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Messaggi - Jacopus

#1951
CitazioneAl momento la neuroscienza non ha ancora dimostrato un caxxo sulla autocoscienza. Solo ipotesi e teorie. Se sono bravi come quelli che studiano il covid  ;)


Per Dante. Questo lo dici tu. In realtà le neuroscienze hanno dimostrato molte cose su come funziona il cervello e la coscienza, anche se prima bisognerebbe intendersi sul termine coscienza.
Di sicuro, a meno di non volersi bendare gli occhi, sono più vicini alla conoscenza i neuroscienziati che Descartes, il quale però, si prende la sua rivincita, fondando con il "cogito ergo sum", la necessità che il pensiero sia fondato sull'evidenza della realtà  (vedi "sul metodo"). Un principio all'epoca così rivoluzionario che Descartes temette a lungo di essere perseguitato per le sue idee. Ma è lo stesso principio che, dopo il medioevo, inaugurò l'epoca moderna e il modello scientifico galileiano e quindi, dopo qualche secolo, le neuroscienze.
Sull'argomento del topic è attinente quello che scrive Damasio in un piccolo classico che è neuroscientifico ma anche divulgativo (al punto di essere giunto alla 14 edizione): "l'errore di Cartesio".
https://it.m.wikipedia.org/wiki/L%27errore_di_Cartesio
#1952
Per Anthony. Non ho notizie in merito a questo macroneurone, la cui scoperta è estremamente interessante. Potresti approfondire il punto, magari con qualche link? A proposito dell'azione che precede la sua consapevolezza, credo che ti riferisca agli esperimenti di Libet, compiuti quasi mezzo secolo fa. L'esperimento era relativo a premere un pulsante e Libet dimostrò che l'area supplementare motoria decideva 0,8 secondi prima che il soggetto decidesse di premere il pulsante.
Questa esperimento è ampiamente utilizzato per negare la libera volontà umana. Le obiezioni a questa visuale sono molteplici. La più comune riguarda il fatto che premere un tasto è una attività automatica di una semplicità spaventosa, che implica necessariamente l'attivazione di procedure automatiche semiconsce. Lo stesso automatismo non è mai stato possibile verificarlo sperimentalmente a proposito di scelte morali più complesse, dal "lancio dell'uomo grasso" in sú.


Sulla domanda generale, direi che da Cartesio ad oggi sono stati fatti molti passi avanti nella conoscenza della percezione della propria soggettività e riferirsi ancora alla duplicità cartesiana della res extensa e della res cogitans, per quanto meritoria in termini di conservazione storica del sapere, non ha più alcuna seria possibilità di essere considerato un paradigma accettabile.
Su quest'argomento, semplificando molto, vi è una posizione totalmente fisicalista, per cui "l'Io è il cervello" (Churchland), e una posizione di mediazione per cui "l'Io è il cervello +qualcos'altro" e in questo qualcos'altro è stata messa la cultura, il corpo nella sua totalità, l'Altro ( ovvero l'intersoggettività come relazione), la stessa complessità della neocorteccia, che ha permesso di porsi il problema della identità, un po' come accade ad Hal in "2001, Odissea nello spazio".
#1953
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
22 Ottobre 2020, 19:29:21 PM
Che dire Inverno, che hai scritto con uno stile che sembra quasi meglio di Calvino, può essere consolatorio? Comunque complimenti.
#1954
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
20 Ottobre 2020, 19:32:25 PM
Inverno o il panettiere-filosofo, come da profezia ideale di Karl Marx.
#1955
Oltre la religione e più in profondità di essa, l'assoluto è il primo vagito della cultura.
