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Messaggi - Eutidemo

#1876
Racconti Inediti / Re: La bomba (miniracconto)
12 Marzo 2023, 16:39:25 PM
Citazione di: Ipazia il 12 Marzo 2023, 15:16:14 PMA dimostrazione che credere nella statistica sia geniale come credere nella scienza. Peccato che la realtà non abbia risposto negli stessi termini delle morti improvvise di persona sane. Sarebbe stato un primato da Guinnes.
In effetti la mia storiella era proprio una presa in giro di "un certo modo" di utilizzare strumentalmente  la "statistica"! :)
Ma non era una critica della  "statistica" in generale!
#1877
Ciao Iano. :)
Condivido tutto quello che hai scritto!
Ed infatti io sono arrivato egualmente a determinare l'"area" del "tassello" orizzontale annotato dal piastrellista, individuandone "logicamente" la "base" e l'"altezza" dal confronto "geometrico-spaziale" col "tassello" verticale adiacente a quello; e, una volta scoperta la "base" e l'"altezza" del rettangolo in questione, tutto il resto è venuto da sè (in base all'"aritmetica elementare").
Però è come se, per raggiungere un luogo sconosciuto, voi aveste avuto a disposizione un navigatore satellitare (la "matematica  superiore"), mentre io no; il che è un mio grave "handycap" che mi porto dietro dai tempi della scuola.
Ma ormai è troppo tardi per rimediare! :(
***
Un saluto! :)
***
#1878
Racconti Inediti / Re: La bomba (miniracconto)
12 Marzo 2023, 12:33:35 PM
CONCLUSIONE DEL MINIRACCONTO
Il capo della Polizia spiega:
- Il fermato era un noto professore di "statitistica"!-
- Embè?- fanno in coro i giornalisti.
- Portava la bomba nella valigetta soltanto per prudenza; ed infatti ci ha dimostrato che è statisticamente molto improbabile che su uno stesso aereo ci siano due bombe portate contemporaneamente da due persone diverse, che neanche si conoscono tra di loro!-
#1879
MIO CALCOLO (scritto dopo aver letto le vostre soluzioni).
Ciao Bobmax e Iano.
Avevo premesso sin dall'inizio che "essendo io del tutto ignorante in "matematica", soprattutto per quanto riguarda le "equazioni" e le "incognite", mi sono arrangiato esclusivamente con la "logica" più elementare e con un po' di "aritmetica". Però, essendo consapevole che la "matematica" non è altro che logica imbottita di "steroidi", sono convinto che, utilizzando la giusta EQUAZIONE, l'area del quadrato di nove mattonelle sia calcolabile in pochi secondi; non certo da me, tuttavia. Sarei perciò curioso di sapere il procedimento usato da voi -che sarà sicuramente molto più perspicuo del mio-."
Vi ringrazio per avermi accontentato entrambi!
***
Peccato che le formule che avete usato voi, non per colpa vostra bensì a causa della mia "crassa" ignoranza matematica, io non le abbia capite molto bene. :(
Tuttavia non dubito minimamente che esse siano senz'altro corrette:
- sia perchè della materia voi due ne capite molto più di me;
- sia perchè, per altra via, coincidono con gli stessi risultati a cui sono pervenuto io, con ragionamenti molto più elementari, grossolani e "terra terra".
***
Mi consola però il fatto che, tutto sommato, anche senza ricorrere a nessuna equazione, io sia riuscito egualmente a risolvere correttamente il problema. ;)
***
Ancora grazie ad entrambi! :)
***
#1880
MIO CALCOLO (scritto prima di aver letto le vostre soluzioni)
Sinceramente, vista la mia ignoranza "geometrico-matematica",  non mi ricordo se esista o meno una formula matematica che ci fornisca direttamente l'area di un rettangolo, conoscendone soltanto il perimetro, ma non la base e/o l'altezza; però, se tale formula esiste, sono sicuro che qualcuno di voi la conoscerà di sicuro.
***
Io, invece, sono partito da una considerazione che mi sembrava ovvia; e, cioè, che, se il "perimetro" del tassello è di 28,8 cm, il suo "semiperimetro" A_C_D non poteva essere che di 14,4 cm.
