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Messaggi - niko

#1771
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Settembre 2023, 14:49:25 PM
Citazione di: InVerno il 22 Settembre 2023, 08:08:01 AMScoraggiarla a.... ? Risposta multipla

a) Riconoscere legalmente sindacati e scioperi, che il partito "comunista" ha reso illegali per poter succhiar l'anima dei lavoratori.
b) Vendere gli organi degli Uiguiri sul mercato nero, perchè oltre l'anima i "comunisti" succhiano anche gli organi.
c) Bombardare Taiwan, che fornisce al mondo 3\4 dei semiconduttori, anche a noi che della geopolitica frega niente.

La risposta corretta è.. C! Scoraggiare la Cina a fare un'altra guerra idiota che riporterebbe il mondo nel medioevo informatico perchè "lo scoglio è mio e me lo prendo". Sti americani son proprio diabolici....vogliono addirittura scoraggiare un altra guerra, incredibile!


Oddio, anche in previsione di una eventuale guerra per Taiwan, vi preparate a fare il tifo?!

Guardate che e' piu' seria, di quella in Ucraina, e' quella con cui rischiamo la terza guerra mondiale per davvero.

Che poi, ben venga il medioevo informatico, se serve a completare una gloriosa rivoluzione e far diventre Taiwan comunista.

Ma medioevo informatico significa che non mi tocchera' piu' leggervi?!

Io faro' un tifo sfegatato dall'altra parte, finche' esistera' ancora il mondo, quindi per poco.

#1772
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
22 Settembre 2023, 12:10:10 PM
Io credo che il cosmo sia abbastanza diverso da noi da non avare bisogno ne' di iniziare ne' di finire.

Il big bang e' uno stato iniziale caldo e denso, piccolo, e poco esteso.

In questa sua forma de-mitizzata non ha niente di speciale, e' una parte e una fase come le altre, della natura.

Che si possa risalire fino all'istataneo, e all'inesteso, per trovare un punto di origine del cosmo, facendo diventare il big bang sempre piu' "piccolo" e sempre piu' denso fino al parossismo, e' altamente improbabile.

Si tratta pur sempre del movimento dei punti dell'universo che si avvicinano tutti tra di loro, quindi, portando all'estremo il movimento di avvicinamento, si arriva a un istante zero di sovrapposizione assoluta (tra tutti i punti e le "posizioni", di tutto cio' che esiste), e conseguente densita' infinita, e conseguente "durata" nulla di tale istante.

Ma questa e' solo la quasi sicuramente indebita estensione di un modello matematico a qualcosa di esistente e di fisico. Quasi sempre, quando i valori numerici di qualche grandezza secondo una previsione vanno a infinito, c'e' qualcosa che ignoriamo che impedisce a tali valori di andare a infinito, e' sbagliata, nel senso di incompmeta, la teoria.

Prima o poi, interviene qualcosa che impedidce al big bang di essere puntiforme, e quindi istantaneo.

Probabilmente la gravita' quantistica o la fluttuazione stessa del vuoto.

Che riporta il necessario elemento ciclico, e di sapienza filosofica greca, a un mondo a misura d'uomo che si pretende nascere e morire come l'uomo.

La pensabilita' dello spazio e del tempo, implicano la loro infinita'.

Noi, abbiamo bisogno di un racconto delle origini. L'universo, no.

#1773
Che poi, i sistemi dittatoriali, la corruzione e la malamministrazione in molte ex colonie, nonche' le guerre che affliggono questi paesi, sono favorite e finanziate dall'occidente, che fa di tutto, in quanto sistema inamovibile del privilegio, per continuare indirettamente a sfruttare quegli stessi territori (che prima sfruttava in quanto colonie) tramite espedienti e strategie neocoloniali: vedi iniqua divisione internazionale del lavoro, ordine mondiale finanziario, falsa carita' e falsa cooperazione, multinazionali che risultano ancora piu' "onnipotenti" del solito in un contesto in cui i governi sono deboli e corrotti e la guerra, e la pubblica sicurezza, una questione privata.

Ogni volta che un paese di africa o sudamerica prova a darsi un governo non corrotto e una amministrazione decente l'occidente complotta per distruggerlo, tale governo, perche' il suo avvento e attecchimento segnerebbe la fine del neocolonialismo in quel paese, proprio come altri fenomeni sociali hanno segnato la fine del colonialismo.

