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Messaggi - paul11

#1981
Tematiche Filosofiche / Re:Cosa sono i Ricordi?
11 Luglio 2016, 08:21:07 AM
Il ricordo implica due aspetti.tempo e memoria. Se la memoria è fisica nel cervello ,il ricordo ,come momento in cui "viene richiamato"
a vivere un frammento di già vissuto, spezza il concetto convenzionale scientifico di tempo e lo trascende così come la fisicità del cervello . Davintro  nel suo post ha introdotto bene il tempo che convenzionalmente viene ricondotto al concetto di spazio.Le lancette di un orologio analogico, la linea di una meridiana su un muro, la sabbia nella clessidra, sono superfici e volumi a cui viene ricondotto il tempo.
Ma non è così per la durata del tempo mentale e  tanto meno per il ricordo
#1982
Tematiche Spirituali / Re:pentimento ed espiazione
11 Luglio 2016, 01:56:18 AM
Dal punto di vista del diritto, il pentimento è un ravvedimento, il riconoscimento di aver causato un'offesa, lenisce la pena ma la parte
lesa necessita di giustizia
Dal punto di vista spirituale Sariputra ha ricordato le pagine mirabili di Dostoevskiij, profondo indagatore dell'animo umano, infatti scrive anche Umiliati e offesi.
La Confessione è un sacramento e la sua procedura è un'invenzione della chiesa.
Infatti diversi cristianesimi adottano forme diverse di pentimento.Non vorrei andare fuori tema, ma l'intermediazione del prete, figura
istituzionale benchè abbia il segreto confessionale, è una strana forma di raccontare i propri errori e limiti, ovvero i peccati non direttamente a Dio ,ma a qualcuno che come al solito intercede. personalmente la ritengo una ragione storica, dove la figura del prete è il pastore del gregge è una figura di guida spirituale e pedagogica.Ha senso ,sempre a mio parere, all'interno di bassi livelli spirituali da parte dei componenti del gregge.
L'espiazione è francamente un termine  a me sgradevole, una pubblica ammenda.Allora chi tira il sasso per primo a Maddalena?
Dal delitto al castigo all'umiliazione? Il vero e sincero pentimento è interiore fra l'individuo e Dio e solo i successivi comportamenti possono dimostrare se si è ravveduti.
#1983
Tematiche Filosofiche / Re:Cosa sono i Ricordi?
10 Luglio 2016, 18:06:46 PM
Il ricordo ha a che fare con la memoria del cervello, ma appartiene alla mente e alla coscienza ,o Sè.
La neurofisiologia spiega il cervello di un mammifero, come un topo da laboratorio a cui si impiantano degli elettrodi, 
La struttura umana è più complessa e la mente non coincide con il cervello, il dominio della psiche non corrisponde a neuroni e sinapsi, il ricordo trascende il materiale fisico,Non confonderei gli impropri sinionimi di ricordi e memorie, perchè il ricordo non
necessariamente è un atto della sfera della volontà, sfugge alla spazialità e temporalità se quel ricordo è una commistione di percezione+psiche, concetto+simbolo, non è la memoria esperienziale di quel topo da laboratorio.
Il comportamentismo prima e il cognitivismo attuale, non spiegano affatto il come la mente riesce a costruire una significazione dentro un ricordo e come dal luogo dellì'oblio ritorna viva e attuale la significazione
#1984
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Terrorismo
10 Luglio 2016, 17:55:06 PM
Capisco Phil e hai valide ragioni, ma non esiste il giusto e l'ingiusto o il senso della misura è solo l'atto finale che deciderà a posteriori chi aveva ragione. Il terrorista è da perseguire oggi per l'ordine costituito, ma può essere l'eroe liberatore del domani se funziona la finalità terroristica. Ma dobbiamo sapere che ad ogni rivoluzione corrisponde una controrivoluzione, i partigiani della libertà e dell'uguaglianza e della democrazia di settanta anni fa andrebbero ancora oggi ,visto i risultati attuali, a rischiare la propria vita?
