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Messaggi - odradek

#196
a davintro.

Si, la logica è il fondamento di ogni discorso si possa pensare di poter fare ed è l'universale che io riconosco.
Oltre a questo ne possiamo individuare altri o solo questo può essere ritenuto coindivisibile ?
#197
Ho trovato gli universali su wikipedia.
 
Questa è una severa lezione di umiltà per chi come me considerava wikipedia valida solo per la verifica delle date e per l'esattezza dei riferimenti.
Segue citazione :
 
Il compromesso tra le tre soluzioni della disputa degli universali fu trovato da Alberto Magno e Tommaso d'Aquino.

Gli universali sono

ante rem (hanno una realtà che precede le cose individuali: realismo) in quanto esistono ab aeterno nella mente di Dio, esistono fin da prima delle cose create:

sono in re giacché costituiscono quell'essenza introdotta da Dio nelle cose all'atto della loro creazione;

sono infine post rem poiché la mente dell'uomo nell'elaborazione della realtà è in grado di estrarli dalle cose mediante l'astrazione e trasformarli in immagini mentali, in concetti e alla fine in parole e in segni convenzionali.

Quindi adesso conosco gli universali logici e questi. Da qui si parte quindi, o ne ho lasciato qualcuno da parte ?
Nei primi post parlavo di universali in senso lato, perchè sono un caprone filosofico analfabeta, adesso so cosa sono.
#198
 a Davintro


citazione :
Al contrario la deduzione muove da verità universalmente poste come valide, cioè non acquisibili per esperienza sensibili

Citane qualcuna perfavore.   Saranno descritte da qualche parte. Io conosco i principi logici, come verità universalmente valide. Io non riesco mai a vederle scritte queste verità universali. Per favore scrivimele.
#199
Un esame linguistico elementare evidenzia in ogni titolo ed in ogni paragrafo introduttivo (da bugiardino o da retro di copertina) termini e concetti che son della filosofia o della sociologia.
Questi son legione. Il marketing è una macchina teologica ed una macchina filosofica.

E produce concetti ( quello che dovremmo fare noi) e produce strategie (che noi non sappiamo\vogliamo fare) e produce consenso (e qua manco si pone il problema).
E' il marketing una forma di conoscenza dell'uomo ad un livello analogo, superiore, od inferiore al nostro ?
Abbiamo qualcosa da imparare da loro ? 
Loro cercano nell'uomo motivazioni e desideri, e ne mappano ( ai loro fini ) i territori mentali. Non dovrebbe essere questo uno dei nostri obiettivi ?
Abbiamo qualcosa da imparare da loro ? Sanno qualcosa dell'uomo che noi non conosciamo ? Oppure quello che loro conoscono, motivazione e desiderio, lo abbiamo nascosto sotto il tappeto ?
#200
Chi conosce l'uomo ? Lo conosce meglio un religioso, un filosofo, uno psichiatra od un addetto marketing ?
 
Proviamo a vedere come affrontano l'uomo ( e quindi il reale, il molteplice, e non l'ideale e l'universale ) coloro che, con il reale c'hanno a che fare professionalmente.  Sicuramente vi saranno familiari non poche parole.

Qualche titolo :

1) Subject to change : Creating great product & services for an uncertain world. 
2) GIS and the Social Sciences : Theory and Applications
3) Machine-to-machine Marketing (m3) Via Anonymous Advertising Apps Anywhere Anytime (a5)
4) Understand how social location marketing works and what it can (and can't) do for your business
Questo merita anche citazione dal bugiardino.
• Learn the surprising realities about who uses social location software
• Know your customers and their motivations–and build marketing plans around them
• Develop communities of customer advocates who'll work on your behalf
• Use games, competitions, time-limited offers, and other innovative approaches
• Successfully reach teens, tweens, women, or men
5) Captains Of Consciousness: Advertising And The Social Roots Of The Consumer Culture.
6) Delivering the Goods: Building Local Government Capacity to Achieve the Millennium Development Goals
7) Organizational Behavior: Securing Competitive Advantage
8 ) Metaphors in Management – Blend of Theory and Practice
bugiardino : The authors analyze how metaphors can serve as methods or tools that provide insight into how organizations function, and how best to deal with making them successful in a state of permanent change.
9) Rethinking Management: Confronting the Roots and Consequences of Current Theory and Practice.
bugiardino : This book challenges the roots and elements of the existing dominant paradigm of management, which can legitimize artless practices and result in dysfunction, and proposes an alternative based on a different understanding of human nature and social and economic life.
10) Ethics in Marketing and Communications: Towards a Global Perspective.
bugiardino : Research indicates that the integrity demonstrated by a business can have a positive effect on its bottom line. The challenge is to not only embrace and voice ethical principles, but to also practice them in all business transactions. When the world knows that a business can be trusted to act ethically, the results show up not only in higher profits but also in lower employee turnover and better customer relations.

