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Messaggi - viator

#2086
Salve Sariputra. Citandoti : XXXXX-Tu dai delle tue definizioni dei termini che sono personali, del tutto legittime, ma magari non è quello che s'intende comunemente con quei termini e questo, ovviamente, rende più difficile intendersi. La riflessione riportata è profonda e ricca di spunti. Certo , se c'è "avversione" a prescindere...-XXXXX
Con quello che si intende comunemente con certi termini (soprattutto con i più profondi di essi) si fa conversazione e confusione ed anche (non qui) chat, chiacchera, gossip......................
Se tu consideri utile mettere in pila testi sacri e dizionari per poi sedervi contemplativamente sopra, circondato da cartelli "vietato reinterpretare", io preferisco dire la mia a rischio di non venir capito. Cari saluti.
#2087
Salve Sariputra. Citandoti cosa e chi hai citato qui sopra : ----- "Quasi invincibilmente, quando si parla di creazione, si situano le cose nel modo seguente: da principio, non c'è nulla, eccetto Dio, che è sempre esistito; e questo sempre significa una durata interminabile, nel corso della quale, a un momento dato Dio ha posto l'azione creatrice, e il mondo è stato tratto dal nulla, che si trovava come anteriore al mondo e come soggiacente a Dio. Ora tutto ciò, se vi si riflette, non è che una serie di manifeste aberrazioni, almeno quando si prendono le parole nel loro senso proprio. Si parla come si può--------

Però occorrerebbe parlare come si può dopo aver riflettuto un pochino, non annaspando teologicamente circa il nulla.
CREARE non significa trarre dal nulla, fatto ovviamente impossibile sia a livello scientistico che filosofico che fideistico.E' il significato del verbo CREARE che non viene esaminato per trarne una ragionevole DEFINIZIONE.Senza consultare iperfuorvianti dizionari !.Invece la "gente normale" è incapace di riflettere e parlare senza leggere testi altrui o consultare dizionari.
CREARE = "Rendere ora riconoscibile ciò che in precedenza comunque esisteva senza risultare riconoscibile".
Dio (se lo si vuole credere) creò il mondo estraendo da sè una parte di sè stesso e rendendola manifesta a chi, riconoscendola come apparentemente separata da un Dio che non voleva manifestarsi palesemente, la chiamò CREATO. Saluti, omaggi e benedizioni.
#2088
Salve Dubbioso. Volevo EVENTUALMENTE aiutarti nella tua ricerca di lumi segnalandoti - se già non lo conosci - l'esistenza del sito-forum CATTOLICI ROMANI http://www.cattoliciromani.comforum.php?s=4fc64d9a382ce082286f487bd0524f43
..........del quale non riesco però ad attivare il link come url soprastante poichè in questi momenti Logos ha dei problemi di editazione dei testi.

Dovresti comunque facilmente rintracciarlo con la ricerca di Google od altri "motori di ricerca". Saluti cordiali.
#2089
Salve Sariputra. Citando ciò e chi tu hai citato : ------- "L'esistenza è sempre considerata un bene e la non esistenza un male"-------. (risulta sempre più difficile scrivere con la funzione "EDITOR" che ora appare ed ora scompare !!).

Una affermazione del genere è rispettabilissima per chi SENTA certe cose, ma dal punto di vista filosofico è  una bella castroneria.
L'esistenza sarà sempre considerabile come più ci piace, ma la NON ESISTENZA non può rappresentare nulla, visto che consiste nel nulla o quantomeno nella mancanza di qualcosa. Saluti.
#2090
Salve Dubbioso : Citandoti : "ll mondo e il creato erano perfetti prima del peccato originale,  voi cosa ne pensate? Intendo i carnivori come vivevano,  i leoni erano erbivori?"
Perfezione significa "stato delle cose non migliorabile" cioè una condizione dalla quale si può uscire solo quindi "togliendovi qualcosa" per farla diventare non più perfetta. (è l'imperfezione che manca di ciò che serve per essere perfetta).
Se il mondo fosse stato "perfetto" prima del Peccato Originale, significa che non si sarebbe potuto aggiungergli quel qualcosa (il Pecc.Or).
Perciò, se è esistito un Pecc.Or., significa per forza che prima di esso Pecc.Or. il mondo era IMPERFETTO.
Nel tuo candore poi tu colleghi il vegetarianismo alla bontà e la carnivorità alla violenza. Santa Madonna!!! Ma tu non pensi che le piante possano soffrire venendo strappate e divorate ?. Saluti.
#2091
Salve Sariputra. Il fatto che si sia nella sezione "Spiritualità" secondo me significa che chi interviene dovrà portare del rispetto alle altrui opposte convinzioni (come ovunque), non che la Sezione sia riservata solamente a chi crede in una qualche definizione di SPIRITO (che tra l'altro è concetto da moltissimi invocato ma da nessuno mai definito - giustamente, essendo lo spirito l'espressione dell'irrazionale puro ed indescrivibile).
Quindi che si fa ? Consigliamo ai fideisti di non accedere alla sezione "Scienze e Tecnologia ?. Saluti.
#2092
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Voto segreto
20 Febbraio 2020, 14:56:26 PM
Salve Eutidemo. Riprendo l'argomento citandoti :"Sì, adesso è più chiaro: ad eleggere il PDC dovrebbe essere "tutto" il personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze ed il Governo.
Però:
- i primi tre sono comunque da considerarsi, in senso lato "impiegati pubblici", in quanto "nominati" per "pubblico concorso";
- mentre il quarto (il Governo), almeno attualmente, non  è composto "impiegati pubblici", ma viene nominato dal PDC e dal PDR.
Non capisco come farebbero il PDC ed il governo a nominarsi a vice"

