivello irrisorio cento metri/cinque km. Li ho catturato una foto dove stava scritto in tre lingue (provincia autonoma di bolzano non si scherza!): Nel corso dei tempi la megalomania dell'uomo ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni: la prima quando comprese che la nostra terra non è al centro dell'universo; la seconda, quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione. La terza, quando l'odierna indagine psicologica ha mostrato all'Io che non è padrone in casa propria.
So che Freud fu criticato, non so in che termini e in più non conosco il pensiero freudiano.


Io sono un filosofo nè più nè meno di come lo siamo tutti noi. Quel che penso è che un buon filosofo non dovrebbe permettersi di indossare una maschera che non sia quella del filosofo quando occorra. C'è una cosa in cui dissento (oggi però, non al tempo di Freud) dal pensiero di Sigismondo: l'Io che pensa di governare a casa propria è riuscito a ribaltare la seconda mortificazione inventandosi, forte di qualche buon indizio, la mutazione genetica casuale, facendo così assumere ad una mortificazione l'aspetto di una mezza mortificazione. Lo ha fatto pure in malafede a mio modo di vedere, poiché, se messo alle strette, qualsiasi buon genetista ti dirà che in fondo si tratta di non conoscerne la vera causa. In ogni caso, il paradigma di tale mezza mortificazione sta nell'enunciato "gli uomini sono anche animali". Il buon filosofo sa che tutta l'umanità filosofa, ma così come la filosofia risponde alle sue domande, anche ciascun individuo tiene le proprie domande, che spesso se non sempre sovrastano quelle filosofiche con la dovuta forza

#1761
Citazione di: iano il 16 Giugno 2021, 08:35:43 AM
Ciao Daniele.
Questa storia del " linguaggio che ci fa' credere " andrebbe chiarita, fuor di profezia, in topic a parte., nel quale, eccezionalmente, ti mostrerai disciplinato e conciso, ma solo pe gioco, si intende. 😁


Ciao Iano. Per essere conciso mi sembra del tutto inutile aprire Topic che giungono infine alle solite domande di sempre puntualmente disattese nei vari interventi. Ti faccio quindi due domanda secche. Credi che l'errore mentale che ho esposto nel Topic "Esistenza e conoscenza" esista? Credi che possa esistere, ma non riesci a coglierlo? Dopo che avrai risposto (magari fallo in quel Topic) potremo continuare un dialogo. Altrimenti è solo tempo ed energia sprecati per nulla
#1762
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:51:02 AM
Faccio anch'io la profezia: "FUGGITE SCIOCCHI!!!" cit mastro Gandalf il grigio.


Mi piace questa storia della profezia e visto pure che oggi è martedì faccio allora la quarta in questo Topic.
Tu che vai agghindato con quelle vesti ebraiche! Quando Mattarella salterà la roggia semmai la saltasse, in molti si chiederanno se quella storia di adamo ed eva non fu a suo tempo un piano criminoso da voi congegnato, tanto sagace è la Torah. Toccherebbe a gente come me difendervi, e spera che noi si sia in molti e convincenti. Conosci gli scacchi? Tu ti trovi in una perfetta situazione di zugzwang. Giacché se Mattarella non saltasse la roggia forse sarete gettati a mare come vorrebbero già in molti senza dirlo. Se invece Mattarella saltasse la roggia tu avresti perso la tua battaglia nel forum, però in compenso il tuo popolo potrà riabilitarsi
#1763
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
15 Giugno 2021, 17:33:16 PM
Ciao Eutidemo e Sapa. Trovo più che giuste Eutidemo le tue osservazioni. Aggiungo pure che cosa mi fa incazzare molto, tra le tante altre cose che non reggo quasi più. Il rapporto tra tamponi effettuati e i casi di positività in mancanza di protocolli condivisi sulla metodologia dei tamponi o autotamponi che si effettuano. Mi viene quasi il dubbio che questa mancanza di metodologia abbia quasi le stesse ragioni di un sistema metodico, ma non mi sembra, almeno per dati fotografati ogni giorno.
Mi verrebbe quasi da dirti in bocca al lupo Eutidemo, ma con uno 0,00..1% mi sembra cosa ridicola. Facci sapere e stai attento, ma non troppo, quando metti il piede fuori di casa
#1764
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:20:49 AM

Sotto il termine inattuale, in realtà Daniele22, intende dire che la filosofia è in errore a non avere messo la questione del fondamento del linguaggio, piuttosto che su quello dell'Essere.

Fa il grave errore però di non capire che il linguaggio è figlio della metafisica.





il Fondamento è colui che quella voce ha emesso.
Quando il neonato urla nella notte, stiamo parlando di ben altro che il linguaggio.
In fin dei conti il linguaggio è solo una trappola, nel migliore dei casi solo uno strumento.