#1956
Attualità / Re:Il valore della libertà
18 Ottobre 2020, 02:43:33 AM
A proposito degli scopi manipolatori. È possibile che ve ne siano, così come gli "squali da guerra", ma la guerra non è causata dagli squali. Gli squali sono solo la coerente espressione di una ideologia, quella capitalistica, non più temperata da alcuna ideologia del "bene comune". Anzi  la negazione del pericolo Covid19 è sostanzialmente l'affermazione di una paura, ma non del virus bensì che la pandemia ci faccia percepire non più come un insieme di tanti individui isolati, ognuno alla ricerca della felicità, attraverso il consumo, ma una collettività che riscopre la necessità di condividere risorse. Non a caso i negazionisti sono quasi tutti a destra o molto a destra ( e anche gli attuali partiti al potere sono, al massimo, portatori di una ideologia "liberal" di centrodestra). La conseguenza allora può essere quella descritta da Andrea Molino  ovvero trasformare i possibili esiti solidaristici in esiti della paura.
Fatto sta che politica della paura + proclami hanno il vantaggio di costare poco ma non fermano la pandemia, cosa che sarebbe potuta accadere attraverso organizzazione tecnologica, sentirsi parte di una società organica e connessa fra tutti i suoi partecipanti e un potere centralizzato dotato di manovra economica reale a causa del sentimento di appartenenza stato-cittadini.
Fattori questi ultimi, tutti presenti nelle economie orientali sviluppate, che finora hanno offerto la risposta più efficace alla pandemia e si ritroveranno, alla fine della vicenda, più forti che mai.
#1957
Attualità / Re:Il valore della libertà
17 Ottobre 2020, 13:22:50 PM
Un po' di riflessioni, disordinatamente accatastate.
1) covid 19 non è un'influenza come le altre. Intanto per la sua struttura a Rna e non a DNA. Questo comporta una sua potenziale modificazione continua, poiché gli organismi a Rna non hanno sistemi di correzione più sofisticati come quelli a dna. Questo implica anche la difficoltà a trovare un vaccino che debelli questa minaccia. Ma c-19, inoltre, ha una mortalità molto più alta di ogni altra influenza. Basta consultare i dati ISTAT, relativi agli ultimi 50 anni. I morti Covid sono stati quest'anno, fatta una media 100 di mortalità media per influenza, equiparabili ad un valore tra 140 e 170, in relazione all'età degli ammalati.
2) Ma oltre alla mortalità, Covid19 aggredisce in modi molto pericolosi anche chi non muore, con la conseguenza di intasare le Terapie Intensive e di mettere in scacco tutto il sistema sanitario.
3) A chi dice che si tratta solo del "colpo di grazia" che si abbatte su soggetti con insufficienze fisiche multiple, farei notare che senza covid, questi soggetti potrebbero continuare a vivere per molti anni, con le loro magagne. Lo stesso discorso allora si potrebbe fare anche per tutte le categorie deboli: perché non dare il "colpo di grazia" anche a tutti i malati terminali, o ai malati di Alzheimer, senza dover aspettare (ipocritamente) un virus castigatore?
4) Sulle attività preventive, ho avuto notizia che in una città cinese (famosa per la produzione di birra), hanno individuato un focolaio con una ventina di casi. In 5 giorni hanno fatto 9 milioni di tamponi. Una cifra che probabilmente non abbiamo raggiunto in Italia dopo 8 mesi di pandemia. Non a caso in Cina la pandemia è sotto controllo. Ovviamente in Cina non c'è lo stesso livello di libertà da noi goduto in Occidente, ma certi spettacoli di persone o gruppi di manifestanti che rivendicano la loro libertà nei confronti di una mascherina, li trovo degni solo delle peggiori università della strada.
5) A proposito degli autobus militari a cui adibire compiti di trasporto pubblico. Il vero nodo qui non sono i mezzi, ma il costo del personale per la guida, la manutenzione e tutta la logistica e la necessità di mantenere i prezzi delle corse mediamente più bassi del resto dell'Europa. In questo caso, come in altri analoghi ( aumento insegnanti, aumento medici) bisognerebbe agire su due versanti: rendere certe professioni meno corporative ( e qui rispetto alla professione medica, qualcosa è  stato fatto) e dall'altro agire seriamente nei confronti dell'evasione fiscale, che pesa per molti miliardi sull'economia pubblica italiana ed è, pertanto, indirettamente, responsabile di questa situazione di difficoltà a fornire strumenti emergenziali per una situazione d'emergenza.
