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Messaggi - paul11

#1816
Voltaire,
quel "pubblicamente" è un termine molto esteso e quindi restrittivo della libertà.
Pubblicare,  informare un pubblico è tutto ciò che passa per internet ad esempio. è troppo vasto come concetto giuridico.Ad esempio ".... pubblica decenza" invece è un termine soggetto ad una cultura che può cambiare nel tempo.Se una donna avesse indossato minigonne o hot pants negli anni Cinquanta , avrebbe rischiato sicuramente di essere inquisita per reato.La specificazione del luogo, pubblico o privato, è relazionato alla libertà di azione .
Quel " ...compiere pubblicamente" , significherebbe che qualunque forma di azione in qualunque forma di informazione che arriva al pubblico potrebbe essere reato per denuncia o querela.
Internet e i social sono una nuova forma di interazione fra privato e pubblico che complica  i confini, i limiti del reato e quindi i livelli di responsabilità. La privacy ne è un'eufemestica rilevanza.

Il limite del come indossare abiti dal provocatorio ma ancora dentro alla decenza, per passare il confine e diventare osceno  è proprio data dalla reazione culturale del pubblico presente e degli agenti dell'ordine pubblico.C'è chi ne sarà felice, c'è chi sarà indifferente, c'è chi invece chiamerà la forza pubblica.
Tu scrivi che è privata una cerchia di amici anche se in un luogo pubblico, è una tua interpretazione, metti il caso che un tuo amico per scherzo scatti delle foto private "indiscrete" e le renda pubbliche, e venga raggiunto da una querela da chi ritiene di essere stato violato nel diritto? E' la reazione che rende "offeso" un diritto e ne consegue una querela oppure una denuncia da pubblico ufficiale se quest'ultimo ritiene invece violata la legge.

Ma cosa significa oggi atto osceno e pubblica decenza? Se non siamo all'estremo degli atti sessuali, tutto il resto ormai è opinabile, perchè la moda stessa è provocazione culturale e chi lo indossa si identifica come un pircing, come un tatuaggio,ecc.
#1817
Citazione di: Sariputra il 30 Settembre 2016, 01:31:22 AM
Citando una frase di Bergson:
Tutte le fotografie di una città, prese da tutti i punti di vista possibili, per quanto si completino indefinitamente le une con le altre, non varranno mai quell'esemplare in rilievo che è la città in cui si va a passeggio
affermo che :
Tutti gli infiniti "Sari che vanno a letto", presi da tutte le angolazioni e punti di vista possibili ( sopra  sotto il letto), non varranno mai come quell'esemplare vivente di Sari che va effettivamente a letto.
Qui si palesa il primato dell'intelligenza intuitiva su quello della conoscenza analitica. L'intuizione coglie la presenza viva di Sari ( per adesione e simpatia) e il suo essere in divenire, mentre l'analisi deve ricorrere alla frammentazione di "tutti i punti di vista possibili".

...e vai!!!  Meno male Sariputra che non capivi la filosofia, hai fatto passi da gigante ultimamente.
Recentemente ho letto proprio di Bergson il suo concetto di tempo rispetto a quello di Einstein e ne nacque una corrispondenza fra loro.

Il mio parere è che hai centrato l'obiettivo.Non esiste una razionalizzazione prima di un'intuizione.
L'intuizione di Severino è aver costruito una logica dialettica in cui la chiave di lettura è come il principio di non contraddizione si relaziona nel principio cardine che è quello dell'identità. Il come si relazionano costruisce a sua volta una forma di ontologia relazionata alla gnoseologia, in quanto gli essenti appaiono o meno in modo astratto o concreto e quindi rimanendo dentro la contraddizione del negativo o risolvendosi nel positivo(è molto sintetico, non me ne voglia il buon Maral).