Quindi non solo il linguaggio non era inattuale allora, ma direi che ne avessero una consapevolezza infinitamente maggiore, che nella modernità, del legame tra fondamento e linguaggio. Tutto il contrario di quello che pensa Daniele22, che infatti poi rapsodizza, senza che io ne abbia colto il centro di impellenza maggiore. E che di certo non è di ordine filosofico.

Giovane studente, è proprio con il linguaggio greco che dovrai avere a che fare.
Buono studio (pure a me visto che dovremo affrontarlo insieme ;) )

Bravo Professore! ... bell'educatore!  Disse una volta la madre di un mio amico sentendolo bestemmiare il nome di Dio. Comprensibile esclamazione tanto più che quel professore, quasi un Socrate moderno, ci corrompeva trascinandoci con lui alle ore tarde della notte frequentando assieme esecrabili bettole.
Io però non sono uno studente, ho già studiato abbastanza tanto da averne le mie rotondità piene alla nausea. E gradirei che anche altri smettessero di studiare quel che è fuori di loro per dedicarsi semmai allo studio di ciò che è dentro di loro. Tu vorresti farmi credere che il mercoledì venga di martedì. Ma oggi è martedì.

Il linguaggio è figlio della metafisica. Sai cos'è la metafisica e che cos'è il linguaggio?
La metafisica è ciò a cui aspira il grido del bambino nel cuore della notte, mentre il linguaggio è il suo grido.
Quel che più mi consola, visto che il tuo intervento contiene pure dei buoni spunti a me però non molto chiari, è che tu pensi che il mio pensiero sia tutto il contrario di quel che dovrebbe essere vedi tu cosa
#1765
Citazione di: Ipazia il 13 Giugno 2021, 11:27:10 AM
Caro Daniele 22 probabilmente sono io la minus habens che chiede venia e non risponde a ciò che non capisce.

La sacra triade della linguistica: referente, significato, significante, è ancora il metodo migliore di cui disponiamo per evitare che il logos finisca a Babilonia. Magari qualche nume iperuranico avrà soluzioni migliori, ma nell'iperuranio molti dicono di essersi avventurati, però nessuno dà prove convincenti di ciò.

L'unico ente che crea il tempo nelle mie risultanze è il Bigbang. Teoria plausibile ma di ardua dimostrazione. Sul tempo eterno dei parmenidei sospendo il giudizio e derubrico a narrazione metafisica.

L'unico principio di attrazione e repulsione a me noto è quello elettromagnetico. Anche la forza gravitazionale ne imita le forme, ma la fisica relativistica ha dato una spiegazione più dinamica e meno statica, in cui il tempo gioca la sua parte nella geometria che ne risulta. Come la relatività del tempo fisico influenzi il tempo antropologico più che alla forza di attrazione-repulsione pare si debba far ricorso alla velocità, che sul pianeta Terra, essendo uguale per tutti, diventa irrilevante nella differenziazione.

Sulla forza di attrazione e repulsione tra umani bisogna inoltrarsi nell'universo antropologico, ancora assai misterioso, anche per quanto riguarda la sua funzione temporale, la cui unità di misura è la vita umana. Ma che tale forza esista e si manifesti pare indubitabile. Magari, lavorando sul medium, il logos, se ne può migliorare la chiarezza ed evidenza. E dirimere qualche incomprensione di troppo.


Ho sbagliato la citazione nel post precedente. Tutto andava riferito a questo post
#1766
Citazione di: Ipazia il 13 Giugno 2021, 08:44:45 AM
Il minerale è  animale o vegetale ? Se si sostantiva il verbo essere al singolare si finisce in un mare di pasticci, e da Platone in poi se ne sono combinati tanti. Il verbo essere esprime il principio di identità ed esistenza, l'avere il principio di proprietà e il divenire il principio del tempo: simplex sigillum veri.

L'essere sostantivato (plurale) sono gli (ess)enti definiti dai dizionari nel loro campo identitario di esistenza, come secondo ragione si è convenzionalmente concordato. Anche qui nessuna complicazione metafisica.

Il principio di causa-effetto è de-finito dall'interazione riproducibile tra enti così come la conoscenza dei fenomeni rende chiara ed evidente. Laddove manca la chiarezza ed evidenza non è scandaloso ricorrere alla doxa e all'indeterminazione in attesa di conoscenze ulteriori.