Ed il meglio alla fine :
11) The Ontology and Function of Money. The Philosophical Fundamentals of Monetary Institutions
bugiardino : The book is organized in parts on metaphysics, epistemology, ethics and politics of money to facilitate the presentation of all the subjects discussed to an educated readership (and not necessarily just one with a background in economics).

*//Gis significa : sistema informativo geografico//*
#201
Attualità / Re:Ci voleva l'incendio di Notre Dame
28 Aprile 2019, 02:12:53 AM
Heine 1840 :
" sia benvenuta la religione se versa nel calice amaro delle sofferenze umane gocce dolci e soporifiche di oppio spirituale e gocce di amore, speranza e fede".

Marx ed Heine (poeta tedesco raffinatissimo) si conoscono a Parigi nel 1843 e rimarranno amici sino alla morte di Heine. Nella stanza in cui era vegliato piangevano Engels e Marx.

Marx  1844 :
"La religione è l'oppio dei popoli"

Heine 1855 :
«Con le loro mani callose infrangeranno senza pietà tutte le statue marmoree della bellezza, così care al mio cuore; fracasseranno tutti i fantastici fronzoli e gingilli dell'arte che il poeta amava tanto; distruggeranno i miei boschetti di lauro e al loro posto pianteranno patate... ; gli usignoli stessi, inutili cantori, saranno cacciati, e – ahimè! – il mio Libro dei canti servirà al droghiere per farne cartocci in cui versare il caffè o tabacco da fiuto per le vecchiette del futuro. Io prevedo tutto questo e mi coglie una tristezza indicibile pensando alla rovina di cui il proletariato vittorioso minaccia i miei versi, destinati a perire con tutto il mondo romantico. E nondimeno – lo confesso con franchezza – questo stesso comunismo, così ostile ai miei interessi e alle mie inclinazioni esercita sulla mia anima un fascino al quale non posso sottrarmi»
#202
a Phil

Citazione :
Allora, per quel che capisco, credo siamo arrivati al punto che un gruppo di ragazzini con arduino risolve i problemi di ontologia che (dis)orientano il robottino, spiegandogli cos'è la mdm (che a lui basta per avere una visione ontologicamente chiara e funzionale).

Alla grossa si. I problemi ontologici della mdm li avevano però risolti i chimici e non i ragazzini. Loro hanno solo preso un codice in cui era implementata la ontologia della mdm e lo hanno appiccicato al robottino.

Citazione :
Lungi da me il mancare di rispetto a sumeri, egizi, indiani e cinesi (ripeto che la storiografia è ambito dignitosissimo); tuttavia, la questione in soldoni è: l'astronomia di oggi è ancora quella? Loro la usavano e "funzionava"; noi?

L'astronomia di oggi non ha nulla a che fare con quella di allora. In nessun modo. Son rimasti solo i nomi.
Ma l'astronomia di allora ha fondato tutta la mitologia, e di conseguenza miti, religioni e tutta quanto costituisce differenza tra uomo ed il resto del mondo.
Loro la usavano e funzionava perfettamente, come perfettamente funzionavano magia e sciamanesimo per i raccoglitori.
Noi non so; io personalmente non ho un bagaglio di conoscenze astronomiche "attuali", che possano essere considerate decenti o  che possano "servirmi". Loro le avevano e han funzionato per migliaia di anni.
 
Citazione :
Posso aggiungere che per me la metafisica classica sta alle scienze fisiche attuali come l'astrologia sta all'astronomia? Forse no, ma ormai l'ho scritto... provo a salvarmi: è forse inevitabile, negli umani, che il logos ecceda ed esuli dal nomos (nell'AI, per ora, almeno credo, il nomos è l'unico logos codificato).

Si, può esser detto. Si concentra su cose un poco diverse dalle mie perchè ognuno di noi ha distinte e peculiari pignolerie, ma può ugualmente esser detto per entrambi, senza che si debba dividere il discorso e separare i discorrenti per inconciliabilità delle premesse. Sino ad ora siamo ancora sulla stessa strada.
Quindi io penso sia chiuso il discorso (inter nos ovviamente) sull' ontologia, nel senso che all'ontologia non ci dobbiamo pensare noi; ci stan pensando altri di cui ci si "fida", con "attrezzi" migliori dei nostri e su questo siamo d'accordo.
Ho inteso bene ?

