C'è una frase di Sartre che mi piace molto: "l'uomo è ciò che fa di quanto lo si è reso". Una frase che riassume il pensiero di Sartre come nessun altra. E attraverso di essa è possibile anche comprendere la superiorità del esistenza rispetto all'essenza. In Sartre vige la necessità di dichiarare la libertà prometeica e quindi in parte tragica dell'uomo. Porre al centro l'esistenza non significa sminuire il valore delle singole vite, perché anzi l'esistenzialismo si pone specularmente nei confronti delle grandi ideologie di massa, secondo le quali il singolo può essere sacrificato per "delle idee".
Sartre vuole sottolineare, un po' pedagogicamente, la necessità di scegliere, di condurre un progetto che abbia senso, e secondo Sartre questo progetto è libero, nel senso di liberamente scelto, ma contemporaneamente votato ad essere anche eticamente volto a "liberare" gli altri. La libertà di agire e la responsabilità verso gli altri, ognuno percepito nella sua alterità irripetibile. Questo è il messaggio di Sartre. Può anche essere che esso sia venato di nichilismo, ma è quello stesso nichilismo nobile che ha in Leopardi un altro massimo rappresentante.
Sartre vuole sottolineare, un po' pedagogicamente, la necessità di scegliere, di condurre un progetto che abbia senso, e secondo Sartre questo progetto è libero, nel senso di liberamente scelto, ma contemporaneamente votato ad essere anche eticamente volto a "liberare" gli altri. La libertà di agire e la responsabilità verso gli altri, ognuno percepito nella sua alterità irripetibile. Questo è il messaggio di Sartre. Può anche essere che esso sia venato di nichilismo, ma è quello stesso nichilismo nobile che ha in Leopardi un altro massimo rappresentante.