Come non capisci ? Tutto il corpo del Potere Esecutivo (escluso ovviamente PdC e Governo) elegge il PdC il quale sceglie i componenti del "proprio" Governo.

"In ogni caso, secondo me, il tuo sistema ha la pecca di ignorare l'aspetto degli "interessi politici" delle varie diverse "classi" (o, quantomeno, delle "categorie") che compongono una complessa società moderna; le quali, oltre che l'interesse generale, hanno a cuore soprattutto il loro particolare interesse di "classe" o di "categoria".
Per cui un PDC (ed un governo?) eletto dal personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze, farebbe precipuamente gli interessi degli appartenenti all'apparato burocratico, e non certo quello degli operai, dei contadini, dei lavoratori autonomi ecc."

Quella che per te è una pecca per me è una virtù che si chiama "trascurare i particolarismi". Nessuna delle categorie che hai citato rappresenta una maggioranza, ed il NUOVO Sistema deve badare alla maggioranza dei cittadini, cioè a fare ciò che serve a tutti senza guardare in faccia a nessuno. Infatti l'Utopia sarebbe questa. Ho comunque già spiegato che gli interessi particolari, se trovati utili dal Potere Propisitivo e se poi considerati leciti e condivisibili dal Potere Legislativo, diventeranno tutelati dalle LEGGI che verranno da quest'ultimo approvate e dal Governo (si spera) applicate.

"Dubito molto che gli appartenenti all'organico burocratico esprimerebbero l'"interesse generale" al di là dei loro interessi particolari; e che, non eletti ma vincitori di pubblico concorso, sarebbero abbastanza consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi dell'intero Paese.
Basta vedere come sono consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi di chi fa la fila, gli addetti agli sportelli di un "front office" pubblico.
Tu auspichi una sorta di "Travetocrazia"!".

Ho già spiegato il perchè – secondo me – gli operatori dell'Esecutivo non sarebbero in grado di ricavare particolari benefici di Categoria. Tra l'altro tutte le risorse (leggi finanze) di tutti i Poteri verrebbero attribuite e distribuite dal Potere Arbitrale, non certo dal Governo, da un Ministro delle Finanze o da ciascuno degli altri Poteri.
Gli operatori dell'Esecutivo entreranno – come ora – per concorso e quindi "da ignoranti" delle loro funzioni, ma questo succede per tutti i lavoratori, vista l'incapacità formativa di qualsiasi scuola pubblica. E' chiaro che quella che dovrebbe fungere collettivamente per costoro sarebbe il livello medio di esperienza e di tempo di permanenza nelle proprie funzioni.
Se  poi la "travetocrazia" insisterà in certi comportamenti che conosciamo e che non ci vanno bene, i cittadini-propositori e le loro Associazioni (dimenticavo di dire che il Potere Propositivo di occuperà anche di Diritti del Cittadino – Diritti Sindacali – Diritti del Consumatore e dovrebbe venir dotato di potenti strumenti di sanzionamento immediato di certi comportamenti pratici dell'Amministrazione Pubblica e degli oligopoli-monopoli).......avranno a disposizione appunto l'Istituto della Censura verso i Poteri i cui membri non rispettano i propri doveri.

"Per il resto, sono perfettamente d'accordo che essere indipendenti non significa essere al di sopra delle Leggi; ma per questo, mi pare che già esista un Ordine Giudiziario.
In cosa i Censori differirebbero dai Giudici?".

Il Potere Giudiziario ed i Giudici si occupano e continueranno ad occuparsi di Diritto Civile, Penale, Costituzionale, Amministrativo, cioè delle relative controversie e dubbiosità. La Censura consisterà in una funzione facoltativa gestibile unicamente dai Vertici (cioè da una certa qual superiore struttura gerarchica di Potere) di ciascun Potere e rivolta a "sanzionare", secondo meccanismo che ho già separatamente illustrato in "Deliri onirici", il comportamento degli altri Poteri, nessun singolo atto dei quali risulterà impugnabile da un Potere diverso, ma il cui – ripeto – comportamento complessivo dovrà trovare la non opposizione (cioè la non-censurabilità) di altri Poteri, NESSUNO DEI QUALI – DA SOLO – POTRA' DESTITUIRE IL VERTICE DI ALTRO POTERE, occorrendo per ciò il concorrere di un minimo di 5 "censure" poste in essere da un minimo di 3 Poteri diversi.

