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Messaggi - daniele22

#1861
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
17 Maggio 2021, 23:35:13 PM
Citazione di: viator il 17 Maggio 2021, 18:30:18 PM
Salve daniele22. Grazie per il tuo intervento. Citandoti : "Allora dico che se c'è un problema di comunicazione, se c'è una crisi della dialettica è perché la dialettica è inibita dallo stesso egoismo di cui parli tu Viator. Quindi ti chiedo: a prescindere da quello che dici nei tuoi post, qual è il motivo per cui ti agiti all'interno del forum?".

Bravo ! Una domanda chiara, diretta, alla quale - non foss'altro che per rispetto intellettuale - dovrebbe essere sacrosanto il rispondere chiaramente.

La ragione per la quale "mi agito" dentro questo Forum è dovuta alla mia leggerezza di carattere. Sono un "gigione", apprezzo - sopra OGNI ALTRA VIRTU' UMANA (alle virtù sovrumane o spirituali io non credo) - UMORISMO ED IRONIA. Trovo divertente smontare ciò che non corrisponde alle mie personali conclusioni logiche.



Se lo preferisci, puoi considerarmi una sorta di vacuo cavaliere la cui agitazione non si propone di combattere i mulini a vento, bensì - donchisciottescamente, appunto - quelle che io considero essere solo umane illusioni. Saluti.

Ottimo Viator, penso che siamo fatti della stessa pasta. Anch'io sono leggero e apprezzo l'ironia, ma ancor di più l'autoironia. Però ti sono contrario sulla ragione per cui mi agito nel mondo del forum, anch'io donchisciotte cmq. Va ben, debbo in ogni caso ritenermi fortunato di non essere ancora incappato nei tuoi fulmini e saette, a parte il primo approccio in cui mi sono arreso subito, e penso pure a quanto ti divertiresti a smontare le mie strampalate pretese dell'esistenza di un errore nella nostra mente. Quindi, visto che ti piacciono  le domande dirette, a titolo di curiosità personale e pure per darmi un principio di realtà più solido sul quale muovermi ti chiedo: mettiamo che tu abbia un reddito di quarantamila euro l'anno. Quanti soldi sganceresti per avere una risposta che tu consideri esauriente sul tema del fondamento della conoscenza? E quanti ne sganceresti invece se la risposta te la desse daniele22? Puoi andare tranquillo che io sono leggero e cerco di mantenermi sull'onda di non prendersi troppo sul serio.

Per ANTHONYI. cit : "In realtà, inverno, più che cavillare sulle definizioni (cosa comunque legittima), io cercavo di mettere in discussione un luogo comune che l'anticapitalismo imperante (nel mondo della cultura, si intende) ha costruito. L'idea cioe che le differenze sociali siano essenzialmente il frutto di un progetto istituzionale che entità superiori, umane o non umane, hanno imposto su tutti gli uomini. "

Mi è difficile pensare che esista un luogo comune del genere. Penso che l'anticapitalismo culturale imperante di cui parli sia ben consapevole che lo stato si sia costituito tramite la legge del più forte.

