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Messaggi - InVerno

#2026
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
12 Giugno 2022, 11:01:41 AM
Eh.. sono cresciuto a pane e latte di capra appena munto nel biberon, non vorrei costringerti proprio a niente, ma se verrà fuori che costa meno produrlo ed è più ecologico (cosa di cui non ho la più pallida idea e non sto sostenendo) ho paura che vuoi il mercato, vuoi le restrizioni sempre più stringenti sulle emissioni, il prezzo ti arriverà lo stesso sullo scaffale. Per ora ti fa schifo, e loro cominceranno a poi faranno quello al mirtillo per i bambini, quello digeribile per gli indigesti, il grande chef green cucina con latte artificiale, grandi profitti per chi comincia e converte con i finanziamenti europei...e nicchia dopo nicchia nel culo ti si ficchia.. è il gusto agrodolce del progresso, un piatto di locuste fritte per esplorare nuovi orizzonti culinari nel mondo della crescita infinita!
#2027
In linea di massima sono d'accordo con Jacopus...a parte il fatto che non vedo un nesso forte con la shadenfreude, penso che lo stimolo ad accumulare ricchezza e fare profitti non sia originato dal desiderio di vedere gli altri deprivati di essi. Non nego che questi sociopatici aumentano in numero giorno dopo giorno, e che abbiano sempre nuovi strumenti per esprimersi (istagram è forse il massimo esempio di shadenfreude organizzata) ma continuo a vederli come un accidente, non il nocciolo del problema. Sono anche d'accordo con Anthonyi, la realtà è un problema complesso, è per questo che non dovrebbe essere lasciata in mano agli economisti. Il politico dovrebbe avere una visione olistica dei problemi che comprenda l'economia ma tenga conto anche di altro, per questo il continuo susseguirsi di economisti al governo Italiano è una tristezza assoluta e fondamentalmente non ha cambiato niente nella traiettoria fallimentare del paese, galleggiano i conti e basta, curatori fallimentari del vuoto pneumatico.
#2028
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
11 Giugno 2022, 09:18:05 AM
Putin giovedì ha fatto delle dichiarazioni importanti, quanto al solito deliranti, oltre a paragonarsi a Pietro il grande (il sovrano follemente innamorato dell'Europa) e ad ammettere praticamente che ciò che gli interessa dell'Ucraina è conquistare pezzi di terra (perlomeno l'ha finalmente ammesso, i laboratori biochimici sono passati di moda), il che ha spinto i suoi altrettanto deliranti amici televisivi a sostenere che la Russia è la discendente dell'Orda d'Oro (Shoigu da sempre gioca a fare il cosplayer del Khan) e tutta un altra serie di deliri che finiscono direttamente nel libro della cosidetta "propaganda&deliri intesi per il pubblico interno" che interessano veramente poco, se non per valutare l'insanità del momento.

Tuttavia ha altresì affermato: "Non esiste uno stato intermedio: gli stati possono essere sovrani o colonie" e questo ha decisamente galvanizzato anche il nostro vasto allevamento di volatili sovranisti, che hanno immediatamente colto la palla al balzo per assaporare un dolce momento nostalgico, di quando potevano professare liberamente il loro amore per il celodurismo russo perchè ancora non portava con sè la responsabilità di centinaia di migliaia di morti. Bei tempi quelli! Mi sembra inutile discutere questa finta dicotomia, chiunque può capire da solo che esistono centinaia di gradi intermedi tra questi due estremi, però ci sono altri risvolti.

Viene in mente una citazione: una colonia è un paese non riconosciuto da nessuno se non dall'impero, in quest'ottica Putin ha già due colonie in Donbass, ma è evidente che l'interpretazione di colonia da parte di Putin, e quella che piace tanto ai sovranisti, è molto più estesa e riguarda in generale uno stato con un basso livello di sovranità perchè strettamente interdipendente. A riguardo di questo argomento c'è un lavoro estremamente interessante di Branko Milanovic [1] che teorizza che la sovranità di uno stato è inversamente proporzionale alla ricchezza di cui può disporre. Altresì sono contenute una serie di altrettanto interessanti distinguo (es. tra impero e conglomerato) che normalmente i sovranisti non conoscono o fanno finta di conoscere per dare validità alle loro teorie del complotto, che è sempre utile rinfrescare. Ulteriormente, le analisi che Milanovic fa riguardo a cosa tenga assieme un conglomerato, e cosa spinga una nazione ad uscire da uno per voler entrare in un altro, sono molto interessanti e possono essere tranquillamente usate come chiave di lettura dello spostamento geopolitico dell'Ucraina.