Buon lunedì Ipazia. Speriamo allora di comprenderci tra idioti, meno e meno fa più. C'è un detto di Gesù in cui egli dice ai discepoli che una prova da fornire ad eventuali inquisitori sulla presenza del padre in loro, sarà quella della presenza in loro di una quiete e un movimento. All'interno del principio di attrazione e repulsione vi è un punto in cui si manifesta l'indifferenza. E' forse questa la quiete di cui parla Gesù? Quanto va incubando la quiete prima di manifestare il movimento?
Quanto tempo, nel mio caso personale, ha impiegato la quiete prima di manifestare il movimento (quel che scrivo ora)?
Ho già sostenuto che il "referente" sia in fondo un concetto in più se applicato alla filosofia. Forse andrà bene per soddisfare alle esigenze dei linguisti, però de Sausurre aveva già intuito o sostenuto addirittura la natura mentale del segno. Portando però tale natura del segno all'interno della speculazione sulla lingua ha obbligato noi a considerare la lingua come un sistema autoreferenziale. Cosa che non è se, nella nostra gettatezza, consideriamo il sostantivo nella sua forma originaria come qualcosa di evocativo, tanto che tutti comprenderebbero ciò che si evoca brandendo un oggetto come evocatore dell'azione che lo mette in campo. Cosa ha fatto infine de Sausurre?: ha detto che ogni segno rimanda ad altro segno. Cosa ho fatto invece io ?: ho rotto la catena cercando di fornire una risposta esaustiva per me. Tale risposta è quella che ho dato nel Topic "esistenza e conoscenza" legando il segno "oggetto sconosciuto" ad altro segno "l'ignoranza dell'interlocutore". Questo spezzava la catena del rimando obbligato tra segno e segno all'interno di categorie positive. Mi dissi un giorno, sempre fermo nella mia fede, che finché non fossi riuscito a scrivere qualcosa di buono su come ci si pone di fronte ad un oggetto sconosciuto non sarei potuto andare da nessuna parte. Ed è stato lì, quando sono stato costretto a scrivere di quel muro che sta sempre dentro la nostra testa che ebbi l'ultima sorpresa.


Per quel che riguarda la faccenda antropologica e del logos non mi è molto chiaro su cosa tu voglia fare luce. Ho sfogliato una volta un testo di Wittgenstein "note al ramo d'oro di Fraser" mi sembra si intitolasse. Egli tratta il fuoco come qualsiasi altro fatto e sembra non dargli molto peso. Io vorrei far notare il carattere spesso ambiguo delle nostre esternazioni linguistiche. Tale ambiguità rappresentano in fondo i campi di significato del fuoco: gioco, desiderio, necessità. Tutti siamo pervasi da tali forze, ma in peso differente tal che tu non sai mai di preciso per quale motivo uno pretenda la presenza del fuoco qui e ora.
Spero di aver dipanato almeno qualche incomprensione o Ipazia

#1767
Citazione di: Ipazia il 13 Giugno 2021, 08:44:45 AM


Il principio di causa-effetto è de-finito dall'interazione riproducibile tra enti così come la conoscenza dei fenomeni rende chiara ed evidente. Laddove manca la chiarezza ed evidenza non è scandaloso ricorrere alla doxa e all'indeterminazione in attesa di conoscenze ulteriori.

A parte che ho già criticato come la definizione di sostantivo come esito di una convenzione sia completamente inadeguata, o Ipazia, dissi che la condizione per cui l'essere produce il tempo è il principio di attrazione e repulsione (e tale principio vale sia per i minerali che per le cose vive).
Perché non critichi questa opinione la quale è in fondo una conseguenza di tutto il dialogo da me postato nel topic "Esistenza e conoscenza"? Sembra evidente che tu non voglia criticarmi giacché pensi che io sia un idiota e in quanto tale vada trattato. E' previsto un sussidio dignitoso in danaro (almeno 1.200 euro/mese) per quelli che sono idioti fuori misura? Se sì, a me può bastare e non pretenderò più di sostenere le mie idiozie. Se non fosse previsto allora continuerò a fare la parte dell'idiota con molto gusto. Dopodiché, visto che tu eri pure una a cui non fregava nulla del fondamento della conoscenza e ti appellavi ad un'etica (tecnica di vita) che si fonda sugli uomini di buona volontà sic stantibus rebus, perché non ti procuri di dare una risposta a quel che ti ho ribattuto nell'ultimo post relativo alla filosofia dell'anarchismo? Ma che idiota che sono, come posso pretendere che si debba rispondere ad un idiota. E intanto si aprono nuovi topic per nulla. Si potrebbe aprire un topic "cestello per la merenda" senza illustrarlo e si vedrà che nel giro di quattro o cinque interventi si arriverà a tutte le problematiche da massimi sistemi che qui si discutono senza esito per mancanza di onestà intellettuale
#1768
Citazione di: viator il 12 Giugno 2021, 21:04:45 PM
Salve daniele22. Citandoti : "Ergo, le cose esistono solo se tu le fai esistere".


