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Messaggi - green demetr

#2071
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
12 Aprile 2019, 01:12:36 AM
x PAUL

parte 1  sorry per la lunghezza, per la leggibilità se di fretta non leggere i vari  approfondimenti sotto il nome ps (post scriptum).
La seconda parte domani o nei prossimi giorni.

ai moderatori ma anche ai lettori casuali.
Mi rendo conto che forse non si capisce il legame con il discorso sull'Altro, ma essendo a mio parere questo il topic per eccellenza della filosofia contemporanea, è quasi necesario fare dei preamboli, che chiariscano le idee generali, per affrontare un tema tanto importante, e che rischia di venir banalizzato.
con fiducia nella pubblicazione grazie e scusate ancora. mi accorgerò di essere più conciso nei prossimi interventi, ma ci tengo alla completezza di questo.

"Non ho scritto chel'Essere non sia un ente, l'Essere è un ente.Alcuni filosofi utilizzano l'Essere,altri no. Chi utilizza l'Essere spesso lo compie per distinguerlo dagli enti, che sarebbero ogni "cosa", diciamo che Essere è un ente"speciale". cit Paul


"Se la vita comunque è, esiste come diveniente, dovrà pur avere un senso rispetto all'Essere:questo in fondo è Essere e Tempo di Heidegger." cit Paul

Credo che non apprezzi il fatto che in Heideger l'Essere non è l'ente.
Infatti il destino, non è quello dell'ente, che si manifesta, fenomenologicamente nel tempo, ma il suo rapporto (quello dell'ente, con l'Essere).
Pensare all'Essere come ente, è possibile, ma in quel caso staremmo parlando di un Dio, e Heideger non credeva in alcun Dio infatti, pur rendendosi conto della necessità della sua invocazione (opere Holderlin e l'intervista alla televisione pubblica tedesca, l'ultima che fece, quasi un testamento.)


PS
Come sai, e se non sai ti consiglio l'agile volumetto della Adelphi di Volpi, gli ultimi capitoli. Heideger tenta nelle sue ultime opere di far capire tramite l'"essere sbarrato", cioè proprio sbarrato tipograficamente, che l'Essere NON E' l'ente.
Questa cosa è molto difficile, me ne rendo conto, a partire dal fatto che lo stesso Volpi taccia Heideger di cadere per l'ennesima volta nella metafisica speciale, già distrutta da Nietzche.
Ma non è minimamente così, certo i continui tentativi di riscrittura forse sono un pò comici, evidentemente però Hediger ci teneva che qualcuno lo capisse.
Lo posso capire io. Non so quanti altri. (finora nessun filosofo che io abbia letto, ma ho letto poco, questo bisogna dirlo).
E di certo non serviva tutta quella attenzione sulla lingua, se una cosa non può essere detta, semplicemente la devi dare per com-presa.
Lui ci teneva, ma il risultato è stato l'esatto opposto, ossia che tanti autori compreso Calciolari che cita LeFay, ma possiamo dire anche la De Agostini, e mille altri...sono veramente tanti (anche la sua miglio studente la Harendt, l'unico che qualcosa subodorava era Husserl...e ho detto tutto! dicevo...;che pensano che la filosofia di heideger sia veramente nazista Ossia il mondo è l'ente, un riduzionismo che fa a pugni con tutti i presupposti di essere e tempo. Era l'esatto opposto!!!
L'essere non è se non in quanto è PURA ESISTENZA, è la radura al massimo, quel momento appena prima che l'ente si scopra ente...etc...appunto come dici tu esistente (ossia incontro, nella radura dell'Essere...un attimo prima)

Comunque ripartiamo pure dall'esistente come Essere. per seguire il tuo vocabolario.

"Kant prosegue il pensiero di Hume, fra un limite conoscitivo fra l'esperienza e la capacità mentale" cit paul

Si certo, ma Kant non coglie che l'essenza è l'Ente (sopratutto quello della metafisica speciale, ente in quanto esistente, non in quanto essenza, che sarebbe un dualismo cartesiano, ma almeno su questo fa distinzione ed è lì la sua grandezza).

PS
Infatti rimarrà bloccato, e si rammaricherà di non aver creato quella scienze riduzionista newtoniana, sulla indimostrabilità della "cosa in sè".
Certo qui rientra quel canone che critica Anselmo senza capire la questione del "speciale".
Ente Primo. Ossia originario. (ovviamente per me non è originario in quanto Ente primo, ma perchè accoglie l'evento dell'essere necessariamente qualcosa di ciò che viene prima.) 
Nella Bibbia sta scritto infatti Bereshit, all'inizio, ossia quando Dio si situa nel tempo. Vuol dire che prima era altro! appunto puro Essere, non mi servono nemmeno gli attributi della metafisica speciale, che comunque ripeto,  infinità, onnipresenza, eternità. Ossia tutto ciò che nega la fenomenologia che si situa nello spazio tempo, come Kant ha dimostrato.
Per me sono cose ovvie, mi sforzo di non darle per scontate, cerco di far vedere alcuni risvolti, alcune consonanze, ma di fatto l'importante è la Relazione.

"l' Importanza di Kant e lo si constata dall'utilizzo dei termini di fenomeno e trascendentale, utilizzati da Husserl e prima ancora da Hegel è in questa possibilità di unire esperienza dell'esistenza, e trascenderlo nel pensiero, nel mondo delle idee. " cit Paul

Si sono pienamente d'accordo, ma dubito che qui ci possa raggiungere qualcuno, siamo già ai piani alti dell'idealismo trascendentale. Appunto l'Idealismo tout court.


PS
Non so se puoi notare insieme a me che però il buon Kant rimanga al di qua dell'idealismo, pur avendolo inventato, paradosso, perchè per lui è importante il mondo materiale, più che quello spirituale (e la sua morale non a caso è una delle più spaventose, non a caso in reinassance proprio negli imperialisti e psichiatrizzati USA).
Non a caso bisogna ricordare che era un docente di biologia e non di filosofia.
Bisogna ricordare che era un maniaco ossessivo.
Basta leggere le sue stesse opere sulla medicina dove insiste per una dietetica, ante-nietzche (e d'altronde anche Nietzche cedeva spesso alla sua malattia, pur essendone pienamente padrone dei suoi (della "malattia", per i pochi non è malattia ma è fantasmatica...ma vabbè) meccanismi.
Anch'egli ossesionato dal suo corpo, dalle sue malattie. (gotta etc...etc...era un accozzaglia di malattie, che oggi facilmente diremmo nevrotiche).

Si tende sempre a separare l'opera dall'uomo, si sono d'accordo, ma nemmeno possiamo non notare di come la vita dell'uomo incida nella direzione del suo pensiero.
Direi che Kant era un grandissimo pensatore Nonostante Kant!!!  ;)


"A mio parere l'archè l'abbiamo perso,culturalmente ,filosoficamente.Il proseguimento storico del pensiero di Kant-Hegel-Husserl è nella linguistica, sullo strumento della relazione fra un Io e il Mondo fisico, in termini di capacità o meno del linguaggio, con i suoi segni e simboli, con la sua logica predicativa e proposizionale, di costruire significati, descrizioni, definizioni più o meno veritatitive. Le famose aporie, antinomie linguistiche che già venivano dall'antichità proseguono nella filosofia analitica del linguaggio ad es. in Russell." cit Paul

Purtroppo la questione linguistica nella sua complessità ha virato nel depensamento dell'analitica americana.

ps
Nell'anno sabbatico che mi presi, frequentando l'università, ebbi l'occasione di parlare con il professore Buozzo, al suo ultimo anno in cattedra.
Mi interessava parlare di Peirce, per verificare se avevo capito bene la questione di connotazione e denotazione. (questione che non credo risolta, purtroppo sono l'unico che possa derimerla, gli altri hanno smesso di pensare se non fosse che proprio al corso di Buozzo, capii che per capirla a fondo servivano qualità matematiche che non ho, e che dovrei costruire nel tempo...e chi c'à voglia.)
Insomma alla fine si rese conto di che tipo ero, e mi fece un breve cenno sul fatto che fu proprio Heideger a partire dalla questione linguistica, cosa che pochi sanno! infatti a parte Buozzo nessuno la tira fuori.
La sua prima opera è proprio la dismissione della linguistica a favore di una nuova scienza che lui crede possa essere all'interno della filosofia.
E che si illuderà di trovare in Husserl, salvo poi crearsene una nuova.
Sono da leggere le lettere di Husserl che vuole capire l'allievo, ma non riesce mai a farlo.
Insomma la lingua DEVE essere pensiero incarnato. Se no non ha alcun senso.
Ovviamente pur non avendo mai letto l'opera, forse in italiano manco l'anno pubblicata, ma in inglese cè-
Capii subito.
Ci lasciammo da simpatici avversari.
Uno dei pochi analitici che aveva un anima vera. una passione per la sua materia!! un bel ricordo davvero. (no il corso non lo capii ;)  )

