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Messaggi - Carlo Pierini

#211
Citazione di: viator il 18 Maggio 2019, 17:14:13 PM
Personalmente non amo i vessilliferi di "verità" e "tradizioni" preconfenzionate, d'altra parte se chi le sostiene è convinto di esse...........basterà che non se ne mostri ossessionato, altrimenti le sue insistenze da convincenti potranno solo diventare annoianti. Saluti.

CARLO
Beh, la noia è un'ottima difesa contro tutto ciò che mette in discussione le nostre certezze. Per questo mi tocca ravvivare il tutto con un pizzico (un pizzicone) di provocazione, esponendomi così al rischio di sembrare "ossessionato".  ...Ma è tutta scena!   :)
#212
CARLO
Sono ancora in attesa di sapere cosa ti suggerisce la coppia di significati <<geometria non-euclidea>> e <<compasso e squadra>>.  :-)

PHIL
...oggi, quella coppia di espressioni, considerata nel suo insieme, mi fa pensare banalmente alla geometria.

CARLO
Sei un vero Sherlock Holmes!   :)
#213
PHIL
Ad esempio (non me ne voglia Carlo se lo uso come esempio) l'ultima citazione di/da Jung contiene una interessante constatazione storica («nel diciannovesimo secolo...») seguita da un'osservazione personale non spiegata né argomentata: «la coscienza comune non ha ancora scoperto che...» seguita da affermazioni che criticano «il credere con assoluta certezza» in alcuni rapporti, redarguendolo come «presuntuoso e fantastico». Non c'è alcuna argomentazione; infatti qualcuno potrebbe definire "presuntuoso e fantastico" il contrario rispetto a Jung, innescando uno scontro fra affermazioni piuttosto che un dialogo sulle argomentazioni (assenti).

CARLO
Il «presuntuoso e fantastico» è riferito alla CERTEZZA dei materialisti che la mente sia un epifenomeno della materia, e alla CERTEZZA che non possa essere diversamente.
E su questo ha perfettamente ragione, perché, come puoi constatare, l'ipotesi che la mente sia una sostanza non coincidente con la sostanza del cervello, e non riducibile ad essa (il dualismo interazionismo di Eccles, per esempio), non viene presa in considerazione da NESSUN ricercatore materialista come ipotesi di lavoro. Viene rifiuta persino come ipotesi, nello stesso modo in cui i preti rifiutavano le ipotesi di Galilei (condanna penale a parte).
#214
Citazione di: 0xdeadbeef il 18 Maggio 2019, 19:57:26 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 15:54:21 PM
Anche Tolomeo era un gigante del pensiero astronomico. Ma la sua idea era sbagliata.
I tuoi sono discorsi arcaici, fondati ancora sull'ipse dixit. Per questo non ti confronti mai con i fatti che contraddicono le tue idee. Proprio come Kant.

PHIL
Scusami il puntiglio, ma anche la tua idea che la terra è rotonda è sbagliata (semmai sarebbe
una sfera, ma non è nemmeno questo, visto che è un "ellissoide"
CARLO
Quando tu dici che una palla è rotonda non intendi certo dire che è perfettamente rotonda. Se lo dicessi, la tua affermazione sarebbe falsa, perché non esistono palle reali perfettamente rotonde.

PHIL
Il problema, come dico in quella risposta, non è certo la "sostanza" di quel che rispondi (che è chiara - naturalmente nessuno intende essere pedante), ma è il fatto che definisci "assoluta" la TUA verità, cioè la verità circa la rotondità della terra.

CARLO
"Ab-soluta" è una verità <<libera da>> condizioni che potrebbero falsificarla. Falsificare cosa? L'enunciato di quella verità! Se l'enunciato è <<la Terra è rotonda>> so che l'aggettivo "rotonda" è una approssimazione che include in sé la possibilità che sia anche uno sferoide. Quindi sia <<la Terra è rotonda>> che <<la Terra è uno sferoide>> sono entrambe assolute in quanto accertate (non confutabili), cioè, <<libere da>> condizioni che potrebbero falsificarle; ma ovviamente la seconda è una verità assoluta più precisa della prima. Se poi affermassi <<la Terra è uno sferoide il cui diametro equatoriale supera il diametro polare di circa 42 km>>, sarebbe ancora una verità assoluta, ma sicuramente più precisa delle altre due; ...e così via per approssimazioni sempre più accurate.
Ergo, l'assolutezza non significa onniscienza dell'oggetto, ma semplicemente la certezza che quello che affermiamo corrisponde con la realtà.