6) A fronte di ciò non bisogna neppure soffocare la vita economica del paese, perché è a rischio la stessa tenuta del tessuto economico. Rischio amplificato dagli ultimi 30 anni di liberismo economico e di ideologia capitalistica, secondo la quale ogni valore collettivo e solidale, indispensabili in situazioni come questa, puzzano sempre di statalismo e di socialismo reale.
7) Ultima considerazione. Il lassismo delle strutture sanitarie. Dai festini in corsia, celebrati dai primari al non sapere esattamente dove sono i respiratori forniti, agli ospedali covid aperti e poi chiusi e poi riaperti. Un lassismo che è sfociato talvolta anche in accuse di corruzione, come nella migliore tradizione.
Una assenza di programmazione che invece sarebbe stata utile, se correttamente realizzata e che avrebbe dovuto tener conto che Covid19 sarà una presenza ingombrante probabilmente per qualche anno, e che dopo Covid-19, vi saranno altri Covid-XX e che quindi potenziare le strutture sanitarie dovrebbe essere una priorità strategica sul lungo periodo.
#1958
Non la leggevo dai tempi delle superiori, Ossi di seppia. Interessante quella citazione dell'ombra a metà poesia. Chissà se Montale aveva letto Jung.
#1959
Vento gelato della notte, vattene, qui non è un tuo dominio,
nel cielo un uccellino si sentì piangere,
sussurri misteriosi nel mattino e gentili suoni agitati,
Un silenzio mortale, celato ed adagiato tutto intorno,


Ascolta l'allodola e odi il latrato della volpe caduta a terra,
Guarda il tuffo del luccio che brilla nell'acqua,
e il fiume verde scorre non visto sotto gli alberi,
ridendo attraverso l'estate senza fine, mentre scorre verso il mare,


Nel campo paludoso mi stendo,
attorno a me, fiocchi di sole dorato coprono il terreno,
crogiolandosi al sole in un pomeriggio, ormai trascorso,
afferrando suoni di ieri in questa stanza in città.


NOTA: questa è la (mia) traduzione di una canzone dei Pink Floyd, contenuta nell'album "Umma-Gumma". La canzone si intitola Grantchester Meadows. E' di una bellezza struggente, nostalgica. Il significato è tutto nell'ultima strofa. Roger Waters, l'autore della canzone cerca di ricreare l'atmosfera della sua adolescenza, quando andava a Grantchester, in estate a pescare ed oggi, dopo tanto tempo, l'unico modo per cercare di farlo, è la musica. Una canzone onirica e nostalgica. Una delle migliori del repertorio dei Pink Floyd.


https://www.youtube.com/watch?v=2DAdWcsM7Po&ab_channel=PinkFloyd
#1960
Tematiche Culturali e Sociali / Papillon
12 Ottobre 2020, 00:00:21 AM
Pensando alla vicenda di Papillon, l'orso selvatico imprigionato in Alto Adige, perché troppo aggressivo, mi è spuntata in testa, spontaneamente, la parola "colonizzazione".
Una colonizzazione alla rovescia, che odora di denaro e Walt Disney.
Le cose stanno in questi termini. Si fa un programma di ripopolamento degli orsi sulle Alpi, che ha come scopo principale quello di vedersi affibbiare qualche diploma di "protettori ambientali". Un ottimo slogan da convertire in flussi turistici, oltre che assecondare un certo elettorato green. Poi, quando l'orso fa l'orso, diventa incompatibile con quei flussi e viene prontamente rinchiuso o ucciso. Forse la logica del denaro e della Confturismo avrebbe preferito Yoghi e Bubu, invece si è dovuta accontentare di orsi in carne e ossa, pronti a ribellarsi al Truman Show, progettato per loro.
