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Messaggi - daniele22

#1846
Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 11:49:46 AM
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
***
Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
***
Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
***
P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.

NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.


Giusto Eutidemo, allora mi associo a Paul11 nel suo post numero 9 in questo topic
#1847
Concordo con i pareri espressi e vorrei aggiungere qualcosa in proposito. Quando esplose la faccenda sono stato per un paio di settimane a prender nota di dati su contagiati, terapie intensive, deceduti, ma ben presto mi sono reso conto che i dati resi dal ministero della salute non erano manipolabili in modo adeguato per mancanza di protocolli omogenei sul rilevamento di tali dati. Col tempo poi ho escluso il covid dalle mie preoccupazioni confidando in una sorte a me favorevole.
Ho rifiutato il vaccino in modo razionale giacché non nutro alcuna fiducia nelle case farmaceutiche e nei nostri esperti e l'ho rifiutato a livello emotivo poiché non volevo perturbare l'equilibio del mio corpo. Di fatto mi sentivo bene e non ritenevo opportuno prendere un farmaco (devo dire che per natura non sono un tipo molto versato alla cultura della prevenzione). Mi ricordo in ogni caso che gli esperti dubitavano sull'entrata in scena di un vaccino a breve termine dati i tempi determinati dalle procedure per ottenere vaccini affidabili. Mi ricordo pure i loro commenti sullo sputnik, negativi soprattutto per i tempi in cui il vaccino era stato prodotto. Ricordo pure che tali commenti cessarono (Crisanti a parte che scatenò scalpore) quando poco tempo dopo (un'inezia a ben guardare nell'economia della produzione del vaccino secondo i vari esperti che a suo tempo si erano espressi) arrivarono in piazza i vaccini nostrani.
Concludendo ritengo che i nostri esperti ci illustrano non molto bene la loro sapienza (come messo in evidenza dai vostri post) nel mentre che non illustrano affatto la loro ignoranza. In sintesi, la scienza trasmette molto bene la sua sapienza, ma diviene ai miei occhi arrogante eludendo il fatto che in fondo, finché si cerca, vuol dire che siamo ignoranti
#1848
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.


Buona domenica a tutti. Giusto, aggiungo un'altra considerazione. Ho sentito dire che Berlusconi e la dx terrebbero per gli attributi Draghi. Mi sa invece che Supermario (che non è Cipollini) tiene per le palline tutti, rigettando istanze che a lui non piacciono. A prescindere dalla bontà delle sue intenzioni, ho sentito parlare dell'ingenuità di Letta, ma forse Letta sapeva già che Draghi avrebbe rigettato la sua proposta, però a questo punto lo stesso Letta potrebbe rifiutare il rifiuto di Draghi e ritirare i ministri dal governo. Ma non può certamente farlo perché ha le palline e non le palline più grandi. In altre parole non saprebbe bene come muoversi (a pensar bene). In ogni caso, a me sembra che non sia il parlamento a legiferare, bensì il governo con i suoi decreti legislativi, lasciando il compito al parlamento di ratificarli. Ovvero, succederebbe il contrario di quel che dovrebbe succedere in una democrazia parlamentare. Nel frattempo che scrivevo Sapa ha aggiunto un post che sottoscrivo
#1849
Tematiche Filosofiche / Dogma e Doxa
21 Maggio 2021, 00:27:25 AM
Ciao a tutti. Stamattina dissi che la via della scienza fosse un'opinione e a occhio e croce sembra che nessuno mi abbia contraddetto. Approfittando di quel che ha detto IPAZIA ne ho modificato la frase: I dogmi non godono di grandi favori da qualche secolo. Anche la religione preferisce chiamarli "verità", verità di fede. L'opinione (inconsapevole) che ci ha condotti sulla via della scienza (religione compresa, prima scienza) li ha sostituiti coi paradigmi, che sono dei dogmi a tempo in attesa di falsificazione. Finchè questa non arriva sono più dogmatici delle più consolidate verità di fede. Sembra chiaro che i dogmi altro non sono se non delle grandissime doxe. Buona notte
#1850
Tematiche Filosofiche / Dogma e Doxa
20 Maggio 2021, 20:16:11 PM
Citazione di: daniele22 il 20 Maggio 2021, 20:03:01 PM
Citazione di: Alexander il 20 Maggio 2021, 15:08:53 PM

cit.Viator:Ecco quindi il perchè quasi nessuno saprebbe dire da qual parte siano nati i dogmi