Per tutti. Visto che quel mattacchione di Viator ha fatto un topic su di una mia citazione vorrei precisare quanto segue: l'idea dell'anarchia l'ho buttata lì perché ha a che fare con la legge, ovvero con l'essenza dello stato e del concetto di giustizia. Intanto condivido le parole di Inverno sulle parole, tanto che sarei tentato di aprire un post sul significato del significato. Come ho già detto antecedentemente, l'anarchia rappresenterebbe solo un fantoccio da opporre all'imperatore, una specie di Kagemusha al contrario, rappresenterebbe solo una pretensione di uno stato più o meno democratico che spontaneamente camminerebbe già coi piedi di piombo, tanta paura può solo incuterle la parola anarchia. L'anarchia vera, quella che per ora può essere solo fantasticata, si attuerebbe forse quando l'essere umano, riappropriandosi dello spazio e del tempo inibitogli dagli ordini ... Oltre al codice penale, penso al codice civile anche, oppure a tutti gli oneri in termini di tempo impostici dalla pubblica amministrazione, le cartelle cliniche poi!!! Avete mai dato un'occhiata a una cartella clinica relativa ad un ricovero? Quando l'ho vista non ci credevo. Io pensavo che gli infermieri andassero dietro agli infermi. Tutto scritto, pastiglie, punture, pressione, temperatura, visite, trasferimenti per analisi strumentali e tant'altro che ho dimenticato. Pagine e pagine per una sola giornata e per ciascun infermo. Diari che occupano chissà quanto tempo ad essere compilati e che serviranno quante volte? .... dicevo dunque che l'essere umano, riappropriandosi degli spazi che determinano cosa se non le proprie pre-occupazioni per vivere, riceverebbe in cambio un po' più del proprio tempo per dedicarsi con più attenzione a quel che gli interessa. Riceverebbe in cambio la possibilità di dedicarsi al proprio sentimento e nel proprio sentimento di sicuro dovrebbe cogliere anche quello riservato alla socialità. L'uomo è un animale sociale e non una tigre. E' naturale che pur essendo rivolto a se stesso sia biologicamente pure rivolto al gruppo. Di sicuro ci sarebbero molte problematiche, ma ripeto ancora che l'uomo è riuscito ad atterrare sulla luna, o quantomeno a produrre la bomba atomica. La fede muove le montagne si dice, anche se io non ho mai visto muoversi una montagna. Può essere pure comunque che nessuno abbia fede. Buona nottolata

#1862
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
17 Maggio 2021, 17:06:28 PM
Citazione di: viator il 17 Maggio 2021, 11:20:07 AM
Salve. Quanto mi fate ridere ! Buoni, cattivi, altruisti, egoisti...................l'uomo è specie semplicemente opportunistica. Chi afferma di non essere un opportunista (in senso biologico, ovviamente).........cerca solo di affermare opportunisticamente di essere superiore a ciò ed a chi lo circonda. Saluti.


PREMESSA per IPAZIA. Nel mio post precedente ho detto che disconosco le argomentazioni di Marx. Volevo dire che IGNORO, non che disconosco.


Sono quasi perfettamente d'accordo con te Viator. Posso però considerare vero che l'uomo sia una specie opportunistica solo se intendi l'opportunismo come uguale all'egoismo. Oppure fammi capire cosa intendi con opportunismo. L'uomo è sostanzialmente egoista. Ci sono però delle persone che pensano di soddisfare il proprio egoismo concedendo gesti altruistici. C'è chi lo fa donando 1 euro avendone 1.000.000.000 in tasca e chi lo fa avendone 4 in tasca. E c'è pure chi lo fa gratuitamente per gli altri addebitando tutto a se stesso. Saranno pochi costoro, ma chi può veramente dirlo. Sarebbero costoro quelli che si sacrificano non nelle questioni originate dalla politica o dall'economia, ma in quelle di natura spirituale. E quando dico spirituale mi riferisco a Dio, alla patria, alla famiglia, ai cani etc. , ma soprattutto mi riferisco all'immagine che un individuo vuole dare agli altri di sé. Alla fine comunque, sempre di egoismo si tratta. Il nostro problema, e mi sembra che LWittgenstein o chi per lui avesse già detto qualcosa, secondo me giace nella sempre maggior difficoltà a comprenderci. Qualcuno parla di crisi della dialettica. E credo ben, dico io. E la prova più evidente sai dov'è? La prova è che nonostante io continui a sbandierare una presunta verità sull'origine dell'uomo o un presunto errore mentale in cui saremmo incappati, nessuno, a parte Alexander mi abbia chiesto qualcosa in merito. Purtroppo la domanda è piovuta in un momento critico per me. Infatti nel post successivo mi scusavo con voi, non rispondendo deliberatamente ad Alexander col quale mi scuso. Certamente uno può dire che Daniele è uno sprovveduto, ma una domanda, una curiosità che in fondo non costa nulla se non al sottoscritto che sono anni che ci lavora per curiosità, si potrebbe pur fare.
Allora dico che se c'è un problema di comunicazione, se c'è una crisi della dialettica è perché la dialettica è inibita dallo stesso egoismo di cui parli tu Viator. Quindi ti chiedo: a prescindere da quello che dici nei tuoi post, qual è il motivo per cui ti agiti all'interno del forum?


