Citazione di: bobmax il 08 Maggio 2023, 15:08:36 PMNon è un prodotto del capitalismo, ma della evoluzione del pensiero razionale.
Tant'è vero, che è, ed è stato, presente anche in economie non capitalistiche.
L'entusiasmo positivista lo vive chiunque abbia fiducia nelle capacità del pensiero razionale, senza però ancora avvedersi dei suoi limiti intrinseci.
E', alla lontana, un prodotto del pensiero rinascimentale, che si affrancava progressivamente dal dominio ideologico della religione cristiana. Però si è definito ed ha preso coscienza di sè solo con la rivoluzione industriale e l'applicazione della scienza alla tecnologia (illuminisimo, socialismo "utopistico") fino a sfociare in sociologia, ovvero visione sociale, con Auguste, Compte di nome e di fatto, e da lì ha avviato la sua marcia (poco) trionfale (neopositivismo, scientismo), perchè ideologia funzionale agli interessi della borghesia e padronato capitalistici. Peraltro necessaria a tappare la voragine spirituale lasciata dalla morte di Dio, contrastando pure l'antagonismo sociale emergente alle contraddizioni del capitale e della sua ideologia positivista.
Di pensiero razionale ha poco perchè, come le imprese recenti degli affaristi stregoni, ha l'abitudine di cacciare casi avversi e cigni neri sotto il tappeto, appagandosi beotamente nel proprio specchio narcisistico, lontano anni luce dalla realtà, cosa che il "pensiero negativo" (Adorno) non perde mai occasione sadicamente di rimarcare, ad ogni cigno nero di proporzioni mostruose, difficile da occultare: guerre, sfruttamento, truffe, imperialismo, nichilismo e amenità varie dell'entusiastico mondo "positivista".

