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Messaggi - Jacopus

#2041
Giopap. Le tue affermazioni sull'antagonismo nocivo salute-denaro in Lombardia sono condivisibili, un po' meno la difesa per partito preso di Cina e Russia, due paesi dove la democrazia non è molto praticata, né in termini parlamentari, né nelle pratiche più minute, tipo non avere alcuna verificabilità su contagi, morti, nuovi focolai, ecc.. A me sembra ad es poco credibile che in Cina vi siano stati solo 4000 morti o poco più.
#2042
S. sfrutta il bias cognitivo che normalmente abbiamo tutti, secondo il quale il passato sarebbe sempre migliore del presente e del futuro. E' anche il bias cognitivo che ha permesso a miriadi di mitologie, di parlare di età dell'oro, in contrapposizione all'attuale "arida" realtà.
Al di là di questo, vi era, nell'Italia degli anni '80 una struttura economica e sociale completamente diversa da quella attuale. Intanto il mondo comunista o era in declino, o era ancora in una fase di strutturazione dell'industria di base, che non poteva avere un ruolo concorrenziale. I paesi in via di sviluppo, anch'essi non erano un problema per l'economia italiana. Negli anni 80 inoltre entrava prepotentemente nel mondo del lavoro l'ultima tornata di baby boomers, quelli della prima metà degli anni '60. Al di là delle contrapposizioni esistenti, vi era un diverso galateo istituzionale, di rispetto e di formalismi, che presupponevano un rispetto per le istituzioni, che oggi non c'è più. Vogliamo parlare della classe dirigente, degli intellettuali di allora contrapposti a quelli di oggi? Non faccio nomi, ma il confronto è scioccante. Inoltre vi era un collante fortissimo che oggi manca, ovvero la cultura cattolica, virata proprio in quelli anni in "cattocomunismo", secondo il fortunato neologismo coniato da Giorgio Bocca.
Gli anni '80 sono stati anche l'ultimo scorcio di tempo in cui il capitalismo è stato temperato da un welfare state in grado di correggerne le peggiori storture. Sono gli anni in cui si è lentamente attivato realmente il potere degli enti locali, regioni in primo luogo. Gli anni in cui hanno preso vita in modo concreto riforme come quella dell'interruzione di gravidanza, la riforma del sistema penitenziario, con la legge Gozzini, la riforma del sistema sanitario legato alla salute mentale (abolizione dei manicomi).
Sarebbe potuta essere una grande occasione per l'Italia, avvelenata prima e troncata poi, dal nepotismo e dalla corruzione politica, destinata ad (apparentemente) interrompersi con la stagione di mani pulite all'inizio del nuovo decennio.
In ogni caso si può parlare solo di nostalgia. Le condizioni economiche e sociali sono talmente cambiate che un ritorno ad allora è sostanzialmente impossibile. Se qualche sovranista riuscisse a farlo, con l'assenso della maggioranza degli italiani, ne vedremo delle belle. Potrebbe essere, solo l'anticamera di un governo autoritario in stile polacco-ungherese o peggio.
Ciò perchè non vi sono più le relazioni e la struttura economica di allora. L'Italia non può più giocare sul suo ruolo di pilastro atlantico, contro la sovversione comunista, che tanto gli ha giovato fino alla caduta del muro di Berlino.
E' evidente però, che la stragrande maggioranza degli elettori sovranisti non sono in grado di comprendere quello che ho scritto, e una minoranza sfrutta questo per poter fare carriera politico/economica tramite questa massa di semianalfabeti.
#2043
La tematica proposta non ha alcuna validità scientifica.
#2044
Il 10 gennaio 1987, Leonardo Sciascia scrisse, sul Corriere, un articolo che ha fatto storia: "i professionisti dell'antimafia". Si trova in rete, se avete voglia di rileggerlo. La tesi centrale dichiara che esistono, fin dai tempi del fascismo, dei centri di potere che pur professandosi contro la mafia, adoperano gli stessi strumenti e la stessa violenza. In qualche modo narcotizzano la battaglia e di fatto la rendono inutile.