Ora finalmente capisco perchè non ti capivo ! LA TUA OPINIONE E' CHE LE COSE - PRIMA CHE COMPARISSERO QUEGLI SCIMUNITI DI UMANI CHE CREDONO DI ESSERE I SOLI CHE POSSONO CONOSCERE - ..........PRIMA DI ALLORA - ERGO - NON ESISTEVA ALCUNCHE'.

Bene, a tal punto la discussione può anche proseguire ma - dal mio punto di vista - solo avendo come scopo il reciproco divertimento. Saluti.


Buongiorno viator, PRIMA DI ALLORA non esisteva la presunta ignoranza
#1769
Tematiche Filosofiche / Un'umile teoria
12 Giugno 2021, 11:06:35 AM
Ciao Leibnicht1, non mi intendo molto di matematica però tempo fa mi ruppi la testa un paio di giorni nell'intento di trovare una legge per trovare i numeri primi. Un metodo c'è. Manca una legge. Non so se Goedel abbia fatto le sue speculazioni prendendo spunto da tale fatto. So che Riemann ne ha fatte.
Delirando mi son chiesto se tale difetto possa anche derivare dalla presenza dello 0 nel nostro sistema numerativo, quindi sempre delirando mi chiesi se le cose potrebbero essere viste diversamente se invece dello zero mettessimo 0, qualcosa (1 3 5 7. Oppure 2, però 0.2 è divisibile per 2). Basta coi deliri.


Concordo perfettamente sulla tua osservazione di guardarci attorno con disincanto e aggiungo pure di darci una mossa ad agire di conseguenza
#1770
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 22:50:25 PM
Ciao daniele22. citandoti : "Ciao ancora una volta viator. Sicuramente tu non hai letto il mio topic sull'esistenza e la conoscenza, coerentemente con le tue idee che non te ne frega nulla del fondamento della conoscenza. Ma lì ad un certo punto dico che forse sono intervenuti Dio o i Marziani aggiungendo che se ne riparlerà. Or dunque, alla fine di tutti i miei pensieri tengo ancora in piedi tali ipotesi. Evidentemente Socrates opta per Dio (fuori di noi) mentre io opto per dio (dentro di noi). So stato bbravo?".



Ciao !. Sei stato bbbbbbravissimo come spesso ti succede. Sono io che ho testa assai diversa dalla tua. Ti leggo e quasi mai ti capisco. Della conoscenza ti ho già detto che non conosco modo di conoscerla se non per aver sperimentato percezioni sensoriali esaminate dalla mia psiche, trovate da questa come psichicamente non destabilizzanti, quindi poi autorizzate dalla mia psiche stessa a venir convogliate dala nastro trasportatore della mia coscienza fino alla mia mente (reparto "magazzini della memoria cosapevole"), restando poi a disposizione di altri future percezioni che la mente confronterà con quelle nuove e quelle vecchie già giacenti in memoria onde poter stabilire la loro eventuale reciproca similitudine o congruità......allo scopo di creare eventuali accostamenti mentali che permettano di generare la cosiddetta "esperienza fattuale" che tu chiami "conoscenza" e che mi servirà (in collaborazione con i contenuti psichici, irrazionali, inconsapevoli ed istintuali) per prendere di volta in volta le "migliori" decisioni possibili.


Ciao a tutti, specialmente a viator. Mi è toccato riguardarla almeno quattro o cinque volte quella esposizione del professor Bancalari su Essere e tempo (data pure la mia osticità a comprendere il linguaggio filosofico) per convincermi che il suo pensiero (quello di Heidegger) non coincideva col mio. Alla fine compresi che era il perfetto opposto del mio, che è tra l'altro l'esatto opposto del tuo modo di pensare. Quindi per me tu sei Heidegger e non viator.
Tu parti proprio col piede sbagliato ... Le cose per mio conto dovrebbero svolgersi così: Il tuo corpo percepisce una sensazione. A quel punto tu hai due vie. O te ne freghi e non indaghi oltre, oppure cerchi il segno della tua sensazione e lì da qualche parte forse lo trovi. Nel primo caso tu saprai che ci sono delle cose che generano una sensazione. Nel secondo caso realizzerai l'esistenza di qualcosa che ha generato la sensazione e ne avrai al tempo stesso la conoscenza primeva. Ergo, le cose esistono solo se tu le fai esistere.
Il pensiero heideggeriano è perfettamente coerente se lo si riferisce all'esserci dello Stato nei confronti degli altri Stati, non dell'individuo. Per l'individuo è necessaria una grammatica quantistica. Come mai, tra le altre cose esistono o esistevano delle particelle sub atomiche che erano associate allo "charme"?
Ci sarebbe veramente da ridere se saltassero fuori i Marziani