Citazione di: Ipazia il 31 Marzo 2023, 06:53:03 AMNon li confondo. Come non confondo i grandi profeti con l'incarnazione storica delle loro visioni del mondo. Le quali ultime segnano però il destino delle profezie e il loro senso metafisico.
Lo scientismo trascina la scienza nell'abisso di un nichilismo antropologico fatale più di tutte le ideologie precedenti, perché al posto della promessa palingenesi uomo-dio, realizza il feticcio uomo-macchina. Standardizzato e omologato ad "una dimensione". Un orrendo falso storico che attende un radicale risveglio contro la nullificazione irreversibile dell'umano nel trans-umanesimo. Cosa ben diversa dal passare "oltre" di altre palingenesi.
Sulle profondità metafisiche di niko e la replica di iano mi concedo un attimo di approfondimento. Solo una prima, forse imprecisa, domanda: come si concilia la fine della storia, quintessenza del progetto scientista, con la vocazione "futurista" della scienza ?
Direi che non si conciliano.
Lo scientismo non vuole la fine della storia, vuole che la storia sia resa infinita nella misura (esatta) in cui anche la (tecno) scienza, e' infinita.
Non piu' storia degli uomini, dei luoghi e dei popoli, ma storia dei prototipi e delle teorie tecnoscientifiche che si sostituiscono, infinitamente, tra di loro.
Il transumanesimo offre soluzioni pratiche a problemi (che furono) metafisici, e mostra come queste soluzioni aprano a nuovi problemi.
Afferma che e' giusto potenziare tecnologicamente e biologicamente l'uomo quando questo serve alla sua felicita'.
Non e' il male assoluto e nemmeno un complotto dei potenti.
I vecchi problemi umani, che furono metafisici, come quello della morte, del fato, di Dio, nella visione transumanista, non si mostrano piu' come irresolubili, ma come altrettanto infiniti, nella loro possibile soluzione, come lo e' la scienza.
Se la natura e' slancio verso l'infinito, l'uomo fordista e capitalista e' l'uomo piu' naturale mai apparso.
In generale, la metafisica si supera solo facendo propria la volonta' di vivere che dietro la metafisica, risiede.
Le utili-balle, che impestano il mondo, si sconfiggono solo scoprendo, smascherando, A COSA mai esse siano utili e soddisfacendo quel desiderio, quell'utile, con altro, intendo, con altro dall'utile-balla.
Oppure A CHI, siano utili e sostituendo quel soggetto desiderante con un altro (il discorso specificamente di classe, e di lotta di classe).
Ma non c'e' balla, che l'uomo si sia raccontato nella sua lunga storia, che non sia servita a niente e a nessuno.
Ogni bugia e' stata in qualche modo voluta, ogni bugia ha fatto la storia dell'umana volonta'.
Il frammento di vero, dietro la bugia -metafisica- e' la volonta' che la volle o la vuole, insomma, veritativa e' sempre la condizione umana.
Quando la metafisica non ci serve piu' per vivere, perche' da eterni bambini della storia che eravamo, noialtri bene o male siamo diventati adulti, la metafisica non scopare, ma noi diventiamo padroni, della funzione mitopoietica, e positiva, della metafisica.
Non la subiamo piu', la metafisica, ma la agiamo.
Pensare che la metafisica scompaia, con la maturazione e la gusta disillusione dell'uomo moderno, e' il "problema", dello scientismo, che crea nuove metafisiche, ma senza sapere di farlo, pensando di non crearne nessuna, e quindi ne crea di quasi altrettanto tossiche, delle vecchie.