Per cui, visto che i tasselli sono tutti della stessa "identica forma geometrica" e della stessa "identica dimensione", questo significa che il "semiperimetro" A_C_D di 14,4 cm, deve essere lungo esattamente come il segmento di retta che va da C ad E; ed infatti A_C o B_D  devono necessariamente essere uguali a D_E, come risulta evidente dalla seguente immagine.
Ed infatti i lati corti dei tasselli, devono avere tutti la stessa identica lunghezza!
Da tale immagine risulta pure che il segmento di retta lungo 14,4 cm, che va da C ad E,  "corrisponde" esattamente a 6 "lati corti" dei tasselli; per cui il lato corto di ciascun tassello (compresa l'altezza del tassello di partenza), deve necessariamente essere di 2,4 cm, perchè 14,4 diviso sei dà 2,4. .
Per cui l'area del nostro tassello di partenza, se non c'è nulla di sbagliato nè nella mia impostazione nè nei miei calcoli, dovrebbe essere di 28,8 cmq (12 x 2,4).
***
Pertanto:
a)
Poichè l'area di una singola "mattonella" è composta da 5 tasselli, la sua area sarà pari a 144 cmq (28,8 cmq x 5)
b)
Poichè l'area dell'"intero quadrato" è composta da 9 "mattonelle, la sua era sarà pari a 1.296 cmq (144 x9)
***
La prova del nove di tale serie di calcoli, dovrebbe ottenersi estraendo la radice del quadrato, che ci dà un lato di 36 cm (che è anche il lato di tre mattonelle); il quale ci viene confermato dal centimetro.
#1881
Percorsi ed Esperienze / Il rebus del "parquet"!
11 Marzo 2023, 12:49:26 PM
Stamattina mi sono accorto che si era staccato un tassello del "parquet" della mia camera da letto; ma, spennellandolo con l'adesivo per reincollarlo al suo posto, mi sono accorto che, sul suo retro, c'era  scritto "perimetro 28,8", con sotto una parola illeggibile (probabilmente "centimetri")
***
In effetti il primo rebus sarebbe quello di capire per quale diamine di motivo il piastrellista abbia annotato sul retro di quel tassello il suo "perimetro" invece della sua "area"; però, visto che il pavimento in "parquet" risale al 1964, presumo che il piastrellista sia ormai morto e sepolto, portandosi così nella tomba il suo segreto.
***
Però, reinserendo il tassello al suo posto, "mi ha punto vaghezza" di scoprire se, conoscendo soltanto il "perimetro" di quel singolo tassello, fosse possibile ricostruire  non solo l'area di quel tassello o  l'area  della singola "mattonella di cinque tasselli", ma, addirittura, l'"area del quadrato costituito da nove mattonelle" (di cinque tasselli ciascuna) affiancate.
Ovviamente, con il minimo di operazioni aritmetiche e di tempo possibili!
***
Dopo un po' credo di esserci riuscito (spero)!
Però, essendo del tutto ignorante in "matematica", soprattutto per quanto riguarda le "equazioni" e le "incognite", mi sono arrangiato esclusivamente con la "logica" più elementare (e con un po' di "aritmetica"); quindi ci ho messo circa una decina di minuti.
Però, essendo consapevole che la "matematica" non è altro che logica imbottita di "steroidi", sono convinto che, utilizzando la giusta equazione, l'area del quadrato di nove mattonelle sia calcolabile in pochi secondi; non certo da me, tuttavia.
Sarei perciò curioso di sapere il procedimento usato da voi -che sarà sicuramente più perspicuo del mio- e quanto tempo ci avete messo, complessivamente, a calcolare l'area del quadrato di nove mattonelle (di cinque tasselli ciascuna).
***
Tenete presente che, sebbene "fisicamente" i vari tasselli non possano considerarsi "perfettamente identici", vista l'imperfezione della natura umana e dei piastrellisti, ai fini del calcolo in questione vanno considerati tutti della stessa "identica forma geometrica" e della stessa "identica dimensione"; ed infatti, alla fine, se il calcolo sia giusto o meno, è un dato verificabile col centimetro.
***
Vediamo chi ci riesce prima e con il metodo migliore :)
***
#1882
Racconti Inediti / Re: La bomba (miniracconto)
10 Marzo 2023, 10:51:18 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Marzo 2023, 10:21:26 AMPerché bisognava invadere l'Afghanistan e tutto il medio oriente fino all'Africa (Libia) ?
