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Messaggi - cvc

#181
Tentando di rispondere al quesito del titolo, dato che la fede deriva dal cuore e che ognuno è convinto che nel profondo del suo cuore ci sia la bontà, rispondo sì: la fede in Dio è slegata dalla bontà. Perché si può credere in Dio per puro egoismo. Come uno che prega per vincere al super enalotto. Se prega è perché ha fede, ma pregare per vincere i milioni non è un atto di bontà. 
Per quanto poi si possa pensare che l'esistenza di un Dio sia assurda, tale assurdità sarebbe comunque molto inferiore di quella di chi cerca le prove dell'esistenza o no di Dio nella logica. Potrebbe esistere un logos eracliteo, un principio universale e divino secondo cui ogni cosa avviene. Ma di certo non si può trovare Dio nella logica aristotelica o nelle successive ordinazioni della logica che hanno mostrato i propri limiti.
#182
Citazione di: paul11 il 05 Giugno 2018, 12:58:38 PM
Citazione di: cvc il 05 Giugno 2018, 10:47:47 AM
La fede in Dio è figlia del più accanito egoismo, necessità dell'istinto di autoconservazione, che poi assume l'altruismo come mezzo per un fine. Con ciò non voglio dire che tutto l'altruismo sia strumentale, certamente esiste anche l'altruismo spontaneo. Anche quello derivante dalla religione dopo un po' diventa spontaneo, dopo che l'abitudine lo ha radicato nel comportamento. Ma l'altruismo spontaneo è un sentimento indipendente dalla religione, è instintivo perché l'uomo è un animale socievole ed egoista. Ma l'egoismo precede l'altruismo. Come posso aiutare gli altri se prima non mi metto io la mascherina dell'ossigeno? Anche nel caso in cui arrivassero i soccorsi e dicono di poterne salvare solo uno mentre qui siamo in due, io mi sacrifico perché sono a posto con la mia anima. Anzi, perché PRIMA mi sono messo a posto con la mia.anima. Non si è mai visto un disperato sacrificarsi per un altro. A meno che con quel gesto volesse porre fine alla propria sofferenza. Ma questo è altruismo? Dio esiste perché mi deve salvare. È possibile salvare la propria anima (autoconservazione? Egoismo?) e contemporaneamente pensare in primis alla salvezza altrui?
Certo che credo in Dio. Certo che prego Dio. Per scelta? No, perché ne ho bisogno.
ciao cvc,
vedo l'accanimento.............
ma poniti questa riflessione in base a quanto hai scritto.
1) il problema è l'uomo o Dio?
2) il problema è la religione come intermediazione formale(nel senso che costruisce leggi,dogmi) fra umanità e Dio?

e infine filosoficamente e teologicamente.
nel rapporto uomo Dio, cosa è ontologico, cosa è fenomenologico e cosa è epistemologico/ gnoseologico?

la modernità ha spostato dall'ontologia alla gnoseologia la problematica. Dio sarebbe la funzione variabile delle singole interpretazioni che ciascuno dà, per cui ognuno ha un suo" Dio.

Se un tempo era indiscutibile che ontologicamente Dio ci fosse, oggi si discute Dio come un fenomeno scientifico .
Questa è la modernità.
Ma Dio è descrivibile come un fenomeno scientifico? Dio è epistemologicamente spiegabile con una legge scientifica naturale?
Infatti se uno pensa che ovunque l'umanità ha sempre ritenuto naturale l'esistenza di una divinità, il problema è tutto di chi deve dimostrare il contrario. Secondo me anche la rivalità fra Dio è scienza è ridicola, come lo sarebbe la rivalità fra un occhio e un piede o fra cuore e cervello. Il problema nasce semmai con la religione laddove non è un qualcosa di circoscritto al culto (come lo era nell'antica Roma), ma un pensiero unico integrale che deve impregnare qualsiasi campo e impedire la libertà di pensiero. Ripeto, riferendomi anche alla tua citazione sugli antichi, il problema dell'esistenza di Dio si pone solo quando si cerca di dimostrare la non esistenza. Poiché di prove sull esistenza Tommaso e altri ne han trovate a sufficienza (pur se contrastate in base alla coerenza della logica che è di per sè non completa se troppo estesa - Godel docet), di prova della non esistenza nemmeno una. Eccetto forse quella di Benito quando quella volta mise l'orologio sul tavolo e disse che se Dio non lo fulminava entro 10 minuti, allora Dio non esiste (Dio non lo fece ahimè).
