Ciao Aspirante Filosofo.
Tu scrivi: "In Italia (e credo in diversi paesi dell'UE o anche extra UE), oltre alle imposizioni progressive, esistono le detrazioni a vario titolo, proprio per riequilibrare il potere di acquisto di ogni reddito, ci sono esenzioni, riduzioni, ecc...".
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Al riguardo devi considerare che molte di quelle che comunemente vengono chiamate "detrazioni", in realtà sono "deduzioni" (rectius "oneri deducibili"); le quali non solo non avvantaggiano i più poveri, ma, al contrario, avvantaggiano notevolmente i più ricchi.
Si tratta in particolare, della facoltà di poter "dedurre" dal reddito complessivo lordo le seguenti voci:
Contributi previdenziali e assistenziali;
Contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali;
Assegni periodici corrisposti all'ex coniuge;
Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
Spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;
Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
Contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo;
Tutto il comparto delle erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, culturali, scientifiche,
ecc.ecc.
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Facciamo un esempio, prendendo, a piacere, una qualsiasi delle tante "deduzioni" di cui al precedente elenco.
TIZIO
REDDITO COMPLESSIVO LORDO
15.000 euro.
DEDUZIONE
2.000 euro.
REDDITO COMPLESSIVO NETTO
13.000 euro.
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La deduzione di 2000 euro comporterà per Tizio, con un reddito lordo di 15.000 euro e netto di 13.000 euro, un risparmio fiscale di 460 euro (cioè, il 23% di 2000).
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CAIO
REDDITO COMPLESSIVO LORDO
60.000 euro.
DEDUZIONE
2.000 euro.
REDDITO COMPLESSIVO NETTO
58.000 euro.
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La stessa deduzione di 2000 euro di Tizio, quindi, comporterà per Caio, con un reddito lordo di 60.000 euro e netto di 58.000 euro, un risparmio fiscale di 860 euro (cioè, il 43% di 2000).
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Pertanto, più alto è il reddito posseduto dal contribuente, e più elevato è il risparmio procuratogli dalle "deduzioni" (rectius "oneri deducibili") previste dalla legge; per cui esse non solo non contribuiscono minimamente a "riequilibrare" il potere di acquisto di ogni reddito, ma addirittura lo "squilibrano" ancora di più a favore dei ricchi.
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Per quanto invece riguarda le "detrazioni" (rectius gli oneri deducibili trasformati in detrazioni dall'imposta lorda), come, ad esempio, 2.000 euro di spese mediche, il risparmio fiscale sarà di 380 euro (19%) sia per Tizio che per Caio; per cui le "detrazioni" non sono a vantaggio di nessuno, e, quindi, non "riequilibrano" un bel niente!
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Per quanto poi riguarda le "esenzioni, riduzioni, ecc...", sono previste in particolare (ed aumentate dal presente governo), quelle che avvantaggiano i ceti più abbienti, con "imposte sostitutive" e "cedolari secche" di vario genere, che annullano, solo per loro, la progressività dell'IRPEF (impropriamente chiamate "flat tax")
E cioè, a determinate condizioni:
- il proprietari che danno in afitto i propri immobili;
- gli imprenditori;
- i professionisti.
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Un saluto!

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