Il punto filosoficamente importante che porta Milanovic però è questo "trade-off" tra ricchezza e sovranità, una nazione che accetta una forte interdipendenza avrà una sovranità limitata ma aumenterà la propria ricchezza attraverso gli scambi commerciali e le buone relazioni (es. Belgio), al contrario una nazione che voglia disporre di una sovranità assoluta avrà scambi e relazioni quasi inesistenti e vivrà in povertà altrettanto assoluta (es. Korea del Nord), in più, se dovesse eccedere in questo equilibrio oltre a quanto è in grado di disporre autarchicamente finirà per diventare una criptocolonia perchè verrà tenuta in vita da un gruppo ristretto di partners (Cina=>Korea del Nord) oppure finirà con il disgregarsi, cioè azzerare la propria sovranità, per ristabilire nuovi equilibri più sani (Yugoslavia).

La domanda sulla Russia di Putin è: quanto ancora sovranità è in grado di esercitare, e quante relazioni e commerci è in grado di rompere, prima di trasformarsi in una colonia cinese o disgregarsi? A mio modesto avviso, se questa situazione diplomatica/commerciale dovesse protrarsi a lungo (e l'america ha dimostrato in passato che le sanzioni possono durare anche metà secolo) il bivio per la Russia sarà esattamente questo, salvo che per un incompatibilità insolvibile non accetterà mai di diventare un vassallo cinese, e finirà per balcanizzarsi alla ricerca di nuovi equilibri. E Putin, tralaltro passerà alla storia come "Vladimir il Piccolo". L'economia russa è altamente sovrastimata, almeno quanto lo era il suo esercito, il problema della corruzione è che i suoi effetti nefasti si vedono solamente quando si tirano le somme, si può rubare nell'esercito impunemente in tempi di pace, ma quando arriva la guerra, i problemi latenti diventano immediamente evidenti, altrettanto spesso si confonde l'economia Russa (assimilabile a quella di una petromonarchia) con quella vastamente più diversificata dell'URSS. Putin punta sul fatto che prima o poi gli europei andranno con il cappello in mano a chiedere petrolio e gas, e questo potrebbe anche accadere nel breve periodo grazie ai "pacificatori" nostrani, ma non sul lungo, se la transizione ecologica verrà portata a termine seriamente.


[1]https://documents1.worldbank.org/curated/en/737781468765868127/pdf/multi0page.pdf
#2029
Ciao Luca, in Italia per usare fiamme libere è necessario avvisare i carabinieri, la prossima volta che ti propongono esibizioni col fuoco o altre cose pericolose, digli che devi prima andarli a chiamare, vedrai che il loro mondo artistico diventerà per magia molto più vicino alle granite e ai gelati.
#2030
Non ho capito come la parola "ubuntu" abbia influenzato nell'esperimento il comportamento dei bambini, in ogni caso interessante dicotomia. Piangi e piangerai da solo, ridi e il mondo riderà con te.
#2031
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
10 Giugno 2022, 07:47:54 AM
Citazione di: niko il 10 Giugno 2022, 00:36:58 AMMi pare che anche qui in Italia e in Europa, una classe politica puramente devastatrice e parassitaria stia cercando di nascondere la realtà della sua nullità, e raggranellare facile ed effimero consenso, dietro la foglia di fico del compattamento contro il nemico esterno Putin...