Ma da dove scaturisce l'intuizione? Possiamo sostenere oltre un ordine gnoseologico, come strumento conoscitivo, anche una suo statuto ontologico? E' un poco come ritornare ai primi post in cui  Davintro sosteneva che alcune "regole" (diciamo così) come il tempo fossero ontologicamente nella ragione.  Quindi non sono da "scoprire", essendo già in noi.
sono ontologicamente esistenti nella nostra ragione
#1818
Sgiombo scrive:
.....Laplace distingue l' universo così come oggettivamente diviene (determinismo ontologico) e l' universo come può essere conosciuto (indeterminsimo gnoseologico o , come si usa dire oggi, epistemico: tanto che proprio per ovviare a questo indeterminismo gnoseologico, che dunque non negava affatto, studiò e perorò ilo studio del calcolo delle probabilità.)

Ha ragione Sgiombo, ed è proprio quello che si è venuto a creare al giorno d'oggi.
Caduto il concetto d i"certezza" per problematiche gnoseologiche ,quell'"incertezza" che quindi si viene a costituire nasce dall' ignoranza del non conoscere, e più non conosco un fenomeno o un evento e tanto più crescendo il livello di incertezza, fa sì che il calcolo a sua volta sia direttamente proporzionale a quell'incertezza aumentando quindi il fattore probabilistico. 
In metafora, se la certezza deterministica e causale facesse sì che il calcolo del  risultato corrispondesse alla certezza, più aumenta invece il livello di ignoranza e più il calcolo procede probabilisticamente  e quindi il risultato finale è una tolleranza + o - rispetto al risultato calcolato.

E' interessante quanto probabilità e  stocastica randomizzata in algoritmi ,ma anche in considerazioni euristiche, al giorno d'oggi entrano nei processi decisionali  e uno pensa alla meccanica quantistica, sì ma ........ anche nella grande finanza  quando tentano di regolarizzare dei dati storici di andamento di un titolo ad esempio e quanto in futuro potrà averlo in scenari precostituiti e con caratteristiche comportamentali umane dove le variabili sono probabilistiche e randomizzate casualmente.
#1819
Attualità / Re:Denuncio il Governo italiano
30 Settembre 2016, 09:43:36 AM
Citazione di: Freedom il 30 Settembre 2016, 08:25:29 AME' sempre e solo un problema di interessi. In questo come negli altri problemi che affliggono questa epoca così tormentata. Dunque di leggi fatte "male" o mancanti. Cioè di interessi non tutelati in Parlamento. Ci sono due grandissimi temi NON rappresentati politicamente: l'immigrazione e il lavoro. Entrambi stanno portando il Paese e, forse, l'Europa intera allo sfascio. Le classi dominanti, che hanno criminalmente perseguito questo disegno suicida, hanno la sola colpa di essere somari, cialtroni e così avidi, da non comprendere che ci stanno portando dritti all'inferno. E, prima o poi, loro stessi ne subiranno le conseguenze. Nonostante abbiano protezioni importanti di ogni genere e grado. Dicevo che hanno la sola responsabilità di essere ciechi ma stanno facendo il loro lavoro: perseguono i loro interessi. Chi non sta facendo niente ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti è il popolo. Popolino diciamo. Come scriveva Manzoni. Che poi noi si abbia tutte le attenuanti di 'sto mondo in quanto la nostra insipienza non dipende solo dal nostro essere beoti ma è, soprattutto, il frutto di un astuto lavaggio del cervello, non basta a giustificarci. La strada maestra è organizzarci per tutelare i nostri interessi. Ma non siamo a buon punto. O meglio non lo siamo nella realtà. In Facebook i "non mi piace" hanno raggiunto una quota significativa. Non credo tuttavia, che le classi dominanti stiano in pensiero......

Sono d'accordo.
Il problema fondamentale è la totale mancanza di idee, di analisi, di progettualità del cosiddetto progressismo che corrispondeva alla sinistra storica dopo il crollo del muro di Berlino. Basta guardare la storia italiana del PCI filo URSS al PD attuale di Renzi, ma la stessa cosa vale per la sinistra i n Francia, la socialdemocrazia in Germania,ecc. Il sindacalismo nei vari Stati ne è stata la conseguenza.
Quindi si è passato da un massimalismo direi ortodosso quasi rivoluzionario ad un riformismo in cui il Welfare State (o Stato di benessere) ,diciamo l'ombrello sociale dei servizi come sanità, scuola come diritti sociali e civili è stato il punto massimo di arrivo.

