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Messaggi - viator

#1936
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
26 Aprile 2020, 16:40:29 PM
 Salve Anthonyi.Citandoti dalla tua risposta nr.6 : "Per me i partigiani che collaboravano con gli Alleati e con il governo italiano istituzionale erano dei patrioti. I collaboratori dei nazisti non erano patrioti, erano traditori della patria". -----------------------------------------------

Perfetta commemorazione ufficiale del 25 aprile, la tua. Ora però fammi produrre una altrettanto perfetta commemorazione ufficiosa dal 1861 al 24 aprile 1945 :
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"C'era una volta un Paese (anzi un Regno) nato da una piccola guerra espansionistica condotta da una Monarchia subalpina la quale sognava di espandere i propri domini nell'unica direzione consentita all'epoca, cioè verso sud-est. La piccola guerra era stata data come "in appalto" ad un romantico avventuriero, un tal G.G. e si concluse favorevolmente senza troppi danni, al punto che le popolazioni "sconfitte" praticamente non si accorsero neppure di essa. -----------------------------------------------

Seguì un periodo di una cinquantina di anni in cui la Monarchia al potere prese pochissime decisioni (ad esempio non effettuò la scelta tra il cercare di primeggiare decisamente nel Mediterraneo oppure l'accontentarsi di stare al traino dell'Europa) sinchè si giunse alla vigilia della Prima Guerra Mondiale trascinandosi dietro sia la "Questione Meridionale" che la "Questione Vaticana" (cioè i due massimi problemi che continuamente divoravano e tuttora divorano le già non abbondanti risorse del Paese). Alla vigilia di tale conflitto la monarchia aveva stretto degli accordi segreti con alcune Potenze europee, impegnandosi – in caso di guerra come infatti poi si verificò – ad entrare in guerra al loro fianco nonostante avesse al momento in vigore anche un Patto di Alleanza ufficiale e pubblico anche con gli eventuali futuri nemici di tali Potenze.
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Scoppiata la guerra e tradita (tradita non significa "tra le dita" bensì il "ficcare due dita negli occhi"), tradita, dicevo, l'alleanza ufficiale con gli Austro-Ungarici, l'Italia si comportò eroicamente, al punto da venir militarmente travolta a Caporetto-Kobarid, cosa che non gli impedì di vincere la guerra dopo averla persa, poichè l' Austria-Ungheria dopo poco crollò (non certo per la spinta delle truppe italiane) e quindi magicamente l'Italia stessa, grazie al precedente tradimento, potette sedersi tra i vincitori al tavolo della pace.


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Seguì più di un ventennio in cui, avendo l'Italia finalmente (ma disastrosamente) scelto di entrare nel novero delle Grandi Potenze (avevamo o no vinto la guerra??), la Monarchia fu costretta – dall'inconcludenza della propria classe politica – ad individuare, all'interno del Paese, un personaggio adatto – per fisico e dialettica – ad un simile ruolo, lo nominò prima Presidente del Consiglio poi Duce (le folle, appena vistolo al balcone, presero ad  applaudirlo) e lo incaricò di svolgere una adatta politica estera.


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Purtroppo l'Italia, della Grande Potenza, possedeva solo l'eccesso di popolazione. Nessuna risorsa naturale importante, nessuno sbocco oceanico, nessun ruolo geostrategico per gli scambi e le comunicazioni. Solo milioni e milioni di proletari, di opere d'arte e qualche centinaio di migliaia di preti e suore.
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Avevamo quindi l'Italia, Grande Potenza vincitrice ma priva di Colonie (la Libia – all'epoca ahimè ancora senza petrolio - meglio perderla che l'averla trovata), la altre Grandi Potenze europee ben grasse di Colonie ed infine la Germania, Grande potenza sconfitta e perciò privata delle proprie precedenti Colonie.

