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Messaggi - Eutidemo

#1756
Ciao Freedom. :)
Secondo me, "vide e credette" vuol dire che Giovanni :
- prima "vide", con gli occhi collegati al cervello, qualcosa di "fisicamente impossibile";
- quindi "credette", anche con il cuore, che in quel sepolcro si era verificato qualcosa di "metafisico".
Ed infatti se Giovanni si fosse limitato a guardare solo con "gli occhi del cuore", avrebbe capito cosa era successo anche "prima" di entrare nel sepolcro, e verificare il tutto anche con "gli occhi della ragione".
***
Un saluto! :)
***
#1757
Da sempre mi ero chiesto il significato di alcuni versetti criptici del "Vangelo secondo Giovanni", riguardanti la sua visita al sepolcro di Cristo ormai vuoto; ma il mio errore era sempre stato di cercare di comprenderli secondo la "traduzione italiana" (che, secondo me, è completamente errata), invece che secondo la "versione originale greca".
Leggendo la quale, finalmente, dopo averci meditato il giorno di Pasqua e Pasquetta, "penso" di aver compreso che "cosa vide" Giovanni, tale da indurlo a "credere".
.
LA VISITA AL SEPOLCRO VUOTO
Il passo riguardante la "visita al sepolcro vuoto", tradotto in Italiano secondo la versione "cattolica" (che, peraltro, è pressochè identica a quella delle altre confessioni cristiane, nella loro lingua)  è il seguente:
--------------------------------------------------
"Il primo giorno della settimana (che ancora non si chiamava "domenica"), Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava (Giovanni), e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno portato!» (quindi era convinta che il corpo fosse stato trafugato). 
Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo (Giovanni) e si recarono al sepolcro. 
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo (Giovanni)  corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 
Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là,  e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 
Allora entrò anche l'altro discepolo (Giovanni), che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 
(Gli altri), infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti."
P.S. Il termine "teli" è usato in modo generico e impreciso
--------------------------------------------------
***
Quindi, nel Vangelo secondo Giovanni, quest'ultimo:
- poichè l'entrata del sepolcro era bassa, prima di entrare si chinò per dare un'occhiata da fuori, ma non notò niente di particolarmente "straordinario";
- quando,  però, entrò nel sepolcro anche lui,  "εἶδεν καὶ ἐπίστευσεν!" (Gv 20, 8 ); cioè "vide e credette!", perchè, evidentemente, trovandosi dentro aveva visto qualcosa che da fuori non poteva vedere.
Cosa "vide", e perchè quello che "vide" lo indusse a "credere" nella Resurrezione?
***
Ed infatti Pietro, che c'era stato prima di lui e poi insieme a lui, vide le stesse cose che aveva visto Giovanni,  però non capì affatto cosa fosse successo; magari pensò che il corpo fosse stato trafugato dai ladri o chissà cos'altro, ma non pensò affatto che Gesù fosse resuscitato.
***
Ed infatti, sempre Giovanni, scrive che Pietro "non aveva ancora compreso la Scrittura, e, cioè,  che egli doveva risuscitare dai morti" (20,9).
***
Al riguardo, nella Bibbia CEI, appare la seguente nota: "Il discepolo (Giovanni) vede nella tomba vuota e nelle bende piegate con cura il segno che lo conduce a riconoscere, nella fede, la risurrezione di Gesù".
***
Ma giovanni, che, secondo me, era il più intelligente e colto degli Evangelisti, non poteva certo essere così "credulone" e "superficiale".
***
Ed infatti:
1)
La "tomba vuota" significava semplicemente che il corpo di Gesù non era più lì; ma non significava affatto che Egli fosse risorto!
Ed infatti, così come la pietra di chiusura del sepolcro era stata messa lì da uomini, da uomini poteva anche essere tolta per penetrarvi dentro ed asportare il cadavere.
2)
Quanto alla "bende piegate con cura", semmai potevano  essere il "segno" che chi le aveva piegate era un tipo molto ordinato, ma non certo un "segno della Risurrezione".
Non c'è alcun nesso logico!
***
Probabilmente l'autore della nota intendeva supporre che un ladro avrebbe lasciato tutto in disordine e non avrebbe perso tempo a rimettere  tutto in ordine; mentre, una volta resuscitato, Gesù non aveva alcuna fretta di andarsene, ed allora, prima di uscirne, si preoccupò che il suo sepolcro vuoto fosse trovato in perfetto ordine.
Ma, secondo me, è una supposizione priva di senso (quasi ridicola); e, comunque, non tale da indurre Giovanni a "credere"!
***
La cosa più ovvia a cui pensare, quindi era il trafugamento del cadavere.
Ed infatti Giovanni scrive: "Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno portato!" (Gv 20, 1 ss.).
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Quindi Giovanni e Pietro si recarono al sepolcro prevenuti che si trattasse soltanto di un "trafugamento di cadavere".
***
Ed allora, come mai Giovanni, giunto sul posto, ma solo dopo essere entrato nel sepolcro: "Vide e credette" (Gv 20, 3-8)?
.
LE MODALITA DI INUMAZIONE DI GESU'
Per capirlo, occorre prima ricostruire le modalità di inumazione di Gesù, le quali iniziarono con l'acquisto del "lenzuolo" (σινδών) da parte dell'Arimateo, stando al racconto di Marco (15, 46).