Le crisi economiche spostano a destra gli elettorati e abbassano le rivendicazioni sindacali , è un dato storico, ecco il motivo per cui vengono dipinte ad arte le crisi "finto persistenti", perchè comunque c'è chi incassa parecchio denaro anche dalle crisi, o meglio dalle pseudo crisi.
Il sindacato da rivendicativo  passò a partecipativo con enti bilaterali, una sorta di neocorporitavismo, in cui il tavolo negoziale era composto da Governo e rappresentanti delle associazioni dei lavoratori e imprenditoriali.

Con il muro di Berlino e la globalizzazione lo scenario economico che è struttura ha fatto crollare le sovrastrutture formali e informali della politica, appiattendo le differenze fra sinistra e destra, non cambia nulla o quasi ormai, le differenze non sono più ideologiche e tanto meno di sostanza, entrambi si accodano ai poter i"forti" ovvero a chi ha le potenti leve delle decisioni economiche,chi quindi può mutare gli scenari economico-sociali e di conseguenza il governo della politica.
Oggi qualunque cosa fuoriesca dai governi(non solo italiano) è assolutamente continuità al processo di appiattimento, ovvero"tanto  non cambia nulla",anzi peggiora la condizione di democrazia e di condizioni dei servizi di quel fu-Welfare.

Perchè le le ve del potere non sono dentro le nazioni, sono sovrannazionali ormai, ed è lampante. nella globalizzazione. Per cui i singoli Stati non possono che accodarsi alla"corrente di un fiume" che li trasporta. Infatti succede che le destre radicali portano lo sciovinismo, ovvero il nazionalismo  come difesa, mentre le sinistre, ma proprio per rmancanza di analisi e progettualità, di fatto si accodano al potere internazionale ,cercando "piccole" mediazioni. Perchè manca totalmente il concetto di internazionalismo che fu un punto fondamentale del primo socialismo e comunismo storico.
Manca proprio il ruolo della filosofi apolitica e del diritto sposata all'analisi economica che determina un idea di socializzazione e di democrazia che fu alla base invece un paio di secoli fa alla storia che venne dopo ,come processo dialettico fra l'incontro e scontro di rivoluzione/massimalismo e riformismo/pragmatismo/parlamentare ,quindi fra i due grandi filoni del liberalismo e del socialismo che accettarono alla fine il parlamentarismo democratico costituzionale come via maestra pe ril governo politico dei popoli.
Tutto questo è esploso contraddittoriamente ,perchè i problemi attuali(ma direi proprio dalla caduta del muro di Berlino) sono "più grandi" degli Stati nazionali che perdendo la propria sovranità ,hanno spostato la decisione del governo ad organismi sovrannazionali sempre meno controllabili dalla democrazia , ovvero dalla rappresentanza popolare .

Oggi i Governi nazionali hanno margini di manovra sempre più piccoli, perchè devono stare dentro dei limiti imposti dalla sovrannazionalità .

Quindi ,manca una seria analisi dei tempi attuali strutturale , quindi dalla teoretica alla prassi.
Non si può essere oggi, come ha dimostrato drammaticamente la Grecia, con un piede in due scarpe, non si può più praticare dentro le proprie frontiere il vecchio concetto della sinistra storica e dall'altra far parte di una sovrastrttura come l'Europa che impone dei limiti perchè ha enormi poteri fiancheggiata dal Fondo Monetario Internazionale.
Oggi uno Stato lo elimini prendendogli il suo debito (come una banca fa con un mutuo ipotecario) e ricattandolo, e imponendo nella logica della competizione internazionale e globale che le industrie di  fatto spariscano da quel Paese per andare altrove, e ancora imponendo processi migratori.
Ci rendiamo conto che i problemi quindi travalicano la forma giuridica del singolo Stato? E' impossibile determinare una controtendenza dentro i singoli tavoli negoziali nazionali. Questa è l'attuale forza della gobalizzazione dei poteri forti economici, ovvero le leve decisionali sono sempre altrove, insondabili, nascoste, dall'altra i popoli soffrono vivendo materialmente i problemi e non vedendo possiblità di uscite.