In tutto ciò vedo una colonizzazione. Una colonizzazione, nel senso di una appropriazione di significato talmente pervasiva da voler creare una immagine idilliaca della natura, che però, quando fuoriesce dal suo idillio, viene richiamata all'ordine dal Dio Denaro, in una sorta di altalena, in cui però il denaro è sempre l'ultima istanza, il deus ex machina.
Una dinamica da doppio binario che si ripete in molti altri settori, gli interventi di emergenza, il calcio, l'arte, l'informazione, fino a campi che fino a poco tempo fa erano lasciati fuori da queste attenzioni ipocrite e idolatre, come  ad esempio, la sanità. Del resto la colonizzazione, se ha successo, tende sempre ad espandersi progressivamente.
In tutto ciò  però l"orso Papillon diventa un simbolo potente di questo conflitto  fra libero mercato capitalistico e natura. Un conflitto che sta però mutando aspetto, poiché è lo stesso libero mercato ad essersi reso conto che, scaricare l'ultima fattura (quella più onerosa) sulla natura, si tramuta in costi sempre più alti.
Bisogna solo capire a chi verrà addebitata quella fattura, se Natura Inc. inizierà a non liquidare i creditori in tuba e cilindro.
#1961
Attualità / Re:Pazzo lui,pazza lei
11 Ottobre 2020, 17:44:59 PM
Mi capita raramente di essere d'accordo con Bobomax, ma in questo caso sottoscrivo. Non che quello che scrive Anthony sia privo di senso,  tutt'altro. Mi illudo però che vi sia una necessità etica in chi governa e constato che questa necessità si è affievolita fino a scomparire. Il governare è diventato un mestiere ed al posto dei consumatori vi sono gli elettori, da inseguire con le stesse tecniche di mercato, sondaggi, studi su tendenze, influenze sul web, più o meno occulte. Ad esempio un vero partito di sinistra dovrebbe dire chiaramente che i migranti sono degli sfruttati, uno dei proletariati odierni e spingere verso l'ampliamento dei diritti di costoro. Invece sono sempre incerti, attenti all'opinione pubblica, come se una questione etica del genere si dovesse risolvere con le indagini statistiche. In realtà non esiste più, nei paesi occidentali una vera sinistra. E neppure un centro etico e responsabile, come, nonostante tutti i suoi difetti, fu la democrazia cristiana. La Lex Mercatoria ha vampirizzato la politica, a tutti i livelli  dagli incontri di Lucerna fino agli improbabili peones del M5S.
#1962
Percorsi ed Esperienze / Re:Il mozzicone
10 Ottobre 2020, 20:47:56 PM
Ciao Dante. Brutta cosa il bullismo. Ho avuto la fortuna di vivere in un'epoca in cui si era bullizzati dai propri genitori, ma è una esperienza diversa, e generalmente meno impattante. Probabilmente si conserva una grande rabbia difficile da sciogliere, un desiderio di vendetta che di solito finisce per colpire i bersagli sbagliati. Se ti può consolare, di solito i bulli sono persone che sono state a loro volta ferite e per non guardare le loro ferite, feriscono gli altri. Una seconda categoria sono i bulli per apprendimento culturale, come gli assassini di Willy. Entrambe le categorie sono pericolose, ma la prima ha qualche possibilità in più di identificarsi, prima o poi, con le vittime.