Quindi basta, con il mito dei negri e dei messicani pigri e incivili: i dittatorucoli nell'africa e nel sudamerica ce li abbiamo messi tutti noi, e le corruttele locali, li', le paghiano quasi tutte noi, le guerre, a bassa e media intensita', le paghiamo quasi tutte noi.

Per continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto in quei disgraziati luoghi, uccidere e saccheggiare, senza l'imbarazzo e la seccatura di una struttura "coloniale" ufficiale.

Che poi, quando si parla di neocolonialismo, si parla tanto di posti ricchi di materie prime e coltivazioni "ufficiali" come silicio, oro o diamanti, fumento, caffe', banane; fin troppo poco invece, di quelli sede di partenza o di materia prima pronta al raffinamento della droga, tipo papavero o foglia di coca.

Ci sono, comprensibilmente, un bel po' di interessi miliardari in gioco anche li', che l'occidente civilizzato e paternalista non disdegna di difendere mantenendo sottosviluppati anche quei paesi e anche solo per quello, chissa' perche'.

Anche la guerra dell'oppio ha le sue forme reviaval neo, e post coloniali.

#1774
Citazione di: anthonyi il 21 Settembre 2023, 19:56:37 PMNessuno cade vittima del libero mercato. Per i paesi non sviluppati vale lo stesso discorso fatto per gli individui poco adatti, che quindi non riescono a fruire delle opportunità del libero mercato. Ci vuole responsabilizzazione individuale, nessuno ti regala niente perché tutto quello che c'é deve essere costruito, con la testa e con le braccia, e chi ha costruito qualcosa giustamente se lo tiene stretto perché gli serve per andare avanti.
Le cavolate, poi, sulle risorse saccheggiate valle a raccontare a qualcun altro. Anche per prendere risorse dai territori bisogna lavorare di testa e di braccia, Qual'é la colpa dei paesi occidentali? Quella di aver valorizzato risorse che i popoli arretrati di quei paesi non erano in grado di valorizzare, oltretutto col rischio, spesso concretizzatosi, di vedersi confiscati tutti gli investimenti fatti.


E da quando, NON essere adatti a questo mondo di merda e di mediocrita' travestita da merito, difeso (a stento...) solo dai suoi ideologi pappagalli e dai suoi quattro sbirri e' un difetto?

Peggio di un mondo decadente, c'e' solo un mondo a vocazione escatologica costretto alla decadenza.



#1775
Citazione di: anthonyi il 21 Settembre 2023, 17:32:53 PMNei paesi sviluppati, di libero mercato, nessuno muore di fame.
Eh gia', il tuo deve essere un conteggio
-NON- karmicamente compensato dai paesi che invece cadono VITTIMA, del beneamato "libero mercato" (imperialismo fase suprema del capitalismo) dove muoiono di fame a decine di migliaia.

Nei paesi fortunati, quelli della topolinesca felicta', dove per altro approdano le risorse saccheggiate altrui, ci si limita a morire di freddo, di lavoro, di carcere e di droga.

Ma sempre col sorriso sulle labbra. Maschere di sangue.


#1776
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
21 Settembre 2023, 13:54:30 PM
L'universo: "includente ogni ulteriore dimensione" e' cosi' misterioso che di esso non sappiamo nemmeno se sia solo illimitato o prorio infinito, solo immensamente durevole o proprio eterno.

Di QUESTO univetrso sappiamo con quasi certezza che e' illimitato ma non infinito, immensamente durevole ma non eterno.

Siccome secondo me le "ulteriori dimensioni" esistono, siamo limitati dalla nostra ignoranza che NON e' un concetto sovrapponibile al nulla.

La nostra ignoranza, -la chiusura soggettiva e soggettuale del nostro orizzonte conoscitivo e percettivo- esiste nel ben preciso senso che essa, pur non esistendo fisicamente, pur non essendo una "cosa" ha tutta una serie di conseguenze reali, il Nulla, no.

Non sappiamo affatto, se esistono un infinito naturale o un eterno naturale, che potrebbero essrre implicati dalle ulteriori dimensioni o anche da nostri limiti conoscitivi attuali su una dimensione singola e unica

Pure se esistessero, tali infiniti ed eterni di tipo naturale, un metafisico un minimo abile troverebbe LO STESSO le parole adatte per fare un discorsetto magari filosoficamebte un minimo interessante ma sicuramente scientificamente irrilevante, in cui sostenere LO STESSO che siamo limitati dal Nulla e magari eticamente motivati dall'Essere, le troverebbe, tali idonee parole, pure se gli scienziati domani trovassero le prove che l'universo e' eterno o infinito e lui concordasse, intendo.

