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Messaggi - bobmax

#1876
Citazione di: baylham il 10 Febbraio 2021, 14:35:11 PM
Citazione di: bobmax il 10 Febbraio 2021, 12:16:52 PM
Citazione di: baylham il 10 Febbraio 2021, 11:37:29 AM
Citazione di: iano il 10 Febbraio 2021, 10:20:01 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Febbraio 2021, 09:30:17 AM
Purtroppo - per i teisti - le prove onto-logiche hanno un prefisso da cui nessuna logica, per quanto sofisticata, può svicolare.
Vincendo la mia pigrizia ho sbirciato Wikipedia, e la prima impressione è che l'antologia trasformi il soggettivo in oggettivo aggiungendovi un "in se'".
Lungi da me il voler irridere tale tentativo, che anzi mi commuove perfino.
Alla fine si tratta dell'umana tensione a trascendere i propri limiti.
Limitarsi a mostrare i risvolti ridicoli che ciò comporta sarebbe come amar vincere facile.
L'esistenza di Dio, la rivelazione di Dio, non viene intesa come ontologica da parte dei mistici che la sperimentano? Non trasformano il soggettivo in oggettivo?
Non vi è alcuna ontologia nella mistica.
Perché è proprio la scissione soggetto/oggetto a perdere di consistenza.
Di modo che non vi è più "oggetto".
Per la mistica Dio è Nulla.
Allora secondo logica il mistico è Dio.

Sì.
In quanto l'io non è più.

Dio è.

Dio è infatti anche detto "Supremo Distacco".
#1877
Citazione di: baylham il 10 Febbraio 2021, 11:37:29 AM
Citazione di: iano il 10 Febbraio 2021, 10:20:01 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Febbraio 2021, 09:30:17 AM
Purtroppo - per i teisti - le prove onto-logiche hanno un prefisso da cui nessuna logica, per quanto sofisticata, può svicolare.
Vincendo la mia pigrizia ho sbirciato Wikipedia, e la prima impressione è che l'antologia trasformi il soggettivo in oggettivo aggiungendovi un "in se'".
Lungi da me il voler irridere tale tentativo, che anzi mi commuove perfino.
Alla fine si tratta dell'umana tensione a trascendere i propri limiti.
Limitarsi a mostrare i risvolti ridicoli che ciò comporta sarebbe come amar vincere facile.
L'esistenza di Dio, la rivelazione di Dio, non viene intesa come ontologica da parte dei mistici che la sperimentano? Non trasformano il soggettivo in oggettivo?

Non vi è alcuna ontologia nella mistica.

Perché è proprio la scissione soggetto/oggetto a perdere di consistenza.

Di modo che non vi è più "oggetto".

Per la mistica Dio è Nulla.
#1878
Sono convinto che la prova ontologica di Anselmo, in realtà non sia una dimostrazione e neppure abbia a che fare con l'ontologia.

L'ontologia infatti riduce inevitabilmente l'Essere all'ente.
Mentre qui abbiamo piuttosto una periecontologia. Così come definita da Karl Jaspers. Ovvero slancio verso l'Assoluto.

Infatti non si ha in Anselmo una dimostrazione, che deriva necessariamente da delle premesse.
Anselmo non dimostra.
Suggerisce un processo.

Ed è la preparazione ciò che gioca un ruolo fondamentale in questo processo.
Occorre infatti prima sgombrare la mente.

Poi il processo si svolge considerando entità, perché non può prescinderne.
Ma solo per andarne oltre.
"Ciò di cui non si può pensare niente di maggiore..."
#1879
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
09 Febbraio 2021, 09:55:11 AM
Ciao Aspirante Filosofo58

Questa tua storia di vita mi interroga scavando nella mia profondità.

Perché non è giusto! Eppure vero...

Non è giusto soprattutto perché sono stato più fortunato, senza averne alcun merito.

È lo sguardo della Medusa che mi interroga: questa è la realtà...

E mi sento responsabile.

Di questa mia fortuna immeritata.