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Da qual mai parte avrebbe dovuto stare l'italia, in politica estera ? Dalla parte di chi le Colonie le aveva già, se le sarebbe tenute e non avrebbe voluto veder apparire altri "concorrenti" coloniali................oppure dalla parte di chi le Colonie non le aveva, le aveva perse o comunque "gli servivano" ed era disposto a reclamarle ?. La scelta di allearsi con la Germania fu quindi evidentemente sciagurata per le proprie conseguenze, ma nel momento in cui venne compiuta rappresentava l'unica soluzione strategica ragionevole in fatto di politica estera !!.


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Disgraziatamente il matrimonio tra Italia e Germania si rivelò, verso il 1940, una pessima unione tra due coniugi, uno dei quali (l'Italia) del tutto inaffidabile e l'altro invece (la Germania) del tutto pericoloso per sè e per gli altri.

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Lo sposo femmina (Italia) comunque per un pò stette alla finestra ad assistere alle gesta dello sposo maschio (Germania), godendo del rimpolpamento del bilancio familiare che – nei primi tempi – sembrava profilarsi poi quindi, fino alla fine del 1942, contribuì all'alleanza ed al conflitto con roboanti interventi verbali e solo verbali (per carità..........c'era il pericolo di farsi male !).

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Infine, una volta che – stando alla finestra vide avvicinarsi nere nuvole – prese l'eroica decisione di separarsi da un marito il quale non le garantiva più un luminoso imperial futuro.

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Vedete, il nostro Paese avrà fatto egoisticamente pure bene a "sganciarsi" (infatti in questo modo – e per LA SECONDA VOLTA (!) l'Italia riuscì ad evitare una sconfitta pur senza vicere la guerra !!) ma, secondo voi..................come chiamereste il comportamentodi una moglie che decide di abbandonare al proprio destino un marito (i documenti dell'alleanza sottoscitta credo parlassero chiaro) e di accogliere a braccia aperte i nemici del proprio marito ?
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Ma la cosa fenomenale non è poi questa ! Dopotutto quella qui raccontata sarebbe una semplice faccenda di corna.


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Fenomenale è che tale comportamento, invece di cercare di sorvolarlo quale vergogna nazionale, qualcuno si sia subito dato da fare per celebrarlo COME GLORIA NAZIONALE.
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PROVATE A CHIEDERE IN GIRO COSA SI PENSA DEL NOSTRO PAESE ALL'ESTERO. Saluti.



#1937
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
25 Aprile 2020, 22:12:34 PM
Salve niko. Secondo me hai ragione nell'affermare che la Resistenza sia stata fenomeno nato dal disfacimento (stendiamo un velo pietoso sulle presunte motivazioni ideologiche da te addotte a giustificazione dei "disertori)) delle Forze Armate. Certo poi in essa sono confluite anche altre figure (tra le quali - per valutazione mia personale - includerei un 10% di disinteressati idealisti)



Circa poi gli internati ai quali anthonyi attribuisce scelte di coscienza patriottiche (altro velo pietoso :  ma non vi sembra faccia troppo caldo con tutte queste coperte ?) mi vien letteralmente da piangere : costoro dovevano scegliere tra un 70% di possibilità di sopravvivenza (l'internamento) ed un 20% (l'invio al fronte). Saluti.
#1938
Scienza e Tecnologia / Re:I cellulari
25 Aprile 2020, 21:51:56 PM
Salve Davide. Citandoti : "Ma allora... È giusto approvare e testare una cosa sulla popolazione e poi vedere se fa male... È una cosa infame".

Se sia complessivamente (oggettivamente) giusto non lo sa nessuno. Infatti i pareri dei singoli si dividono tra giusto ed ingiusto.....ma il fatto è che il cosiddetto "progresso" non si ferma certo davanti ai pareri dei singoli, poi però non si ferma neppure dinnanzi ai pareri complessivi (oggettivi) i quali, come ho appena detto, non esistono.

Ti faccio un esempio bambinesco : l'invenzione e la diffusione dell'automobile fu forse preceduta da analisi, discussioni, pareri e referendum che decidessero se la sua utilità avrebbe o non avrebbe superato la sua pericolosità ? Chi, allora e poi dopo e poi adesso, è in grado di soppesare "oggettivamente" i risultati di una simile analisi ? Nessuno complessivamente e tutti (cioè ciascuno di noi) individualmente.

