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Messaggi - green demetr

#1756

NDR


Ancora sull'isterica (che noi siamo) non solo rimane ferma (rimando il proseguimento all'altrui guida), ma in futuro, comincerà, quando si aggraverà, a camminare all'indietro, e in cerchio!!! che immagine desolante.  8)  mI piace. l'aggiungo.
#1757
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
25 Febbraio 2021, 02:41:38 AM
Cit Paul
"Allora quella che tu definisci "elite" platonica, è l'uomo di talento, opportunamente formato (e la filosofia ne era il mezzo) al governo della Città, che ha caratteristiche umane e morali superiori, che è vigile, attento a quel bene comune, affinchè la città sia florida e i cittadini felici e virtuosi.


Agamben dice che nessuno può prevedere il futuro, ma se vogliamo almeno tentarci di capire, allora bisogna guardare indietro all"archeologia": sono d'accordo."


Si forse ci siamo parzialmente riallineati.
Ma secondo me l'uso delle parole ha uno specimen filosofico-politico.
A mio parere parlare di sicurezza, e non di differenza di sicurezza, o meglio ancora di libertà, rischia di diventare, per te, un grave problema di carattere positivo rispetto ai saperi che sono in marcia contro Platone, e non solo.
MA
Come forse hai letto, e ti consiglio vivamente il video che cito nel topic da me aperto sulla compiutezza dei tempi.
Ormai è ora di voltare pagina.
Non solo Platone, ma ormai più nemmeno il rinascimento (che poi era la strada che stavo seguendo) può più fare niente.

Quindi rimane la parte storica, per capirci, per intenderci meglio. Credo cha la parte politica, in fin dei conti quella più propriamente filosofica, ha oggi ormai dismesso, per sempre, la sua giacchetta storicista.
Che sia ripartire da Platone o addirittura prima o dopo, oggi ha smesso di avere senso.
Non ci può essere più ripartenza.

In questo senso, l'analisi archeologica del concetto di sicurezza, che senso avrebbe?
Nè più nè meno che quello logico formale. Infatti entrambi i metodi ripetono a pappagallo quello che INGSOC ha già deciso in partenza.

Fino ad oggi è stata una resistenza da lontano. Oggi non c'è più resistenza.
Benvenuti nell'età della sicurezza, della politica e di qualsiasi altra parola  CHE "verrà ripensata".

Dunque che fare? che era poi l'antica domanda che facevo già nell'altro forum, ora solo in lettura.

E' semplice si tratta di procedere avanti. Di diventare storici, l'archeologia rimane come nei piedi della mia citazione, una semplice suono, una melodia di uno splendido passato, che era presente, ed ora è diventato niente.
Si tratta di mettere in melodia, in tragedia, in commedia ciò che ormai non può che procedere in un agonica involuzione su se stessa. La linea retta del marxismo, e il cerchio delle religioni, diventeranno un punto sbiadito nelle memorie. Anzi non ci saranno più memorie. E dovremo/dovrò abituarmi a questo semplice scandire i giorni i secondi e le ore.  8)

Forse  non è più filosofia, è diventata qualcos'altro, come nelle intuizioni più nere di Sini. Nere ovviamente per me. Per lui solo l'ennesimo transito.
#1758
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
25 Febbraio 2021, 02:23:35 AM
cit Phil
"Con «coerenza interna» mi riferisco a un paradigma o, se preferisci, una lettura del mondo che non sia contraddittoria con se stessa, ovvero che, seppur solo abbozzata ed in fieri, si ponga il problema di essere il più possibile funzionale (nel dar un senso coerente al mondo) e funzionante (nel non incepparsi in contraddizioni e ambigue licenze poetiche); fermo restando che, come detto, tale coerenza formale deve "riempirsi", o almeno cercare di aderire, alla realtà, al mondo esterno."