"Quanto al fatto che le proposte di revisione costituzionale dovrebbero risultare esprimibili dal Potere Propositivo, da quello Legislativo e da quello Rappresentativo, ma che solo i due ultimi poteri appena citati però dovrebbero prenderle in esame ed approvarle o respingerle in seduta comune o comunque in reciproca concordia, va benissimo; ma con quale tipo di maggioranza "qualificata" e con quante "votazioni"!"
Questo è un aspetto che io considero di dettaglio puramente "tecnico" e che comunque non ho affrontato e non intendo affrontare per il momento.

"Ed il popolo potrebbe esprimersi al riguardo con un REFERENDUM (istituto da te completamente ignorato)?".

Già ora (e secondo me giustamente) la Costituzione vieta quesiti referendari aventi per oggetto la struttura della Costituzione stessa. Dovrebbe continuare ad essere così, mentre in tutti gli altri casi l'Istituto Referendario dovrebbe continuare ad esistere nelle attuali piuttosto che diverse future forme.
         =============================================================

QUI SOTTO FACCIO RAPIDO RIASSUNTO DEL SENSO ED EFFETTO DEL MECCANISMO DI RECIPROCA CENSURA TRA POTERI e della loro dotazione di "voti censori" :
POTERE ARBITRALE =  PA =1 opzione censoria
POTERE COMUNICATIVO = PC = 1 opzione censoria
POTERE ESECUTIVO = PE = 1 opzione censoria
POTERE GIUDIZIARIO = PG = 1 opzione censoria
POTERE LEGISLATIVO = PL = 1 opzione censoria
POTERE PROPOSITIVO = PP = 2 opzioni censorie.
POTERE RAPPRESENTATIVO = PR = 2 opzioni censorie
Due Poteri e mezzo nelle mani del Popolo (Propositivo,  Rappresentativo e metà dei membri del Legislativo), altri due incarnati da personalità di alto profilo (Arbitrale-Presidente della Repubblica ed Esecutivo-PdCM), i restanti due e mezzo affidati a tecnopolitocrati.

L'equilibrio sta nell'uso delle Opzioni di Censura. Se al popolo non piace il comportamento di uno dei Poteri, esso dovrà far ben capire al Vertice del PP che sarebbe il caso di censurarlo. Ci si dovrà attendere che il Vertice del PR, (Potere a suo tempo espresso dal popolo ed incarnato da membri provenienti dal PP) pur nella propria indipendenza mantenga con il popolo ed il PP stessi un comune modo di sentire che lo porti ad esprimere anche la propria censura. Il popolo vedrebbe assicurate 4 delle 5 censure necessarie a produrre la Decadenza del Potere il cui funzionamento non viene più approvato. L'orientamento in proposito del Potere Legislativo – quando non sia esso il destinatario della Censura – il quale sarà composto da una metà di membri estrazione popolare-propositiva, dovrebbe fungere da ago della bilancia per quanto riguarda una eventuale espressione della 5.a e conclusiva Censura (cioè della maggioranza di 5 delle 9 censure totali disponibili). Sul Potere a censurarsi si instaurerebbe una spada di Damocle il cui filo verrebbe spezzato dall'aggiunta di una censura da parte del Legislativo o di uno dei restanti tre Poteri. Situazione che si crede sufficiente ad indurlo a cambiare comportamenti nei confronti dell'umore popolare. Viceversa per ciascuno dei Poteri detentori di una sola Opzione Censoria risulterebbe ben più arduo poter influire, utilizzandola, su uno o su entrambi i Poteri di radice popolare. La democraticità di un simile assetto non sarà quindi rappresentata dal prevalere indiscriminato della aleatoria volontà popolare (aspetto eccessivamente idealizzato all'interno delle Carte Costituzionali attuali poiché si fa presto a proclamare l'esistenza di tale volontà ma è impossibile stabilire quale essa concretamente possa essere di volta in volta) ma dalla preponderanza del dissenso di origine popolare.

Quindi , dato per vero che il popolo non possa sapere precisamente cosa vuole, ad esso deve toccare l'autonomia propositiva democratica lasciando che altri decidano il suo bene, salvo a poter rimuovere costoro se non d'accordo con il loro operato.

Detto in forma molto lapidaria, il popolo non potrà scegliere ciò che gli piace ma potrà opporsi a ciò che non gli piace.

