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Messaggi - bobmax

#1846
Attualità / L'età d'oro del Forum Logos
02 Marzo 2021, 13:45:02 PM
Citazione di: Kobayashi il 02 Marzo 2021, 09:33:52 AM
Mi chiedo se non ci sia un'affinità tra il periodo che ha preparato il fascismo e questo nostro tempo.
Per comprendere la grande adesione popolare al fascismo bisogna capire la mobilitazione di massa e la radicalizzazione prodotte dalla prima guerra mondiale, ovvero il ritorno dal fronte di uomini sorpresi dall'essere vivi e interi, che hanno affrontato condizioni inimmaginabili, e che si ritrovano poi in una società ferma, incapace di affrontare la crisi economica, che chiede loro di essere pazienti perché i processi politici democratici implicano il faticoso lavoro del compromesso.
E nello stesso tempo, nella cultura, il diffuso disprezzo per la verità, per il confronto razionale, e la predilezione per le immagini mitologiche, per le costruzioni della volontà.
È simile l'insofferenza dei nostri giorni per questa immobilità (esaurita forse definitivamente l'illusione che la crescita economica sappia spingere tutti in avanti, verso un destino non chiaro ma pur sempre meta di uno spostamento, di un movimento), e simile è l'insofferenza per la verità pubblica, con il complottismo che ha trasformato il metodo del sospetto dei tre venerabili maestri (Marx, Nietzsche, Freud) in una buffonata, dove non si sente nemmeno il bisogno di mostrare le prove dell'inganno dell'informazione ufficiale, non si sente nemmeno il bisogno di mostrare gli ingranaggi del complotto, ma solo i mandanti più o meno mitologici, nei loro consigli notturni segreti a decidere le sorti del mondo...

Penso anch'io che vi sia una affinità.

La Storia non si ripete, però si ripresentano situazioni simili, vi sono delle costanti nel comportamento umano.
D'altronde anche nella vita del singolo non si ripete mai lo stesso evento, ma si ripropongono spesso situazioni simili.

Ritengo che oltre alle analogie oggettive, tra il periodo attuale è quello che ha preceduto il fascismo, vi sia pure il medesimo sentire.

Un sentire oscuro, dove la verità è considerata ormai inutile orpello.
E sono convinto che questa pulsione derivi dalla stesso male, seppur inconsapevole, il nichilismo.
#1847
Citazione di: baylham il 02 Marzo 2021, 00:03:45 AM
Citazione di: bobmax il 27 Febbraio 2021, 22:49:08 PM
Perché ciò che avviene può sembrare davvero ovvio, ma se lo osservo con attenzione, se riesco ad avvertire in cosa consiste per davvero quello che avviene davanti a me... posso rendermi conto che questa mia interpretazione non sta in piedi.

È impossibile che io possa agire sul divenire!
Perché pensi che il divenire sia impossibile.
Un'interpretazione alternativa è possibile: l'io, il potere, l'azione, il pensare, il conoscere, il divenire sono possibili.

Se mi osservo agire nel mondo, cercando di mantenere il maggior distacco possibile da ogni "verità" scontata, può cogliermi la meraviglia!

Voglio muovere la mia mano e questa... si muove!

Vi è qualcosa di arcano in tutto questo.

Come posso io, colui che pensa, colui che vuole, agire effettivamente nel mondo modificandolo?

La cosa non dovrebbe sorprendermi. È il mio stesso corpo che pensa, che vuole. Ed è sempre questo corpo a generare questo mio io. Io sono frutto di questo corpo, che essendo appunto un corpo interagisce nel mondo.

Un corpo, puro corpo senz'anima.
Questo sono e nient'altro, se agisco nel mondo.

Ma donde nasce allora questa sofferenza per il male?
E come mai mi coglie a volte la compassione per il dolore del mondo?
E perché cresce in me sempre più forte l'odio per me stesso? Al punto da non avere alcun futuro che l'inferno?