BAYLAMME. Io parlo di conversione della democrazia all'anarchia. Naturalmente ci vogliono dei tempi. Ma cosa sono questi tempi. I tempi sono i tempi in cui si susseguono le leggi positive. Io considero la Bibbia, pur avendone scarsa conoscenza, come un libro sapienziale. Ritengo che la storia del paradiso terrestre possa corrispondere alla realtà in senso fenomenico. Cioè, nel momento in cui disobbedimmo a quella che si può definire la prima legge positiva cademmo nel tempo. Da cosa è determinato quindi il tempo? Dal dover stare attenti alle cose (lo spazio) per non incappare in errore. Le leggi positive limitano quindi gli spazi d'azione. Quindi, nel percorso decostruttivo del corpo diciamo giuridico dello stato e dei suoi apparati, per ogni legge che si toglie si modificano anche degli spazi (che son poi gli spazi consentiti dalle azioni). Questo è il percorso che porta inevitabilmente all'anarchia. Uno potrebbe dirmi che le leggi sono state fatte per motivi ben precisi. Io mi ricordo però che Caselli, che a suo tempo fu procuratore della repubblica, ammonì da un uso spensierato dello strumento legislativo. Quante di queste leggi son fatte senza cognizione di causa, ovvero fatte per il piacere di pochi? Quanti avvocati siedono in parlamento? Non c'è un po' di conflitto di interessi nel porre arzigogoli legislativi, uno su tutti la legge Zan? Altra cosa è parlare della legge giudaica. Qui allora chiedo ai cristiani come mai Dante colloca tutto ciò che ha a che fare con la menzogna nel più profondo dell'inferno? Mi concedo un analisi filologica sicuramente falsa sul  sostantivo mente che deriverebbe dal verbo mentire. Usare la mente per me significa mentire, nel senso che usare la mente implica una potenziale caduta in errore. La scienza ha escogitato il metodo scientifico, ma la scienza umana come si difende? Si insegni alla gente che tutti tendono ad usufruire dei meandri della ragione per il proprio egoismo e vedrete che la gente capirà e si adatterà alla nuova consapevolezza dichiarata pubblicamente. Non può farlo lo stato forse perché non è cosa nota? Forse, ma se nessuno glielo sbatte in faccia potrà sempre dire che non lo sapeva.
#1863
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
16 Maggio 2021, 22:02:33 PM
Ciao a tutti. Grazie Ipazia per avermi fornito nozioni che non mi erano note. La mia conoscenza è di tipo superficiale, ve ne sarete resi conto tutti. D'altra parte ognuno si impegna mentalmente come gli pare. Com'è noto, quel che cercai era una risposta che potesse darmi la certezza di ciò che già intuivo in modo molto vago. La mia conoscenza è di tipo superficiale, ve ne sarete resi conto tutti. E' da qualche settimana che penso ad una pratica adattabile a quel che trovai nella mia ricerca, quindi con l'anarchia ho sparato sicuramente non a caso, però sicuramente in modo azzardato. Disconoscendo la critica di Marx, nel caso dell'anarchia ci sarebbe da considerare la dimensione dei tempi in cui debba attuarsi la conversione democratica all'anarchia. Torniamo alla sparuta pattuglia di uomini di buona volontà. Sono veramente un sparuta pattuglia? No, dico io. Quelli che non si vedono sono quelli che non credono più a nessuno. E si può dar loro torto? Biden dà dell'assassino a Putin immaginando che gli Stati Uniti non abbiano mai ammazzato nessuno. Ci sarà qualcuno che ci crede veramente? Pare anche di sì. Guardiamo come i cinquestelle hanno fatto il pieno promettendo in sostanza un'insofferenza alla credibilità dei partiti data l'evidente inefficienza delle istituzioni. Non ci si può fidare di nessuno. Come si può essere credibili tanto da ottenere di convincere quelli che in fondo risultano solo essere i più ossessionati dalla fiducia? Questa è la risposta che si deve fornire a costoro. Notte a tutti
#1864
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
16 Maggio 2021, 12:20:47 PM
Buongiorno, circa la filosofia dell'anarchismo proposta da Viator, sarebbe utile qualche intervento sul topic da me aperto sulle verità della bandiera, visto pure che l'anarchia non riconosce lo stato. Buon aperitivo e buon pranzo
#1865
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
15 Maggio 2021, 18:08:44 PM
L'anarchia deve intendersi come un artificio che col proseguire della decostruzione dovrebbe sempre essere tenuto d'occhio affinchè non divenga insostenibile
#1866
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
15 Maggio 2021, 17:39:54 PM
Ciao Viator, era in effetti giusto aprire un nuovo topic, pertanto incollo la mia risposta ultima in questa sezione.