A questo punto resta da affrontare il concetto di PARAMETRAZIONE del voto attraverso il quale l'Assemblea Legislativa (Vertice del Potere Legislativo = PL) vedrà soppesato il proprio operato in temini di sua compatibilità o meno con gli "umori" del Paese. Ma questo lo farò in un prossimo ulteriore intervento. Cari saluti.
#2093
Salve Dubbioso. Ma perchè, scusa........tu credi al Peccato Originale ? Sarebbe come se un bimbo chiedesse ai genitori cosa fa e dove sta Babbo Natale per i 364 (365) giorni dell'anno prima e dopo il Natale.
Eventualmente, per lumi su certi argomenti, dovresti interpretare dei laureati nella materia (teologia). Non so se qui dentro ce ne siano. Saluti.
#2094
Tematiche Culturali e Sociali / Re:VOTO SEGRETO
18 Febbraio 2020, 21:31:08 PM
Salve Eutidemo. Mi sono accorto che tutto il discorso da me fatto circa argomento "parametrazione-voto segreto e voto palese" è confuso e sbagliato.
Preparerò una versione attualizzata di tale aspetto (che trovo sia originale che importante - sempre all'interno di un "divertissement" basato sulla fantasia politica !). Saluti.
#2095
Tematiche Culturali e Sociali / Re:VOTO SEGRETO
18 Febbraio 2020, 17:03:32 PM
Salve Eutidemo e  grazie. Vedi, io ho fatto solo degli "sforzi" di fantasia (quindi ben lievi) visto che mai nessuno mi ha incaricato di stendere alcunchè. Trattandosi di mie libere riflessioni, ovviamente manca una vera organicità del tutto ed un sacco di interrogativi non sono stati mai da me neppure sfiorati. Comunque riprendo a rispondere citandoti : "Tu scrivi che il PdC dovrebbe essere eletto "anche" dagli impiegati statali; e da chi altri ?.

Da tutto il personale del Potere Esecutivo (la base, i Quadri, le Dirigenze, il Governo - non so neppure quale attuale faraonica Gerarchia lo componga, ma la cosa in sè non ha importanza. Scusa, chi meglio di costoro sa cosa dovrebbe fare un Governo ? E un simile Organico di centinaia di migliaia di persone non esprimerebbe forse, al di là dei propri interessi particolari che un Governo da loro eletto non potrebbe - come ho recentemente spiegato - assecondare.....al di là degli interessi particolari non sarebbe forse abbastanza consapevole e sintonico con le attese e gli interessi dell'intero Paese ?.

Quanto alla circostanza che, se il PdC provvedesse a dotare di ingiusti benefici i suoi "amici, dipendenti ed elettori" , verrebbe presto "censurato", vorrei sapere meglio, con più precisione:
- chi sono i "censori";
- chi li "elegge"
- chi li "controlla" a loro volta.
Ho letto, al riguardo, il tuo seguente TOPIC, ma la cosa, secondo me, anche lì non viene chiarita a sufficienza:


Nella mia precedente risposta accennavo all'esistenza di un mio intervento "Deliri onirici" che avevo presentato in DUE SEZIONI. Purtroppo risultava inattivo il link a una di esse, che provo a reiserire : https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-2-di-2-(r7p)/ e che comunque è recuperabile da pag.7 della presente Sezione.

Senza contare che, come tu stesso ammetti, la "censura" sembrerebbe implicare un po' di contraddizione con l'"indipendenza".

L'essere indipendenti non significa essere al di sopra delle Leggi, in questo caso da una "nuova" Costituzione che preveda appunto tale Istituto. Sarebbe come affermare che la carcerazione è in contrasto con la libertà individuale o che i CC, circondando una banda di rapinatori che si accingono ad entrare in una Banca, si rendano colpevoli dello stesso reato ipotizzato per Matteo Salvini.

A parte questo, mi pare che tu non chiarisca molto il meccanismo della "revisione costituzionale", e, cioè:
- chi
- come
- con quali maggioranze
potrebbe modificare il meccanismo costituzionale da te immaginato".


