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Messaggi - green demetr

#1771
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Homo sapiens
19 Novembre 2020, 00:36:40 AM
Citazione di: Mariano il 15 Novembre 2020, 18:59:47 PM


Indipendentemente dal significato antropologico, ho sempre pensato che la nascita dell'"homo sapiens" significasse che l'essere umano aveva iniziato a sviluppare le sue capacità razionali.
Ora mi rendo conto di aver preso una cantonata: di fatto l'uomo più che un animale razionale è un animale particolarmente emotivo.
La maggior parte delle nostre azioni non seguono una motivazione logica, ma sono condizionate dalle reazioni emotive che scaturiscono dall'ambiente che ci circonda.
E' meglio essere razionali o emotivi? ed ancora: si può riuscire ad esserlo contemporaneamente?


Ma certo, una bella cantonata.


Ti spiego anche il perchè, in termini filosofici, e dunque generali.


Homo sapiens, è l'uomo che ricorda lo strumento. Prima gli uomini non lo usavano scientemente, ossia con consapevolezza, ossia non lo sapevano. In realtà l'uomo utensilis è molto più antico di quanto gli antropologi si scervellino di sapere, senza consapevolezza di alcunché di niente.


Qua c'è molta confusione, lascia che ti illumini (non di immenso ahimè, ma localmente sulla pagina da te aperta).


La ragione è uno strumento. Infatti DEVI ragionare nei termini di cosa significhino le parole alla loro radice, ossia al significato latino che è molto più ostensivo di qualsiasi scemenza proposta dalla contemporaneità.


Ragione deriva da RATIO, e la ratio è la divisione, ossia lo strumento del calcolo, della distribuzione delle misure e delle unità.


Insomma è la concettualizzazione fatta del Mondo, e infatti senza RATIO non esiste MONDO.


MA e qui arriviamo alla tua confusione, il MONDO (che è il prodotto della ratio) non è l'uomo.


Vedi amico il razionalismo in filosofia era del buon CARTESIO e di LEIBNIZ, molte cose sono successe contro il razionalismo, ANZITUTTO IL CRITICISMO (di kantiana memoria) e poi L'IDEALISMO (di hegeliana memoria). CHE poi il novecento abbia rigurgiatato queste due IMMENSE FILOSOFIE, è ancora oggetto di una mia personale INCREDULITA' di fronte alla stupidità umana.


VERAMENTE CI VOLEVA DECOSTRUZIONISMO EMPIRIO-CRITICISMO MATERIALISMO per poi tornare rimbecciliti al nuovo realismo odierno????
Incapace persino di capare l'antico RAZIONALISMO.


Ah ah c'è del comico in tutto ciò.


Il razionalismo catesiano sa benissimo cosa è l'uomo.


Penso dunque sono.


Non calcolo dunque sono.


IO spero per te che capisci questa differenza, sennò c'è il forum filosofico a fartelo capire.


E dunque effettivamente non ha senso contrappore il mondo con l'uomo.


Bisognerebbe intendersi non sulla ragione come infine dici, ma proprio sulle emozioni, e sulla presunta irrazionalità di questi.


Di certo non è una cosa che te la cavi facilmente in 2 parole.


Ma di certo le emozioni NON sono il MONDO....e dico io GRAZIE A DIO!


Ora l'uomo è "l'uomo emotivo"? sarebbe la domanda più facile, a cui il lettore vorrebbe rispondere prima di subito.


E a cui io invece rispondo: non hai capito nulla caro lettore, ma proprio NULLA DI NIENTE.


Le emozioni sono forse una dimensione calcolabile??? ah ah ah!!!! MA FATEMI IL PIACERE UOMINI ROBOT!


Ma vedete sono diventato buono.


E di nuovo te l'ho già detto DEVI andare alla radice della parola, lascia perdere le minchiate di INTERNET.


EMOZIONE deriva da EX MOTUM, ossia ciò che mi muove, MA NON DALL'interno come la demenza umana continua a credere indefessa. bensì EX, ossia esternamente.


Ossia l'emozione è ciò che mi muove in quanto forza non MIA.


Ecco ora la domanda giusta sarebbe mia di chi?  e qui la dimensione antropologica e medico antropologica NON SA NIENTE.
BACK TO FILOSOFIA PLEASE-  Forse è lì che si inizia (Ma quando si re-inizia dico io? ancora ai piedi di CARTESIO SIAMO! how disgracefull!!!) a capire cosa è l'uomo. E sopratutto chi siamo noi.




OH MAN!