" C'è in lui una forma "isterica"estremizzante, ma è abissale nella capacità di analisi e di saperla rendere nella scrittura, un grandissimo letterato in questo.La sua parte più "bella" è la sua umanità "fanciullesca", naturale, oserei dire innocente, in simbiosi con la natura, spoglio dei sitemi culturali che hanno appesantito e spesso negato all'uomo la sua stessa umanità,In Zarathustra alcune parti come il finale in cui il con l'aquila e il serpente , lascia i suoi ospiti, tutti uomini simbolicamente deboli, decadenti, nella sua caverna e descrive il sole come sua energia vitale, la sua gioia di vivere.
Nietzsche, leggendo alcuni suoi scritti, diciamo minori, ritene, questo è un mio parere, di non doversi porre delle riflessioni diciamo metafisiche. Lui, scrive, prende atto che esiste e l'uomo per lui è essenzialmente natura, non ama la cultura intesa come sovrastruttura che appesantisca come un fardello l'esistenza, che lo ingabbi, che lo imprigioni, rendendole "intristito e debole",si pone antimoralmente in quanto questi pongono scrupoli anche ai gesti naturali ,li condizionano." cit Paul

Paul hai compreso abbastanza il nostro. Meglio di altre volte mi pare.  :)

Ora lo riscrivo: in lui cè una forma nevrotica ossesiva (ma di tipo paranoico non isterico, infatti è Lou a mollarlo, non il contrario).
La sua grandezza è il fatto di analizzare quella stessa forma nevrotica, superandola in maniera abissale.

PS 1
Come preso dalla lotta con essa, ossia come preso dal tentativo di superare l'istinto di morte, che egli conosce per via anche fisica con continue emicranie. Egli supera la nevrosi addirittura inventando la psicanalisi, Freud non lo cita mai, ma è evidente che lo deve aver letto. Tesi di Derrida e anche del filosofo francese Onfray.
Ma lo fa abissalmente, perchè non solo ne rivela il carattere fondamentalmente metafisico, il carattere totemico arriverà a dire Freud per altre vie, quelle antropologiche.
Egli supera di slancio questo impedimento che ha nome cristianesimo, gente come Marcuse e Reich, ci arrivano per strade diverse, sociologiche.
E va oltre il totem per scoprire quel tabù che ha nome nichilismo, e che Freud chiama principio di morte, in un libretto d'oro, nella collezione cento pagine della newton compton. Una lettura di me stesso liceale.
Sempre all'università misi in difficoltà il professore di psichiatria fenomenologica, una specie di psichiatria contestuale contro la psichiatria americana monista e bio-imperialista.
Perchè nessuno parla più dell'istinto di morte?
Perchè mai nessun giovane fa queste domande? che io mi facevo già adolescente?

PS 2
La parte più bella ossia quella fanciullesca, è ahimè di nuovo uno dei sintomi della paranoia. Un illusione che possa permettere al malato di reiterare i suoi sogni di dominio.
Al fanciullo tutto si perdona.
Ovviamente nel sogno, nella realtà Nietzche è costantemente messo in scacco dalla parte femminile, che egli sogna succube, e che invece fa opposizione, come ogni cosa nella vita. Dicesi principio di realtà.

PS 3
Gli stolti che non capiscono Nietzche si fermano alla datità della sua vita mediocre, o alle sue malattie presunte. Lasciamo da perdere i cinici che lo usano in maniera ideologica. Vale a dire il 99.9% degli intellettuali.

PS 4
Io non riesco a raggiungerlo sulle vette più elevate.
Perchè dire di capire Nietzche vuol dire capire che razza di sforzo sovrumano, intellettualmente parlando, si è costretti a fare per arrivare anche solo a capire quali venti soffiano alle sue altezze.

Ps 5
Io ne capisco gli abissi, le vette, quelle meravigliose vette, temo non le raggiungerò mai.
Per esempio il commiato dagli amici nel "viandante e la sua ombra"-
Ma in generale tutto il viandante e la sua ombra...un opera sublime, non la capirò mai.
O meglio forse introiettando umano troppo umano, ormai fermo a 2 o 3 anni fa nella ottava rilettura.
Ogni volta che lo riprendo, si squarcia qualcosa, che nel frattempo si era sedimentato.
Ci vuole tempo.Molto tempo per capirlo.

Io stupisco a chi legga Nietzche una sola volta e dica, l'ho capito.

A scanso di equivoci la riflessione sull'Altro e sugli altri DEVE ripartire da Nietzche e da nessun "altro" .

La seconda parte domani o nei prossimi giorni.
#2072
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
11 Aprile 2019, 03:32:49 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 09 Aprile 2019, 21:14:16 PM
Ciao Green
L'ideologia politica dominante è lo "spontaneismo", così come teorizzato da Von Hayek (del quale
sono tutt'al più ammiratore nel senso cui si può ammirare un nemico valoroso - non sono affatto un
"fan" del Marginalismo: già lo spiegai una volta che mi facesti la medesima osservazione, ma con
ogni probabilità non hai letto quella risposta).
La sua forza risiede, ovviamente, nell'adattarsi a qualsiasi situazione; a qualsiasi mutamento.
La forza prorompente con cui nella modernità si è affermato l'"io" riducendo a se l'"altro" è
il "motore primo" che ha permesso allo spontaneismo di affermarsi.
Nel sempre più marcato oblio di ogni "altro-dall'io" (e l'organizzazione comunitaria appunto lo
è), i singoli individui gestiscono i loro rapporti mediante lo strumento più efficace: il "contratto
fra due parti private" (termini naturalmente da intendersi in senso molto "largo"...).
Probabilmente il Dio della tradizione religiosa (e tutto ciò che ne è correlato) "muore" proprio
perchè muore la comunità con le sue leggi "ab-solute" (cioè "uguali per tutti"), come ipotizza
E.Durkheim nei suoi studi sul totemismo ("Dio è la comunità", dice Durkheim).
Ma Dio E la comunità vengono presto rimpiazzati. Certo non da altre leggi uguali per tutti ma
da una sola ed assoluta legge, l'unica che può sorgere nella dissoluzione del "generale" e nel
conseguente trionfo del "particolare": la tecno-scienza, ora elevata a vera e propria religione.
Di essa si serve, oggi, la volontà di potenza dominante; come del resto ieri si serviva della
religione tradizionale.
Come fa a parer mio acutamente notare Severino, essa, la volontà di potenza dominante, sarebbe
pronta ad abbandonare la tecno-scienza qualora la preghiera "smuovesse le montagne" (cioè
qualora rappresentasse un mezzo più efficace della tecno-scienza allo scopo di mantenere ed
anzi incrementare la propria potenza).
In questo risiede la tremenda forza dello "spontanismo"...
saluti (concordo sulla democrazia liberale - tant'è che penso che la democrazia o è "sociale"
o non è)


Ah scusa non ricordavo la precisazione su Hayek d'altronde è stato un breve periodo in cui mi occupavo del hayek vs keynes  https://www.youtube.com/watch?v=d0nERTFo-Sk0
ah ah bei tempi (e sono una merdaccia che non si è mai letto von mises....)  ;D  ::)

Non conosco Durkheim, ma quello dice ha molto, molto senso.

Hai notato che Tersite non ha capito la tua ironia (quello della preghiera).....ah ah ah!!! impagabile!!!  /e preoccupante!
#2073
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
11 Aprile 2019, 03:15:44 AM
x Paul

1) L'essere è l'archè. Lo condivido. Ossia è ciò da cui per induzione ragiono su Dio. Nel senso anche religioso, come sto facendo negli ultimi 2 anni.
(ma tranquilli sempre con Nietzche e Sini a mente).