Le proposte di revisione costituzionale dovrebbero risultare esprimibili dal Potere Propositivo, da quello Legislativo e da quello Rappresentativo. Solo i due ultimi poteri appena citati però dovrebbero prenderle in esame ed approvarle o respingerle in seduta comune o comunque in reciproca concordia.
Comunque a questo non ho pensato molto perchè tira in ballo l'aspetto ridicolmente utopistico della mia visione : il Garante. E' chiaro infatti che una simile Costituzione farebbe - ad esempio - ridere gli svizzeri, perchè essi non ne hanno alcun bisogno. Per imporla da noi - dove non farebbe altro che un gran bene - occorrerebbe una rivoluzione, ovvero la contraddizione (augurabilmente temporanea, provvisoria) dei Principi cui essa si ispirerebbe. Infatti il primo Articolo di tale nuova Costituzione dovrebbe essere "L'Italia è una Repubblica Demomeritocratica (cioè democratica e liberistica) fondata sulla cooperazione tra i suoi Cittadini".
Ma questa sarebbe una bazzecola in confronto al problema immediatamente successivo : chi o cosa potrebbe garantire o "imporre" (e ci risiamo con l'antidemocraticità) che, la settimana successiva a quella di sua entrata in vigore, tale costituzione venga stravolta, snaturata, distrutta
da una collettività come la nostra che - immatura per quella attuale - vorrebbe subito a fare a pezzi quello che troverebbe essere solo un aborto facolticida? Saluti.
#2096
Tematiche Culturali e Sociali / Re:VOTO SEGRETO
17 Febbraio 2020, 21:18:32 PM
Salve Eutidemo. Citandoti : "Intendi forse dire che il Presidente del Consiglio dei Ministri dovrebbe essere eletto dagli impiegati statali?
Se così fosse, prevedo un subitaneo:
- aumento degli stipendi pubblici;
- diminuzione delle ore di lavoro;
- abolizione del cartellino.
Trovo, comunque. molto pericolosa la previsione che il governo resterà in carica A TEMPO INDETERMINATO salvo che incorra negli effetti dell'Istituto della Censura; censura da parte di chi, e come?"
.
Non dovrebbe andare così. Un PdC eletto ANCHE dagli impiegati statali che provvedesse a dotare di ingiusti benefici i suoi "amici, dipendenti ed elettori" :

  • non ne avrebbe l'utilità poichè resterebbe in carica fino ad eventuale censura (**), oppure decesso oppure dimissioni spontanee o per sopravvenuta manifesta incapacità, dopodichè ovviamente non ricoprirebbe più la carica e sarà (se vivo) costretto dalla nuova Costituzione a tornare alla vita "civile", cioè a non occupare mai più cariche di vertice in qualsiasi Potere dello Stato; quindi non avrebbe la preoccupazione di venir rieletto da quelli che avrebbe voluto ingraziarsi;
  • se facesse come tu hai paventato, credo che la pubblica opinione, gli iscritti alle Ass.Prop. il Potere Propositivo, quello Legislativo, quello Rappresentativo, quello Comunicativo, quello Giudiziario, quello Arbitrale verrebbero a saperlo e forse troverebbero il caso di far che ci si avvalga dell'Istituto della Censura (**).
(**) Per quanto riguarda la Censura e la struttura generale dei Poteri, se lo desideri potrai leggere quanto postai in questa stessa Sezione nel 2017 e che a suo tempo (e finora) fece restare "senza parole" tutti i pochissimi lettori :

PRIMA PARTE :https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-2-di-2-(r7p)/
SECONDA PARTE ;https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-(r7p)/
Non oso augurarti buona lettura poichè non ti voglio affatto male. Salutoni.
#2097
Tematiche Culturali e Sociali / Re:VOTO SEGRETO
17 Febbraio 2020, 16:43:00 PM
Salve Eutidemo. Non c'è di che. "Dover (mediocre località sulla Manica)" trattare in questo modo un simile argomento farebbe "perdere la trebisonda (amenissima città turca sul Mar Nero)" a chiunque. E per fortuna interveniamo solo in tre !. Saluti.
#2098
Tematiche Culturali e Sociali / Re:I social
17 Febbraio 2020, 14:49:36 PM
Salve Iano. Dal tuo spunto : "Poi una volta accettato il mezzo , in piena incoscienza , arriverà il momento in cui ci si lamenterà delle conseguenze senza più poter dire la propria".
Mi è già successo di definire il cosiddetto progresso come "quell'andamento delle cose che provvede a semplificare ciò che è complesso al prezzo della complicazione di ciò che è semplice". Questa per me è la PRIMA LEGGE DEL PROGRESSO.

Hai presente la quantità di carta che veniva prodotta l'interno di un qualsiasi ufficio prima dell'avvento dell'informatizzazione ? Un dì ci dissero che sarebbe tutto finito in un posto quasi a prova d'incendio, in cui le informazioni sarebbero diventate incorporee e tutte disponibili con un "clic".

Se tuttora lavori invece saprai benissimo che la quantità di carta è AUMENTATA, grazie al fatto che il computer permette di estrarre rapidamente ed a bassissimo costo un sacco di dati che prima non si potevano elaborare o che non valeva la pena di elaborare o che avrebbero richiesto troppo tempo per venir elaborati.