PS scusate spoiler, perchè sono diventato buono:


Noi siamo colui che invera l'uomo in quanto tale, ossia al pieno del suo potenziale immanente e trascendente.


Immanente in quanto contrazione del divino ossia in quanto IO e trascendente in quanto visione degli infiniti mondi possibili ossia come DIO.


L'uomo è mondano in quanto fallimento alla risposta che la domanda CHE NOI SIAMO, in quanto tali, ossia in quanto trascendenti la possibilità della visione, dell'ALTRO, in quanto infinitamente differente da noi, ossia da io, appunto in quanto non esiste un io, ma esiste sempre un noi. L'io si specchia nel sè dell'altro, e implode quando specchia se stesso, in quanto inesistente, se non come domanda dell'altro.
Quando smettiamo di domandare la diversità dell'io, nell'altro, diventiamo COSE OGGETTI ossia diventiamo SCHIAVI ossia SOGGETTI a qualcosa, e cosa è questo qualcosa se non che IL MONDO?


Dunque il MONDO e la mondanità è quello che nel cristianesimo (EREDITANDOLO DALLE GRANDI RELIGIONI MISTERICHE) si rivela in maniera goffa come peccato.
Peccato che poi fraintendono e si perdono nella cura del soggetto (FOCAULT e al suo OPPOSTO NIETZCHE, l'unico vero grande maestro).


INSOMMA AMICI! DA SPOILER: L'homo sapiens e l'homo ludens sono figure del soggetto, ossia NON SONO L'UOMO, l'ubermensch nicciano.


MEDITATE GENTE MEDITATE,




BUON MARIANO, alla fine una risposta molto v[size=78%]eloce volevo dartela, ma CERTO CHE L'UOMO è l'UOMO EMOTIVO!!!!GIAMMAI L?UOMO RAZIONALE: ABORRRRRRRROO!

che vuoi mi sento molto ludens oggi  :)  ;)
[/size]
#1772
Tematiche Spirituali / Re:La chiesa è morta?
18 Novembre 2020, 23:19:55 PM
Ciao Viator!


Ma no, ma no, non sto parlando della Chiesa come quella istituzionale.
Io parlo proprio di quella che Dante profetizzava, ossia una chiesa con il potere spirituale, e non temporale.
La chiesa di fatto non ha più il potere temporale da tempo, ossia dai tempi di Hobbes e Locke.
Ma fino ad oggi aveva l'indubbio potere spirituale.
Io sto parlando di una morte epocale, quella della fine del potere spirituale...forse non è ancora chiaro l'effetto devastante che questa situazione che si è andata formando, molto rapidamente, e del tutto fuori controllo.
Altro che la divisione della chiesa in occidentale e orientale, che comunque fu percepita come una vera e propia apocalisse.
Io qui parlo proprio parlo di una morte che porterà un nichilismo talmente potente che non so se l'umanità ce la farà a resistere.
E ti sto parlando ancora di cose evidentemente di percezione delle cose, in fin dei conti a livello temporale.
Ma la sconfitta del Gesù onnipotente... dovrebbe far tremare i potenti del mondo...e qui sto parlando a livello spirituale.
(non che a quelli freghi  ;)  )


La Chiesa fa quello che può non si può sentire, anche se laicamente è una frase del tutto sensata.
Ma la chiesa non è quello che gli atei pensano che sia.
E' sempre stata LA ROCCAFORTE, LO SCUDO.
Leggiti il breve libretto di Cacciari per i tipi dell'adelphi, sul potere del KAIROS.


La chiesa è l'ultimo baluardo all'apocalisse.


Stiamo parlando di apocalisse...il mondo cristiano forse è già morto da tempo, ma dovrebbe essere una cosa da far saltare i banchi!
#1773
O una risposta immediata! Grazie Jacopus!


Sperando che il grande gelo che mi è entrato nel cranio (tipo spleen di Baudelaire) mi riporti anche nei prossimi giorni a scrivere, ne aprofitto subito per aggiungere qualche considerazione.

Si caro Jacopus, è molto ben pensato, il divano ha portato consiglio  ;) .

Il soggetto, che è sempre una costruzione, ha bisogno di sussistere come elemento politico, proprio perchè quella attuale è una crisi politica.
Dunque tu avvii uno spunto interessante.
Sul lato microchip, la raccolta dati, è solo una narrazione per l'esercizio del potere politico.
Tu invece la vedi come una possibilità ontologica.
Ossia che il soggetto è costruito dai microchip.
Ma questo contraddice quello che il divano molto amichevolmente ti ha suggerito e tu con una bellissima intuizione, che apprezzo, e faccio mia immediatamente, hai seguito poco prima.