"per cui l'esistenza è la ricerca delle significazioni, tramite le essenze, per tornare all'Essere e questo dà il senso della vita." cit Paul


Qua c'è un errore a mio parere, meglio specificare: tu stesso dici che l'ESSERE non è un ente, ma è ciò che è. Esserere primordiale, prima del tempo. La base, l'unica episteme possibile, in quanto necessaria.
L'esistenza non può tornare all'Essere, in quanto è un fenomeno dell'Essere.
Noi tentiamo di dare un significato di senso proprio a partire tra ciò che appare e ciò che lo abita come archè, usando il tuo linguaggio, io direi come fondamento (comunque non stiamo troppo sulle parole, sebbene ovviamente acquistino significati ulteriori diversi, per me l'archè è ciò che parla per le Religioni per es.).
Tornare all'Essere significa perciò anzitutto pensare su queste questioni radicali. Il Pensiero di Heideger è questo.
Non credo che siamo troppo lontani come interpretazione delle possibili relazioni.

"Lo stesso Kant, confutando Anselmo che riteneva le essenze come esistenze, con l'esempio dei 100 tallari ritiene che le essenze siano pensabili senza necessità di esperienza." cit Paul

2) Io invece sono con Anselmo  ;) , infatti non si tratta di qualsiasi ente, ma dell'Ente Primo, ovvero quello che parla archetipicamente.
Il tallero non parla archetipicamente...d'altronde su questo Hegel è molto caustico.

PS.
Certamente l'intento di Kant era però quello di dividere definitivamente Fenomeno e Dio. Il primo rintracciabile razionalmente, il secondo no.
PPS
Anche se il neo Kantiano Peirce, arriva a capire che se la razionalità è un induzione, allora all'infinito la categoria universale, ossia quello della copula è potrebbe essere la base di tutto. Purtroppo lo sfiora soltanto, nel suo "le nuove categorie kantiane" (unico testo letto finora :( )

"Il capitalismo funziona? Allora è vero
Il politico ha vinto le lezioni?Allora è vero
Lo sportivo è il top? Allora è vero.
La scienza sperimentale porta risultati: allora è vera." cit Paul


3) Certo ma io intendevo con Vero, la questione dell'Esistenza di certe forme politiche, non del fatto che le forme politiche si illudano di costruire verità.
Concordiamo "in buona compagnia di Severino" che l'unica episteme è l'Essere.


".Ma ormai siamo talmente immersi nel relativismo figlio della fattualità e del divenire, che manca persino il coraggio di uscire fuori dal coro dei gargarismi!" cit Paul



3,1) Ma il relativismo Nietzchiano come quello religioso (nella sua forma Pensata) non riguarda tanto il rapporto tra fenomeno e l'essere (ossia appunto l'uomo) inteso come mimesi, ossia come assunzione che l'essere sia qualcosa di funzionale, nell'antichità al potere dei sacerdoti, ed oggi al potere degli scienziati. Bensì al reale rapporto con l'archè (sempre usando la tua terminologia).
Che il rapporto oggi sia fenomenologicamente parlando il nichilismo, è la verità. Intendo questo.
Severino non si cura certo di dire che il nazismo sia qualcosa di vero, e che solo la morale nostra ci fa dire che sia sbagliato.  :-\

Ecco io non vorrei arrivare MAI a queste conclusioni.
E' chiaro che il nazismo non aveva a che fare con l'archè, sebbene è ampiamente noto, che ne conoscesse i motivi. Bensì è stato il prodotto paranoico della relazione con L'Essere, l'essere inteso mimeticamente come l'origine MATERIALE biologica della razza.

ps
In realtà mutatis mutandis, la scienza è il nuovo nazismo. E' evidente. E ricordo che Lacan lo scrisse anche come monito per il futuro.
"il lavoro vi renderà liberi" come leit-motiv dei nuovi campi di concentramento del futuro-presente.
Penso a tutta quella povera gente nelle fauci della psichiatria, e peggio ancora degli esperimenti pilotati di bio-genetica e modellazione sociale, effettuati dalla BIG PHARMA.
La mimesi è quella BIO-POLITICA.


Cosa ha a che fare con la PRESUNZIONE degli enti di Severino? (critica di Sini)
Vogliamo dire che la mimesi "è" e come tale è correlata con  l'Essere, essendo di fatto un ente?

Bisogna stare attenti a dare un valore universale a quell' "l'essere è, ed è soltanto".

4)  Il mondo non è! questo sì, è ovvio. Il mondo è il fantasma da dissipare come in tutte le grandi religioni.
Il mondo fenomenico spazzato via da buddismo e induismo, per intenderci.
(anche, certo!e perchè no!).

Il fantasma è il fenomeno. La relazione. Come dice Lacan, originariamente solo Fantasma, e subito doplo, nel tempo, Fantasma del padre, ossia della significiazione infinita.

Del tentativo umano di dare infinite spiegazioni.

Ma il fantasma del padre ha dei discorsi al suo interno, che invece che ricondurci al fantasma originario, ci conducono al fantasma materno, ossia il discorso della morte, i cui paradigmi finora studiati sono quelli da me citati all'infinito della paranoia e della isteria. Le nevrosi.

Ossia da curare è la relazione tra Essere e Mondo, ossia da curare è L'UOMO che è la relazione stessa incarnata, come dicono sia Husserl che Heidegger.

Ossia da curare è il Pensiero.

3,2) Il discorso di Severino, che mi pare tu segua, non è che cade.
Ma figuriamoci, tiene eccome! (quello della tecnica ovvio)

4) Ma il Divenire, come male dell'occidente, è dovuto non tanto a che il divenire esista o meno, tanto è comunque fenomenologia (apparire/apparenza nel discorso di Severino), quanto alla pazia dell'uomo di credere a quel mondo. come se fosse DIO.
Questo è il nostro tempo cinico. (NECESSITA' DI AZZANNARE IL MONDO COME SE FOSSE, REALE, ETC.. Severino nel suo discorso sul trauma come Thauma, stupore della filsofia! ossia che le gente siano dei cagnacci! alias distruzione dell'altro, e torniamo a Levinas etc...)
Non trovi?

Non so se mi sono spiegato molto bene, pechè di fatto negli effetti siamo d'accordo, ma su come ci si arrivi forse anche no!
Voglio dire la mia critica potrebbe anche semplicemente essere: ma come fai a ritenere VERO, il Mondo, gli ENTI?
#2074
Tematiche Filosofiche / Re:Io essere umano
09 Aprile 2019, 07:13:02 AM
Citazione di: jonglar il 07 Aprile 2019, 10:34:26 AM
Non sapevo bene dove aprire il topic ma credo che, allo stadio attuale dell'argomento, sia ancora una questione filosofica, anche se spero che diventi attualità. Vi chiedo scusa se risulterò un pò prolisso, ma non trovo altro modo per impaginare il discorso.

Sono un ragazzo di 31 anni, con un vissuto abbastanza umile. Ho un lavoro nel settore informatico, ho una casa, fidanzato da 10 anni con una ragazza stupenda con cui convivo; insomma non mi manca nulla per vivere bene.

Quello che mi affligge è qualcosa di molto più sottile e "distante" dalla nostra quotidianità. In poche parole io non riesco a smettere di pensare alla responsabilità che l'essere umano ha nel mondo; di cui mi sento parte attiva dato che faccio parte della stessa specie. Dal mio punto di vista, tra tutti gli esseri viventi di cui noi abbiamo conoscienza, l'essere umano (utilizzerò il termine "uomo" ma sempre intendendo "essere umano") è stato l'unico ad aver utilizzato le sue capacità comportandosi come se tutto fosse "suo" di diritto.
Il prezzo da pagare per raggiungere i propri scopi non è mai troppo alto, che si tratti di distruggere intere aree di vegetazione, o di schiavizzare intere popolazione, o di provocare l'estinzione di specie intere di altri esseri viventi, o di portare morte e distruzione tramite la guerra, o sfruttare la prostituzione, o di vendere esseri umani e non... Qualsiasi soluzione diventa fattibile quando l'uomo decide di "volere" un qualcosa. Ci siamo macchiati dei crimini più orrendi che si possano immaginare. Quale altro essere vivente è stato mai capace di fare cose simili?

Ovviamente esistono anche gradi azioni fatte per ristabilire la bilancia, alcuni uomini hanno dedicato e sacrificato la propria vita per migliorare le cose, per il bene comune. Ma, sempre dal mio punto di vista e poi sarei curioso di conoscere il vostro: la maggior parte degli uomini vissuti nel tempo (e che vivono oggi), passano la propria vita nel quotidiano semplicemente ignorando che nel quadro complessivo siamo tutti parte della stessa specie di animali che sta infestando il mondo.
Oggi soprattutto, siamo distratti continuamente da cosa sempre più inutili ma che ci danno un senso di soddisfazione materiale. Soldi, gioielli, proprietà, bellezza, attrazione, visibilità, followers (non trovavo altro termine)...