Scienza e religione.


Caro Viator, so benissimo senza che me lo spieghi cos'è l'anarchia e cos'è la democrazia.Cara Ipazia, non so se la tua fosse un'ironia, comunque l'immagine di 2001 odissea etc non corrisponde per nulla alla mia idea.Vorrei comunque spiegarmi meglio. L'etica è qualcosa che pertiene al singolo individuo e il comportamento dell'individuo sfuggirà sempre, anche grazie alla menzogna, a qualsiasi ordine imposto dall'alto, dal basso o da qualsiasi parte venga. L'evidenza dei fatti lo dimostra inequivocabilmente. Sarebbe infine solo la paura della punizione a inibire certe nefandezze, nefandezze dalle quali si discosta quella sparuta pattuglia di persone di buona volontà. Per fortuna tali persone esistono e anche questo sembra inequivocabile. Io faccio un semplice ragionamento: i conservatori non sono pervasi molto da ideologie anche se il razzismo sembra affascinarli. Loro si limitano a conservare quel che la storia ci ha dato. L'impero e la gerarchia è il loro ideale, ma nei secoli hanno ceduto parte del potere del grande capo fino a giungere a sopportare la democrazia (volenti o nolenti). La democrazia sembra così essere un punto limite oltre il quale lo stato non può permettersi di andare. Dai ricordi di scuola mi sembra inoltre di ricordare (posso sbagliarmi facilmente) che Hegel avesse giustificato in modo incontrovertibile l'esigenza dell'esistenza dello stato. Quel che manca oggi alla sinistra è un'idea intorno alla quale muoversi. Se voi osservate però, l'anarchico e l'imperatore rappresentano due polarità nella gestione del potere. All'anarchico il potere dell'individuo, all'imperatore il potere dello stato. Perché, mi chiedo, non imbracciare la bandiera anarchica anche senza sapere di poter arrivare chissà un giorno all'anarchia. Ovvio che in questa traversata del deserto potrebbero intervenire incognite imprevedibili, ma chi in fondo, pur non essendo anarchico vorrebbe un po meno di preoccupazioni e un po' più di libertà. Altresì chiaro sarebbe che un movimento di sinistra proteso a questa utopia porterebbe con se tutti i valori della sinistra. Se ora tali valori sono disattesi per vari motivi, uno su tutti senza pensar male la vita del partito (Simone Weil - "manifesto per la soppressione dei partiti politici") tali valori potrebbero divenire più gestibili in virtù di potersi rispecchiare in un'idea (l'anarchia). Non è che l'idea debba essere raggiunta per forza così comei non penso che la destra moderna persegua politiche atte al ripristino di un impero, ma di sicuro quella è la loro idea di riferimento per muoversi. Se non c'è un'idea chiara che direzioni il senso di giustizia che pertiene all'individuo si andrà sicuramente incontro al caos totale, sempre ammesso che non ci si trovi già. In ogni caso Ipazia le rivoluzioni non hanno decostruito nulla, limitandosi a sostituire un nuovo ordine sostituendolo ad una altro
#1867
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
15 Maggio 2021, 17:25:13 PM
Dimenticavo, per Ipazia: le rivoluzioni sono sempre state tradite senza decostruire un bel fico secco, limitandosi a sostituire un ordine ad un altro ordine
#1868
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
15 Maggio 2021, 17:14:50 PM