Il problema del BIG DATA è in circolazione da un bel pò, con la differenza che il problema degli analitici era come fare, e non farne una critica.

Ossia correggo io, come creare una narrazione da dare ai piedi ben leccati delle varie governance mondialiste. Come diceva il buon CB, ma a questa gente vogliamo dare un panino  o no? (leggi Floridi e tutta le nuove scienze del informazione dell'informatizzazione, una parola che mi fa sanguinare le orecchie).

Ovviamente le scienze dell'IT non hanno bisogno dell'aiuto di questi fattorini dell'informazione universitaria. (bastano i TG).

No è corretto lo spunto iniziale, e vale anche per le automatizzazioni varie.
Il soggetto è creato.


Ecco la tua resa è abbastanza veloce, quando parli dell'eroe romano (forse intendevi dire romantico, mi suona meglio), chiaramente obsoleto, e facilmente replicabile come hai ben detto. Purtroppo sulle faccende dell'estetica sono completamente estraneo, ma mi pare di aver capito.

Comunque è appunto vero, il romantico, nel senso proprio negativo del termine, ossia il sognatore è idillicamente preso dalla sua immagine è bypassato dal suo comportamento reso legale dall'accesso ai BIG DATA, spostamenti, credenze, livello di resistenza al potere etc...
tutte cose algebricamente determinate, e quindi con un  periodo iniziale di raccolta con risultati molto discostanti.
Ma nondimeno reso possibile dallo statuto del soggetto eroico sognante.

Sarebbe necessaria una disanima psicologica del caso. Cosa per me molto interessante, ci sto lavorando, con molta noia, e scarso progresso.

Rimane il dato finale incotrovertibile per lo status quo (dove siamo noi oggi).
Il soggetto è ampiamente oltrepassabile, e assolutamente manipolabile.

Ti chiedo solo di ricordarti di non spostare questa malleabilità nostra, mia tua e di tutti, sul lato ontologico. E' un errore che ho già ascoltato in alcuni intellettuali, chiaramente smaliziati, ma subito in grave errore.

Se il soggetto è una narrazione cosa è l'io e il sè?

E sopratutto riesci o riuscite a spiegarmi il nesso della narrazione politica, che va subito a spasso con l'errore fondamentale?
Ossia che il soggetto viene chiamato io. E dunque politicamente il problema è di monopolizzare, ossia rendere ideologico, quello che dicono essere NON IL SOGGETTO (cosa che dovrebbe essere, per una futura politica non idiota) bensì l'individuo.

La rincorsa all'armamentario possente della psichiatria rischia di fortificare questa credenza.
Il soggetto in difficoltà (ossia l'inautentico heideggeriano) diventa l'individuo in difficoltà.

C'è uno spostamento sottile, che vorrei spiegarvi.

L'individuo è ancora quella scorza rimasta del pensiero cristiano, è rappresentato al meglio nell'idea di persona.
La persona sarebbe dovuta essere nelle utopie cristiane (rosmini su tutti) il modello dell'intero edificio cattolico.

Che questo mondo, quello occidentale, sia cristiano, è ben rappresentato dalla parola chiave che sta emergendo in tutti i paesi, dall'europa, all'america, fino all'america latina e l'africa.
Il mondo orientale invece NON SA.
Ossia dalla parola dignità.

La dignità è della persona. E la persona è l'erede del soggetto patriarcale del diritto romano.
E' fondamentalmente una figura del diritto.
Che non può funzionare senza la vera parola chiave la (pretesa) libertà che ne sostiene le fondamenta.

Dunque la libertà è una figura del diritto.
Capiamo subito in quale pantano culturale siamo finiti.
La libertà non è una figura del diritto, è una figura dell'essere umano.
Questa volta sì ontologica.(certo voglio vivere, ma posso decidere anche di morire).


C'è di più se la base è diritto (naturale)--libertà (hijacked)---dignità----persona (hijacked)---soggetto---individuo (hijacked).

Il rischio delle continue mimesi o delle infinite metamorfosi del significante, rischia di fare perdere di vista completamente, l'errore iniziale.

Scambiare l'inidividuo per il soggetto...è proprio questo l'errore ontologico PALESE.

Ora possiamo anche con molta fatica andare avanti, e far finta di niente, di questo errore lapalissiano.
Ecco che tutto torna.
La lotta politica è quella per l'individuo, che in realtà è la lotta per la persona che in realtà è la lotta per libertà che in realtà è la lotta per IL POTERE!!!!
La politica è completamente fuori traccia.