Non so se mi credete, se state prendendo seriamente quel che dico, se siete minimamente d'accordo con me... Non so nulla su di voi che mi state leggendo, ma vi prego di credermi che in questo preciso momento stanno scorrendo lacrime sul mio volto e mi sento il cuore spezzato pensando all'ineluttabile indifferenza che mi circonda.

Questa cosa è stata un crescendo, credo da circa una decina di anni, pian piano sono sempre più ossessionato dalla ricerca di una soluzione perchè io sono fermamente convinto che, allo stato in cui il mondo occidentale si trova oggi, se davvero lo volessimo, grazie anche ai mezzi che abbiamo a disposizione, potremmo mettere veramente fine a tutto questo, senza ricorrere alla guerra.

Spero di non aver annoiato nessuno e resto in attesa di un vostro parere.
Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a sensibilizzare una massa sempre più grande che avrà il potere di imporre un cambiamento verso un miglioramento basato sul buon senso comune (a tutto il mondo e non solo all'essere umano).

Grazie per l'attenzione.
R.


Ciao Jonglar purtroppo è proprio il tuo lavoro a doverti far rispettare alcune leggi di comportamento.
Per fare il programmatore ci vuole una testa quadrata.
Io ce l'ho messa tutta, ma quando mollai, non capisci che sollievo.
Credo che non l'ho mai vissuto così. (eppure di lavori nefandi ne ho fatti, tipo la guardia a 12 ore al giorno, ok solo un mese, a onor delle cronache, ma non provai lo stesso sollievo che quando lasciai l'ambito informatico, che pur amo, ma la cui socialità, è vissuta verante come qualcosa di ossessivo (raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile, ovvero ancora prima!).

Io temo il tuo scritto sia il contraccolpo psicologico di quello che vivi.
E che ricalaca esattamente gli stessi ingranaggi della paranoia.
L'uomo è cattivo, ma può fare di più tramite la tecnica.

Amico mio, è proprio la tecnica che rende l'uomo cattivo!

Per quanto riguada le letture, meglio quelle del forum, perchè almeno ti puoi relazionare.
Magari anche solo pensare un pochino fuori dalle routine, può aiutarti ad alleviare il dolore ossessivo per i problemi del pianeta.
TI consiglio Carlin e i suoi stand-out che ridicolizzano il naturalismo.

Comunque avendo avuto a che fare con un giovane amico, che prendeva sul serio la questione verde.
Bisogna innanzitutto prendere i problemi più grandi, ossia quello dell'esplosione demografica come già correttamente indicato (anche se in maniera burlesca o forse cinica) da Viator.

Il secondo problema che è legato al primo, è l'allarme lanciato dalla FAO.
Ovvero che nemmeno con il cibo mutato, si riuscirà a far fronte al problema dell'alimentazione primaria, ossia la semplice sussistenza dell'individuo.

I cambiamentni climatici a me sembrano una cavolata, in quanto l'acqua degli oceani fa da bilanciatore, come da un corso a Yale capii.
Lo spostamento delle correnti è già un problema più reale....vedi l'acquitrino che è diventato l'adriatico.

Ma per trovare le equazioni della spostamento dei liquidi non servono ingegneri ma super-ingegneri.
Siamo ancora nell'ambito della scienza inesatta (questo me lo ha detto una cara amica ingegnere, che ha tentato pure di spiegarlo in termini matematici, ma di cui non ho capito un acca)

Ma anche ammettendo sistemi di dighe, ci vorrebbero delle supercostruzioni per farle dal fondo dei mari.....
E i capitali???

Io temo che la tua fiducia nei mezzi della tecnica sia un pò troppo sopravvalutata.

E tralascio tutti i problemi di ideologia POLITCA o appunto del problema della TECNICA, cha da Hegel fino ad Heideger, e finendo con Severino, sono prettamente filosofici, e necessitano un pò di anni per semplicemente anche solo acquisirli nel linguaggio.

Comunque fidati gli uomini hanno la libertà di scegliere. Non sono cattivi nel DNA. Lo testimonia anche semplicemente il grado di civiltà in cui siamo.
#2075
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
09 Aprile 2019, 07:02:18 AM
Citazione di: tersite il 08 Aprile 2019, 22:04:10 PM
Per quanto riguarda nietcetc..datosi che ho seri dubbi che chi ne scrive ( e non mi riferisco solo a te ovviamente) ne conosca il pensiero facciamo così:
parlerò di niecetc, solo con chi  dimostrerà di averlo capito senza pronunciare enormi bestialità come quelle che ho letto ultimamente.
Ho un breve test che consente in poche frasi di evidenziare il grado di comprensione del nostro..come al solito chiunque è invitato..
In caso contrario trarrò la conseguenza (è retorica, lo so già da adesso) che chi di nieetc straparla in questi termini  ne abbia capito un benemerito zero.

Come al solito devo intervenire a difendere il maestro, perchè dubito che i robot possano capire che non esiste alcun test, per capire cosa dice Nietzche.
Mi sembrano affermazioni assolutamente non argomentate, il fatto che tu conosca Nietzche.
Se mi dici dove ne parli ne sono felice. Visto che su questo forum cè una discussione infinita sul nostro.Almeno noi ne abbiamo parlato!
#2076
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
09 Aprile 2019, 06:58:46 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Aprile 2019, 19:50:38 PM
Oggi non si fa quasi più "scienza": si fa "scientismo", che della scienza è il decadimento e
la strumentalizzazione.
O per meglio dire: la scienza autenticamente intesa (che non presenta finalità o verità
epistemiche, come concordavamo con Ipazia) è rimasta marginale, e riguarda campi di applicazione ove
non sono presenti interessi utilitaristici immediati.
Ora, il perchè si sia avviata questa dinamica è un qualcosa che a parer mio riguarda molto da
vicino gli argomenti che abbiamo toccato in questa discussione.
"Dio è morto" diceva Nietzsche: ovviamente intendendo con ciò qualcosa che va ben oltre il
Dio della tradizione religiosa. Con Dio muore infatti il valore etico/morale tradizionalmente
inteso (cioè assolutamente inteso). E muore, appunto, il "finalismo" e la "verità epistemica",
di cui abbiamo detto che non riguardano la scienza autenticamente intesa.
Quello che io vedo (e magari ci vedo anche male...) è però una "resurrezione". Certo non del
Dio della tradizione religiosa, ma di tutti quegli attributi e quelle aggettivazioni che
Nietzsche gli riferiva, come appunto la finalità "ultima" e la verità epistemicamente intesa
(cioè assolutamente, incontrovertibilmente intesa).
Usiamo allora i ben più congrui termini di Severino (visto anche che il termine "Dio" suscita violente
reazioni allergiche...): "l'Inflessibile si è ricostituito", e lo ha fatto sotto le spoglie
di una scienza travisata ed appunto decaduta nello "scientismo", che altro non è se non la
riproposizione del "finalismo" (non vedete, ad esempio, come l'economia si sia trasformata, da
mero mezzo qual'era, in mezzo E scopo?) e della verità epistemicamente intesa.
E allora ha ragione l'amico Paul, quando parla di un uomo che ha invocato, persino, la morte
di Dio e l'avvento di una scienza fisica e sperimentale ritenuta capace di soddisfare tutti i
problemi e i bisogni dell'uomo come "liberazione" dall'oscurantismo passato e come presagio di
un avvenire radioso.
Ma questa invocazione non aveva fatto i conti con l'attore principale: l'uomo...
La cui "tecnica", come rimedio contro l'angoscia suscitata dal divenire delle cose, ieri
edificava la "metafisica" come fondamento della finalità e della verità epistemica ed oggi
una "scienza" in cui ne ha riproposto le medesime caratteristiche.
Per cui spariscono i "campi"; i contesti interpretativi all'interno dei quali, soltanto, è possibile parlare di
"oggettività"; i fenomeni diventano essenze e il "relativismo" un concetto buono per diatribe sulla
teologia.
E' proprio vero che: "morto un Dio se ne fa un altro"...
saluti

Ciao Mauro, volevo complimentarmi, un analisi che condivido in toto.

Ci dobbiamo però aggiungere la questione dell'ideologia politica, oltre che quella religiosa.

