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Messaggi - Ipazia

#1786
Attualità / Re: L' India ha ragione o no?
24 Agosto 2023, 15:35:23 PM
Se Zelensky avesse avuto una minima possibilità di vincere il referendum lo avrebbe fatto. Ma dove ? Nella Crimea e aree orientali che avevano, con le armi (che sono più credibili delle schede), scelto già la secessione. In aree ancora sotto controllo del regime di Maidan, dove si era operato un vero e proprio pogrom contro partiti, associazioni, chiese, monasteri e lingua, russi ?

L'Ucraina, sotto spinta Nato, non ha dato alla Russia altra scelta che la guerra e a questo punto saranno le armi e la deplomazia a porre fine alla guerra, non certo le farse elettorali avvelenate fin dai tempi del golpe del 2011.
#1787
Intendere la filosofia come sistema è aporetico fin dalle origini del pensiero filosofico. Con Eraclito in occidente, e con le filosofie orientali dell'apparenza ingannevole, si è preso atto fin dall'antichità classica che il divenire scompagina ogni certezza, ogni verità assoluta e che il reale è dialettico (divenire), non statico (essere).

L'impermanenza è la verità filosofica più assoluta che la storia della filosofia ci consegna e al suo interno ci è dato creare permanenze provvisorie in cui la vita e i processi materici della natura possono esistere ed essere "compresi".

Tale esistenza, divenuta autocosciente, non può sfuggire alla tentazione di rendere se stessa eterna, ma deve seguire vie traverse: paradisi, illuminazioni e fama, fissando il divenire in istantanee su cui sia possibile istituire ontologie, il cui merito maggiore è la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie verità.

La varietà, durata e riproducibilità dei processi reali permette tale operazione, fecondata da un "eterno ritorno" alle origini del pensiero, per poter pensare ancora diversamente, nell'incessante mutare degli eventi.
#1788
Citazione di: Dario il 23 Agosto 2023, 13:30:54 PMSi questo è quello che penso, ma si può provare che non esiste una non-filosofia? Intendo in maniera formale. Se qualcuno mi dice "questa non è una filsofia" vorrei poter argomentare e dirgli, no guarda che questa, comunque tu la chiami è una filosofia, per questa, quella e quest'altra ragione.

La filosofia è eminentemente metafisica e la metafisica è la ricerca dell'araba fenice denominata: essere. Ciò vale sia in occidente che in oriente. Ogni speculazione su "ciò che è" è ontologia: filosofia naturale (scienza) e filosofia umana (etica, estetica).

Filosofico è ciò che si interroga sui modi e limiti del sapere (epistemologia), e non disdegna di dare una sbirciatina mentale oltre i limiti (metafisica trascendentale).

Saggezza filosofica è non fingere ipotesi spacciandole per verità, ovvero, avere sempre la sensibilità intellettuale del limite, che ci libera dai cattivi assoluti: infinito, eterno, vero.

La non-filosofia è ignoranza, merce assai diffusa nell'universo antropologico.
#1789
Sfido qualsiasi episteme ad emergere in assenza di un cervello senziente. Philo-sophia è l'attività del cervello senziente umano. Magari i marziani sapranno fare di meglio, ma questo passa il convento terrestre. Non c'è episteme senza soggetto senziente, indipendendentemente dalla realtà (e verità connessa) su cui l'episteme si interroga e specula.
#1790
Come insegna Spinoza, la de-terminazione si raggiunge più facilmente per negazione. La negazione esclude da ciò che è determinato ciò che non lo è, e nel far ciò lo definisce: al negativo.

Il pensiero negativo riesce epistemicamente laddove il positivo non ce la fa. Si potrebbe dire che è una vittoria di Pirro, ma è comunque una vittoria della ragione su ciò che è metafisicamente indefinibile.
#1791
Un vincitore è leggenda, un milione di perdenti è un dato statistico. Ma il vincitore è importante perché sulla sua leggenda si costruisce il consenso anche da parte di chi ha perso,  spingendolo a riprovarci, a continuare a "partecipare", demonizzando chi si rende conto che non c'è trippa per milioni di vincitori, cui si toglie anche il loro poco perché la leggenda sia. 

Anche il circense si è evoluto, per chi ancora oggi non è andato oltre il panem. Elemento più costante del circense, su cui invece si può abbondare con tutta la potenza mediatica dell'imbonimento disponibile. 

Anche in questo campo la sperimentazione sociale della covidemia ha superato la stessa truffa farmacologica miliardaria, protagonista dell'evento, ed ha permesso che la truffa proseguisse anche di fronte ad una sequenza di sbufalamenti che avrebbero abbattuto la dittatura politica più solida e totalitaria della storia. La scienza del Capitale si è annessa la scienza in tutte le sue declinazioni, paradigmatiche e professionali. E con lo scalpo della scienza ci prova a continuare a sottomettere il mondo. 

Gramsci ci aveva visto lontano.
#1792
Le tecniche di dominio non sono aut-aut, bensì sinergiche: gorilla e indottrinamento vanno di pari passo fin dai tempi dei faraoni. In una società classista non c'è alternativa ad una composita tecnica di dominio perchè i privilegiati delle classi dominanti conservino il potere di fronte ad una massa maggioritaria di sudditi. La "scienza del capitale" consiste appunto nel sostituire quale strumento egemonico principale un mix di propaganda e ricatti sulla sussistenza, prima di arrivare all'uso dei gorilla. In ciò si differenzia dalle forme precedenti di dominio di classe in cui invece la forza bruta era prevalente sulla dissuasione ideologica, fino alla riduzione in schiavitù e alla deportazione.