Penso che la tesi di Giopap sia definibile su questa stessa linea. Le manifestazioni odierne sono sicuramente un passo avanti nella presa di coscienza in Usa di un problema di razzismo, ma a voler fare seriamente, gli Usa e tutto il mondo sviluppato dovrebbero interrogarsi sullo sfruttamento globale di altri popoli e minoranze, che necessariamente si alimenta di razzismo. Pensare di sfruttare un nostro simile è più doloroso, meglio considerarlo una scimmia, un mangiaspaghetti o una zecca. Penso che l'argomento di fondo sia questo e devo dire che, se fosse davvero così  non posso che essere d'accordo con Giopap.
#2045
Il calcio serve al potere per distogliere il maggior numero possibile di persone dall'interrogarsi sulle sue condizioni. È una delle tante armi di distrazione di massa.
#2046

Bluemax wrote:
CitazioneLi avrebbe solo se introduce la sua unità di misura (lira, fiorino, conchiglie, oro) altrimenti li avrebbe solo impossessandosi dei risparmi.


Ricapitoliamo. Domani, il governo Conte introduce con valore immediato, la conchiglia. Una conchiglia vale un euro. Sarà impossibile ritirare i soldi dalle banche e quindi chi aveva un patrimonio di 100.000 euro, avrà in cambio 100.000 conchiglie. Nel frattempo, il mercato dei cambi inizierà a svalutare la conchiglia, ben presto per un euro serviranno 1.000 conchiglie o 100, non cambia. Questo significa che il petrolio potrebbe aumentare il suo prezzo di cento volte. Mi fermo qui, perchè ci sarebbero tante altre conseguenze su cui riflettere.
Nel frattempo "il furbissimo" stato italiano, ha mantenuto in un cassetto una grande quantità di euro, regalatagli da zio Paperone, oppure stampata dal falsario Antonio Bonocore, come se nel momento in cui dichiariamo di cambiare moneta, i vertici economici dell'Europa ci lasciassero fare quello che vogliamo.
In alternativa però si possono anche ritirare i soldi dei bravi italiani che hanno conservato i loro soldi sui conti correnti, "impossessandosi dei loro risparmi". A parte la felicità degli italiani, nel vedere lo stato che si impossessa dei suoi risparmi, la cosa è totalmente illogica. Perchè se non si converte immediatamente l'euro in conchiglia, ci saranno domani delle file lunghissime in ogni banca per ritirare gli euro, poichè nessuna si fiderà delle conchiglie e quindi il sistema bancario morirebbe per dissanguamento e con esso tutta l'economia.
Se si converte immediatamente l'euro in conchiglia, invece lo stato italiano potrebbe al massimo impossessarsi di conchiglie, ovvero di un pezzo di carta dal valore molto più basso dell'euro.
#2047
Che i problemi di cambio siano indifferenti lo affermi tu, ma solo se l'Italia fosse L'Italia Unita Mondiale questo problema non dovrebbe essere affrontato. In ogni caso se l'Italia, intesa come Stato, ha questa incredibile montagna di euro, perchè non li usa fin da ora per estinguere il suo debito pubblico ed evitare così di pagare gli interessi su quel debito? Anche ammesso che all'Italia resti un gruzzoletto di euro (come se gli stati avessero un materasso dove mettere i soldi liquidi), pensi che il resto dell'Europa non gli faccia pagare in qualche modo questo giochetto da furbacchioni, che non farebbe altro che confermare la nostra solida reputazione di truffatori?
Ti ripeto, qualsiasi moneta è lo specchio simbolico (monetario) di una qualsiasi economia, e noi, in questi 20 anni di euro, abbiamo avuto dei vantaggi dall'euro enormi. Ovvero inflazione a una cifra, ora ridottasi ad inflazione quasi zero (ed anche questo ovviamente è un problema). L'inflazione a due cifre comportava trasferimenti enormi di ricchezza da redditto fisso a reddito variabile. Fine delle politiche svalutative per ottenere competitività, e quindi necessità da parte del settore manifatturiero di innovare e svilupparsi in modo più moderno e tecnologico possibile. Tassi sul debito mediamente più bassi, e quindi possibilità di accedere al denaro a costi più bassi. Maggiore difficoltà ad intraprendere azioni speculative sull'Italia, perchè difese dall'ombrello euro.
