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Messaggi - cvc

#196
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 08:58:56 AM
La questione è più politica che istituzionale. Il "neutrale" Edward Mani di Forbice che preparerà un bel giardino ai padroni di casa dell'UE. Zac una bella sfrondata alla sanità di qua, zac una bella potatura ai lavori pubblici di la.... Un vero atto di genuflessione politica. Ancor più grave perché inutile. Mattarella si è messo a giocare in borsa, e intanto lo spread sale. Oui monsieur Lapalisse, uno stato con un governo è meglio di uno stato senza governo.
#197
Attualità / Re:PDR
28 Maggio 2018, 15:48:55 PM
Il fallimento politico italiano è completo. Dal giverno tecnico imposto dall'UE del 2011, dell'incapacità di eleggere il PDR nel 2013, fino a questa situazione di cui, secondo me, non si vede una via d'uscita. Perché cosa ci possiamo aspettare dalle prossime elezioni se non un esito analogo a queste? E allora che si farà? Ma forse la paura (che da sempre fa 90) porterà gli elettori ad un dietrofront rispetto alla rottura col sistema, perché niente fa più paura dello spread ed il Dio Mercato è assai più rancoroso e vendicativo di quello dell'Antico Testamento. E così emergerebbe l'istantanea di un popolo che si infiamma per la rivoluzione quando le acque sono relativamente calme, ma che quando il gioco si fa duro i duri... sono quegli altri. Oppure si potrebbe immaginare una pseudo lotta di classe fra i risparmiatori che implorano la clemenza dell'UE e la folla dei disperati che non han nulla da perdere e son pronti a tutto pur di ottenere l'agognato reddito di povertà. Questo collasso della politica dovrebbe far riflettere, invece stasera (probabilmente) assisyeremo alle solite buffonate dei vari Ballantini, Crozza, Staffelli ecc, coi loro walzer di scenette pecorecce al politico di tutto che ride compiaciuto come se nulla fosse. E poi si parlerà della nuova legge elettorale che dovrà rigorosamente finire in 'um', l'ormai irrinunciabile storpiatura elettorale dei vari porcellum, mattarellum, rosatellum. Guai altrimenti se si dovesse dare l'impressione che la legge elettorale sia una cosa seria. E poi il solito giro di sprezzanti autocondanne (come questa) senza però mai il serio proposito di fare qualcosa per cambiare. Ma tanto di che stiamo parlando? L'Italia è sotto commissariamento UE da anni ormai. Ci penseranno i bocconiani a tenere a galla la barca...
#198
Attualità / Re:PDR
28 Maggio 2018, 11:41:26 AM
Sette anni senza un premier eletto democraticamente è grave. E in nome della democrazia per giunta. Poi mi domando che senso abbia prendere decisioni così importanti sull'onda dell'umore dei mercati o delle agenzie di rating. Se questa è democrazia, di certo è un po' strana
#199
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
27 Maggio 2018, 16:34:21 PM
Ciao Anthonyi, purtroppo la nostra classe politica riflette l'incapacità della classe dirigenziale del paese, dove la meritocrazia ha ceduto il passo al walzer delle poltrone. 
Salve Viator, il nostro presente è fatto di statue del passato. E come dice Alessandro Barbero in Italia c'è un ostinato e patologico rifiuto delle verità storiche. Anche se magari in questo non siamo poi così soli.
#200
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
26 Maggio 2018, 11:56:15 AM
