Citazione di: Socrate78 il 02 Giugno 2023, 20:28:51 PMIo invece ritengo che si debba dare libertà assoluta di pensiero, anche se l'opinione dovesse offendere gli altri, poiché chi l'ha detto che la verità se esiste debba essere dolce e buona e non offendere nessuno? Secondo è meglio la peggiore verità (se esiste) rispetto alla più dolce delle bugie. Il pensiero appunto non deve premurarsi assolutamente di non offendere gli altri, ma di ricercare appunto la verità, che può anche essere terribile, cattiva, scomoda. Un'opinione e una teoria antisociale o contro le regole sociali del momento (che cambiano) non è per questo necessariamente FALSA, sostenere questo significa andare contro la logica. La ricerca della verità dev'essere l'obiettivo del confronto dialettico e non l'evitare tutte quelle teorie ed idee che possono insultare altri.
La verita' e' intersoggettiva, e quindi unisce.
Cio' che e' gratuitamente divisivo, cio' che non unisce gli esseri pensanti nel segno e nel metodo della ragione ma fa' l'esatto contrario, -come il razzismo, l'omofobia e tutte le altre pseudo-opinioni che celano in realta' insulti a intere categorie di persone-, non ha nulla a che vedere con la verita'.
La verita' e' intersoggettiva; viceversa il razzismo e le varie consimli forme di intolleranza sistematica e paranoica sono mera soggettivita' ipertrofiaca dell'uno a danno della soggettivita' dell'altro.
La verita', o quantomeno la "verita' " per come storicamente essa si e' determinata e individuata, il concetto di verita' , non e' il suo contrario.
Anche per parlare della verita', abbiamo bisogno di una storia e di una genealogia della verita', cosi' come par parlare di "opinione" abbiamo bisogno di una storia e di una genealogia dell'opinione.
Senno' tutto puo' essere verita' e tutto puo' essere opinione.
Un gioco a cui puo' giocare solo chi e' senza cultura e senza storia.

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