Naturalmente il mio esempio bambinesco può venir esteso a centinaia di migliaia di scoperte, invenzioni, innovazioni, produzioni, creazioni umane che sono state "testate" sul pubblico da chi aveva l'intraprendenza di produrle, producendo tanti meravigliosi effetti sul nostro modo di vivere............al prezzo di molti milioni di morti per incidenti stradali, folgorazioni da corrente elettrica, tumori da inquinamento, ferite da armi da fuoco ed esplosivi (il nome di Alfred Nobel di tice qualcosa ?).

Ma lo sai che per evitare i rischi connessi al progresso basta darsi alla vita eremitica ? Anche se sette od otto miliardi di eremiti sarebbero veramente tanti.


Ma lo sai che il "progresso", per "migliorare" od addirittura salvare la vita di centinaia di milioni di persone deve NECESSARIAMENTE produrre "cause di morte" per decine di milioni di altre (o medesime !!) persone ?.

L'aspetto filosofico di certi andamenti del mondo è semplicissimo : se una qualsiasi cosa viene scoperta da qualcuno e questo qualcuno decide di cercare di usarla............non c'è nulla da fare. Si potrà rimandare temporaneamente la diffusione della scoperta, od impedire con le Leggi o l'uso della forza il suo uso..............ma fatalmente, non importa quando, non importa dove e non importa da parte di chi............il nuovo apparirà.



Ma lo sai perchè quella del disarmo è una ridicola utopia ? Perchè se anche tutte le Nazioni del mondo si accordassero per smantellare in un quarto d'ora tutti gli armamenti.........basterebbe che un tizio qualsiasi si ricordi come si costruisce una pistola, oppure che ne ritrovi una dimenticata in un cassetto e costui diventerebbe di colpo padrone del mondo. Saluti.

#1939
Varie / Re:Idee in un comune
25 Aprile 2020, 17:21:28 PM
Salve bobmax : Citandoti : "Se ben gestito, un forum di tal fatta potrebbe stimolare non poco la partecipazione alla politica. E la partecipazione è ciò che ora più conta".

Certo che stimolerebbe la partecipazione a quella che tu credi potrebbe essere la politica, mentre invece sarebbe solo "il vuoto chiacchiericcio di chi vorrebbe ma non può dal momento che non detiene il potere".

In pratica tu staresti suggerendo l'inaugurazione di un "social" di Stato !! Ne sentiamo proprio la mancanza !. A questo punto sarebbe molto, molto, molto meglio il Bar dello Sport. Santa innocenza !!. Saluti.
#1940
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
25 Aprile 2020, 16:10:45 PM
Salve daniele75. Chissà se mi spiegherai tu come sottrarmi alla dipendenza degli stupefacenti culturali. Tu naturalmente sarai come i preti, che sanno benissimo come gli altri devono comportarsi nel confronti (ad esempio) del sesso senza però averlo personalmente mai sperimentato. Saluti.
#1941
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
25 Aprile 2020, 15:23:10 PM
Salve Daniele75. Ma quante palle verdi, rosse e gialle ! Ma quante migliaia di ore di meditazione, lettura di antichissimi testi in lingue massimamente ostiche. Il tutto per raggiungere la mistica illuminazione circa ciò che è il sè.


L'io per me, il tu per te, l'essi per loro. il sè per tutti......................rappresenta ciò che resta di me (di te, di loro, di tutti) una volta che io (tu, loro, tutti) mi sia separato da tutto ciò che è separabile da me.


IO sono il mio corpo privato di tutti le sue parti materiali non necessarie alla sopravvivenza del corpo stesso..............inoltre privato anche di  fegato, reni, polmoni. cuore (organi indispensabili alla vita corporale), i quali al limite potranno anche venir sostituiti da organi meccanici..................a questo punto io diventerei solamente un cervello, ma................addirittura io potrei restare me stesso anche sostituendo il mio cervello con un nuovo organo artificiale a me "estraneo".........sarà sufficiente che tale nuovo organo riesca a svolgere tutte le funzioni precedentemente svolte dal mio cervello .............ipotesi estremamente ardita ma in assoluto non escludibile.