Citazione :
Anche qui dipende che si intende per «metafisica» (mi scuso, ma devo ancora rimandare agli autori del novecento che parlano di crisi/superamento/post-metafisica; che abbiano tratteggiato un possibile scalzamento della metafisica ben oltre il fai-da-te? Chiaramente si può non concordare, ma ammetterne la possibilità può essere un buon esercizio teoretico).

Tocca quindi alla metafisica.
Tre quarti di metafisica (se non di più) stan nell'ontologia (o viceversa) e questa non è una buona notizia visto che l'ontologia l'abbiamo filata a mare; tocca riempire la "metafisica" con qualcosa d'altro o lasciarla vuota per tre quarti se non di più.
Allora, come dici : " anche qui dipende che si intende per "metafisica". Mimesi ed euristica (incardinate sull'analisi del reale), che altro inventarsi se no.


A viator :

si che c'hai ragione, ma io e Phil stavamo appunto cercando di capire se eravamo persone di "buon senso" coindiviso. Le persone di buon senso (non sempre, ma qualche volta) possono anche avere un pessimo carattere e quindi ci giravamo un poco intorno per capire se davvero c'era un "buon senso" coindiviso.
Un neotomista con lunghi ed annosi studi di teologia (tutta) e filosofia (tutta), ha tanto di quel "buon senso", che potrebbe bastare per due vite a tutti e tre, ma non è il "buon senso" che interessa a noi e quindi sprecheremmo tempo tutti e quattro; ed in più uno di noi, o più di uno, o tutti, potrebbe pure uscirne malconcio, forse.

Citazione : L'esattezza meglio lasciarla agli scienziati, la precisione agli orologiai e la perfezione agli spiritualisti.

Si, ma quelle tre caratteristiche erano utilizzate per la mia molecolina di metano, vantando il fatto che la sua ontologia era perfetta rispetto ad altre che non si basassero sulla chimica.
Aumentando la complessità del mio ormai abortito robottino (per - ormai s'è capito inter nos - esaurita ontologia disponibile nei dintorni) sarebbe diminuito  pure il livello di esattezza, precisione e perfezione dell'ontologia implementata sul robottino, dimostrando cosa succede alle definizioni esatte precise e perfette una volta che si passa dall'organico al biologico. Era un poco noiosa come faccenda ma molto istruttiva e poi ero anche affezionato alla mia bestiolina molecolare.
#203
a Phil

citazione :
perché la chiamano «ontologia della molecola di metano» e non, più "tecnicamente", «rilevazione chimica della molecola di metano»?
 
Infatti, loro la definiscono "rilevazione chimica della molecola di metano"; perchè nulla gli interessa della filosofia.
Io\tu non capiamo un accidente di chimica (forse) ma ci interessiamo moltissimo di "filosofia" e quindi per me, ora la "rilevazione chimica della molecola di metano"  -d'ora in poi mdm- diventa ontologia della mdm, valida per il robot e per l'umano. Più universale di così non immagino altro.
Noi "filosofi", "conosciamo" che c'è una scienza che ha perfettamente definito la essenza profonda, immutabile ed eterna della mdm.
Abbiamo un problema di meno da esaminare : la mdm. Ontologia della mdm conclusa, esaurita. 

citazione :
come può un equipe umana impostare un sensore in modo da individuare esattamente una molecola di metano così che tale informazione possa essere gestita da un programma/sistema operativo che comanda le (re)azioni del robottino?

Non lo fanno le equipe umane; lo fanno i ragazzini a casa loro con arduino.
Un equipe di ragazzini "bastardi", potrebbe costruire robottini estremamente fastidiosi se liberati in una tromba d'ascensore , o in una rete elettrica (non virtuale, reale).
Questi robottini avrebbero una mobilità molto limitata e rudimentale, perchè i ragazzini non possono permettersi l'acquisto di componentistica sofisticata e nemmeno hanno accesso ai nuovi materiali, ma dal punto di vista software è questione amatoriale.
Anzi, nemmeno amatoriale; si fa una ricerca sui database e si trovai il software che  serve;  manco devi programmare;  devi solo sapere assemblare pezzi di codice presi qua e la, e se questo ti fa venire in mente qualcosa è giustissimo che ti venga in mente.
Lo puoi far tu\io con nemmeno un anno di impegno (non assilante, due orette al giorno) e poche decine di euri.
 
Le equipe umane pilotano bracci robotici che operano sul cervello con il chirurgo dalla altra parte dell' ospedale. Le equipe umane fanno cose che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare.
Ma non è AI, come non costituisce AI la bomba "intelligente". C'e' sempre una vera intelligenza che opera con il bisturi, che aziona un meccanismo di innesco e determina un obiettivo.
Non c'è ontologia nel braccio robotico che opera sul cervello nè (tantomeno, e ben se ne guardano) nella bomba "intelligente"; nel nostro robottino sì invece; lui conosce tutto quello che gli abbiamo detto di conoscere:  la mdm, ed in base ad essa prende decisioni, per ora vincolate al fatto di dover tornare da noi.

citazione :
"metano o non metano, questo è il problema..." (innocua boutade per rendere più simpatico il perplesso robottino).