E anche perché è come se questa ingiustizia mi riguardasse direttamente. Mi rigetta infatti all'origine di tutte le cose, dove mia è la colpa.

E allora posso solo sperare nella Verità. Che asciughi ogni lacrima, che annulli ogni dolore come se non fosse mai accaduto.

Sì, spero l'impossibile.

Ma è forse proprio questo che mi viene richiesto.

#1880
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
09 Febbraio 2021, 07:52:04 AM
Ipazia, mai una volta che resti sul pezzo. Svicoli tirando in ballo ciò che non c'entra, pur di non affrontare l'analisi.

Sì, la fede nella Verità implica sofferenza... Ma alla fin fine è inevitabile. Resistere non fa che prolungare l'agonia.
#1881
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
08 Febbraio 2021, 23:49:27 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Febbraio 2021, 17:17:03 PM
Citazione di: bobmax il 09 Gennaio 2021, 19:46:57 PM
Allora potrei giungere a constatare che sono libero solo in quanto "decido" ciò che "voglio" in quanto lo "devo" perché questo "sono".
Questo mi piace assai e trovo sia in contraddizione con quello che segue:
CitazioneDi modo che sono libero non perché sono dotato di libero arbitrio, ma perché come "io" non esisto
perchè io, a prescindere dal grado di libertà concessami, dalla nascita alla morte, esisto. E questo mio esistere è non sequitur con:
CitazioneSono libero solo in quanto figlio di Dio.

Nel senso che "io" non determino il mio stesso essere.

Ciò che devo è un obbligo verso me stesso, che non ho posto "io".

Donde nasce allora questo dovere, questo essere?

Se la libertà è decidere, ciò che si vuole, perché lo si deve, in quanto questo si è, allora come "io" non sono libero. Proprio perché non sono io a determinare il dovere e l'essere.

Ma se non sono libero, per niente... come io non esisto!

Però sono libertà, se appunto decido ciò che devo perché questo sono, cioè... sempre.

E lo sono sempre proprio in quanto figlio di Dio.
#1882
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
08 Febbraio 2021, 23:25:28 PM
Citazione di: doxa il 08 Febbraio 2021, 15:33:57 PM
Bob, aiutami a capirmi.

Ma la mia avversione per i rom, soltanto quelli che delinquono (maschi e femmine),  che non vogliono integrarsi nella nostra società e preferiscono vivere in modo parassitario, è "distacco mistico" (uso la tua frase) o indifferenza sociale ?

La mia è discriminazione, pregiudizio ?

L'indifferenza sociale mi aiuta a "vederli senza guardarli", sono "ombre che camminano.  :D

Ciao Doxa

Dalla mia esperienza, il distacco è la stessa compassione.
E la compassione non può derivare da un atto di volontà, quindi non ha alcun esito volere il distacco.
Solo lo si è, quando lo si è, compassione, distacco.

E' un dono di Dio.
Il distacco è la stessa grazia.
E' un corto circuito.
Infatti, l'uomo davvero distaccato "obbliga" Dio a intervenire.
E Dio interviene con la propria volontà.
Nel senso che l'uomo distaccato vede la volontà divina in azione, come d'altronde sempre avviene.

La questione che poni è tragica.
Nel senso che nessuna scelta è davvero "giusta". Per cui qualsiasi cosa decidiamo... comunque sbagliamo.
E' infatti in gioco la Verità, che non conosciamo.
Allora possiamo essere tentati dall'indifferenza. Il modo forse più neutrale per affrontare situazioni in sostanza inaccettabili.

Ma essendo io un intollerante, non riesco neppure a provare indifferenza, i parassiti non li sopporto proprio. Non mi sono indifferenti, non li tollero.
Però questo mio sentire così chiaro e imperativo mi espone ancor di più all'errore...
Perché la discriminazione, il pregiudizio, devono prima o poi fare i conti con la Verità.

Perché un conto è valutare la situazione di per sé: parassitismo, un altro il perché di questa situazione.
E allora quel ladruncolo, che d'impulso può ricevere solo il mio disprezzo, può diventare un problema tale da farmi arrestare nel mio giudizio.