Chi sono davvero io?
#1848
Attualità / L'età d'oro del Forum Logos
01 Marzo 2021, 10:03:52 AM
È in atto un declino generalizzato. In particolare nel nostro Paese. Non vi è attività che non ne sia coinvolta. L'incompetenza, il pressappochismo, sono ormai così diffusi da essere tacitamente accettati come normali.

Il pensiero si è assopito. Senza idee proprie, rimane un vociare automatico che ripete come un'eco l'ultima sparata sortita dal nulla.

Non si può pertanto pretendere che questo forum ne sia immune.
Anzi, va dato atto del suo merito di continuare a esistere. Offrendo comunque una opportunità ad una possibile, seppur rara, autentica idea di potersi manifestare.

L'involuzione viene da lontano. Basta osservare come è cambiata la qualità dei nostri politici negli ultimi decenni. Da inorridire.

Considerando poi come il nostro Paese sia stato apripista nel mondo di novità non certo encomiabili, come il fascismo o il berlusconismo, a cui sono seguiti rispettivamente nazismo e trumpismo... vi è ora da temere il peggio.

Neppure il forum di allora brillava per una effettiva vitalità. Solo in alcuni momenti. Di norma prevalevano i tromboni.
La crisi viene infatti da lontano.

Ma almeno vi era ancora una qual fede nella Verità. Ora pure quella è al lumicino...
#1849
Citazione di: Ipazia il 27 Febbraio 2021, 21:13:43 PM
Citazione di: bobmax il 27 Febbraio 2021, 19:54:37 PM
...

Questa meraviglia ci ha condotto lungo la strada della volontà di potenza.
E non poteva che andare così.

La volontà di potenza aspira a dominare il mondo, ma in realtà cerca solo il proprio annichilimento.

Ed è proprio in quella meraviglia l'annuncio, la promessa della beatitudine.

Condivido tutto ciò che precede, ma il Wille zur Macht come deus ex machina non mi ha mai convinto fino in fondo. Sarà la mia formazione marxista, ma lo trovo una risposta ingenua alla complessità antropologica e un atteggiamento infantile di fronte alla Macht reale, la natura.

Il delirio tecnoscientifico non è l'unica obbligata strada dell'evoluzione antropologica e basta un granello di sabbia, o un piccolo virus, perchè tutte le velleità vadano in frantumi e si torni alle alchimie dentro un vaso di Pandora.

Come dice Green, c'è da lavorare.

Ma è proprio in quella meraviglia che occorre scavare.

Solo quando l'agire nel mondo suscita finalmente meraviglia, possiamo iniziare a scavare.

Voglio aprire la mia mano e questa si apre...

Avrei potuto non aprirla, ma invece così ho voluto.
E il mondo è cambiato a causa della mia volontà!
Agisco sul divenire!

Metto un mattone sopra l'altro e costruisco un muro.
Prima il muro non c'era, e ora la mia mano lo fa essere. Per mia volontà.
Avrei potuto non volerlo, e il muro non sarebbe.

Meraviglia!

Perché ciò che avviene può sembrare davvero ovvio, ma se lo osservo con attenzione, se riesco ad avvertire in cosa consiste per davvero quello che avviene davanti a me... posso rendermi conto che questa mia interpretazione non sta in piedi.

È impossibile che io possa agire sul divenire!
#1850
Apprezzo Cacciari, così come Galimberti e Severino. Con tutti e tre ho avuto modo d'interloquire di persona, percependone la sostanziale onestà intellettuale.

Tuttavia, la grande cultura, la brillante intelligenza, non sono loro sufficienti per comprendere davvero in che cosa consista la tecnica.

Quando discettano sulla tecnica non parlano di un proprio vissuto, ma solo di una congettura, di un sentito dire.
La loro è una conoscenza prettamente intellettuale, non derivata dall'esperienza.

Ma vi sono cose, nel mondo, che occorre vivere in prima persona per poterne avere un'idea almeno un po' adeguata.

La tecnica altro non è che il fare dell'uomo.
E il fare, se lo viviamo con intensità, se ci immergiamo in questo nostro stesso agire che cambia il mondo, è autentica meraviglia. Che inevitabilmente coglie chi fa, se solo osserva se stesso nella propria azione.