No :)
#1883
Racconti Inediti / La bomba (miniracconto)
10 Marzo 2023, 06:15:30 AM
Al "metal detector" dell'aeroporto, un passeggero viene fermato dalla polizia perchè nel suo bagaglio a mano viene trovata una potentissima bomba al plastico; capace di disintegrare l'aereo in volo senza possibilità di scampo per nessuno.

***
Il giorno dopo, però, il passeggero viene rilasciato con molte scuse, e la micidiale bomba gli viene restituita; ed è con essa che si imbarca sul successivo volo di linea.
"Come mai?" chiedono allibiti i giornalisti nella conferenza stampa tenuta il giorno dopo dal capo della Polizia.

(cercate di indovinare la conclusione del mio miniracconto)
#1884
Riflessioni sull'Arte / Il critico e l'artista
10 Marzo 2023, 05:16:56 AM

-Sono fantastici questi schizzi! Ma come ci sei riuscito?- chiede il critico all'artista.
- Semplice mi sono messo davanti a un foglio bianco e...- cerca di spiegare l'artista.
-...e hai provato a far emergere le tue passioni!- esclama il critico applaudendolo.
" No, stavo solo cercando di far funzionare la mia stilografica!" :)
#1885
Citazione di: anthonyi il 09 Marzo 2023, 17:06:18 PMIl pericolo principale, dopo la morte, non é quello di perdere i soldi, ma di restare loro vincolato. Lo spirito legato alle cose materiali, dopo la morte, rimane legato ad esse.
CORO DI MORTI NELLO STUDIO DI FEDERICO RUYSCH
Sola nel mondo eterna, a cui si volve
Ogni creata cosa,
In te, morte, si posa
Nostra ignuda natura;
Lieta no, ma sicura
Dall'antico dolor. Profonda notte
Nella confusa mente
Il pensier grave oscura;
Alla speme, al desio, l'arido spirto
Lena mancar si sente:
Così d'affanno e di temenza è sciolto,
E l'età vote e lente
Senza tedio consuma.
Vivemmo: e qual di paurosa larva,
E di sudato sogno,
A lattante fanciullo erra nell'alma
Confusa ricordanza:
Tal memoria n'avanza
Del viver nostro: ma da tema è lunge
Il rimembrar. Che fummo?
Che fu quel punto acerbo
Che di vita ebbe nome?
Cosa arcana e stupenda
Oggi è la vita al pensier nostro, e tale
Qual de' vivi al pensiero
L'ignota morte appar. Come da morte
Vivendo rifuggia, così rifugge
Dalla fiamma vitale
Nostra ignuda natura;
Lieta no ma sicura,
Però ch'esser beato
Nega ai mortali e nega a' morti il fato.

#1886
Ciao Aspirante Filosofo 58. :)
Crediamo che la morte sia davanti a noi, ed invece, almeno ad una certa età, la maggior parte di essa è già alle nostre spalle; ed infatti il mio "io" bambino, adolescente, giovane, maturo, appartengono ormai già tutti al "mondo della morte".
***
La morte non avviene quando si spegne la flebile fiammella della nostra vita, ma, a poco a poco, insieme a tutta la cera che già si è squagliata lentamente nelle nostre mani.
***
Ad ogni modo non temo la morte, perchè quando sarà arrivata lei, vorrà dire che io me ne sarò già andato via!
***
Inoltre è sciocco aver paura di morire, perché ci siamo abituati ad un certo tenore di vita e quindi, morendo, temiamo di perdere soldi e beni materiali; ed infatti possiamo temere di perdere soldi e beni materiali solo se siamo noi a sopravvivere a loro, ma non  se sono loro a sopravvivere a noi.
In tal caso, infatti, sono loro a perdere noi.
***
Solo che è ancora in vita può rimpiangere di aver perso qualcosa, non certo chi è già morto.