In realtà, però, la traduzione della Cei ("egli, allora, comprato un lenzuolo...") non mi sembra affatto corretta.
Ed infatti, la parola "σινδών" (sindone), che è greca ma di origine semitica:
- sebbene in senso secondario possa significare anche "lenzuolo" (come anche "vela" "vessillo", ecc.);
-  in senso primario e generico significa "tela di lino" (cioè un "rotolo di tessuto").
***
Ed infatti, all'epoca, in Giudea, non si usavano affatto "lenzuoli funerari", nè "sudari" (in senso medievale), in quanto i morti venivano sepolti dagli ebrei con i loro "vestiti"; cioè, esattamente come avviene oggi.
***
Però Gesù, non aveva più "vestiti indosso", perchè se li erano spartiti i soldati sotto la sua Croce ("et diviserunt vestimenta mea"); quindi  quello che Giuseppe d'Arimatea comprò fu un "rotolo di tela di alcuni metri", di cui si servì per ritagliare i pezzi necessari per ricoprire ed avvolgere, in vario modo, il corpo di Gesù.
Il quale era rimasto soltanto con il "sublĭgar" (cioè con le mutande che gli avevano dato i soldati romani); se non addirittura completamente nudo.
***
Dal "rotolo di tela" furono quindi  ricavati, con un paio di forbici, che esistevano anche allora, sebbene con meccanismo "a pinza":
- un "lenzuolo" vero e proprio;
- delle "bende" (o "fasce", la traduzione è controversa, ma il significato è simile).
***
Ed infatti le due cose avevano finalità diverse:
.
a) Il "lenzuolo"
In primo luogo il corpo di Gesù fu avvolto nel "lenzuolo" (dopo avergli messo intorno al collo una "mentoniera di tela inamidata", come meglio spiegherò più avanti), il quale lenzuolo serviva:
- per non lasciarlo nudo o seminudo, essendo privo di indumenti;
- per non toccare il cadavere con le mani nude, il che era considerato sacrilego;
- per non disperdere il sangue delle ferite, il che pure era considerato sacrilego.
.
b) Le "bende"
In secondo luogo il corpo di Gesù, già "avvolto" dal lenzuolo,  fu "legato" con le "bende" (ὀθόνια,) ricavate dalla stessa tela; versando nel all'interno e all'esterno di esse, dei profumi aromatici.
***
Ma non è finita qui
***
Ed infatti, secondo l'uso dell'epoca, per come risulta storiograficamente praticato in quel luogo ed a quei tempi, le due dette operazione di "avvolgimento" e di "legamento", furono precedute e seguite dall'applicazione di un "sudario a mentoniera"; il quale  è un "collare" che si applica intorno al collo del defunto, appoggiandolo sulle clavicole.
Pur essendo di tela, è "rigido", in quanto è stato appositamente "inamidato"; come una sorta di collare di gesso.
Questo è un dettaglio importante, da tenere ben presente.
***
Fino a qualche decennio fa, si usava ancora, per evitare che il defunto restasse "a bocca aperta" per il rilassamento della mandibola; o, almeno, così mi spiegarono quando  vidi mettere una "mentoniera" intorno al collo dei miei nonni appena defunti.
***
Fatto tutto ciò all'esterno del sepolcro, secondo il rito, il corpo fu poi trasportato all'interno, sul "banco funebre" scavato nella roccia.
***
Infine, come si legge nel Vangelo secondo Matteo, "fu rotolata una grande pietra sulla porta del sepolcro" (Mt 27, 60).
***
Ed ora, dopo aver visto come avveniva l'inumazione, a cui Giovanni aveva probabilmente assistito, cerchiamo di capire come mai costui, una volta entrato nel sepolcro "vide e credette".
.
LA "DEDUZIONE" DI GIOVANNI
Secondo la traduzione della Conferenza Episcopale Italiana, prima di entrare: "Chinatosi, (Giovanni) vide le bende <<per terra>>, ma non entrò".
Ma <<per terra>> se lo è inventato il traduttore, perchè nel Vangelo originale, in greco, non esiste affatto quel <<per terra>>; evidentemente, il traduttore, lo ha supposto per il fatto che Giovanni si era "chinato", ma si tratta di una supposizione del tutto "ultronea".
Il testo greco, infatti, è il seguente:
"καὶ παρακύψας βλέπει κείμενα τὰ ὀθόνια, οὐ μέντοι εἰσῆλθεν"
***
Ed infatti, poichè l'entrata dei sepolcri dell'epoca era alquanto bassa, per dare un'occhiata da fuori al corpo disteso sul banco interno, occorreva necessariamente chinarsi; ma, in tal caso, si sarebbe vista solo una parte del corpo e delle bende che lo ricoprivano.
Quindi, Giovanni, stando al di fuori, vedeva la parte dov'erano stati i piedi di Gesù, con le relative bende; ma non aveva alcun motivo di guardare per terra (comunque nel Vangelo non c'è scritto).
***
Ora, il testo greco,  dice che le "othònia", cioè le bende erano "keĩmena" (κείμενα τὰ ὀθόνια), il quale è il participio del verbo "keĩmai", che significa "essere disteso, steso,  orizzontale", e non certo "per terra".
Per cui, da fuori, Giovanni vide che le bende ai piedi di Cristo, ancora sul banco e non certo per terra, erano ormai "distese"; cioè "afflosciate", come se dentro non ci fossero più i piedi di Cristo.