No :-).
Il nostro robottino non ha ancora quel grado di consapevolezza ontologica, però possiede una consapevolezza e saldezza ontologica di quel che conosce; a prova di tutto.
Tuttavia non può porre un non-metano; conosce solo la mdm;  il resto è inesistente;  in aggiunta, il nostro robottino non è ancora vivo.
Non ha nemmeno la complessità della più primitiva delle spugne, è un "oggetto", non ha ancora vita.  Il suo stadio evolutivo (siamo apprendisti demiurghi e gli abbiamo evitato l' evoluzione chimica;  lo abbiamo catapultato direttamente allo stadio  evolutivo molecolare, risparmiandogli\ci un paio di miliardi di anni); non ha ancora raggiunto il confine che separa organico da biologico.
Per questo avremo bisogno di ulteriori ammissioni, siamo ancora giovanissimi demiurghi pasticcioni, ed il nostro robottino riflette la nostra incompetenza ontologica.
Annusa e riferisce solo "intorno" alla sua mdm.
Fra milioni di anni (per noi sarà passato solo qualche giorno) avrà aggiunto qualche altra molecola alla sua conoscenza ontologica, per qualche combinazione ( o per nostra concessione ) accederà allo stadio vitale ma ora e per ora è solo una molecola meccanica, perfettamente sovapponibile (per funzioni e potenzialità) ad una molecola organica.

citazione :
Indubbiamente; la questione è se si tratta di definizioni e concetti ontologici ancora fruibili oggi, oppure siamo in un discorso filologico-storiografico; banalizzando: se redigo il vocabolario delle definizioni e dei concetti che delineano l'astronomia sumera (esempio azzardato, non la conosco), ciò non toglie che oggi non sia il caso di usarla perché come scienza si è evoluta, producendo nuovi concetti e nuove definizioni, più verificati empiricamente rispetto a quelli sumeri.

Astrologia sumera.
Servirebbero migliaia di post. E' il fondamento di tutta la "affabulazione" umana. Sostituendo a quella sumera\egizia, l'astrologia indiana o cinese, o quella di qualsiasi economia agricola.
L'astrologia sono gli dei e sono le stagioni, l'agricoltura e l'addomesticamento, gli eroi, la mitologia, il futuro ed il destino.
L'astronomia sumera e quella egizia (indiana cinese) sono quello che è diventata la filosofia greca e poi quella occidentale. E' il brodo primordiale di tutto quello che abbiamo nella testa.
L'astrologia sumera ed egizia (indiana e cinese) sono la carta e lo "scritto" della nostra filosofia; ci stiamo girando ancora intorno. L'astrologia sumera ed egizia (indiana e cinese) corrispondono all'ermeneutica : tutto.
La metafisica sta all'astrologia sumera ed egizia (indiana e cinese) come la fisica sta alla aritmetica.

Citazione :
Il mio sospetto (pre)giudizievole è che i filosofi contemporanei (a parte noi amatori del fai-da-te) abbiano da un po' demandato/domandato ai fisici il «cos'è una mela?»

Quindi hai ben presente il concetto inglese di "understatement".  Benissimo, è un pregio.

citazione :
poi servirà a chi usa i robottini e solo a questo punto

No. Il robottino a metano non lo usa nessuno. Nemmeno i demiurghi suoi. Il robottino è già in giro per il mondo.
Tutte le volte che annusa una mdm torna da noi (fisicamente) e riferisce l' ultima posizione nota, a lui, della mdm, poi ricomincia a cingolare a caso, insensatamente, ne trova un altra e torna; questo all'infinito.
Noi non possiamo far nulla intorno a questo fatto. Possiamo solo annichilirlo (fisicamente) o implementargli altre funzioni.
Ma una volta che il robottino è per il mondo, è per il mondo e fine. 
E' dato (in tutti i significati del termine), non ancora "dato" a se stesso, ma "dato" (a noi demiurghi) per se stesso.
Non ha nemmeno un uso umano. Non esistono umani nel mondo del robottino. Esistono solo molecole di metano (se le trova) e i demiurghi suoi ai quali deve ritornare.
Decidessimo che non deve più tornare (verrà quel doloroso momento) magari non lo vedremmo più perchè girovagherebbe a caso per il mondo, non riferendo a nessuno la posizione delle mdm che ha percepito.

citazione :
Anche qui: questa è esattamente la (mia) domanda (un po' retorica, non lo nego), la base di quando parlavo di metafisica ed ontologia scalzate oggi dalle scienze naturali, pensiero postmoderno, etc.

