Citazione di: bobmax il 09 Dicembre 2023, 15:13:43 PMFascismo e comunismo non sono equiparabili, perché il primo è fondato sull'arbitrio del più forte sul più debole, mentre il secondo sulla uguaglianza.Cosa vuol dire che non ci sono valori? Si riprendono valori che sono propri di una certa tradizione, valori che, tanto per essere chiari, il comunismo tendenzialmente contrastava, e ancora oggi non é proprio chiaro il pensiero di sinistra come si rapporti con detti valori.
Diciamo che il fascismo non è neppure una ideologia, perché non si può parlare di vere e proprie idee. Abbiamo invece semplice pulsione nichilistica.
Non vi sono autentici valori nel fascismo. Dio, patria e famiglia sono soltanto slogan per riempire il vuoto.
Di contrappunto io potrei dire, anzi dico, che l'uguaglianza non é un vero valore del comunismo, ma solo uno strumento nelle mani di chi guida la rivoluzione (perché la rivoluzione la guida sempre qualcuno), per conquistare il potere non certo per realizzare l'eguaglianza ma per rendere tutti egualmente suoi schiavi.
Tra i valori del fascismo io poi ne aggiungerei uno, l'anticomunismo, e questo rende molto simmetrica la situazione di queste strutture ideologiche, perché tutte le idee politiche sono ideologie, e tendenzialmente sono portate avanti da persone che credono a certe idee, anche se in mezzo a loro può esserci qualcuno che non ci crede troppo.
Ridurre il fascismo all'arbitrio del più forte, come se nei regimi comunisti al potere, invece, non succedesse la stessa cosa, é cosa che a me fa sorridere un po.
I due sistemi sono differenti in termini di organizzazione sociale ed economica, ma i comportamenti politici si somigliano molto.
Una importante differenza é comunque che il comunismo nasce prima del fascismo che viene dopo in chiave nettamente anticomunista. L'esistenza del comunismo é cioè la ragion d'essere, la causa primaria del fascismo.
Se il comunismo non fosse esistito, cioè, ci saremmo risparmiati anche il fascismo e avremmo evitato entrambe le tragedie.
La società sarebbe rimasta tranquilla e serena, con i suoi valori tradizionali, Dio, patria e famiglia.


LoL la malafede degli uomini cristiani (il Dio cristiano perfortuna non esiste, e' solo un personaggio letterario) si vede proprio nel non includere le donne nel sacerdozio e in una considerazione umana decente in generale anche dopo che la ventata illuminista
prima e sessantottina
poi, ha fatto in modo che potenzialmente le donne -tante belle sacerdotesse, e papesse intendo- potrebbero eccome essere ascoltate, quantomeno da un pubblico occidentale...