P.S.
Sono ancora in attesa di sapere cosa ti suggerisce la coppia di significati <<geometria non-euclidea>> e <<compasso e squadra>>.  :-)
#215
Citazione di: odradek il 18 Maggio 2019, 17:01:34 PM
Perchè la coscienza sta nel cervello e non esiste altro posto dove possa stare.
CARLO
Dove sta, esattamente? Quanto pesa?
Perché la coscienza e i neuroni?
#216
Citazione di: Ipazia il 18 Maggio 2019, 13:54:28 PM
Citazione di: Phil il 18 Maggio 2019, 00:33:47 AM
Questa distinzione ricorda un po', pur con qualche differenza, quella fra «trascendente» (contrario di «immanente») e «trascendentale» (in Kant ma anche in altri; come qui è brevemente spiegato).

Sacrosanto link atto a rimuovere la faziosità pierininiana.

Nessuna truffa da parte di Kant ma premessa gnoseologica  all'approfondimento delle facoltà emergenti dell'evoluzione naturale (il concetto di trascendentale)

CARLO
Perché "trascendent-ale" e non "immanent-ale"?
Quali sono le facoltà emergenti da un processo chimico?
Se il pensiero è una facoltà emergente dalla materia, diventa qualcosa di ontologicamente altro dalla materia? La mente che produce il pensiero ha una sua ontologia distinguibile dall'ontologia della materia (o del cervello)?
#217
Citazione di: Ipazia il 18 Maggio 2019, 14:43:54 PM
Citazione di: odradek il 18 Maggio 2019, 12:17:32 PM

Il "conflitto" è tutto, Carlo lo cerca e lo affronta nell'ottica (che non si può non coindividere) del dover far partecipi gli altri della "verità", e possibilmente convincerli
Psicoanalisi e psichiatria sono "ambiti" che la filosofia non può ignorare perchè son discipline che arano lo stesso campo; e non si può, non passare "attraverso" Jung.
Freud, Jung, Lacan sono "inevitabili", prima o poi vanno assimilati e digeriti.

IPAZIA
Anche Paolo, Agostino e Tommaso. Ciò non toglie che presentare Jung a massiccie dosi di ipse dixit sia antidialogico e irritante.

CARLO
E' proprio per evitare degli irritanti "ipse dixit" che ho proposto delle esperienze concrete sulle quali misurare le idee di Jung. Non ho parlato delle mie "visioni" per esibizionismo, o per vanagloria (c'è poco da vanagloriarsi di esperienze che la mentalità comune associa a gravi disturbi mentali), ma solo per mostrare quanto esse siano profondamente coerenti con la teoria di Jung e con nessun'altra teoria attualmente esistente, né in campo scientifico, né in campo psicologico, né in campo filosofico.
Dovrebbe generare stupore, sorpresa, cusiosità, non irritazione, il fatto che una teoria formulata nella prima metà del secolo scorso (e derisa dai più) sembri essere stata costruita ad hoc su esperienze che qualcuno (io) ha vissuto trent'anni dopo la morte del suo elaboratore. Se c'è irritazione, l'ipse dixit è l'ultima delle ragioni a cui ci si possa appellare, visto che in questo NG non c'è ombra di lamentele nei confronti di chi fa massiccio uso di autentici ipse dixit, riferiti, per esempio, a Kant, Nietzsche, Hume, e altri numerosi filosofi che non portano a sostegno delle loro tesi che il loro ...dixit. Lascio alla tua intelligenza (peraltro notevolissima) la ricerca delle vere ragioni di tanta irritazione (che non riguarda solo te) verso gli argomenti che propongo.

IPAZIA
Personalmente ritengo gli archetipi una supercazzola a livello del peccato originale. L'unico archetipo di cui abbiamo riscontro oggettivo è l'ereditarietà genetica via DNA che si implementa perfettamente nella teoria evolutiva di Darwin.