Di questo raffinato strumento egemonico alternativo, per chi non l'avesse ancora capito, si occupa la citazione di Gramsci e va detto che rispetto all'epoca della carta stampata, di elite letterate e masse analfabete, quanto intuito da Gramsci si è potenziato di ordini di grandezza (ideologica) nella società della scolarizzazione di massa e dei media più disparati; mettendoci pure la "scienza" a servizio. Quella dei Pieroangela, accanto a quella sottotraccia del Capitale che dirige l'orchestra e possiede i media e chi li fa.




#1793
Citazione di: anthonyi il 21 Agosto 2023, 10:08:56 AMLa forza si sforza quando vi sono ragioni per sforzarsi, in quel caso la ragione era la necessità di far funzionare il porto di Trieste, i simpatici occupanti novax della piazza facevano solo danno all'economia del nostro paese.
Che è il modo classico per rivendicare qualcosa. In Francia ci sono andati più pesanti. La tua fissa: il dissenso non esiste ( nel paradiso del Capitale) è patetica.
#1794
Citazione di: anthonyi il 21 Agosto 2023, 03:22:25 AMIl tema era: "uso della forza per il mantenimento del potere da parte della classe dirigente"
Quei 4 co.... ni che manifestavano, oltretutto per una ragione delirante come quella novax, non mettevano in pericolo nessun potere costituito.
Lo decide anthonyi cosa mette in pericolo il potere costituito ? Costituito dove ? A Roma ? :D :D :D O a  Wall Street, Davos, Bruxelles,... ?

La forza non si sforza per minacce inesistenti al vero potere anche non costituito, ma reale.
#1795
Attualità / Re: Dire qualcosa di sinistra
21 Agosto 2023, 08:36:51 AM
Transumanesimo non è oltreumanesimo: è catename in più e basta guardare Schwab per averne conferma.
#1796
Uso della forza contro cavie dissidenti a Trieste:



#1797
Attualità / Re: Dire qualcosa di sinistra
20 Agosto 2023, 23:14:00 PM
Con tanti mammi che bramano figliolanze, perché dovremo toglierle a chi è deputato per natura ad averle?

Informo niko che la tecnologia medica da qualche tempo garantisce il parto indolore anche a chi non ha la schiava che "partorirà con dolore" al suo posto.

La simbiosi madre-feto è una delle poche cose umane che ci sono rimaste: vogliamo eliminare pure questa ?
#1798
Attualità / Re: Dire qualcosa di sinistra
20 Agosto 2023, 16:30:17 PM
Welcome to Capitalism. Provvederà.

"...cosa sia l'Umano non so, conosco solo il suo prezzo."

...Ich weiß nicht, was ein Mensch ist
Ich kenne nur seinen Preis.
#1799
@Phil 

La disputa sociopolitica non può essere meno ideologica di un pesce che volesse vivere fuori dall'acqua. Il riduzionismo fenomenologico che ignora il contesto incombente sui comportamenti individuali è un classico della retorica dominante. Epistemologico è prendere atto dell'acqua in cui l'animale politico vive e quindi si torna alle domande che ho fatto nel mio ultimo post. Domande in cui si può almeno tentare la via dell'oggettività.

Citazione di: Jacopus il 20 Agosto 2023, 16:01:02 PMRidurre tutto a ideologia significa credere che non esiste una realtà "vera" ed oggettivamente giusta. Ceteris paribus corrisponde a ridurre ogni vaccino "solo" a profitto di big pharma o ridurre ogni critica del capitalismo a "sovversivismo comunista", tanto per fare due esempi attinenti a due affezionati forumisti.

Mi sembrano paragoni forzati che non rispettano il piano di realtà a cui si riferiscono, ovvero la politica e la scienza medica in cui i criteri di asseverazione e falsificazione sono radicalmente diversi. Così come la scommessa su analisi "oggettive". Tenendo pure conto delle collusioni, oggettivamente riscontrabili.

CitazioneIl tema meriterebbe una sua discussione effettivamente. Circoscrivendo la questione alla sola praxis, dando cioè per scontato che la teoria galileiana dei fatti fisici sia sufficientemente epistemologica (nel senso greco del termine), sarebbe interessante capire se esiste una verità "pratica" ovvero applicabile all'etica sociale, oppure se è tutto un rincorrersi di dominati e dominanti che si scambiano di ruolo di tanto in tanto, come credeva Pareto. O altre verità scelte al mercato delle verità.

Se trovi risposte alle domande che ho posto sopra, si può discutere ... restando coi piedi incollati ai fatti, senza fughe utopiche e desideranti. E senza pudori relativamente alle proprie fedi, visioni, preferenze, interessi.
#1800
Citazione di: Phil il 20 Agosto 2023, 11:34:30 AMSe lo scopo del dialogo è ragionare, l'ideologia è spesso un terzo (o quarto, se sono due) incomodo fra i parlanti, ostacolo che rischia di deformare l'interlocutore ancor più di ciò che egli dice (come avete fatto, simpaticamente "d'ufficio", tu e Ipazia con il qui presente "tertium", assegnato di volta in volta "all'altra sponda" solo per aver sollevato obiezioni), inquinando e "affaticando" pesantemente il discorso.

La mia critica è al riduzionismo fenomenologico della tua ideologia, che qui compare anche nella dissociazione tra interlocutore e sua ideologia che invece sono un tutt'uno, quando la disputa diventa ideologica.

Se lo scopo del dialogo è ragionare, ognuno ragiona attraverso la propria visione del mondo, senza pararsi le terga con una "verità oggettiva non ideologica", ancora più falsificatrice di una appartenenza palesata.

La questione è semplice: viviamo in un mondo classista o egualitario ? Se classista, qual'è l'unità di misura del "valore" sociale che determina la "scala" ? Ci sta bene così o vogliamo qualcosa di meno iniquo ? ecc.