Citazione di: paul11 il 03 Settembre 2019, 00:06:40 AMCitazione di: green demetr il 02 Settembre 2019, 17:12:02 PMCiao Green,Citazione di: paul11 il 02 Settembre 2019, 15:54:36 PM
ciao Green,
La battaglia è in atto,fino agli "ultimi giorni".
Allo gnosticismo, una pluralità di studiosi , hanno dato innumerevoli descrizioni e definizioni,
rendendolo invece di più chiaro, ancor più misterico,oscuro.
Sicuramente l'influenza gnostica non solo ha influito sul cristianesimo nei primi secoli, i cosiddetti Vangeli apocrifi, sono quasi tutti influenzati da una certa visione gnostica. Ma i Mandei e forse prima Nazareni, Giovanni il Battista, Esseni,ecc., mostrano un periodo d idecadenza all'avvento di Gesù, e parecchie "sette".
Se lo gnosticismo ha avuto influenza sul cristianesimo, ne ha avuta meno nell'ebraismo ortodosso......ma il libro "apocrifo" di Enoch, le visioni dei profeti Daniele ed Ezechiele(quando gli ebrei furono deportati dai babilonesi.........)
San Bonaventura è un dottore della chiesa, contemporaneo a San Tommaso d'Aquino.
Penso che tu sappia che fosse un francescano, e vissero la diaspora fra "secolari" e "minori".
Un personaggio ancor più "chiave"fu Gioacchino da Fiore,antecedente di poco a Bonaventura; questo mi interesserebbe se Ratzinger lo ha studiato e cosa ne ha tratto.
Gioacchino credeva nella suddivisone storica definendo il periodo del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo(il tempo moderno...) .
Gioacchino a mio parere, ma non solo mio(Voegelin addirittura ne addebita un immanentismo) ha influenze gnostiche
Si, più sono gli analizzanti gnostici meglio è. D'altronde è proprio dalla differenza sempre in atto degli analizzanti che prendono forma i discorsi più interessanti.
Sto leggendo Pereira nella prefazione ai testi alchemici usciti per i tipi della mondadori.
Certamente il discorso cristiano che in verità è gnostico, inizia proprio da gioacchino da fiore, per poi proseguire con bonaventura che sostanzialmente ribalta completamente la visione francescana, in favore di una regola.
mi pare gli studi su questo concordino sia in sede di studi gnostici che teologici cristiani.
La ripresa contemporanea di Ratzinger è molto interessante, a dire di una urgenza di confronto del cristianesimo alternativa a quello con la chiesa nuova di matrice protestante, e sicuramente più intensa rispetto alle derive delle chiese evangeliche pentacostali americane che si basano sempre più a richiami suggestivi irrazionali.
Naturalmente il percorso è lungo, ma vale credo la mia attenzione.
So benissimo che il cristianesimo primitivo è un ribollire di sette, ma anche di pensiero e innovazione.
Non vorrei soffermarmi troppo su quello però. Il discorso generale su quello è assai complesso, inoltre c'è già un forum italiano che lo tratta in maniera mi pareva assai competente.
Penso di tracciare una sorta di sentiero al suo interno.
mi soffermerei un attimo sul cristianesimo delle origini, quando erano comunità (ribadisco che ecclesia significa assemblea).E' storicamente il movimento più rivoluzionario che abbia mai conosciuto la storia. Hanno ucciso il teorico,San Paolo, che teneva unite le comunità sparse nel mediterraneo, con tradizioni originarie diverse. Hanno ucciso San Pietro, e senza capi storici hanno vinto tutti i poteri e potenti che li perseguitavano e non erano solo i romani.Li hanno massacrati, martirizzati, sterminati, eppure aumentavano. L'istituzionalizzazione nasce dalla constatazione che era impossibile vincerli. L'Editto di Milano,di Costantino è del 313 d. C., è durato trecentoanni prima di essere riconosciuto.
Non può essere solo un concetto salvifico trascendente a dare forza; l'evento del Cristo e il messaggio hanno internamente una potenza mai vista,c'è qualcosa che guida i passi nell'esistenza individualmente che costruisce comunanza socialmente e qualcosa di inviolabile e invincibile interiormente. Ribadisco: Dio almeno nelle origini cristiane è presenza,non assenza.
Hai centrato uno dei punti cardine che sono emersi nel mio inconscio. Che due sono le scuole, e che entrambe siano in qualche insondabile, per ora, maniera collegate.
Il cristianesimo sta tentando di entrare in contatto con me, e comincio dopo anni di attesa a prendere forma proprio l'idea di presenza Divina.
Dentro di me alberga la teologia negativa, Dio non è.
Ma all'interno di questo mare magnum, vi è un atollo, reale per come dire in un mare di potenziale, che chiede di essere avvistato.
Finora solo il vangelo di Giovanni ha catturato la mia attenzione in maniera commovente.
Recentemente però ho letto alcuni versi del vangelo di Filippo (gnostico anch'esso), proposti da qualche megalomane su youtube.
Che benchè rispecchiassero la megalomania dell'inviante, che potrebbe essere uno degli analizzanti gnostici, ha suscitato in me, ha commosso appunto, l'analista che è in me. Ossia ha smosso il mio essere, e a mia volta mi ha portato ad essere un analizzante. (un analizzante la propria analisi "degli analizzanti gnostici", un filosofo in fin dei conti).
Ecco in questo mio vagare onirico fantastico, è emerso Gesù nella sua forma reale, ossia non umana, ma del tutto mistica: il maestro che distrugge gli eoni.