Questo lo so perche' ci sono fior fiore di filosofi e di teologi che gia' in passato hanno parlato dell'essere e del nulla pur partendo dal presupposto che il mondo fosse anche fisicamente, infinito o eterno.

La limitatezza dell'universo fisico, in fondo, non e' argomento ne' necessario, ne' sufficiente, ai discorsi eterei e spesso moralizzanti su essere e nulla con la E e con la N maiuscole.

Quanto alla quarta dimensione, e' un dato di fatto, che lo spazio curvo o curvabile descritto da Einstein in poi, e' abitabile solo sulla sua superficie.

L' "area", propria di tale spazio a superfice curva o curvabile che la teoria ci descrive (e che poi altro non e' che il famoso Iperspazio, di Star Trek ::) ), e' solo un grosso ambaradan geometrico e matematico che serve per fare i calcoli e magari le previsioni, ma in cui nessuno, nessun essere reale, puo' mai "andare" o anche solo sbirciare per curiosare, non ci sono traiettorie possibili, che "sfondino" la superficie per "entrare" nell'area di una figura tridimensionale parzialmente definita da una curvatura, se non quelle, appunto delle astronavi di Star Trek, che al momento, purtroppo, proprio come Babbo Natale, non esistono.

E questo spiega, anche perche' il "paradosso del panettone", precedentemente descritto, non e' un paradosso, ma e' proprio quello che succede, proprio come vanno le cose, in questo universo ad abitabilita' solo "superficiale".


#1777
Citazione di: baylham il 20 Settembre 2023, 15:29:19 PMPosso definire la realtà come voglio, senza bisogno dell'assenso di alcuno.
Vorrei che qualcuno mi definisse la parola "contronatura".

Sul comunismo: dato che la birra non manca, se invece uno vuole mangiare un pò di pistacchi, come fa concretamente nel sistema economico comunista?

Non stavamo certo parlando di definire la realta', ma la natura.

Tu definisci natura la realta', quindi per te forse e' uguale, non c'e' differenza, ma non lo e' per tutti: natura potrebbe essere definito il destinale o l'inevitabile, la condizione dell'essere gettati, con la nascita e l'esistenza, in un mondo in grande misura a noi preesistente e predefinito, che fa da limite alle nostre possibilita', e, in generale, al potere trasformativo della nostra volonta'. Nel qualcaso potrebbe esserci un conflitto, tra vita e natura: la vita intelligente, nello sganciarai dal puro meccanicismo dell'inanimato, e nell'essere, entro certi limiti, automoventesi e imprevedibile, potrebbe essere "contronatura": il contronatura la cui definizione cerchi.

Non si puo' sfuggire a un ordine cosmico intangibile definito nei dettagli sempre metafisicamente e a posteriori (e grazie al cavolo...) ma certo si puo' sfuggire all'automatismo di un mondo puramente oggettuale e meccanicisticamente prevedibile, nel modo in cui vi sfugge, o quantomeno nel modo in cui si illude di sfuggirvi, ogni giorno la vita intelligente, vita che sceglie e proggetta.

Tale "ordine cosmico" in cui ogni cosa e' definita e la realta' e' identica alla possibilita' e in se' la sussume, neutralizzando la capacita' tecnica e trasformativa della volonta', e' nienta'altro che il passato, a cui la vita accede con la coscienza senza mai potervisi identificare ed esaurire interamente. Almeno altre due, dimensioni temporali, che la vita abita, trascendono, l' "ordine cosmico nel suo essere inevitabile e perfetto", cioe' il passato stesso.

Sui pistacchi non lo so, forse per l'aperitivo, ma i comunisti sognano un'integrazione interindividuale che vada oltre, l'integrazione interindividuale tipica del mercato, necessitata e necessitante per non morire di fame in un mondo iper specializzato e non solidale, in cui tutti hanno mezzi e competenze di qualche tipo, ma nessuno o quasi, ha mezzi e competenze specificamente rivolti alla sopravvivenza biologica in un ambiente ostile, e imperfetta, come integrazione, dal momento che piu' di qualcuno ogni tanto sfugge alla "perfezione del meccanismo" e muore di fame ugualmente, libero mercato nonostante.