Stavo pensando che in fin dei conti, la tua è una politica.
(Ci eravamo lasciati male, sul fatto che non vuoi interessarti alla politica)

Infatti fai l'errore gravissimo di non intendere che se presupponi una logica funzionale, allora essa sarà funzionale ad una idea di mondo, infatti tu parli di senso del mondo.
E mi pare che effettivamente sia così.
Ma è l'aderenza che costringe, poichè la potenza della funzione è legata alla rappresentazione del fenomeno, ad ipotizzare, ALLORA un mondo funzionale come senso stesso del Mondo.
Che poi è esattamente ciò che compete alla scienza.
La scienza riproduce un Mondo, che è il frutto della sua funzione logica, di ripetizione dell'esperimento.
Di cambiamento della condizione iniziale, in una successiva.
E' all'interno di questo cambiamento, che la logica riempie, ancillarmente, e se funzionale (quale tu proponi), delle stesse categorie, che invece dovrebbe controllare, all'interno di una ricostruzione di UN mondo fra i mondi.
E che invece finisce per raccontare solo UN mondo senza poter per questo affermare che ne esistano altri.
In quanto se formalmente corretta, non possono pre-esisterle.
Ovviamente l'attacco della filosofia è proprio sul carattere postulante di tale affermazioni.
SE ovviamente intese non al funzionamento della stessa, logica, ma del senso del mondo.
La logica sotterra qualsiasi nozione del mondo, allorquando stesso, utilizza le categorie della scienza.
Motivo di perenne discussione fra noi.
Infatti è politica. Ed è il motivo per cui fai resistenza, al non adoperarla. Il che è già qualcosa.  8)
#1759
Problemi utilizzo forum / Aggiungere link youtube
25 Febbraio 2021, 00:57:44 AM
Mi chiedevo se possiamo importare qualche plugin per la visualizzazione dei video youtube.
( e volendo dailymotion etc.)

In effetti una volta ricordavo si poteva, da un paio d'anni a questa parte non più.
Sarebbe più elegante da vedere.
Stavo infatti pensando ad un maggior uso dei contenuti video di riferimento.
D'altronde l'intera editoria si sta spostando su questo maniera di citazione.
L'ho notato persino nelle tesi di laurea.
#1760
Problemi utilizzo forum / Aggiornamento forum
25 Febbraio 2021, 00:53:38 AM
Il problema non è mai stato risolto da allora.


Ossia quando copio incollo da un testo su altro sito web, copio e incollo anche le sue proprietà.


Nella visualizzazione standard compare normalmente con le giuste formattazioni, ma una volta postato, non capisco come sia possibile, l'editor del forum formatta non solo il testo copiato, ma anche l'intero testo mio.
Praticamente formatta tutto, colori e dimensione del carattere, senza una apparente logica.
Spesso il testo non compare nemmeno (size=1,5 è la più comune formattazione che ai aggiunge al testo mio, in automatico, senza che io abbia fatto nulla, a parte che fare il copia incolla da un altro sito web).


Andare a correggere con l'editor è impresa ardua. Tantè che ho smesso di aggiungere formattazioni.



#1761
Percorsi ed Esperienze / Astrologia - Almanacco 2021
25 Febbraio 2021, 00:17:35 AM
https://www.youtube.com/watch?v=I7y5kyj789A

Il CIDA sono i più completi e difficili. IO non c'ho capito molto.
(infatti guardate le visualizzazioni ah ah ah)Diciamo che i pianeti erano nascosti (non parlavano  8) ), e stanno per emergere, fra il 20 e il 26 febbraio  ;D 

Diciamo che qualcosa si dovrebbe chiarire in noi proprio in sti giorni. (iniziano a parlare i pianeti, di cosa è successo con la grande congiunzione ndr: vedi dopo).Come è o come non è, a me è successo proprio così.

*****

MA IL VERO LEIT MOTIF di questo topic è però questo:Allora, siccome lo avevo promesso:

Come lo intendevo io prima. C'è stata una congiunzione tra Giove e Saturno.