I partiti e  i sindacati devono essere necessariamente transnazionali, quindi è l'internazionalizzazione il vero luogo della mediazione e rivendicazione di regole e diritti. 
Ma è da conquistare ,perchè nessuno ci dice quando ci sarà un'Europa politica come il federalismo USA, nessuno vuole poteri politici che possano contrastare il potere dell'economia e della finanza globale.

A livello locale, i Governi sono quindi facce, volti che si alternano senza mutare le condizioni, al massimo mediano gl ieffetti,mai le cause.
#1820
Attualità / Re:Denuncio il Governo italiano
29 Settembre 2016, 10:36:51 AM
Sariputra,
sono chiaramente d'accordo con te nella tua riflessione, tant'è che ne l finale del mio post avevo scritto:
Sì siamo all'eutanasia di un popolo....ma non so  sia un vero male, perchè siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti dai messaggi pubblicitari e politici,..facebook è la punta dell'iceberg.

Il problema è da una parte identità e autenticità di un popolo dentro un mondo che è globale.
Cosa vuol dire oggi Stato concetto obsoleto ottocentesco delle guerre d'indipendenza e Patria?
Siamo cittadini del mondo o patrioti? Oppure qual è il rapporto fra autenticità delle proprie radici dentro un processo economico e politico che sradica quelle radici identificative?
Il rischio è che l'italiano non  ci sarà più, ma  nemmeno l'africano o il musulmano immigrato : tutti saranno altro, ma cosa?
#1821
Attualità / Re:Denuncio il Governo italiano
28 Settembre 2016, 18:45:11 PM
Sariputra la politica non è personalizzare le simpatie o antipatie, è gestione di uomini, risorse, mezzi.
Il cretino lo trovi fra i Lapponi e fra gli indigeni australiani, come l'intelligente.
Se l'italiano fosse stato davvero razzista lo avrebbe da tempo manifestato .
Ha perfettamente ragione l'estensore dell'articolo,  ricordo anche che negli anni Settanta la cultura dominante
 metteva in guardia già allora la sostenibilità fra demografia e risorse.Le coppie non avrebbero dovuto avere più di due figli per mantenere il rapporto mortalità-natività .le crisi economiche (in realtà sono crisi per il popolo dei salariati e stipendiati e qualche ramo piccolo imprenditoriale), hanno di fatto messo sul mercato del lavoro anche le mogli.le famiglie si sono difese lo status sociale, mettendo al mondo mediamente meno di due figli per coppia, grazie alla lungimirante classe dirigente di politici ed economisti megafoni di quei poteri forti che decidono dietro le quinte, nascondendo il proprio anonimato.
Ora siamo ancora in crisi economica eppure qualcuno ha voluto aprire le porte alle migrazioni che badate bene la cifra di delle migliaia di euro che di fatto per loro è un investimento non deve essere calcolata con il metro dei nostri stipendi ,ma con i loro redditi nazionali dei Paesi africani e asiatici di provenienza.
Se pigliassero un aereo e arrivassero a destino da noi (perchè tanto è praticamente lo stesso) pagherebbero molto meno.....ma non ci guadagnerebbe, "l'organizzatore", il carovaniere che dall'interno li porta sulle coste, lo scafista, la mafia che gestisce tramite prestanome alcune cooperative, la Chiesa romana che risparmia di investire in missionari, i politici che li coccolano perchè alcuni saranno cittadini con dirirti di voto italiani, bassa manovalanza per la raccolta del pomodoro per la camorra, gli imprenditori che li possono ricattare per il diritto di soggiorno e pagarli in "nero" e infine molti andranno al Nord oltre l'Italia richiamati da parenti e amici.
