Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - viator

#2056
Salve Paul11. Citandoti : XXXXX"A me risulta che vi siano scienziati credenti, anche oggi, e credenti che vanno dal medico"XXXXX.

Hai certamente ragione. Mi permetto di notare che la coerenza dello scienziato credente è di molto superiore a quella del credente che non si abbandona alla Provvidenza.

Essendo la scienza LA SISTEMATICA DEL DUBITARE, bene fa lo scienziato a non affidarsi completamente ad essa.
Essendo la religione invece (penso che tu intendessi parlare di credenti religiosi) LA SISTEMATICA DEL CREDERE, non si capisce cosa il credente si attenda - diversamente dalla volontà di Dio - che il medico gli procuri. Saluti.
#2057
Salve InVerno. Sì. Ripensandoci hai ragione. Grazie e ciao.
#2058
Salve Kephas. Ascolta l'interpretazione di un mangiapreti ignorante quale io sono : secondo me Dubbioso intendeva che Maria fosse certamente umana, concepita "carnalmente" dai suoi genitori ed "accessoriata" - alla nascita - del suo bravo "peccato originale" come tutti i quanti i partoriti da femmina.
Ma intendeva anche (anche se non ho presente cosa dica la dottrina) che Dio, quando scelse Maria come futura Madre di Gesù, prima di venir passata sotto il ferro da stiro dello Spirito Santo, venne da Dio stesso "mondata" da ogni peccato, incluso quello "originale".
Vedi tu se trovi accettabile tale mia interpretrazione o se dobbiamo attendere la risposta di Dubbioso e/o le eventuali conferme o smentite dottrinarie che non ho voglia di cercare direttamente. Saluti.
#2059
Salve InVerno. Citandoti : "Fare uno stato prima di avere una lingua in comune è tempo perso. Il risultato di avere la frammentazione linguistica è che i delegati fanno campagna elettorale nella propria nazione, con programmi che non hanno nulla a che fare con il governo della federazione, ma sono delegati mandati a fare interessi nazionali completamente divergenti con quelli degli altri delegati."
Ottima e fondamentale analisi. Hai presente l'Esperanto ? Hai mai sentito qualcuno - in sede Comunitaria - parlarne ufficialmente ?. Figurati se mai si potrà fare un'Europa equipaggiata di Mafia ma priva di Esperanto ! Saluti.
#2060
Salve Paul11 : Citandoti : XXXXX"Ethos in origine greca, non porta all'etica come significato moderno  che poi è il comportamento. Ma il comportamento umano non è istintivo naturale,  che invece riduci ad un uomo  animale e ne giustifichi di conseguenza una cultura che invece contraddittoriamente non accetti: quella dell'uomo-lupo. Ethos in origine è "il luogo dove si vive" e non fu inteso in termini fisico naturali  E non è sinonimo di morale. Internet e vocabolari moderni sono scritti da  parecchi depistatori dell'etimo antico, Perchè ethos non è parola latina, bensì greca.
Il termine più proprio alla morale era per i greci aretè che significa virtù.
Un comportamento è un effetto, la virtù  invece precede il comportamento e può giudicarlo attribuendogli virtuoso o non virtuoso. L'etica non ha un giudizio implicito ed interno, nella modernità ha necessità logica di una normativa a lei esterna che la giudichi. Infatti le virtù sono finite al macero.
Possiamo allora dire che c'è un comportamento morale ma non un comportamento etico"XXXXX.

Chissà se il tuo linguaggio - cioè una forma diversa di quanto ho sempre sostenuto io in alcuni miei passati interventi - risulterà più convincente di quanto lo sia stato il mio ! Auguri, complimenti, saluti.
#2061
Salve Jacopus ed anthonyi : Posso solo ricitarmi :

"Voglio citarti(-vi) (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :

"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo"
.".
Saluti.
#2062
Salve Eutidemo. Poichè spazio e tempo sono unicamente dimensioni immateriali legate alla loro "percezione psichica=concepimento" da parte di un soggetto......impossibile per una qualsiasi psiche (quindi poi, mente concettuale) immaginarne l'inesistenza.

E' questa la ragione per la quale scienza e fisica risultano dei sistemi (delle visioni del mondo) al cui interno DEVONO esistere lo spazio ed il tempo (cioè il soggettivo) destinati ad entrare in relazione con materia ed energia (che sono le due dimensioni oggettive ed extraumane del mondo).

Alla fine il problema resta sempre il medesimo : l'impossibilità - da parte di chiunque - di riuscire a concepire un mondo privo di un sè stessi. Saluti.
#2063
Salve Paul11. Per il momento, grazie per la tua replica. Saluti.
#2064
Salve anthonyi. Citandoti : XXXXX"c'è bisogno di comunicare questo sentimento affettivo per cui rientriamo nella prima categoria del bisogno umano di comunicare"XXXXX.

Voglio citarti (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :

"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo".