La congiunzione più importante perchè in posizione di Saturno molto forte e Giove debole.Poichè Saturno è il mietitore, il grande avversario, il pianeta che cambia le epoche umane.E' chiaro che è la congiunzione più importante in assoluto da secoli a questa parte.Il sole siamo noi. Quando la congiunzione avvenne egli era a 22 gradi in ariete!

Ecco cosa dice la magia:
"Gradi dell'ariete.21°-22° Un uomo cammina barcollando e versando a terra l'acqua che trasporta. Carattere instabile debole e disordinato. Destino incerto, pigrizia che può portare alla perdita di beni,indifferenza."

Questo vuol dire disgrazie per i prossimi vent'anni. Evviva. :D


Raghi non vi spaventate è solo per gioco...anche se, oddio qualcosa di parallelo c'è. ;)

Ecco io aspetto che Giove entra in pesci, perchè per ora è completamente nelle mani di saturno.
Tra l'altro che io sappia i pianeti dicono la loro, con chiarezza una volta che si sono levati dall'orizzonte del discendente.
Cosa che non so quando avverrà, effettivamente.

Diciamo che Giove in pesci, però ci dirà qualcosa di più preciso, su quello che bolle in pentola.
A maggio, quando appunto riacquista un pò di energie sue. Giove lo sappiamo come è. E' buono e un pò leggerino di costumi. :D  Diciamo che non parla difficile come Saturno (ovviamente io saturno lo conosco da quando avevo 8 anni).
Ecco capire cosa vuole saturno è complicato. La maggior parte degli astrologi si ripara dietro al fatto che il prossimo sarà un ventennio legato al segno d'aria, quindi all'instabilità. Mentre prima era stato nel segno della terra, ossia della certezza (ipocrita ovvio  ;)  ).

Dunque giove in pesci vuol dire MAGGIO. CI sentiamo per allora.

***

Se per qualche bizzarria (spirito di gioco) qualcuno volesse approfondire sono qua. Almeno na volta a settimana entro nel forum. ciaone  8) ;)



PREMIERE:
Ci dovremo confrontare anche con il TEMA POP del film che più di ogni altro ha DETTO molto su questa congiunzione. Un film degli anni 80 : DARK CRISTAL.
Non vedo l'ora di vederlo e commentarlo. sempre su questo topic pazzerello.

#1762
Percorsi ed Esperienze / Non è un forum per haters
24 Febbraio 2021, 23:16:26 PM
Ringrazio io voi!  ;)


Ma lo sapete che molte persone non sanno cosa è un forum????  ???


Non l'avrei mai detto. (considerazioni dopo un anno di facebook  ;) , su cui stendo un velo pietoso[size=78%])[/size]


