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Messaggi - iano

#1936
Qualcuno crede che filosofia sia mettere in discussione ogni sapere. Io sono d'accordo, ma è solo una parte del discorso filosofico.
Dopo aver creato il vuoto filosofico si tratta infatti di riempirlo di nuovo, e anzi le due cose descritte come due parti avvengono in effetti in contemporanea,
perchè mentre che con un secchiello proviamo a svuotare
il mare, non riusciamo nemmeno a farvi un buco.
Infatti mentre vi togliamo l'acqua altra prende il suo posto.
Noi non vediamo l'acqua che riempie il buco perchè lo fà  in modo così immediato da non crearsi alcun buco in effetti, e vediamo invece solo l'acqua che abbiamo tolto raccolta nel secchiello.
#1937
ma l'idea della non indipendenza delle cose dalla nostra osservazione sta in piedi  solo se di quelle cose la realtà non è fatta, essendo esse il risultato delle nostra interazione con la realtà, e in sostanza , come mi è parso di verificare, non ci sono idee strane e idee normali in generale, ma solo idee alle quali abbiamo fatto più o meno l'abitudine.
Più pratico idee strane e più mi sembrano normali, e se poi qualcuno me le propone dentro un discorso, come ad esempio il teorema di Bell, argomento ostico per eccellenza, mi sembra di non avere più difficoltà a seguire il discorso.
Se date un occhiata in rete alcuni indicano l'argomento di cui sopra come la cosa più geniale che la fisica abbia prodotto.

In generale inizio a credere che  comprendere argomenti complessi sia più un fatto di muscoli , che di intelligenza, quando il muscolo da allenare è il pensiero.


#1938
Citazione di: Ipazia il 29 Maggio 2024, 15:21:01 PMIl ciarpame scientista non ha perso occasione di fare pessima patafisica. Finita la saga della "particella di Dio" è iniziata quella della "non località". Purtroppo per loro, la scienza esiste solo in un contesto di causalità. Fuori dalla causalità, un imbecille può azzeccarci più dello scienziato più erudito. La filosofia su questo non ha nulla da dire che non sia al traino delle evidenze scientifiche, col limite che i filosofi ci capiscono assai meno. La filosofia ha le sue praterie da bonificare e mi pare sempre più in ritardo col lavoro da fare.
Un poco criptico questo tuo post.
Ho aperto questa discussione pensando ad Apeiron, non pù partecipante a questo forum.
Ha provato a spiegarci il teorema di Bell senza successo.
Ora però mi sento pronto ad affrontarne lo studio, ma non so a quali testi fare riferimento.
Tu stessa avevi richiamato in un tuo post il principio di realtà, e alla fine sono andato a cercare di cosa si trattasse, trovando anche il principio di località.
La mia impressione, leggendo questi principi, è che non avrei, oggi, rispetto a ieri, nessun problema a negarli, e la cosa mi ha sorpreso.
In effetti, senza saperlo, avendo posto la realtà dietro le quinte, cosa con cui vi ho martellato nei miei ultimi post, di fatto ho superato, senza saperlo, il principio di realtà, e adesso capisco col senno di poi il tuo richiamo ad esso.
E qualcosa del genere era successa prima col principio di località, partecipando a  discussioni sull'entanglement.
Che l'esistenza delle cose poi non sia indipendente dalla loro osservazione è un idea che ho privato fino a farci una certa abitudine, etc...
Se tutto va male, conto di ammorbarvi in futuro con questi argomenti, nella sezione scienza. :)
#1939
La mia prima impressione, che in verità è la conferma di una mia previsione, è che il media cambi il modo di pensare.
Che la produzione di pensiero non sia cioè indifferente ai mezzi che usiamo per condividerlo, e di questo chiunque potrebbe dare conferma o meno in base alla sua esperienza .
 
#1940
Citazione di: Pio il 29 Maggio 2024, 14:50:59 PMAnche se a volte può essere un vantaggio essere un neofita, penso che non ci si dovrebbe mai vantare della propria ignoranza. Non è cosa di cui andare fieri, insomma. Certo, la filosofia è una prateria sterminata dove pascolano innumerevoli pensieri di altrettanto innumerevoli pensatori. Conoscere tutto non è possibile. Magari una infarinatura generale per non pensare che Platone sia stato un relativista può essere molto utile. Oppure approfondire il pensiero di un filosofo verso cui nutriamo delle affinità elettive, ancora meglio secondo me. Vorrei aver avuto più tempo, possibilità e metodo per studiare filosofia nella mia vita. Non è stato così, purtroppo.
O magari si tratta proprio di una prateria sterminata dove pascolano innumerevoli pensieri, (bella immagine ) che purtroppo, o per fortuna, a seconda dei punti di vista, non si riescono a  mungere tutti.
Quanti se ne mungono dipende dall'abilità del nuovo pastore, che nel nostro specifico caso è il forum, che ne munge più di quanti ne riusciva a mungere il vecchio.
Del fatto che io e te oggi veniamo munti quindi non abbiamo da vantarci, lasciando che sia il pastore a farlo, se vuole.
Ma in ogni caso quello che viene munto è sempre latte, sia che derivi da una dieta studiata, sia che derivi da un brucare a caso.