***
Un saluto! ;)
***
#1887
Citazione di: atomista non pentito il 09 Marzo 2023, 14:38:12 PMIn ogni caso il gioco "al raddoppio" va iniziato solo dopo una serie gia' anomala di uscita consecutiva di rosso /nero , pari/dispari ecc possibilmente su roulette francese e non americana ( con 0 e 00 aumenta l'incidenza del né rosso né nero ecc ecc). Anche perché si potesse andare all'infinito , avendone la disponibilita' economica sicuramente si vincerebbe ......... ma c'e' un limite massimo alla puntata.
P.S. Manco da una vita dal casino' tuttavia in gioventu' vinsi.  Anche qui tanta pazienza a costo di guardare e basta.
Eutidemo perfettamente scrisse
Anche io manco da una vita dal casinò; tuttavia in gioventu' vinsi...ma molto poco :(
#1888
PREMESSA
Innanzitutto, occorre tenere ben presente che non esiste nessuna "legge probabilistica" la quale garantisca che, alla "Roulette" -senza calcolare, per semplicità, la "tassa dello zero" (nota1*)-, dopo l'uscita di un numero molto elevato di "rouge", debba necessariamente uscire "noir"; ed infatti, ad ogni nuovo giro, la pallina si comporterà in modo del tutto indipendente ed autonomo rispetto al giro precedente.
Questo perchè il risultato di ogni giro è "fisicamente" casuale; e visto che "il caso non ha memoria", potrebbe uscire per l'ennesima volta un'altro "rouge".
E lo stesso dicasi per qualsiasi altro tipo di "giocata esterna", di tipo "binario" (nota2*).
A meno che, ovviamente, la "Roulette"non sia truccata! ;)
***
Come si concilia questo con la "legge delle probabilità"?
Cerchiamo di capirlo, sebbene il discorso sia un po' "sfuggente" (anche per il sottoscritto).
***
Utilizzando una "Roulette" non truccata, la probabilità di ottenere "rouge" è esattamente una su due (0,5) ad ogni lancio (senza considerare lo zero vedi nota*).
Quindi, probabilisticamente:
- quella di ottenere due volte consecutive "rouge" è una probabilità  su quattro (0.5×0.5=0.25);
- quella di ottenere tre volte consecutive "rouge" è una probabilità  su otto (0.5×0.5×0.5= 0.125), e così via.
Per cui, se esce per tre volte consecutive "rouge",  intuitivamente si è portati a pensare che la quarta volta è più probabile che esca "noir".
Ma non è così! 8)
***
Ed infatti, se pensiamo che la quarta volta sia più probabile che esca "noir", andiamo contro il nostro stesso (corretto) presupposto, per il quale la probabilità di ottenere "rouge" è esattamente una su due (0,5) ad ogni giro della "Roulette"; e sul quale presupposto avevamo dedotto la "probabilità", sempre minore, di ottenere più volte consecutivamente una stessa sequenza di "rouge" (elevando a progressiva potenza 0,5, cioè 0.5×0.5×0.5 ecc.).
***
La diversa "scala di probabilità", quindi:
- non riguarda mai la singola uscita futura (che è sempre 0,5);
- riguarda, invece, una determinata ripetitiva sequenza di uscite future (0.5×0.5×0.5 ecc.).
Il che "sembra" essere, ma "non è" la stessa cosa!
***
Ed infatti, la "prevedibile" probabilità che una successione di tre "rouge" consecutivi è solo una su otto, "vale solo prima che si inizi a giocare alla Roulette", quando ancora l'esito dei vari giri risulta ignoto; dopo aver iniziato i giri, invece, i risultati non sono più sconosciuti, per cui non devono più essere contati nel calcolo della probabilità delle uscite future.
L'uscita di "rouge" o "noir", invero, ha una probabilità identica indipendentemente dal numero di volte che la "Roulette" ha "precedentemente" girato, e "indipendentemente" dai risultati già verificatisi (nota 3).
.
LA "MARTINGALA"
In base al ragionamento della nostra premessa, la probabilità di una successione consecutiva di cinque "rouge" è di 1 su 32; ciò, in quanto 1/2 alla quinta potenza ci dà 1/32 ((1/2)^{5}=1/32); il che, però, non vuol dire al prossimo tentativo ci sia solo una probabilità su 32 che esca ancora ""rouge" ", perchè la probabilità della singola giocata è sempre di  una su due (1/2).
Questo, come detto, perchè il risultato di ogni giro è "fisicamente" casuale; e visto che "il caso non ha memoria", potrebbe uscire per l'ennesima volta un'altro "rouge".