Ma nessuno si ricorda della grande crisi del 1992, quando ancora c'era lo SME? ovvero il Sistema monetario europeo? Di fronte ad una crisi simile a quella di oggi, ma più centrata sull'Italia (oggi siamo più fortunati perchè è globale), l'Italia fu cacciata dallo SME, che era un parametro di svalutazione fra le monete dell'Europa. Non si poteva svalutare oltre un certo livello.
L'Italia, schiacciata da problemi interni ed esterni, fu estromessa dallo SME e la lira perse in poche settimane il 32 per cento del suo valore. Per non cadere nell'anarchia, il governo Amato di allora fece una manovra mai più ripetuta nella storia della Repubblica, ovvero il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti oltre ad altri simpatiche novità che ci portiamo tuttora dietro, come l'età pensionabile portata da 60 a 65 anni. Furono anni molto difficili, da cui ci tirammo fuori anche per via di una struttura demografica diversa da quella odierna: i baby boomers erano nel pieno rigoglio della loro forza economica, mentre oggi sono a ridosso dell'età pensionabile.
#2048
Evidentemente ognuno crede quello che vuole credere. Dire che si continuerà a pagare ciò che costava due euro, due lire, contrasta con tutte le teorie economiche da me conosciute, a meno che l'Italia non gestisca in modo direttivo tutto il commercio internazionale, le maggiori  borse, le organizzazioni internazionali, gli speculatori, i fondi, le banche internazionali, l'Fmi.
#2049
Il denaro è lo specchio dell'economia che Stampa quel denaro. Se l'Italia uscisse dall'area euro, il tasso di cambio presumibilmente non sarebbe 100 lire = 100 euro. Se davvero così fosse, sarei il primo a chiedere l'uscita dall'area euro. In realtà l'uscita euro significherebbe un assalto speculativo in una situazione strutturale di debolezza e quindi per 100 euro serviranno subito dopo l'uscita 100.000 lire, nella migliore delle ipotesi. Questo significherebbe un incremento dei costi delle merci importate gigantesco, solo parzialmente compensato dalle esportazioni. Svalutazione ed inflazione senza correttivi, comporterà un ulteriore passaggio di ricchezza, di natura mai vista, da fruitori di redditi fissi ( pensionati, dipendenti) verso fruitori di redditi variabili (imprenditori, artigiani, professionisti). Ma lo shock sarebbe tale che non escludo sommosse e rivolte che metterebbero in crisi la stessa convivenza.
Inoltre lo stato non sarebbe più in grado di pagare il debito pubblico, se non a costo di stampare sempre più moneta, con inflazione da capogiro e possibile blocco di tutti i servizi pubblici essenziali.
#2050
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
08 Giugno 2020, 12:29:59 PM
Eutidemo. Continuo a pensare che immuni sia un'ottima arma se connessa ad un sistema efficace e veloce di tamponi, altrimenti chi usa l'app resterà inevitabilmente con il cerino in mano. Francamente, visto come sono andate le cose, non credo che il giorno dopo la mia autodenucia arriva l'infermiere a farmi il tampone. Dovrò aspettare giorni, se non settimane, augurarmi che l'Inps mi riconosca lo stato di malattia, avere un datore di lavoro comprensivo, oppure se lavoro in proprio, sperare di avere dei risparmi a cui attingere, poiché come hai scritto anche tu, da quel momento sono anch'io responsabile di ciò che faccio.
Sono stato in contatto con un positivo e mi prendo la libertà di muovermi? Bene se incontro Eutidemo, Eutidemo sarà libero di chiedermi i danni, mentre io non sarò libero di chiedere i danni alla Asl, dalla quale ho atteso invano l'infermiere tamponista. Un ottima app quindi per pensionati e benestanti, un po' meno per gli altri.
#2051
Viator. Ritengo che accettare di aver torto e dare ragione all'interlocutore, se fatto in libertà e non per piaggeria, sia una notevole espressione della migliore umanità. Specialmente di questi tempi, dove sembra che accettare di aver avuto torto ci appare sempre come una tremenda ferita del nostro narcisismo da neonati.