E intanto..... il giro di denaro è che le nostre tasse vanno allo Stato italiano e paga a sua volta l'Europa una bella cifra, a sua volta l'Europa che finge pruriti antirazziali, ma che ha dissestato per secoli l'Africa e il lMedio Oriente, colonizzandoli, che non ha mai costruito una cooperazione reale Nord e Sud del mondo, perchè il vero nocciolo del problema è aiutarli a stare dove erano originariamente imparando a costruire una loro civiltà e cultura come dignità impone,ben quei soldi tornano allo stato italiano come accoglienza dei migranti.Stiamo parlando di un giro d'affari che inizia dal Paese di origine e finisce a destino, che è incredibile come valore monetario, dove ci mangiano un sacco di personaggi.E l'italiano?L'indigente nostrano indigeno, è trattato peggio se lo considerate che è un contribuente, non mi risultano mantenuti come i migranti a beghillonare ,ma non per colpa loro.
Cresce il livello di povertà in Italia e crescono le migrazioni.
Questo non è naturale, gli animali migrano dove vi sono risorse in abbondanza,non dove c'è crisi.
Non vanno in Cina, anzi i cinesi stranamente vengono da noi pagati dal loro Stato per aprire attività commerciali i cui proventi tornano come prestiti allo Stato Cinese.
Ora si spezza il pane se lo si ha, per cui proporrei che siano di buon esempio I politici, il Papa, ecc. Se li portano a casa loro e li mantengono a proprio spese.Lo si dice ,ma non lo si fa, e invece bisognerebbe farglielo fare davvero, perchè tutti sono capaci a dire cazzate perbeniste, basta non toccagli il portafogli e a spese dei contribuenti fare bella figura.
Sì siamo all'eutanasia di un popolo....ma non so  sia un vero male, perchè siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti dai messaggi pubblicitari e politici,..facebook è la punta dell'iceberg.
#1822
Tematiche Filosofiche / Re:IL RITORNO DI PROTAGORA!!!
27 Settembre 2016, 15:00:14 PM
Eutidemo,
il problema è il condominio, non il regolamento e per questo il sì referendario demagogicamente e populisticamente portato dalla coalizione di governo ,così come da coloro all'opposizione lo vedono come foriero di una caduta del governo, passerà come strumentale.
Semplicemente perchè il popolo bada al sodo e nessuno gli ha detto chiaramente e democraticamente che le sofferenze bancarie solo italiane e erano di 200 miliardi di euro pari all' 8 % circa del PIL, che le migrazioni ingestibile sono volute dai poteri forti e nascosti mentre la democrazia è trasparenza.
Protagora vince come finto democratico che utilizza il linguaggio per menar il can per l'aia che finge di fare risparmi, come ha i ben scritto tu,
Aumenteranno gli astenuti, perchè nessuno o pochi credono a questa farsa democratica, perchè i problemi quotidiani aumenteranno ,perchè le buste che stanno arrivando ai contribuenti  dell'INPS su quando si avrà diritto alla pensione arriva ormai in proiezione a circa settant'anni con più di 50 anni di contributi per le nuove generazioni. ovvero uno Stato che spera che il popolo muori per non doverlo rifondere dei contributi già versati iPerchè lo Stato non è più in mano al popolo è un ulteriore vessatore dopo che di fatto è finito il Welfare, quindi è una oligarchia tirannica di fatto travestita da democrazia.E questa è la miglior vittoria di Protagora il sofista.
Le riforme sono volute dall'Europa e Renzi è l'ennesimo portaordini. E chi si nasconde dietro le volontà dell'Europa?


