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Messaggi - baylham

#181
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
23 Luglio 2023, 18:28:44 PM
Citazione di: Alberto Knox il 23 Luglio 2023, 14:17:39 PMma quello che veramente conta non è il tipo di Dio che voi avete in mente, ma qualche cosa di più importante dell io, questo è quello che veramente conta, quando voi trovate qualcosa di più importante dell io a cui la vostra cupitidas si consacra, si dedica , si coniuga  diventando amor , amor amoris , diventando amore, voi siete salvi.
L'importanza, il valore, il bene è attribuito dall'io, per cui l'io è più importante, speciale, unico, di ogni altra cosa. Soltanto l'io puo attribuire importanza o meno a Dio o a qualunque altra cosa. E l'io non può controllare sè stesso.

Il filosofo Nietzsche ha influito minimamente sulla cultura della società, la sua influenza sulla biologia e l'economia umana è pari quasi a zero, basta leggere un libro di storia per capirlo.
La volontà di potenza è puro idealismo, un ossimoro letterario, irrilevante ai fini della comprensione dei processi storici e sociali.
Importante, fondamentale, invece l'influenza positiva di Darwin sul tema in discussione. La filosofia e la scienza derivante da Darwin riescono in parte a spiegare la volontà, la psicologia, la cultura, il finalismo.

Proprio perchè ateo, come Dio o lo Spirito non esiste, così non esiste la Materia.
Nietzsche non è un mio riferimento, non condivido quasi nulla degli elementi essenziali della sua filosofia.
Non mi interessa nulla della vittoria dell'ateismo, è importante per me: mi interessa che lo Stato democratico non privilegi una qualunque religione.

#182
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
22 Luglio 2023, 17:54:29 PM
Quando dalla Costituzione italiana sarà tolto ogni privilegio alla Chiesa cattolica, quando sarà eliminato l'8 per mille alle confessioni religiose, le organizzazioni sociali più inutili e dannose, quando sarà eliminata l'ora di religione cattolica dalla scuole pubbliche, quando saranno tolti i crocefissi dagli edifici pubblici, allora il cattolicesimo in Italia sarà finito. 
Dubito che potrò assistere a questi buoni eventi.
#183
Attualità / Re: Questione di lessico?
23 Giugno 2023, 16:58:52 PM
Non condivido Aspirante Filosofo58 la tua tesi, diversamente abile diventa un superfluo sostituto di uomo, che non dice nulla sull'uomo singolo, sulle sue individualità.

Apprezzo molto la disponibilità e la conoscenza di nomi con cui classificare, distinguere gli aspetti rilevanti della realtà, come quelli relativi alle differenze tra gli uomini, tra cui le loro malattie e disabilità.

Apprezzo inoltre il linguaggio politicamente corretto che metta al bando nomi, parole che abbiano un significato dispregiativo, offensivo verso altri. Parole, nomi comuni come cieco o lebbroso non hanno alcuna valenza negativa in tal senso, mentre frocio o negro si.
#184
Ma è il leader politico, nel caso Berlusconi, a formare i suoi seguaci o sono i suoi seguaci a formare il leader?
Secondo me sono i seguaci a formare il leader, per una semplice questione di numeri.
Siccome giudico patetico Berlusconi, i suoi seguaci sono altrettanto patetici, per cui niente di strano nei funerali di stato o nel lutto nazionale.





#185
Tematiche Filosofiche / Re: De dignitate homini
16 Giugno 2023, 13:09:06 PM
In primo luogo non sono Adamo. Il dialogo con Dio riguarda Adamo oppure Adamo sta per l'uomo in generale? 
Dal dialogo risulta che Adamo è stato fatto da Dio, quindi logicamente Adamo e il suo spirito libero non si sono fatti da soli. Che l'uomo o lo spirito si facciano da soli mi sembra quindi una madornale sciocchezza.
In secondo luogo, passando al generale, l'uomo o gli spiriti sono fatti tutti uguali o sono diversi? Se sono tutti uguali allora le loro scelte, determinazioni diverse sono dovute al caso? Se invece sono diversi allora il libero arbitrio è comunque uguale?
La mia impressione, in termini figurati, è che gli uomini, gli spiriti, siano stabilmente situati sulla superfice terreste e raramente e brevemente se ne allontanino verso l'alto, il cielo, o verso il basso, la terra.


#186
Tematiche Filosofiche / Re: De dignitate homini
15 Giugno 2023, 09:37:11 AM
Non trovo moderno, né logico il testo di Pico, buono per l'archeologia filosofica e letteraria, a partire dalla concezione del libero arbitrio e dell'autodeterminazione umana.
La sua attualità dipende da una cultura inconsistente, ereditata e diffusa, che attraversa la religione, l'economia, il diritto e la politica.