CARLO
Credo tu abbia ragione. Infatti scrivevo tempo fa sui miei appunti:

<<Un'altra coincidenza significativa che in qualche modo depone a favore dell'idea del DNA come trascrizione biologica di un archetipo è data dal fatto che l'immagine chimica della molecola del DNA:

https://4.bp.blogspot.com/-IQ_LK4AbJuU/V8Lr1gFWtSI/AAAAAAAAAiI/y3RLvuU2m8YHnTfG0T8dMF6hJs-GJd0YwCLcB/s1600/DNA.jpg

...coincide in modo impressionante con l'immagine simbolica dell'archetipo massimo della simbologia (il più diffuso in assoluto nella storia dei simboli e delle idee religiose), il caduceo, il quale si presenta anche come espressione grafica di un Principio universale, la Complementarità degli opposti:

http://4.bp.blogspot.com/-Vauj3Ik1Zf4/TfaO-BZGwgI/AAAAAAAAACg/PYj5pn2GXZ0/s1600/CADUCEO+ALCHEMICO+1.JPG

http://2.bp.blogspot.com/-HjuWFgWbFws/TfaPHY8O2fI/AAAAAAAAACk/a0I34xWiBx4/s1600/Caduceo+cinese+1.jpg

http://4.bp.blogspot.com/--iRCqmrokck/UYFdNbfOg2I/AAAAAAAAAFs/v4swGYqWPlg/s1600/Caduceo+naga.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-J8qDke7cTVw/TfaQfLMjO_I/AAAAAAAAACo/aJ-AbuLzi6M/s1600/Caduceo+Gudea.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-fTPDbyzlVIo/UYFerD5-qSI/AAAAAAAAAGI/VgWKXGaajcQ/s1600/Caduceo+Kundalini.jpg

http://1.bp.blogspot.com/-Ly80Rjm96Xw/UgoGwbe6ltI/AAAAAAAAAGw/UWzQ33_AJoE/s1600/Alchimia+10.jpg

http://1.bp.blogspot.com/-zBxRYTkKps0/TfaQmLSChdI/AAAAAAAAACs/TI8HBvqwkmg/s1600/Caduceo+ind%25C3%25B9+%2528nagakala%2529.jpg

http://3.bp.blogspot.com/-M-_lJ_424dg/TfR9NN8IxAI/AAAAAAAAACE/ZF5q_l3lzBs/s1600/Bosohli%252C+sec.+XVIII.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-fJ7zeQG_4Gg/TfR9QlqpDuI/AAAAAAAAACI/KAZPZ-PUzC4/s1600/caduceo+celtico.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-qql3wHKRTSU/TfSPCbjnUpI/AAAAAAAAACY/mzuqMd4Bpa4/s1600/Caduceo-Zodiaco.jpg

http://3.bp.blogspot.com/-kB9c_jmxnIw/UX2iOp4RJHI/AAAAAAAAAE8/LwJNb90Y2CQ/s1600/Filius+noster.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-JuMywbEKwU4/TdZo-Zv-24I/AAAAAAAAABA/u2D2MVqxNtQ/s1600/Caduceo+Michelangelo+2.JPG

http://2.bp.blogspot.com/-7MWp9STdEDM/UhiGv1eDokI/AAAAAAAAALA/ffMOSOeI3As/s1600/16+Croce+Caduceo.jpg

http://3.bp.blogspot.com/-KmJSU5w8FqA/TfR9YePtJNI/AAAAAAAAACQ/REeLN-S-DnY/s1600/ThreefoldFlam.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-m4wpAD9HIQA/UiUNh86RSWI/AAAAAAAAARA/fBa9EfnZyFA/s1600/MATRIMONIUM+1.JPG

http://3.bp.blogspot.com/-kfHVK4npYag/TfaOpKGsMWI/AAAAAAAAACc/McR2dbczbr4/s1600/Visione.jpg

...in definitiva:

https://1.bp.blogspot.com/-MZVuUpgHbZA/V_o6Fes8HSI/AAAAAAAAAnw/EfJXy-QArOs3ObUDXBN9OdRBhJ1-95p9wCLcB/s1600/Caduceus-with-DNA-Helix.jpg

IPAZIA
Le psicoscienze sono ambiti filosofici anche in senso riduttivo, con fondamenti incerti nessuno dei quali ha raggiunto la persuasività dei postulati scientifici propriamente detti (calcolabilità e predittività).