Viator parla giustamente di tre problemi cronici dell'Italia che sono innegabili. Ad un livello più generale il problema dell'Italia potrebbe coincidere con il suo punto di forza. Siamo un paese con un grande passato, e questo è certamente un patrimonio inestimabile. Però questo grande passato in qualche modo ci tiene in trappola, perché ci chiude al cambiamento. Come le case in zone sismiche che nessuno si sogna di toccare perché sono lì dal 1500. O come il fatto che le grandi imprese famigliari del boom economico non siano riuscite ad evolversi in grandi aziende come in Germania. Quando è ora di innovare il grande passato pesa. Specie se non lo si riesce a valorizzare per i problemi del meridione, i legami troppo stretti con la chiesa, l'immigrazione fuori controllo e una leziosità burocratica assurda aggiungo io. Poi è anche vero, come dice Jacopus, che la nostra già difficile identità nazionale è stata traumatizzata dal ventennio prima e dalla deriva comunista poi. Tanto che siamo ancora qui a parlare di fascisti e comunisti.... ossia dei fantasmi del passato.
#201
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
26 Maggio 2018, 11:15:12 AM
Mah, io vado coi piedi di piombo perché non sono una cima e cerco di stare attento a ciò che dico. Però penso che la partnership europea dovrebbe riferirsi ad accordi commerciali che favoriscano tutti i membri e non a politiche monetarie che intralciano con la sovranità dei vari stati. Che gli stati europei debbano collaborare reciprocamente è indubbio, ma era proprio necessaria la moneta unica? Io credo che in un sistema economico è normale che ci sia chi va meglio e chi va peggio, e una delle poche cose certe dell'economia è che il libero scambio avvantaggia tutti. Ma se si impongono dei vincoli per cui tutti i bilanci di tutti gli stati debbano funzionare allo stesso modo (debito <2 o 3%, pil > 2 o 3%), secondo me cosi l'economia perde il suo carattere dinamico e naturale. Bisogna distinguere fra il 'lascia fare al mercato' e il 'lasciar comandare chi comanda il mercato'.
#202
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
26 Maggio 2018, 10:26:36 AM
Credo il problema sia che la UE è vista dalla popolazione come un qualcosa di troppo tecnico ed astratto, non arriva alla pancia della gente (vedi brexit e populismi). Occorre un disegno politico, un'idea che possa essere ben recepita ed accettata dal cittadino medio. Se adesso, come pare, scornarsi con l'UE significa diventare carta straccia ( spread, rating), perché chi vota possa capirlo è necessario umanizzare quello che si presenta ai più come un apparato di burocrati che sembrano solo dire "tu non cercare di capire, ci pensiamo noi, dacci il tuo voto e basta". Occorre che i professoroni scendano dalla cattedra se vogliono dare un senso a questa Europa che non sia solo una questione di spread, tassi d'interesse, differenziali e altre cose indigeste alla gran parte della popolazione. Che poi quando chi non sa cerca di erudirsi in fretta e furia su internet nascono mostri. Eppoi non so se l'unico problema dell'EU sia il debito pubblico e la crescita dei PIGS (porci per intendersi). Che dire ad esrmpio della spada di Damocle dell'entrata in Europa della Turchia? Si potrà rimandare ad libitum? E se avverrà, chi sarà a comandare? I musulmani?
Per oggi credo sia più realistico, anziché auspicare ad un'omogeneizzazione dei bilanci di tutto i paesi, che o paesi più forti aiutino i più deboli secondo logiche da piano Marshall, magari importando da chi è più indietro ad esempio.
#203
A me è sempre parso un utente corretto che esprimeva le sue idee con passione. Forse se l'è presa un po' troppo per una cosa di cui non era il caso.
Spero ci ripensi.
#204
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
26 Maggio 2018, 07:25:55 AM
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/05/25/il-giornale-tedesco-spiegel-italia-scroccona-colpa-di-draghi_ea76ce45-3c85-4054-a860-d56e7561e078.html