Caro Viator, so benissimo senza che me lo spieghi cos'è l'anarchia e cos'è la democrazia.
Cara Ipazia, non so se la tua fosse un'ironia, comunque l'immagine di 2001 odissea etc non corrisponde per nulla alla mia idea.
Vorrei comunque spiegarmi meglio. L'etica è qualcosa che pertiene al singolo individuo e il comportamento dell'individuo sfuggirà sempre, anche grazie alla menzogna, a qualsiasi ordine imposto dall'alto, dal basso o da qualsiasi parte venga. L'evidenza dei fatti lo dimostra inequivocabilmente. Sarebbe infine solo la paura della punizione a inibire certe nefandezze, nefandezze dalle quali si discosta quella sparuta pattuglia di persone di buona volontà. Per fortuna tali persone esistono e anche questo sembra inequivocabile. Io faccio un semplice ragionamento: i conservatori non sono pervasi molto da ideologie anche se il razzismo sembra affascinarli. Loro si limitano a conservare quel che la storia ci ha dato. L'impero e la gerarchia è il loro ideale, ma nei secoli hanno ceduto parte del potere del grande capo fino a giungere a sopportare la democrazia (volenti o nolenti). La democrazia sembra così essere un punto limite oltre il quale lo stato non può permettersi di andare. Dai ricordi di scuola mi sembra inoltre di ricordare (posso sbagliarmi facilmente) che Hegel avesse giustificato in modo incontrovertibile l'esigenza dell'esistenza dello stato. Quel che manca oggi alla sinistra è un'idea intorno alla quale muoversi. Se voi osservate però, l'anarchico e l'imperatore rappresentano due polarità nella gestione del potere. All'anarchico il potere dell'individuo, all'imperatore il potere dello stato. Perché, mi chiedo, non imbracciare la bandiera anarchica anche senza sapere di poter arrivare chissà un giorno all'anarchia. Ovvio che in questa traversata del deserto potrebbero intervenire incognite imprevedibili, ma chi in fondo, pur non essendo anarchico vorrebbe un po meno di preoccupazioni e un po' più di libertà. Altresì chiaro sarebbe che un movimento di sinistra proteso a questa utopia porterebbe con se tutti i valori della sinistra. Se ora tali valori sono disattesi per vari motivi, uno su tutti senza pensar male la vita del partito (Simone Weil - "manifesto per la soppressione dei partiti politici") tali valori potrebbero divenire più gestibili in virtù di potersi rispecchiare in un'idea (l'anarchia). Non è che l'idea debba essere raggiunta per forza così comei non penso che la destra moderna persegua politiche atte al ripristino di un impero, ma di sicuro quella è la loro idea di riferimento per muoversi. Se non c'è un'idea chiara che direzioni il senso di giustizia che pertiene all'individuo si andrà sicuramente incontro al caos totale, sempre ammesso che non ci si trovi già
#1869
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
15 Maggio 2021, 09:35:05 AM
Buona mattinata. Scrissi in carattere piccolo per non farmi sentire. Ho letto un po' quel che nel frattempo si è detto e ho letto pure qualche bestialità. Trovandomi dalla parte di Paul11 (origini dell'uomo importanti) ho pensato per quale motivo altre persone non la ritengono importante. L'etica è ciò che dovrebbe risolvere la questione secondo loro. Mi fa sempre sorridere tra l'altro l'ironia di Viator quando dice "Spero di non esserci capiti.................in tal modo la discussione potrà proseguire con giubilo di tutti gli amici forumisti", paradigma che mi ricorda il Gattopardo. Sono pure disposto a rinunciare all'origine (cosa che peraltro ritengo presuntuosamente di avere risolto) quando tale etica fosse chiara data pure la mancanza sul campo di uomini di buona volontà. Potrebbe essere benissimo infatti che l'etica proposta possa scuotere le persone facendole diventare persone di buona volontà. Ma quale sarebbe questa Etica? Visto che io sto dalla parte di Paul11, e immagino pure Alexander, per quel che mi riguarda l'etica giusta sarebbe quella proposta da un movimento il cui nome sarebbe "Movimento democratico destinazione anarchia" il cui ruolo sarebbe quello di porre in atto una sapiente e meticolosa decostruzione della normativa che governa tutti gli apparati istituzionali. Saluti
#1870
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
14 Maggio 2021, 14:09:26 PM
Salve a tutti. Purtroppo sono di fretta, non ho letto nel dettaglio i vari interventi. Mi ricordo di Ipazia, di sicuro non ci piove Ipazia che tutto è demandato alla Buona Volontà, ma vorrei vedere il povero volgo che è sgomento proprio per questioni che riguardano l'autorevolezza delle istituzioni come reagirebbe se Mattarella gli dicesse che per natura ogni uomo agisce in primo luogo per i propri imperscrutabili interessi. Sarebbe uno schock culturale forse anche di gran lunga superiore a quello che subì il popolo giapponese quando l'imperatore dichiarò che con Dio lui non c'entrava nulla. La pubblicità istituzionale di un fatto non è cosa di poco conto. La filosofia, che niente altro esprime se non una particolare sensibilità per il pensiero e l'azione, dovrebbe farsi anche carico di questo fatto per agire in certa misura nella vita pubblica. Per quanto riguarda Iano: se uno dice che la natura è brutta o bella è solo forse per la sua sensibilità a coglierne gli aspetti più brutti o più belli. Tu dici che non sai da dove arrivi il giudizio; proprio per questo io chiedevo di Heidegger e della conoscenza o comprensione, giacché sarebbe proprio la sensibilità a generare la ragione. Saluti
#1871
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
14 Maggio 2021, 09:29:06 AM
Ciao a tutti. Grazie Iano per la solidarietà. Confesso che ho trovato un attimo di smarrimento che è quello smarrimento che  ti coglie quando ti sei preparato ad affrontare una questione e vedi che quella questione non esiste più. Noto con sollievo che il problema per qualcuno esiste, visto anche i post di Alexander e di Paul11. Mi chiedevo infatti come si possa affrontare una prassi che possa essere d'aiuto come strumento di governo facendo finta che non esistano le menzogne. L'unica soluzione sarebbe che Mattarella o chi per esso dicesse: Cari signori, qui mentono più o meno tutti, quindi regolatevi di conseguenza. D'altra parte Ipazia si affida ad una fantomatica etica fatta da uomini di buona volontà. Chi siano queste persone di buona volontà, auspicabili peraltro, non le vedo. Ho visto a suo tempo il partito dell'Italia dei Valori, poi ho visto il movimento 5 stelle. Io sto coi piedi per terra e sostengo che il ricorso alla menzogna è un istinto specialmente umano, ma non solo umano, dato che si è riscontrato che pure gli scimpanzé mettono in atto delle menzogne. Per quel che riguarda MH, per la minima conoscenza che ne ho, e qui chiedo senz'altro a voi che siete sicuramente più preparati, vorrei riferirmi alla "cura". E' chiaro che nell'istante del presente siano presenti sia l'esser davanti a se, che l'esser già in e l'esser presso, ma in questa tripartizione sembra, e dico sembra, che l'affettività o lo stato emotivo siano avulsi dal fenomeno della comprensione mentre a mio giudizio non vi sarebbe comprensione senza l'affettività. Per questo motivo penso che Heidegger abbia fallito. Il significato di un sostantivo, visto che la speculazione si rivolge alle cose (gli enti) è composto di due parti, una affettiva e una razionale. Noi ci dimentichiamo spesso della parte affettiva, ma a mio giudizio questo è un comportamento quasi scellerato se non scelleratissimo (forse scellerato è già un superlativo assoluto). Saluti