Ma allora, insomma, il me in cosa consisterebbe ?


Io sono il mio istinto+la mia memoria+la mia coscienza+il mio intelletto+ forse qualche altra funzione, il cui insieme si chiama FORMA PSICOMENTALE, cioè quella struttura che permette di ottenere lo scopo consistente nel realizzare la consapevolezza di me stesso.



Se al posto del mio cervello biologico venisse installato un adeguato "hardware" corredato di adatto "software" che - assieme - realizzino la stessa identica FORMA (cioè di insieme di relazioni strutturali e funzionali) che esistono ora nel mio cervello biologico.....................ecco che io continuerei ad essere consapevole di me stesso e - se il tutto venisse connesso al mio corpo biologico o a cio che possa SOSTITUIRE EFFICACEMENTE il mio corpo biologico..................io continuerei o riprenderei tranquillamente a sperimentare sia la mia identità che l'esperienza della vita di contatto con il mondo esterno.


Naturalmente una simile ricostruzione è oggi del tutto fuori della realtà, ma ciò non significa che sia fuori dalla VERITA', intendendo che essa - se la realtà cambiasse e permettesse ciò che ora non è possibile.................secondo me mostrerebbe dove si nasconde l'aspetto materiale di ciò che ora consideriamo immateriale. Saluti.
#1942
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
25 Aprile 2020, 14:18:56 PM
Salve ragazzi. Non so se quanto ora estraggo dall'intervento di Daniele75 rappresenti una testuale citazione dal Vedanta oppure una libera estrapolazione di qualcuno :
"In contrasto con il reale c'è l'irreale, ciò che non può essere osservato in alcuno dei periodi temporali. E' chiamato asat o non-esistente. Un tipico esempio di qualcosa di non-esistente è un cerchio quadrato".


Si afferma che ci sia qualcosa (l'irreale) che non risulta osservabile e contemporaneamente risulterebbe non-esistente. E ALLORA COME FAREBBE AD ESSERCI ? Saluti.
#1943
Scienza e Tecnologia / Re:Inflazione cosmica
24 Aprile 2020, 22:36:12 PM
Salve Jacopus. Novità a spron battuto, vedo. "In ogni caso il big bang non è più messo in discussione dalla comunità scientifica. Si da per certo come la teoria della relatività".


Non sapevo che la comunità scientifica usasse gli stessi criteri della scuola italiana nel "promuovere". Causa coronavirus si chiude e tutti promossi in automatico.


Così basterebbe "dar per certa" una teoria per promuoverla a verità scientifica, senza (nel caso del big bang) fornire dimostrazione e senza assiomatizzazione attraverso una qualche "legge fisica". Boh !. Sara anche questa un'alta voga culturale. Saluti.
#1944
Scienza e Tecnologia / Re:Inflazione cosmica
24 Aprile 2020, 22:23:32 PM
Salve Jacopus. Apprezzo lo sforzo didattico senza condividere l'entusiasmo. Basandomi sul fatto che l'astrofisica è una scienza e la cosmologia soltanto un insieme di speculazioni miscelanti scienza, teoria ed ipotesi, vorrei commentare alla mia maniera alcuni dei concetti (che so benissmo non tuoi) che hai riportato. Perciò estraggo dal testo propostoci, inserendo in grassetto le mie osservazioni :

"........secondo questa teoria vi era il vuoto, concetto da non confondere con il nulla filosofico. Con vuoto si intende uno spazio in cui le particelle [materiali ?] di cui è composto si annicchiliscono [che significa annichilirsi ?] a vicenda, producendo un ambiente neutro e uniforme  [quindi privo di materia perchè annichilitasi, ma privo anche di radiazione elettromagnetica=energia ?], ma dove sono già presenti le quattro forze fondamentali [quindi un vuoto che non è il nulla ma che è popolato da energia in ben quattro stati diversi?].[Naturalmente io non capisco nulla di fisica quantistica, cioè di una complicatissima TEORIA - PURA TEORIA che sarebbe in grado di ipotizzare e dimostrare solo ciò che aprioristicamente pone e presume alla base della propria costruzione].