Ciò semplicemente perchè ora c'è la possibilità di fare ciò che un tempo sarebbe stato utile ma non risultava necessario. Ha sempre funzionato così, ma oggi la cosa si è fatta frenetica. E' LA SECONDA LEGGE DEL PROGRESSO : "la disponibilità di un qualsiasi strumento innovativo ne crea prima l'uso, poi l'abuso ed infine la dipendenza". Saluti.
#2099
Tematiche Culturali e Sociali / Re:VOTO SEGRETO
16 Febbraio 2020, 22:46:16 PM
Salve Eutidemo. riprendo l'argomento con i tuoi commenti intercalati dalle mie risposte in sottolineatura  :


........................Ed infatti, se il gregario di un partito è affezionato ai paradisi del Potere, basta che faccia "il salto della quaglia" passando ad un altro partito al momento opportuno; il quale gli garantirà la rielezione in luogo del partito di provenienza.
Cosa che, per esempio, già hanno fatto Stefano Lucidi,  Francesco Urraro, Ugo Grassi (e come si accingono a fare anche altri), i quali, convinti che alle prossime elezioni il M5S non avrà più seggisufficienti per loro, sono passati, armi e bagagli, alla Lega.

Ma all'interno di una Assemblea Legislativa come da me prefigurata non esisterebbero Partiti, Gruppi Parlamentari, coalizioni, maggioranze (se non espresse implicitamente di votazione in votazione), vagoni sui quali saltare durante la corsa.......tutti aspetti tipici della penosa ipocrisia del Sistema attuale.

Quanto al meccanismo che tu in concreto proponi, mi sembra di capire che vorresti che le Associazioni Propositive (gli ex Partiti) dovrebbero esprimere i candidati alla carica di Legislatore (l'ex Parlamento), sulla base di quanto suggerito dai loro membri, denominati "Cittadini-Soci Propositori";  i quali, però, possono segnalare solamente Candidati che non risultino iscritti alla medesima Ass.Prop. cui è iscritto il Proponente. 
Il che mi suona molto strano!
Ed infatti, se ho ben capito, è come se "Cittadini-Soci Propositori"dell'ex PD, potessero proporre come candidati alla carica di Legislatore (l'ex Parlamento), soltanto i "Cittadini-Soci Propositori" dell'ex Lega;ma evidentemente devo aver capito male, perchè la cosa non avrebbe senso!
Sarebbe come se Zingarettipotesse proporre solo Salvini(o simili) e viceversa!

Scusa ma.....lasciamo perdere la colorita attualità. Anzitutto ho parlato di candidare, non di eleggere candidati non propri. Se le ipotizzate Ass.Prop. potessere candidare i propri iscritti, supportare le loro campagne elettorali, mantenere con essi i noti cordoni ombelicali durante il loro mandato......non si cambierebbe nulla rispetto al Sistema presente.
I Partiti attuali eleggono il Capo dello Stato. (Ooooops! Scusa! Non i Partiti ma il Parlamento). Il quale da dove arriva? E' in scatola di montaggio (un pezzo der Partito) ?
E la Costituzione che dovrebbe consentire (e consente ma solo in linea di Diritto) la candidatura di singoli privati cittadini ? O l'unico privato autocandidabile fu un certo S.B. ?
Certo comunque, come tu dici, che la cosa da me vagheggiata non avrebbe senso all'interno degli andazzi attuali !.


Poi tu scrivi che, alle elezioni i candidati vengono votati da tutti i Soci di tutte le Ass,Prop.; va bene...ma gli altri cittadini?
Possono votare solo i Soci delle Ass,Prop.?

Io non ho scritto che alle Elezioni Legislative risultano Elettori solo gli iscritti alle Ass.Prop. Assolutamente. Iscriversi ad una Ass.Prop. (senza alcun obbligo concreto di partecipare alla sua "vita") dovrebbe risultare - oltre che facilissimo – pure potenzialmente conveniente per chiunque.
Chiunque risulti cittadino (ergastolani inclusi) a semplice richiesta ed a titolo mai comunque oneroso deve venir accettato. Ci sarà un pubblico registro degli Iscritti che fungerà anche per stabilire anche la ripartizione di quella certa quota degli eventuali Premi di Legiferazione cui la Ass.Prop. verrà in diritto e che dovrà – per statuto – erogata nominativamente a ciascun Iscritto.
Quindi tali somme rappresenterebbero una sorta di rimborso "ad personam" per quella quota di prelievo fiscale (generico e collettivo) che lo Stato avrà destinato quale suo contributo all'esistenza delle Ass.Prop.Ciascun cittadino può iscriversi a più Ass.Prop. (limiti e dettagli a definirsi)

Questo violerebbe palesemente l'art.1 della Costituzione,il quale prevede che la sovranità appartiene a "tutto" il popolo, e non solo a coloro che fanno parte di determinate associazioni o "ex partiti"; e, a parte questo, risulterebbe per me inaccettabile. 
Ed infatti, in vita mia, io non mi sono mai iscritto a nessun partito, sindacato ecc.; però voglio poter votare lo stesso, senza dovermi iscrivere a nessuna associazione.