E in quel arresto, che è una crisi esistenziale, può avvenire il distacco.
Tanto più grave era il mio errore, tanto più probabile è la crisi.

L'indifferenza può invece farti evitare di entrare in crisi, ma in questo modo non cogli neppure la possibile occasione.
#1883
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
08 Febbraio 2021, 11:48:39 AM
Occorre a mio avviso non confondere l'indifferenza con il distacco.

Perché l'indifferenza annulla ogni valore dell'altro.
Viceversa, il distacco mistico annulla se stessi.

L'indifferenza è una sottile ma potente manifestazione della volontà di potenza.

Mentre il distacco è la rinuncia ad ogni volontà. Che non sia la volontà di Dio.

Di modo che, parafrasando Gramsci, odio l'indifferenza, ma amo il distacco.
#1884
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
08 Febbraio 2021, 10:41:25 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Febbraio 2021, 09:46:06 AM
Io credo che il libero arbitrio esista unicamente con la metempsicosi. Negando questa, anche quello non può essere accettato.
Io credo che esistano tre possibilità:

       
  • si nasce e si muore ed esiste solamente questa vita
  • si nasce, si muore e si resuscita, passando dalla vita terrena a quella eterna
  • Questa è una delle vite.
Nei primi due casi, sorge spontanea una domanda, secondo me: siamo nati senza scegliere alcunché (sesso, data, ora e luogo di nascita, famiglia in cui nascere, società in cui vivere, ecc... ecc... ) per cui mi pare assurdo ammettere l'esistenza del libero arbitrio.
Il terzo caso, viceversa secondo me, ammette il libero arbitrio, perché noi in ogni nostra vita, siamo il risultato di ciò che abbiamo fatto nelle precedenti. Per cui, nascere in condizioni più o meno disagiate, è frutto delle scelte da noi compiute nelle vite precedenti. Quindi, come la medaglia ha due facce, così  metempsicosi e libero arbitrio convivono indissolubilmente.

Concordo.
Tuttavia solo che si nasce e che si muore possiamo constatare.

Fermo restando questo dato di fatto, che le altre sono solo supposizioni, non dovremmo prima domandarci, se il libero arbitrio è inesistente, chi siamo noi?
#1885
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
08 Febbraio 2021, 10:28:22 AM
Ben arrivato Aspirante Filosofo58!

Non preoccuparti dell'ovvio. Niente è mai davvero "saputo".
Ogni volta ci ritroviamo a constatare di sapere di non sapere...

Buona permanenza.
#1886
Tematiche Filosofiche / L'Uno
08 Febbraio 2021, 08:32:37 AM
Sì, Iano, penso anch'io che l'Uno sia lo stesso Zero.

D'altronde l'amore è manifestazione di unità, ma è pure mancanza.

Uno, zero, essere, nulla... sono comunque segni, che rimandano ad altro.

Il sacro è ovunque, necessariamente.
Se non fosse ovunque, non sarebbe da nessuna parte.

Solo il figlio può vedere il sacro. È infatti lì per lui.
#1887
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 23:43:37 PM
Ciao Iano

Penso che il molteplice sia necessario per esserci.
È l'altro che, esistendo, fa sì che io esista.

L'Uno infatti non ci può essere.

Tuttavia quale altro scopo finale dovrebbe mai avere l'esserci se non di ritornare a casa?
E la casa non può che essere l'Uno.
#1888
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 23:33:00 PM
Ciao Green

Sono convinto che il logos eracliteo sia la Verità. Quindi sì, Dio.

Ritengo perciò errato limitarlo a discorso, perché la Verità è oltre qualsiasi logica, pur essendone il fondamento.

Non penso vi sia in realtà una sostanziale differenza in ciò che intendiamo con "io, tu e l'altro".
Infatti io sono il figlio unigenito. Che è figlio finché non torna a casa.
Fino ad allora vi è solo il figlio e il Padre.
L'altro è sempre e solo il Padre.

E questo vale pure per te, figlio unigenito.
Può sembrare in effetti una contraddizione plateale: quanti figli unigeniti ci sono?
Eppure credo che sia invece proprio così. Nell'Uno ogni contraddizione è risolta.