#1778
Citazione di: baylham il 20 Settembre 2023, 12:09:15 PMQuesta, in particolare gli schemi MDM e DMD' è la classica analisi marxiana che si trova nel primo volume del Capitale.
Che ovviamente viene riproposta nei testi di storia, di letteratura e di filosofia data l'importanza storica del movimento comunista. Aggiungendo la teoria del valore lavoro, del plusvalore e dell'acccumulazione originaria del capitale il quadro della teoria economica marxiana è abbastanza completo.
Per me la teoria economica marxiana va relegata ad un capitolo della storia della scienza economica, ma scientificamente è inconsistente, inutile, fuorviante, come gli schemi sopra riportati. Infatti nei testi di economia attuali giustamente non si trova.
La novità del capitalismo è il capitale, alla base della rivoluzione, innovazione continua dei processi di produzione e dei prodotti. Il lavoro salariato si trova in tutti i sistemi economici precapitalistici, eccetto quelli più primitivi. Tutti le caratteristiche, aspetti del capitalismo si trovano in nuce nei sistemi economici precapitalistici.

Per inciso trovo divertente la critica al mercato da parte di chi esalta la libertà dei consumi, del lavoro individuale, dell'esistenza individuale nel paradiso comunista prossimo a venire, secondo il profeta.

Ho definito naturale tutto ciò che è o può diventare reale, esistente; contronatura è quindi soltanto ciò che non può realizzarsi. Con questa definizione di naturale la distinzione naturale artificiale è inutile.




Quanti raffinati filosofi conosci, che definirebbero "natura" tutto cio' che e' o puo' diventare reale?

Il mondo e' pieno di individui infelici, o quantomeno affaccendati nei compiti e nelle vicende del quotidiano, che definirebbero natura cio' che li sovrasta e che (nel bene e nel male, ma spesso piu' nel male, che nel bene) non dipende dalla loro volonta'.

La dialettica della natura in Marx e' una dialettica della volonta', perche' Marx, a differenza di te, si degna di assumere il punto di vista dell'uomo comune in merito, su cosa sia e come vada definita la "natura".

Il problema e' che molte cose non sono natura, cioe' prescindenti dalla volonta', ma lo sembrano.

La citta' e' una jungla perche' sembra natura pur senza esserlo: e' fatta dall'uomo, ma non e' "a misura" d'uomo.

La felicita' dopo la rivoluzione comunista avra' molto a che fare con il diminuire il grado e l'intensita' della "natura", sociale, che attualmente ci appesta, ci limita e ci condiziona l'esistenza, aumentando in contropartita la plasticita' dell'intelletto e della volonta', e molto poco a che fare con la liberta' dei consumi, del lavoro individuale e dell'esistenza individuale, cose con cui i comunisti, quelli veri, ci fanno la birra.



#1779
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
20 Settembre 2023, 12:36:22 PM
Citazione di: iano il 20 Settembre 2023, 12:13:13 PMIo avrei proposto ex novo un idea vecchia quanto l'uomo?
Io la difenderei come si difende una scatola da scarpe?
Io affianco lo spazio Newtoniano a qualsiasi altro possibile spazio con pari dignità, e fra tutti questi pragmaticamente scelgo quelli che al momento mi servono.
Ma se tutti gli spazi hanno pari dignità nessuno di questi potrà mai rappresentare in esclusiva l'universo, a meno di non dire che c'è ne è uno rappresentativo, ma poco conoscibile, non assumendosi così responsabilità intellettuale, restando sospesi fra conoscibile e inconoscibile.


Io ti ho spiegato perche' lo spazio newtoniano "non va bene" come contenitore dell'universo.

L'argomento e' uscito fuori solo perche' tu lo hai proposto.

Il centro del mio discorso non era il contenimento spaziale dell'universo, ma il fatto che c'e' un oltre, un prima e un dopo dell'universo in senso fisico, quindi non si puo' fare dell'universo un'astrazione, per fare poi della mistica in merito.

L'universo senza la sua storia non e' niente, ed e' chiaro che IL niente, il nulla che e' emerso dalla nostra divisione arbitraria dell'intero, fatta prima magari e giustamente per comodo e poi, ed e' qui l'errore, creduta per vera, e' contenuto NEL niente (grazie al cavolo), o anche nell'infinito astratto di uno spazio newtoniano, ma questi sono appunto i limiti immagginativi e dialogici degli uomini, non dell'universo.

Ovviamente, prima di ricevere altre critiche stupide in merito, preciso che l'universo per me e' la totalita' di cio' che e' conosciuto, non la totalita' di cio' che esiste.