#2052
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
07 Giugno 2020, 15:12:03 PM
Ha perfettamente ragione Ipazia. Avrebbe senso usarla con una sanità che interviene subito con il tampone o qualche test. Altrimenti, so di essere stato a contatto con un positivo...e quindi? Mi autoisolo? A me va anche bene, sono un dipendente, mi metto in malattia e buonanotte. Ma chi è libero professionista, artigiano o ricattato dal suo datore di lavoro, che fa? Perde il lavoro? È il solito tentativo barocco di mostrare qualcosa e farsi belli, quando servirebbe fare cose concrete (ma molto più faticose di una app...moderna, smart, e barocca).
#2053
Al di là di ogni disputa liberal-marxian-sovranista, secondo me non regge l'esempio. Il biglietto del cinema copre tutte le spese, o almeno dovrebbe, attraverso un meccanismo complesso che neanche conosco ma che immagino e che presuppone impiegati siae,  studios, strutture. Hardware e software in un unico contratto. La rete è un po' più difficile da immaginare così, a causa della democraticità del suo software. Lo stiamo realizzando anche noi, senza un centesimo di budget. Impressionante.
Affinché quello che contesti possa essere superato occorrerebbe concentrare il potere e limitare l'uso dei domini a pochi gestori, che diventerebbero i proprietari dei cinema della rete. Attraverso accordi allora sarebbe possibile un prezzo unico e una diminuzione della pubblicità, ma non una sua abolizione, visto che anche al cinema, te ne guardi "una cifra", come si dice a Roma.
Il problema della rete è quello di istruire meglio possibile i fruitori della stessa, poiché la rete è un pozzo immenso, dove emergono con la stessa apparente dignità,  voci cavernicole e voci magnifiche. Sta a noi saperle distinguere.
#2054
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
06 Giugno 2020, 17:33:18 PM
A margine di questa vicenda ce n'è una parallela che merita di essere raccontata. In google store c'è anche l'app Immune system, del 2015, a scopo didattico. Molti italiani l'hanno scambiata per quella ministeriale, protestando ed insultando perché scritta in inglese.
Una vicenda tristemente buffa, sia perché gli utenti non sono stati in grado di distinguere l'app giusta (bastava vedere la data del rilascio), sia perché evidenzia un problema serio degli italiani, ovvero la scarsa conoscenza dell'inglese, sia perché nonostante questi buchi informatici, logici e linguistici, codesti italiani si buttano in contestazioni che evidenziano anche una scarsa conoscenza della stessa lingua madre.
Probabilmente a forza di sentirsi ripetere dalle trombe dell'establishment mediatico, che l'Italia è il paese più bello e importante del mondo, costoro credono che il resto del mondo debba adeguarsi al loro livello di ignoranza e magari inventare un nuovo codice-sorgente che permetta di programmare direttamente in bergamasco.
#2055
Tematiche Filosofiche / Re:L'ira
06 Giugno 2020, 11:06:56 AM
Non so dove io abbia scritto perdonismo o buonismo. La legge moderna nasce proprio come antidoto alla violenza senza fine della vendetta. La figura simbolica della giustizia ha in una mano la bilancia e in un'altra la spada. La bilancia serve per pesare la ragione e il torto. La spada per punire. È anche bendata, e su quella benda enigmatica sono state sollevate molte discussioni. È bendata perché appunto "accecata dall'ira", oppure perché non deve guardare in faccia a nessuno, perché tutti siamo uguali di fronte alla legge e non possiamo così commuoverla con le nostre storie individuali? Oppure è bendata per non dimenticarci che la legge colpisce sempre un po' a casaccio?
In ogni caso la vendetta è un fatto personale, famigliare, di clan. La giustizia nasce con il nascere delle istituzioni legali sovrapersonali. Non mi stupisce che in un paese come l'Italia, dove le istituzioni non sono astratte e funzionali al servizio della collettività, ma concepite come espressione di un signore e dei suoi "famuli", si continui a considerare la giustizia come vendetta.