Ovviamente è una fantasia, ma è l'impatto sul mondo reale che conta.
Ossia il muovere a fede.
In me non vi sono forme panteiste, nel senso che il mio panteismo è esattametne la questione del NOME.
La legge ebraica infatti è semlicemente NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME.
Come già diversi rabbini hanno sentenziato, il resto della complessa cerimonia ebraica, è una "semplice" derivazione del primo e unico comandamento.
Ma IL NOME, ossia DIO, perchè non può essere pronunciato?
E' a questo punto che come in un domino impazzito subentra la psicanalisi.
Esattamente come nella linguistica perchè ciò che è segno è insieme simbolo e reale. Ossia è ciò che mostra.
In chiave religiosa è ovviamente ciò che forma.
Ma nell'ebraismo è esattamente il NOME, il saper dare NOMI.
Dunque Elohim, il Signore, è nel commentario della Torah orale, esattamente il Signore del NOME.
Ma in psicanalisi e qui arriviamo al dunque, NON ESISTE il NOME DEL NOME.
Chiunque dia nome a DIO diventa automaticamente vittima del fantasma originario, ossia della paura del terrore.
Il terrore del NULLA, il terrore della morte, ossia il non saper dar nome a ciò che è oltre.
La teologia negativa è questa consapevolezza, che non può che essere mistica.
In filosofia diventa semplicemente riflessione dell'originario del fenomeno.
L'originario.
Ora dicevamo del reale.
Come sai in Lacan, il reale, non è mai il reale.
Il reale è il resto che si sottrae al simbolo e al significante.
In telogia dunque non rimane quindi che il nome semplice, senza nominazione, ossia il NON-DIO.
Il non-DIO è il fantasma.
Si chiede la psicanalisi quanti fantasmi può creare l'uomo?
Infiniti.
Fra questi NOMI nominati, ossia fantasma di "x", quale emerge dall'inconscio collettivo?
E' chiaro che il Cristo è il più potente di essi.
Egli incarna il fantasma di un sogno reale, ossia che proviene dalla sottrazione agli altri nomi.
Questo fantasma si chiama salvazione.
Credo che sia questo che ha prodotto il Cristo un insanabile trauma all'interno della coscienza universale umana.
Un trauma di nome salvezza per mezzo suo.
Ossia tramite il suo NOME ossia il nome del fantasma.
IL cristo, il pesce.
Il distruttore di eoni.
Ma egli dice nel vangelo di Filippo, io ho solo procrastinato la fine dei tempi, per dar spazio all'uomo di salvarsi.
Che fa eco dell'apocalisse giovannea.
Come dici tu o Cacciari, l'apocalissi non è da venire, ma è esattamente adesso, ora!
La scelta va fatta già ora.
In questo senso credo che la guerra sia sempre in atto, ossia appunto fino alla fine dei tempi.
La fine dell'eone.
Ossia la fine di un tempo intrapsichico, onirico, delirante.
E' in fin dei conti la traccia ciò che rimane anche a livello storico delle nostre scelta consce, è quello che dice Sini.
La filosofia è la conseguenza di ciò che è stato deciso prima a livello onirico.
Dunque perchè l'eterno significatore (il datore di senso), DIO per volgarizzare, manda segni di fantasmi oltremondani?
perchè ingenera i 72 nomi, ossia i 72 angeli?
che vuol dire che mostra, ciò che va invocato, appunto gli angeli?
Perchè in questa gnosi della lotta fra bene e male, ha dei protagonisti ritenuti reali???
Sarebbe il problema del Nome con la lettera maiuscola, nel senso che sono nomi proprio dati per sottrazione dal simbolo (ossia l'eterno ricondurre umano alla gerarchia politica di senso, alla prigione, alla morte) e del significante (appunto lo stesso nome, che non sia il nome del nome, appunto non esiste alcun DIO, esistono gli Angeli, i giusti, non DIO nella torah).
Potremmo dire il tetragrammaton, se non fosse a mio modo di vedere anche esso un nome, e fu il problema della torah orale, della sua trascrizione nella mishna, gli insegnamenti di mosè, quasi una impellenza sacrilega della stessa legge rispetto ai continui attacchi perpetrati contro gli ebrei, l'unico popolo che aveva capito! Un espediente ritenuto decorso.
Storia ancora di oggi ahimè.
Impossibile parlarne a livello politico, filosofico etc...
Non rimane che il racconto.
Non rimane che la profezia e la fantasia.
Sì caro Paul, accetto volentieri questo atollo! (il guardiano, il salvatore, il distruttore degli eoni, il salvatore dei peccati umani etc..)
Per me come ho tentato di spiegare al mio meglio, è la stessa cosa! Forse nel tuo caso è una profezia, un avvertimento, non saprei, l'indagine continua!
ma ti prego scrivi quant'altro ti venga in mente, anche che non c'entri niente, qualcosa smuoverà sempre.
ancora un abbraccio!
PS: si lo so non ho parlato dei nemici: ma forse non sono nemici, semplicemente la battaglia è la ricerca di senso , il resto della lotta dei nomi: cosa resta di DIO rispetto alla nominazione delle forze benefiche e demoniche che agita il mondo superno? l'altrove?
E' chiaro che ogni nominato ricerca in sè la parola di DIO.
Ogni entità dell'altrove cerca risposte dal PADRE in chiave psicanalitica, e questa è esattamente l'analisi!

, ma se su 15 utenti almeno uno mi risponde, in questo caso Paul, per me è già un successone, non trovi?