Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Febbraio 2023, 11:31:05 AMPer arrivare a chiedere la "dolce morte" (mi pare che eutanasia abbia più o meno questo significato), significa che:Hai ragione!
- chi la richiede è stanco di vivere in condizioni che non reputa dignitose;
- chi la richiede non ha intorno persone in grado (perché non sanno, possono o vogliono) di fargli apprezzare la propria stessa vita;
- gli organi preposti ad eliminare tutto ciò che di fatto impedisca l'uguaglianza (non l'omologazione) dei cittadini, trovano antieconomico farlo:
- varie ed eventuali....
Sento spesso parlare dell'allungamento dell'età delle persone, ma ben poco sento riguardo al miglioramento della qualità della vita stessa. E' facile per chi non vive certi drammi, liquidare tutto come "volontà di Dio", contro la quale andando si commette peccato. Siamo sicuri che voltarsi dall'altra parte, anziché affrontare e risolvere il problema, sia cristiano o anche più semplicemente, umano? Cosa ne sanno medici e infermieri, oltre a ciò che hanno studiato, di come ci si senta, quando ci si trascina per giorni, mesi o anni, sperando in un periodo migliore che mai pare arrivare? Quegli stessi medici e infermieri poi dovranno rendere conto ai propri superiori, e, se avranno risparmiato soldi (magari sulla pelle dei malati) saranno bravi; diversamente, se avranno speso dei soldi in più, nel tentativo di rendere migliore o comunque più accettabile la vita dei malati, medici e infermieri saranno considerati negativamente dai loro capi.

Occorre sempre distinguere:
- determinate malattie croniche (nel qual caso le condizioni di vita del paziente possono essere migliorate, per rendere la sua esistenza più degna di essere vissuta);
- determinate malattie terminali (nel qual caso non c'è più niente da fare).