Infatti questo completo fraintendimento cosa porta se non che all'evidenza di base, ossia che il potere che ti soverchia deve essere a sua volta soverchiato.

Non si va da nessuna parte, perchè la narrazione sarà la medesima.

Il soggetto inautentico perdurerà fino al colasso. Necessiterà di una intera catena medica per mantenerlo in vita, esattamente come nella distopia di MATRIX, che coglie nella sua ambientazione piuttosto che nella storia new age, il suo fulcro più inquietante.
Perchè ci porta sui territori che l'analisi freudiana chiama quella dell'estraniamento.
Ossia non essere più a casa propria pur essendo a casa proprio.
Ossia e qui vi do ulteriori spunti di riflessioni per finalmente cominciare a capire qualcosa.
In fin dei conti Jacopus da brava volpe, ha risposto solo sul soggetto, e non sull'io, e sul sè.
Forse che il soggetto inautentico, è inautentico proprio perchè la narrazione non è quella dell'io?
Ma allora se noi non siamo il soggetto che pure crediamo di essere in quanto PERSONE.
Ma allora cosa diavolo è l'io?


Eh eh meditate gente, meditate!
#1774
Tematiche Spirituali / La chiesa è morta?
18 Novembre 2020, 22:06:15 PM
Capisco che c'è il rischio di entrare in argomenti politici.
Ma appunto non lo farete, e non lo faremo.

Ne parliamo a livello generale.
La chiesa parla sempre del potere di Dio, o meglio del Cristo.
Infatti è così, al di là di quello che fa o non fa la chiesa.
Eppure ha abdicato in maniera brutta: non è più così.
Certo siamo costretti a tacere, ma insomma se vi informate un pochino sopratutto negli ambienti conservatori....WOW!

Mi chidevo se siete d'accordo.
O se volete esprimere un breve epitaffio.
Insomma io sinceramente non me l'aspettavo proprio, sarà che sono altamente disinteressato...però insomma storicamente avrà una sua rilevanza!

Sono talmente perplesso riguardo a questo silenzio, che potrei persino accettare la versione del Mondo nelle mani del Maligno. Sarebbe un segno vitale, di qualcosa....
o erano già tutti morti? Ma insomma!



#1775
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità atea
18 Novembre 2020, 21:57:36 PM
Cara Ipazia, cooptare Dante per ammetere la possibilità di una spiritualità laica....ma daiiiii.
Lo sai che Ulisse è nell'inferno vero?
Ma al di là della battuta, e lo è davvero per via delle mie recentissime illuminazioni sul sommo poeta, il punto è che la spiritualità è sempre materiale.
Il punto è capire che la materia non è quella atomista.
In questa semplice frase, credo che si distendano gli infiniti compendi ed elucubrazioni, nonchè meditazioni  e ascetismi, di ogni sorta e dove.

Il buon Nietzche questa volta lo lascio perdere. Dove è arrivato lui, nessuno ci è arrivato.

Ed è questo il punto.

Tu parli di spiritualità come senso del vissuto, ma quella è la filosofia.
La spiritualità è invece il destino, la domanda fatta all'uomo da Dio.
Egli sa rispondere?
Nei tempi antichi, ha attinto a profondità inaudite per i dententori del potere teologico attuale.
In caduta libera, e anzi ascoltando i suoi più attenti credenti, in pieno colasso, con tanto di fiamme infernali e tutte le implicazioni del caso, ossia depressione, scoramento, ibernazione probabilmente.
La chiesa è morta per sempre.
Nemmeno una parola su questo dagli utenti del forum? WOW