#183
La fede in Dio è figlia del più accanito egoismo, necessità dell'istinto di autoconservazione, che poi assume l'altruismo come mezzo per un fine. Con ciò non voglio dire che tutto l'altruismo sia strumentale, certamente esiste anche l'altruismo spontaneo. Anche quello derivante dalla religione dopo un po' diventa spontaneo, dopo che l'abitudine lo ha radicato nel comportamento. Ma l'altruismo spontaneo è un sentimento indipendente dalla religione, è instintivo perché l'uomo è un animale socievole ed egoista. Ma l'egoismo precede l'altruismo. Come posso aiutare gli altri se prima non mi metto io la mascherina dell'ossigeno? Anche nel caso in cui arrivassero i soccorsi e dicono di poterne salvare solo uno mentre qui siamo in due, io mi sacrifico perché sono a posto con la mia anima. Anzi, perché PRIMA mi sono messo a posto con la mia.anima. Non si è mai visto un disperato sacrificarsi per un altro. A meno che con quel gesto volesse porre fine alla propria sofferenza. Ma questo è altruismo? Dio esiste perché mi deve salvare. È possibile salvare la propria anima (autoconservazione? Egoismo?) e contemporaneamente pensare in primis alla salvezza altrui?
Certo che credo in Dio. Certo che prego Dio. Per scelta? No, perché ne ho bisogno.
#184
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Europa
05 Giugno 2018, 09:07:32 AM
L'idea di un'Europa unita ha origine da Carlo Magno nel nome del Cristianesimo. Prima di lui al di sopra del Reno abitavano i barbari, strani e angoscianti individui che nella Roma antica venivano esorcizzati nel Colosseo trucidandoli simbolicamente, rappresentati dalle bizzarre uniforme dei gladiatori. Ma ancor prima di Carlo Magno, in seguito alle invasioni barbariche l'eredità di Roma -  il Cristianesimo e il diritto romano - ha avviato il processo di unificazione. Poi attraverso il medioevo fino all'assolutismo l'Europa era una specie di grande famiglia con tutti i re imparentati fra loro. Fino a quando Napoleone con il suo codice e l'esportazione degli ideali rivoluzionari ha aggiunto un altro importante step verso l'unità europea. Poi hanno avuto origine i grandi stati e quelle che prima erano guerre di famiglia fra i vari re parenti sono diventate guerre fra stati, fino a diventare guerre mondiali. Dopo essersi massacrati nel segno di un odio tanto profondo quanto ingiustificato in due guerre la cui crudeltà a paragone fa sembrare benevoli pure i talebani e l'Isis, si è scoperto (America docet) che commerciare è meglio che massacrarsi a vicenda. Quindi si è dato via ai vari accordi commerciali dalla Ceca alla Cee fino all'unione monetaria. Ora la bella Europa che presumo sia l'area che gode di maggior benessere al mondo, ha l'ossessione di ritrovarsi povera da un giorno all'altro. Ma forse la necessità di un'Europa unita non è che una forma di difesa verso la globalizzazione. Unirsi al proprio interno per difendersi all'esterno. Anche se i tedeschi ci odiano, sempre meglio gli spaghetti spendaccioni che vedere il turco seduto sul più alto scranno del parlamento europeo.
#185
Attualità / Re:Opposizione ? Fine del PD ?
04 Giugno 2018, 16:50:05 PM
I trombati del PD possono prendersela con M5S e Lega quanto vogliono, ma farebbero meglio a prendersela con se stessi per il colossale fiasco elettorale, che dimostra inoppugnabilmente quanto siano lontani dai temi del momento - dal punto di vista della popolazione - che sono immigrazione, criminalità e povertà. Loro sono troppo impegnati a fare terapie di gruppo sulle varie anime del PD per parlare a chi li vota dei problemi reali.