Infine anche se sò che sei uno dei molti disillusi (ma è normale! erano ideologie, hanno avuto i loro meriti, come la costruzione del wellfare, ma nutrivano già in fasce, nel mondello liberale di democrazia, i germi della distruzione) direi di ripensare il concetto di comunità.

Anche se ora che mi sovviene forse eri un fan del marginalismo, ma spero di sbagliare.


PS (non perchè il concetto di democrazia liberale sia sbagliato in sè, ma perchè nasconde ideologicamente la volontà tecnica di accumulo del capitalismo, ossia il suo esatto opposto)
#2077
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
09 Aprile 2019, 06:46:29 AM
Citazione di: paul11 il 06 Aprile 2019, 23:58:11 PM
Citazione di: green demetr il 06 Aprile 2019, 00:49:22 AM
Ciao Paul ho fatto un salto in avanti, mi manca la parte intermedia, anche se vedo come al solito che la faccenda (mai che si parli di pensiero) si è di nuovo incancrenita nell'analitica americana, mente corpo verita e cazz'altro. Oltre al senz'anima Sgiombo sè aggiunto pure tersite.....andiamo bene....nuovi robot nel forum, potrebbero benissimo essere dei BOT che partono in automatico, appena leggono le parole chiave della metafisica speciale, mondo anima dio.

Ovviamente quella parte non mi interessa minimamente.

Forse sarà la presenza di davintro, ma perchè a levinas mancherebbe la parte ontologica?

D'altronde qua nel forum si parla di fenomenologia, ma un conto è quella astrusa husserliana, un conto quella vivente heideggeriana.

Ontologia heidegeriana, è fenomenologia heidegeriana, per esempio.

Intendi forse questo?

Comunque Levinas è uno dei pochi che segue Husserl, non a caso anche lui si rivolge alla matematica per creare un sistema che matematico non è (quello gnoseologico che pretende di fondare il soggetto, nel caso di Husserl finalmente trovate un audizione seria fatta non a caso alla normale di Pisa, la miglior università per distacco, proprio su Husserl. E che testimonia ancora una volta, come intuisca subito quale è il punto del filosofo, ossia che non è questione logica, quanto analitica, ma nel senso proprio che l'analitica è vivente. Il che è ridicolissimo, nessun matema è vivente, è l'uomo che lo suppone...buon husserl !!!salvo svegliarsi alla fine della vita con la questione della crisi delle scienze, chiaramente influenzato dall'allievo nel frattempo caduto in disgrazia).
Ma su questo credo che la questione ghematrica della Torah abbia un eco, non leggibile dal filosofo mediocre moderno.
Voglio dire anche qui....mi descrivono un Levinas occidentale, ma Levinas era ebreo.
La questione va letta su ben altre problematiche, per quel che mi riguarda superiori!

Temo che l'errore, se di errore vogliamo parlare sia quello di aver ribadito il patriarcato come necessità per la comunità-

Io sinceramente non vedo comunità reale, relazionale, al massimo comunità politca in quei termini. (principio di responsabilità etc....)
Ma in quel caso siamo dentro l'ideologia, e non fuori come si addice alla filosofia!!!

comunque mi rimane il dubbio sul tuo intervento, Ciao!
L'Essere entra nella grande tematica della corrente fenomenologica quando Hidegger, essendo pro Aristotele e contro Platone( e per me è un luogo comune della grande battaglia culturale esistente contemporanea colpire Platone nell'antichità e spesso Hegel fra modern, perchè sono "pericolosi") attacca Platone sul concetto di Essere. Heidegger ritiene che fosse una fissità senza contenuto e per dagli un "senso" lo pone nell'esistenza, creando il dasein, l'esser-ci.
Il problema rimane ontologico filosoficamente .Solo un parametro eterno e non in divenire , può orientare il senso di un'esistenza, questo è il punto.
Diversamente cadiamo ,come ha compiuto il disepolo di Heidegger, Gadamer , nell'ermeneutica: interpretiamo.Ma vien fuori il free jazz, non una orchestazione sinfonica. Quale interpretazione è giusta?Ha più ragione Heidegger o Levinas quando discutono dell'Eseere, dell'esistenza e di argomenti importanti ad esempio del rapporto con l'etica? Heidegger è caduto nell'errore di diventare nazista, anche se per poco tempo.
Intendo dire che una filosfia non esenta da errori pratici, anzi bolla la teoretica, in questo caso di Heidegger, quanto meno di "ambigua".


Alla "polemos" Mauro(Oxdeadbeef) Sgiombo,
pacifichiamo chiarendo:
Sgiombo non è un materialista, direi un naturalista -empirista- comunita engelsiano che stima molto Timpanaro.
(Ho inquadrato almeno sufficentmente Sgiombo?) Apassionato fra l'altro di filosfia della mente ha sempre sostenuto che il cervello materiale non corrisponde affatto alla Mente (infatti ritiene che quest'ultima  esista) e' un dualista (cervello da una parte, mente da un'altra parte).

Il problema è che la scienza sperimentale moderna è diversa dall'empirismo, la fenomenologia, è diversa da entrambe è nessuno a tutt'oggi è capace di dire ontologicamente(,una cosa, ente filosficamente, che"è"), prima ancora della  procedura gnoseologica(conoscenza.
Che cosa è la mente, che cosa è la coscienza,(ma anche psiche, anima ,spirito) quali sono i loro contenuti chiari e distinti, perchè esistono intuizioni, intenzioni, una logica a priori, magari rudimentale (è innata?) come nasce la necessità lingusitica di relazionare con il mondo(prima ancora con i nostri simili umani, prima ancora di relazionare con noi stessi e quindi la "nascita" di una consapevolezza).Tutta questa zona fondamentale che è ontologica fra il dominio fisico materiale(cervello) e quello mentale(metafiscio?) è una zona grigia..
Si ì spesso con disnvoltura passati all'apprire della mente direi.Anche quì come tutta la nostra conoscenza nasce da una tautologia, da un'evidenza, verso cui ci "fidiamo".Se non conosco la mente allora studio le sue relazioni(gli effetti), quindi studio la linguistica, i segni i simboli, le signifcazioni: ma perchè?Nessuno conosce la mente, ma si conosce meglio oggi come condizionarla.

Il nobile tenttivo di Kant, e cerchiamo anche di capire il suo tempo storico privo di molte scoperte neuroscientifiche o sul cognitivismo, ecc.
è collegare l'uomo alla realtà con una scientificcizzazione filosfica, vale  dire procederre con gli argomenti filosfici ma con una procedura scientifca. ora che sia giusto o sbagliato, o in parte giusto e in parte sbagliato è al vaglio da più di due secoli

Quindi facciamo un pò di chiarezza.

Ripartiamo dalla metafisica speciale di cui parla Kant nella sua dialettica.

DIO, ANIMA, MONDO.

per te queste tre idee, sono correlabili a livello ontologico.

Partiamo dalla nozione che ci accomuna certamente, ossia che DIO, è l'esistente (visibile e non). Direi che è l'ontologia fondamentale. Ma per essere logia dell'ontos, ossia discorso sull'essere, abbiamo bisogno di introdurre termini medi.
Ossia le idee come evincibile da Platone (o almeno quella tradizione sotto cui lo pseudonimo Platone converge, perchè sennò si impazzisce se si pensa che era una sola persona). E da Hegel (? non saprei con sicurezza, ma direi che dovrebbe essere così).
Che diventano così i nemici, che hanno dato il "mezzo! con cui parlare dell'Essere.

Quindi che sia un iperuranio, o la filosofia (il sapere) alla fine della Storia (cristiana), sempre di un idea si sta parlando. anche se ovviamente dell'Idea con la lettera maiuscola.
E che io chiamo l'originario.

Il problema è ora qui di coniugare ciò che incontrovertibilmente è (e quindi a mio parere oltre platone, e con hegel, l'idea è un mezzo, non la verità, come la manualistica riporta) con le idee di mondo e anima.

Se l'Idea è ciò che è ontologico, capisco il problema, e come mai interagisci con chi snobba lo spirito.

Anima e Mondo, ossia Mente e Cervello.

Che l'Anima sia animata da Dio e non dal Mondo è questa la grande questione.