#1963
Idee per migliorare il forum / Re:Pollicioni
09 Ottobre 2020, 23:44:47 PM
Sono d"accordo sul termine prudenza, piuttosto che seriosità. Il fatto è che talvolta vengo irretito da un implacabile moralismo, che risulta sgradevole a me stesso, figurarsi agli altri. Quello che volevo dire è che questo forum è uno dei pochi luoghi virtuali dove scarseggiano gli insulti, dove vi sono utenti formidabili in quanto a competenze, e dove attraverso il confronto si prova a crescere. Ed ho paura che a forza di faccine si finisca per somigliare a quei luoghi virtuali folti di insulti e di incompetenti.
È vero che il numero dei partecipanti è molto diminuito. Quando arrivai, nel 2014, ogni sera si aprivano nuove discussioni e gli utenti attivi erano molti. Oggi siamo un gruppo risicato di 20 - 30 utenti e spesso basta un nulla perché uno dei 20 se ne vada  sbattendo la porta. Non so perché questo sia accaduto. Personalmente ritengo che un motivo sia da ricercare dell'avvento dei social, FB, Twitter, Instagram, YouTube che ha eroso simpatizzanti. Un altro motivo è il legame fra questo tipo di forum e la scrittura. E l'importanza della scrittura è definitivamente saltato a partire dagli anni '80, con l'avvento delle TV private. Se facessimo un sondaggio, sono certo che l'età media dei 20-30 utenti attivi risulterebbe attorno ai 40-50 anni. Tutte le nuove generazioni bypassano questi luoghi che ritengono noiosi. Eppure è proprio quella seriosità a cui facevo riferimento a segnare il confine fra ciò che è solo divertente e ciò che è profondo. Magari si può essere divertenti e profondi allo stesso tempo e sono io ad essere un soggetto barboso, il che non è da escludere.
#1964
Idee per migliorare il forum / Re:Pollicioni
09 Ottobre 2020, 20:18:49 PM
Il pollicione e faccine varie fanno parte di una cultura usa e getta, dove si pensa al consenso e non all'argomentare. Questo luogo è facilmente riconoscibile nell'infosfera grazie alla sua seriosità. Chi pensa che la filosofia sia un passatempo pop può utilizzare molti altri canali, a partire da YouTube.
#1965
Per Socrate. Se leggi i miei interventi precedenti non dico che gli abusi nell'infanzia determinano in modo automatico nell'infante un'indole criminale. Vi sono molte strategie di risposta, una delle quali è quella. Ma si può diventare criminali anche per altri motivi, ad esempio perché considerati dai genitori come esseri speciali e superiori a tutti, in una sorta di maltrattamento per eccesso di considerazione. Sono i piccoli tiranni che diventano narcisisti e poi anche possibili soggetti violenti. Così come si può diventare miti ed oppositori della violenza, anche se traumatizzati. Questo accade di solito quando ci si identifica nella vittima piuttosto che nel persecutore, esito altrettanto possibile, ma più facile se esiste una sensibilità innata o fattori di protezione, come ho indicato prima.
La criminologia non è una scienza esatta ma si fonda su alcuni nessi, che danno un certo potenziale esplicativo, seppure senza quella capacità totale delle hard sciences.  E fra questi nessi uno è certamente il trauma, che non sempre è esercitato verso di sé da una figura genitoriale. Il genitore può creare un figlio criminale anche senza mai toccarlo, ma ad esempio, addestrandolo ad essere aggressivo, ad essere privo di rimorsi, a credere il mondo diviso in chi subisce e in chi fa subire. La criminogenesi nasce anche da un apprendimento.
Che l'epigenetica sia in sintonia con la Bibbia, significa semplicemente che gli scrittori della Bibbia hanno intuito una scoperta scientifica, che è stata dimostrata qualche millennio dopo.
Anche in questo caso non mi sognerei mai di dire che la Bibbia è un libro da bruciare o insulso. Credo anzi che sia uno dei libri più importanti dell'Occidente. Ciò non toglie che fu anche lo strumento di una cultura patriarcale e asiatica, che solo l'influsso ellenistico ha ricondotto in un alveo più europeo, grazie al Nuovo Testamento.