CARLO
Se per "scienza" si intende l'applicazione del metodo matematico-sperimentale, la scienza non deve occuparsi di psicologia, perché non e' all'altezza di farlo, non ha gli strumenti adeguati, e quindi la Psicologia deve rifiutare in modo categorico il metodo scientifico, deve non-essere scientifica.
Se invece per "scienza" si intende qualunque forma di conoscenza che fornisca sufficienti garanzie della propria validità (basate sull'osservazione empirica dei fatti), allora la psicologia è una scienza, sebbene - non prestandosi all'uso della matematica - non possa mai essere considerata una scienza esatta. Ed è in questo senso che Jung considera scientifiche le sue asserzioni: perché si fondano sull'osservazione metodica e oggettiva e perché esse non contraddicono le conoscenze scientifiche di validità ampiamente comprovata.

IPAZIA
Proprio come la filosofia di cui, pierinianamente, possono aumentare la confusione sotto il cielo con scarsi riscontri nell'evoluzione non settaria del pensiero filosofico. Ovvero tutto ciò di cui la filosofia è la conoscenza non hanno bisogno.

CARLO
Io non sto proponendo una filosofia, ma una forma di conoscenza che ha profonde implicazioni filosofiche. Quindi, se vuoi confutare la validità di quella conoscenza, non puoi farlo esprimendo dei giudizi soggettivi arbitrari, ma devi sporcarti le mani e prendere "di petto" le osservazioni che la supportano. Gli archetipi non sono delle invenzioni arbitrarie di Jung, ma delle strutture logiche di significato la cui esistenza è stata confermate da migliaia di osservazioni nel campo della Storia comparata del mito e delle idee religiose di questi ultimi 70-80 anni (Eliade, Guénon, Evola, Hillman, Zolla, Williamson, ecc.). E se questa scoperta è pressoché sconosciuta, ciò dipende solo dal fatto che l'intero ambito della conoscenza moderna è dominato in larghissima maggioranza da studiosi di fede materialista, i quali rifiutano a-priori qualunque tipo di conoscenza che non sia conforme alla propria dottrina.
In altre parole, con l'avvento della scienza, i pregiudizi ideologici non sono scomparsi, ma hanno solo cambiato di segno. Scrive Jung:

"Come in passato era presupposto evidente che tutto ciò che esiste fosse nato dalla volontà creatrice di un Dio spirituale, così il diciannovesimo secolo scoperse la verità che tutto proviene da cause materiali. Oggi non è più la forza dello spirito che si crea un corpo ma, al contrario, la materia che trae dal proprio chimismo un'anima. Un tale capovolgimento farebbe ridere se non ci trovassimo al cospetto di una delle grandi verità dello spirito del tempo. [...]
Oggi lo "spirito" dev'essere pensato come un epifenomeno della materia, anche se non si parla più di "spirito" ma di "psiche", non di "materia, ma di "cervello", di "ormoni", di istinti o di impulsi. L'attribuire all'anima una propria sostanza sarebbe contrario allo spirito del tempo e quindi una eresia. [...]
La coscienza comune non ha ancora scoperto che è non meno presuntuoso e fantastico credere con assoluta certezza che la materia produca psiche, che le scimmie generino uomini, che le cellule cerebrali generino pensieri, e che tutte queste cose non possano essere diversamente".   [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.367]


.
#218
Citazione di: sgiombo il 18 Maggio 2019, 09:54:58 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 22:05:33 PM
Citazione di: sgiombo il 17 Maggio 2019, 20:44:31 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 20:13:16 PM
CitazioneSGIOMBO
Mi dispiace per le tue mal riposte speranze sono sempre lontanissimo "che più lontano non si può" da qualsiasi farneticazione antidarwiniana.

CARLO
Bravo. Logica impeccabile. La casualità darwiniana è indimostrata e infalsificabile, ...ergo, è una  verità indubitabile. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole.
Dove?
Nel paese delle parole al vento!
Amen.