Ovviamente in un Mondo dove Dio è morto, capisco benissini che i cani dell'impero come li chiamava anche Preve, ossia i cinici, i prezzolati; facciano a cazzotti per dimostrare che la mente è il cervello, ossia il monismo riduzionista della filosofia analitica.
In realtà come la italia theory ha ampiamente esposto (R.Esposito,G.Agamben) si tratta di mordere l'osso e non più l'anima, essendo l'anima già fagocitata dall'ideologia (Levinas arriva con un giro di ritardo, ovviamente se letto in maniera occidentale, con le cazzate sulla responsabilità).
E' proprio tramite il principio di responsabilità che si uccide la gente....sveglia!
Ossia si tratta di trattare DIRETTAMENTE i corpi.

DEVE esistere una teoria che la appoggi.

I filosofi che io chiamo robot, non sanno fare di quest conti, perchè troppo complicati per loro.
I conti è meglio farli in tasca agli altri.
Da qui allo smantellamento del wellfare, e alle prossime torture il passo è breve (fratelli d'italia purtroppo tra buone intenzioni e buone leggi, ci ha già messo un bomba, fortunatamente non votata...ma quanto durerà? visto che anche il 5stelle dice che la scienza...ossia il monismo riduzionista, dice la verità????

Ora fatta la solita nojosa sparata politica, rimane il problema che se il mondo è tale come è tale, allora come mai questo stato di cose, che non possiamo non dire ONTOLOGICO, ossia le cose stanno come stanno, si votano cose come stanno. Si rende legge, ossia ESISTENTE, Mondo direbbe il buon Sini, nella sua accezione più ampia, di costumi dovute ai gesti.
Norma.

Possiamo dire che le norme non sono ontologia?

E allora come potresti uscire da questo impasse?

O forse questo delirio di desiderio di morte, che chiamiamo per comodità, capitalismo è ciò che è vero e dunque Giusto?

No perchè non mi pare che queste idee ti abitino, io vedo un grosso problema a vedere il Mondo come cervello.

Il mondo è la rappresentazione, ma la rappresentazione di un anima, ossia di un soggetto che si determina certamente tramite il suo oggetto, i suoi oggetti, ma necessariamente anche tramite il fatto, che DIO esiste, che vi è un esistente che non è visto.

Non il ribaltamento della questione ossia che il soggetto, è un oggetto, sebbene di carattere aleatorio, vedi le teorie di sfondo, e di progressiva determinazione, intenzionale, come se un DIO ci formi.
Quindi intenzione non dell'uomo ma del suo Burattinaio.

La fenomenologia di Husserl è sbagliata.

Quella di Heidegger si rende conto che invece non esiste alcun intenzionale, l'intenzionale è forse lo scontro tra la radura dell'esisitente e l'esistente stesso, che medianamente è l'uomo, ossia l'unico oggetto che la PENSA.

Ossia è il soggetto che pensa, non Dio.

Dio si da negativamente, la sua Legge è solo tramite la negazione in atto, delle ideologie delle comunutà.
Ossia si dà come negazione dell'ideologia, come Abramo ha capito PRIMA DI TUTTI, e per PRIMO. (ossia il popolo eletto).

La legge è rispettare da SOGGETTO, il DIO eveniente, che viene, non che si DA' prima.
E' vivente il DIO, proprio ontologicamente, come è vivente la sua datità come essente, ovvero vivente.
Quindi ovviamente DIO è l'UOMO, ma era così anche nella tradizione giudaica.

Non è che Nietzche non l'avesse capito! DIO è morto, si intende che è morta la sua ideologia, ossia che ora abbiamo a che fare con il vero DIO, che annichilisce, e a cui rispondiano tramite la comunità.
La comunità è però dei viventi soggetti. Dei soggetti che scelgono.
Non della SCIENZA; ossia di cose che non esistono, e che sono il cammuffamento dell'arrivo del nichilismo.
Il monismo è il nichilismo.


Che l'ente sia è uno degli errori alla base.
DIo è, l'uomo è, il MONDO NON è. Il mondo sembra, è sembiante. E' il NOUMENO.

Questa è la mia posizione.

E le domande che mi vengono pensando ad un possibile intreccio con le tue soluzioni, che dubito siano saltate fuori parlando con gli altri (i robot dell'ontologia).
#2078
Tematiche Spirituali / Re:Esoterismo religioso
09 Aprile 2019, 06:02:41 AM
Non penso che l'esoterismo sia legato alle possessioni.
Gli spettri esistono come ampiamente registrato in psichiatria.

Come a dire che le teorie del fantasma, celino quasi incosciamente nel termine scelto, verità inconsce.

Questo però dice anche che siamo noi a metterle in scena, a rappresentarcele.

Credo che la sfida filosofico esoterica risieda nel dominio cosciente della rappresentazione, ossia del doppio nodo tra conscio e inconscio.
In questo senso non credo siano di origine materiale, bensì spirituale,

Naturalmente esistono (su Milano stavolta) leggende esoteriche (le ho trovate su Youtube, ma anche su facebook vi sono persone che si interessano.) e per la maggioranza riguardano proprio storie di fantasmi.

Si narra per esempio che vi sono vie trafficate abitate in precedenza da fantasmi, oggi non ne senti alcuna presenza.

Come scacciati dal caos, forse è inconscia questa paura dei veneziani di perdere i propri fantasmi nel caso di riapertura dell'isola.

Probabilmente schiacciati dal turismo dilagante nella città, i luoghi magici, si dice siano molto meno magici.

Comunque del "velo" presente a Milano, non credo dipenda dal livello di caos, anche se forse incosciamente il forum tenta di darmi questa risposta.

Ripeto l'esoterismo è di fatto la Cabala. Le possessioni riguardano l'inconscio e chi le invoca rapprentandole spiritualmente.
Il contraccolpo reale, è dovuto alla forza psichica, che sembrerebbe avere connotati materiali. Ma appunto sembianza, non realtà.
Gente che muore è per via del contraccolpo (la letteratura classica è imbevuto di questa "conoscenza"). In questo senso, credo anche qui valgano le raccomandazioni generali.
Ossia evitare di andare a Poveglia!    

Grazie ancora dei contributi.
#2079
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
06 Aprile 2019, 01:26:27 AM
Citazione di: tersite il 06 Aprile 2019, 01:09:48 AM
da qui in poi ci si divertirà davvero.
Arrivano le intuizioni e riapre il teatrino dada\numerologico\illuminato...avanti c'e' posto...

Ciao Tersite, non ho ancora letto le tue argomentazioni, comunque risponderò anche alle questioni analitiche americane, anche se di base la soluzione di sgiombo mi piace, dualismo monista, usando l'accetta sulla questione tutta sua, sebbene filosofica (occam, hume etc).

Ora vado a nanna. Comunque dell'"illuminati" nessuno mi aveva ancora dato! del dadaista sì! che vuoi farci!
La numerologia (biblica) è cosa seria, scientificamente basata.
A Tel Aviv il dibattito UNIVERSITARIO è già da tempo e ampiamente iniziato.
#2080
Tematiche Spirituali / Re:Esoterismo religioso
06 Aprile 2019, 01:15:11 AM
Citazione di: paul11 il 23 Febbraio 2019, 18:42:03 PM
M.Biglino, rientra in un aspetto relativo in quello che ha scritto uno studioso ebreo che conosce il Talmud orale: COMPIVANO ESPERIMENTI GENETICI.
La parte cosiddetta "divinatoria" come la Gemiatria che è la trasformazione delle lettere in numeri o lìalbero sefirotico letto e interpretato in diversi modi, così come prendere ile lettere di ogni capoverso dal testo ebraico che forma nuove frasi, ecc, è altro.
Per me l'esoterismo è la VERITA' che poi è stata interpolata.
La verità del termine ECCLESIA in greco antico ha come signifcato ASSEMBLEA e non CHIESA come hanno orami trdotto il celebre passo in cui Pietro dove fondare la CHIESA. qualcuno ha autogiustificato una stutzione clericale che nè ISlam e neppure ebrei hanno.Gli Inam e i rabbini sono altro dai preti e dalle parrocchie.