Il che era indubbiamente strano, ma non certo sufficiente a farlo "credere".
Quindi entrò nel sepolcro per esaminare meglio la situazione.
***
Ma una volta entrato, vide:
a)
Che tutte le bende che "legavano" Cristo, non erano state "slegate"; ed infatti, la versione greca dice "tuttavia non slegate"  ("οὐ μέντοι εἰσῆλθεν").
b) 
Che tutte le bende che "legavano" Cristo, erano "distese" ed "afflosciate" (κείμενα τὰ ὀθόνια); così come, ovviamente, il "lenzuolo" che stava sotto.
Erano, cioè, come un "guscio vuoto", meno che in un punto; cioè all'altezza del collo, dove si trovava il rigido "sudario mentoniera" che manteneva sollevato il lenzuolo e le fasce!
***
La versione greca recita: "ἀλλὰ χωρὶς ἐντετυλιγμένον εἰς ἕνα τόπον", che  la versione CEI, traduce dicendo che "il sudario -che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma era avvolto in un luogo a parte".
Il che non avrebbe alcun senso!
Il passo greco, invece, assume un senso, se lo si intende così: tutte le bende che "legavano" Cristo, erano "distese" ed "afflosciate" (κείμενα τὰ ὀθόνια), mentre il "sudario mentoniera", che gli era stato messo al collo per sorreggergli il capo, non era disteso ed afflosciato come le bende, ma era ancora avvolto nella posizione originaria (cioè "eretto").
Cioè non "avvolto in un luogo a parte rispetto alle bende", come tradotto dalla CEI, bensì  "avvolto in una posizione diversa da quella delle  bende" (cioè sollevato, in quanto rigido)
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Cioè, una volta entrato, Giovanni si accorse che le bende, ancora legate sul banco (e non in terra) erano distese "in piano", cioè, sì trovavano in posizione orizzontale, mentre il "sudario mentoniera" sotto di loro, in quanto inamidato, era rimasto in una "posizione rialzata".
Il che era la riprova che il corpo di Cristo non era di sicuro stato trafugato (nudo), ma era "evaso" miracolosamente dal suo "bozzolo", costituito da "mentoniera", "lenzuolo" e "bende", senza minimamente romperle o scioglierle.
Per cui Giovanni, di fronte ad un fatto così straordinario, "credette"!
***
Ci si potrebbe allora chiedere perchè mai, visto che Cristo passava attraverso i corpi solidi, la pietra di ingresso sia stata spostata; ma in nessuna parte dei Vangeli c'è scritto che la pietra di ingresso sia stata spostata per far uscire dal sepolcro Cristo, bensì che era stata spostata, successivamente, per far entrare senza sforzo nel sepolcro le donne e gli Apostoli.
***
Ovviamente, la mia è solo una interpretazione di carattere "filologico" per spiegare il versetto "Vide e credette!"; non altro!
E, comunque, non è affatto detto che sia la spiegazione esatta; quella bisognerebbe chiederla a Giovanni!
***
#1758
Attualità / Re: Meloni = Condoni
10 Aprile 2023, 12:53:19 PM
Ciao Daniele22 :)
Sono pienamente d'accordo con te che, se una teoria non può essere messa materialmente in pratica, questo però non esclude che una decisione presa senza il consenso di tutti non possa comunque essere una buona decisione.
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Io stesso, infatti, ho più volte sostenuto che non è certo la maggioranza a decidere "chi ha ragione"; così come da me argomentato nel mio topic "La fallacia di consistenza", dell'11 Luglio 2018.
La "fallacia di consistenza" è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
***
Per il resto, ribadisco che sarebbe senz'altro un'ottima idea  che una decisione collettiva debba essere presa con il "consenso di tutti".
Però ritengo pure che si tratti di un'idea:
- pienamente condivisibile in teoria;
- materialmente impossibile da realizzare in pratica.
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.
***
Un saluto! :)
***
#1759
Attualità / Re: Meloni = Condoni
10 Aprile 2023, 12:39:41 PM
Ciao Anthonyi. :)
Il fatto che, dal punto di vista dell'antropofago quello che ha fatto era probabilmente basato su una sua particolare visione morale, e lui "non si sentisse per niente malato", non significa affatto che in realtà non lo fosse; ed infatti un "caso clinico" resta comunque un "caso clinico", a prescindere dalla circostanza che il "malato" sia invece convinto di essere "sano".
Come pure è accaduto in Germania, nel caso di quel pazzo, affetto da schizofrenia a seguito di una botta ricevuta alla testa, il quale riteneva suo dovere uccidere tutti i bambini coi capelli rossi, essendo convinto che si trattasse di extraterrestri camufatti da esseri umani.
Il "giusnaturalismo", come dovrebbe risultare ovvio "lippis et tonsoribus", non c'entra assolutamente niente!
***
E valga il vero: non siamo affatto noi, che dal nostro punto di vista, più o meno condiviso, possiamo condiderare "patologico" <<e anche>> "immorale" il comportamento di qualcuno.
Ed infatti:
.
1)
Non siamo noi, che dal nostro punto di vista, possiamo certificare come "patologico" il  comportamento di qualcuno, bensì possono farlo soltanto i "medici" specializzati nel settore psichiatrico; io non sarei in grado di diagnosticare neanche un raffreddore!