ma certe analisi che leggo anche qui sono sempre dalla stessa parte del campo/specchio...
Beh mi sembra più interessante portare qualcosa dal di là dalla cortina, in più, carissimo, la classe diriginte di qui ha fatto grandissimi affari dall'amicizia con Putin, ed è sempre alla cornetta insanguinata nella speranza di riappacificarsi. Però ho più volte sostenuto che uno dei maggiori problemi de noiartri sia un conflitto generazionale mai concretizzato. Il comune denominatore è che si tratta di generazioni depoliticizzate di fronte all'apparente immutabilità del potere, è molto comune in Russia fare una domanda politica ad un "giovane" e sentirsi rispondere "sono apolitico", le bastonate rendono apolitici un pò tutti, qui bastonate non ne arrivano ma il disinteresse per la politica è altrettanto comune. In Italia l'unico ad aver provato a condensare questa forza politica latente è Grillo, in maniera non particolarmente intelligente se chiedi a me, ma portando un sacco di "giovani" alle urne, e venendo tacciato dalla classe dirigente di essere una "banda di drogati" (fascisti? antipolitica?). Quando è DiMaio a sedere sullo scranno del ministero degli esteri mentre si ridisegnano le mappe del mondo viene da pensare che avessero ragione loro, il problema è come è stata scelta questa classe politica, ovveronel nome dell'egualitarismo più ottuso (uno vale uno) per cui la compentenza sarebbe una dimensione antiegualitaria.....
#2032
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
09 Giugno 2022, 22:32:22 PM
Avevo ri-aperto il topic promettendo che avrei messo in luce il pensiero di persone che in tempi non sospetti riuscirono a prevedere quello che sarebbe accaduto, non volendo mancare alla promessa vi logorerò ancora una volta, con questo articolo di Greg Yudin datato 22febbraio.
https://www.opendemocracy.net/en/odr/russia-ukraine-most-senseless-war-nato-history/

Si dirà che aver preveduto il conflitto due giorni prima che venisse dichiarato non è chissà quale impresa da parte del giovane sociologo russo, infatti la vera previsione azzeccata è quella riguardante l'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Siccome dall'articolo si tratteggia appena come sia arrivato a queste conclusioni, dovrò collegare qualche puntino io per esporre una chiave di lettura che in occidente circola molto poco, ovvero che dietro alle premesse etniche e foniche del conflitto, si celi invece un conflitto generazionale.

Innanzitutto bisogna prendere atto di semplici fatti anagrafici, i siloviki russi che hanno determinato il conflitto e lo gestiscono hanno un età media di 67 anni, la dirigenza ucraina ha un età media di 45. La differenza tra queste due generazioni riguarda in parte la loro visione dell'URSS, ma più che di nostalgie comuniste si intende una diversa visione del potere, della violenza, e dello stato. E' passato molto inosservato, anche tra i supporters putiniani, che Putin ha accusato gli ucraini non solo di essere nazisti, ma anche di essere una "banda di drogati", inteso come un gruppo di giovani incompententi che pensano solo allo spasso. In Russia è abbastanza chiaro che i suppoters dell'operazione Z sono tutti reduci dell'URSS, più sono sono giovani più questo conflitto li vede alieni, e anche se di eccezioni è pieno il mondo, la regola è questa. Putin ha bloccato il ricambio generazionale in Russia arrestando Navalnyi (45) che contrariamente a quanto si è spesso inteso nei media occidentali che giustamente parteggiavano per il martire, non è uno stinco di santo e non avrebbe portato la Russia in qualche paradiso liberale, ma rappresenta ciò che effettivamente sembrerebbe la vera nemesi di Putin, non la NATO, ma i propri figli, ucraini o russi che siano, degenerati per colpa dell'occidente. La NATO, al contrario, e con grande delusione degli antiatlantisti nostrani, il miglior alleato di Putin e la sua cricca potesse immaginare, la minaccia esterna che gli permette di validare la sua presenza al Cremlino come gli unici competenti in caso dell'ipotetico conflitto che viene continuamente evocato, e che l'unico che ha portato più vicino alla realtà è Putin stesso.

