Citazione di: Freedom il 16 Ottobre 2023, 21:31:32 PMIl mantenimento della pace tramite la forza non può chiamarsi veramente pace. E' un'altra cosa. E, quest'altra cosa qua, al di là di qualsiasi valutazione morale, è pragmaticamente destinata a non durare. E' insomma una situazione fragile.Il problema, freedom, é che non basta cancellare una frase dallo statuto. L'odio nei confronti degli israeliani é un qualcosa di strutturale, pensa che lo insegnano anche ai loro bambini a scuola, nelle scuole finanziate dall' ONU, cioè anche da noi.
Riguardo alla non opportunità che gli arabi palestinesi abbiano uno Stato non mi pare lungimirante. Per carità tocchi un punto centrale quando sottintendi che gli arabi-palestinesi non possono avere nello Statuto (e nemmeno nel cuore aggiungo io) la distruzione dello Stato di Israele. Questa è una cosa non solo sbagliata ma assolutamente irrealizzabile. E dunque una soluzione, riguardo a questo problema qua, va senza ombra di dubbio trovata.
Però non credo si possa negare uno Stato agli arabo-palestinesi per questo motivo qua. Sia chiaro non sono un'anima bella che fa l'affermazione buona e cara e poi lascia agli altri il compito di realizzarla. Per non sporcarsi le mani o perchè non sa come fare. Penso che la diplomazia possa essere veramente potente. Faccio un esempio forse poco elegante ma, credo, efficace. Immagina di andare dal quel che rimane della leadership palestinese e offrire assistenza di qualunque genere (non ultima quella economica) in cambio della cancellazione dallo Statuto del: "distruggere lo Stato ebraico". O fare un referendum nel quale offrire benefici politici (sempre senza dimenticarsi di quelli economici) in cambio, sempre, della suddetta cancellazione. Secondo te chi lo vincerebbe? I seguaci di Hamas? Non credo.
Sono idee banali ma, credo, di aver espresso il tipo di percorso che, a mio modesto avviso, si potrebbe tentare.
Gli arabi di Palestina sono vittime di quest'odio patologico, che gli impedisce di fare qualcosa per migliorare le loro condizioni, nella convinzione che queste siano colpa esclusiva di Israele, che li costringe a restrizioni rese necessarie dal legittimo diritto di Israele a difendersi dal terrorismo e che gli fa subire la comprensibile reazione di Israele ogni volta che quest'odio riesce a realizzare i suoi propositi criminali.
Il loro vero nemico é chi quest'odio ha costruito, a partire dai propagandisti nazisti di un secolo fa, e continua ad alimentarlo impedendo loro una colla borazione con Israele.