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Messaggi - viator

#1921
Salve. Leggo Sari replicare a chi non ho capito, a proposito della APP di prevista diffusione. A questo punto trovo meglio il continuare ad ignorare l'identità del soggetto (che qui ora chiamerò APPLICATOR) che manifesta le intenzioni-promesse da egli stesso annunciate.


Il problema è sempre il solito. Con il passare del tempo aumentano, per ovvie ragioni natural-demografiche, le persone che pensano che lo stato naturale del mondo, dei contenuti dell'esistenza, dei modi di vivere, sia quello che essi hanno trovato alla loro nascita e continuano a trovare attorno a sè mentre vivono.


Secondo costoro i diversi modi di vivere (ad esempio quelli vigenti prima della loro nascita o quelli di un "altrove" ad essi ignoto) non solo risultano sconosciuti, ma risultano superflui od addirittura nocivi alla "modernità" delle loro visioni, basata soprattutto - di questi tempi - sul concetto di INDISPENSABILITA' di ciò che in sè potrebbe risultare FACOLTATIVO O SUPERFLUO.


Il grottesco tentativo (grottesco in linea di principio ma lucrosissimo nel fatti) di IMPORRE possesso ed uso del COMUNICATORE PERSONALE (i poveretti si riempiono la bocca di espressioni anglofone e lo chiamano SMARTPHONE) viene attuato in modo strisciante dall'industria poichè essa sa ben distinguere ciò che vorrebbe fare (vendere almeno trenta apparecchi all'anno ad ogni abitante del globo) da ciò che è possibile fare (convincere QUASI tutti ad acquistarne uno ogni due anni).

Ora e qui invece siamo al folclore individuale. Abbiamo gente che attende impazientemente il 5G per poter vedere finalmente sollervarsi da sè (via Bluetooth) il coperchio del water-clos di casa, e tra costoro  sembra si sia infilato un certo APPLICATOR che si mette a scherzare (non starà per caso parlando sul serio, vero? Se fosse così lui potrebbe denunciarmi per mancato utilizzo dall' appCovid19, ma io potrei chiamare la neurodeliri per farlo sottoporre ad un TSO)...........che si mette a scherzare, dicevo, sull'obbligatorietà di ciò che è e sempre resterà eternamente FACOLTATIVO, cioè una "app" i cui effetti concreti  (la teoria è una cosa, la pratica è un'altra) sarebbero quelli di generare "rimbalzi informativi" senza fine e senza capo nè coda tra "smartphones" contigui.



A questo punto mi sembra si stia tornando agli anni '80, quando venne introdotto - nelle tabaccherie - il primo dei giochini elettronici..............quello della pallina da far saltellare  tra le due metà di una rozza area da tennis !. Saluti.
#1922
Salve Santos. OK. Ora ti trovo più chiaro......


Dal mio punto di vista la preferenza non è per il grande Paese che non dà voce in capitolo o la piccola comunità ultrarappresentativa.


Il problema delle comunità troppo grandi (diciamo, da 100.000 individui in su) è che al loro interno diventa difficile fare in modo che il singolo possa rendersi conto di come veramente vengono condotti gli affari comuni. Non si ha più la possibilità di - non dico conoscere - ma almeno di farsi un'impressione circa le persone alle quali delegare le decisioni, le scelte, gli atti responsabili.
Quando le cose stanno così il votare una persona sulla base di quello che dice (promette) di voler fare finisce per avere la stessa efficacia di tirare a sorte un nome sconosciuto da un elenco telefonico.


Io sarei per un sistema in cui il Potere (legislativo ed esecutivo) stia nelle mani di soggetti eletti in modi IMPERSONALI (es.:sono vietate le campagne elettorali personalistiche etc. etc. etc.) ed APOLITICI (aspetti questi che ho affrontato in modo sommario all'interno di alcuni miei interventi del presente Forum, dei quali ti fornisco i sottostanti collegamenti : )

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-(r7p)/


https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-2-di-2-(r7p)/


https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/voto-segreto/http://


In sostanza, al di là della utopicità delle mie idee, la mia preferenza riguarderebbe forme democratiche le quali non possono e non devono consistere nel realizzare una INESISTENTE, ALEATORIA, CONTRADDITORIA E DEMAGOGICA VOLONTA' POPOLARE, MA PIUTTOSTO CHE PERMETTANO DI ALLONTANARE CHI - secondo l'impressione popolare chiamata periodicamente ad esprimersi - FACCIA CIO' CHE IL POPOLO NON APPROVA. Saluti.





#1923
Salve anthonyi. Rieccomi dopo aver dato un'occhiata a Wikipedia alla voce "Max Weber" (personaggio e studioso che conoscevo solo di fama senza mai averne approfondita l'opera).