...aggiungerei per chiarire meglio il mio pensiero che non vuole essere  "qualunquistico"
Sono stati firmatii dei trattati in sede UE che prevedono un regime di omologazione di tutti i paesi che lo costituiscono.
Il regime fiscale, bancario(per questo fanno gli "stress test" alle banche), le riforme pensionistiche e sul lavoro e in più le riforme costituzionali stesse, sono fortemente volute non solo dalla UE, ma dal Fondo Monetario Internazionale e direi per alcuni passaggi anche dagli USA.
Questo significa che se anche quest'anno la riforma dovesse non passare bocciata dal popolo , quella riforma dovrà ripresentarsi ,magari protagoricamente sotto mentite spoglie ,ma nella sostanza politica idem, o con Renzi o un altro portaordini.
Chiunque andrà al potere, compresa Lega o Cinque Stelle o si sottomette o esce dall'Europa.
Se non abbiamo capito questo dopo la Grecia e alcuni passaggi con Monti in Italia, vuol dire non aver capito l'ambiente contemporaneo politico/economico. O sei dentro una comunità internazionale costruita su trattati di omologazione oppure sei solo
e isolato.
Il vero nocciolo democratico è ormai la famigerata perdita di sovranità politica ed economica(per la perdita del (potere monetario dello Stato sovrano di poter gestire il proprio denaro con una sua banca centrale)) in cambio di cosa?
#1823
Tematiche Filosofiche / Re:IL RITORNO DI PROTAGORA!!!
27 Settembre 2016, 09:46:02 AM
Eutidemo,
dipende cosa si intende per democrazia.
Se mettere crocette da analfabeti su una scheda è democrazia, ne avrei da discutere, perchè quelle schede ,come scrivi per il futuro referendum, sono formulate da altri. Quando un regime è per cooptazione(ovvero sono i potenti che scelgono chi deve andare l asua volta al potere) e non dal basso, quando il popolo sceglie ciò che è già stato scelto e veicolato e condizionato, quando si sceglie quindi per non cambiare, qualunque volto di  partito salga  al potere nulla può mutare:questa non è più democrazia, è una vestigia di pensiero che le pratiche hanno posto in disuso.
#1824
Tematiche Filosofiche / Re:IL RITORNO DI PROTAGORA!!!
26 Settembre 2016, 19:17:43 PM
.... e dovrebbero professare il bene comune, immaginare lo spirito del popolo quando promulgano leggi.
Di Piero Calamandrei  https://www.youtube.com/watch?v=XRTG9duEnww    sembra un discorso nobile di secoli fa.
I Padri  della Costituzione italiana furono attenti ai tre poteri, esecutivo, legislativo e giudiziario, focalizzando sul parlamentarismo, vale a dire su Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, poichè avevano vissuto da esuli e perseguitati il fascismo dittatoriale e la guerra in cui era stata condotta l'Italia.
Oggi spostano sui poteri esecutivi, sul Governo l'asse della Repubblica, e troveremo un Caligola che fa senatore il proprio cavallo e un Nerone che incendia Roma suonando la  cetra.Questi mediocri personaggi che occupano i luoghi pubblici, arrivati lì chissà come  e perchè, baciando prima mani e più non posso, facendo compromessi,promesse, sono la classe dirigente che sta conducendo un popolo che chiederebbe solo pace e tranquillità, verso la fine della democrazia.Prima il Governo si prenderà più potere , meno esercizio di controllo dal Parlamento e come sudditi lo consegnerà ad una ulteriore classe dirigente che di Europa, secondo le teorie e il pensiero di Altiero Spinelli, ha poco o nulla.
Si fa affarismo, non politica e per questo la truffa legalizzata è diventata consuetudine.
Oggi se un Cincinnato apparisse nel Governo, lui verrebbe preso per pazzo, non un Caligola o un Nerone, a cui ci stiamo abituando.
#1825
Citazione di: Phil il 25 Settembre 2016, 12:22:53 PM

@paul11
Mi sbilancerei nel sostenere che c'è più fertilità, futuribilità, nei discorsi epistemici degli "analitici" che nelle congetture metafisiche dei "continentali"... la vita come "codice" è una lettura, metaforica, che dà la ragione umana, ma come sempre, c'è il rischio di scambiare il significante che si legge con il significato, ovvero di pensare che la vita sia davvero un codice, mentre è solo il nostro modo di leggerla che la interpreta così (con tutti i rischi di fraintendimento che ogni interpretazione pone...).