Come non si sa? Se andiamo su WP troviamo tutte le date in cui sono stati promulgati i vari dogmi di fede. Il dogma  è paragonabile al palo che regge il recinto,  ed ha valore per il credente in quella particolare religione. Viator non è chiamato a credere nei dogmi. Il credente non necessariamente deve accettare supinamente il dogma, infatti esiste la teologia dogmatica che riflette sui dogmi e sul motivo della loro promulgazione. Il dogma spesso mette come motivo di fede una tradizione speculativa o devozionale interna alla religione che è antecedente la promulgazione del dogma stesso.


Mi è scappato l'invio. Ciao Alexander, ti debbo ancora una risposta. Intanto rispondo a questa. Viator forse parlava dell'origine del dogma, però è vero pure che ha detto una cosa ambigua con quel quasi nessuno (siamo tutti ignoranti o forse qualcuno conosce la causa dell'origine del dogma?) Avrei dovuto citare Viator, ma alla fine va bene così. Ciao
#1851
Tematiche Filosofiche / Re:Sottosopra.
20 Maggio 2021, 14:04:07 PM
Citazione di: viator il 20 Maggio 2021, 13:07:44 PM
Citazione di: baylham il 20 Maggio 2021, 11:57:57 AM
Non capisco perché gli oggetti non esistano mentre esiste il punto di vista, il quale mi appare a sua volta un oggetto.
Mi ricorda "i fatti non esistono, esistono solo interpretazioni", asserzione che non condivido affatto.
Che il sopra o il sotto siano convenzionali non toglie il fatto che tali concetti siano comprensibili da quasi chiunque, anche da molti animali, che sebbene privi del linguaggio, riescono a fare questa distinzione.

Non sono affatto d'accordo sulla prima parte. Definizione (ovviamente umana e quindi soggettiva) di OGGETTO : "Ciò che concretamente esiste od è esistito, ovvero che produce od ha prodotto inesorabilmente degli effetti indipendentemente dalla nostra capacità di percepire o di avere in passato percepito tali effetti".

I punti di vista non sono oggetti, bensì (insiemi di-) CONCETTI, quindi risultano essere soggettive astrazioni le quali possono avere oppure non avere effetti sul mondo che circonda il concepente.

Circa "i fatti non esistono, esistono solo le interpretazioni" sono invece d'accordissimo nel trovare sbagliatissima tale affermazione. Essa è di significato puramente antropologico-solipsistico, in quanto il suo dettato appropriato avrebbe dovuto essere : "Per l'uomo i fatti esterni alla sua capacità di percezione e concezione non esistono, esiste solo l'interpretazione umana di ciò che è in lui o che comunque "è entrato" in lui.".


Certo, poi hai voglia disquisire se la "realtà" possa stare anche fuori di noi oppure si concretizzi solo una volta che sia entrata in noi. La discussione, appunto, circa il solipsismo. Saluti.


Buongiorno Viator, non si finisce mai di imparare, dato che io pensavo che il solipsismo fosse solo una patologia che a questo punto mi vedrebbe un ammalato quasi cronico. La realtà infatti è per me sinonimo perfetto di conoscenza o consapevolezza, vedi tu. Mi fa piacere pertanto scoprirla in veste di pensiero filosofico nel quale verrei gettato senz'altro.


Quindi, a dimostrazione della mia appartenenza non validata da me dato che non conosco il filosofo di spicco di tale movimento di pensiero (che troverò di sicuro su wikipedia), dirò che i fatti non esistono, esistono solo se tu li vedi. Così come forse accadde quando uno vide le triplette all'interno della sequenza genetica (vago ricordo forse errato nella terminologia). Gli altri vedono poi se tu hai visto giusto. Ciao
#1852
Tematiche Filosofiche / Dogma e Doxa
20 Maggio 2021, 10:11:00 AM
Buon giovedì, in particolar modo ad Eutidemo che non conosco se non per una sua particolare predilezione a porre dei paradossi. Di fatto, mi sembra che con questo topic egli riproponga in maniera meno sfacciata un altro paradosso. Per rispondere a tale topic stavo per collegarmi al sito, ma mi sono accorto che ero già collegato. Qualcuno potrebbe sostenere che Daniele22 sia stato tutta la notte davanti al PC. Qualcun altro potrebbe dire: no, Daniele22 si è semplicemente dimenticato di uscire dal sito. Qualcun altro potrebbe non dire nulla. L'unica persona che può sciogliere la questione è Daniele22, però, rivelando come si è svolta la faccenda impone di fatto ai due contendenti un dogma. Gli è però che Daniele22 possa mentire.