L'ipotesi è che, in un preciso momento, grazie ad un evento del tutto "casuale", cioè quantistico, [Infatti il "caso" che per la quantistica rappresenta un effetto privo di cause, se lo possono permettere solo le TEORIE] etc. etc. etc.l

Spero di aver capito, almeno in modo approssimativo i concetti di base di questa teoria, che è quella attualmente più accreditata.
Ed è meraviglioso pensare che tutto questo [se risultasse scientificamente dimostrabile] sia sarebbe stato [- in tal caso -] prodotto da un evento del tutto casuale e quantistico [se si è trattato di un EVENTO (=successione di una causa e del relativo effetto) esso non avrà potuto essere privo - appunto - di causa, quindi non sarà certo stato casuale], prima del quale vi era un ambiente, che non è possibile considerare neppure nel senso di universo precedente, ma esattamente nel senso di "vuoto perfettamente ordinato" [ma se c'era il vuoto, l'ordine cosa riguardava ? La perfezione poi - se raggiunta - può riguardare solo il TUTTO, non una qualsiasi sua parte, il nulla od il vuoto].

Un ordine che si ripresenta nel nostro universo fisico. Infatti, quello che dice Tonelli è che se si dovessero sommare tutte le energie presenti nell'universo e sommare, con una seconda operazione, tutta la forza gravitazionale dell'universo, avremo due cifre enormi ma uguali. [ovvia e nota conferma, del principio plurisecolare di Lavoisier]. Così come è stato dimostrato che  ogni luogo dell'Universo, sia esso la nostra galassia, che la più lontana appena scoperta, ha [nel caso in cui l'energia totale dell'universo si "spalmasse" ovunque in modo rigorosamente omogeneo, si troverebbe ad avere......] la [identica ed ubiquitaria] stessa temperatura  di appena 2 virgola 7 gradi Kelvin. Dalla verifica, in questo caso sperimentale [? ma che dici ?], di questa temperatura media omogenea, è stato possibile accertare come vera l'ipotesi del big bang.



Naturalmente la teoria quantistica potrebbe anche risultare dimostrabile (a parte il fatto che attualmente essa sia diventata anche "moda culturale", venendo addirittura "piegata" all'interpretazione anche di ciò che sarebbe indagabile in altri modi), ma resta il fatto che, all'attualità, essa è solamente un corpo di ipotesi. Saluti.

#1945
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
24 Aprile 2020, 19:51:20 PM
Salve giopap. Citandoti : "Ci sono almeno due cose che si possono intendere per "percezione". Una é il dato di coscienza fenomenico (immediato); un' altra é il processo fisiologico (neurologico) dell' acquisizione dei dati sensoriali dal cervello".

Io, davanti a due cose, cercherei di distinguerle tra loro cominciando dal nome.
Per questo definirei il processo biologico della trasmissione del segnale (attraverso i cinque sensi) come "percezione" mentre il dato di coscienza lo chiamerei "consapevolezza".


Prendila come la proposta di un'ignorante. Saluti.
#1946
Salve Yeliyel. Il problema che impedisce l'avvio della discussione dal punto di vista puramente intellettual-filosofico - SECONDO ME - è il fatto che hai proposto una questione (quella del libero arbitro) troppo conosciuta e (tanto per cambiare - sterilmente) trattata all'interno di questo ambiente (per lasciar perdere le milioni di trattazioni che ne sono state fatte al di fuori).


Personalmente io sono un assertore del fondamentale meccanismo deterministico per il quale all'uomo viene negato il libero arbitrio ma gli viene lasciata ampia libertà di illudersi di possederlo.



Detto questo non aggiungo altro poichè ormai annoiato dalla mancanza di originalità dell'argomento.