Forse sì, se il senso di valori e di storia , è più forte di una ragione della conformità, del tutto passa e se ne va.
Forse no se ci si accontenta di un mondo che è sempre un compromesso, dove quindi un valore sembra irraggiungibile.
Ci si batte per avere mille e la vita impone di accontentarsi con cento.
Il popolo è il punto chiave in una rivoluzione, nella rivoluzione francese e in quella  di Ottobre russa.
Infatti sono i periodi del terrore dove c'è l caccia all'uomo di potere, ai simboli del potere abbattuto da annientare, i simboli
della propria frustrazione umana e materiale da violare e annichilire.Ma quei simboli tornano sempre nei conformismi delle convenzioni sociali duri a morire, così il potere di uno scià di Persia vine spodestato da uno Ayatollah, nuovi poteri si alternano a vecchi poteri e il popolo torna dopo il momento rivoluzionario a contare nulla....alla prossima rivoluzione.
Ecco perchè purtroppo la maturazione lentissima del popolo ,in quanto moltitudine è conformismo, cerca sicurezza e salvaguardia, teme il futuro che squilibra, teme l'innovazione.Il segnale di ciò vine  dato dal marketing, dà sempre il concetto di famiglia tradizionale, confortante, l'immagine falsa ma archetipa del luogo comune tipica del popolano, e spesso è quella vincente a cui il politico si attacca.
#1985
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Terrorismo
10 Luglio 2016, 10:45:08 AM
Il problema a mio parere è che nessuna violenza paga alla fine.
La rivoluzione è una scorciatoia sulla strada di una teorica emancipazione,Ma se la coscienza sociale aumenta è lo stesso popolo che reclama diritto.Non sono gruppi terorristici che alla fine mutano le strutture della cultura, delle istituzioni, delle convenzioni sociali.
Ritengo che sia saggio e forse più difficile poichè risiede nel tempo che passa e va, la fatica di costruire giorno dopo giorno un mondo migliore socializzando, discutendo.La violenza è sempre imporre.Imporre qualcosa che non può essere capito perchè non è stato maturato.
Quindi l difficoltà è trovare la via pacifica in cui una cultura può migliorare,in cui le organizzazioni sociali siano più confacenti alle aspettative ,alle motivazioni di pacifica convivenza fra le persone.
#1986
Ci sono diversi trattati commerciali per il mondo.Gruppi di Stati ,spesso vicini fra loro trovano conveniente chele merci e le finanze vengano liberalizzate,senza impedimenti alle frontiere.Essendo trattati è la politica che ratifica.
Il problema è che negli ultimi decenni soprattutto è divenuta consuetudine mutare le istituzioni del diritto a fronte delle libertà commerciali, quindi si costruiscono istituzioni de diritto simili fra Stati.E' quello che sta accadendo in Italia a fronte dell'Europa.
Il momento storico decide se i diritti devono essere migliori  e favorevoli  per i lavoratori ad esempio, oppure se devono perdere al diritto, quindi o un rialzo o un abbassamento.Oggi vige quest'ultimo.Questo è uno degli aspetti fondamentali nei trattati commerciali.
Il secondo aspetto è la valorizzazione o meno di settori industriali, commerciali o agricoli a fronte della negoziazione.
Uno Stato ,ad esempio, potrebbe imporre che la coltivazione della soia sia quasi solo sua attinenza, e accettare però  importazioni di vino,ecc.
Sono segreti proprio perchè toccano interessi,attività, diritti di tutti;temono quindi "alzate di scudi".