Alcuni definiscono l'universo come la totalita' di cio' che esiste, ma io non penso che si possa fare scienza con un concetto cosi ' poco scientifico -la totalita' di cio' che esiste-, e cosi' pieno di paradossi, e cosi' eminentemente filosofico.

E molto piu' "scientifico" definire l'universo la totalita' del conosciuto strumentalmente, non gia' dell'esistente.

#1780
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
20 Settembre 2023, 12:06:37 PM
Citazione di: iano il 20 Settembre 2023, 11:04:39 AMTroppo lungo è l'elenco delle tue contraddizioni. Il tuo sembra più un recalcitrante, ma inevitabile avvicinamento alle indigeste  idee recenti di spazio, come prodotto dalla materia.
lo spazio Newtoniano contiene tutto in coerenza con la nostra percezione, ma è proprio il ruolo della nostra percezione che è sottoprocesso da un bel pò.
Lo spazio è un astrazione matematica che deve accogliere al meglio i recenti fenomeni scoperti, e quindi muterà nel tempo, con l'accumularsi delle nostre osservazioni.
Al momento non tutte queste osservazioni si riescono a includere nello stesso spazio, per cui al momento in effetti sono diversi gli spazi cui facciamo riferimento.
Potremo sperare di ridurre tutti gli spazi ad uno, ma non è una necessità.
Dello stesso infinito di cui parli al singolare ne esiste ormai un campionario. Sarebbe utile consultarlo per farsene un idea più proficua anche alla discussione filosofica.


Io ho scritto solo che l'universo e' contenuto in qualcosa che non conosciamo, o che conosciamo poco. L'origine e il termine dell'universo e' il vuoto quantistico, che poco conosciamo, o forse la dinamica di un multiveso, che altrettanto poco conosciamo.

Sei stato tu, che hai proposto l'idea che l'universo possa essere contenuto in uno spazio newtoniano; questa idea, tua, non mia, e' contraddittoria: sia per i paradossi conseguenti all'ipotesi di un ente fisico reale e finito contenuto in uno pseudoente infinito (non fisico, astratto), sia perche' e' un gioco semantico, infatti spazio, nel senso newtoniano del termine, e' un concetto-contenitore, non un contenitore reale, e tu, nella tua frase pretendi che valga cone contenitore reale, perche' lo supponi finalizzato a contenere un contenuto reale, come se lo spazio newtoniano fosse una scatola da scarpe, e l'universo una scarpa. E quindi le contraddizioni sono tue, non mie.



#1781
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
20 Settembre 2023, 09:25:55 AM
Citazione di: iano il 20 Settembre 2023, 05:48:58 AMMa se sei convinto che un contenitore dell'universo c'è, cos'ha che non và bene il ben definito, non conosciuto quindi solo vaghissimamente, spazio Newtoniano?


Lo spazio newtoniano e' un concetto filosofico, non uno spazio reale, quindi non e' adatto a contenete niente. Esso se fosse solo spazio newtoniano "puro", senza altri elementi ne' caratteristiche, 
non potrebbe contenere nemmeno il vuoto quantistico, o le proprieta' topologiche e metriche di uno spazio relativistico. Uno spazio dove nulla esiste, e' uno spazio nullo.
Inoltre, siccome lo spazio newtoniano e' infinito, e l'universo e' grande, ma finito, l'universo posto "dentro" lo spazio newtoniano sarebbe un ente finito posto dentro un ente infinito, il che e' un paradosso, perche' l'ente finito sarebbe relativamente inesteso, non-posizionato e non-reperibile, rispetto al suo -infinito- contenitore.

Un infinito puo' contenere solo un'astrazione/nulla, o un altro infinito. E pare che il nostro universo non sia nessuna di queste due cose.

Quindi, non puo' galleggiare dentro un infinito/amorfo, cosi' come non puo' "confinare col nulla", perche' il nulla in senso spicciolo non esiste.


#1782
Scienza e Tecnologia / Re: L' universo come non è
19 Settembre 2023, 22:17:45 PM
L'universo c'e', ed e' contenuto in qualcosa che -semplicemente- non conosciamo, o conosciamo solo vaghissimamente.

Perche' non possiamo, conoscere, ne tantomeno conoscere bene, tutto.

Per non cadere nella mistica dell'essere e del nulla, basta infinitizzare l'esistenza, ponendo pero' un limite ben preciso alla conoscenza, limite variabilmente rimuovibile ma mai eliminabile, e cosi', si puo' fare a meno della (metafisica ed hegeliana) essenza.