Ovviamente si è trattato di una autorità e di un precursore, ma dai primi paragrafi della succinta trattazione in WP, credo di aver capito che egli abbia esaminato ed approfondito più che altro gli aspetti ideologici di alcune precise confessioni (protestantesimo e calvinismo) (le religioni includono sempre l'aspetto psicologico-fideistico, mentre solo alcune di esse consistono ANCHE di vere e proprie ideologie).

Ecco, l'aspetto che io intendevo indagare aprendo il presente topic era invece quello del rapporto tra la mentalità popolare e tradizionale concernente le religioni ed i suoi effetti (o mancanza di effetti) circa i fattori di che - all'interno di quella data società o corpo religioso - potrebbero stimolare o deprimere la tendenza all'acquisizione di una maggiore prosperità.

Detto infine in termini che avrei voluto evitare perchè troppo rozzi, il quesito in sè potrebbe essere : "Secondo voi esistono o possono esistere società che risultino contemporaneamente opulente e costituite da una maggioranza di devoti religiosi ?" .


Il problema però è che una simile domanda sarebbe troppo superficiale, semplificatoria. Si tenderebbe a rispondervi senza approfondire le ragioni che avrebbero portato al tipo di risposta che ciascuno darebbe.


Non sono per nulla sicuro di essere riuscito ad esprimermi con chiarezza. Vediamo se ci saranno altre reazioni. Intanto, saluti.
#1924
Salve anthonyi. Grazie per il tuo intervento. Devo rammaricarmi della mancata lettura di Max Weber. Saluti.
#1925
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
01 Maggio 2020, 19:06:19 PM
Salve daniele75. Concordo con il tuo ultimo più recente intervento, dissentendo però circa il tuo considerare l'istinto di sopravvivenza quale HARDWARE (penso ti sia semplicemente confuso con il concetto di SOFTWARE) Saluti.
#1926
Salve. Recentemente mi è capitato di vedere in televisione dei documentari geosocioculturali. Alcuni riguardavano Paesi e regioni che combinavano una alta tipicità di modi di vita tradizionali (che so, Grecia, Portogallo, Marocco, Peru etc. etc.) combinata con grande diffusione di costumi e credenze religiose all'interno delle relative società.


Altri riguardavano altri Paesi e regioni, i cui modi vita risultavano più "aggiornati" (qualsiasi significato si voglia dare a tale termine) e più variegati e, in particolare, nei quali la presenza di credenze religiose tradizionali non risultava per nulla appariscente o sembrava addirittura mancare (che so, Cina, Canada, Svezia, Sudafrica etc. etc.).


A questo punto mi sembrava di notare una possibile coincidenza : E' possibile, secondo voi che esista un rapporto tra la diffusione delle religioni tradizionali e la prosperità dei diversi Paesi ?.


Cioè, nel caso esista una qualche relazione reciproca tra fede religiosa e prosperità materiale.......................secondo voi quale potrebbe essere ? E' la diffusione delle credenze religiose che ostacola (o favorisce) la prosperità materiale dei diversi Paesi e Civiltà................oppure tale aspetto non c'entra per nulla ?.


Mi piacerebbe leggere dei vostri pareri in proposito. Rinnovati saluti per tutti.
#1927
Salve. Mi associo ai due interventi - profondamente saggi - di Eutidemo e Jacopus.


D'altra parte l'inevitabile slittamento socioculturale verso il baratro di quello che fra non molto verrà chiamato non Paese, bensì Rottame, viene pure favorito dalle attuali vicende morbili combinate con le riforme più o meno striscianti dell' istruzione pubblica (le minuscole sono volute), per cui l'anno scolastico "monco" vedrà tutti promossi d'autorità e comunque - anche per il futuro - viene stabilito che le bocciature saranno vietate essendo semplicemente uno strumento discriminatorio. Auguri a tutti!.
#1928
Salve Iano. Facciamola tra pari ignoranze, a costo di venir "sputtanati" da Ipazia od altri.



Neppure io ho mai letto di Nietzsche (FN per gli amici) nè (credo proprio), mai ne leggerò (anche perchè non ho bisogno di leggere di lui o di altri per trovare SEMPRE "umano, troppo umano" ciò che essi (ed ovviamente pure io stesso) scrivono).



Mi limito ad interpretare simile titolazione "Umano, troppo umano" che, anche qui dentro, diverse volte ho già trovato usata come motto appropriatamente applicabile ad un sacco di concetti.



"Umano, troppo umano" è tutto ciò che vorrebbe trascendere i significati e la condizione umana, instaurando la contraddizione tra ciò che si vorrebbe dire e fare di "extraumano" e la inesorabile origine naturalmente umana di ciò che si concepisce, si pensa, si dice e si fa.