#1872
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 22:48:36 PM
Ciao a tutti. Penso di dovervi delle scuse per essermi introdotto in questo forum in un modo a dir poco invadente. Unica attenuante è che vi sono approdato un po' logoro. Saluti intanto
#1873
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 15:28:46 PM
Buon pomeriggio. Dato il mio post di stamattina che forse avrei dovuto citare, ma non mi va di citarmi scemo che sono. Rispondo un po' a tutti perché non riesco a rendermi conto se sapere che c'è un presunto errore nel quale siamo incappati inconsapevolmente e che troverebbe sede nella nostra odierna valutazione sul fenomeno dell'apprendere sia un motivo di interesse. Se non lo fosse, tolgo il disturbo da questo forum, anche con amarezza e delusione. Ciao
#1874
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 10:19:34 AM
Citazione di: iano il 13 Maggio 2021, 01:51:14 AM
Citazione di: Ipazia il 13 Maggio 2021, 01:48:22 AM
Abbiamo creduto a tante baggianate, possiamo pure fare un piccolo atto di fede sui nostri sensi e sull'immanenza che ci circonda.
Ma perché scusa, finora a ieri cosa abbiamo fatto?
Lungi da me il volere screditare i sensi.
Difenderli è la mia battaglia di sempre.
Una scienza buona è quella che impara da essi.
I sensi non ci illudono tanto quanto la scienza non ci dice la verità.