#186
Attualità / Re:PDR
02 Giugno 2018, 07:38:23 AM
Ciao Paul. L'economia è una scienza non propriamente sperimentale come la fisica. Basti osservare per esempio come tutti i principi dell'economia presuppongono condizioni come la libera concorrenza o l'homo oecononicus che non sempre si realizzano e non possono essere osservati in modo rigoroso.
Secondo me qua il punto è se l'economia sia o meno un gioco a somma zero. I colossi istituzionali come l'EU sostengono che non lo sia, altrimenti ciao democrazia. Però la finanza lo è dato che non c'è mai stata una seduta borsistica in cui tutti hanno guadagnato. Secondo me i temi principali su cui bisognerebbe ragionare sono reddito e capitale. Poiché sia il reddito che il lavoro provengono dal capitale, ma mentre il capitale produce sempre il lavoro in una qualsiasi forma, il lavoro - invece - produce sempre meno reddito. Quindi creare ricchezza senza un capitale di partenza diventa sempre più difficile. Così se ai tempi di Marx il capitale era un concetto che doveva fare i conti con altri concetti ugualmente importanti come lavoro o salario, oramai il capitale ha inglobato tutto. Poiché non è più tanto il lavoro che permette al capitale di crescere quanto l'accentramento del capitale stesso.
#187
Attualità / Re:PDR
01 Giugno 2018, 15:23:03 PM
Qua stiamo arrivando alla scissione fra economia e politica. Gli economisti dicono 'lasciate fare a noi che sappiamo come fare'. I politici rappresentano la sovranità degli stati per lo più democratici. Nel concetto di democrazia è implicito che tutti possono votare, anche chi non ha titoli accademici in materia economica. Adesso pare si voglia istituire una sorta di aristocrazia del sapere economico per cui dovrebbe votare solo chi sa di economia. Come dire che se tutti si intendessero di economia saremmo tutti daccordo. Trascurando tutte le varie correnti del pensiero economico che si scontrano continuamente fra loro. E qui ritorna in ballo la politica, a meno che emerga una qualche verità scientifico economica che sia più vera delle altre. Senza dire che per alcuni l'economia non è nemmeno una scienza propriamente sperimentale. Però al momento sembra fungere benissimo come rifugio dei politici (se permesso) trombati.
#188
Attualità / Re:PDR
01 Giugno 2018, 11:45:44 AM
Ciao Anthonyi
Se è grazie alla finanza che posso far colazione alla mattina io le sono grato. Non posso però estendere questa gratitudine alla crisi 2008/9 e al conseguente deprezzamento del 40% che ha subito il mio immobile. Credo che ci si avvi su un sentiero sdrucciolevole quando si cerca di semplificare la finanza con esempi come quelli delle conchiglie e del cappuccino. Tali esempi sono necessari quando si cercano di insegnare i rudimenti a chi non sa o sa poco (come me), la semplificazione serve qui a comprendere. Però poi la realtà è assai più complessa e si esplica magari nei sofisticati ed astratti algoritmi con cui si calcolano i valori dei derivati. Già, i derivati. Perché prima della crisi si prestavano i soldi per acquistare la casa con leggerezza, tanto se crolla il mercato - si pensava - siamo protetti dai derivati. Ma cosa succede quando poi crolla e tutti vanno ad incassare i default swap (o come cavolo si chiamano) contempiraneamente? Succede la stessa cosa che succederebbe al banchiere isolano depositario di conchiglie se, dopo aver gonfiato il valore del denaro in circolazione, tutti i correntisti andassero contemporaneamente a prelevare tutte le conchiglie depositate.
Per quanto riguarda la sproporzione assunta dalla finanza fu Keynes a presagirne gli effetti con l'esempio della coda che muove il cane anziché il contrario. Marx nella sua interpretazione scientifica non ha più niente a che vedere con l'economia attuale.
Comunque ringrazio la finanza per avermi permesso di non farmi andare di traverso la colazione di stamattina con lo spread. Sai sopra i 250 di prima mattina resterebbe indigesto....