Questa meraviglia ci ha condotto lungo la strada della volontà di potenza.
E non poteva che andare così.

La volontà di potenza aspira a dominare il mondo, ma in realtà cerca solo il proprio annichilimento.

Ed è proprio in quella meraviglia l'annuncio, la promessa della beatitudine.
#1851
Problemi utilizzo forum / Re:Aggiornamento forum
25 Febbraio 2021, 11:43:01 AM
Selezionando il puntatore prima dell'incolla qualche problema non si presenta.
#1852
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
24 Febbraio 2021, 22:38:13 PM
Non è l'uguaglianza ad essere tradita, ma la verità.

Solo la verità può permetterci di affrontare il male.

E allora dove c'è un problema, che è sovente tragico, perché è quasi impossibile trovare una soluzione che sia davvero giusta... occorre scavare.

Ma non negando il problema o sminuendolo!

Perché così facendo lo si fa imputridire. E allora i vari Salvini, Meloni e compagnia bella hanno tutto lo spazio per la loro demagogia.

Ma davvero tanti italiani sosterrebbero tali inconsistenti personaggi se non fosse che non vedono alternative alle loro paure? Finendo tra l'altro dalla padella alla brace...

Bisogna affermare chiaramente  "prima i doveri!".
Poi, andare a vedere i motivi per cui vi è chi questi doveri non li rispetta.
Proporre delle soluzioni.
Ma infine i doveri devono essere rispettati!
#1853
Percorsi ed Esperienze / Re:Indifferenza
24 Febbraio 2021, 22:06:42 PM
È emblematico come pur di non affrontare concetti davvero semplici, come doveri e diritti, si tirino in ballo un sacco di cose che non c'entrano niente.

Che c'entrano i soldi, il meridione, che vi sono anche altri ladri e via dissertando...?

Ma affrontare la  questione per davvero, mai!

D'altronde non è proprio questa incapacità di affrontare i temi reali a rendere sempre più lontana la sinistra?

Magari non si chiama più patria potestà, ma il concetto è quello. Ma anche qui si va scavare nel nulla.

Un approccio inconsistente che non merita di essere ulteriormente considerato.

Se poi l'intento è di zittirmi. E la sinistra è abile in questo. Me ne farò una ragione.
#1854
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
24 Febbraio 2021, 18:09:13 PM
In qualunque situazione siamo chiamati a decidere, ciò che è in gioco è sempre la verità.

Gli esseri umani sono tutti uguali?

Se rispondiamo di no, allora dobbiamo dire il perché. Definire questa differenza. Che deve essere "vera".
Cioè deve reggersi su un fondamento inoppugnabile. In caso contrario siamo nella falsità.

Se viceversa rispondiamo di sì, allora dovremmo essere conseguenti. Se non lo siamo, cadiamo nell'ipocrisia.

Perché se vi è uguaglianza, allora vi devono pure essere pari diritti e pari doveri.

E in una società il dovere viene prima del diritto.
Perché solo il rispetto dei doveri permette il soddisfacimento dei diritti.
Se così non avviene, la società si frantuma.

Di modo che, chiunque può rivendicare dei diritti solo rispettando i doveri.
E i doveri sono gli stessi per tutti, se vi è uguaglianza!

Rivendicare dei diritti per una minoranza che non rispetta i doveri, è uno sfregio alla verità.

Nella fattispecie, come è possibile che dei genitori mandino dei figli minori a rubare e a chiedere la carità, senza che venga tolta loro la patria potestà?

Eppure proprio questo avviene per gli zingari...
Mentre per altri no. Se capitasse sarebbero tolti loro i figli.

Allora non vi è effettiva uguaglianza?
Oppure è solo ipocrisia?
#1855
Percorsi ed Esperienze / Re:Indifferenza
23 Febbraio 2021, 22:15:25 PM
Ciao Viator

Il giudice non persegue il bene, in quanto giudice deve seguire le leggi. È lì per quello.