Biglino era il traduttore ufficiale su committenza del Vaticano per le edizioni Paoline.Quando si è "messo in proprio" ha comnciato a tradurre in modo "letterale", non il greco che non c'entra nulla, ma l'ebreo antico.La polemica con l'estensore del post da me citato, che è un ebreo che ha parecchia conoscenza, ma ovviamente fa apologia,è sui termini tradotti e sulle frasi che ovviamente cambiano di senso.
Quì entriamo nella Tanak, nella Torah e saltano testi interessentassimi cone l'Enoch slavo, e d etiopico, perchè è quì che si narra di Vigilanti e Angeli caduti.Il Tabernacolo della Sancta Sanctorum del Tempio di Gerusalmme, la stessa Arca di Noè. l'Arca dell'Alleanza erano dispositivi altamente tecnologici e lo si intuisce leggendo attentamente la Bibbia, tanto che interessò un certo Isaac Newton.
Perchè quì YAWHE  detta con tanto di numeri e misure come dovevano essere costruite.Ed è famoso il fatto che chiunque toccasse l'Arca dell'alleanza morisse fulminato sul colpo.

Allora c'è un'altra storia, la risposta è sì.Ma sono spariti testi fondamentali, finiti in mane private, di Sette, di Confraternite,
Itesti casualmente scoperti di Qumran,finiti in mercatini mediorientali, sono dimostrazioni che reperti archeologici o testi antichissimi viaggiano da mercanti a privati.Moltisimi testi vedici sono stati letteralmente rubati dalla dominazione inglese in India.Napoleone ha fatto la sua parte in Italia.,

L'esoterismo che sconfina nelle dottrine ermetiche è una cultura altra che è ovviamente diversa dalla cultura"ufficiale" e quindi scomoda.
La mia più che ventennale ricerca narra di una storia diversa e bisogna fare continuamente confronti con le diverse tradizioni e con i relativi tempi cronologici.
Ma sappiamo, tanto per dire della cultura e tradizione orale, che nè Confucio, nè Buddha, nè Lao Tzè, nè Zarathustra e neppure Gesù, scrissero di loro pugno........nulla.Stiamo parlando dell'intero sistema spirtuale e religioso che venne dopo il passaggio di una scienza antica orale da generaziona generazione.Questi personaggi celeberrimi appaiono quasi tutti attorno al Sesto secolo avanti Cristo.
Quì appaiono orfismo e pitagorismo e guarda caso quì nasce la filosfia greca con il Frammento di Anassimandro.
E' casuale che questo secolo fu di spartiacque per l'intera storia dell' Umanità?



Non ho capito l'ultimo pezzo. Ti riferisci all'età dei Pesci?
Comunque forse l'età dei Pesci, è la rielaborazione del lutto (enochiano)
di quello che è successo. di terribile, nell'età infausta dell'ariete. (caduta luciferina?)
Comunque se sono vere le pre-cognizioni, l'età dell'acquario sta già per finire.
Molti credono che siamo appena entrati nell'era dei Pesci...ma ovviamente si sbagliano.
Il Pesce (d'oro) è già passato.

Sono molto dubbioso sulla questione del geneticamente, proprio ora che abbiamo scoperto i geni, viene fuori la questione del genismo? Mi pare che il genismo sia solo un tentativo di questa età utilitaristica, appunto acquariana...è evidente!

Per quello che mi è dato vedere, ho visto fiamme e oscure nuvole. Un pianoro.

Io ero lontano e piangevo. Piangevo questa umanità, sempre alla mercè.

Ma ormai il dado è tratto ho dato la parola.

L'arca non entra nei miei pensieri. Comunque se le narrazioni sono vere. Il suo potere è immenso. Io credo che non esistesse. Credo che fosse un entità astratta. Non a caso il terzo tempio (di salomone) che ha da tempo perso l'arca, è di nuovo in SE' l'arca. Protezione sempiterna del popolo ebraico (e quindi delle nazioni...o almeno avrebbe dovuto essere...forse nella nuova era quella del capricorno).
Seguendo la teologia negativa per me è ovvio!!! Non ho dubbi.

Passeggiando per L'Aquila se ne ha la certezza.

Interessante sono le sequenze sonore, quelle mi pare sono l'unica cosa che rimane, in tutta la tradizione, proprio a partire dal pitagorismo anche in occidente.

Sul sito del collemaggio ne trovate la spiegazione, dopo che la chiesa cattolica approfittando del terremoto ha corroto il luogo esoterico. mi riferisco alla chiesa templare di collemaggio ovviamente.

sto leggendo il mio primo testo sui templari a proposito!!! ;)

E sto scoprendo che pure qui a milano ci sono! eccome se ci sono (i luoghi esoterici).

Non li sento però! sento solo il cavaliere Ambrogio. (okkei ai + noto come sant'ambrogio)

Il fondatore ideale non a caso! Tu mi puoi suggerire qualcosa di Milano Paul? Ormai mi fido della tua onniscenza  ;)  (non si sa mai!)
#2081
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
06 Aprile 2019, 00:49:22 AM
Citazione di: paul11 il 04 Aprile 2019, 13:39:26 PM
...e ti risulta che Hume credesse ad una "buona morale", basata sul "buon uomo di natura"? A me risulta tutt'altro .

I fondamenti di un etica incentrata sull'uomo è falsa. In filosofia politica, per rimanere nella modernità, basta studiarsi tutto il dibattito sul pensiero giusnaturalista o diritto di natura, superato dallo storicismo con Hegel.
Ti risulta che Marx traendo la dialettica da Hegel "pacificamente" possa il proletariato vincere contro il capitale?

Laddove non esiste una cultura ontologica che possa limitare l'uomo, lo fa la legge umana istituzionale  basata sulle convenzioni e sulle sanzioni  non traggono origini certamente dal buonismo comportamentale umano.

Levinas fa l'errore di non costruire un'ontologia che possa sorreggere la sua bellissima argomentazione.
Se per lui l'Essere può essere nulla e la verità nascondimento, ognuno del mondo vede e vive secondo la sua pancia,detto in maniera molto schietta.

Ciao Paul ho fatto un salto in avanti, mi manca la parte intermedia, anche se vedo come al solito che la faccenda (mai che si parli di pensiero) si è di nuovo incancrenita nell'analitica americana, mente corpo verita e cazz'altro. Oltre al senz'anima Sgiombo sè aggiunto pure tersite.....andiamo bene....nuovi robot nel forum, potrebbero benissimo essere dei BOT che partono in automatico, appena leggono le parole chiave della metafisica speciale, mondo anima dio.

Ovviamente quella parte non mi interessa minimamente.

Forse sarà la presenza di davintro, ma perchè a levinas mancherebbe la parte ontologica?

D'altronde qua nel forum si parla di fenomenologia, ma un conto è quella astrusa husserliana, un conto quella vivente heideggeriana.

Ontologia heidegeriana, è fenomenologia heidegeriana, per esempio.

Intendi forse questo?

Comunque Levinas è uno dei pochi che segue Husserl, non a caso anche lui si rivolge alla matematica per creare un sistema che matematico non è (quello gnoseologico che pretende di fondare il soggetto, nel caso di Husserl finalmente trovate un audizione seria fatta non a caso alla normale di Pisa, la miglior università per distacco, proprio su Husserl. E che testimonia ancora una volta, come intuisca subito quale è il punto del filosofo, ossia che non è questione logica, quanto analitica, ma nel senso proprio che l'analitica è vivente. Il che è ridicolissimo, nessun matema è vivente, è l'uomo che lo suppone...buon husserl !!!salvo svegliarsi alla fine della vita con la questione della crisi delle scienze, chiaramente influenzato dall'allievo nel frattempo caduto in disgrazia).
Ma su questo credo che la questione ghematrica della Torah abbia un eco, non leggibile dal filosofo mediocre moderno.
Voglio dire anche qui....mi descrivono un Levinas occidentale, ma Levinas era ebreo.
La questione va letta su ben altre problematiche, per quel che mi riguarda superiori!

Temo che l'errore, se di errore vogliamo parlare sia quello di aver ribadito il patriarcato come necessità per la comunità-

Io sinceramente non vedo comunità reale, relazionale, al massimo comunità politca in quei termini. (principio di responsabilità etc....)
Ma in quel caso siamo dentro l'ideologia, e non fuori come si addice alla filosofia!!!

comunque mi rimane il dubbio sul tuo intervento, Ciao!
#2082
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
06 Aprile 2019, 00:07:59 AM
Ciao Mauro
Ciao Paul

Rispondo ai vostri post iniziali.

A mio parere la questione dell'altro, non è la questione dell'altro da me,
in quanto di fronte a me, quanto quello dell'Altro con la lettera maiuscola.

Ossia del grande fratello, dell'ideologia, in una sola parola della metafisica
Platoniana, che crede che l'essere sia il diverso.
Ma se il diverso è tutto ciò che è essere allora anche il diverso è l'uguale.
Ciò che è altro diventa Altro. Ossia idealizzazione monista.

