Conciliare le proprie ragioni con le ragioni della forza? Puoi spiegarti meglio per cortesia?
Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.
Mostra messaggi MenuCitazione di: Il_Dubbio il 09 Febbraio 2025, 23:59:54 PMSi ma tu dimentichi il ragionamento da cui sei partito. Tu hai detto che l'uomo è un animale. Per cui tu da un animale cosa ti aspetti?Non attribuisco un giudizio negativo sugli animali, così come ci viene tramandato dal linguaggio corrente. Gli animali sanno essere empatici, sono i grado di fornire cure amorevoli ai loro cuccioli, amano giocare, scoprire il mondo e intessere relazioni finalizzate alla riproduzione. Esattamente come Sapiens. E i più recenti studi ci indicano che molte specie di cetacei hanno un linguaggio ed addirittura dialetti che vengono compresi solo dal branco familiare che lo emettono. L'esempio del gorilla nel primo post indica che i primati superiori possono apprendere fino a qualche migliaio di parole ed esprimere con esse sentimenti di nostalgia e tristezza. L'uomo ha aumentato a dismisura il potere prometeico sul mondo, ha creato un deposito di conoscenze per cui ogni generazione non doveva ripartire da zero o accontentarsi di quello che poteva essere memorizzato in 30 anni. Questo ci ha permesso uno sguardo nuovo, introspettivo. È nata la religione e la filosofia. Però restiamo anche animali. Non a caso tu mi domandi: cosa ti aspetti dall'uomo, è un animale e massimizzerà i suoi profitti, non badando alle conseguenze. Osservando quello che succede, non hai tutti i torti, eppure proprio in virtù della "non automaticità del comportamento umano, della sua neuroplasticità, è possibile auspicare un salto ulteriore verso un senso di responsabilità, un senso del riconoscimento di essere immersi in un equilibrio che stiamo profondamente minando a nostro rischio e pericolo. È una partita aperta, nessuno sa il nostro destino, ma rappresentarci come "animali guida" piuttosto che come " esseri viventi superiori" ci permette di riconoscerci meglio in questo contesto dove ogni vita ed ogni pianta contribuisce al bene comune, per cui il loro sfruttamento deve essere moderato e connesso con la necessità della riproduzione di quelle risorse.
Vuoi che questo animale sia responsabile, che non sfrutti l'ambiente non manipoli la natura. Addirittura pensi che tutti i nostri simili siano nostri fratelli. Troppo,secondo me, aspettarsi tutte queste cose da un animale
Citazione di: Il_Dubbio il 09 Febbraio 2025, 22:57:06 PMLe classificazioni sono sempre difficili.Metti in gioco un aspetto importante. Nell'uomo la conoscenza si accumula in modo geometrico e questo accumulo ci rende una specie animale particolare. La cultura è un aspetto così preponderante nella nostra vita da relegare in secondo piano gli aspetti biologici. Non solo, la struttura culturale modella a sua volta il nostro sistema nervoso. Il cervello diventa così causa ed effetto (contemporaneamente) della cultura umana. Le conseguenze sono spettacolari: nessuna specie animale è in grado di avere comportamenti così agli antipodi come gli esseri umani e nessuno animale, ad eccezione dei virus e dei batteri e pochi altri (topi, formiche?) è stato in grado di colonizzare l'intero pianeta (almeno sulla terraferma). Ma la struttura arcaica, la fisiologia, la stessa struttura organica, la presenza di strutture emotive e cognitive, così come l'uso degli stessi neuro trasmettitori, ci dice che siamo originati dalla stessa materia. Il DNA è il codice che condividiamo con tutto il mondo animale e vegetale. Non c'è alcun meccanismo qualitativamente diverso che potrebbe farci ritenere superiori o comunque differenti. Altre specie di ominini come Neanderthal raggiunsero standard simili a Sapiens. Non abbiamo neppure l'esclusiva della cultura. L'abbiamo solo massimizzata in virtù di una serie favolosa di coincidenze, che sembra favolosa solo se non si pensa che la natura ha giocato con le combinazioni possibili per 3 miliardi e mezzo di anni. Pertanto il messaggio dovrebbe essere: abbiamo più potere, sappiamo manipolare la natura e l'ambiente ma siamo fratelli di ogni pianta e di ogni animale e dobbiamo sentirci responsabili di ciò, non i padroni del mondo e neppure pensare ad una finalità trascendentale che diventa di solito un alibi per poter continuare a sfruttare il mondo secondo ritmi che non possiamo più permetterci.
Ad oggi, non solo sulla Terra ma nell'intero Universo, non si conosce alcuna "specie animale" che abbia sviluppato le stesse facoltà cognitive come quelle che ha l'uomo.
Non è solo l'intelletto del singolo ad essere importante, è anche, e soprattutto, la storia della conoscenza, la quale viene tramanda di generazione in generazione. Questo è un salto importante e la biologia ha veramente poco da aggiungere. Non servono le classificazioni, perchè l'uomo cosi com'è oggi è inclassificabile.
Citazione di: anthonyi il 09 Febbraio 2025, 11:30:58 AM3000 anni fa certe cose erano perfettamente normali, da tutte le parti.D'accordo sulla differenza di manifestare il proprio dissenso in certe parti del mondo a differenza di altre. L'ho sempre scritto, anche qui, ma la democrazia non si esporta, anche questo dovrebbe ormai risultare chiaro, e soprattutto non si esporta con le armi.
Non é da quello che ci si basa.
E neanche dalla presunzione di superiorità che é un tratto comune della gran parte dei popoli.
Io comunque la simmetria non la vedo, perché nelle guerre c'é chi inizia, e chi reagisce.
E c'é poi il fatto che se quelli che sono contrari in Israele (contrari oltretutto in senso relativo, riguardante la dimensione della reazione che comunque non é messa in dubbio) possono manifestarlo pacificamente, a Gaza qualsiasi messa in discussione della linea della guerra continua é stata zittita ferocemente.
Citazionegli europei non hanno tanta necessità di arginare la natura come invece gli africani,Direttamente dalle teorie razziste di un secolo fa. Sarei curioso di sapere le fonti di questa affermazione. Se ce ne sono di successive alla fine del XX secolo, direi che siamo messi maluccio. Del resto con l'espansione dell'industria editoriale è possibile trovare le fonti a qualsiasi argomento. Ad ogni modo gli africani sono esattamente come noi e se inseriti ad Harvard riescono ad avere un self-control come il norvegese Olaf. Se, viceversa, Olaf, viene adottato da una famiglia Zulù, imparerà ad impaurirsi del Dio dei fulmini.
Citazione di: baylham il 30 Gennaio 2025, 12:03:17 PMDipende dalla separazione delle carriere, la riforma risolutiva.Baylham. In realtà non è affatto risolutiva, anzi peggiorerà la situazione. Per far funzionare la giustizia, servono tre cose: risorse e personale più motivato, maggiore digitalizzazione.