I bisogni sono quindi SOLO quelli bio-fisiologici (mangiare, bere, respirare, traspirare, deiettare), TUTTO IL RESTO - inclusi ovviamente sentimenti e comunicazioni - si chiama con nomi diversi ed ha funzioni diverse. Saluti.
#2065
Salve Paul11: Citandoti : XXXXX"La fenomenologia nasce come presa di coscienza che la realtà fisica naturale in sé è inconoscibile.
Per quanto i nostri sensori, i sensi umani, percepiscano, è la mente che decide la rappresentazione"XXXXX.

Non so se nell'affermare ciò hai dimenticato esistenza e funzione intermedia della cosiddetta "psiche" oppure se hai voluto limitarti a non citare ciò che secondo te non esiste tra la funzione percettiva e quella ideatorio-concettivo-razionale. Saluti.
#2066
Salve anthony. Vedo che non condividendo affermi esattamente cio che ho detto.

Quando sono i puri e semplici bisogni fisiologici (più la paura e la necessità riproduttiva) a riempire una vita (vedi animali e primi progenitori umani) non esistono altri problemi al di fuori della sopravvivenza.
Solo una volta soddisfatti gli stimoli soprastanti potranno affacciarsi ciò che segue IMMEDIATAMENTE ED AUTOMATICAMENTE i bisogni, cioè le FACOLTA', cioè la fonte dei problemi che fino a quel momento non esistevano proprio.

Ma secondo te incidere dei graffiti, creare elaborate sepolture, costruire armi, lasciare testi, dipingere capolavori............... sono tutte attività escogitate dall'uomo per risolvere problemi che - in natura - esistevano prima della comparsa dell'uomo stesso ?

E' evidente che è stato l'uomo a creare a sè stesso delle "necessità" soddisfacibili solo affrontando dei "problemi". Saluti.


#2067
Salve Jacopus. Quindi vedi bene che "io sono ciò che RESTA di me dopo che mi sia separato da tutto ciò che è separabile da me".

Quindi io - ma anche tutto il resto - sono un'ANIMA intesa come FORMA di me (o di qualsiasi altra cosa) che resta tale - nei propri ingredienti e nella propria struttura generale, MA SOPRATTUTTO NELLA PROPRIA FUNZIONE - indipendentemente dal togliersi o dall'aggiungersi di qualsiasi suo contenuto. Saluti.
#2068
Salve Iano. Citandoti : XXXXX"Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri  , ma c'erano già gli uomini? I problemi nascono coi libri o c'erano già?"XXXXX.

Quando non c'erano i libri esisteva lo stesso numero di problemi che poi cominciò ad esserci in presenza di libri..........nel senso che la soluzione di alcuni problemi di sopravvivenza - ad un certo punto - liberò una parte di tempo e di risorse che l'uomo dovette per forza diversamente utilizzare.

Non appena un problema viene risolto, nella vita di un uomo si crea un "vuoto" che deve assolutamente venir riempito da nuovi problemi i quali, se non si presentano automaticamente come conseguenza del problema precedente appena risolto.......dovranno venir INVENTATI dall'uomo stesso.

Questa - ad esempio - è la genesi della comparsa dei libri i quali risolsero il problema della fissazione storica dei problemi creando il problema dell'accanimento nel voler "chiarire" (complicandola) la interpretazione dei problemi superflui che l'uomo si andava creando attraverso la avvenuta eliminazione di alcuni suoi precedenti problemi.

In soldoni : "Chi non ha problemi è COSTRETTO a crearseli". Ci hai mai pensato ? Saluti.

#2069
Salve Paul11. XXXXX"Su quale fondativo il buon senso è sempre vincente?"XXXXX.
Il buonsenso ha il suo fondativo nel rinunciare al trovare il senso, accontentandosi di vivere senza certezze, verità, fedi che non siano solamente dei passatempi. Saluti.
#2070
Racconti Inediti / Re:Fortuna, sfortuna, chi lo sa?
29 Febbraio 2020, 21:18:32 PM
Salve baylham. Citandoti ; XXXXX"Non parlo di destino, che non riconosco, ma del caso"XXXXX.

Interessante distinzione  tra due abusatissimi termini mai abbastanza distinti e compresi :
-- Destino : "ciò di cui si deve prendere atto a posteriori riconoscendolo come in sè inevitabile indipendentemente dal fatto che si possa o non si possa ricostruirne il percorso necessario delle sue cause ed effetti"; il destino con ogni evidenza esiste (tutti nasciamo ad un destino) e consiste in "ciò che sta scritto nelle cose" ma che possiamo leggere solo a posteriori.

-- Caso : "apparente mancanza di riconoscibilità delle cause di qualcosa dovuta alla limitatezza delle risorse conoscitive umane"; quindi il caso non esiste poichè tutto ciò che accade - in presenza od assenza di nostra consapevolezza di ciò - ha certamente delle cause la cui ignoranza è esclusivamente dovuta alla limitatezza di chi ricerca tali cause. Saluti.