Semmai cercano l'epistemico,,,,,ma non lo trovano....girano in giro.
Val la pena leggerli per riflettere, sono una buona lettura anche loro.

Continui a confondere forma e sostanza.Esiste o no il DNA?
Se lo manipolano biogeneticamente  e funziona ,un empirista come te non può metterlo in discussione.
#1826
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
25 Settembre 2016, 14:36:56 PM
Freedom,
sarà perchè sono convinto che chi si sente più libero fa la storia di chi si è convinto che è condizionato e quindi si autocondiziona ad  essere un agente passivo e non attivo, la libertà e/o libero arbitrio sta fra la necessità e la possibilità oggettiva e fra il proprio autocondizionamento mentale e direi di coscienza.
Una persona sceglie spesso la stessa azione, cosa,ecc, per le sue credenze mentali che stanno fra il razionale e l'irrazionale e fra le condizioni esterne delle condizioni oggettive.Ma questo non cambia l'a priori delle possibilità, chi ha  fatto la storia ha mutato le condizioni sia oggettive  che soggettive.
#1827
Phil,
penso che vi siano divari, non so se colmabili, fra ontologia e gnoseologia(o epistemologia).
Non è nemmeno più una questione di mistifica o metafisica.
Persino le teorie affidabiliste, quelle linguistiche ,quelle etiche che non sono metafisiche oggi come un tempo
spostano il problema in "internalismo" ed "esternalismo".Basta vedere le posizioni di Searle e Davidson sull'etica.
Il problema è spostato sul processo, il focus quindi è più importante nel soggetto ,internalismo, oppure nell'oggetto esternalismo. Essendo l'uomo un essere pensante e riflessivo ci si chiede dove abita il pensiero ,ma ci si sposta di più sull'azione, sulla pratica, sull'esperienza.
Chomsky, citato da Maral, ad esempio. ha delle sue teorie sulla "grammatica trasformazionale" e una "teoria della competenza". Chomsky teorizza un innatismo.
Tutto questo per semplicemente dire che la teoria della conoscenza e la relativa critica non è più solo patrimonio della filosofia classica,  o addirittura della metafisica, ma anche della tradizione anglo-statunitense della filosofia analitica e dei suoi sviluppi.
Quindi sono parte degli stessi "empiristi" che si chiedono se c'è una coscienza,se c'è una mente se c'è una lingua, se esiste un sistema o dominio, come l'uomo lo abbia potuto costruire.
La risposta non può essere solo evolutiva biologica, perchè anche il DNA si esprime in un codice e da dove venga e come si sia formato questa modalità e perchè così e non "cosà", nessuno lo sa.Ma è altrettanto strano che la stessa vita sia un codice come un sistema, e un codice è un informazione che si trasmette con un emittente e un ricevente e quindi comunica, proprio come i linguaggi.
#1828
Tematiche Filosofiche / Re:Coscienza
23 Settembre 2016, 21:04:36 PM
Anima è il principio vitale.
Coscienza è la consapevolezza.
Mente è il pensiero.

Sono nella fase in cui ritengo che vi debbano esservi queste tre distinzioni.
Essere animato, essere cosciente, avere mentalmente un pensiero, sono esplicazioni diverse.
Li ritengo ontologicamente divisi, perchè hanno funzioni diverse, ma dinamicamente e gerarchicamente dipendenti.

Nello  specifico la coscienza non è solo morale è conoscenza che la mente,correlata al cervello fisico, gli consegna e quì avviene la riflessione del pensiero che si pensa, quindi lo specchio, la specula-zione filosofica.
#1829
Tematiche Filosofiche / Re:Imparare ad imparare.
23 Settembre 2016, 11:49:39 AM
http://www.riflessioni.it/dal_web/educazione_pensiero.htm
Su Lipman si trova qualcosa anche sul sito che ci ospita.