E se qualcuno è dichiarato "insano di mente" da medici qualificati, è OVVIO che non possiamo pronunciare su di lui nessun tipo di giudizio di carattere morale; questo in quanto il soggetto in questione non è "compos sui", e, quindi, non essendo padrone delle sue azioni, non può in nessun caso essere giudicato "moralmente".
L'omicida pazzo non finisce di certo all'inferno!
E non finisce neanche in prigione, perchè, ai sensi dell'art. 88 del Codice Penale, "non e' imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermita', in tale stato di mente da escludere la capacita' d'intendere o di volere"; il che non viene accertato nè dai giudici nè dalla giuria, bensì dai "periti medici legali" nominati dal Tribunale.
.
2)
Siamo invece noi, che "dal nostro punto di vista", possiamo ritenere "immorale" il  comportamento di qualcuno, se compie un'azione con piena "capacita' d'intendere o di volere"; così come quel qualcuno, "dal suo punto di vista", può ritenere "immorale" il comportamento nostro.
Ma non è certo la maggioranza a decidere chi ha ragione; così come da me argomentato nel mio topic "La fallacia di consistenza", dell'11 Luglio 2018.
La "fallacia di consistenza" è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
.
3)
Quanto alla situazione degli "anarchici", si stabilisce se il loro comportamento é basato su una consapevole "visione valoriale", ovvero  su una "aberrazione patologica", alla stregua di quanto sopra detto.
Cioè, chi fa esplodere una bomba, dichiarando di essere un anarchico:
- se i medici lo giudicano sano di mente, finisce in galera;
- se, invece, i medici lo giudicano insano di mente, finisce in una clinica psichiatrica.
Non lo si stabilisce in base a "principi condivisi", bensì in base ad una "diagnosi clinica".
***
.
***
Un saluto! :)
***
#1760
Attualità / Re: Meloni = Condoni
09 Aprile 2023, 07:21:04 AM
Ciao Anthonyi. :)
Se devi ricorrere a certi esempi, vuol proprio dire che sei a corto di argomenti!
Ed infatti:
.
1)
Un conto era l'"antropofagia rituale", la quale, così come i "sacrifici umani", rientrava nelle "credenze religiose" di determinate arcaiche culture; ma oggi (a parte il primitivo popolo "Fore" della Nuova Guinea), non la pratica più nessuno.
Ormai, infatti, nelle culture moderne, le persone "sane di mente" la praticano solo in forma del tutto "sublimata" ed assolutamente "innocua"; come, ad esempio, nel caso dell'"Eucaristia", con cui i fedeli sono convinti di cibarsi realmente del "corpo" e del "sangue" di Cristo, (il quale costituisce l'"agnello sacrificale" del "rito messianico").
.
2)
Un altro conto, invece è l'"antropofagia patologica", come nell'esempio da te ricordato, verificatosi in Germania, nel qual caso si trattava semplicemente di un caso di "malattia mentale"; la quale, ovviamente, non ha niente a che vedere con il "giusnaturalismo", perchè questo può essere praticato solo da persone "sane di mente".
Ed infatti per poter fare una "scelta giusnaturalistica" valida (come qualunque altra scelta),  occorre che il soggetto sia "capace di intendere e di volere"; qualora, invece, esso sia affetto da  una "malattia mentale", le sue "scelte" sono soltanto il frutto della sua particolare "aberrazione psicologica", e non di una sua "scelta davvero consapevole". 
***
In ogni caso, a parte il resto, il "giusnaturalismo":
- non riguarda ciò che scegliamo di fare (o di non fare) "perchè ci piace o ci conviene";
- riguarda, invece, ciò che scegliamo di dover fare (o di non fare) "perchè lo riteniamo giusto", anche se "non ci piace e non ci conviene per niente".
Il che non toglie che, in taluni casi, ciò che noi riteniamo giusto, possa risultare anche a nostro vantaggio; ma l'essenziale è che, in buona fede lo riteniamo giusto in sè.
***
.
***
Un saluto! :)
***

:) BUONA PASQUA A TE E A TUTTI I MEMBRI DEL FORUM :)
#1761
Attualità / Re: Meloni = Condoni
08 Aprile 2023, 11:47:14 AM
Ciao Anthonyi. :)
Per evitare di rispondere alla mia domanda, tu hai "scantonato per la tangente". ;)
***
Ed infatti:
.
1)
Secondo me:
- un conto è la "ribellione armata" di una parte del popolo in armi nel corso di una guerra civile;
- un altro conto, invece, è la "disobbedienza civile" di singoli individui a leggi scritte del proprio Stato che ritengono inique.
***
Io non ti avevo chiesto se, all'epoca, tu avresti preferito combattere con i Repubblichini o con i Partigiani; bensì ti avevo chiesto se tu, senza schierarti nè con gli uni nè con gli altri, avresti o meno dato rifugio a degli ebrei fuggiaschi, violando così una legge scritta dello Stato in cui ti trovavi a vivere.
Sono sicuro che lo avresti fatto, anche se tu fossi stato un fascista (come fece un mio zio)!
***
Ma senza estremizzare, se tu, nel 1939, fossi stato il titolare di una agenzia assicurativa con un dipendente ebreo:
- lo avresti licenziato in ossequio alla  Legge nº 1024 del 13 luglio 1939?
- oppure te lo saresti tenuto, rischiando eventuali sanzioni se si fosse scoperta la cosa?
