Un tema classico di questo forum, insieme a "libero arbitrio" e "ateismo contro teismo". Brevemente direi sì, vi è stata una evoluzione morale positiva dell'umanità negli ultimi duemila anni. La prevaricazione, la violenza dall'alto è stata molto regolamentata, fatti salvi ordinamenti totalitari di varia estrazione. Alcuni processi sono stati importanti: la creazione di una "società delle buone maniere" (Elias), lo "stato di diritto" e le teorie economiche "liberali".
Non ritengo però questo processo a senso unico. Alla moralità si può facilmente sostituire l'immoralità e l'una quanto l'altra, oltre ad essere processi storici in una visione macro, sono anche processi di apprendimento. Se in famiglia le persone importanti affettivamente esprimono idee immorali, le nuove generazioni interiorizzeranno quelle idee, e non ci sarà scuola o telegiornale che tenga. Gli insegnamenti appresi attraverso la lente dell'affetto sono dentro di noi ed agiscono in modo molto potente.
Insomma non c'è alcuna predestinazione verso un futuro morale dell'uomo, ma la storia, nel lungo periodo, ci ha offerto molte prove di crescente civilizzazione.
Non ritengo però questo processo a senso unico. Alla moralità si può facilmente sostituire l'immoralità e l'una quanto l'altra, oltre ad essere processi storici in una visione macro, sono anche processi di apprendimento. Se in famiglia le persone importanti affettivamente esprimono idee immorali, le nuove generazioni interiorizzeranno quelle idee, e non ci sarà scuola o telegiornale che tenga. Gli insegnamenti appresi attraverso la lente dell'affetto sono dentro di noi ed agiscono in modo molto potente.
Insomma non c'è alcuna predestinazione verso un futuro morale dell'uomo, ma la storia, nel lungo periodo, ci ha offerto molte prove di crescente civilizzazione.