#1763
E' stato un anno veramente difficile, sulla scorta di Heidegger: solo un Dio ci può salvare, ho provato, mio malgrado a vedere il buono delle religioni, delle gnosi, delle massoneria, delle teosofie e dell'antroposofia.
Direi che il video di Cacciari. E' impossibile non vederlo, perchè è il primo contributo serio, ad un proseguimento della filosofia, ha posto fine a quella ricerca (Che sembrava ideale e ingenua, ed effettivamente si è rivelata tale).
Mi lamentavo che in questo 21esimo secolo mancasse un pensiero filosofico, all'altezza dei tempi (non succube dell'abisso dei tempi, in cui ogni filosofia si è zavorrata via).
Finalmente come un destino. Certo proprio quel destino di cui ho sempre parlato. Ovvero il destino Heideggeriano. Sono giunto (bè ci sono sempre stato) alla gigantomachia del Severino. Oltre la transizione delle verità del Sini. E che ha trovato, nel tentativo politico di Cacciari, un dolore profondo, una ingenuità, che era però una necessità, della lotta corpo a corpo INTELLETTUALE (ossia certo politica).
Ma CHe finalmente ha spazzato gli ultimi rimasugli di quelle unghie che hanno solcato il terreno del monte che sarebbe dovuto essere dello spirituale. E che ha fallito, ha fallito di essere spirituale.
(nessun monte, solo una collinetta).
E non nel senso gnostico, di una iniziazione. Direi l'esatto contrario. In quanto lo spirito è su questa terra, non nei cieli, come quelli continuano imperterriti a cercare.
L'hanno capito in pochi.
Ecco che però, Cacciari ha fatto piazza pulita. Direi che infine è così, proprio perchè è sempre stato così.
Se il progresso è la potenza di poter zittire l'altro, e la sua grandezza fosse nel fatto di NON farlo.
Oggi è finita, non può essere più così. La scorreggia intellettuale della scienza è esplosa, e non c'è nessuna via di ritorno.
Sola la scimmia Nicciana, il pappagallo, il verme, (dei cani mi disgusta parlarne) potevano pensare ciò che non erano mai stati in grado di capire. Ossia pensare ad UN destino (non dico IL Destino).
Eppure ne parlavano, ne parlano, in un orgia di delirio, di promiscuità, dove ogni macedonia si mescola nella macedonia altrui. In gioco di rimandi onanistico, sintomo di quella superomismo, di quel gauchismo, di quel messianismo (dove ognuno è messia di se stesso, pazzia totale) che invece è esattamente quello che ogni vero messianismo avrebbe dovuto mettere nella fornace del disprezzo.
Sintomo del prezzo di questi tempi. Ve lo ripeto ancora PARANOIA e all'interno del giro paranoico (ossia del io non faccio, io sono morto)  malattia (non esiste malattia nella psicanalisi, ma è per usare le categorie degli animali sopracitati) di questo secolo: la SCHISI.
Ovvero l'isteria.
Siamo diventate tutte delle isteriche.
Non possiamo andare avanti se non per dettame altrui, per telepatia, per telecinesi.
(e ovviamente questo andare avanti, che è l'equilibrista, che va da un capo all'altro. Non solo non capisce che non esiste capo, ma non si rende conto, che un capo porta all'altro nella forma della cerchio. Ossia proprio ha i criteri della religione. Bizzaria che il topic che mi precede parli proprio di questo.
La storia è una zoccola, un topo, a cui piace scherzare col tempo.
Ma ora che è finita non c'è nemmeno più l'intelligenza della satira.


ora  https://www.youtube.com/watch?v=X37Tus0BW-4

Tornare indietro non si può più.
E' finita anche la mia utopia, l'utopia del destino, l'utopia heideggeriana.
E lo sapevamo. E lo sapeva anche Heidegger, solo non l'avevo capito.
E' sempre stato in quel discorso sulla potenza, la chiave del destino, ossia della morte del destino. Ma ci dovevo passare, ci sono passato, velocemente come una meteora. Gli Dei sono morti. Non esiste più il tempo su cui possano posare la loro resistenza (che poi era la nostra resistenza, il mio discorso non è mai stato religioso, mi spiace che non si sia capito, me ne dolgo).
Ora rimane solo la resistenza degli uomini.
Senza potenza. Senza destino. Senza comunità dunque.

Rimane l'apparire dei cerchi dell'orizzonte, fino alla fine del mondo si diceva: siamo già alla fine del mondo.
Quello che appare non ci interessa più.
Non possiamo più guarire dall'isteria.
Non rimane che spaccare in 2 il mondo fra supericchi (già morti) e poveri (da uccidere al più presto).
E' questo il comando.
Ma nessuno è in grado di sentirlo (nemmeno i potenti che lo stanno inverando).
Non rimane che come profetizzato da Severino, che la morte.
Non solo la morte individuale, ma proprio di massa.
E questo comando non è forse una religione?
Una religione di morte. (Morte della parola, psicanaliticamente, via Lacan, non morte del corpo, chissenefrega, si muore da sempre)

Ma ora si può lavorare. Era ora. Grazie Cacciari, di cuore!

PS
Hai notato Ipazia, che ci lancia una frecciatina, con quell'accenno al ludens?