#1776
Tematiche Spirituali / Re:Gli angeli custodi
18 Novembre 2020, 21:37:28 PM
Gli angeli è il tema centrale, dell'intera cosmogonia ebraica, e dunque cristiana.
Ricordando che Gesù è il figlio della luce, il creatore di Mondi, e il distruttore di eoni.
Gesù è perennemente in compagnia degli angeli. Rileggettevi il vangelo di Marco.
Meditate e forse, dico forse sarete salvati dal loro furore imminente. Ogni profezia d'altronde ha un suo inveramento.
Peace and Love
#1777
La demenza del mondo intellettuale non si è più fermata, dagli anni 60 in poi è stato un delirio di nulla, un girare intorno all'impossibilità di prendere potere.
Oggi la teoria standard consiste nella monetizzazione delle prassi, la circolazione è possibile solo al costo, di una demenza infine resa legge.
Dunque ogni prassi se presa nel suo senso generale, ossia intesa come teoria semiotica, di eventi che segnano qualcosa all'interno del senso del semantica e del segno tout court, è considerevolmente un esercizio di nulla. Una mortificazione, se non  proprio un mandare a morire gli altri.
Esatto come Heidegger in ouverture alla sua critica della scienza, rimarcava, che se uno ingegnere non capisce nulla di virologia, è ok, ma se un ingegnere o un virologo non capisce niente della filosofia, allora è il disastro in atto.
Perchè in ballo è proprio il generale. E il generale DEVE essere alla portata di tutti.
Come sappiamo questo non solo si è rivelato utopia, ma anche sappiamo che lo stesso Heidegger proponeva una politica che rimaneva mille passi indietro alla sua metafisica.
Certamente si tratta di agire, e di reagire, ma nel contempo si tratta semplicemente di prendere atto di un tramonto, ossia di una contemplazione di un disfacimento.
Il tramonto essenziale, di un intera generazione presa dai suoi fantasmi, e mai capace di essere veramente presente a se stessa, ha prodotto non solo l'infamia della filosofia analitica, e dei suoi alleati (scienza e company), ma anche e a maggior ragione con ancora maggior infamia ha prodotto una incapacità, un ibernamento e infine la dimenticanza di cosa sia "generale".
Uno stato di demenza insomma. ::)

Qualcuno come il mio adorato Zizek (ok imperdonabile il suo ammutinamento recente a livello politico, ma insomma, si sapeva che prima o poi la sua malattia avrebbe prevalso) si è persino divertito a sostenere che in fin dei conti oggi l'unico a potersi ribellare è proprio l'idiota.
Ossia una figura non proprio demente, e nemmeno propriamente normale (ossia plasmato dai media, inteso in senso lato, il più ampio possibile, in fin dei conti è una teoria politica) di certo non intelligente.

Oggi essere intelligenti non solo è un  disvalore, addirittura presto, molto presto, una colpa, ma è proprio l'impedimento  maggiore ad un ritorno alla comprensione della generalità.

Si dovrebbe poi tornare a riparlare delle cose su cui la filosofia si è arenata.

Certo la questione del soggetto e dell'io. (ormai è un decennio che ci provo, ma vedo che anche i nuovi utenti che si iscrivono, parlano in maniera ancora assai imprecisa, i vecchi utenti invece sono le solite volpi che MAI affrontano di petto il problema).

Ossia del fatto che il soggetto e l'io, NON sono la stessa cosa.

Mi fanno tanta tenerezza quelle forze politiche (forze? non scherziamo) che ovviamente come una necessità di sopravvivenza del vecchio spirito cristiano si stanno piegando a destra.
Hanno proprio perso di vista il grande scenario.
Sul serio il problema è il punto di vista individuale? Ma daiiii.

Ed è proprio per via di una incredibile sottovalutazione del cuore pulsante delle premesse per poter accedere al  discorso filosofico che siamo a questo punto. Ciò che sembra lontano è invece proprio l'imminente urgenza del vivere quotidiano. (Oddio che parole obsolete, rispetto a quello che sta per succedere).

E comunque sia non cambia di una virgola:
IL cuore pulsante della filosofia è sul soggetto.

Parlare come mi è parso di vedere di Io, di sé, come se fossero intercambiabili, tra l'altro, per poterne discutere a livello scientifico (tra l'altro), mi dà l'idea di un profondo deragliamento di questo forum.

Amici cari è ora di chiarirsi, se no ogni dialogo è morto.

(oddio in realtà è già morto, prendetelo come una provocazione, chissà qualcuno risponda  ;)).

PS paul help me!  ;)
#1778
Citazione di: Dante il Pedante il 10 Ottobre 2020, 23:46:30 PM
Ciao green demetr
Sono Dante  :)
Io non sono colto come voi, ma ho paura del pragmatismo.Quando sento parlare di pragmatismo ho come l'impressione di sentire lo schiocco di una frusta dietro le spalle, come se qualcuno di potente volesse costringermi a correre sempre più veloce.Ma mentre corro non ne capisco il senso, e continuo a sentire schioccare implacabile la frusta.E allora mi chiedo:"Che caxxo vuole questo da me?" :(


Si tratta di processi psicologici, sostanzialmente la perdita del pensiero, rende lo spazio del soggetto claustrofobico, a questo punto meccanicamente il soggetto diventa violento.
Ossia diventa sadico, distruggendo lo spazio vitale degli altri.
Fino all'autodistruzione sistematica (sua oltre che nostra)