SGIOMBO
Patetica confusione fra certezza scientifica (ovviamente relativa, limitata in generale: quella di qualsiasi teoria scientifica, anche la più empiricamente confermata e gratuite elucubrazioni irrazionalistiche infondate, tipo "disegno intelligente".
Ite, missa est!

CARLO
Io non ho mai parlato di "disegno intelligente" perché è impossibile da sostenere una tesi del genere sulla base di ciò che si osserva; io ho parlato di finalismo e della necessità di includerlo nelle riflessioni riguardanti il causalismo-casualismo. Se io mi alzo PER andare a rubare, postulo un finalismo che non ha niente a che vedere col "Disegno Intelligente". Parlo cioè di fini, non di fini ultimi, dei quali, ammesso che esistano, nessuno può affermare nulla.
Tu invece difendi l'intoccabilità del causalismo darwiniano pur sapendo che, data la sua ambiguità di significato, può virtualmente spiegare qualunque cosa, anche i miracoli, ed è per questo una teoria assolutamente inverificabile e infalsificabile, né più né meno della teoria del "Disegno intelligente": può essere solo un precetto di fede. Invece, incredibilmente, è considerata scienza, mentre le ipotesi finaliste sono emarginate come anti-scienza o a-scienza. Anche da parte tua.
#219
Citazione di: Jacopus il 18 Maggio 2019, 09:15:39 AM
Scusami Carlo ma che senso hanno questi tuoi interventi?
Non mi sembra che tu abbia alcuna voglia di confrontarti.
CARLO
Perché dici che non ho alcuna voglia di confrontarmi? Se ci fai caso, io sono l'unico in questo NG che si confronta con tutti i commenti e le critiche che mi vengono rivolti.

JACOPUS
Scrivi i tuoi post, che sono considerati più evangelici dello stesso Vangelo. Cosa pretendi da noi comuni mortali? Che accogliamo la buona novella junghiana? Oppure attraverso i conflitti virtuali che scateni metti temporaneamente a tacere dei conflitti che evidentemente sono ancora irrisolti?

CARLO
Che intendi dire con "evangelici"?
Io non pretendo nulla, se non stimolare la discussione. Mi limito ad esporre delle idee. Ma poi ognuno è libero di commentare, di criticare di non rispondere o di non aprire nemmeno i miei post. Che altro?
Insomma, sono io che non capisco il senso di questo tuo intervento.
#220
Quando accade che la "trascendenza" si apre all'esperienza immanente? Quando, dopo un lungo lavoro di autoanalisi (o di "esame di coscienza"), si riesce a far emergere alla luce della consapevolezza un conflitto importante che prima era inconscio (o di cui uno dei due termini era inconscio, represso). Questa consapevolezza in genere produce tensione, anche sofferenza, perché in un certo senso lacera in due la nostra identità, dal momento che  i "poli" contrapposti fanno parte di noi, ci appartengono entrambi e non sono più scissi, separati. Ed è da questa tensione, da questo disagio che si attiva in noi quella che Jung chiama la "funzione trascendente" grazie alla quale "piove dal cielo" quel "tertium", quel contenuto *inaspettato e imprevedibile* - spesso di carattere archetipico (un sogno intenso, una visione, una profonda intuizione) - che è necessario per superare il conflitto, per dare avvio alla sua soluzione e spesso alla guarigione definitiva dalla nevrosi.
Perché <<un contenuto di carattere archetipico>>? Perché l'archetipo è, strutturalmente, sempre una complementarità-unità di opposti realizzata.
Scrive Jung:

"Il contrasto delle posizioni comporta una tensione carica di energia che produce qualcosa di vivo, un terzo elemento, che non è affatto, secondo l'assioma tertium non datur, un aborto logico, ma è invece una progressione che nasce dalla sospensione dell'antitesi, una nascita viva che introduce un nuovo grado [o livello] dell'essere, una nuova situazione. La funzione trascendente si manifesta come una caratteristica di opposti che si sono reciprocamente avvicinati. Fino a quando questi opposti sono mantenuti estranei l'uno all'altro - allo scopo naturalmente di evitare conflitti - non funzionano, e ne consegue un morto ristagno".  [ JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.105]