La paura della NATO, e l'espansione di essa, saranno forse un problema per l'esistenza della Russia, ma sono un toccasana per Putin e la sua dirigenza che ha un capro espiatorio per esternalizzare tutti i problemi interni, e creare un senso di timore continuo da cavalcare per stringere ulteriormente i gangli del suo contratto sociale con la popolazione russa. Ad alcuni sarà sembrato strano che la notizia degli scandinavi nella NATO ha trovato un Putin si opposto, ma sommessamente e con un certo garbo, una pausa di calma tra una minaccia nucleare e un altra. E se invece sotto sotto, non avrebbe potuto sperare di meglio? Nella narrativa fascista, le sorti del leader si sovrappongono a quelle della nazione che governa, un pericolo esistenziale per il leader è continuamente confuso con i pericoli esistenziali della nazione, bisogna tenerne a mente, quando i pericoli esistenziali fanno parte del codice per armare i missili atomici. Ancor di più quando la sopravvivenza di una nazione è confusa con la sopravvivenza di un apparato dirigente, uno minacciato dalla NATO, l'altro rinforzato da essa. Se non fosse che è chiaro che l'esercito Russo ha finito la fanteria, bisorrebbe pensare che Putin ha conservato un eccellente senso dell'ironia nell'apertura dei reclutamenti fino ai 65 anni, quelli che fino a ieri sono stati generali di poltrona che mandavano avanti i figli, ora possono partecipare attivamente al conflitto e rendere grande la Russia, armati con un mosinka e una ciotola sopra la testa, riempire le trincee e facilitare la transizione verso un nuovo mondo, sempre che trovino il coraggio di passare dalle parole ai fatti. Lo stesso identico conflitto generazionale è quello che si è presentato due anni fa nelle proteste in Bielorussia, dove i sodali di Lukashenko (sempre media 70+) hanno sopresso nel sangue le proteste della generazione successiva che si era mobilitata in piazza. E' un conflitto non solo generazionale, ma informativo, generazione televisiva contro generazione digitale, mondo nazionale contro mondo globale. In questo senso Yudin ha perfettamente ragione, è una guerra senza senso, perchè il nemico che ci si propone di combattere è già in casa, e prima o poi sopprimerlo sarà impossibile.

La capacità di Yudin di interpretare e prevedere le mosse di Putin (sebbene parti di questa ricostruzione siano di mia libera interpretazione) dovrebbe essere presa con entusiasmo intellettuale ma anche una sana dose di paura, infatti lo stesso afferma di avere prove sufficientemente corroborate che la dirigenza russa sia connessa in maniera molto forte con circoli neonazisti e antisemiti (di questo Lavrov ha voluto dare ammissione volontaria), e che per esempio la scelta della Z (chiamata da lui "semisvastica") non sia per niente casuale. Nella speranza che almeno questa parte sia infondata e fantasiosa, perchè determinerebbe il peggiore degli scenari, rimane uno che ci aveva preso. Chapeu!
#2033
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
09 Giugno 2022, 18:54:08 PM
Citazione di: Ipazia il 09 Giugno 2022, 14:40:39 PMForse il successo ideologico della Russia e del suo rasPutin, deriva più semplicemente dal fatto che l'impero del Bene e i suoi oligarchi filantropi vampiri hanno talmente rotto i maroni che anche Satana riuscirebbe a fare bella figura.
Il successo ideologico pubblicitario di Putin, è stato (pre2022) quello di confondere alcuni (neanche troppi) occidentali che lo yachtismo* fosse un ideologia alternativa, e non la perversione di quanto già esiste. In questo personaggi come Dugin sono stati funzionali in occidente, il fatto che i russi non se lo filino di striscio, lascia intedere che le fregnacce da vicino si vedono per quel che sono. Proporre il fascismo come soluzione a varie forme di risentimento, non è addebitabile a Putin, forse è una dinamica in essere dal tempo dei sumeri, puntualmente la gente che ci prova, si brucia, e si pente, questa volta fortuna vuole che il fuoco si è acceso distante, ma non troppo, e col rischio che si allarghi.