L'ontologia si fa presto a scalzarla, la metafisica (quella che da ragione dell'uomo) no.
A scalzare la metafisica son riusciti nemmeno a farlo nei lager, uno per tutti Dietrich Bonhoeffer.
#204
a Green Demeter


".....naturalmente nessuno si occuperebbe di tali questioni se non esistesse davvero un essere che si chiama Odradek.
A prima vista sembra un rocchetto piatto di filo, a forma di stella, e in effetti sembra anche avere del filo arrotolato; si tratta però solo di pezzetti di filo strappati, vecchi, annodati e anche ingarbugliati fra loro, di tipi e colori dei più disparati.
Non è però solo un rocchetto, ma dal centro della stella spunta un piccolo bastoncino obliquo, e a questo bastoncino un altro se ne aggiunge ad angolo retto. Aiutandosi da un lato con quest'ultimo bastoncino e dall'altro con un raggio della stella, il tutto può stare in piedi come su due gambe.**

F. Kafka.

**estremamente a latere *ed "esercitazione ermeneutica" : *// è immediata e lampante la "connessione" con il Principe Homburg  //*  perchè? e cosa ha che fare tutto questo con la convinzione che l'inconscio  non esista ? E la gramigna cosa c'entra ?

citazione :

" Il mondo è già dominato dai robot, basta vedere come il fanatismo ideologico identitario che esprime un odraek, divida immediadamente chi può parlare, l'ontologia analitica, e chi deve tacere, appunto la sociologia e la psicanalisi. (non a caso credo)."

dove ha letto qualcosa che possa far pensare a fanatismo ideologico e  per quale motivo non ne chiede conto ? a chi pensa possa interessare un giudizio su un tizio che nessuno conosce ? [ ("io"), non lei ],  pensa che sia inerente alla questione ?  vuole stuzzicare l'ego di un altro utente stimando che ne possegga uno simile al suo ?  vuole trascinarmi in una polemica ?  desidera la mia attenzione ?  vuole intavolare una discussione sulla psicoanalisi,  oppure sulla sua efficacia terapeutica- che non ne giustifica gli assunti teorici- ? vogliamo discutere sul complottismo le lobby , cosa significhino e come vengano analizzate dalla sociologia ? perchè sempre cercare un bersaglio ? perchè non fermarsi a discutere ?
#205
a Ipazia

 "Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10, 43-45).
#206
a Ipazia
Vedo la freccia tra quadre ma non riesco a vederne gli effetti "editoriali" sul post.
Non riesco a prendere confidenza con le icone.  Me la cavo quasi meglio  con i geroglifici. E non riesco a "vedere" e "capire" quello che mi vuoi far notare.
#207
A Phil

Citazioni\definizioni\limitazioni :
1) Qui scendono in campo le scienze naturali che, come dicevo, hanno secondo me scalzato l'ontologia metafisica
2) In fondo, non più di quanto concorrano (indubitabilmente, precisamente, eternamente) alla definizione di chimica o fisica o poesia.
3) Ritorna la questione dei vocabolari: ogni disciplina che si occupa di individuare adeguatamente ciò che esiste, è definibile come «ontologia»?
4) La risposta può essere anche «si»
5) l'appellativo «ontologico» diverebbe poi così vago e superfluo da poter essere omesso

quindi :
a-ontologia metafisica, scalzata.
b-ontologico come aggettivo superfluo.
Se un appellativo può essere omesso, cosa di utile o di funzionale potrebbe significare quell'appellativo ?

Citazione :
Non possiamo parlare di ontologia, né di altre discipline, poiché ogni disciplina esige il suo vocabolario di definizioni esatte, precise, etc. ciò che differenzia le discipline fra loro è piuttosto il contenuto della loro ricerca e l'ambito del loro interesse,

Qua non capisco cosa vuoi intendere.
 L'ontologia ha bisogno di chiare esatte e precise definizioni come tutte le altre discipline e abbiamo già detto che da certe scienze è stata scalzata perchè altre definizioni erano esplicative più che quelle ontologiche. 
Sempre di definizioni ha bisogno, esatte e precise, e si che possiamo parlare di ontologia e di altre discipline.

Citazione :
Provando a riassumere: se nello schema che ha ispirato questi discorsi (quello del link), l'AI è considerata come sviluppo contemporaneo dell'ontologia filosofica, si tratta di una concezione molto allargata e trasversale della ricerca ontologica, che premia (anche legittimamente, perché no?) l'etimologia del termine, scrollandosi di dosso la storia filosofica di cui è carico il termine.