L'importanza del Dogma, giacché in fondo sarebbe questa importanza che ci fa dire la nostra opinione sulla notte brava del Daniele22, sarebbe data dal motivo di dover dare una spiegazione al comportamento di Daniele22. Se non ci fosse alcun motivo di tale spiegazione a mio giudizio nessuno avrebbe (innanzi tutto e per lo più) esternato la propria opinione.


A questo punto io potrei sostenere che la fisica tiene in piedi due teorie sul moto che pur compenetrandosi non si armonizzano. Tali due teorie rappresenterebbero per me due opinioni in seno al corpo della fisica. Se queste due opinioni si sono formulate sarebbe evidente che siano state formulate per una loro importanza nella nostra economia di vita. Io non sono malizioso e non mi pongo il problema di pensare che la fisica sia in errore, anche se di fatto lo è e tutti si aspettano in qualche misura una unificazione di tali opinioni a prescindere che questa unificazione debba per forza compiersi. Mi pongo invece il problema, che la scelta della via della scienza possa rappresentarsi come una semplice opinione per determinare infine lo stile di vita di un gruppo di persone. Buona giornata
#1853
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
20 Maggio 2021, 00:27:48 AM
Buona sera. ANARCHIA. Per quel che mi riguarda il discorso si chiude qui. Ho sentito opinioni sufficienti per stabilire che questa forma stato possa essere vincente, partendo da un movimento democratico. Naturalmente la mia è una scelta fondata sul mio sentimento e sulla mia ragione che fortunatamente lo conforta. Personalmente ritengo che la proprietà privata e il danaro siano perniciosi alla serenità delle persone. Di fatto restano pur sempre altri campi dell'attività umana dove possa trovare sfogo la propria voglia di distinguersi rispetto ad altri: il gioco e il sesso.
Se il problema della realizzabilità dell'anarchia si fonda su motivi di ordine economico monetario, trovo scandaloso solo pensare che una forma stato sia subordinata alla sua sostenibilità economica, poiché tale cosa nulla avrebbe a che fare con l'economia. Sarà l'economia ad adattarsi alla forma. La bontà dell'economia di una società sarebbe determinata infatti a mio giudizio dalla semplice condivisione di valori etici. Il falso problema della gestione dei mezzi di produzione, è determinato solo perché si pensa a cambiamenti repentini, ovvero dalla violenza con cui si vuole spingere sulla conversione da democrazia ad anarchia. Per attuare questo processo, visto che di fatto si vive in una società monetarizzata, servono solo persone competenti che articolino tale decostruzione nel modo meno violento possibile. Reagan non aveva forse attuato una deregulation per rilanciare l'economia? Solo che si è fermato, da liberale che era, quando l'ha ritenuto opportuno. Insomma, se le persone vogliono, fanno. Nel frattempo le politiche della sx moderna sono perdenti soprattutto perché vogliono tenere uniti capra e cavoli e non si rendono conto che ciò non è possibile. Goldoni ce l'ha insegnato a teatro e Gesù cristo sul vangelo. In ogni caso la democrazia non andrebbe più bene (almeno alla sinistra) perché la dialettica è inibita dall'egoismo, che grazie alla dialettica produce inevitabilmente menzogne e realtà frutto di queste ultime, riducendo in tal modo il voto popolare ad un vero e proprio salto nel buio per mancanza di informazione attendibile e conseguente eccesso di fiducia totalmente sconsiderato. E son tanti quelli che vanno a votare in Italia, io no. A meno che uno non voti la Meloni, una che può venirgli magari più facile ad essere coerente, ma purtroppo io non potrei. Muy buenas noches
#1854
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
19 Maggio 2021, 15:29:45 PM
Citazione di: anthonyi il 19 Maggio 2021, 13:51:41 PM
Citazione di: daniele22 il 19 Maggio 2021, 10:37:47 AM
Citazione di: anthonyi il 19 Maggio 2021, 09:46:34 AM
Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2021, 07:02:45 AM
Per Daniele 22. Come ho già detto altrove, la legittimazione naturalistica è esteticamente attraente ma infondata ed anche pericolosa, fino ad essere manipolatoria quando si parla di istituzioni umane. Esiste per caso la schiavitù in natura o l'usucapione, gli animali firmano un contratto quando si sfidano per le femmine, viene interpellato il tribunale leonino per richiedere un provvedimento d'urgenza ex art. 700? Pensare naturalisticamente dovrebbe coerentemente farci abbandonare auto, cellulari, operazioni chirurgiche, vestiti, cucine a gas, ed affrontare le bestie feroci solo con l'ausilio delle nostre gambe naturali. Scusate il leggero Ot.