Nello specifico del TTIP penso chela negoziazione fosse complessa e vasta non solo come superficie toccate, ma come quantità di attività che dovessero essere regolate, armonizzate istituzionalmente.
#1987
Tematiche Filosofiche / Re:Cosa sono i Ricordi?
07 Luglio 2016, 08:49:27 AM
La tematica del ricordo è inesauribile dal punto di vista dell'indagine.
Ad esempio per la new age, l'akasha(termine sanscrito) è il luogo della memoria universale dello spazio e de ltempo per R.Steiner, ma che in origine è cielo, è suono.
Il ricordo richiama a sua volta i concetti di tempo e di memoria che a loro volta nelle qualità umane interagiscono con coscienza, intuizione, ragione dell'intelligenza. Perchè noi spingendo il passato dentro l'oggi e attualizzando il futuro , la ritensione e protensione di Husserl , o il flusso di coscienza e la spinta vitale di Bergosn , rendiamo eterni i ricordi facendoli vivere in noi.
C'è una percezione sensibile che ci arriva dal mondo sensibile, fenomeni ,eventi, noi non solo li percepiamo, ma li viviamo perchè li memorizziamo non solo con la ragione ,ma facciamo interagire le memorie del passato attualizzandole in quel nuovo fenomeno costruendo un intreccio fa intuizione e concetto, fra psiche e ragione. Coisì come posiamo proiettare nel tempo futuro, in un futuribile scenario la nostra storia, la memoria, i ricordi, il tempo.Questa capacità di "giocare" con il tempo e la memoria è una qualità fondamentale umana. Quindi ci sono immagini immanenti, "nude e crude", ci sono immagini affettive che richiamano altri immagini del ricordo, come suoni, profumi, colori. una percezione dell'oggi può richiamare involontariamente dal magazzino della memoria ,dalla soffitta degli eterni,un recondito ma nitido improvviso luogo, viso, ambiente, evento, affetto.
Marcel Proust ha costruito la sua fortuna i narratore "Nella ricerca del tempo perduto" ed era parente di quel filosofo Bergson che vinse un nobel utilizzando la metafora della prosa piuttosto che i concetti per descrivere come la spinta vitale, il flusso della mente
il tempo stesso, siano architravi umani dove si spende la nostra esistenza.
#1988
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Terrorismo
06 Luglio 2016, 19:08:50 PM
Ci sono alcune considerazioni da fare, direi premesse di filosofia politica.
La prima è che ognuno può fare la guerra contro tutti.
La seconda è che la pace è un punto di equilibrio dinamico, mai fisso, in cui una comunità, nazione, stato può avere problemi interni fra individui ed esterni con altre comunità, nazioni stati.
Quando sento dire che tanto tutto è da sempre così e quindi è vano fare qualcosa, oltre a fare il gioco di chi è privilegiato in uno status quo in quell'equilibrio dinamico chiamato pace, non ha assolutamente chiare le sue possiblità ovvero ha poca coscienza sociale che gli deriva da  poca conoscenza del come si formano storicamente e mutano e le organizzazioni umane.
Il terzo aspetto è che quella pace è governata da una violenza implicita ed esplicita di una comunità, nazione ,Stato.
Ovvero lo stato è armato e l'individuo disarmato, quindi la forza della legge e del governo si esplica anche attraverso il controllo sociale così come vine governata la giustizia.

