Citazione di: Estack il 22 Luglio 2024, 19:07:49 PMPerchè lo fai ricordando tuo padre.Perché ricordare mio padre dovrebbe essere uno sfogo?
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Citazione di: iano il 22 Luglio 2024, 10:08:16 AMVuoi dimostrare la metempsicosi col fatto che InVerno abbia steccato la gamba a una volpe?E' una possibilità, un'ipotesi. Io non intendo dimostrare nulla.
Citazione di: Estack il 21 Luglio 2024, 19:04:11 PMCondoglianze intanto comunque lo utilizzi come uno sfogo.Che cosa ti fa pensare che il mio scrivere sia uno sfogo?
Citazione di: iano il 20 Luglio 2024, 17:35:54 PMC'è anche un pò di cinematografia, con la quale si può fare didattica, ma anche altro.Il dubbio mi è venuto, perciò ho chiesto. In tal caso è interessante capire come facciano a costruire determinate scene.
Citazione di: Jacopus il 19 Luglio 2024, 18:05:56 PMAspirante. Io dico che il tuo discorso si presta a due obiezioni. La prima naturalistica, riguarda il fatto che in natura, oltre alla sopraffazione, esiste anche la cooperazione, intra ed extra-specifica. Per non andare tanto lontano, noi siamo in grado di vivere grazie a miliardi di batteri che ci aiutano a trasformare il cibo in proteine e carboidrati e poi in scorie. Ci siamo alleati. Di esempi del genere sono stati scritti libri. A livello intraspecifico, gli esempi sono ancora maggiori, specialmente fra mammiferi e uccelli, ma anche gli insetti sono dei formidabili cooperatori.
La seconda obiezione è relativa al fatto che il "mors tua vita mea" è una immagine pittoresca della natura spesso collegata al tentativo di legittimare una società umana spietata, dove esistono solo prede e predatori. Ma come puoi constatare tu stesso in natura non esistono ospedali, gruppi di autoaiuto, forze di polizia, bagnini, tribunali, assistenti sociali, redditi di cittadinanza, politiche sociali, cooperative, associazioni filantropiche, codici penali e civili. Non a caso in filosofia si parla di passaggio dallo stato di natura allo stato della civiltà. Ma forse questo secondo aspetto non era al centro del tuo post.
Citazione di: Koba II il 14 Luglio 2024, 17:10:13 PMPenso che ogni possibilità debba essere indagata, ogni mondo possibile esplorato.Non ho capito che cosa c'entri ciò che hai scritto con la mia esperienza personale.
È la filosofia che ci può rendere liberi per queste avventure, perché essendo animata dal dubbio, sempre, riesce a scovare le false certezze che ci imprigionerebbero in concezioni ideologiche della realtà.
Nello stesso tempo però, appunto in quanto essenzialmente animata dal dubbio, non ci permette di assestarci su posizioni che vorremmo provare a credere, almeno per un po', come evidenti, certe.
Qui poi si apre la possibilità di una decisione: di radicarci in una specifica possibilità, anche se essa, come tutte le altre, non ha fondamento.
Qualcosa del genere è il senso della fede in Pascal. La filosofia moderna, dubitando, fa a pezzi una tradizione, la cui fondatezza è ormai irrecuperabile, e però l'angoscia che ne deriva nello stesso tempo spinge proprio per una scelta "assurda", quella appunto della fede in Cristo.
Così ora non si diventa più cristiani per la ragionevolezza delle prove del disegno di Dio, ma paradossalmente a seguito dei paurosi sentimenti scatenati da un mondo che si perde negli abissi del tempo e dello spazio.
Prima, quando ci sentivamo al centro del cosmo, noi creature predilette, eravamo come costretti ad amare Dio (il dovere di amare Dio...).
Ora invece il nostro amore per Dio (o per qualcosa di analogo) è una decisione, la cui sensatezza e intelligenza può essere determinata solo dal singolo che se ne fa carico.
Citazione di: Koba II il 07 Luglio 2024, 11:22:53 AMPer conoscere realmente una singola cosa non basta dire che quella cosa che abbiamo di fronte è X, oppure che ha certe caratteristiche etc.
Questo tipo di conoscenza, che si basa sulla differenza, sulla separazione, cioè che sradicata la cosa dal tutto per assegnarle delle determinazioni, è un sapere superficiale. È doxa, opinione. Che naturalmente svolge una funzione pragmatica nella vita degli umani. Ma tale rimane.
Per conoscere una cosa è ineludibile incamminarsi nel Tutto, cioè seguire le infinite connessioni della cosa singola con il Tutto.
Noi, gli essenti che chiamiamo "umani", non facciamo eccezione. Conoscere se stessi significa seguire le infinite relazioni che ci legano a tutte le altre cose, al Tutto.
In quanto essenti, come tutte le cose del mondo, veniamo da un Origine, e in essa siamo destinati a tornare.
Pensare che io, l'essente Koba, sia destinato al dissolvimento, alla morte, significa rimanere nella doxa, nel sapere superficiale, nella semplificazione, perché Koba non è solo "uomo", "mortale", "cittadino", non è una di queste semplici determinazioni, ma un'infinità di connessioni con la natura nelle sue infinite espressioni.
Ma l'Origine, la Sorgente, la Destinazione, non possono essere attinte dalla vera conoscenza, rimangono sullo sfondo del pensiero. Questo limite è invalicabile e va quindi accettato.
L'immaginazione, volendo varcare questi limite, ci riporta, malgrado i suoi buoni propositi, alla doxa, al pensiero che manca di saggezza, che manca di visione filosofica, e infatti si metterà a raccontare di vite singole, di destini privati, e rimarrà quella sensazione di invenzione interessata.
Citazione di: iano il 25 Giugno 2024, 23:52:09 PMNon ho fatto nessuna critica al tuo percorso personale.Ho letto... "Sono un'anima e ho un corpo...": sono d'accordo con questo pensiero.
Ma riflettevo semplicemente sul fatto se siano gli individui da considerare funzionali alla vita, o la vita funzionale agli individui.
Citazione di: iano il 25 Giugno 2024, 20:36:57 PMSembra che il mondo e la vita che vi è contenuta, siano li solo perchè le anime possano perfezionarsi.A me non pare affatto strano, anzi è l'unica spiegazione accettabile per chi come me vive in un corpo che da quasi una vita (a parte i primi 364 giorni e qualche ora, che ho vissuto da normodotato) è pari a una carriola arrugginita con la ruota perennemente sgonfia. Non posso credere che la vita in un corpo fisico anziché in un altro, sia dovuta al caso o alla volontà divina. In ogni caso sono arrivato a queste conclusioni, dopo aver passato al vaglio la mia vita, essermi documentato al riguardo, dopo aver cercato e finalmente trovato una risposta sensata.
Non ti sembra strano?
Non dico che ci dobbiamo per forza trovare una logica, però sicuramente una logica non c'è.