***
Nel primo caso, al di là di ogni disquisizione di carattere "teorico", tu ti saresti "praticamente" comportato da "giuspositivista", mentre, nel secondo caso, tu ti saresti  "praticamente" comportato da "giusnaturalista".
***
Tutto qui!
***
L'"anarchia in senso stretto", in questo caso, non c'entra assolutamente niente, in quanto, come avevo scritto a Daniele22, il "giusnaturalismo", non è che una specie molto particolare di "anarchia"; però è ben diversa dall'"anarchia in senso stretto", perchè non pretende il disconoscimento radicale dello Stato e delle sue leggi, bensì, semplicemente, il "disattendimento" di quelle sue sole leggi che si ritengono "ingiuste".
.
2)
Quanto agli "schemi di valore comuni alla popolazione, sui quali esiste un consenso collettivo", su molti valori il "consenso collettivo" non esiste; come, appunto, nel caso dell'"eutanasia", riguardo alla quale alcuni sono favorevoli ed altri contrari.
Anzi, benchè in tal caso, almeno stando ai sondaggi, siano più numerosi gli Italiani favorevoli all'eutanasia che quelli contrari, la legge scritta continua a proibirla.
***
Ma il punto non è questo, perchè, secondo me, in base al "diritto naturale" alla vita, ognuno dovrebbe poter decidere se vivere o morire (o se aiutare o meno un altro a farlo); non ha alcuna importanza se la sua decisione rientri nei valori condivisi o meno dalla maggioranza.
***
Ci sono individui differenti, tutti con una differente visione del mondo, che non sempre ha qualcosa in comune; per cui qualcosa in comune su cui fondare principi giusnaturalistici, non sempre esiste, nè è necessario che esista!
Per il giusnaturalismo, l'importante è che ciascuno risponda alla propria coscienza, e non a quella degli altri; anche se fossero in maggioranza.
***
L'unico limite, è quello di non violare, con le proprie scelte i diritti primari altrui!
***
.
3)
Quanto all'"anarchia in senso stretto", come ho già detto e ripetuto, io ero "anarchico in senso radicale" quando ero molto giovane, ma non più dai vent'anni in poi; ed infatti, chi crede nelle istituzioni democratiche e nella Costituzione, come hai giustamente scritto tu, "non può essere anarchico, in quanto in ogni società é necessario che la stragrande maggioranza creda nelle istituzioni perché altrimenti queste non hanno la possibilità di mantenersi."
Ma questo è tutto un altro discorso!
***
Un saluto! :)
***
#1762
Storia / Il 6 Aprile alla "Maison d'Izieu"
08 Aprile 2023, 06:54:05 AM
Dal maggio 1943 all'aprile 1944, una fattoria nel comune di Izieu, nella zona di occupazione italiana, denominata "Maison d'Izieu", servì per ospitare bambini ebrei di varie nazionalità i cui genitori erano stati deportati dai Nazisti.
***
Ma il 6 aprile 1944 i nazisti fecero irruzione nella fattoria, su ordine del capo della Gestapo di Lione, Klaus Barbie; denominato il "Macellaio di Lione".
***
I 44 bambini ebrei tra i quattro e i diciassette anni, che vivevano a Izieu, vennero tutti uccisi, mentre i soli educatori sopravvissuti furono León Reifmann (che fuggì attraverso una finestra nella tromba delle scale e poté nascondersi nella vicina fattoria), e una delle badanti, Lea Feldblum, che testimoniò nel 1987 nel processo di Klaus Barbie come testimone dell'accusa.
***
Loro, domani, non potranno resuscitare; ma che, almeno, il loro nomi resuscitino per un attimo nella nostra memoria (visto che di loro, ormai, non se ne ricorda più nessuno).
#1763
Attualità / Re: Meloni = Condoni
08 Aprile 2023, 06:03:27 AM
Ciao Anthony.
E' ovvio che io parli della "mia" concezione giusnaturalistica, e non di quella di Alfredo; ciò in quanto il "giusnaturalismo" può avere i fondamenti più diversi, non necessariamente sempre in contraddizione tra di loro:
- la religione;
- la ragione;
- l'etica.
ecc.
***
In particolare, la mia "Tesi di Laurea" era intitolata "Sul fondamento biologico del diritto naturale"; concezione diversa da quella del mio relatore, titolare della cattedra di filosofia del diritto, che la fondava, invece, principalmente, sul "giusnaturalismo cattolico".
Però accettò egualmente la mia Tesi, perchè il "giusnaturalismo", a differenza del "giuspositivismo", non è una dottrina di carattere dogmatico.
***
Tra l'altro, tutti quanti abbiamo una concezione del diritto basata sulla nostra individuale "visione del mondo"; nè potrebbe essere altrimenti, perchè nessuno può avere una "visione del mondo" diversa dalla quella "sua" personale.
La quale, magari, in maggiore o minore misura, può condividere con altri sì e con altri no; però sempre la "sua" personale rimane.
***
In fondo anche quella dei "giuspositivisti" è una visione di carattere "individuale", perchè è sempre il singolo "individuo" a scegliere:
- se obbedire in ogni caso alla legge scritta, a prescindere dal suo contenuto;
- se, invece, obbedire solo alla legge scritta che non contrasti con la "sua" idea di giustizia.