Queste sono premesse fondamentali perchè una comunità ha armi ed esercito sia per controllare i propri inidvidui sia per salvaguardare i propri confini, la propria giurisdizione territoriale.

Il terrorismo bisogna classificarlo e analizzarne le tipologie.
Se è un gruppo para militare, allora bisogna capirne la logistica: come si finanzia, chi li addestra, dove si addestrano, chi gli dà le armi, come e dove vivono.
Se sottintendi l'Isis, allora bisogna capire le sue ascendenze religiose nella dottrina islamica,
ma bisogna sapere come sono organizzati e chi sono i capi storici, come reclutano, chi li appoggia.
Dico solo che hanno pozzi petroliferi e sono in affari con "faccendieri" del petrolio,così come altre entrate le hanno dagli ostaggi occidentali per cui alcuni hanno deciso di pagare riscatti, altri no.E già quì ti dice quanto e come sono strategicamente uniti i "nostri" stati occidentali.
Una provocazione: lo stato di tensione che crea il terrorismo soprattutto internazionale in questo caso in quanto agisce ovunque, fa gioco agli stessi Stati, che in nome della sicurezza tolgono libertà.La strategia della tensione l'abbiamo già vissuta in Italia negli anni Settanta, con gruppi ideologici.Quando hanno voluto lo hanno debellato, ad esempio obbligando i proprietari di case a dare i nominativi di coloro che erano in affitto per scoprire i "covi".
Oggi ci sono talmente tanti satelliti che se una persona fa pipì nel deserto lo riconoscono, talmente è elevata la  definizione,
Quando hanno voluto uccidere il capo di Al Qaeda lo hanno fatto con un blitz.
Con i servizi segreti ancora oggi ci si chiede se non fossero infiltrati nei terroristi nostrani degli anni Settanta, con strani attentati, possibile che tutti i servizi segreti occidentali stanno dormendo con l'Isis?