Le leggi possono essere buone o cattive, ma sono leggi!

La questione del Bene prescinde da qualsiasi legge.
Mentre la legge "dovrebbe" derivare dalla ricerca del Bene.

Ma in che senso la legge dovrebbe rispecchiare un'idea di bene?

Donde nasce quest'idea se non da ciò che è considerato vero?

Non dovremmo forse operare affinché le leggi siano il più possibile giuste? E quindi rispecchino la verità?

Qual è lo scopo di una sentenza?
Non è forse di applicare la giustizia?
Ma per stabilire cosa è giusto devo sapere cosa è vero.

Di modo che le leggi dovrebbero il più possibile esprimere ciò che si ritiene vero, ora.

E questo è pure lo sforzo del giudice sincero. Che deve rispettare le leggi ma allo stesso tempo, in quanto uomo, cerca di interpretarle attraverso la propria idea di giusto e di vero.

#1856
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
23 Febbraio 2021, 20:48:31 PM
Ciao Viator

Il Bene sta senz'altro sopra qualsiasi legge. Su questo non dovrebbe esserci dubbio alcuno.

Essendo però il Bene la stessa Verità, penso proprio che nessuno possa affermare di conoscerlo compiutamente.

Tuttavia, non è che non conosciamo proprio nulla, riguardo al bene...
Qualcosa percepiamo, e magari in certe situazioni potremmo addirittura sacrificare la nostra vita per ciò che appare essere senz'altro bene.
È uno slancio, una scommessa in cui eterniamo noi stessi, la nostra scelta del bene, costi quello che costi...

Là fuori non vi è niente che possa prevalere su ciò che crediamo bene.
Dobbiamo però crederlo per davvero, senza ombra di dubbio!
E questo non è facile. Perché potremmo ingannarci.

Ma se ne siamo proprio certi... potrebbe giungere Dio a dirci il contrario, non lo ascolteremmo!

Per la semplice ragione che è in gioco la Verità.

Di solito però, se non vogliamo auto ingannarci, ci inoltriamo nel mondo senza certezze granitiche. E con queste certezze instabili affrontiamo il divenire.

Seppur instabili, queste certezze sono però tutto quello che abbiamo. E su di esse ci basiamo. Anche nel decidere cosa fare.

Più una certezza appare solida e più convintamente decidiamo.
Prendendocene... la responsabilità!

Perché la questione, riguardo alla delinquenza, come ad ogni altro ambito in cui siamo chiamati a valutare, è quanto siamo fedeli a ciò che crediamo "vero".
Perché in questa fedeltà si gioca il nostro essere stesso.

Un conto infatti è la crisi esistenziale che rischiamo ogni volta che decidiamo erroneamente, perché credevamo vero ciò che non lo era.

Un altro snobbare queste certezze, che pure abbiamo, per qualche nostro tornaconto. Come il voler apparire buoni, civili, moderni...

Nel primo caso rischiamo l'inferno.

Nel secondo, semplicemente... non siamo.
#1857
Attualità / Re:La querelle Gozzini / Meloni
22 Febbraio 2021, 13:43:21 PM
Citazione di: Claudia K il 22 Febbraio 2021, 11:46:48 AM
Esattamente.
E più di tutti mi meraviglia Matterella.
In un momento di confusione globale come l'attuale...non può non sapere di essere l'ago della bilancia.
E allora...perchè (mi chiedo) giocarlo tutto e sbilanciatissimo in favore di questa piccolezza, quando si è registrata la sua "superiorità" in TANTE altre occasioni.
Solo un esempio tra milioni possibili : ieri sera guardavo con altrettanta nausea , su Rai3, Fazio (lasciamo perdere) che gongolava nella derisione assolutamente volgar/popolana/di bocca buona svolta attraverso la parodia di Conte svolta dal pur valente Neri Marcorè.
Se guardo la sostanza mi chiedo : è più grave dare d'instinto della pesciaiola alla Meloni su una radio privata, o forse non è molto più grave allestire un teatrino pagato anche  con il mio abbonamento TV, su rete di stato, per deridere Conte ?
Ma Mattarella è anch'egli un esponente di questa politica. Sebbene della parte probabilmente migliore, ma ormai marginale.
Una politica minoritaria, in cui vive ancora qualcosa dei valori della politica del dopoguerra.