Ma le cose stanno proprio così? Siamo gli scrocconi arroganti dell'Europa? Ci stanno facendo l'elemosina? I tedeschi sono i benefattori europei che ora si sentono stufi dell'irriconoscenza degli altri stati fannulloni e spendaccioni. E Draghi è il capo brigante che tiene a freno i tassi di interesse ed emette eurobond ad esclusivo interesse dell'Italia. Quindi l'Europa altro non è che la croce rossa dell'Italia. Beh, se le cose stanno così allora non ci resta che demandare la nostra sovranità ai più savi e potenti stati signori d'Europa e sperare nella loro benevolenza. E magari poi riscrivere la storia e rivendicare la superiorità delle ben più civili popolazioni germaniche rispetto a noi rozzi discendenti del diritto romano.
#205
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
25 Maggio 2018, 08:53:01 AM
Calzante il paradosso di Iano. Gli italiani sono un popolo di risparmiatori(pare), però l'Italia è uno stato sprecone. Mi sembrerebbe più saggio da parte dell'UE invitare semmai l'Italia a reindirizzare i soldi spesi in inutili mance elettorali (80 euro di Renzi, reddito di cittadinanza, ecc) in investimenti in innovazione e sviluppo, settore nel quale siamo all'ultimo posto come investimenti. Dei due mali - allargamento del debito e mancanza di investimenti - credo che il peggiore sia il secondo. Perché allargando il debito non è detto che - se si investe bene - non si possa mihliorare. Ma senza investimenti non c'è speranza. Poi come giustamente osserva Jacopous, occorre anche un piano per rientrare dal debito. Cosa cui non si è mai pensato ad esempio qualche decennio fa quando il PIL qualche punticino lo faceva (anni 80/90).
#206
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
23 Maggio 2018, 12:24:16 PM
Credo che il problema di fondo sia quello di vivere in una società tendelzialmente violenta. I parametri per misurare la violenza non sono solo le statistiche relative ai crimini, omicidi, stupri compiuti. Basti pensare che consideriamo normale che i bambini si divertano con videogiochi che si chiamano 'Mafia' per esempio. Come sottolinea Inverno la spettacolarizzazione della violenza ha sempre uno scopo recondito, ai tempi del Colosseo come adesso. Forse bisognerebbe indagare sulle radici della violenza, e probabilmente vi troveremmo un senso di insicurezza di fondo: ho paura di te, quindi ti aggredisco. Anche la ragazzina stile Lara Croft di Bluemax potrebbe in realtà nascondere un profondo senso di timore. Magari timore degli uomini: ho paura di non essere accettata dagli uomini, quindi divento come loro.
#207
Citazione di: iano il 23 Maggio 2018, 11:17:59 AMSe sostituisci a principi universali ben compresi , principi ancor più universali che però sembrano gratuiti , allora si capisce perché tutto appare relativo.
Ovviamente sono tutt'altro che gratuiti , ma nascono dalla ricerca fisica che non ha nulla a che spartire con l'esperienza quotidiana , perciò appaiono gratuiti , come se tutto dipendesse da quel che passa per la testa di un pugno di geni , e non da fatti verificabili , che però la gente non è in grado di verificare.
Ma noi non stiamo parlando di quella relatività.
In sostanza parliamo del senso di insicurezza che deriva dalla fine dell'illusione che un qualunque testo , sacro o scientifico , possa dirci la verità.
Si può uscire da questo stato ansioso solo riflettendo su cosa sia questa verità , alla quale certamente Einstein coltivava l'illusione di poter accedere , sia pure per gradi , e riscrivendo di continuò il libro della verità , sempre più conforme a quello , che evidentemente per lui non era ancora stato pubblicato , quello di Dio.
Il fatto è che per la maggioranza di noi un libro sempre più vero non è anche necessariamente  più credibile , così che appaia relativo nel senso negativo che si da' al termine.Appare gratuito cioè, anche quando ci fidiamo del fatto che non lo sia , così tutto in quel senso negativo appare relativo.