La mia idea....qualcuno non vuole debellare l'Isis e intanto si vendono vagonate di armi e petrolio ai "faccendieri".
Quando lo vorranno lo annienteranno in poco tempo tagliandogli i rifornimenti finanziari e occupando i pozzi petroliferi in loro mano.
#1989
Caro Jean,
il mio timore è che se dovessi  approfondire le ipotesi extraterrestri richiamerei frotte di ufologi invasati.
Un mio caro amico è forse colui che ha la casistica delle informazioni ufo in italia più importante.
Adatto che ci conosciamo bene ,lui stesso ammette che il 99% degli avvistamenti e contatti è fasulla.
Ma quella sola probabilità che rimane è decisiva.
L'abiogenesi è lo studio dell'origine della vita sulla terra; l'esobiologia o astrobiologia è lo studio della possibilità di vita 
nell'universo. 
C'è l'equazione di Drake che potrebbe essere utilizzata per studi di esobiologia.
L'Enuma Elis(h) è il testo della creazione dei Sumeri dove viene descritta l'ibridazione dalla quale è stato creato l'uomo.
I testi vedici indiani  parlano di sette razze umane e di tempi cosmici che seguono i moti precessionali.
Ho passato un periodo intenso,qualche anno fa, a incrociare diversi dati:,le glacaizioni e l'inclinazione dell' asse terrestre con i tempi descritti dai veda, ho incrociato miti celtici e finnici con quello indo-cinesi, egizio-sumerici, la Bibbia ebrea e cristiana.....
Ho delle ipotesi, perchè qualcosa di fondamnetalmente vero ci viene da remoti passati, forse di civiltà altamente sviluppate ma praticamente scomparse probabilmente umane, o forse extra terrestri.Se quest'ultimima ipotesi fosse vera ,tre tipi di civiltà extra terrestri si erano impiantate sulla Terra e lottavano fra loro-E' lo stesso Platone in famoso dialogo con dei dotti egizi che parla di Atlantide.I Sumeri erano imparanteta con gli egizi, lo dimostrano il nome degli dei e le simbologie e li unisce la stessa storia del popolo ebraico che si muove dal padre di Abramo che era un sacerdote caldeo di Ur, l'altro patriarca è Mosè, egizio ;ci sono troppi collegamenti per non porsi delle serie domande.
Altra stranezza è che parecchi studiosi nelle diiverse epoche compresa la nostra seguivano con diletto e passione ,ma in segreto, questi tentativi di conoscenze.Ultimamente un ammiraglio in pensione italiano, fra l'altro non credente, ha ripercorso con una spedizione tutto il tragitto della fuga dall'Egitto alla terra promessa degli Ebrei, dimostrando che la cronologia e i tempi sono perfetti,ovvero è un libro storico, esattamente il contrario di cui molti pensano.
Zecharia Sitchin forse ha speculato o è andato oltre il testi sumerici, ma ha messo in luce studi che le scienze nemmeno immaginavano e li ha costretti a studiare i reperti e non a scriverci sopra "non classificato" nei musei  perchè erano ottusi sulle teorie da seguire.
La terza razza di e.t è quella indio-cinese, la più tranquilla,furono loro a vincere gli atlantidi ed è descritto con i vimana nel mahabharata.
Adatto che questi studi danno fastidio, e lo si può capire, alle religioni e alle scienze, allora seguo l'esempio di parecchi uomini di pensiero,, li studio in silenzio.Di volta in volta, se capiterà, scriverò qualcosa.
Un caro saluto
#1990
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
05 Luglio 2016, 14:55:36 PM
Citazione di: baylham il 05 Luglio 2016, 10:57:25 AMNon divago ulteriormente sulla morale per rimanere al tema del testo poetico-religioso, la verità. Effettivamente non compaiono due livelli distinti, il naturale e il soprannaturale, la terra e il cielo, il sacro e il profano. Tuttavia i due piani tipici di ogni religione sono impliciti: lo specchio integro, la verità, non appartiene, è inaccessibile agli uomini, che possono solo avere, raccoglierne i pezzetti. Se il poeta ha scelto lo specchio come metafora della verità suppongo sia per la sua proprietà di riflettere l'immagine di chi, che cosa si specchia: rispecchiare l'essere appunto, forse un rimando al conosci te stesso. Ulteriore riflessione ispirata dal testo. Dio ha perduto lo specchio per la sua sbadataggine, quindi la verità è persa per sempre e per tutti, ma la verità non è essenziale per vivere.
(Il grassetto della considerazione finale quotata, è mio)
Sembra un gioco di parole, ma è vero che possiamo vivere senza verità ed è quello che in fondo si fa, ma aggiungerei da  animali furbi ed astuti, ovvero non è vivere è sopravvivere.Se vogliamo toglierci l'autocoscienza e obnularla, ....non possiamo farlo.E' un "tarlo" che ci chiede comunque dei significati, una linea di senso che ricostruisca il puzzle dei frammenti, ed è quello che tutti noi facciamo.
Il problema è che senso ciascuno di noi dà ai significati dei frammenti, e decide di conseguenza.
Quindi tutti interpretano i frammenti ciascuno dando dei suoi signiificati e ciascuno ricostruendo un' idea di senso fra i frammenti raccolti nell'autocoscienza.
#1991
Andrea Molino,
è troppo schematico il tuo scritto, andrebbe sviluppato; anche per questo ci sono molte domande esistenziali non comtemplate.
Ad esempio, scrivi di difficoltà che è un ordine logico oggettivo di affrontare i problemi, ma non del disagio esistenziale che accenni
però giustamente alla fine del tuo scritto come motivazione condizionante di un annichilimento individuale.
Ma proprio perchè se l'immaginario che da sempre è nell'uomo mentalmente, tenti di virtualizzarlo con la tecnica, non è che di per sè "guarisci" la problematica mente-psiche-disagio- senso della vita.Non sono le configurazioni esterne all'uomo che possono in sè e per sè agire taumaturgicamente. Potrebbe essere anche il contrario, come sembra già oggi evidente, quando assuefazioni al virtuale, le costruzioni di paradisi artificiali, alcool e droghe mostrano da una parte il disagio e dall'altra che per quanto il virtuale possa essere potenze si scontra con la natura umana inesplicabile.
Penso anch'io che il virtuale possa risolvere molte difficoltà, ma come supporto pedagogico-emotivo  non come vissuto.
Perchè manca anche il concetto di autocoscienza, come il luogo in cui le esperienze, l'imparare, il conoscere decantano in essenza,, per cui il senso della vita non è la quantità di visualizzazioni e informazioni che ci girano attorno, bensì il senso di tutto questo.
Di nuovo sono le relazioni le vere e fondamentali problematiche, ai mutare dei tempi virtuali o reali, e delle innumerevoli vite di persone come sommatoria di un immaginario collettivo che è la cultura umana da sempre presente.

