Citazione di: viator il 17 Maggio 2021, 18:30:18 PM
Salve daniele22. Grazie per il tuo intervento. Citandoti : "Allora dico che se c'è un problema di comunicazione, se c'è una crisi della dialettica è perché la dialettica è inibita dallo stesso egoismo di cui parli tu Viator. Quindi ti chiedo: a prescindere da quello che dici nei tuoi post, qual è il motivo per cui ti agiti all'interno del forum?".
Bravo ! Una domanda chiara, diretta, alla quale - non foss'altro che per rispetto intellettuale - dovrebbe essere sacrosanto il rispondere chiaramente.
La ragione per la quale "mi agito" dentro questo Forum è dovuta alla mia leggerezza di carattere. Sono un "gigione", apprezzo - sopra OGNI ALTRA VIRTU' UMANA (alle virtù sovrumane o spirituali io non credo) - UMORISMO ED IRONIA. Trovo divertente smontare ciò che non corrisponde alle mie personali conclusioni logiche.
Se lo preferisci, puoi considerarmi una sorta di vacuo cavaliere la cui agitazione non si propone di combattere i mulini a vento, bensì - donchisciottescamente, appunto - quelle che io considero essere solo umane illusioni. Saluti.
Ottimo Viator, penso che siamo fatti della stessa pasta. Anch'io sono leggero e apprezzo l'ironia, ma ancor di più l'autoironia. Però ti sono contrario sulla ragione per cui mi agito nel mondo del forum, anch'io donchisciotte cmq. Va ben, debbo in ogni caso ritenermi fortunato di non essere ancora incappato nei tuoi fulmini e saette, a parte il primo approccio in cui mi sono arreso subito, e penso pure a quanto ti divertiresti a smontare le mie strampalate pretese dell'esistenza di un errore nella nostra mente. Quindi, visto che ti piacciono le domande dirette, a titolo di curiosità personale e pure per darmi un principio di realtà più solido sul quale muovermi ti chiedo: mettiamo che tu abbia un reddito di quarantamila euro l'anno. Quanti soldi sganceresti per avere una risposta che tu consideri esauriente sul tema del fondamento della conoscenza? E quanti ne sganceresti invece se la risposta te la desse daniele22? Puoi andare tranquillo che io sono leggero e cerco di mantenermi sull'onda di non prendersi troppo sul serio.
Per ANTHONYI. cit : "In realtà, inverno, più che cavillare sulle definizioni (cosa comunque legittima), io cercavo di mettere in discussione un luogo comune che l'anticapitalismo imperante (nel mondo della cultura, si intende) ha costruito. L'idea cioe che le differenze sociali siano essenzialmente il frutto di un progetto istituzionale che entità superiori, umane o non umane, hanno imposto su tutti gli uomini. "
Mi è difficile pensare che esista un luogo comune del genere. Penso che l'anticapitalismo culturale imperante di cui parli sia ben consapevole che lo stato si sia costituito tramite la legge del più forte.
Per tutti. Visto che quel mattacchione di Viator ha fatto un topic su di una mia citazione vorrei precisare quanto segue: l'idea dell'anarchia l'ho buttata lì perché ha a che fare con la legge, ovvero con l'essenza dello stato e del concetto di giustizia. Intanto condivido le parole di Inverno sulle parole, tanto che sarei tentato di aprire un post sul significato del significato. Come ho già detto antecedentemente, l'anarchia rappresenterebbe solo un fantoccio da opporre all'imperatore, una specie di Kagemusha al contrario, rappresenterebbe solo una pretensione di uno stato più o meno democratico che spontaneamente camminerebbe già coi piedi di piombo, tanta paura può solo incuterle la parola anarchia. L'anarchia vera, quella che per ora può essere solo fantasticata, si attuerebbe forse quando l'essere umano, riappropriandosi dello spazio e del tempo inibitogli dagli ordini ... Oltre al codice penale, penso al codice civile anche, oppure a tutti gli oneri in termini di tempo impostici dalla pubblica amministrazione, le cartelle cliniche poi!!! Avete mai dato un'occhiata a una cartella clinica relativa ad un ricovero? Quando l'ho vista non ci credevo. Io pensavo che gli infermieri andassero dietro agli infermi. Tutto scritto, pastiglie, punture, pressione, temperatura, visite, trasferimenti per analisi strumentali e tant'altro che ho dimenticato. Pagine e pagine per una sola giornata e per ciascun infermo. Diari che occupano chissà quanto tempo ad essere compilati e che serviranno quante volte? .... dicevo dunque che l'essere umano, riappropriandosi degli spazi che determinano cosa se non le proprie pre-occupazioni per vivere, riceverebbe in cambio un po' più del proprio tempo per dedicarsi con più attenzione a quel che gli interessa. Riceverebbe in cambio la possibilità di dedicarsi al proprio sentimento e nel proprio sentimento di sicuro dovrebbe cogliere anche quello riservato alla socialità. L'uomo è un animale sociale e non una tigre. E' naturale che pur essendo rivolto a se stesso sia biologicamente pure rivolto al gruppo. Di sicuro ci sarebbero molte problematiche, ma ripeto ancora che l'uomo è riuscito ad atterrare sulla luna, o quantomeno a produrre la bomba atomica. La fede muove le montagne si dice, anche se io non ho mai visto muoversi una montagna. Può essere pure comunque che nessuno abbia fede. Buona nottolata