Io la considero così; non vedo altri indirizzi. Gli informatici stanno aspettando fisici e filosofi. Tra i filosofi non stanno aspettando Platone od Epicuro e nemmeno Spinoza o Heidegger ( loro sono utili a noi, e tanto) stanno aspettando linguisti, teorici ed analisti del linguaggio, esperti di logica e di logiche. Tutto questo per una mela.
 "questa non è una pipa", non vale solo per l'immagine della pipa, ma anche per il cecì che il "maligno" Magritte ha voluto epigrafare.
Non c'è un solo specchio in quel quadro, ce ne sono due, uno in faccia all'altro, e tre se ci mettiamo il guardante.
La pipa non è l'immagine, non è "questa" e non è nemmeno la parola pipa. E ovviamente non c'è nessuno specchio, la pipa sparisce o appare solo nella nostra testa.

Citazione :un tecnico informatico (lo saprai meglio di me) ti direbbe che il noumeno è irrilevante perché per l'AI conta il percepibile, il rilevabile dagli strumenti;

l'irrilevanza ed inconsistenza del noumeno è evidente persino ad un tecnico informatico dico invece io.
Per l'AI conta il percepibile nella stessa misura in cui conta per noi; senza percezioni fine della storia. Dalla percezione in poi inizia la discussione. 

Citazione :  ricerca ontologica.

Ho perso molto tempo per cercare una qualche maniera di formulare la domanda che ti farò, che mi mettesse al sicuro da qualsiasi sospetto di provocazione ironia o sarcasmo;
io non seguo molto le ricerca ontologica, quindi: mi riferisci due o tre risultati che la ricerca ontologica ci ha reso disponibili ?

Citazione : Che ciò possa essere letto come sviluppo dei saperi con un minor tasso di metafisica (stando a chi propone una tassonomia dell'ontologia contemporanea demetafisicizzandola)?

Non saprei; per quanto mi riguarda, metafisica a vita.
#208
a Phil

citazione : Eppure, i link che hai postato avrebbero potuto rimetterlo in discussione, dimostrando come fosse un (pre)giudizio piuttosto infondato (il che spiega il senso di quello «spero»).

I link che ho postato. Quindi -perchè- ho postato quei link.
Per diversi motivi; per provocazione inanzitutto. Ho postato quei link come avrei potuto postare (in risposta alla domanda qual'è lo stato dell'arte ) il DSM 5 - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders edizione 5 - ma sarebbe stato criptico come riferimento ed anche insolente.

L'ho fatto anche come atto gorillesco :
citando quella mole immensa, intimidatoria, ingovernabile, ingestibile ed indigeribile di documenti, testi, rimandi, sillogi e ricapitolazioni, volevo "costringere" preventivamente, l'eventuale interlocutore ad una sua elaborazione concettuale "fai da te", l'unica che mi interessa nelle conversazioni, e probabilmente l'unica davvero interessante (ma questa è opinione mia). E l'ho fatto anche perchè sono link interessanti che danno l'idea dello stato dell'arte.

*//estremamente a latere : con Protagora "ti sei salvato" perchè "sono ammesse" solo citazioni antecedenti il terzo secolo a.c. Platone escluso ma Aristotele compreso. //*

citazione : La trottola del circolo ermeneutico ha le sue oscillazioni, ma per inerzia tende spesso a stabilizzarsi su un punto solo, quello del (pre)giudizio, per quanto ragionato; l'esserne consapevoli è ciò che ho voluto mettere tra parentesi.

Quindi, sei consapevole che i tuoi giudizi di valore sono sottoposti a continua revisione e me lo hai comunicato.
Anche per me è così.
La "presa" che hai sul reale (l'"ampiezza" della tua rete concettuale, con cui tenti di "prendere" il reale ) è quello che io voglio legger venir fuori. Questo per un motivo egoistico. Per leggere se in quel che scrivi c'è qualcosa che può servirmi, non per altro. E per curiosità anche.
Che lo pensi Hegel o che lo pensi tu\io, tu\io lo scrivi e tu\io ne devi\o dar conto; e ne devi\o dar conto al discorso, nemmeno all'interlocutore, al discorso devi\o render conto. 

Citazione :  almeno finchè si chiede a questo robot di essere puramente utile in esecuzioni tecniche.

Si. Abbiamo esaurito quel campo però. Il robot fa tutto a livello tecnico. A livello "puramente utile in esecuzioni tecniche" abbiamo la nanorobotica che circola nelle vene. E abbiamo pure la robotica molecolare. A livello tecnico abbiamo raggiunto vertici che superiamo ogni mese stupendoci ogni volta. E si sono stufati, sanno tutto, è solo più una questione di ingegneria; chiedete e vi sarà dato. I robot fanno tutto e questo è un dato di fatto.
Meno quello che la AI vorrebbe fargli fare, che è appunto quello di cui stiamo parlando. L'ontologia della molecola di metano è la base di partenza. Da quella base "in su" stan ragionando ora.