Questo ribaltamento delle idee di Einstein deriva dal fatto che la maggioranza di noi non ha più accesso ai libri di Einstein di quanto Einstein ne avesse ai libri di Dio , anche se tutti , noi ed Einstein , ci illudiamo di averlo.
Ma la lettura di un libro è veramente utile se lo si legge senza pregiudizi , come può essere ad esempio l'idea che , anche se non ho ancora letto il libro , so' però che in quel libro Dio non gioca a dadi.
E come faceva a saperlo?
Probabilmente grazie allo stesso meccanismo che ci porta noi a dire che Einstein  credesse che tutto è relativo.
Da questa analogia si evince che per comprendere là genialità di Einstein non si dovrebbe dimenticare la sua profonda umanità , che essendo uguale alla nostra , almeno quella dovremmo comprenderla.
Poi è ovvio che è impossibile non avere pregiudizi , perché il cumulo di ogni conoscenza di ogni tipo è esso stesso un pregiudizio .
Il problema nasce quando devi rimettere ordine in questo cumulo , perché fatti obiettivi ti costringono a farlo.
Tornado a quello che è l'argomento non detto di questa discussione ,quello del disagio che induce discussioni simili , una cura del disagio non è negare le cause che lo determinato.
In un cartone animato di Masha e Orso , dove giocano a nascondino , Masha si tappa gli occhi , convinta che non potendo vedere così Orso , allora Orso non possa vedere lei.
Ecco , questo mi sembra il modo in cui a volte cerchiamo di curare il nostro disagio.
Chiudiamo gli occhi su tutto ciò che ci provoca dolore così il dolore sparisce.
Questo sembra essere lo scopo di tante discussioni aperte sul forum , come questa.
Il relativismo esistenziale credo derivi dalla mancanza di ideali condivisi. Quando oggi senti parlare di condivisione pensi a dei file multimediali come foto, video, tracce musicali e altre amenità. Altro valore ha la condivisione quando si tratta di ideali. Fra i bisogni primari dell'uomo ci sono quelli di condividere e di appartenere. Ma se manca una matrice culturale condivisa la società è vuota. E perché manca? Credo sia questione di stile di vita. La rivoluzione tecnologica ha portato alla stereotipatizzazione dei comportamenti. Quello che negli anni 60 e 70 era considerato come un pericolo, ossia il conformismo, oramai è diventato parte del nostro dna. Chi si differenzia dal gregge non è più visto con curiosità o interesse, ma viene semplicemente isolato o perseguitato. Anche i comportamenti tipicamente trasgressivi non lo sono più. I tatuaggi, i tagli di capelli particolari, la disinibizione sessuale, tutto parte da un implicito endorsement a priori di una civiltà che è assuefatta a tali comportamenti. Ma in questa conformità apparente di comportamenti siamo poi divisi dalla mancanza di ideali profondi condivisi. Forse perché ciò implicherebbe un certo sforzo intellettuale che questa società rigetta, in quanto troppo impegnata alla ricerca di gratificazioni immediate del proprio ego.
#208
Non mi intendo di fisica ma la frase 'tutto è relativo' pare sia il segno che contraddistingue chi non ha compreso la relatività. La teoria di Eintein malgrado il nome è volta a dimostrare dei principi in maniera universale come la velocità della luce e il rapporto fra massa e energia. Relativi in base a questi universali principi diventano altri fattori quali il tempo o la prospettiva dell'osservatore. Quindi non tutto è relativo oppure tutto è relativo a parte alcuni principi universali.
#209
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
23 Maggio 2018, 10:07:15 AM
Citazione di: bluemax il 23 Maggio 2018, 09:29:21 AM
Citazione di: stefano il 22 Maggio 2018, 22:59:26 PM
Bluemax, francamente non capisco tutta questa smania di rivendicare il "sapere di stampo maschile".