Un saluto
#189
Attualità / Re:PDR
31 Maggio 2018, 17:50:41 PM
Ma il tizio banchiere dell'isola tiene in deposito le conchiglie e da in cambio dei foglietti con su scritto il numero di conchiglie depositate. Poi quando vede che raramente i depositanti vengono a risquotere, allora nel frattempo usa le conchiglie a suo piacimento. Così il denaro in circolazione aumenta. Certo la cosa deve essere regolamentata perché se lo pseudo banchiere ritiene che su 200 monete può tenerne come fondo di garanzia 100, poi 80, poi 50.... dopo si capisce come va a finire. Va a finire come in effetti è successo, ossia che la finanza seppellisce l'economia reale.
#190
Attualità / Re:PDR
31 Maggio 2018, 17:25:25 PM
Nell'isola arriva una quarta persona che mette su una banca e il problema è risolto grazie all'effetto moltiplicatore. Perché ogni conchiglia prestata è contemporaneamente posseduta da tre soggetti: chi deposita, chi presta (la banca) e chi riceve in prestito.
#191
Attualità / Re:PDR
30 Maggio 2018, 16:32:18 PM
Certo che nello psicodramma italiano di questi giorni fa un po' specie sentir dire a Di Maio e Salvini di voler cambiare le regole in Europa. Chi, l'Italia? Sicuramente gli altri stati saranno ben contenti di accettare le proposte di chi non è nemmeno in grado di mettere insieme un governo. Facendo gli scongiuri, ma se capitasse una crisi internazionale in questi giorni, l'Italia chi manderebbe a discutere con gli altri capi di stato? Forse se uno è incapace deve rassegnarsi a fare come dicono gli altri e senza dare la colpa agli altri della propria inettitudine.
Fa anche senso che una discussione che doveva trattare del presidente della repubblica si stia ora intrattenendo sulla compassione.... forse era inevitabile date le circostanze.
#192
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 17:19:08 PM
Infatti è proprio in virtù di questo far distogliere gli occhi dal merito della questione che chi governa il mondo (i soldi?) ci dirige.

Ciao.
#193
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 16:48:32 PM
Io ho molto rispetto dei cani che, poverini, se prendono bastonate e restano mansueti sono codardi, se azzannano sono assassini. Sia italiani che tedeschi hanno i loro vizi e virtù, ma qui non si tratta tanto delle caratteristiche dei popoli, si tratta di capire cosa ci stanno vendendo. In questo momento ci stanno vendendo i nostri risparmi (che sarebbero già nostri) in cambio di un sostegno UE che ci renderà più poveri. Ma questo non era un referendum sull'UE, erano elezioni politiche in cui qualcuno è entrato a gamba tesa.
#194
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 16:26:58 PM
È la realizzazione dell'utopia. È la Repubblica di Platone. I tedeschi sono i filosofi, i mercati finanziari sono i custodi e gli altri stati UE sono i sudditi. E d'altronde Platone democratico non era. Non si può parlare di eticità di un establishment dove si usa un gergo tecnico per cui è naturale chiamare PIGS (porci) gli stati più deboli (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna). Dove l'unica morale è quella del bilancio, dove non c'è rispetto per il voto dei cittadini, dove chi ha salvato migliaia di vite dal mare viene prima abbandonato poi umiliato dall'arroganza dei burocrati. Bisogna rinunciare alla sovranità e per cosa? Per un futuro migliore? No, solo per resistere, per non sprofondare e perdere tutto. Kahneman ha insegnato che la paura di perdere è più forte della speranza di giadagnare, e con questa paura ci tengono in scacco. Infine cosa chiedono in cambio della loro generosità? Soltanto di delegare a loro tutte le decisioni di politica economica. A cominciare da Edward Mani di Forbice.
#195
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 09:32:56 AM
Più che di riflesso pavloviano credo si possa parlare di doppia morale. Come quella raccontata da Bruno Guerri al proposito del ventennio dove il popolo italiano giurò fedeltà al fascismo e alla Chiesa, riservandosi così di poter optare secondo convenienza in un caso per l'uno e in un caso per l'altro. Come avviene adesso quando bisogna scegliere fra Italia e Europa