Questo tema è chiaramente lacaniano. Bisogna recuperarlo.
Mi spiace che non lo abbiate ancora fatto in tutti questi anni.

Il sintomo dell'Altro nell'altro, è l'ossessione paranoica, ossia la paranoia.

Fra i suoi fantasmi quello del divoramento (essere divorato), è uno dei
possibili. A vedere tutti i film degli zombie, in questi mesi anche nella
nostra pubblicità è comparsa. Capiamo già meglio lo stato di esasperazione
a cui siamo arrivati.

In realtà il cannibalismo ha un origo ben più complessa, ha ragione a tirarla
in ballo Levinas.
Leggendo Freud, è esattamente il totemismo animale.
Siamo proprio alle radici della questione filosofica, quella vera, quella
ancora da scrivere.
Mi lasciate sempre in un isolamento assordante.
I vostri silenzi sono assordanti.

E' stato di nuovo Agamben, dopo aver scoperto la legge del Basiliscus come
la legge della gerarchia (e vallo a spiegare ad un ebreo, lo negherebbe, pur
di fatto egli facendo del sacrificio la sua Missione).
Ad aver scoperto il mostro come la legge del cristianesimo.
La belva che mangia di nuovo....

Ripeto a me non interessano tanto queste spettografie, mi interesserebbe andare
avanti: nessuno lo sa fare.

Per quanto riguarda l'ebraismo, che come sapete sto studiacchiando, mi pare
sempre più evidente che sia la teologia negativa a fondarlo.

Ora è evidente che il Dio ebraico è l'opposto del Dio cristiano.
Il primo è nascosto, il secondo si è rivelato.

Ma la vera rivelazione anche nel cristianesimo se inteso in maniera corretta.
Non è tanto nella sua teofania, quanto nel suo messaggio ugualmente di
teologia negativa.

In questo senso chi è veramente contrario è l'idolo dei vari Platone e Aristotele
a dover essere smantellato.

Ma penso che l'idealismo (kant e hegel) e Nietzche ci abbiano già pensato
loro.

Ora questo è per dire che il nichilismo non va negato con il principio di
responsabilità (non cannibalizzare l'altro, nel senso etico di Levinas).
Quanto guardato in faccia nel suo abisso più profondo.

Il primo a partire è stato Nietzche (è evidente che Kant non l'abbia mai fatto
non a caso anche lui ci relega nella responsabilità, ma temo anche Hegel, che
fugge di fronte al suo stesso pensiero, come la maggioranza di noi pochi che
lo capiamo) il secondo ....il secondo deve ancora venire! heideger
ha preferito aspettare alla riva. Altri addirittura ci hanno costuito un sistema.
(decostruzionismo e scemenze simili, sebbene utili).Per restare su quella riva.

Attenzione lo stesso Lacan non l'ha fatto. E' molto difficile uscire dal soggetto.


NB (esulante il 3d)
Per dare un aiuto agli aspiranti filosofi, consiglio come primo passo: di pensare, sottolineo pensare, non razionalizzare, che l'esistente non è l'Ente.
Mi pare che su questa fenomenologia Heideger ci abbia lavorato su molto.
Quando sento dire che la filosofia greca si è dimenticata dell'essere, mi arrabbio.
Non l'essere, bensì l'esistente.
Ciò che vive, il corpo vivente.
Se non capiamo questo non possiamo andare veramente avanti,
#2083
Il problema della guerra tra scientismo e religione, è una questione molto americana, che però non considera minimamente che la scienza non solo è il nuovo monoteismo, ma che esattamente come le scuole precedenti, ha la necessità tutta umana (e per questo religiosa) di smantellare fino alla distruzione se possibile, o semplicemente all'umiliazione il suo avversario.

Goulding sicuramente è meglio di Darwin, ma esattamente come il secondo la sua visione teista del mondo è evidente in numerossisime e per illeggibili testimonianze di isteria a sfondo paranoico. Nè più nè meno che quelle del "gemello" Monod.

D'altronde la firma congiunta dei populisti (lega e 5stelle) per dare credito alla scienza senza nessuna remora, già dà l'idea come sia una manovra dello stato paranoico in cui (non) viviamo.
Perchè c'è bisogno di una firma ad una evidenza che dura de centinaia d'anni nel mondo Moderno. Potrebbe essere la seconda domanda ai più tardi.

Ma ovviamente la sintomatica è solo una delle varianti infinite della fantasmatica teista, moralista, cattolica e cristiana fino al midollo.
Su questo leggasi sturadandosi il cervello Nietzche e le sue infinite martellate all'ideologia imperante.
#2084
Non ho letto l'intero intervento perchè troppo lungo e poco filosofico nella sua stesura intellettuale.

Comunque so benissimo di cosa si parla. Si tratta dei BIG DATA. Come anche tu hai sottolineato coinvolgendo altre aziende.

Il problema filosofico alla base è però quello ideologico: ossia quale è l'impianto su cui si regge questa duplice relazione fra servitori, che si fanno asservire e padroni, che non sanno come simbolicamente re-imporre la propria superiorità identitaria. (identità. sto leggendo l'ultimo libro di fukuyama, e essendo un assiduo uditore di zizek, so benissimo che il dibattito intellettuale, è ancora legato a motivi liberali, come se questi esistessero)
Ora secondo la filosofia idealista non è per niente una questione di identità, ma anche se rimanessimo nel povero di concetto dibattito quotidiano, la mera riproduzione della narrattiva degli attacchi e dei contrattacchi, mi pare una sterile prova di immaturità.

Perchè è chiaro che se il movimento liberal contro i big data, ha una visione aziendale, anch'esso in realtà non fa che ri-testimoniare la necessità dei big data. (proprio perchè ciò che è liberale è in realtà fascista)

Nessuna intellettualità, nessuna razionalità. Come al solito nei secoli dei secoli. AMEN
#2085
Tematiche Spirituali / Re:Esoterismo religioso
23 Febbraio 2019, 01:40:40 AM
Anzitutto vi ringrazio delle risposte, non credevo di averne.  :-[

Non ho ben capito la storia della pianta e della luna cosa c'entri con le tradizioni mistiche, mi ha inquietato non poco la cosa. Lo prenderò come uno strano monito. nel caso non fosse un monito: Certo non sto parlando dell'ultimo arrivato che si mette a parlare di cabala, senza capire prima da dove viene.Da cosa origina. 

Temo sia così Kobayashi (grazie! la cosa più evidente che ho davanti agli occhi, ma non la vedevo!grazie veramente). Quindi io mi sto riferendo alla tradizione culturale più che a quella degli obiettivi. Non sapete che liberazione! 

Infatti e rispondo a Freedom il mio motivo è di capire il mio obiettivo. Infatti non lo capisco. Quindi non saprei esporlo, e comunque sia capisco benissimo che non lo si può fare (nel caso lo capissi). Cioè in realtà già lo so, visto che è lo stesso che Jung cercò con il libro rosso. Solo che il mio è un altro.

TI ringrazio della citazione di Shalom Paul. Sopratutto perchè conferma quello che solo per intuizione e senza saperne niente penso dell'astrologia, e cioè che sia legato proprio al Libro. (il che però sinceramente, visto che è la prima volta che ne ho una testimonianza, mi mette un pò in agitazione). 

Di Biglino invece ho già ascoltato diverse conferenze. Ma lui insiste tantissimo che il significato delle frasi è quello greco della bibbia dei 70 e non quello presunto delle bibbie ebraiche e aramaiche successive (e che invece a me presunto non sembra, è ovvio che è quello! e quindi al suo interno vi sono anche tutte le tradizioni mistiche)

Ma è la ghematria a darne il senso. Alterazioni del DNA? io credo invece che parlino di cose esoteriche.
Non che vada troppo lontano Biglino. In realtà è veramente a pochi passi dalle mie intuizioni, il fatto è che quei pochi passi sono proprio da intendere a livello di un altro livello di pensiero, non scientifico.
La fissazione del materiale mitico a modelli contemporanei, neuroscientifici è chiaramente negli studi di tante persone.
La ghematria che diventa fisica per esempio. è vero che ci sono delle corrispondenze incredibili, con il mondo fisico. ma io le penserei in maniera diversa, spirituale diciamo.

Bisogna filtrarle tramite i sapienti della filosofia occidentale e i mistici ebraici, che hanno capito la teologia negativa. (Maimonide?)