Noi oggi vviamo la fase di mezzo fra reale e virtuale della tecnica, dove vorremmo che il reale diventasse il virtuale laddove
in qualche modo pensiamo di essere a proprio agio soprattutto i social comunicativi, ma di nuovo il reale ci chiama ai ruoli sociali, ai compiti individuali, agli esercizi di sopravvivenza e ricerca di signifcati per l nostra autocoscienza.

Il virtuale rompe barriere fisiche così che l'esistenza si libera da condizioni appunto fisiche aprendo a scenari e rappresentazioni di vita in cui le emozioni e il vissuto si confondono talmente in una nuova realtà che non è reale,siamo protagonisti di un videogioco senza confini,di innumerevli scenari, ma dove la vita è "sbattuta" emotivamente, ma rimane il dubbio esistenziale dell'autocoscienza,inalienabile, perchè la vita in qualunque tempo e universo è sempre narrazione e rappresentazioni di un io narrante che si relaziona nel reale, nell'immaginario, nel virtuale.
Non nascondo che le utopie mi attirano, come la città del sole di T.Campanella, perchè ci costringono a misurare la nostra attuale esistenza e un utopia, un'immagine di quello che potrebbe o a volte dovrebbe essere.
Ma tutte le utopie devono presentare nel loro modello un chi fa cosa e il suo governo:chi governa, chi controlla, come e chi filtra le conoscenze e altre innumerevoli domande, perchè temo che siano spesso gabbie dorate senza confine, dove l'uomo soffrirebbe ancora di più invece di liberarsi. Quando manca il chiaro momento di relazione fra i soggetti in qualunque modalità di mondo si trovi e tutto è confuso, il singolo individuo si chiude in se stesso mancando di verità di autenticità.
#1992
Citazione di: Andrea Molino il 29 Giugno 2016, 22:52:03 PMMentre scrivevo la presentazione del post precedente, ho deciso di cambiare il nome del saggio e questa è la nuova copertina: Potete leggerlo liberamente su Wattpad a questo indirizzo: https://www.wattpad.com/story/74000705-mente-irreale Spero che accetterete il piccolo fastidio della registrazione, ma potete usare quella di facebook se ne avete una. Per me il vantaggio è che posso sapere quante volte è stato letto il saggio, e i lettori possono commentare e votare. La storia è il corso d'opera e la modifico in base a nuove idee e ai commenti dei lettori. Se, siete assolutamente refrattari alle nuove registrazioni potete leggere il pdf qui: http://www.easytarg.com /Documents/Tutorials/MenteIrreale.pdf Ciao a Tutti e Buona letttura! Andrea

ho letto fino a pag. 14, un paio di considerazioni:
1) se la tua tesi è che l'uomo problematizza per su anatura, la ritengo vera.
C'è gente a cui vengono incontro i problemi e deve gestirseli.
C'è gente che ha problemi e cerca di  farseli gestire
C'è gente che non ha problemi e li crea agli altri

2) la virtualità
si scontra con la realtà, con la struttura giuridica ad esempio nel telelavoro, con i furti telematici di identità, ecc.
Non solo la struttura legislativa e giuridica non è al passo con i tempi, ma  temo che difficilmente possa esistere una sicurezza telematica, persino con l'home banking, ecc. La virtualità non potrà sussistere da sola.E' ad esempio quando manca l'elettricità, ma assolutamente un'operazione chiurugica deve proseguire con gruppi autogeni d ienergia, ovvero deve sempre esserci un'alternativa reale alla virtualità.

poi proseguirò a leggere............

Per quanto riguarda la tematica della discussione.
Chi si interessa da anni di astronomia, sa che ormai esiste una branca interna che tratta proprio la possiblità di vita extra terrestre.
E' accaduto che le varie sonde spaziali, che la  spettrometria di massa, trovano acqua nei vari stati (gassoso, ghiaccio, liquido) praticamente ovunque.Adatto che i sistemi solari e quindi planetari sono innumerevoli adesso un diveritssement è trovare le stesse condizioni planetarie della Terra dentro altri sistemi, ovvero similitudini fisiche planetarie affinchè v isia un'alta probabilità .
E' la stessa scienza  che fino qualche decennio fa negava e ora invece lo studia.Basta vedere come prima dell'esplorazione con sonde la scienza pensava di Marte e dopo le sonde , lo studio dei campioni di rocce che seguono una genesi temporale del pianeta, si sia stabilito che c'è o c' era acqua. Quindi mutano diametralmente le posizioni al mutare di scoperte.

C'è un altissima probabilità che vi sia vita un poco ovunque, che poi siano microorganismi o forme evolute come l'uomo è un'altro discorso.
Però....allora quegli iscritti antichi che alludono a personaggi extra umani o super umani, dei, semidei, chissà, forse c isono stati e fors eci sono attualmente.Non lo escludo a priori. Anche perchè la loro presenza nell'antichità porrebbe una seria tesi: noi saremmo un ibridazione ,come sembra che la genesi sumerica ponga poi ripresa dalla bibbia ebraica, fra geni(pochi) di esseri intelligenti, ma extra terrestri e geni di ominidi che potrebbero essere H.Erectus.
ma questa è un'altra storia.........perchè il dio che prende un pezzo di costola di Adamo da cui nasce Eva e lo fa con l'argilla (attenzione perchè una seria tesi abiogenetica parla propria dell'argilla come precondizione di formazione della vita...); e' simile alla genesi sumerica ,dove una dea si presta all'ibridazione(abbiamo presente oggi che è possibile geneticamente con l'utero in affitto?) ,nascono più adami perchè falliscono i primi tentativi, uno è cieco, l'altro è muto e l'obbiettivo di quegli dei sumerici era creare una razza evoluta che avesse capacità linguistiche di capire e parlare per poterli utilizzare come servi, quindi si prende la miglio forma evoluta terrestre (H.Erectus?) e la si ibrida per dargli qualità linguistiche. Il Talmud orale ebreo sembra che dica che parecchie razze umane sopravvenute di cui la palontologia non riesce a capirci un 'accidente ,siano stati proprio gli esperimenti genetici falliti prima di arrivare al H:Sapiens.