Secondo me la più tipica applicazione di tale motto è quella che può venir fatta a proposito del concetto di Dio, il quale anch'esso è esprimibile solo in forme e significati umani. Saluti.
#1929
Scienza e Tecnologia / Re:Inflazione cosmica
29 Aprile 2020, 21:29:47 PM
Salve bobmax. Mi permetto una piccolo approfondimento analitico della tua seguente osservazione : "L'essere ha infatti senso solo in quanto diveniente. Un essere che non divenga in continuazione, anche nel periodo di tempo più breve, è un non senso.
E lo stesso dicasi del divenire. Che ha senso solo rispetto a un pur minimo qualcosa che permanga"
.

Gli oggetti enti) materiali hanno tutti tre dimensioni (LxPxH). I concetti (enti immateriali) hanno tutti una sola dimensione (P, cioè la Profondità con cui vengono pensati).


L'essere (il persistere materiale) ed il divenire (il mutare energetico) sono le due dimensioni di ciò che appunto è unicamente bidimensionale perchè rappresenta la rotazione vorticosa delle due separate ma insieme contigue ed indistinguibili FACCE della medesima cosa, cioè della relazione tra le cause e la loro trasformazioni in effetti. Saluti.

#1930
Attualità / Re:COVID19 - I "congiunti" "disgiunti"!
29 Aprile 2020, 17:02:30 PM
Salve. Divertente discussione. Relativa a concetti piuttosto semplici che la cattiva volontà, l'interesse, la parzialità, l'ignoranza (cioè un coarcervo di vizi e difetti umani) rende (mi sto riferendo ALL'ESTERNO di questo Forum) confusi, apparentemente opinabili, strumentali etc. etc. etc.



Per chiarire la questione, un imbecille come me ritiene utile un semplice imbecillesco intervento di un imbecille (sempre me medesimo). Quando dico che io nel vocabolari-dizionari-wikipedie-testi autorevoli NON CERCO MAI IL SIGNIFICATO DI CONCETTI CHE TROVO IMBECILLEMENTE CHIARI...............voi siete liberi di credermi oppure no.




Quindi vi assicuro che - se quanto sto per dire coincidesse con quanto si trova nelle fonti appena sopra da me citate - si tratterà di una volgare coincidenza. Se invece non coincidesse, allora sarà (per quasi tutti voi) solo l'ennesima dimostrazione della mia imbecillità.



PARENTI : coloro che sono legati ad una persona da un legame di carattere biologico-genetico (il cosiddetto "legame di sangue").


CONGIUNTI : l'insieme dei PARENTI e di coloro che sono legato ad una persona attraverso un legame LEGALMENTE STABILITOSI E RICONOSCIUTO. (le cosiddette parentele acquisite).


Mia moglie od un mio figlio adottivo - a titolo di esempio - non sarebbero secondo me dei parenti, bensì miei (strettissimi) congiunti.



Tutti i rapporti diversi da quelli sopra menzionati (amici, fidanzati, compari, amanti etc.) semplicemente dovrebbero far parte dei privati affari dei cittadini e non avere alcuna rilevanza ai fini del Diritto. Saluti.
#1931
Scienza e Tecnologia / Re:Inflazione cosmica
28 Aprile 2020, 19:06:16 PM
Salve bobmax. Citandoti : "E' infatti tipico del razionalista scartare tutto quello che non può comprendere in quanto non razionalizzabile".

Hai ragione. Infatti tu che fai ?  Non scarti ciò che non comprendi ma ti affretti a farlo golosamente tuo ?. Saluti.
#1932
Tematiche Filosofiche / Re:Dialogo socratico Menone
28 Aprile 2020, 18:56:00 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "L'autorevolezza può darsi solo in una società di uguali, fin dai blocchi di partenza. In assenza di tali condizioni la disuguaglianza può reggersi solo sull'autoritarismo".

Le società di eguali "sin dai blocchi di partenza SOCIALI" sono sempre esistite e tuttora minimamente esistono. Sono quelle che vivono nel tribalismo pacifico (quindi in totale qualche decina di migliaia di individui in tutto il pianeta), cioè quelle in cui l'unica autorevolezza possibile è quella conquistabile attraverso l'esperienza possibilmente condita con la saggezza.


La loro marginalità è dovuta al fatto che la loro striminzita gerarchia, essendo legata al raggiungimento della vecchiezza ed alla ovvia consuetudine di privilegiare la trasmissione del "noto perchè tradizionale"....................non permette l'innovazione, anche perchè è costretta ancora ed ancora a privilegiare l'equilibrio dei mezzi di pura sussistenza rispetto alla eventuale "incentivazione del progresso".