*Teoria economica dove chi ha la pistola decide l'ordine di beccata del foie gras, prioritarizzando amici e parenti, e della eguaglianza tra i possessori di yachts. 
#2034
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 18:14:58 PM
La Russia sfrutta le rotte sul caucaso (Armenia/Georgia) le infrastrutture sono comunque saturate, e diverse analisi mettono in discussione la tenuta del trasporto su gomma in estate, anche i camion come gli aerei han bisogno di pezzi.  Le esportazioni sono comunque solo una fetta del problema, gli stabilimenti chiusi sono un altro problema, il prezzo dell'energia, l'inflazione e tutto il resto non si risolvono contrabbandando (sei fissato con l'idea che il mercato nero renda inutile qualsiasi regola). Io comunque non ho mai parlato di giornalisti pagati, come avevo premesso nel primo post, l'ecosistema delle opinioni ha più a che fare con le pressioni sociali/politiche che con quelle economiche, ed essendo che editori puri non se ne vedono molti, i giornalisti sono tutti in qualche modo sottoposti alle pressioni dei CEO occidentali, che da sempre sono i maggiori avvocati per un atteggiamento morbido e al lasseiz faire, come è comprensibile, basta che nel gioco della parti, una parte non si addormenti.
#2035
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 16:29:07 PM
Io non ho mai parlato di complotto, ci sono persone il cui unico "drive" è il profitto ed è giusto così, sbagliato è appiattire gli interessi pubblici ad una visione tanto limitata e cieca del mondo. Quello che è stato il supporto a Putin e la commistione tra capitale e politica in Germania è talmente chiara che è entrata nel vocabolario tedesco, dai putinversteher alla schroderizzazione , ma quello è solo l'esempio più conclamato, se vuoi parliamo di Google, Apple, Renault, Nokia e anche degli italiani. Putin l'ha ribadito ad ogni intervista che ha dato "gli occidentali pensano solo ai soldi", e l'ha ribadito perchè ha l'ha sempre considerato il ventre molle dell'occidente, in cambio di profitti si poteva fare il bello e il cattivo tempo come infatti ha fatto, ammazzando gli avversari politici uno dopo l'altro senza che volasse mosca. E sulla stessa avidità ha puntato pensando che la reazione all'invasione sarebbe stata limitata, per salvaguardare i profitti dei capitali occidentali. "Non volete gas e petrolio, che cosa volete bruciare? Legna? Anche quella è in Siberia". Purtroppo la riflessione che da tutto questo doveva scaturire non è ancora arrivata, pecunia a quanto pare olet, olet eccome. Mica per altro, ma perchè sta succedendo la stessa identica cosa con la Cina.

#2036
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 14:10:16 PM
Posto che ci sono due su quella lista su cui nutro sospetti anche io, non tanto per quello che dicono, ma per il fatto che sono "usati" dalla propaganda russa, passivamente o attivamente, non mi è dato sapere...Il punto è che forse i soldi non portano a Mosca. Il segreto di pulcinella è che il partito del "pace subito e pezzo di Ucraina a Putin" è fatto principalmente di CEO occidentali che non vedono l'ora di ricominciare i commerci con Mosca e riportare le loro firme in Russia il prima possibile. Non è un segreto che, per esempio, stando a sentire i "money maker" tedeschi Putin a quest'ora potrebbe essere arrivato a Lisbona, e loro avrebbero continuato ad invocare "rapporti di normalizzazione". Il fatto che a supportare le stesse teorie ci siano spesso persone che in teoria dovrebbe essere antitetiche ai desiderata dei capitalisti nostrani (ie. marxisti&rossobruni etc) racconta al massimo di chi siano gli utili idioti di chi, ma non esclude piste alternative a Mosca.. pecunia non olet, qualcuno ne ha fatto un credo.
#2037
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 08:42:35 AM
Citazione di: anthonyi il 09 Giugno 2022, 07:44:18 AMMa il fatto, eutidemo, é che la "gloriosa URSS" non c'é più, e soprattutto non stiamo parlando della Russia.
Eppure gli effetti di quell'ideologia si vedono ancora, in quel desiderio di rivalsa rispetto al l'occidente vincitore, che oggi vedono concretizzato nella guerra che Putin gli ha dichiarato contro.
E' possibile che tra i giornalisti ci siano venduti e lecchini, magari qualcuno semplicemente timoroso che l'ira di Putin si possa scatenare contro la povera Italia, ma la gran parte vivono proprio quel desiderio.
Penso che la maggior parte di queste possibilità non siano mutualmente esclusive, ho preso un esempio di strane teorie occidentali riguardo alla Russia, e ne ho parlato qui: https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/la-grotta/msg62362/#msg62362
#2038
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
09 Giugno 2022, 08:37:25 AM
Il mistero di Dugin


Ci ho ragionato su , ho sentito pareri di giornalisti indipendenti russi, di amici di Dugin, non ne sono venuto a capo, si tratta di un mistero , ma che secondo me ha chiari risvolti nel capire la difficoltà occidentale nel ragionare la Russia.