***
Io appartengo alla seconda categoria, e non mi sembra che ci sia niente di "narcisistico" in questo; a meno che tu non ritenga "narcisistica" anche la scelta di quegli italiani, che, disobbedendo alla legge scritta in vigore all'epoca, dette rifugio agli ebrei (a rischio della propria stessa vita).
***
Al riguardo non hai ancora risposto alla mia domanda di cosa avresti fatto tu, in una circostanza del genere!
***
Sono invece pienamente d'accordo con te che, riguardo all'eutanasia "vi é una legittima conflittualità tra sistemi di valore, tra valori tradizionali religiosi, che tutelano la vita umana al di là della volontà dell'individuo, e una nuova visione, più liberale e rispettosa delle scelte individuali."
***
Che quest'ultima visione abbia natura "giusnaturalista", io lo sostengo in base al fatto che, almeno secondo me, ciascuno ha l'inalienabile "diritto naturale" di scegliere se vivere o morire; soprattutto se è affetto da un male inesorabile e da sofferenze atroci.
Come dice Antigone alla sorella: "Tu hai scelto di vivere, io di morire" (544 e 555): ed infatti ciascuno deve essere libero di scegliere per sè, ma non per gli altri!
***
Per tali ragioni, concordo pienamente anche con la tua conclusione: "Come tu correttamente dici il giusnaturalismo comporta il rifiuto di fare qualcosa che si reputa immorale, anche se prescritta dalla legge; quindi, se si considera immorale uccidere allora questo rifiuto deve valere sempre, anche nei confronti del consenziente che non trova nessuno disposto a farlo morire."
Ed infatti Tizio, sebbene in condizioni gravissime, non può certo "pretendere" che Caio lo uccida, se quest'ultimo considera immorale ucciderlo; ci mancherebbe altro!
In tal caso, Tizio deve ricorrere a Sempronio, il quale disposto ad aiutarlo a morire, perchè secondo lui l'"eutanasia" non è affatto immorale; e, per fortuna, di Semproni ce ne sono tanti!
***
Un saluto!
***
Però, col consenso del moderatore, ora basta, perchè siamo andati entrambi troppo O.T.
***
#1764
Attualità / Re: Meloni = Condoni
07 Aprile 2023, 17:10:22 PM
Ciao Anthony.
Quale che voglia intendersi il fondamento del giusnaturalismo, esso viene icasticamente sintetizzato da  Cristo con la sua famosa affermazione: "La legge è fatta per servire l'uomo, e non l'uomo per servire la legge!"Lc 14,1-6: laddove per "sabato" deve intendersi la "legge").
I suoi discepoli, infatti, coglievano spighe in giorno di sabato, anche se la cosa era proibita dalla legge scritta giudaica(Mt.12,1-8)
***
Cioè, secondo il "giusnaturalismo", se la nostra coscienza e intelligenza reputano che una legge sia "stupida" o "ingiusta" (come, ad esempio, nel caso delle leggi razziali), "può" e/o "deve" disattenderla, anche se sia legislativamente consacrata per scritto; come, ad esempio, il R.D.L. 17 novembre 1938, n. 1728, contenente "Provvedimenti per la difesa della razza italiana", convertito parlamentarmente nella L. 274/1939.
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Non si tratta di un "un sistema comportamentale", come dici tu, ma di una scelta basata nostro "libero arbitrio" individuale!
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Nè, tantomeno, il "giusnaturalismo" è necessariamente basato su norme tradizionali; come, invece, spesso è il diritto positivo, il quale traduce su carta antichi abusi di carattere tradizionale.
Ad esempio, ai sensi del combinato disposto degli art.581 e 587 del Codice Penale, abrogati nel 1981, non era punibile nè sanzionabile in alcun modo, chi percuoteva la moglie, la figlia o la sorella, nell'atto in cui ne scopriva l'illegittima relazione carnale.
Il che, però, almeno secondo la mia concezione "giusnaturalistica", costituiva un iniquo ed imperdonabile abuso legale; tanto più considerata l'"unilateralità" dell'abuso giuridico (ed infatti, se un moglie manganellava il marito nell'atto in cui ne scopriva l'illegittima relazione carnale, poteva invece essere penalmente sanzionabile)
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Per venire a tempi più recenti, la nostra legge vieta ancora l'eutanasia; ma, secondo la mia coscienza, e secondo la mia concezione "giusnaturalistica" della giustizia, io ripudio radicalmente tale normativa, e non mi ritengo minimamente vincolato da essa.
E non mi sembra proprio che il "diritto naturale" a porre fine alla propria vita (ed a quella del consenziente) rientri in una "concezione tradizionalista", come affermi tu!
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Per concludere, il "giusnaturalismo" può essere condiviso o meno, ma, comunque:
- non significa affatto "ribellione" a tutte le leggi scritte ed allo Stato in quanto tale, così come l'"anarchia";
- bensì soltanto il "disattendimento" di talune manifestazioni dello stesso, qualora esse siano in "eccessivo" contrasto con la nostra coscienza.
Ed infatti, se il contrasto non è eccessivo, ritengo che, in via generale, sia comunque opportuno rispettare la legge scritta; per quanto spesso essa possa essere da noi non condivisibile.