Faccio infine notare che anche all'interno di tali società i giovani vorrebbero fare  gli egualitaristi progressisti antiautoritari ma .......................col cacchio che ci possono riuscire, dal momento che - vigendo la sola trasmissione orale delle conoscenze possedute dagli odiati anziani - eliminando questi ultimi la socialità si scioglierebbe come neve al sole. Saluti.
#1933
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
28 Aprile 2020, 18:16:07 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "La risposta, inequivocabilmente fascista, è stata: "queste sono gli ordini le disposizioni". Il poliziotto è programmato per ragionare così".Ecco che arrivi a perdere completamente la misura, cimentandoti nel ruolo di Principessa dell'Assurdo.


Quindi il poliziotto, in quanto tale, è "programmato" (condizionato,addestrato, plagiato) dall'Autorità (quale ? qualsiasi ?) per comportarsi da fascista ?.

Oppure l'Autorità (quale? qualsiasi?) seleziona preventivamente ed ammette alla funzione di poliziotto solo coloro che dimostrino attitudini e volontà fascisticheggianti ?.


Quindi, all'interno della tua delirante visione, per mostrarsi antifascista od afascista, il poliziotto non dovrebbe tener conto di ordini e disposizioni, mettandosi a discutere caso per caso tutte le ipotesi che i cittadini gli sottopongono, valutandole afascisticamente e quindi poi decidendo secondo proprio afascistico criterio del quale non deve rispondere ad altri (o magari solo ad Ipazia) poichè egli, oltre ad essere un democratico afascistico od antifascistico, ovviamente ricopre legittimamente anche il ruolo di Legislatore, Giurista e Giudice ! Ti auguro di starmi meglio di quanto stai.
#1934
Salve Santos, e benvenuto anche da me. Circa il "solido" della tua domanda io trovo ti abbia risposto del tutto appropriatamente il buon jacopus.



Io mi limito solamente ad azzardare il fatto che tu - avendo posto una domanda del genere - abbia una età certamente inferiore ai - diciamo - quarant'anni.



Infatti mentre uno degli effetti positivi della globalizzazione comunicativa (la diffusione di informatica e di internet) è la stupefacente moltiplicazione della diffusione delle notizie e della possibilità di interconnettere le informazioni, l'effetto negativo è la impossibilità - per chiunque singolarmente - di trarne una sintesi utile alla comprensione della realtà.


In pratica si viene talmente "presi" dalla possibilità di "conoscere" potenzialmente tutto che, senza potersene accorgere, finiamo col non poterci accorgere delle realtà locali che ci circondano. Chi ha la (fortuna o sfortuna ?) di avere una esperienza "preglobalizzata" può fare certi confronti, i giovani no.



Purtroppo il problema di ogni "democrazia diretta" su grande scala è semplicissimo. Il singolo elettore sa benissimo cosa vuole : lavoro sicuro, abitazione confortevole, informazione imparziale, cibo genuino, assistenza sanitaria gratuita, inquinamento zero.................................................


Purtroppo il sapere ciò che si vuole non aiuta molto nel poterlo ottenere democraticamente.................e figurati poi che sono esistiti moltissimi casi in cui alcuni che sapevano esattamente cosa volevano, una volta riusciti ad ottenerlo si accorsero che non si trattava di ciò che serviva loro ! (vedi matrimoni sbagliati, elezioni di candidati ladri, sistemi elettorali apparentemente perfetti etc. etc.). Saluti.

#1935
Salve daniele75. Beh, dipende dalle situazioni che osserviamo, dal momento che tutti i cervelli umani sarebbero evolutivamente, anatomicamente, funzionalmente.......più o meno simili.



Se osserviamo la folla di uno stadio potremo facilmente osservare il prevalere del rettilianesimo, se invece esaminiamo il comportamento di un solitario lettore di libri seduto su di una panchina, non vedremo praticamente una mazza ma saremo autorizzati a pensare che in quei momenti prevalgano in lui le funzioni neocorticali.



Gli imbecilli, ad esempio (i cosiddetti "poveri di spirito" o minorati mentali od altre categorie di persone cerebralmente sfortunate o semplicemente meno "dotate" intellettualmente), essendo appunto poveri di funzioni neocorticali, tenderanno necessariamente a far prevalere le pulsioni rettiliane le quali, come ho accennato qui sopra, risultano particolarmente adatte alla pura e semplice sopravvivenza all'interno dei gruppi (in cui diventa assai più facile l'adattamento e la gregarietà dei comportamenti più elementari, istintivi, appunto rettiliani).



L'"autonomia" cerebrale ed intellettuale di chi è normalmente o superiormente "dotato", secondo me invece tende a favorire comportamenti meno gregari e più individualistici. Saluti.