"La funzione trascendente è un processo naturale, una manifestazione dell'energia che si sprigiona dalla tensione fra contrari, e consiste in una successione di processi fantastici che emergono spontaneamente in sogni e visioni. [...]
Il processo naturale dell'unificazione tra contrari è diventato per me un modello e il fondamento di un metodo che consiste essenzialmente in questo: far emergere intenzionalmente ciò che per sua natura si verifica inconsciamente e spontaneamente, e integrarlo nella coscienza e nel suo modo di vedere proprio".   [JUNG: Psicologia dell'inconscio - pg.135]

"Il distacco dall'inconscio significa privazione di istinti, mancanza di radici. Se si riesce a produrre la funzione trascendente, si elimina questa scissione e si può quindi attingere serenamente al lato favorevole dell'inconscio. Allora esso fornisce tutti gli appoggi e gli aiuti che una natura benevola può dare in sovrabbondanza all'uomo, [...] in quanto dispone [...] della saggezza derivante da un'esperienza vecchia di secoli, sepolta nelle sue strutture archetipiche".      [JUNG: Psicologia dell'inconscio - pg.179]
#221
DAVINTRO
d- Francamente mi è più difficle comprendere una materia "intelligente", autopoieica, piuttosto che un qualcosa che generalmente viene chiamato Dio.

ODRADEK
Non è difficile, è un impresa "mostruosa", ed impegna migliaia di persone, che come formiche (figlie di unica madre e "animate" da unici obiettivi) pezzetto per pezzetto, rotellina per rotellina, micromeccanismo per micromeccanismo "smontano e rimontano" gli "ingranaggi" dei meccanismi mentali.

CARLO
Certo, ma sono migliaia di persone che ricevono soldi per lavorare su una sola ipotesi, quella materialista, mentre sull'altra ipotesi, il dualismo - anch'essa scientificamente ammissibile e supportata da molte più osservazioni di carattere generale - non prende una lira nessuno e ci lavorano in pochissimi studiosi di buona volontà. Per questo lo strapotere materialista è una palla al piede dell'evoluzione del sapere. 
Ma prima o poi la verità verrà a galla e questi baroni indottrinati del riduzionismo faranno la stessa figura di m. dei preti tardo-medievali nei confronti della scienza.
#222
Citazione di: paul11 il 18 Maggio 2019, 00:04:03 AMEppure se tutto fosse materia, c'è distinzione fra un sasso, un'ameba e le facoltà mentali, fra materia ,natura e cutura.
Qualcosa li unisce, siamo infatti tutti di elementi chimico/fisici, ma come emerge la vita, come emergono le facoltà mentali rimane ancora un "mistero". nei tuoi esempi ad esempio non sono chiare la naturae le distinzioni delle facoltà mentali. Sul piano più alto, diciamo così sta la consapevolezza di sè, una coscienza  che riesce a "staccarsi", dal corpo, , oppure i valori di libertà ,giustizia, uguaglianza,, la stessa capacità di fantasticare, di progettare ,di inventare, di creare.
Se pensassimo che tutto questo fosse frutto di una complessità evolutiva più alta , significherebbe che già la materia almeno in potenza ha
una mente, perchè da qualche parte devono pur essere scaturite queste facoltà mentali, questa coscienza.
Francamente mi è più difficle comprendere una materia "intelligente", autopoieica, piuttosto che un qualcosa che generalmente viene chiamato Dio

CARLO
Io, infatti, continuo a pensare - come scrissi tempo fa - che in quel gran salto qualitativo che osserviamo nel passaggio tra la chimica organica e la chimica vivente, la materia generi in sé "qualcosa" di assolutamente nuovo e "altro da sé", che forse è la matrice originaria di ciò che i riduzionisti chiamano impropriamente "proprietà emergenti": una nuova esistenza che è "altro" dalla materia quanto può esserlo un feto rispetto alla madre ("materia" deriva da "mater") che lo porta in grembo (un feto non è un'estensione dell'organismo materno): una nuova creatura, quel seme originario della MENTE che nell'uomo germoglierà e si innalzerà fino a trasformarsi in quel mistero che chiamiamo COSCIENZA e a produrre quei "frutti", anch'essi assolutamente nuovi rispetto al passato animale, a cui diamo i nomi di conoscenza, etica, arte, religione, civiltà, ecc..