Certo ce ne sarebbe da parlare per anni.
Purtroppo l'intellighenzia sta rispondendo molto tardi, e contemporaneamente stanno nascendo filosofie ancora più stupide.
#1779
Tematiche Filosofiche / Re:Anima Mundi
11 Ottobre 2020, 00:24:19 AM
Citazione di: Dante il Pedante il 09 Ottobre 2020, 15:23:17 PM
Citazione di: Hlodowig il 09 Ottobre 2020, 14:51:36 PM
Il Mondo creò l' uomo, Dio creò il Mondo, l' Uomo creò se Stesso.

Il Grande Spirito (o la Grande Anima) che si divide e procede alla sua ri-unione, attraverso l' esperienza del Mondo.

L' anima (acqua-orizzontale), si incontra con lo spirito (fuoco-verticale) e procede alla sua generazione/ri-generazione.

Ma Acqua e Fuoco (freddo e caldo), poichè generati da unica sostanza (il tutto che scorre), procedono nel medesimo modo.

Il Mondo, è l' estensione della mia Anima, esso è parte di me e io sono parte di essa, quindi della Natura.

Citazione
la mia casa è il mondo
il mio spirito la natura
la mia anima l' universo
io sono il nulla
io sono libero

Può essere un pensiero degno di considerazione?

(sperando che la mano che cancella non si abbatta con la sua ira divina anche qui)

Grazie.
Ciao  Sono Dante il Pedante :)
E' bello quello che hai scrittoMi ha ispirato questo mio breve componimento:
Prima c'è Esso/Lui
Poi viene il Mondo/Mondi
Poi le diecimila cose.
Le cose che vengono dopo non sono uguali a quelle che vengono prima,ma sono generate da quello che viene prima.Perciò ,di quello che viene prima, si dice che è Superiore.Quello che viene dopo riceve la sua natura da ciò che viene prima, perciò viene detto Inferiore.Quello che non riceve la propria natura da nulla viene detto Sommo.Può il Mondo/Mondi non avere ricevuto natura da nulla e dirsi quindi il Sommo?Questo appare insondabile.Ma la natura diviene e ciò che era ieri non è più oggi.Può il Sommo divenire e non essere più oggi ciò che era ieri?


OTTIMO DANTE.


L'ultimo arcano come ho già spiegato sopra, è che la Natura è viva solo fino a quando c'è generazione.
E la generazione in quanto fuoco originario, è eterna.
L'uomo distruggerà il Mondo come già detto dall'Apocalisse, quando smetterà di benedire.
Direi che in tempi di sordo cinismo come quelli che stiamo vivendo, l'oscurità si sta impossessando della Natura (ciò che chiamiamo Mondo).
Ma se nel mondo inferiore esiste il buio (genesi) nel mondo superiore c'è sempre la luce.
Il sommo eterno, rimarrà per sempre eterno ovviamente.
#1780
Tematiche Filosofiche / Re:Anima Mundi
11 Ottobre 2020, 00:15:37 AM
Citazione di: Hlodowig il 09 Ottobre 2020, 14:51:36 PM
Il Mondo creò l' uomo, Dio creò il Mondo, l' Uomo creò se Stesso.
Il Grande Spirito (o la Grande Anima) che si divide e procede alla sua ri-unione, attraverso l' esperienza del Mondo.
L' anima (acqua-orizzontale), si incontra con lo spirito (fuoco-verticale) e procede alla sua generazione/ri-generazione.
Ma Acqua e Fuoco (freddo e caldo), poichè generati da unica sostanza (il tutto che scorre), procedono nel medesimo modo.
Il Mondo, è l' estensione della mia Anima, esso è parte di me e io sono parte di essa, quindi della Natura.
Citazione
la mia casa è il mondo
il mio spirito la natura
la mia anima l' universo
io sono il nulla
io sono libero
Può essere un pensiero degno di considerazione?
(sperando che la mano che cancella non si abbatta con la sua ira divina anche qui)
Grazie.