Citazione : un robot con una "coscienza" con annessi dilemmi etici, paturnie esistenziali e schizofrenie, sarebbe tecnicamente un risultato clamoroso; tuttavia, quale sarebbe il suo scopo? Credo che la differenza fra robot con AI e umani sia proprio che i primi abbiano "senso" solo se programmati per uno scopo; Asimov docet

Siamo solo e soltanto ragionando sulla mela proprio per non infilarci in quel vespaio che hai sollevato tu.
Io ho solamente detto : "guarda che c'è qualche ape in giro, magari tra qualche chilometro troviamo un nido di api".
E tu mi hai detto : "ma che qualche ape; siamo in mezzo ad un assalto di vespe assassine".
Magari ci si potrà anche arrivare, ma io, per ora, ho solo indicato un microscopico insetto che fiuta metano e che ha piena coscienza "ontologica" ma non ontologica di cosa sia una molecola di metano.

Il gioco tra ontologia virgolettata e non, è il gioco stesso. Meglio si definisce una più chiari sono i confini dell'altra.
Siamo piccoli dei e stiamo creando-implementando-incarnando il nostro robottino cingolato ad ontologia limitata.
Siamo per ora fermi a decidere se si possa parlare di "ontologia" del robot e della molecola di metano.

Io penso che il robot possieda una precisa ed indiscutibile ontologia ( senza virgolette ) della molecola di metano e affiderei la mia esistenza alla sua ontologia; devo solo sapere se anche tu sei disposto ad accettare che il nostro robottino abbia una "ontologia" del metano; va bene anche una "ontologia".
Post lungo; a dopo.
#209
a Phil

Il nostro robottino può distinguere un uomo da un paletto come li distingueva il sensore.
 Ma:
non sarebbe in grado di capire la differenza tra un uomo con un mazzo di fiori, ed un mazzo di fiori con un uomo appeso sotto.
Dovrebbe avere la conoscenza che gli uomini trasportano i mazzi di fiori e non che i mazzi di fiori siano la fonte di energia delle gambe che si muovono.
Ho fatto uno degli esempi meno complessi e apparentemente più "stupidi", ma le cose stanno così per quanto riguarda i successi della AI.
Ciascuno di noi può inventarsi situazioni normali in cui il robottino potrebbe ritrovarsi "congelato" : statua od uomo seduto ?, mimo o manichino appoggiato ?, assiste ad una aggressione o ad un gioco tra adolescenti ?

La AI aspetta e chiede indicazioni e metodi dal tavolo dei fisici, dei filosofi e dei teologi riuniti; in nessun modo può dare indicazioni (qualche algoritmo ogni tanto, ma nulla di decisivo, nulla di indispensabile) o criteri; aspetta e basta.
I progressi sulla ontologia si riflettono sulla AI, sostenendo il contrario si fa affabulazione mediatica o finzione narrativa.

Citazione : E il fatto che siano da tempo iniziati e progrediti esperimenti di AI, machine learning, etc. anche senza che sia finita la suddetta riunione, mi pare un fattore molto eloquente sulla differenza fra ontologia filosofica e "ontologia" robotica.

Non solo molto eloquente, dirimente. Non esiste però una "ontologia" robotica; essa esiste il momento dopo in cui, il tavolo ha stabilito l'ontologia della mela.

Il mio assunto (di base) è che di quel che abbiamo una perfetta conoscienza (una buona ontologia quindi) può esserne data una traduzione in codice interpretabile (che non sia un codice linguistico); quello di cui non abbiamo perfetta conoscienza (una non completa ontologia quindi) non può essere tradotto in codice.  Non sto riferendomi a concetti astratti, il piano è sempre, cosa è una mela, cosa è un martello, cosa è una pipa.
 
Qua dobbiamo intenderci però su una cosa importante : quando dico che il robottino da tubature fornisce una precisa valutazione della percentuale di metano significa che il robottino conosce "esattamente" e "precisamente" e "indubitabilmente" ed "eternamente" (limitato alla usura dei suoi componenti) cosa  costituisca essere una molecola di metano e riconoscerla, e "reagire" con essa una volta riconosciutala.