Sì qualcosa si sta muovendo. La non dualità si sta diffondendo. Chissà quali meraviglie potrà portare?

Buona serata, figlio unigenito.
#1889
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 18:00:23 PM
Ciao Viator

Non so se la cosa migliore sia augurarti di non diventare mai consapevole delle tue angosce interiori.

Dalla mia esperienza, devo ammettere che stavo meglio prima, quando non ne ero granché consapevole.
Consideravo me stesso sostanzialmente "buono" e ciò che non andava se ne stava eventualmente là fuori...

Ora l'illusione, se non proprio svanita, a tratti scompare del tutto.
Ed è l'inferno.

Eppure non potrei mai tornare a com'ero. E ci stavo così bene...
Perché questa che ora vivo è la verità. Magari non proprio la Verità... almeno così sotto sotto spero... ma di certo quella di allora era falsità.

Così, tra il serio e il faceto, ma non troppo, mi capita di augurare con tutto il bene del mondo a chi incontro e che mi pare in simili situazioni, di andare... all'inferno.
Solo lì, infatti, l'uomo è al sicuro.

Di solito, l'augurio non è però gradito...
#1890
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 15:38:58 PM
Ciao Viator

Apprezzo molto la tua verve, che a volte fotografa come meglio non si potrebbe le stranezze che non di rado compaiono nel forum. Quella sul "troppe, troppe e troppo..." mi ha risollevato l'animo.
Questa tua è un'arte non facile, da giocare in punta di fioretto.
Perché basta una svista per scadere nel sarcastico...

Chiedendomi però cosa la alimenti, questa tua capacità di cogliere gli aspetti comici di tante stranezze, non posso non considerare altri aspetti del tuo repertorio quale frequentatore del forum.
Perché, come poi noto anche nei tuoi interventi successivi sullo stesso argomento, vi è, oltre ad una certa ilarità, pure della sofferenza.
Perché ciò che critichi soavemente, comunque non ti va bene e ti preoccupa non poco...

Nei nostri ormai non pochi incontri, su argomenti dei più disparati, ho scorto sempre questa costante.
Dove, perdonami, sospetto che ribolla il bisogno Verità, ogni volta però soffocato da una mente brillante già convinta di possederla.
E che quindi, il preoccuparsi di ciò che non va è in definitiva perfettamente inutile...

Nel provare perciò ora a risponderti partirei dalla tua ultima osservazione: il cinismo.
Perché è proprio questa la pietra tombale che ogni volta soffoca il tuo bisogno di Verità.

Mi dirai che questo tuo bisogno è solo una mia immaginazione.
Potrà anche esserlo, perché mai dire mai... ma non lo credo.

Affermare, come tu fai, che "perso un amato se ne fa un altro" cosa dice in sostanza?
Non dice forse che l'amore è in sostanza un'illusione? E che quindi niente ha davvero valore. Perché una donna vale l'altra, un amico come qualsiasi altro, un figlio come il primo che passa per la strada...

Epperò per te nel mondo c'è qualcosa che non va... come la mettiamo?

Riguardo alle cose.
Tutto quello che c'è per noi, c'è solo in quanto concetto.
Non importa se la cosa è materiale, mentale, spirituale... c'è sempre e solo come concetto.
Se non vi è concetto, non importa quanto definito ma deve esserci, non vi è alcuna cosa.

Di modo che la somma è senz'altro un concetto, e quindi qualcosa.

L'errore consiste nel considerare cosa, e quindi concetto, ciò che non lo è.
E non lo è perché non può essere pensato, se non come idea aperta. Ovvero slancio, che però non afferra alcuna cosa.

Viator, anche il fatto che mi tacci di essere oscuro, dove magari sarebbe tanto facile essere chiari, mostra, a mio avviso, questo continuo tuo sforzo di evitare di affrontare il bisogno di Verità.

La chiarezza, se autentica, necessita di soffrire.
Perché la semplicità non è mai facile.
Con affetto.