Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 22:56:06 PM
CARLO
Non c'è da discutere, ma da consultare qualsiasi dizionario filosofico. "Noumeno" deriva da "Nous":
- Anassagora chiamò Nous la divina ragione ordinatrice del mondo;
- Aristotele individua nel Nous il primo motore delle cose, l'intelletto divino;
- Platone e Plotino identificano il Nous con la figura del Demiurgo, il "divino
artefice" che plasma la materia secondo il modello delle Idee archetipe;
- Eraclito individua nel Nous la sapienza originaria;
- Nello Gnosticismo il Nous è una emanazione di Dio;
Riguardo al "trascendent-ale", anche i bambini sanno che si tratta di un aggettivo che significa "riferito a ciò che è trascendente". Quindi l'intenzione truffaldina di trasformarlo in un sostantivo che non appartiene né all'immanente né al trascendente, ma che può essere associato all'uno o all'altro secondo l'opportunità e senza alcuna regola, è evidente.
Inoltre, la stessa radice etimologica "trans-ascendere" indica una non separazione assoluta tra immanente e trascendente.
In definitiva, Kant ha manipolato il significato originario di questi concetti per puro scopo di lucro: vendere la propria filosofia al mercato più ampio: ai religiosi e agli agnostici. Il massimo dell'ignobiltà filosofica.
Ci mancherebbe altro che un filosofo della grandezza di Kant si ponesse problemi "giuridici" o formali circa l' etimologia dei vocaboli che impiega (ed egregiamente spiega) per esprimere il suo pensiero!
Se ridicolmente processassimo Kant per "violazione di presunti diritti di autore" di Anassagora, Aristotele, Platone, Plotino e chi più ne ha più ne metta, o addirittura per "truffa a scopo di lucro" per l' aver coniato nuovi vocaboli onde esprimere nuovi concetti senza chiedere il permesso di alcun CarloPierini non ci sarebbe grande filosofo che eviterebbe un simile farsesco destino!
Quella sul preteso "lucro" poi, stante la nota frugalità di Kant, é la degna battuta finale di questa scarsamente spiritosa barzelletta.
Ma forse é inutile commentare affermazioni che "si commentano abbondantemente da sè".