Non si tratta quindi di vantarsi, ma di palesare a chi avesse dei dubbi, che non siamo mucche da latte.
Siamo semmai un esperimento involontario mai tentato nella storia del pensiero, reso possibile di fatto dal nuovo media, di cui, per quanto mi riguarda, sento essere arrivato il momento di tentare un resoconto, come sto provando a fare.
#1941
1. PRINCIPIO DI REALTÀ: la realtà è costituita da cose situate nello spazio e che si evolvono nel tempo, la cui esistenza è indipendente da chi le osserva

2. PRINCIPIO DI LOCALITÀ: il comportamento di una cosa non è influenzato da azioni fatte su altre cose sufficientemente distanti nello spazio, in particolare non è influenzato istantaneamente, in quanto nulla può viaggiare a velocità superiore a quella della luce nel vuoto.

Con un esperimento i fisici hanno dimostrato che almeno uno di questi due principi non è valido, ma non sanno dire quale.
Quali conseguenze filosofiche può avere ciò?
Cosa significa affrontare tale questione dal punto di vista filosofico?
Sapete se qualche filosofo, o chi per lui, abbia tentato l'impresa?
Indipendentemente dal fatto che i fisici ne abbiano dato una dimostrazione sperimentale, considerate un lavoro da filosofi immaginare le conseguenze della falsità di uno dei due principi o di entrambi?
Dovendo rinunciare ad uno dei due principi, a quale vi sentireste di rinunciare e perchè?
#1942
Citazione di: daniele22 il 29 Maggio 2024, 07:00:20 AM
In realtà iano non disprezzo il tuo pensiero, anzi, trovo molto acuti certi tuoi spunti, solo che li trovo disorganizzati e, francamente, a volte sterili. Ritiro quindi il mio disprezzo dopo i tuoi post sul diritto di Israele ad esistere, condivisibili o no che siano. Forse l'avrai fatto qualche altra volta, intendo quello di dire la tua sulla giustizia in temi di attualità, ma non sei certo un abitué di questi temi, luogo dove soprattutto si scatenano le mostruosità della fantasia umana, luogo dove un filosofo, seppur ignorante, dovrebbe dire la sua.

Bontà tua.
Ma cosa diresti a un moderatore che ti facesse una simile osservazione?
Da oggi sò che i miei interventi sui diversi argomenti saranno conteggiati.
E poi come continua questa storia?
#1943
Tematiche Spirituali / Re: Inerranza bibbia
28 Maggio 2024, 12:45:45 PM
Citazione di: Pensarbene il 28 Maggio 2024, 11:57:00 AMe fai male,soprattutto,se credi  che altri siano migliori e sappiano quello che sei o dovresti essere più di quanto lo sai e puoi fare da te  e per te!
Gli interferenti "luminosi" sono specialisti in questo inganno, lo fanno direttamente e indirettamente usando le persone che controllano.
Tu sei quello che sei e basta.
Scaricali, la terra è una discarica con qualche eccezione qua e là.

Non hai capito, io porto avanti da sempre la mia pretesa di fare da solo.
#1944
Tematiche Spirituali / Re: Inerranza bibbia
28 Maggio 2024, 07:53:50 AM
Citazione di: Pensarbene il 28 Maggio 2024, 07:39:13 AMCaro iano, chi è come Dio?
Se non ce l'ha fatta Satana a scalzarlo,vuoi che ce la faccia Lucifero con la sua noiosa e ossessiva tentazione "illuminante"?
Su questa terra sono falliti miseramente tre progetti:
a)la creazione di una "superspecie"
b)l'illusione di poter dimostrare di essere come Dio attraverso il punto a
c)l'illusione di farla franca in ogni caso
IO ME NE SCOMPISCIO TUTTI I GIORNI E CERTE VOLTE ANCHE DI NOTTEEEE
Io faccio fatica già solo a credere in me stesso. :))
Ma non perciò interrompo il processo che questa fatica comporta, ed ho anche la presunzione di portarlo a termine senza aiutini.
#1945
Tematiche Spirituali / Re: Inerranza bibbia
28 Maggio 2024, 07:20:56 AM
Citazione di: Pensarbene il 28 Maggio 2024, 07:10:53 AMio sono meravigliato più che dall'inneranza,dalla RESILIENZA biblica.
U  libro che tiene banco religioso da migliaia di anni ha una PORTANZA E IMPORTANZA non umana.