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Un saluto! :)
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#1765
Attualità / Re: Meloni = Condoni
07 Aprile 2023, 13:04:58 PM
Ciao Anthony. :)
Ci tengo a precisare che io sono stato "anarchico" quando ero molto giovane, e, cioè, parecchi anni prima di prestare (più volte) il mio giuramento di fedeltà alla Repubblica ed alla sua Costituzione; al quale giuramento sono sempre rimasto fedele, in quanto condividevo, e tutt'ora condivido in pieno, sia l'una che l'altra.
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Quanto al fatto che il "giusnaturalismo", in fondo, non è che "una specie particolare di anarchia", è un'affermazione che avevo fatto anche nella mia "Tesi di Laurea" (appunto sul "Giusnaturalismo"); ed il mio relatore, il Prof.Cotta, non ebbe niente da eccepire al riguardo, tanto è vero che mi diede 110 e lode.
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Però l'idea dell'"anarchia" in senso "radicale" l'avevo abbandonata da tempo; ritenendola astrattamente "desiderabile",  ma oggettivamente del tutto "impraticabile".
Per le ragioni a cui avevo accennato in risposta a Daniele 22.
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Quanto alla tua affermazione secondo la quale: "Il giusnaturalismo giustifica l'azione dello Stato è lo fa nella maniera più forte e acritica possibile.",  sei "completamente" in errore; tu confondi il "giusnaturalismo" con il suo esatto opposto, e, cioè, il "positivismo giuridico".
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Ed infatti, in estrema sintesi e "semplicizzazione":
a)
Il "positivismo giuridico" riconosce soltanto il "diritto scritto", cioè le "leggi" formalmente emanate da uno Stato (a prescindere che si tratti di una Democrazia o di una Dittatura); per cui giustifica l'azione dello Stato nella maniera più forte e acritica possibile, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
b)
Il "giusnaturalismo", invece, non disconosce affatto il valore delle "leggi scritte", ma sostiene che esistono anche "leggi non scritte", alle quali, in determinati casi, occorre prestare obbedienza anche in contrasto con le "leggi" formalmente emanate da uno Stato; per cui il "giusnaturalismo" non giustifica affatto, in ogni caso, l'azione dello Stato, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
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Ad esempio:
1)
Antigone, nella tragedia di Sofocle si oppone alle leggi emanate dal re di Tebe e dà egualmente sepoltura al fratello; lo fa in nome di una legge non scritta, ma, secondo lei, più alta di quella della città.
2)
Molti gerarchi nazisti, nel Processo di Norimberga, cercarono di giustificare il loro comportamento appellandosi ai principi del "positivismo giuridico"; ed invero, la maggior parte di loro, non aveva fatto altro che obbedire alle leggi scritte, formalmente emanate dal loro Stato.
Nonostante questo vennero condannati lo stesso, in base ad una "legge non scritta";  la quale, secondo la Corte,  avrebbe dovuto prevalere sulle leggi scritte del loro Stato, contrarie ai più elementari principi di giustizia e di umanità.
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Tu avresti rifiutato di dare rifugio ad un ebreo, e in ossequio alle leggi dello Stato all'epoca vigenti, e lo avresti consegnato alla polizia?
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Ovviamente, io ho semplificato ed "estremizzato" al massimo gli esempi; ma il concetto, sostanzialmente, è questo.
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Per cui, sì, io sono indubbiamente un "giusnaturalista"!
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Un saluto! :)
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#1766
Alì Agcà, oltre ad essere un criminale ed un "killer" prezzolato, è anche un noto "pallonaro", specializzato nel confondere le acque, per cui bisogna mettere "la tara" su qualsiasi sua dichiarazione; anche perchè, una volta fattane una, dopo qualche tempo la ritratta, e se ne inventa un'altra.
Però, forse, almeno una volta in vita sua la verità l'ha detta; e, cioè, che lui attentò alla vita di Papa Wojtyła su commissione del KDS, cioè dei "servizi segreti bulgari", a cui il KGB demandava gli incarichi più sporchi (oltre che alla STASI).
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Per avere un riscontro diretto della cosa, non basta leggere la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta concernente il "Dossier Mitrokhin" e l'attività dell'"Intelligence" Italiana, bensì occorre andarsi a "spulciare" le dozzine di resoconti stenografici delle varie sedute della Commissione in questione.
In particolare, occorre visionare il  "Resoconto stenografico della 70a Seduta", laddove il Giudice Martella, essendo (giustamente) scettico circa la dichiarazione di Alì Agcà secondo la quale lui attentò alla vita di Papa Wojtyła su commissione del KDS, cioè dei "servizi segreti bulgari", di cui conosceva personalmente i tre membri che gli avevano conferito l'incarico, lo sottopose ad un "test" molto "astuto".
Cioè:
- gli fece vedere 56 fotografie diverse, senza nome, di cui solo 3 corrispondevano alle spie del KDS su cui il giudice stava riservatamente indagando (ancora sconosciute a tutti) riguardo all'attentato al Papa;
- e Alì Agcà indicò esattamente le fotografie dei tre individui che, effettivamente, corrispondevano alle spie del KDS su cui il giudice stava riservatamente indagando.
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Ne consegue che, almeno in quel caso, Alì Agcà non può aver mentito, a meno che non fosse dotato di capacità "paranormali"; per cui il Giudice Martella rinviò a giudizio le tre spie bulgare (ovviamente anche in base a numerosi altri indizi gravi, precisi e concordanti).