Ecco perchè altrove scrivevo che la scrittura fu la forma storica in cui si passa prima una tramandazione letterale, che diventa poi interpretazione spirituale e infine formalizzazione dentro una religione.
Allora i vimana dentro il Mahbharata degli scritti vedici indiani, e il Dio che aleggia sopra le acque, sono velivoli non è Dio
#1993
Non lo so Mariano, se sia meglio o peggio, dipende dalle persone.
Mia madre dava del voi a sua madre, matriarca nata a fine Ottocento che fu postina del poeta Carducci in villeggiatura nel suo paese di alta montagna.Grande raccontatrice che pur avendo sì e no al massimo le scuole elementari sapeva narrare e incantare noi bambini sulle leggende e miti di montagna che poi trovai in libri di antropologi .
Erano persone temprate, scolpite dal vento e dai sacrifici che davano rispetto e pretendevano rispetto.
Ma questo darsi del voi e del lei creava un distacco, del tipo "stai al tuo posto"che può essere giusto o sbagliato, poco umano oppure ambiguo.
Nel mondo del lavoro fino ad un certo punto si è dato del lei, poi si è cominciato a dare de tu anche alle gerarchie.
La scolarizzazione sociale dell'obbligo, ha contribuito ad appiattire quel distacco sociale e anche familiare.Il problema è che ragazzini oggi danno del tu ai genitori e li mandano anche a quel paese; .nel lavoro quel  diamoci tutti del tu perchè siamo tutti sulla stessa barca, nasconde ipocrisie di fondo, perchè la gerarchia non è che d'incanto sia scomparsa , c'è. ,ma  conviene far credere che non ci sia  e semmai al momento opportuno si passa inevitabilmente ad un lei.

Io penso che sia una questione di autocoscienza personale.Oggi si sta meno al proprio posto come un tempo, quel voi rendeva chiaro e trasparente la gerarchia sociale e familiare, ma mancava la complicità empatica, una via di comunicazione più diretta creato da quelle barriere.
Oggi è tutto più ambiguo, con meno barriere, ma più ipocrisie anche per mancanza di quelle chiarezze , si fingono più confidenze per poi mandarsi a quel paese.
Insomma ci sono dei pro e dei contro, ma sta tutto alla maturità delle persone, che temo peggiorerà, perchè tutto inizia dalla famiglia e se già lì non sono chiari i ruoli educativi si può solo immaginare cosa ne sortirà.
#1994
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
28 Giugno 2016, 21:18:16 PM
...altrochè. Però Phil diglielo tu all'avventore, Sari...,Sari..., insomma un nome come Krishna bar che come il Buddha bar di un tal Jean ho frequentato. Dicevo, diglielo  tu che ho consumato solo il bere e niente, niente di più.Vania no, no non era possibile. Come si fa a toccare un sogno? A rompere un incanto,a rendere migliore una perfezione.Sono un sognatore Phil, un romantico errabondo.Sono uscito dal bar,
ho respirato profondo l'aria di salsedine,e via con la lampara, di nuovo sulla strada. Quando ci vediamo offro io
.Ciao
#1995
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
28 Giugno 2016, 13:32:04 PM
;D  ;D complimenti vivissimi Sariputra, una bellissima metafora: soave, leggera, come una brezza, in sospensione.
D''altra parte uno come me ,con una lampara in mano che se ne va per il periglio dell'esistenza, incontrare lo sguardo di Vania, la gopi Radha,....non posso che trascendere.