E' proprio questa la vera questione.
Però bisognerebbe parlare della resilienza della scrittura in generale, di cui la bibbia è solo un significativo esempio.
Di certo non si può negare che, nel momento in cui il verbo si è fatto scrittura, ha così aumentato le sue potenzialità di resilienza, la cui attuazione a noi non rimane che constatare, e a me non rimane che condividere la tua sorpresa.
Ma se è per questo, quali sono gli sviluppi di ogni nuova tecnologia, essendo una tecnologia la scrittura, che non siano andati ben oltre le nostre previsioni, da cui appunto la nostra sorpresa?
Poi ovviamente, nella misura in cui una tecnologia non si considererà cosa umana, la sua portanza sarà sovrumana.
Il fatto secondo me è che ogni tecnologia nasce separata da noi, ma col tempo tende a divenire parte di noi, fino ad avere dubbi se si tratti di una tecnologia.
Ma nel momento in cui riusciamo a farne oggetto di fede, allora è certamente divenuta  parte di noi.
Io posso dire che una tecnologia fa davvero parte di me solo nel momento in cui la sento mia, ponendo cioè fede che sia parte di me.
La scrittura non è sacra finché non viene integrata nella mia persona, perchè io sono sacro., e ciò che è in attesa di essere integrato resta nel frattempo sacrilego.

#1946
Tematiche Spirituali / Re: Inerranza bibbia
28 Maggio 2024, 06:35:48 AM
Citazione di: Rato Maske il 16 Maggio 2024, 16:21:06 PMSarebbe interessante sapere il punto di vista dei credenti sull'inerranza biblica, c'è qui qualcuno che lo sostiene?

Se la fede è per definizione ciò che non si può negare, non andrebbe dichiarata, perchè ciò che si può dichiarare può essere negato, con un unica eccezione, che si ha quando la fede coincide con la sua dichiarazione, che sarà inerrante se si tratta di una scrittura, perfetta se si tratta di una immagine, etc...


#1947
Attualità / Re: Il "diritto di esistere" di Israele
28 Maggio 2024, 05:26:28 AM
Gli stati sono un effetto collaterale dell'affermarsi delle tecniche dell'agricoltura, e non derivano quindi da nessun diritto morale precostituito.
Le guerre si possono fare senza necessita di dichiararle, ma non si può fare la pace senza dichiarala, per cui il diritto di esistere di uno stato vale come un trattato di pace. Ma questa pace oggi è sempre di meno un trattato bilaterale.
Il vero  problema quindi è che potenzialmente, in un mondo interconnesso, non esistono più conflitti locali che localmente si risolvono.
Data questa potenzialità la vera domanda interessante è:
perchè su certi conflitti locali, ma da considerarsi sempre meno tali, il resto del mondo concentra appunto la sua attenzione, attuando la potenzialità di cui sopra, piuttosto che su altri?
Paradossalmente più si tengono i riflettori accesi su un conflitto locale più questo è destinato a durare, divenendo globale, in quanto ognuno si sentirà ''in diritto'' di dire la sua, allargandosi così la platea dei partecipanti al conflitto, di modo che alla fine troppe diventano le firme da apporre sull'agognato trattato di pace che equivarrebbe al diritto di esistere di uno stato.
Il vero problema morale riguarda in modo esclusivo secondo me il valore che ha una firma apposta su un trattato di pace quando questa viene raggiunta.
Si riduce cioè a quanto vale la parola data da un uomo o da chi per esso, di cui uno scritto sia testimonianza.
#1948
Attualità / Re: Il "diritto di esistere" di Israele
28 Maggio 2024, 04:46:51 AM
Citazione di: Donalduck il 27 Maggio 2024, 03:07:11 AMsussiste un diritto morale di esistere per Israele? E per quali motivi, ossia sulla base di quali fondamenti etici? 


Sussiste un diritto morale di esistere di uno stato? 
Data una risposta a questa domanda, questa è la risposta che cercavi.
La risposta è secondo me , no.
#1949
Il problema Pensarbene è che non si capisce bene, come ad esempio la seguente frase : ''il loro funzionamento è coordinato da una competenza sistemica svolta da aspetti particolari.'' , che sembra un linguaggio contiguo al politichese, cioè volutamente fumoso.
#1950
Tematiche Filosofiche / Re: Fisica e matematica.
27 Maggio 2024, 09:09:17 AM
Citazione di: Ipazia il 27 Maggio 2024, 08:28:32 AMRitengo che Matrix sia una leggenda metropolitana atta ad assolvere homo sapiens dalle sue ignominie speciste cui accennava jacopus. L'argomento ctonio complementare alla salvezza divina.

Ma come osserva iano, di questo passo non si cava un ragno - umano, et o sovrannaturale - dal buco.
hai sbagliato sezione? :)