E' ora di lavorare. Ciao.
#1764
Hai ragione Viator, egualitaria un cavolo.
Ma d'altronde sebbene si dica che la gerarchia celeste corrisponda a quella terrena.
E lo dice solo chi c'ha la testa fra le nuvolette con angioletti del cuore, tutti rigorosamente asessuati.
Chi invece, poraccio, anzi sacrilegio! vive a tentoni sulla terra, riconosce che è quella terrena a essere
sinistramente uguale a quella religiosa.
Mi sorprendo che hai ancora dubbi su questo, e direi che lo allargo a tutti questo discorso.
#1765
Tematiche Filosofiche / Sulla comunità
08 Febbraio 2021, 00:18:23 AM
Davintro, si d'accordo la società come messa a fuoco degli ideali dei gruppi.

Ma siccome è una tematica per me importantissima, voglio ricordare a tutti, e anche a te, ovvio, che la comunità, ovvero il discorso sulla comunità, si è arreso alla sua implosione ideologica. La decostruzione della scuola di francoforte degli anni 70, è poi venuta, nei pochi che l'hanno voluta accogliere, andata a sbattere contro le scogliere del diritto.
Che fosse per via intellettuale (La questione dell'ideologia come potere) o del diritto (la questione del confine, del nomos), a livello storico (quello che conta) è comunque valsa la caduta del pensiero ideologico (poi detto così), ossia il fallimento della politica partitocratica, fino all'attuale crisi della politica tout court.

Certamente i temi che Ultima tira in ballo sono secondari rispetto a quelli delimitati dalla teologia politica.
Ma di fatto sarebbero stati invece interessanti se il background di cui parlava fosse stato quello di un autrice di fantasy.
Infatti sarebbe stato il delirio, le paure di quell'autrice ad aver illuminato la storia letteraria, ovvero la questione della comunità sarebbe andata indietro ai miei ventanni, dove veramente la questioni dell'implosione, furono quelle del complotto, del tradimento, e del poli-amore.
Purtroppo il background che ci viene proposto è quello di un gioco RPG!! :D :D
Che al massimo utilizzerà le paure preconcette, ossia addirittura imposte, che questa miserabile società autofaga continua a darsi. (non esiste l'autorialità letteraria, solo il deplorevole capitalismo)
Dunque non c'è dialogo con Ultima. E il giudizio è dunque negativo.

E in fin dei conti viator temo abbia ragione...stiamo rispondendo ai vaneggiamenti della nuova gioventù remissiva e incapace di pensare.

Quello che vogliono è pollice su, pollice giù....ebbene io dico pollice giù! :D
#1766
Tematiche Filosofiche / Re:L'Uno
07 Febbraio 2021, 23:07:11 PM
Citazione di: iano il 07 Febbraio 2021, 22:56:56 PM
Ciao Bobmax.
Come mi pere dici noi possediamo solo concetti ,e io aggiungo relativi,e come l'esperienza ci mostra, manipolabili.
La cosa più semplice, più che logica, è dire che essi derivano da un rapporto con "una" realtà.
Cercare la sua sostanza è esercizio invece illogico certamente, perché altro non possiamo fare che indicare di volta in volta come candidato un sottoprodotto della realtà, cioè uno dei tanti concetti.
Così di fatto la sostanza dell'universo è ogni volta il concetto ne più va' di moda al momento, ciò quello che la cultura del momento meglio focalizza per motivi contingenti.
Quindi certamente la realtà non è la somma di qualcosa, ma quell'uno che si può dividere variamente in modo illusorio, perché non è in effetti divisibile in concetti, ma questi possono esserne derivati.
Si tratta quindi semmai di una pseudo divisione che non ammette operazione inversa.
Il prodotto dei concetti quindi, o qualunque altra operazione su essi , non ci restituisce la realtà, ma semmai altri concetti derivati.
Il mistero non è quindi nell'uno, che volendo complicare le cose potrebbe essere un sostanziale molti, ma nel fatto che da una realtà unica o molteplice possano ricavarsi concetti, e che questi concetti in definitiva siano prodotti dalla realtà stessa , essendone noi parte.
Questi concetti che derivano dall'interazione con la realtà modificano a loro volta l'interazione.
Quando cerchiamo di comprendere la realtà trascuriamo di dire , per non cadere in un paradosso, che è la realtà che cerca di comprendersi, essendone noi al minimo una parte.
Questo in effetti è il miglior indizio che ci porta a pensare che la realtà in effetti molteplice e questo ci permette di uscire dal paradosso.
Non è facile dire cosa pensiamo della  realtà, ma ci va' già bene che essa non possa dirci cosa pensa di noi.😂
Ci vedrà come un uno o come una molteplicità?