#187
Citazione di: Duc in altum! il 06 Giugno 2023, 18:47:20 PMSe fosse nei termini espressi dal CCI, non sarebbe più regolamentazione extraumana.
Ciò nonostante, se può servire alla riflessione, il rapporto genitoriale umano è presentato - dall'età della pietra - come compito dell'intera comunità (difatti gli yanomami o i chaima in Amazzonia ancora così legiferano) e non solo da babbo e mamma.
Questa pedagogia ha come principio l'arte del saper ben condurre la propria vita, e come fondamento l'esperienza (intesa come conoscenza al di là del sapere intellettuale).
Già dagli egizi, passando per la Mesopotamia e giungendo agli ebrei e ai greci, la regolamentazione di questo preciso cammino educativo ha preso il nome di sapienza.
Quindi basterebbe leggere (proprio come narrativa o saggio, tralasciando lo studio teologico ) i 5 Libri Sapienziali (incluso il Cantico, che altro non è che educazione sessuale) della Torah, o l'Ecclesiastico e il proprio Libro della Sapienza (libri deuterocanonici, ossia validi solo per la Bibbia cattolica), per incontrare un modo altrettanto illuministico di intendere il rapporto genitoriale.
La differenza tra i vari modi sta, come da sempre decanto, nella fede.
Tu, gentile @baylham, ritenendo che Dio non esiste credi nella legge dell'uomo (la Costituzione e la democrazia a cui fai riferimento), altri (me compreso ovviamente) rispettano ma non credono in questa Costituzione o democrazia umana, bensì in Dio come unico vero genitore di ogni essere umano ...quindi anche dei nostri figli.
Quindi libertà di scelta, ma indicare la strada in cui si crede...

Appurato che l'educazione dei figli è un compito di tutta l'umanità (se comunità ha un significato diverso si invita a precisare: il paese, la regione, lo stato, la Chiesa Cattolica, l'Europa), che la pedagogia si basa sulla sapienza (divertente), vorrei che si rispondesse nel merito sulla questione specifica posta: i 5 Libri Sapienziali (divertente), l'Ecclesiastico, il Libro della Sapienza (altrettanto divertente) che cosa prevedono rispetto all'educazione dei figli? I figli vanno educati alla religione dei genitori, si o no? E se si a quale dei due? E se loro, i figli, non ci stanno che succede?

Il fatto che tu ritenga che Dio sia il genitore dell'uomo non implica nulla riguardo l'educazione dei figli, soltanto che tu probabilmente insegnerai loro che Dio è il genitore dell'uomo.

Scusa l'ironia sulla sapienza, ma sono un sostenitore dell'ignoranza strutturale. 


#188
Sono stato un istruttore sezionale CAI di alpinismo, non ho mai invogliato nessuno a farlo. Ho smesso perchè l'alpinismo richiede una pratica, un allenamento assiduo, costante per divertirsi, per giocare sulle pareti delle montagne, altrimenti si rischia moltissimo, non ho più il tempo per farlo.

L'abisso che vedo è quello dell'ignoranza, disumanità e servilismo promossi dalle religioni, la figura di Abramo è emblematica in questo senso.

Riassumo la mia posizione: al centro dell'educazione ci sono i bambini, ragazzi, con le loro individuali capacità e bisogni. Non ritengo che un bambino o ragazzo abbia le capacità di comprendere i temi religiosi o filosofici, per cui non vedo alcuna necessità di uno specifico insegnamento pubblico in materia, ateo o religioso che sia. I bambini, ragazzi vanno educati ai valori della democrazia, quelli che sono alla base di una convivenza abbastanza pacifica, di uno stato democratico. Come ho mostrato la legislazione italiana sulla genitorialità è buona, valida secondo i miei criteri, si tratta di passare dai principi ai fatti, anche nella scuola. Soprattutto vorrei una scuola che i bambini, ragazzi e studenti frequentassero volentieri, anche con gioia a volte.
Tirare in ballo il totalitarismo e associarlo all'ateismo è una assurdità, soprattutto rispetto alla mia posizione che reputo molto liberale. Trovo invece molto illiberale che i genitori decidano la religione dei figli.
#189
Il figlio ha diritto di essere  mantenuto,  educato,  istruito  e
assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue  capacita',
delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.
Il figlio ha  diritto  di  crescere  in  famiglia  e  di  mantenere
rapporti significativi con i parenti.
Il figlio minore che abbia compiuto gli anni  dodici,  e  anche  di
eta' inferiore ove capace di  discernimento,  ha  diritto  di  essere
ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.
Il figlio  deve  rispettare  i  genitori  e  deve  contribuire,  in
relazione alle proprie capacita', alle proprie sostanze e al  proprio
reddito, al mantenimento della famiglia finche' convive con essa
.