Il mistero è: come mai, sui giornali/tv occidentali dove appare, Dugin viene titolato dell'informale onoreficenza di "Ideologo di Putin"? (teorico, filosofo, o che altro, ma sottolineando sempre un rapporto personale con Putin e la permeazione delle sue teorie al Cremlino?)Possibile che nessuno abbia mai voluto/dovuto verificare questo "titolo", portando uno straccio di prova ad una redazione, anche fosse una dichiarazione o un parere di qualche "insider" puranche anonimo? Niente, nessuno riesce a spiegarsi dove sia nata l'idea che questo barbuto personaggio scriva i copioni di Putin, o che Putin abbia mai letto quello che scrive e gli riconosca alcunchè, lo avesse mai citato: zero, nisba, nada. L'unica traccia sarebbe che quello che scrive Dugin è talmente generico che in qualche modo a volte coincide con le dichiarazioni, o le azioni, o i supposti pensieri di Putin. L'effetto Nostradamus è forte in questo caso. Si tratta di due uomini coetanei che provengono dalla vasta quanto criptica area di nostalgia zarista, ma forse anche fermando un "Ivan" a caso sulla piazza rossa, scopriremmo che c'è questo tipo di sovrapposizione, quindi che titolo daremmo a Ivan? Generale ombra? Le prove sono zero, le prove del contrario però sono parecchie, e specialmente riguardano la posizione che Dugin ricopre nella società russa: praticamente nessuna. Sei nel circolo ristretto privato di Putin, e ti cacciano dall'università? Hai acerrimi nemici politici vivi? Fondi partitelli esoterici dello zerovirgola che falliscono sistematicamente? Non sventoli la bandiera ufficiale del Putinismo, ovvero lo yacht? Insomma, dall'ideologo di Putin ci si aspetterebbe "qualcosina" di più.. a partire dal fatto che qualche russo ti riconosca per quel che sei, anzichè apprenderlo dai giornali occidentali. Dugin chi?

Ho ipotizzato una serie di cinque concause, non mutualmente esclusive:

- Orientalismo: Quando non si conosce qualcosa, o si studia, o lo si riporta a forme note e familiari. L'idea che lo "Zar" Putin abbia un suo "RasPutin" è molto rassicurante e riporta l'alone di mistero all'interno del cerchio magico di Putin in una forma razionalizzabile, con cui tutti gli occidentali che hanno finito le superiori riescono più o meno ad interfacciarsi, le vicende ultime dei Romanov. In più, parla francese, inglese ed italiano, e ha la sua audience in europa, perciò fornisce accessibilità ad una nazione che spesso non è rappresentata.

- Consolazione: Quanti "russofili" sono stati sorpresi dall'invasione di Putin, ma soprattutto della rabbiosa e necrofila ideologia che la giustifica, eppure il Cremlino sembrava un libro aperto per loro fino a ieri, che è successo? L'idea che un Dugin-Rasputin abbia portato "fuori dai binari" lo Zar è molto rassicurante, dal Putin del primo mandato a quello del secondo è accaduto qualcosa, che  è successo mentre Medvedev faceva lo scaldapoltrona? L'ideologo pazzo in questo caso ha la stessa valenza del cancro-malattia, la colpa del non aver capito la Russia non era dell'ignoranza di chi si professava esperto, ma di un agente esterno che ha dato un improvvisa virata agli eventi.

- Misticismo: "Ah io adoro la cultura russa, ho letto Tolstoj e Dostoevskij!" .. L'equivalente di "Ah, io adoro la cultura Italiana, ho letto Manzoni e Leopardi", che cosa pensereste? Grazie per averci provato, ma se vuoi conoscere l'Italia del 2022 forse ti conviene studiare ancora un pò. Dugin con la sua barba da staretz rappresenta quell'idea della Russia ipertradizionalista, mistica, esoterica, che è un meme già di suo, rassicura ulteriormente lo spettatore occidentale di avere una presa solida sulla Russia e la sua ortodossia. Il misticismo di chi dichiara guerra quando il petrolio tocca i 100 dollari al barile.