D'accordo, sia pure, non riesco però a capire perchè volere rendere concetto la questione dell'uno.
Mi pare che l'intento di Bobmax fosse quello di farci ragionare sull'imprendibilità di quell'uno.


Tra l'altro non concordo che il reale non ci dica cosa pensare, perchè sarebbe esattamente così, se il reale fosse l'amore, come Bobmax infince ci rivela.


Vedi Iano non devi avere paura del reale, l'uomo deve accettare di essere più piccolo di lui, semplice.  ;)

#1767
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 23:01:44 PM
Citazione di: InVerno il 07 Febbraio 2021, 18:00:01 PM
L'Uno è perduto nel Trauma della Nascita, è impossibile da concretizzarsi perchè è nel Passato, è somma di tutte le cose esperite nella Placenta, è impossibile da definire perchè è un Territorio mnemonico senza confini linguistici, è rievocato dall'amato come anticipazione e proiezione dell'esperienza di un altro Feto prodotto dall'unione sessuale, che a sua volta è un altra proiezione dell'unione fetale, non è una forzatura chiamarlo "Bene" perchè è l'idelebile Nord della nostra navigazione vitale. Forzatura è pensare che sia da qualche altra parte, fuori dalla nostra Testa.

8)


L'uno come ricordo pre-natale, addirittura pre-fetale. Meraviglioso, poetico Nord, quel Nord InVerno! 8)
Naturalmente concordo.
#1768
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 22:59:18 PM
Citazione di: Ipazia il 07 Febbraio 2021, 16:28:20 PM
L'idea di un principio unitario è antica quanto l'uomo. Acqua, aria, terra, fuoco, apeiron,... Eraclito non fa eccezione e anche in questo comune sforzo speculativo rivela la sua capacità astrattiva, contrassegno caratteristico del pensare metafisicamente, del filosofare. Rivela il suo essere il più moderno dei pensatori antichi perchè dall'Uno all'Universo il passo è breve.


E' vero, degno erede della scuola Napoletana degli eleatici, da lì a platone il passo è breve, e da lì a galileo pure.
l'astrazione come virtù. 8)
#1769
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 22:53:05 PM
Meraviglioso post Bobmax!!  8)
Ho provato a seguire il solito botta  e risposta fra te
Viator. Le cose si sono fatte complesse. Comunque anche a me sembra che Viator abbia una sete di verità.

Ma passiamo alle non poche domande che hai fatto.
Provo a rispondere (brevemente spero)



"Ascoltando non me, ma il logos, è saggio convenire che tutto è uno" Eraclito.

Perché è saggio convenire?" cit bobmax


In effetti bisognerebbe leggere Eraclito l'oscuro per avere ben in mente di che parla. E anche allora non ne saremmo così sicuri.
Per come la vedo io: il suo Logos non è la logica, non è il discorso, non è il concetto, non è la volontà.
E' un Dio, lo si capisce chiaramente anche seguendo in generale il suo modo di pensare.
Questo Dio è ciò che porta saggezza, ma con saggezza non si intende logica, discorso etc...(vedi sopra).
Bensì si intende il Fuoco. Il fuoco non è il fuoco, ma è la conoscenza misterica del fuoco fisico, si, ma astrale, non terrestre (non indagabile dunque dalla scienza).
Siamo all'interno di forme che nei manuali di filosofia dei licei, si intende, si bolla, e si archivia con disinteresse, come Mito.
Ecco che allora Eraclito e gli altri pre-socratici, vengono letti come i primi portatore del LOGOS inteso come discorso, che poi la filosofia farà diventare e passare come "discorso scientifico".
Suppongo che tu sia interessato a questo secondo eccezione di Logos. Ma insomma per correttezza io invece credo si parli di tutt'altro.