Vedi quanto sopra, e comunque sono io ora a non capire la tua eccezione di incostituzionalità, visto che non stiamo certo parlando alla luce di una qualsiasi Costituzione attualmente vigente sul pianeta ! Anche se ho capito benissimo che tu sei un grande estimatore della Costituzione alla "Bella ciao!".

Iniziata la Legislatura, gli Eletti dovrebbero poter votare (sempre e solosegretamente) le Proposte di Legge elaborate dalle Ass.Proponenti.E fin qui va bene, perchè tutt'oggi le leggi possono essere proposte da singoli cittadini o associazioni di cittadini; ed invero, l'articolo 71, secondo comma della Costituzioneprevede che il popolo esercita l'iniziativa legislativa mediante la proposta, da parte di almeno 50.000 elettori, di un progetto redatto in articoli. 
Riservare l'iniziativa legislativa soltanto alle "associazioni di cittadini"/"ex partiti", sarebbe invece del tutto incostituzionale e ANTIDEMOCRATICO.

Sarà pure incostituzionale (ridajje ! Saremmo in presenza di una NUOVA Costituzione) ed antidemocratico ma, concretandosi quanto finora ho (molto sommariamente) descritto.........te lo immagini il singolo cittadino che non vuole iscriversi ad una Ass.Prop. (scelta lecitissima) però vorrebbe presentare una Proposta di Legge rinunciando alla facilità del poterlo fare in modo "comodamente omologato" e rinunciando pure ad eventuali "Premi di Legiferazione" interi o pro quota. Naturalmente i 50000 (più o meno) elettori -propositori possono benissimo fondare una loro Ass.Prop. provvisoria monotematica da sciogliersi subito dopo la presentazione della Proposta o l'approvazione della Legge.

Quanto al fatto che le Ass.Prop. dovrebbero "vivere" di misuratesovvenzioni pubblicheintegrate da adeguati "premi di propositività" nel caso le Leggi da esse proposte vengano approvate, ci si potrebbe anche stare.
Quanto al fatto che, secondo te, visto che ciascun eletto risulta estraneo alla Ass.Prop. che l'ha candidato, e voterà segretamente, ne conseguirà che non avrà alcun dovere o stimolo ad agire diversamente dal TITOLO PERSONALE (di coscienza, se ne avrà), personalmente ne dubito molto.
Ed infatti, anche attualmente il vincolo di mandato è severamente vietato, per cui il parlamentare, seppure con voto palese, può fare quello che gli pare; e se i vertici di partito storcono il naso, nessuno gli impedisce:
- di andare nel gruppo misto;
- passare ad un altro partito.
Come accade tutti i giorni.
E COME NON POTREBBE PIU' ACCADERE. Infatti gli opportunisti cambierebbero carriera.


Resta aperto il problema, che avevo posto io,  di come, "segretando" sempre il voto,  il popolo possa controllare (a posteriori) il comportamento legislatorio di chi ha eletto; e le Ass.Prop il comportamento di colui che hanno candidato, permettendo al popolo di eleggerlo.

Tale aspetto ha due soluzioni : una di forma (anche la Costituzione, dopotutto, è un documento formale, no?) ed una di sostanza.
Dal punto di vista formale la soluzione è semplicissima, economicissima ed indolore : poichè l'elettore vota il candidato di sua scelta=fiducia e deve-vuole dar conseguenza alla propria FIDUCIA, sarà sufficiente che l'Eletto alla funzione legislativa venga chiamato, prima di insediarsi, a pronunciare solenne giuramento del tipo : "Giuro pubblicamente e solennemente che le mie scelte di voto segreto risulteranno identiche alle mie scelte di voto palese". A questo punto il rapporto fiduciario tra Elettore ed Eletto risulta confermato. Vorrete mica che l'Elettore, dopo aver trovato di sua possibilmente profonda fiducia il proprio Candidato e Rappresentante, si metta a votare uno che poi mente, no?. Passiamo ad un esempio :
Il Legislatore Rossi è chiamato ad esprimere il proprio voto personale e segreto (speriamo che l'elettronica assicuri completamente la segretezza). Pigia uno dei tre pulsanti alla sua destra (SI'-NO-CHIEDO EMENDAMENTO)(l'astensione dovrebbe venir vietata). In aula appare l'avviso "Rossi ha votato segretamente".Subito dopo, Rossi è tenuto anche a pigiare nuovamente uno qualsiasi dei tre medesimi pulsanti.
Facciamo che scelga SI'. In aula appare l'avviso "Rossi ha votato SI' palesemente").
A questo punto – e fino a prova contraria che non si darà mai – il Legislatore avrà assolto sia al proprio mandato nei confronti della Repubblica che al proprio rapporto di rappresentatività e fiducia nei confronti di chi lo ha votato.
Disgraziatamente una simile soluzione formale non può accontentare i cinici esigenti come me.
Ora, il voto che genera il destino della Legge in discussione è SOLO quello segreto, destinato a restare per sempre tale ma a concorrere all'esito complessivo del VOTO EFFICACE (= VE).
Il contestuale voto palese si chiama invece "VOTO DI PARAMETRAZIONE" (= VP) e diventa immediatamente noto a tutti ma perfettamente senza effetto concreto ed immediato.
Nessuno sa quale sia stato il VE di Rossi ma altrettanto nessuno può sapere se il suo VP abbia coinciso con il VE o l'abbia contraddetto.
Dopo un anno di votazioni, il Potere Rappresentativo (il corrispondente dell'attuale Senato, composto da rappresentanti scelti dalle Ass.Prop. al loro interno ed eletti dal Popolo a suffragio universale) tira le somme confrontando (è una delle sue funzioni principali) l'esito complessivo delle VE di tutta l'Assemblea con l'esito complessivo dei VP espressi sia da ciascun suo componenti che dalla loro totalità.
L'assemblea Legislativa è composta da 200 membri (tanti devono bastare !).
In un anno si sono avute (la realtà dovrà tener conto di assenti/presenti etc. ma dobbiamo sorvolare) 100 votazioni,quindi in totale 20000 voti segreti efficaci e 20000 voti palesi parametrativi.