Senza che tuttavia vi sia profondità di pensiero. Solo la tenacia nel cercare di salvare questa nostra democrazia.
Che non è certo poco...
Ma sono convinto non sia sufficiente.

Mattarella, molto prima che diventasse presidente, già mostrò di non avere consapevolezza che se non vi è un'effettiva "differenza" tra destra e sinistra, l'elettore non avrà molti dubbi a votare l'originale.

Mi ha così deluso...

Ma è il meglio che c'è.
#1858
Attualità / La querelle Gozzini / Meloni
22 Febbraio 2021, 10:27:39 AM
Mi pare evidente che la questione non riguardi tanto né la Meloni né il Prof. E certamente il sessismo non c'entra.

Avevo letto solo i titoli di questa "notiziona" sui giornali, senza approfondirla perché già si poteva immaginarne l'insulsaggine...
Poi, sollecitato dal topic di Claudia sono andato a vedere in cosa consistesse il "fattaccio".
E ho avuto conferma della tempesta in un bicchiere d'acqua.

Perché il problema è ben altro. Ed è proprio in questo cancan!

Che si scatena non appena qualcuno, che evidentemente non è del coro degli autorizzati a insultare, si azzarda a utilizzare parole che "potrebbero" essere offensive. Se poi "fossero" pure magari interpretabili come sessiste o razziste... Apriti cielo!

La qualità o meno della Meloni o del Prof c'entrano davvero poco.
Il problema grosso come un macigno sono i farisei.

Ma appunto, è sempre una questione di fede nella Verità.
#1859
Attualità / La querelle Gozzini / Meloni
21 Febbraio 2021, 22:59:49 PM
Citazione di: Claudia K il 21 Febbraio 2021, 22:50:42 PM
Citazione di: Claudia K il 21 Febbraio 2021, 21:25:04 PM
Vogliamo giocare per qualche attimo ad essere pratici ?
Sei Docente di Filosofia e ti trovi a percorrere un quartiere del degrado di qualunque città medio-grande.
Cominciano a seguirti e poi spintonarti e deriderti. Possibile che l'ultima puntata possa essere il lasciarti steso a terra dopo averti derubato e ferto gravemente.
Cosa fai ?
Lo introduci in forbita conversation ai presocratici ?
Chiedo venia per l'autocitazione.
Non mi sembrava un giochino sciocco.
Magari è sfuggito...

Non è un giochino sciocco, anzi...

Solo che la stessa reticenza a vedere come vanno davvero le cose è già avvenuta nel passato, ed è arrivato il fascismo.
E ora siamo daccapo...

La fede nella Verità latitava allora, e c'è voluta tanta sofferenza per farla tornare. E adesso latita nuovamente...
#1860
Attualità / La querelle Gozzini / Meloni
21 Febbraio 2021, 21:37:30 PM
Jacopus, la gentilezza e l'educazione non sono fini a loro stessi.
Perché o esprimono un vero sentire oppure no.

È un sentire vero quando chi è gentile ed educato pensa che sia giusto in quel frangente esserlo.

Viceversa, è ipocrisia essere gentili quando questa gentilezza non esprime il proprio sentire.

L'ipocrisia è importante, fondamentale per riuscire a mantenere un vivere civile.
Perché se tutti esprimessero i propri veri sentimenti la società salterebbe.

Però vi è un limite!
Superato il quale la stessa ipocrisia diventa una piaga purulenta che infetta la società facendola marcire.

Questo limite è stato ormai ampiamente superato.

Ma il dramma, che suscita terrore, come ha ben rilevato Claudia, è che in molti casi non si può più neppure parlare di ipocrisia.
Ma di sonno della ragione.

E invece, come al solito si guarda il dito e non la luna...