Chiaramente poi tu o chiunque - soprattutto se nuovo dell'ambiente - avete il diritto di porre i quesiti che ritenete meritevoli di attenzione, ma il fatto che tu ti sia dichiarato "astrologo" non poteva che generare certe reazioni (più o meno "eleganti") in Logos, ambiente nel quale circa il 90% (mia stima) dei frequentatori appartiene a sole cinque diverse categorie ideologiche, tutte sicuramente avverse o fortemente scettiche nei confronti dell'esoterismo. Le 5 categorie sarebbero :



       
  • i materialisti "fisicistici"
  • i materialisti "dialettici"
  • gli spiritualisti genericamente "metafisicisti"
  • gli spiritualisti "orientaleggianti"
  • i fedeli di una qualche religione organizzata


In pratica e senza volerlo è come se tu ti fossi presentato nudo ed inerme davanti ad una metaforica "tana del lupo".



Per me meriti comunque buona fortuna. Saluti.
#1947
Salve Yeliyel79. A proposito di ; "esprimi un pregiudizio giacché i "fregnoni" come li chiami tu esistono in ogni dove e in ogni settore...." io parlavo di fregnoni, non di fregoni.


Il "fregnone" (termine romanesco ormai accolto daal'italiano parlato quotidianamente) è colui che racconta "fregne" o "fregnacce", cioè storie che non stanno in piedi indipendentemente dalla intenzione di "fregare" qualcuno.



Certo quest'altra mia opinione sarà per te un pregiudizio anche peggiore ma tutti viviamo di "pregiudizi" letterali. Anche il fatto che - secondo te - esista un qualche Dio che si occupa indirettamente dei nostri umani destini attraverso l'influsso dei corpi celesti rappresenta un tuo pregiudizio, certamente assai più fantasioso della mia assai terrestre interpretazione dell'astrologia umanamente gestita. Saluti.
#1948
Salve Yeliyel79. Secondo me è certamente tutto scritto nelle stelle.Nel senso che tutto ciò che accade risulta frutto di un insieme di cause via via più numerose e remote e che si sono generate MOLTO PRIMA della comparsa di chi e di ciò che risulta destinato a subirne gli effetti.


Ma il problema non è tanto il fatto che tutto sia già scritto : il problema è che esistano persone che ti raccontano di conoscere quello che è scritto, e poi ci siano persone che lo credono e stiano ad ascoltare i "fregnoni" che gliela raccontano. Saluti.
#1949
Tematiche Filosofiche / Re:Il ruolo della filosofia
23 Aprile 2020, 22:18:36 PM
Salve giopap. Grazia della replica. Vedo che ci hai preso abbastanza. Io sono monista a livello metafisico e dualista fisicistico. Intendiamoci......la metafisica secondo me non è ciò che è in sè diverso dalla fisica, è ciò che è OLTRE la fisica nota, cioè della fisica fa parte, e che diventerà eventualmente noto fisicamente in futuro, quando gli orizzonti fisici si sposteranno più avanti.Sai quale enorme quantità di manifestazioni risultavano inspiegabilmente metafisiche qualche centinaio di anni fa !!.


L'inghippo consiste poi nella distinzione tra la conoscenza (il CAPIRE - consentita unicamente dalla scienza ed avente come fonte l'osservazione sensoriale mentalmente interpretata) e l'esperienza interiore (il SENTIRE - consentito unicamente dalla psiche ed avente come fonte sempre l'esperienza sensoriale, interpretata però stavolta attraverso l'istinto e la coscienza).


Per quanto riguarda invece la speculazione filosofica....................non mi resta che confermarti il mio punto di vista che già conosci. Saluti.



#1950
Tematiche Spirituali / Re:L'illusione dell'io
23 Aprile 2020, 21:30:13 PM
Salve cvc e giopap . Citando cvc : "Anche il suicidio è una forma di preservazione di sè".


Secondo quella che io considero una logica perfettamente razionale, dò ragione a cvc.



L'atto del suicidio rappresenta una scelta dell' "io" il quale decide (non ha importanza se a torto o a ragione) la soppressione del corpo (e la conseguente perdita di coscienza/identità) quale unico modo di fare cessare la sofferenza del sè o di evitare la prospettiva futura di attese sofferenze del sè.


Se non è volontà di autotutela questa......................!! Saluti.