"E ancor prima, donde nasce quest'idea sempre incompiuta dell'Uno?" cit bobmax

Con uno nei manuali di liceo si intende, il primo principio scientifico, ossia il primo indizio di carattere generale del piano fisico (terrestre) casuale.



"Perché l'Uno non è certo l'uno numerico. Che trae tutto il suo senso dal due..." cit bobmax

Meraviglioso Bobmax, infatti io sono di questa filosofia (ancche se tu sembri sicuro sia la scuola errata :( ).
Ossia che il tutto-uno non è che la visione a partire dal due. Dunque l'uno è la visione del due.
Ossia del tu (che con saggezza non può che definirsi, io, ma non l'io del "tu ed io" bensì l'io universale, infatti per me non potresti dire "tu ed io" senza che vi fosse una forza primigenia (originaria) che permette la relazione del "tu ed io" che poi nella filosofia del futuro sarà la filosofia del "tu, io e l'altro".
Ovverso l'uno è lo spazio originario PER la relazione.
(dunque teleologico, e dunque portatore di saggezza).
Si lo so, non ti interessa ma l'ho detto lo stesso.;)



"Che cos'è allora l'Uno?

Ma con quel "cos'è" non l'ho forse già perduto...?

Se non lo posso definire perché non è "cosa", ogni pensiero logico non può che rivelarsi inadatto.

Perché l'Uno non è neppure la somma di tutte le cose, in quanto la somma è comunque un qualcosa, mentre l'Uno non è cosa...

Donde nasce allora questa idea aperta che mai riesce a concretizzarsi?

Plotino, temendo di rinnegare la sua grande fede nella Verità, non osava aggiungere nulla al "È ciò che è". Se non a volte rischiando incerto indentificandolo come il Bene.

Ma era davvero una forzatura chiamarlo il Bene?

Perché l'idea dell'Uno non nasce forse in quell'istante di autentico amore, in cui vediamo l'amato come veramente "unico"?

Questa assoluta unicità, insostituibilità dell'amato, non è forse lo stesso Uno che si annuncia?


Bravissimo Bobmax!! infatti questa è la scuola filosofica del "meno di uno", cioè l'uno è meno di niente, e diventa qualcosa, ossia si manifesta solo in volontà, la volontà primigenia dell'amore (anche amore cristico, esoterico) di essere qualcosa.
E' la scuola del maestro Hegel, del maestro Zizek, dei maestri occulti esoterici (Pitagora dovresti conoscerlo)."  cit bobmax


Eccellente.

Naturalmente c'è anche la scuola aristotelica, la quale dice che l'uno è il nous, la primigenia sostanza, sostrato a qualsiasi forma. Pura sostanza.
A cui un Dio (ma nell'aristotele essoterico non viene detto chi sia) dà forma al vivente.
(nell'aristotele esoterico, ossia platonico, ovviamente quel Dio, è l'amore).

Non so se queste cose le sapevi, ma nell'era dell'acquario sempre più persone stanno avendo risvegli spirituali. Benvenuto nel gruppo!!!!
#1770
Tematiche Filosofiche / Re:La sicurezza
07 Febbraio 2021, 22:24:23 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2021, 19:39:53 PM
Stavolta sono io a non capire. Ho usato un eufemismo soft. Avrei potuto essere realisticamente più truculenta.


:D :D :D  Per carità!! Non vorrei tirassi in ballo L'Africa, tentiamo di difendere il nostro piccolo orticello storicista ;)  su quello siamo alleati. :)