Ora, se tutte queste "cose" : riconoscere "esattamente", "precisamente", "indubitabilimente", ed "eternamente",
costituiscono una definizione di ontologia, allora possiamo parlare (come esplorazione concettuale, il piano è questo, esplorazione concettuale) di ontologia robotica-riguardo la molecola di metano, o la mela-, ontologia limitata, e "attrezzi" simili;
 in caso contrario non si può parlare di "ontologia" robotica, ma  senza definizioni "esatte", "precise", "indubitabili", "eterne" possiamo parlare di ontologia ?
#210
a Phil

Siamo all'inizio del nostro discorso e quindi sono costretto a citarti frase per frase.
*Non è un "citarti frase per frase" contradditorio o demolitorio, è un "citarti frase per frase" per confrontare le tue definizioni con le mie e vedere se ne possiamo trovare una comune, o sospendere l'argomento; le macchine non possono comunicare senza un codice comune.
Continuo e continuerò con questo puntuale -e fastidioso- riferimento al "codice" ed alle "macchine" per evidenziare quanto le ricerche e la riflessione sulla AI siano "maligne" e nello stesso tempo costituiscano un utile "attrezzo" per il "pensiero" e la sua comunicabilità.

Devo fare un altra precisazione sul come intendo le conversazioni scritte.
Stessimo parlando cambierebbe tutto; io do conto a te e tu dai conto a me, qua no; con solo un cenno saremmo in grado di "invalidare" qualsiasi "scivolone" commesso, ridendoci magari anche su, qua no; una analogia un poco azzardata potrebbe essere introdotta con un sorriso o con un gesto, qua no; qua tu dai conto ad n-1 ed io anche.
Da che mondo è mondo la "filosofia" si è fatta parlando (o con se stessi o con udienza) e non scrivendo, però qua siamo e qua dobbiamo specificare.
-da cui l'inclusione di "Lacan, i gesuiti, i rabbini, Foucalt", ammettendo ora al tavolo dieci scienziati (uno per quantistica) quattro filosofi (tre teologi ed un fisicista) e due biologi, ma ne basterebbe uno.

Citazione :
spero possano aiutarmi a superare il (pre)giudizio secondo cui....

possiamo eliminare quello che segue perchè quella citata è la struttura che regge qualunque enunciato segua.
La parola pregiudizio per me non ha valore.
L'affermazione che hai definito come pregiudizio per me è un "assegnazione di valore".
L'enunciato che hai definito pregiudizio (ci sarebbero, o non sarebbero ottime ragioni per definirlo così, ma non contano qua) potrebbe essere stato posto\digitato ( e ci risiamo) da un premio nobel o da un alunno di scuola elementare; per me che rispondo non cambia; io (macchina ora scrivente e non parlante) rispondo a quel che segue, e la assumo come "cosa" da valutare. Sembra pignoleria ma è importante; non esistono giudizi di valore in questo discorso*

Citazione :
a)Insisto sul significato dei termini perché serve a intendersi: ad esempio, se mi dici che stai scrivendo un articolo di ontologia, penso di default alla filosofia e te ne chiedo una copia; se poi mi ritrovo a leggere di interazioni fra robot, periferiche e comandi di programmazione, resto piuttosto spiazzato. Tutto qui.
b)Ad esempio, insegnare ad un sensore per auto a guida autonoma come distinguere un paletto da un essere umano, non credo possa ricevere aiuti significativi dalla riflessione filosofica.

xa) Mai si insiste abbastanza sul significato dei termini; non facciamo che questo. Più lo si fa più si va avanti. L'informatico arriva alla fine del processo, come dici tu. L'informatico è il computer; gli dici "cosa" fare e lui lo fa se può.
Sono gli altri che devono pensare alla ontologia e passargli il "pacchetto". Fisici quantistici, teologi e naturalisti sono quelli che decidono cosa sia la mela, l'informatico implementa-incarna la mela  nel robot.    
xb) Qua l'esempio non funziona perchè è troppo semplice; il sensore distingue un paletto da un uomo perchè ha una "precisa" ontologia del "paletto" non dell'uomo.
Tutto quello che il sensore "vede" è "ontologizzato", il resto si da (ma si da a noi, a lui non si da per nulla) come per esclusione, non lo vede, non esiste per nulla.
Si incomincia a parlare di "ontologia" problematica quando il nostro robottino 10x10cm. (una delle cose  più innocenti ed irresponsabili  del mondo) cingola liberamente per il parco cittadino munito di telecamera; la tecnologia implementata sul robottino è lo "stato dell'arte" civile, (esiste anche uno "stato dell'arte" militare che non si conosce mai nel momento in cui la si nomina; non sarebbe militare) il robottino "conosce" ogni minima vibrazione, aerea, tellurica ed elettromagnetica, non gli sfugge nulla, è sia radar che sonar che telecamera.
Il post è già troppo lungo, a poi.