Però, essendo molto improbabile che esca una "serie di 5 rouge" (o "noir") consecutivi, se noi giochiamo al raddoppio "contro" tale ipotetica "futura" serie, e molto probabile che vinceremo un piccola differenza; purchè non lo facciamo troppo spesso.
Questo sistema, che è il più semplice e diffuso da usare alla "Roulette", si chiama "Martingala"; il quale prevede che si punti sempre sulla stessa scelta, andando al "raddoppio" fino a quando essa risulterà vincente.
Occorre, però, tenere sempre presenti i limiti della puntata minima e di quella massima consentiti dai vari Casinò (nota 4).
***
Ad esempio:
a)
Puntiamo 1 euro sul "rouge", ma la pallina finisce sul "noir"; dunque abbiamo perso 1 euro.
b)
Puntiamo allora 2 euro sempre sul "rouge"; ma perdiamo ancora, per una perdita totale di 3  euro (1+2).
c)
Ne puntiamo 4 sempre sul "rouge" alla terza giocata; ma perdiamo di nuovo, per una perdita totale di 7  euro (1+2+4).
d)
Ne puntiamo sempre 8 sul "rouge"  alla quarta giocata; e finalmente esce il tanto atteso rosso, per cui vinciamo 16 euro!
Ma non è che ci sia di fare i salti di gioia, perchè, considerando che fino ad ora abbiamo investito, rischiando, 15 euro (1+2+4+8) , vuol dire che abbiamo realizzato un profitto netto di 1 euro, ovvero una somma pari a quella scommessa all'inizio.
Tuttavia, abbiamo comunque vinto con un rischio relativamente contenuto; ed infatti, quando abbiamo cominciato a giocare, c'era una probabilità su 32 che uscisse una "serie" di 5 neri di fila.
***
Però, prima o poi, una una "serie" di 5 neri di fila uscirà sicuramente; perchè sarebbe improbabile che, anche in una sola serata e ad uno stesso tavolo non uscisse mai una sequenza del genere.
Ed infatti, ciò che è improbabile a breve o medio termine, diventa sempre più probabile nei tempi lunghi!
Per cui, se si insiste troppo, c'è il rischio di perdere, in una botta sola, tutto il capitale investibile in cinque giocate.
***
Stando al calcolo delle probabilità, infatti, giocando con il sistema della "Martingala":
- su 100 giocate la probabilità di chiudere in negativo è circa del 57%;
- su mille giocate la probabilità di chiudere in negativo sale al 79%;
- con 10.000 giocate la probabilità di chiudere in negativo supera addirittura il 99%.
***
Senza considerare i casi eccezionali, quando il diavolo "mette la coda" nel calcolo delle probabilità!
Ad esempio, il 18 agosto del 1913, se vi foste trovati al tavolo della roulette del casinò di Monte Carlo e aveste voluto provare la strategia della Martingala, puntando una fiche sul rosso, vi sareste trovati davanti ad una incredibile serie di 26 neri consecutivi. ???
Quindi, almeno teoricamente, alla 27esima estrazione avreste vinto, ma avreste anche puntato 33 milioni di fiches per vincerne una sola! :D
.
IL SISTEMA GARCIA
Esistono anche sistemi molto più complessi ed efficaci, come quello ideato da Thomas Garcia; il quale, forse, è il migliore di tutti, perchè sfrutta le serie "intermittenti" e le cosiddette "permanenze".
Però si tratta di un metodo che premia il giocatore, il quale abbia:
- la pazienza di Giobbe;
- una elevatissima capacità di calcolo, di concentrazione e di attenzione.
Il difetto di tale sistema, a parte il fatto di essere estremamente noioso, è che le serie intermittenti o quelle permanenti possono tardare moltissimo a realizzarsi; quindi, per applicare il sistema Garcia alla roulette occorre avere un ingentissimo capitale iniziale, per trarne guadagni molto contenuti.
Ed inoltre è molto meno divertente e redditizio di aprire un deposito vincolato; per cui, sia per ragioni di spazio, sia perchè è troppo complicato, non ve lo sto ad esporre qui.
Se volete, la spiegazione dettagliata la troverete qui.
.