Probabilmente mi sono espresso male. (anzi togliamo il probabilmente) sto semplicemente affermando che nelle scuole, oggi dominate da insegnanti di sesso femminile, quindi con una mente femminile, e quindi differente dal modo di pensare maschile (e differente non significa superiore o inferiore), vengono insegnati concetti, filosofie, scoperte, arti che provengono dalla mente maschile. Queste insegnanti tramandano un sapere non loro, non di loro stampo se vogliamo, e questo ha effetti nel tramandare il sapere.
Nella stessa misura se fosse insegnato come "allattare" un bambino o similari da Uomini verso Donne il risultato sarebbe simile.

Il sapere per lungo tempo è stato prodotto dai maschi,
quando non si permetteva alla donna di accedervi,come non lo si permetteva alle classi inferiori,
ma poi c'è stato un progresso sociale per l'uguaglianza e i diritti di tutti,
e anche questo ha prodotto "sapere".

Beh... su questo si potrebbe discutere... il sapere è aperto alle donne da ormai 100 anni.. Non mi pare abbiano proposto grandissime cose se non in ambito medico. Questo non per loro mancanza ma per il semplice fatto che la loro mente non puo' ugualiare quella maschile in ambito di "voglia" di scoprire. La mente maschile è più curiosa quella femminile meno. (da libri di psicologia). Da considerare anche il fatto che spesso si raggiungono risultati in un certo "campo" anche grazie alla collaborazione. Cosa in cui gli uomini da migliaia di anni lo fanno egregiamente, cosa invece quasi impossibile per la femmina (Ed anche qua non sigifica che una sia meglio dell'altra)

La superiorità di genere che tu rimpiangi ci farebbe fare
un salto all'indietro di secoli,e tutti i sacrifici le sofferenze di chi ha lottato contro l'oppressione
andrebbero persi con tutto il "sapere" che hanno generato.

non parlo di superiorità di genere ma di DIFFERENZA di genere come è giusto che sia.
Al limite volevo far notare come la donna non ha mai sofferto come oggi e non è mai stata denaturalizzata come oggi.
Se vuoi posso ricordarti intere letterature dedicate alla Donna... guerre scoppiate per Lei e l'estremo valore che mentre ieri aveva oggi assolutamente non ha in quanto Uoma... (o meglio caricatura di un uomo)

Tu Bluemax ami il sapere?

io amo capire e forse amo la Donna più di molti altri uomini

Sto cercando di capire un fenomeno che vede questa

tramutata in questa

nel giro di pochissimi anni.
Sto cercando di capire come è stato possibile che i due generi da COLLABORATIVI per lo sviluppo della propria specie come avviene in ogni essere vivente sono diventati COMPETITIVI. Sto cercando di capire chi o cosa ha fatto si che la "femmina" umana voglia tramutarsi in una caricatura dell'uomo e per quale motivo. Sto cercando di capire come sia stato possibile far PREFERIRE alla femmina umana il ruolo maschile (ossia quello di cacciare [lavorare] per occuparsi della compagna e prole)  che quello di essere madre. Sto ancora cercando di capire come mai i programmi TV siano ossessionati nel proporre questo modello denigratorio del maschio a favore della femmina creando uno scompenso epocale ed inoltre sto cercando di capire come mai la donna sia diventata cosi' violenta dimenticandosi della sua femminilità...


ciao :)
Forse bisognerebbe anche domandarsi come mai il prototipo di bellezza cui si ispira l'uomo oggi non è più Amedeo Nazzari o Clarke Gable ma altri ideali più glabri e magari makeupizzati. Il fatto è che è normale che cambino i costumi, meno lo è che i paradigmi prposti vengano subito accettati e assimilati senza nemmeno ragionarci un pò.
#210
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
23 Maggio 2018, 08:37:35 AM
Forse si sta realizzando la profezia di Matrix. Le persone non cercano più di migliorare la propria condizione ma si accontentano di galleggiare rimanendo attaccati alla matrice tecnologica dei social, che, come un frullatore, trita e mischia tutto: cronaca, politica, costume, intrattenimento, vita reale. Tutto in pieno stile pomeriggio 5. Il fenomeno è globale, e dal lato economico si fa partire tutto dai dati macro, probabilmente travisando gli insegnamenti di Keynes per cui, se la macroeconomia, secondo la mia povera logica, dovrebbe essere l' effetto causato dalla microeconomia, ora accade l'esatto contrario. I singoli individui e imprese che si relazionano (microeconomia) in un prospetto globale generano i dati macro. Ma se questi individui invece di essere lasciati liberi di essere il motore vengono sempre subordinati alle teorie macroeconomiche di burocrati che campano sugli stipendi elargiti dalle istituzioni (che gli arrivano puntuali indipendentemente dall'andamento drll'economia), allora lo spirito stesso dell'economia viene strangolato da un meccanismo circolare per cui i dati macro condizionano sempre l'economia a prescindere, senza più quel rinnovo e quella selezione naturale che dovrebbero contraddistinguere il libero scambio. Non si può più parlare di un'economia libera in quanto pesantemente istotuzionalizzata, e la conseguenza è una distribuzione della ricchezza che tende a concentrare i capitali ed il lavoro nelle mani di pochi. Adam Smith risulta completamente superato perché non si può più parlare di cause della ricchezza delle nazioni, ma di gestione globale della ricchezza.