Chiedo in quale parte della Bibbia, del Corano o di testi religiosi fondamentali si trovi una regolamentazione del rapporto genitoriale nei termini espressi dall'art. 316 del Codice Civile italiano.
(Non citatemi la famosa poesia I figli di Kahlil Gibran, che non c'entra).
Questo riassume parzialmente il mio modo illuministico di intendere il rapporto genitoriale: il rispetto verso un bambino, ragazzo, adolescente implica la sua libertà di scegliere, di apprendere qualunque filosofia, religione, cultura che desideri. Implica che la scelta di frequentare il corso di religione o d'altro spetta principalmente al bambino, ragazzo, non al genitore.
Per quanto riguarda invece le istituzioni scolastiche trovo sbagliato insegnare religione o filosofia a  bambini e ragazzi che non hanno la capacità di comprenderne il significato. I privilegi dati alla Chiesa cattolica poi vanno comunque eliminati, a partire dalla Costituzione, sono discriminatori.
#190
Citazione di: anthonyi il 05 Giugno 2023, 13:48:25 PME quali sarebbero questi effetti negativi? Vogliamo metterli a Confronto con le "nuove" religioni? Il marxismo, il nazismo e l'ateismo filosofico, tutte strutture che propugnano una cultura della morte e della distruzione di secoli di tradizione e di conquiste di civiltà che queste "nuove" religioni rifiutano di attribuire al merito delle culture religiose di stampo cristiano.
L'ateismo non è una religione, è la negazione di qualunque religione. Non c'è alcun bisogno di insegnare o predicare l'ateismo e nemmeno di insegnare una qualunque religione, soprattutto a degli scolari o studenti. Abbiamo una Costituzione in cui sono contenuti i valori, i principi dello Stato, questi vanno insegnati non dogmaticamente alle giovani generazioni.
Il marxismo è inconsistente, il nazismo è spazzatura. Il cristianesimo è vecchio, inconsistente, incoerente, come tutte le religioni tradizionali, incapaci di innovarsi, modernizzarsi. La concezione della sessualità, del mondo, dell'esistenza del cristianesimo fa pena, per non parlare delle altre religioni.
La civiltà occidentale nasce con l'Illuminismo, non con il cristianesimo.

#191
Citazione di: Claudia K il 05 Giugno 2023, 02:13:55 AME mi sarebbe sembrato gravemente lesivo dei miei bambini non dare loro la stessa opportunità di riflessione che a me era stata donata.
Pensai proprio: "intanto è comunque cultura, ma poi...nessuno gli stringe la fronte, come nessuno la strinse a me...per cui avere questi spunti verso la Spiritualità è VITALE. Essenziale è avere in dono l'incipit.  Della Spiritualità, non dell'una o dell'altra religione. "

Se avessi dei figli e se potessi scegliere non darei loro del cibo scadente con la giustificazione che "tanto male non fa", come si continua a fare propinando religioni e culture assurde, vecchie. Definirli doni è una presa in giro, se questa è la spiritualità è meglio perderla. Gli effetti negativi di questi "doni" sono ben evidenti nella società contemporanea.
#192
Una discussione che individui nell'atteggiamento dei sindacati o dei lavoratori sui temi del mercato del lavoro un problema sul quale fare proposte incoerenti e fumose mi sembra sterile.
Per inciso la parabola dei talenti è umanamente squallida, adatta alla cultura economica moderna prevalente.
#193
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 31 Maggio 2023, 08:27:05 AM
Immaginatevi se a un tavolo tra sindacalisti, imprenditori e politici, il sindacato sfidasse le altre parti sociali, mettendo sul tavolo i propri diritti acquisiti, avvertendo tuttavia di giocarli in cambio di qualcosa di migliore! In pratica il discorso sarebbe: "Io sindacato metto sul tavolo questi diritti su cui possiamo trattare. In cambio esigo la vostra (di imprenditori e di politici) disponibilità a fare altrettanto." Quale sarebbe la reazione di imprenditori e politici di fronte ad una provocazione del genere? Io credo che questi sarebbero costretti a ragionare e a proporre qualcosa di serio, pena una figuraccia su giornali, tv, radio e internet!
Non capisco il senso di questa proposta, i sindacati dei lavoratori sono esperti di contrattazioni sia al rialzo che al ribasso. Nella fasi di crescita trattano per migliorare le condizioni dei lavoratori, nelle fasi di decrescita trattano per difendere le posizioni acquisite. I sindacati in generale sono molto realisti, pragmatici. In questa fase storica i lavoratori ed i sindacati sono in difficoltà a difendere i diritti conseguiti. Quali sarebbero i diritti da mettere in discussione?
#194
Tematiche Filosofiche / Re: Decalogo liberale
28 Maggio 2023, 20:02:15 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 22 Maggio 2023, 20:30:43 PM« Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia  e illusoria.

Apprezzo tantissimo il matematico, filosofo e politico Bertrand Russell.
Tuttavia questa asserzione di principio non tiene conto degli aspetti economici e politici. Il problema è che non è affatto probabile che il conflitto sia superabile normalmente tramite il dialogo, confronto dialettico. Comunque condivido il tentativo, il provarci.
#195
In primo luogo l'indifferenza come atteggiamento esistenziale è impossibile, dura poco.
In secondo luogo non vedo quale sia il nesso tra indifferenza e serenità o peggio ancora felicità.
In ogni caso la serenità non dipende da te o dalla tua volontà, questo mi sembra il difetto di fondo di qualunque "ricetta" proposta. Il volontarismo, di cui la volontà di potenza è un'espressione, ha la stessa logica di "tirarsi su per i capelli".