Il mondo è increato, è uno spazio perenne e infinito, Dio creò l'uomo e l'uomo tornò a dio (immortalità dello spirito)
Se l'anima è il mondo, allora il mondo è un acqua, genesi.
Lo spirito è il fuoco, che spira sull'acqua, e da cui generano i semi, essi glorificano la rosa, genesi.
I semi procedono allo stesso modo sono d'accordo, ossia il basso e l'alto, destra e sinistra, nord e sud, est e ovest, profondo, alto.
Insieme al seme sono le 11 tribù d'Israele. E la rosa, è lsraele. Ossia è il tempio.
Il mondo si vede solo a partire dal seme, dal suo punto di vista, ossia dal soggetto.
E' il soggetto la gloria del mondo, l'altare del tempio, che inneggia ciò che non si vede. E gli 11 attributi sono ciò che vivificano la natura, ossia è la misericordia.
Il Mondo non si vede, è la Natura che si vede.
Ma la natura si muove tramite lo spirito, ossia tramite il fuoco.
Questo pensiero è il pensiero universale degli antichi, che è conosciuto dalla cina alla grecia, passando naturalmente per l'india e il medio-oriente.
Scopo dell'uomo è dunque di essere il benedetto che ha misericordia.

Ora leggiamo la poesia.
la mia casa è il mondo
il mio spirito la naturala
la mia anima l' universo
io sono il nulla
io sono libero

la mia casa è il mondo: corretto, in quanto io sono l'altare nel tempio. Ma il tempio non si vede.
Il mio spirito è la natura: corretto in quanto la misericordia è ciò che benedice la natura.
la mia anima è l'universo: corretto in quanto l'altare che io sono custodisce il segreto del mondo di sopra.
io sono il nulla: corretto, l'altare è solo un punto che congiunge due mondi.
io sono libero: corretto , sono libero di benedire la natura, ossia il mondo, perchè ciò che è in basso è anche in alto.
#1781
Tematiche Filosofiche / Re:Anima Mundi
10 Ottobre 2020, 23:52:43 PM
Citazioneauthor=viator link=topic=2368.msg46529#msg46529 date=1602154962

Di particolare ed esclusivo dell'uomo io invece considero lo SPIRITO, il quale, come ho accennato, sarebbe un'ANIMA dotata di INTENZIONE........attributo quest'ultimo....sì unicamente e tipicamente umano.

Capisco quindi che la visione e comprensione tua e di tanti altri del concetto di anima...........non ha nulla a che vedere con ciò che ho scritto, dal momento che delle tre possibili "visioni del mondo" :

       
  • fisiocentrica (il Mondo creò l'Uomo, il quale ebbe bisogno di crearsi il concetto di un Dio)
  • teocentrica (Dio creò il Mondo poi quindi l'Uomo)
  • antropocentrica (L'esistenza dell'Uomo giustifica l'esistenza di tutto il resto)
......................io credo nella prima, tu ed i molti altri credete in una delle altre due. Saluti.


A mio parere confondi lo stesso tuo pensiero.


Se il mondo è l'anima, e l'anima è la forma a cui dà sostanza, allora ci sarebbero tanti uomini quante anime, che danno sostanza.
Dunque esisterebbero infiniti mondi. E invece il mondo fisico è uno e uno soltato. (vedi la polemica spinoza-leibniz, e più in generale universalismo contro relativismo)
Dunque l'anima possiede il corpo, eppure tu stesso affermi che ognuno di noi possiede un anima.
Ma se è l'anima mundi a formare il corpo fisico, dovrebbe essere vera la prima e non  la seconda.
Invece dovresti ragionare proprio sul concetto che ti fa dire di possedere un anima.
Sai benissimo che quello che ti possiede, è unico e incomunicabile.
Il principio della vita, è completamente irrelato al morto.
Quando vedi un morto è sempre un trauma, perchè ti rendi conto, che non è più lui.
Il corpo morto come cartina tornasole per evidenziare come sia tutto il contrario.
E' il principio vitale che possiede un corpo per vivere in questo piano di realtà, che la filosofia indaga.
Pensa ad Husserl e alla distinzione fra corpo vivente e corpo morto, mera materia.
Questa è filosofia profonda, nulla a che vedere, possiamo fermarci qui tranquillamente, con il religioso.
#1782
Citazione di: Aumkaara il 09 Ottobre 2020, 11:46:08 AM
Dante il Pedante, io ti adoro, con quell'esempio.
Comunque, anche la filosofia si morde la coda. Solo che poi non si accontenta, a differenza degli altri automorsicatori: si divora pian piano tutta, e divora anche (i principi e le conclusioni su cui si basano) gli altri metodi.