Permettimi ora, jacopus, di commentare il tuo intervento che non è OT. In questo topic si parla di decostruzione di alcune istituzioni sociali che, secondo i teorici dell'anarchia, sono state strumentalmente imposte dall'alto.
Ora, se ho ben capito, il processo di decostruzione nel pensiero postmoderno è quello di scoperchiare l'apparenza delle costruzioni simboliche umane, per evidenziare quello che c'è sotto.
Ora partendo da una visione materialista dell'essere umano, sotto non potremmo trovare altro che la nostra natura biologica, in qualcosa probabilmente simile alla natura di altre specie.
Fondare la spiegazione di aspetti della nostra società sulla natura biologica umana non vuol dire tornare all'uomo delle caverne, ma spiegare come, dall'uomo delle caverne, siamo arrivati all'oggi.
Diversamente, sostenere che questa spiegazione è impossibile, perché l'uomo moderno è un di più rispetto alla sua origine naturale, vuol dire aprire uno spazio alla trascendenza, necessaria per spiegare questo di più.


Bravo Anthonyi, vedo che quando vuoi o puoi non ti arrampichi sugli specchi. Posso senz'altro dire qualcosa in merito alla trascendenza che ritieni necessaria, giustamente. Ma come già dissi a Viator alle 23.34 di ieri sera ....... Ora sono però le 10.34 e cado sotto l'occhio della preoccupazione alimentare anche se non ho ancora fame. Vado ad allestire tutta la cerimonia per il pranzo. Ciao
Daniele, io poi avrei la curiosità di capire quale sarebbe stata questa mia arrampicata sugli specchi, non dimenticare che la nostra diatriba è partita su un tuo scivolone, consistente nel riferimento al problematico concetto di "ordine naturale", per cui di logica tu dovresti porti in posizione di difesa, anche se non ne hai avuto la necessità perché non è mio costume infierire.
Un saluto.


Buon pomeriggio Anthonyi. Quello che io chiamo correr dietro al tempo è proprio questo tuo post. Dovrò dire a tutti ora che alle 10.12 dissi che Ipazia mi aveva tolto la parola di bocca per la risposta che dovevo darti. Da lì si deduce la mia opinione sul tuo arrampicarti sugli specchi. L'hai omessa apposta? Oppure non l'hai vista? Non avrei nemmeno dovuto  rispondere al post poiché è tempo perso, dato che sempre alle 10.12 io ti dicevo che ero disposto a parlare di questa trascendenza (aggiungo ora che è proprio terra come dice Ipazia). Aggiungi anche che ne parlasti tu, tanto da farmi dire che questa volta non ti arrampicavi sugli specchi. Smetti di guardare il dito e guarda la luna direbbe qualcuno. Ora chiudo e ti addebito il tempo perso per rispondere a questo post inutile, anche se guardavo nel frattempo il giro d'italia. Ora esco dal sito. Ci sarà un registro etc. etc. Non me la prendo con te Anthonyi, ci siamo in mezzo tutti a questo vizio di correr dietro al tempo. Ciao


P.S. Forse aveva torto hegel quando diceva che la filosofia non può essere in sostanza predittiva (L'ha detto Hegel?)
#1855
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
19 Maggio 2021, 10:37:47 AM
Citazione di: anthonyi il 19 Maggio 2021, 09:46:34 AM
Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2021, 07:02:45 AM
Per Daniele 22. Come ho già detto altrove, la legittimazione naturalistica è esteticamente attraente ma infondata ed anche pericolosa, fino ad essere manipolatoria quando si parla di istituzioni umane. Esiste per caso la schiavitù in natura o l'usucapione, gli animali firmano un contratto quando si sfidano per le femmine, viene interpellato il tribunale leonino per richiedere un provvedimento d'urgenza ex art. 700? Pensare naturalisticamente dovrebbe coerentemente farci abbandonare auto, cellulari, operazioni chirurgiche, vestiti, cucine a gas, ed affrontare le bestie feroci solo con l'ausilio delle nostre gambe naturali. Scusate il leggero Ot.