Buon Giovedì. Da quando frequento questo forum percepisco molte affinità con ciò che penso. Ma a volte mi sento un pesce fuor d'acqua. A parte la battuta di Viator (era una battuta?) non ho ancora capito chi siano i moderni FN e MH. In ogni caso non è questo il problema.
I sensi c'entrano poco con le nostre definizioni della realtà. Insomma, non si è ancora capito che la realtà è soltanto una proiezione delle nostre preoccupazioni? Non si è ancora capito che la realtà è sinonimo perfetto di conoscenza? Non si è ancora capito che le cose servono alla mente solo per tenere i piedi per terra? La pietra per un essere umano non è la pietra per una mosca. Eppure potrebbe benissimo essere che nel suo mondo esista qualcosa di analogo alla nostra pietra. Ma cosa sono infine le cose? Una cosa, dico io, è tutto ciò che la mente può imbrigliare tanto da poterne parlare, anche a vanvera. Le cose non esistono di per sé. Siamo noi a crearle. Se tutto ciò fosse noto tanto peggio, giacché significherebbe una brutta fine per tutti.
#1875
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
12 Maggio 2021, 21:22:34 PM
Citazione di: Ipazia il 11 Maggio 2021, 15:54:11 PM
Religione e scienza hanno un'origine comune nella domanda fondamentale di tipo creazionista e causale. Domanda che richiede un certo livello di capacità induttive e deduttive. La tesi teologica ha guidato le danze per millenni e su questo vale la pena di interrogarsi. La risposta che mi dò è che essa rispondeva in pieno al bisogno, altrettanto fondamentale, di senso, protezione, giustizia e immortalità. Questi 4 cavalieri della religione si ritrovano in tutti gli argomenti teologici.

La scienza ha faticato a farsi largo in questo imponente flusso desiderante, dovendo per lo più andarvi controcorrente. Certosinamente ha accumulato le sue prove fino a decostruire, mattone su mattone, l'imponente, millenario (in antropologia l'anzianità fa grado) edificio religioso.

Ma, affetta dallo stesso peccato originale antropologico, ci ha messo meno che niente a convertire i suoi sudati teoremi in nuovi oggetti di fede, supportata in ciò anche dalle rendite di posizione acquisite nella piramide sociale. Il virus desiderante, una volta conclamato, ha rimesso in circolo la religione e queste discussioni.

A salvare l'anima della scienza rimane il suo accurato metodo di indagine, ma anche qui non è il caso di eccedere in trionfalismi salvifici. Statistica, paradigmi e algoritmi permettono alti livelli di mistificazione della realtà e la coperta torna ad accorciarsi.


Ciao Ipazia. Concordo con quel che sostieni. In particolare quando dici che la scienza è affetta dallo stesso vizio antropologico di cui soffre la religione. Il riferimento alle rendite poi è proprio la questione fondamentale del mio percorso di ricerca che era quello infine di scoprire fino in fondo cosa ci fosse dietro la nostra tanto cara e amata lingua, che tanto ingannò i figli suoi. Confido nella purezza animale dell'essere umano. A proposito, chi sono i moderni FN e MH che compaiono nel tuo post successivo? Buona serata