- Rossobrunismo: Il messaggio di Dugin agli occidentali è molto semplice, ed è la summa rossobruna: Siete frustrati, emarginati, coltivate del risentimento? Fascisti, comunisti, luddisti, abortisti, maschilisti, giacobini, saltimbachi: Tutti uniti con l'unico obbiettivo di distruggere l'occidente! Che importa se poi questo "ideologo" vorrebbe stare in un palazzo d'oro mentre voi gli lustrate le scarpe con la lingua, l'obbiettivo finale è la distruzione dell'occidente, quello che accadrà dopo ve lo diciamo alla fine. Queste idee in europa hanno un audience.

- Validazione: Coltivate idee rossobrune, oppure solo rosse, oppure solo brune, ma vi rendete conto che senza un "appoggio esterno" la "rivoluzione" è un ideale un pò etereo? Non basta un filosofo russo, serve un appoggio diretto con il Cremlino che certamente nutre lo stesso astio e quando arriverà il momento, vi tenderà la mano, e magari un arma, e così Dugin diventa l'ideologo di Putin, il ponte per trasformare le vostre idee da fantasie a progetti concreti.


Io non ho prove che Dugin non sia il deus ex machina dietro alla Russia del 2022, è possibile che alcune sue idee siano penetrate in alto, però il problema è che l'onere della prova non spetta a me, ma a chi lo sostiene,. Il sesto punto che non ho detto, è che probabilmente Dugin stesso contribuisce all'idea di meritarsi di questo titolo in qualche modo, altra cosa di cui non ho prove, ma che mi sembra ragionevole ipotizzare. Ma se di titoli completamente ingiustificati parliamo, e l'assenza di verifica e fattualità è la norma, tantovale che proponga un titolo alternativo, altrettanto fattualmente ingiustificato quanto a mio avviso calzante, spero un giorno perciò di vedere un intervista allo stesso con scritto nel sottopancia:

"Dugin: il cosplayer di Dostoevskij ci svela i piani segreti di Putin"
#2039
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
08 Giugno 2022, 17:46:39 PM
Citazione di: niko il 08 Giugno 2022, 12:55:17 PMInverno ha scritto:

"essere a soldo di qualcuno è un'accusa estremamente grave per un essere umano"

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A modo mio sono d'accordo...

Proprio per questo la gloriosa urss rappresentava il tentativo, sia pure imperfetto, di realizzare il comunismo, ovvero di farla finita una volta per tutte con il lavoro salariato e con l'esistenza stessa del denaro.
Nell'ecosistema delle opinioni, poche sono quelle che valgono davvero la leva economica, e se lo valgono si tengono stretto questo valore cercando di non sputtanarsi, più spesso l'anilingus è praticato pro bono, per pressioni politiche e sociali, in attesa o nella speranza di retribuzioni neanche materiali. Il comunismo ha dimostrato che i leccachiappe esistono e fioriscono perfettamente in assenza di incentivi economici, possono anche far sistema, fino ad un certo punto. La corruzione economica può essere scovata, provata, combattuta.. la corruzione morale permea, infiltra, immarcescisce spesso senza che si sappia dove il dito puntare. In ogni caso, di eguaglianza sempre niente in vista.
#2040
Vuol dire che i profitti anzichè essere reinvestiti nell'economia reale finiscono in speculazioni finanziarie che non tornano mai a terra.. Capisco il valore della finanza da "libro di testo", capisco anche, e l'ho capito ancora meglio nel 2008, che i libri di testo cominciano ad essere anacronistici. Ora non vorrei dover andare a cercare fonti e articoli, di economisti, non populisti, che descrivono la situazione in dettaglio, ai tempi della crisi finanziaria me ne feci una discreta scorpacciata compresa un idea riguardo al "ratio di percolamento". Ma d'altro canto è per me comprensibile, quando l'economia reale incontra ostacoli insormontabili (come la termodinamica) per giustificare la crescita, o mente, o investe dove quei limiti non esistono o sono aggirabili. Al tempo, molti avvocavano per riforme che portassero a terra quella ricchezza, ma siccome di riforme non ne sono avvenute di nessun tipo, suppongo svolazzi ancora nei casinò dei cieli, gli operatori e proprietari dei quali, sono e rimangono le professioni più remunerative e significative della diseguaglianza economica.