Citazione di: bobmax il 30 Gennaio 2023, 18:20:24 PME quindi nessuno davvero c'è.
Epperò, qui si apre il bivio in cui si gioca il senso dell'esistenza...
Perché l'effettiva nullità dell'esserci mondano, una volta constatata mi scaraventa su me stesso.
Il Nulla appare in tutta la sua realtà.
Posso lasciarmi sopraffare dall'orrore, oppure attingere a tutto l'amore che giace in me.
L'orrore trae tutta la sua forza dal mio attaccamento a ciò che si è rivelato essere nulla. E' desiderio, affezione, ma non è amore.
Ma se il vero amore trionfa, questo orrore svanisce ed è beatitudine.
Nessuno davvero "è" in quanto singolo "io"; però, finchè non si riunisce con l'ES<<SE'>>RE, "esiste" come singola fenomenica rappresentazione individuale .