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E cioè:
- Serghei Antonov, funzionario della sede di Roma della compagnia aerea Balkan Air con funzioni di caposcalo all'aeroporto di Fiumicino;
- Jelio Vassilev, segretario dell'addetto militare dell'ambasciata bulgara a Roma;
- Todor Ajvazov, responsabile dell'ufficio amministrativo della medesima sede diplomatica.
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Ovviamente, il rinvio a giudizio dei tre era fondato anche su ulteriori "indizi gravi, precisi e concordanti", desunti soprattutto;
- dalle informative dei nostri servizi di controspionaggio;
- dalle loro ripetute e riscontrate menzogne (il cui elenco sarebbe troppo lungo da fare qui).
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Ad esempio, Antonov si giustificò per aver appreso dell'attentato al Papa nell'immediatezza, dopo qualche minuto, alle ore 17,20 (l'attentato si era verificato appena tre minuti prima, alle ore 17,17), perche  la madre di una impiegata delle linee aeree bulgare gli aveva detto di aver visto le immagini dell'attentato in televisione.
Questa e ` risultata una menzogna clamorosa, perchè la televisione aveva mostrato le immagini dell'attentato al Papa per la prima volta alle ore 19,00.
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In ogni caso, nonostante ulteriori "indizi gravi, precisi e concordanti", a loro carico, i tre vennero assolti  "per insufficienza di prove".
Ed invero, se fossero stati condannati, il loro si sarebbe potuto considerare un "atto di guerra" da parte del "Patto di Varsavia"; e, inoltre, provocare un incidente gravissimo col governo bulgaro dell'epoca, perchè i tre erano pur sempre agenti di tale governo (sebbene il loro incarico non fosse stato ovviamente  "ufficializzato").
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Fu solo nel secolo successivo che la la Commissione Mitrokhin, analizzando documenti provenienti da Germania e Ungheria, stabilì (a maggioranza) che l'attentato al Papa era stato progettato dal KGB in collaborazione con la Stasi, i servizi segreti della Germania Est e della Bulgaria.
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Quindi, almeno una volta, forse per sbaglio, Alì Agcà aveva detto la verità!
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#1767
Varie / Re: Macchia grande mangia macchia piccola!
07 Aprile 2023, 06:10:34 AM
Ciao Iano.
Bravissimo, hai indovinato!
In realtà si tratta di una immagine assolutamente statica, trasformata in videoclip solo per potervi aggiungere la musica.
L'immagine statica è questa, anche se sembra espandersi!
#1768
Varie / Macchia grande mangia macchia piccola!
06 Aprile 2023, 13:01:10 PM
Riuscite a contare, nei circa 25 secondi di durata del videoclip:
- il numero delle macchie piccole che vengono assorbite ed offuscate dalla macchia più grande?
e/o
- il numero delle macchie piccole che vengono  rilasciate libere dalla macchia più grande?
#1769
Attualità / Re: Meloni = Condoni
06 Aprile 2023, 11:45:44 AM
Ciao Daniele22 :)
Come già ti ho scritto, anche io, da giovane, ero "anarchico"; e in parte lo sono ancora, perchè, in fondo,  il "giusnaturalismo", non è che una specie particolare di "anarchia".
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Però mi resi conto che l'"anarchia" in senso troppo "radicale" (almeno per come l'intendevo io), presentava dei gravi inconvenienti pratici; ed infatti, quella volta che, armeggiando con la polvere pirica, causai un incendio nel garage di mio padre, come avrei fatto a chiedere l'intervento dei pompieri in una società completamente anarchica?
Se vuoi un servizio dei pompieri (della polizia, delle ambulanze ecc.), per carenti che essi siano, deve "necessariamente" esserci uno Stato a cui pagare le tasse; puoi non chiamarlo "Stato" e non chiamarle "tasse"...ma la sostanza resta quella!
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Per cui le leggi io le rispetto tutte, anche se "scomode", come quelle fiscali; ma non obbedirò "mai"  ad una legge che ritengo "ingiusta", anche nel caso che dovesse farmi personalmente "comodo"!
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Quanto al fatto che il principio ispiratore per eventuali regolamentazioni dovrebbe essere che una decisione collettiva deve essere presa con il "consenso di tutti", esso è senz'altro:
- pienamente condivisibile in teoria;
- materialmente impossibile in pratica.
Se non riescono a mettersi d'accordo marito e moglie su dove andare in vacanza, che sono soltanto in due, figurarsi 60 milioni di persone, con tante idee diverse in testa (vedi questo FORUM)!
Occorre per forza accontentarsi del principio maggioritario (magari "qualificato" per le scelte più importanti); non vedo valide alternative!
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Un saluto! :)
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#1770
Ciao Claudia K. :)
Non credo che Bergoglio avrebbe gioco "facilissimo" nel dire "sono emerse verità che sono state taciute anche a me";  poichè sarebbe senz'altro una versione che corroborerebbe la sua immagine di vittima di trame interne, ma se diventasse "troppo esplicito" al riguardo, i tessitori di trame interne potrebbero fargli fare la stessa fine di Benedetto XVI (se non addirittura quella di Giovanni Paolo I).
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Però non escludo affatto che, come tu sostieni, sia stata "prevalente la motivazione del non dare il proprio assist alla rivivificazione degli sterilissimi processi mediatico/social che, oggi più che mai, equivalgono al pigiare con le proprie mani il tasto "on" del ventilatore del fango o della calunnia."
"It makes sense!"
 
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Un saluto! :)
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