Mi pare sia P4C ( e non F4C). Penso che trovi in alcuni siti dedicati qualcosa.

Lipman  negli anni Settanta ha avuto un'intuizione, essendo professore universitario, essendo ispirato da un altro filosofo pragmatico statunitense, Dawey. Per farla beve insegnò filosofia ai bambini.Il suo metodo è seguire un argomento che suscita passione ne i bambini, aprire un dialogo, perchè per Lipman la filosofia ha la facoltà di aprire la mente, di suscitare dinamiche mentali.
Il mio parere personale è che è stato un formidabile precursore sulla pedagogia utilizzata poi ovunque anche nelle scuole.
Insegnare con i fumetti, con le immagini. Se oggi i bambini imparano lingue straniere a tre anni, se s iaccorciano i tempi dell'imparare nel "piccolo uomo" è stata anche grazie alla sua intuizione, che poi è stata utilizzata anche per gli adulti. 
Molti insegnati si sono ispirati al suo approccio
#1830
Attualità / Re:Voglio una pistola
22 Settembre 2016, 22:38:24 PM
E' il concetto di Stato che è nettamente in crisi nella contemporaneità sia come oggetto e che come soggetto di uno stato di diritto.
Se negli USA, lo Stato paladino della libertà, il singolo cittadino detiene le armi e c'è una pena di morte in diversi Stati federati, è perchè il rapporto fra pubblico e privato non è mai stato risolto definitivamente.
Se la teoria del passaggio dallo stato di natura a quello sociale presuppone che il singolo individuo perda parte della libertà, di fare quello che vuole, in cambio di maggiore sicurezza sociale da parte della collettività e quindi il passaggio dalla giustizia e coscienza individuale a quella sociale in cui la legalità è rappresentata da una personalità giuridca denominata Stato che esecita il suo potere di legiferare e sanzionare con il monopolio della violenza, o esercita questo potere con la sua presenza nella giurisdizione terriotriale, o diventa  solo una ulteriore vessazione da sopportare.
O quelle telecamere nella stazione del metrò e che ci spiano ovunque servono non solo a comminare multe ma come deterrente a balordi che si muovono in gang e fra loro sono solidali, mentre i cittadini solo soli anche in mezzo alla folla, vuol dire che qualcosa è saltato.
Se hanno chiuso i manicomi, come luoghi di detenzione, se le prigioni sono piene e costa mantenere prigionieri ed esercito che li controlla, se ci sono drogati e alcolisti o lo Stato non interviene sulle cause sociali dei dsiagi individuali o i problemi ,vista anche la migrazione battezzata con falsi pietismi, sicuramente cresceranno non solo le possibliità che aumentino questi eventi, ma aumenteranno in intensità.
Prima del default economico, c'è un default civile da tenere presente,Ci sono anacronismi al limite del paradosso nell'ordinamento giudiziario. Un balordo ha mille giustifcazioni, un onesto cittadino normodotato non le ha.
Quello che insegna lo Stato è la passività nell'azione sociale delegando il ruolo alle deputate funzioni pubbliche, peccato che costano,allora a presidiare fisicamente ci sono sempre meno agenti dell'ordine pubblico e sempre più telecamere, eliminando quella deterrenza fondamentale nella convivenza sociale degli anonimi individui persi nella folla. Ci sono interi quartieri nelle città sotto controllo di gang, di pusher , di mafie e camorre di cui sanno nome e cognome e organigrammi gerarchici, liberi come farfalle.
Ci sono sottili interessi sotto sotto, abituare alla passività civile è una forma di sottomissione condizionale comportamentale che serve in molte occasioni, avere delinquenza vuol dire avere eserciti di persone che vivono per controllare ,non so se loro o noi. 
Riflettiamo......