Permettimi ora, jacopus, di commentare il tuo intervento che non è OT. In questo topic si parla di decostruzione di alcune istituzioni sociali che, secondo i teorici dell'anarchia, sono state strumentalmente imposte dall'alto.
Ora, se ho ben capito, il processo di decostruzione nel pensiero postmoderno è quello di scoperchiare l'apparenza delle costruzioni simboliche umane, per evidenziare quello che c'è sotto.
Ora partendo da una visione materialista dell'essere umano, sotto non potremmo trovare altro che la nostra natura biologica, in qualcosa probabilmente simile alla natura di altre specie.
Fondare la spiegazione di aspetti della nostra società sulla natura biologica umana non vuol dire tornare all'uomo delle caverne, ma spiegare come, dall'uomo delle caverne, siamo arrivati all'oggi.
Diversamente, sostenere che questa spiegazione è impossibile, perché l'uomo moderno è un di più rispetto alla sua origine naturale, vuol dire aprire uno spazio alla trascendenza, necessaria per spiegare questo di più.


Bravo Anthonyi, vedo che quando vuoi o puoi non ti arrampichi sugli specchi. Posso senz'altro dire qualcosa in merito alla trascendenza che ritieni necessaria, giustamente. Ma come già dissi a Viator alle 23.34 di ieri sera ....... Ora sono però le 10.34 e cado sotto l'occhio della preoccupazione alimentare anche se non ho ancora fame. Vado ad allestire tutta la cerimonia per il pranzo. Ciao
#1856
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
19 Maggio 2021, 10:12:50 AM
Buon Mercoledi, giorno dei ladri, oltre che di Mercurio che in fondo è un ladro per gli Dei, travestito però da messaggero. IPAZIA mi ha letteralmente tolto di bocca la risposta per ANTHONYI che continua ad arrampicarsi sugli specchi. Se qualcuno vuol votare il PD non dimentichi la già dimenticata provocazione di Zingaretti che ha avuto per lo meno il coraggio di tirarsi la zappa sui piedi. Io non guardo alle motivazioni gnoseologicamente imperscrutabili di Zingaretti (cosa che io chiamo rincorrere un tempo perduto), ma giudico i fatti, ovvero quel che ha fatto egoisticamente (per dirla alla Viator). Forse che Zingaretti si è ricreduto? Se l'ha fatto, peggio per lui dal mio punto di vista.


IACOPUS. Forse per te la legittimazione naturalistica è infondata perché giustamente vorresti almeno conoscere cosa fonda la nostra conoscenza e magari da lì dedurre se sia ragionevolmente fondata oltre che essere esteticamente attraente. Beh, nel mio post di ieri sera alle 23.34 io ho gettato un sasso senza argomentarlo. Attendo fiducioso di poter rispondere; che altro posso dire? Infine non si tratta di rinunciare, non vedo drastici lockdown. Si tratterebbe di mantenere un sistema produttivo ridimensionando conformemente alle esigenze odierne.