  • Il totale dei voti segreti ha fornito 8000 sì + 9600 no + 2400 richieste di emendamento (su tale ultimo aspetto devo sorvolare).
  • Il totale dei voti palesi ha fornito 10200 sì + 5600 no + 4200 "emendare".
A questo punto si evidenzia una fisiologica disparità di scelte poichè la maggioranza dei Legislatori – sebbene non debba riferirne concretamente a nessuno – avrà preferito votare palesemente in senso opposto-diverso a quello del segreto dell'urna. D'altra parte è vero che il segreto in sè non è affatto necessario nè utile. Alla libertà di espressione individuale basta solo che si sappia che il segreto è possibile. D'altra parte la prima considerazione di buonsenso (alla faccia del rapporto di fiducia) dovrebbe essere – per il Legislatore – esprimere appunto scelte palesi opposte o diverse da quelle del voto segreto.
Sulla base dei numeri di cui sopra risulterebbe che il Legislatore medio avrebbe votato segretamente (dividendo per 200 le quantità totali citate sopra) :

  • 40 volte per il sì + 48 volte per il no + 12 "emendare" = 100 votazioni segrete, e......
  • 51 volte il sì + 28 volte il no + 21 "emendare" = 100 votazioni palesi.
Tali ultimi risultati, essendo riferiti ad un totale di 100 espressioni di voto, rappresentano ovviamente anche delle PERCENTUALI relative alle scelte dichiarate (pubbliche e palesi).

Andiamo a questo punto vedere come soppesare il risultato del voto palese (pubblico) di Rossi, quali che siano le relative quantità.
Se le percentuali di voti palesi del Rossi (e questo vale singolarmente anche per tutti gli altri 199 Legislatori) si discosta troppo dalle percentuali medie complessive dei voti palesi dell'insieme dei Legislatori, sembrerebbe che gli orientamenti di Rossi (indipendentemente dalla loro segretezza o dalla loro (apparente) palesità) non mostrino alcuna concordia nei confronti della generalità dell'Assemblea di cui fa parte.
Ora, da una parte ci deve essere la giusta indipendenza di giudizio ma dall'altra – a mio parere – deve esistere un minimo comune modo di sentire che porti a decisioni minimamente condivise.
Io sono del parere che la parametrazione del numero di scelte di un senso o di quello opposto o diverso - anche solo riferite ad un voto "simulato" qiale quello palese.
Per questa ragione userei dei criteri di parametrazione (che è impossibilile in questa sede voler quantificare) che, applicati alle scelte di un singolo Legislatore, ne approverebbero oppure ne vieterebbero la permanenza in carica.
In realtà – per quanto riguarda questo aspetto - questa trattazione è da considerare solo a livello di bozza che non risolve alcuna questione nè di principio nè – tutto sommato – neppure di prassi.

Oltre a tale problema, la tua ipotesi, secondo me,  presenta una gravissima lacuna: CHI GOVERNA?
Ed infatti, un conto è emanare le leggi, ed un altro conto è governare; è impensabile un sistema politico "acefalo", nel quale si vada avanti emanando leggi "a casaccio", in base al contrastante stimolo delle proposte che il parlamento riceve da destra e da sinistra, senza un coordinamento unitario da parte di un governo.
Sia esso, "pro tempore",di destra, di sinistra o di centro.

A questo aspetto ho già risposto precedentemente. Saluti.
#2100
Salve Eutidemo. Ovvio. Esistono collettività che possono essere non democratiche ma la democrazia, per esserci, avrà sempre bisogno di una collettività in cui incarnarsi. Saluti.