buongiorno di nuovo Anthony. Se si ragiona in termini di un "padre" che punisce i cattivi e premia i buoni, il tuo ragionamento non fa una grinza. Se invece si ragiona in termini di responsabilità, ovvero nei termini dell'uomo che esce dal suo stato di minorità imputabile a sè stesso, allora tutti gli uomini sono reciprocamente responsabili per il loro stato e il loro benessere. Quindi tu sei responsabile nei miei confronti come io lo sono nei tuoi. il fatto che si sia esercitata la violenza nel passato e che si continui ad esercitarla oggi, non ci esime dal dovere "morale" di modificare il nostro comportamento, così come lo abbiamo storicamente cambiato nel corso dei secoli (non esiste più la legge del taglione, non viene più punito un servo per il reato del padrone, le donne possono divorziare, è possibile abortire, le donne possono votare, i bambini sono protetti da leggi contro i soprusi, non esiste più la schiavitù, è possibile esprimere le proprie opinioni ed anche affermare di essere atei senza venire processati...). Insomma, qualche passo avanti, nonostante la retorica dell'età dell'oro, lo abbiamo fatto (per non parlare delle condizioni materiali, ma non esistono migliori sordi, di chi non vuol sentire).
Alla prossima.
Alla prossima.