Concludendo, LWittgenstein disse che "è difficile sapere una cosa e far finta di non saperla". Un truffatore ti dirà che per lui è facile. Ma il truffatore, dico io, verrà inesorabilmente smascherato quando si saprà cos'è la conoscenza. La mia è in fondo solo una scommessa che vuole risolvere se siamo solo dei miseri truffatori o qualcos'altro. Una chance per l'essere umano insomma.
#1857
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
18 Maggio 2021, 23:34:52 PM
Citazione di: viator il 18 Maggio 2021, 17:59:19 PM
Salve daniele22. Citandoti : "Quindi, visto che ti piacciono  le domande dirette, a titolo di curiosità personale e pure per darmi un principio di realtà più solido sul quale muovermi ti chiedo: mettiamo che tu abbia un reddito di quarantamila euro l'anno. Quanti soldi sganceresti per avere una risposta che tu consideri esauriente sul tema del fondamento della conoscenza? E quanti ne sganceresti invece se la risposta te la desse daniele22? Puoi andare tranquillo che io sono leggero e cerco di mantenermi sull'onda di non prendersi troppo sul serio".Dunque........per una risposta qualsiasi, purchè non prolissa (tanto le parole dicono indipendentemente dal numero di esse : troppe, possono chiarire quanto possono confondere)........diciamo 60 eurocentesimi.Per una risposta convintamente tua, raddoppio volentieri, quindi facciamo 120 eurocentesimi.Il fondamento della conoscenza - a mio parere - sono semplicemente i sensi. Impossibile conoscere senza mai aver percepito. Salutoni.


Ho capito bene? Mi daresti il doppio? Grazie, ciò mi gratifica molto. Però non mi svendo se non per almeno 360 eurocentesimi. Quindi, tutto resta come prima. No, il doppio che a chichessia è un'iniezione di fiducia, non è tutto come prima.
Dato però che dopo fai un'asserzione importante, colgo l'occasione al volo. Il fondamento della conoscenza - a mio parere - è la mente. I sensi focalizzano e giustificano quel che la mente intende riconoscere come cosa viva per motivi che lei sa. In ogni caso Viator, stiamo debordando pericolosamente fuori tema. Che gli strali della giustizia non si abbattano su di noi. Felice notte




#1858
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
18 Maggio 2021, 22:41:39 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Maggio 2021, 16:56:58 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Maggio 2021, 14:43:40 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Maggio 2021, 10:59:25 AM
"Vettore di tendenza organizzativa antinomica all'ordine."
Inverno, ti rendi conto che questa definizione è un ossimoro.
L'anarchia è certamente antinomica all'ordine, ma che bisogno ha di organizzarsi, basta produrre il disordine, per il quale non è necessaria neanche una particolare dotazione intellettuale e culturale. Almeno il marxismo un tentativo di organizzazione concettuale è materiale lo ha fatto, entrambe falliti a parere di molti, ma comunque si sono sforzati, l'anarchia no, l'anarchia si crogiola nelle sue utopie, nei deliri onirici spesso alimentati da sostanze stupefacenti.


Nella mia quasi ventennale vita da ricercatore consapevole e dilettante non ho seguito certamente la strategia del protagonista de "La nausea" di Sartre e ho pure costruito un aforisma che qui vi esterno:
La legge pone un controverso all'universo originando il diverso.


E' certo Anthonyi che a te sembra un ossimoro fintanto che pensi che l'anarchia rappresenti uno status di disordine. Prova pertanto vederla come una pretensione all'ordine naturale, non un caos dunque, bensì un ordine avulso dal commercio delle merci comprendendo pure in esse le produzioni intellettuali, libri sacri compresi.
Non so nulla della critica di Marx. Conosco invece, per lettura di un paio di romanzi storici, come fallì la breve estate anarchica a Barcelona, grazie pure ai russi. Sarebbe fallito ugualmente l'esperimento. E fallirà fintanto che si pensi di imporre un regime anarchico dall'oggi al domani. Non a caso vi fu pure nei movimenti anarchici anche precedenti un dissidio tra legalisti e illegalisti. L'anarchia la prendono tutti troppo di petto. C'è una massa inerziale di cultura che grava nel nostro passato, sia come collettività, che come singoli che non può essere estirpata dall'oggi al domani, proprio perché ha generato delle abitudini che dovrebbero forse essere ridimensionate, e noi umani siamo soprattutto abitudine. Direi quasi che si tratta di una legge della fisica applicata al nostro mondo. Semplicemente non si può.
Il problema della dimensione temporale del processo manterrebbe un regime di lavoro di sicuro perché ci sarebbe almeno un punto di riferimento, ovvero l'ordine naturale e non un generico caos. In fondo ci guadagnerebbero sia i monarchici che i comunisti. Naturalmente di più i comunisti perché la proprietà privata sarebbe sicuramente la prima a ricevere i primi ridimensionamenti. Ma alla lunga anche i monarchici si toglierebbero qualche sassolino dalla scarpa
Ciao Daniele, un concetto metafisico come quello di "ordine naturale" credo sia di difficile gestione anche per i migliori filosofi. La storia del pensiero teologico è giusnaturalista ne ha fatto un grande uso, ma erano altri tempi.
Poi si sa, chi di spada ferisce..., nel senso che dove sta scritto che lo stato non faccia parte dell'ordine naturale, è la proprietà privata?