***
NOTA 1
La "tassa dello zero".
La frase "Tra il rosso e il nero c'è di mezzo lo zero" riassume in poche parole la "tassa dello zero"; ed infatti, uno nella roulette francese e due in quella americana, hanno il compito esclusivo di portare i soldi al banco.
Se si gioca una chance semplice o una chance doppia con l'uscita dello zero nessun giocatore risuluta vincente; i pezzi puntati vengono o incassati dal banco o "messi in prigione" a seconda delle regole di quel tavolo.
NOTA 2
Le "puntate esterne", si trovano sulla "outside section", la quale contiene coppie di puntate su "rouge" o "noir", "passe" o "manque", e "pair"  o "dispair" (ognuna delle quali copre 18 numeri).
NOTA 3
Ovviamente qualunque serie ha la stessa probabilità di uscire o di non uscire, come, ad esempio "rouge", "noir", "noir", "rouge", "noir"; ma noi siamo in grado di calcolare la probabilità di una sequenza soltanto utilizzando un "codice binario" semplice "rouge" o "noir", "passe" o "manque", e "pair"  o "dispair".
Altrimenti, almeno per me, la faccenda diventerebbe troppo complicata, dovendo implicare la conoscenza una quantità molto più complessa di informazioni.
NOTA 4
Al Casinò di Venezia, le puntate minime e quelle massime sono evidenziate sui singoli tavoli da gioco mediante appositi cartelli, e gli importi sono strettamente vincolanti per il giocatore, che non può mai superarli; la vincita eccedente realizzata superando il massimo consentito non sarà pagata e la differenza della puntata verrà restituita al cliente.
#1889
Citazione di: bobmax il 07 Marzo 2023, 18:30:08 PMSì Eutidemo, la tua procedura è corretta. Sebbene occorrerebbe calcolare effettivamente quel centimetro quadrato in più.
Cosa non immediata.

Ritengo che la via più semplice sia, una volta constatato che non è un triangolo, chiedersi allora cosa è.

E così constatare che abbiamo la composizione di due figure geometriche:
Un trapezio isoscele e un triangolo.

A questo punto l'area del trapezio è:
(10 + 6) x 5 / 2 = 40
((Base maggiore + Base minore) x altezza / 2)
Il triangolo è 6 x 8 / 2 = 24

Per un totale di 64.
La tua procedura è ancora più semplice ed esplicativa. :)
#1890
Ciao Bobmax. :)
Io non mettevo minimamente in dubbio l'ineccepibile calcolo prospettato su INTERNET, e che tu hai così efficacemente riprodotto.
Ed infatti è ovvio che il triangolo 5 non è simile al triangolo 1 così come Il triangolo 6 non è simile al triangolo 2; ed infatti è diverso il rapporto dei loro rispettivi cateti  8/3 e 5/2 (e, non essendo simili non hanno gli stessi angoli).
***
Tale "ineccepibile" ragionamento mi sembra tuttavia un po' "incompleto", in quanto, partendo da tali correttissime "premesse", non se traggono poi "esplicitamente" le debite "conclusioni"...che restano "appese"!
E, cioè, "donde" scaturisca quel "centimetro quadrato" (o casella o quadratino) calcolato ingannevolmente in più nella figura di sinistra.
***
Per sapere da dove scaturisca quel "centimetro quadrato" (o casella o quadratino) calcolato e "celato" ingannevolmente in più nella figura di sinistra, non serve affatto un "righello", bensì un "semplice ragionamento concettuale" (come giustamente scrivi tu).
***
E cioè, come avevo già esposto nel mio precedente post, forse in modo non sufficientemente chiaro:
a)
Calcolare l'area del "vero" triangolo che "risulterebbe" moltiplicando la base della figura per la sua altezza: 10 x 13 : 2 =65.
b)
Sottrarre da tale importo i "triangoli schiacciatissimi" (cioè con un angolo ottusissimo), che non fanno parte della figura, ma si trovano collocati tra il perimetro del "vero" triangolo ed il perimetro del "finto" triangolo; i quali, sommati tra di loro e compattandone la forma, corrispondono proprio al centimetro quadrato in più (o casella o quadratino che dir si voglia), che va sottratto dall'area del "vero" triangolo .
***
Un saluto! :)
***