Abitiamo i nostri limiti conoscitivi e percettivi, limiti la cui "liminalita' ", e la cui sovra-posizione, in senso cosmico e naturalistico non ha nulla di speciale, se non, soggettivamente, per noi.

L'esistenza e la pensabilita' dello spazio e del tempo implicano la loro infinitudine, come in Spinoza.

Che sia un digradare nel vuoto, o nel multiverso, l'universo non ha mai, l'ultima parola.

#1783
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
19 Settembre 2023, 18:47:50 PM
Citazione di: InVerno il 19 Settembre 2023, 18:07:06 PMVa bene, siamo tornati a Odessa e Bandera e altri fatti pubblicati da tutte le testate del mondo decine di volte spacciati per "la pillola di matrix", lo prendo come un rifiuto di svolgere una basilare analisi sociologica, i lettori adulti traggano le loro conclusioni.



Le conclusioni, ai fatti di Odessa e al culto di Bandera, sono che quello ucraino e' un regime di merda, e questa e' anche l'unica ulteriore "analisi sociologica" che ne deriva, o quantomeno che ne potrebbe derivare, e che ora mi sento di fare, oltre a quelle che altrove ho gia' fatto.

I fatti noti e le notizie... sono quelli che sono, e, appunto, c'e' chi trae le debite conclusioni e chi no.

La giusta metafora della "pillola rossa", in un discorso sensato, sarebbero al limite le (personali e individuali) possibili conclusioni conseguenti alle notizie e ai fatti, non certo le notizie e i fatti in se'.

Nessuno qui mi pare, ha mai preteso di dare notizie sconvolgenti o inedite.


E quindi, non confuti nessuno, ribadendo la natura "nota" delle notizie. Da parte tua solo vuota e faziosa retorica, come (quasi) sempre.

#1784
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
19 Settembre 2023, 17:44:05 PM
Citazione di: anthonyi il 19 Settembre 2023, 17:34:51 PMSecondo me pure a te piace, non credo lo cambieresti mai né con la Russia putiniana, né con quella dei soviet.
E' bello fare il comunista rivoluzionario con la serenità e le sicurezze che il mondo liberale e democratico offre.
Io ci sto gia', nell'Eurasia dei soviet...
Il saggio e' sempre, cittadino della Repubblica.

#1785
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
19 Settembre 2023, 15:54:32 PM
Citazione di: InVerno il 19 Settembre 2023, 14:36:06 PMChissà dove ottieni queste conoscenze esoteriche per ribilanciare l'opinione pubblica (sul forum di riflessioni).. io lo so dove le ottieni, vai su google (il motore di ricerca del capitale) e trovi risultati (sponsorizzati dai capitalisti) in italiano di tutte le testate giornalistiche italiane, che hanno parlato ad libitum di azov e dei problemi ucraini dal 2014 in poi. Grazie per condividere queste informazioni proibite, fonte le più importanti testate nazionali ed internazionali, che hanno  centinaia di risultati riguardo gli argomenti che tratti. Grazie niko per leggerci il New York Times, non ci saremmo mai arrivati da soli.

Nel frattempo dimostri di non sapere cosa sia una analisi comparata, i punti che citi, mal messi per come sono, non comparano per niente Russia e Ucraina, li affibbi semplicemente ad una parte, senza dimostrare perchè meritano di essere affibbiati ad una parte più che all'altra. Ti rifiuti per altri motivi.. ;)



I posapiano pensano che il problema sia l'azov, io invece, penso che il problema sia il governo ucraino, e non solo quello, che l'azov lo ha cooptato nel potere e nell'esercito regolare, insieme ad altre milizie, che gli ha permesso di reclutare, spostare in giro per il mondo e rendere al di sopra della legge i suoi scagnozzi, insieme ad altre milizie, che insomma ha permesso e foraggiato il paramilitarismo, paramilitarismo che e' la vera forma "ur" nel senso di Eco, del fascismo, braccio armato del capitale, nazionale e transnazionale.

E che non ha mai indagato seriamente sulla strage di Odessa, altrimenti avrebbe dovuto inquisire e arrestare e i suoi stessi cani da guerra, che per esso guerreggiavano.

Io NON devo essere super partes, devo essere prima di tutto contro l'imperialismo di casa mia, italiano (con i trafficanti di armi che diventano ministri) ed occidentale; non mi ci vedrete mai "super partes", cioe' ignavo, nel senso degli idealisti e dei posapiano.