Ciao Anthonyi, che il nostro stato attuale e fantademocratico sia immerso nell'ordine naturale delle cose, proprietà privata compresa, penso sia difficilmente contestabile.
Per quel che riguarda invece un contradditorio altro ordine naturale a cui mi riferisco, sarebbe quello che derivo dallo stato delle scimmie, dei lupi, delle api, di tutti quegli altri animali sociali insomma. Per quale motivo infine solo noi pratichiamo l'omicidio in forma odiosa, e non solo l'omicidio purtroppo? Capisco forse i padri che uccidono i figli, proprio perché ne abbiamo esempio in natura. Ma il resto a chi lo addebitiamo? Io lo addebito all'esercizio della proprietà privata. E se lo penso, anche questo che penso sta nell'ordine naturale delle cose. Punto. Buona serata
#1859
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
18 Maggio 2021, 14:43:40 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Maggio 2021, 10:59:25 AM
"Vettore di tendenza organizzativa antinomica all'ordine."
Inverno, ti rendi conto che questa definizione è un ossimoro.
L'anarchia è certamente antinomica all'ordine, ma che bisogno ha di organizzarsi, basta produrre il disordine, per il quale non è necessaria neanche una particolare dotazione intellettuale e culturale. Almeno il marxismo un tentativo di organizzazione concettuale è materiale lo ha fatto, entrambe falliti a parere di molti, ma comunque si sono sforzati, l'anarchia no, l'anarchia si crogiola nelle sue utopie, nei deliri onirici spesso alimentati da sostanze stupefacenti.


Nella mia quasi ventennale vita da ricercatore consapevole e dilettante non ho seguito certamente la strategia del protagonista de "La nausea" di Sartre e ho pure costruito un aforisma che qui vi esterno:
La legge pone un controverso all'universo originando il diverso.


E' certo Anthonyi che a te sembra un ossimoro fintanto che pensi che l'anarchia rappresenti uno status di disordine. Prova pertanto vederla come una pretensione all'ordine naturale, non un caos dunque, bensì un ordine avulso dal commercio delle merci comprendendo pure in esse le produzioni intellettuali, libri sacri compresi.
Non so nulla della critica di Marx. Conosco invece, per lettura di un paio di romanzi storici, come fallì la breve estate anarchica a Barcelona, grazie pure ai russi. Sarebbe fallito ugualmente l'esperimento. E fallirà fintanto che si pensi di imporre un regime anarchico dall'oggi al domani. Non a caso vi fu pure nei movimenti anarchici anche precedenti un dissidio tra legalisti e illegalisti. L'anarchia la prendono tutti troppo di petto. C'è una massa inerziale di cultura che grava nel nostro passato, sia come collettività, che come singoli che non può essere estirpata dall'oggi al domani, proprio perché ha generato delle abitudini che dovrebbero forse essere ridimensionate, e noi umani siamo soprattutto abitudine. Direi quasi che si tratta di una legge della fisica applicata al nostro mondo. Semplicemente non si può.
Il problema della dimensione temporale del processo manterrebbe un regime di lavoro di sicuro perché ci sarebbe almeno un punto di riferimento, ovvero l'ordine naturale e non un generico caos. In fondo ci guadagnerebbero sia i monarchici che i comunisti. Naturalmente di più i comunisti perché la proprietà privata sarebbe sicuramente la prima a ricevere i primi ridimensionamenti. Ma alla lunga anche i monarchici si toglierebbero qualche sassolino dalla scarpa
#1860
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
18 Maggio 2021, 10:50:23 AM
Citazione di: niko il 18 Maggio 2021, 08:40:22 AM
Una democrazia non classista puo essere solo il socialismo nella forma idealtipica della dittatura del proletariato. perché una maggioranza cosciente di essere maggioranza e con in mano il potere e il controllo dello stato non si fa dominare ne tanto meno governare da una minoranza.