Direi che invece è il contrario, la filosofia ricerca un assoluto proprio per evitare la nullificazione di tutti gli altri metodi che pretendono di trovare finalità, lontante dalle cose naturali. E perciò artificiose e false, non possono che diventare scienze dell'olocausto.
D'altronde gli autori che stanno aprendo gli occhi sono sempre di più, e sempre di più sono i mitomani della scienza del domani.
Chi divora chi? E' questa la vera domanda che dovresti porti, non chi divora cosa.
#1783
Citazione di: Dante il Pedante il 09 Ottobre 2020, 11:23:34 AM
Ciao a Tutti! ;D

Sono Dante il Pedante :)

Sono ritornato perché so perdonare. Fino a settante volte sette. E così,anche se sono stato censurato ingiustamente  ritorno perché ho visto che vi manco ;)

Questo ho scritto sul tema:
E' un circolo vizioso.Perché si stabilisce a priori l'unico metodo accettabile (quello scientifico).E' un cane che  si morde la coda. Sarebbe come  se un pescatore stesse pescando in un corso d'acqua dove ci sono trote  e altre specie di pesci d'acqua dolce.Arriva qualcuno che, vedendolo pescare, gli dice:"Potrebbe darsi che, in questo corso d'acqua, ci siano anche altri tipi di pesci, oltre alle trote.Che ne dici?". Ma il pescatore usasse per pescare solamente canna e piombi adatti alla pesca della trota e così, piccato, rispondesse:"Amico, prova tu a pescare con questa canna, e vedrai che esistono solo trote in questo corso d'acqua". Giustamente,però.l'altro obietterebbe:"Forse, però, bisogna usare un'altra canna e altri piombi per vedere se ci sono altre specie di pesci.Con questa,è evidente che potrai pescare sempre e solo trote".
Il pescatore, con la mente costruita da sempre per pescare solo trote, seccato per l'interruzione direbbe: "Allora, fammi vedere questa nuova canna".
" Ma tu sei disposto a usarla, se te la faccio vedere?" risponderebbe il passante.
"NO! E' una cosa ridicola.lasciami in pace ora, che devo continuare a pescare le trote!" :blank:


Ciao Dante il pedante.


Intendi dire che il circolo vizioso più che essere, come penso io, la pretesa di eliminare il soggetto in assoluto, sia invece un soggetto vivente che vive pragmaticamente la vita.


Certamente essendoci in ballo la questione del soggetto, il soggetto vivente è come un sottoinsieme.


Lo scienziato ha bisogno di frazionare la realtà in continuazione, in quanto è la sua prassi quello di farlo.


Lungi dal fare della scienza un mero errore, è la sua prassi, ossia la prassi politica dei suoi autori, a renderla catastrofica.
#1784
Citazione di: bobmax il 08 Ottobre 2020, 15:21:11 PM

Perché si fa una analisi?

Il perché non può che essere etico.

Il mondo è sistema per il soggetto.

In quanto sistema onnicomprensivo, può essere considerato il principio di ogni possibile analisi.

Tuttavia questo principio non è sufficiente a far avviare la ricerca.
Perché in se stesso è vuoto di senso.

Il mondo è solo il gioco da giocare, con i suoi giocatori e le sue regole.
Ma il senso, la motivazione per l'analisi la può dare solo il soggetto.

Soggetto, che è a tutti gli effetti assolutamente solo.

È infatti il figlio unigenito.


L'insieme delle causazioni come principio etico del soggetto.


Non potrei essere più d'accordo.


Come mai invece secondo te, la filosofia contemporanea, si sta spostando sempre più in ambiti cross-over con la scienza?


A mio parere è il principio della topologia della violenza come intitola molto bene Byun Chul, ossia è proprio per via del decadimento non tanto del soggetto che crea il principio etico. quanto dello spazio in cui agisce il soggetto, spazio sociale, ormai imploso sotto i colpi della scienza.
#1785
cit Phil del 8 ottobre
"Il «sapere fatto dall'uomo» (episteme) che «funziona nella realtà» non è in contraddizione con un'«ontologia che funziona», ne è anzi il fondamento;"

Si se ne facciamo una questione del funzionamento, ma allora appunto ribadisco, dunque l'oggetto è un attributo della matematica.

A questo punto entriamo nel solipsismo però.

Direi che invece ci sarebbero Locke, Kant, e infine Husserl, a prevenire un simile abuso del pensiero.

Naturalmente se invece la questione è legata al mero funzionalismo, e non all'oggetto, allora saremmo in un ambito dove il concetto di assoluto è un assoluto relativo.

Ma senza assoluto nessun pensiero della morte e dunque della vita.
In ultima analisi questo pensare è anche un invito a non  pensare, in assoluto.