Il rispetto delle minoranze può essere un rispetto di pensiero e di libertà di parola ma se un uomo vale un uomo e una vita vale una vita all'atto pratico si fa quello che decidono le maggioranze e si distribuiscono i beni e si organizza la produzione come esse decidono. insomma nel comunismo i borghesi possono pensare quello che vogliono ma devono lavorare e possedere beni come tutti gli altri non essendo cosi di fatto piu borghesi.


poi se si pensa che il potere possa per definizione essere esercitato solo dalle minoranze allora si dovrebbe pensare anche che la democrazia stessa sia impossibile e non solo l'anarchia o il comunismo.


Il mercato è appunto il caos che deve essere ordinato dalla presa di potere dell uomo su se stesso e deve scomparire in quanto caos .  sostituito da un nuovo caos che idealmente dovrebbe essere la coincidenza di comunismo e anarchia successiva alla liquidazione e musealizzazione dello stato.  è  proprio la forma merce  che deve essere superata e l'esistenza fisica e virtuale del denaro che deve finire. Il che implica il vaglio politico collettivo  di ogni singolo desiderio individuale appunto comunismo e anarchia come le parallele che si incontrano all'infinito  .sembra una impresa folle e titanica e implicante un immenso grado di paranoia e fine della sfera prossemica  egoica e personale per come è la psiche umana attualmente ma è l unico futuro non di autodistruzione possibile per l'uomo.


Abbiamo visto tutti l'esempio negativo della pandemia e di come è stata strumentalizzata politicamente per ridurre la libertà e mal gestita l'utopia per rovesciare questo esempio negativo in uno positivo sarebbe il Passagno da uno stato continuo di emergenza come lo abbiamo visto in questi mesi a uno stato discontinuo e autoeliminantesi di eccezione[size=78%] nel senso che anche la legge è il diritto che hanno caratterizzato tutte le societa classiste puenamente organizzate in stato dovranno tramontare in una intelligenza collettiva in grado di decidere caso per caso appunto senza la merce e il denaro ogni desiderio umano dovrà essere deciso in un certo senso caso per caso quindi neanche la legge come regolazione astratta di casi concreti similari tra di loro esisterà piu l'unicità  di ogni essere umano non prevede ne uno stato di emergenza ne uno di diritto ma uno stato transitorio di eccezione la legge dovrà guardare in faccia ogni singolo uomo che pretende di giudicare e con questo non sarà più legge.[/size]


Buenos dìas. Data la mia scarsa intelligenza linguistica decretata da un'amica e da me ammessa, faccio fatica a comprendere certe espressioni per me troppo astratte. Niko, sono d'accordo con te, ma se tu fossi un po' meno spensierato nello scrivere cose tipo il Passagno (errore poco grave), o un é dove forse ci voleva una e (errore già un po' più grave), qualche mancanza di punti, si risparmierebbe tempo a comprendere l'intervento.
In ogni caso, capta civitate, mi piace tantissimo la conclusione "la legge dovrà guardare in faccia ogni singolo uomo che pretende di giudicare, e con questo non sarà più legge".
Parli inoltre di intelligenza collettiva, la quale, a mio giudizio, per potersi manifestare abbisognerebbe solo di una consapevolezza che le verrebbe fornita inequivocabilmente dalla conoscenza di ciò che è la conoscenza. Tale conoscenza io pretendo di conoscerla, ma si pone un problema. Ciò che io pretendo di conoscere e di svelare, potrebbe essere già in dominio di moltissimi altri singoli individui, che però non riescono ad affermarsi a loro volta. E il motivo per cui non riescono ad affermarsi è dato da uno stato tiranno che sa quali persone porre a guardia della cultura umana per tramite del ministero dell'istruzione. Non mi è dato di sapere se lo faccia per istinto (cosa buona per l'individuo) o per cospirazione (cosa cattiva per l'individuo). Gli è comunque che la ricerca non è libera, lo sanno pure gli asini. Il problema vero resta dunque come rendere pubblica tale consapevolezza (quella che andrebbe infine a costituire l'intelligenza collettiva di cui parli). Quel che poi succederà non è dato di sapere, però sentirti dire quella frase che ho citato mi dice che siamo già in due a pensare la stessa cosa. Forse che anche tu hai scoperto quello che ho scoperto io?