E' la comparsa della mente e la sua interazione dia-lettica con la materia che, secondo me, trasforma la chimica non-vivente in quel processo teleologico che chiamiamo "evoluzione darwiniana". E nessuno può escludere la possibilità che le famose mutazioni genetiche che sono alla base di questo processo evolutivo non siano del tutto casuali, ma che siano invece condizionate in qualche modo dalla dimensione mentale-finalistica.

Questo parto dello "spirito" (la mente) da parte della "mater" (mater-ia), è espresso simbolicamente nel mito evangelico: la Vergine Maria che, fecondata dallo Spirito Divino, concepisce e partorisce il Cristo, il Logos, lo Spirito, destinato, appunto, a spiritualizzare la materia (Redenzione).
Gli alchimisti, infatti, identificavano simbolicamente Cristo con la Pietra Filosofale, con l'Opus, che consideravano "Salvator spiritus et naturae", Salvatore dello spirito e della natura.
#223
Citazione di: sgiombo il 17 Maggio 2019, 20:41:52 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 19:57:44 PM
Cit. CARLO
Anche Tolomeo era un gigante del pensiero astronomico. Ma la sua idea era sbagliata.
I tuoi sono discorsi arcaici, fondati ancora sull'ipse dixit. Per questo non ti confronti mai con i fatti che contraddicono le tue idee. Proprio come Kant.


CitazioneSGIOMBO
Poiché Tolomeo era uno scienziato (grande) il superamento (falsificazione) delle sue teorie lo colloca inevitabilmente nella gloriosa storia del pensiero, mentre Kant era un filosofo (grandissimo), il che conferisce un'  attualità ben più duratura al suo pensiero.


CARLO
Peccato, però, che egli avesse stabilito (arbitrariamente) che la dimensione trascendente è inaccessibile all'esperienza umana (assoluta separazione tra Dio e uomo), mentre l'esperienza di migliaia di mistici testimonia il contrario.

CitazioneSGIOMBO
Peggio per le allucinazioni dei mistici!
CARLO
Almeno queste sono fondate. Mentre quelle di Kant sono assolutamente arbitrarie.

CIT. CARLO
Peccato anche che avesse manipolato il significato proprio di "trascendentale" per riuscire nel suo inganno. E che avesse manipolato anche il significato di "noumeno" (che coincide con quello di "archetipo") pur di decretarne (arbitrariamente) l'inconoscibilità assoluta. In questo modo è riuscito a degradare il concetto di conoscenza al rango di "opinione", e quello di teologia al rango di superstizione.
E' per questo che ti sembra un grande filosofo: perché in questo modo ha azzerato il valore dell'esperienza e ha esaltato il valore delle ...chiacchiere.

CitazioneNon prendo in considerazione ridicolaggini come le pretese "manipolazioni" e "inganni" che avrebbe commesso Kant.

CARLO
Non c'è da discutere, ma da consultare qualsiasi dizionario filosofico. "Noumeno" deriva da "Nous":

- Anassagora chiamò Nous la divina ragione ordinatrice del mondo;
- Aristotele individua nel Nous il primo motore delle cose, l'intelletto divino;
- Platone e Plotino identificano il Nous con la figura del Demiurgo, il "divino
  artefice" che plasma la materia secondo il modello delle Idee archetipe;
- Eraclito individua nel Nous la sapienza originaria;
- Nello Gnosticismo il Nous è una emanazione di Dio;

Riguardo al "trascendent-ale", anche i bambini sanno che si tratta di un aggettivo che significa "riferito a ciò che è trascendente". Quindi l'intenzione truffaldina di trasformarlo in un sostantivo che non appartiene né all'immanente né al trascendente, ma che può essere associato all'uno o all'altro secondo l'opportunità e senza alcuna regola, è evidente.

Inoltre, la stessa radice etimologica "trans-ascendere" indica una non separazione assoluta tra immanente e trascendente.
In definitiva, Kant ha manipolato il significato originario di questi concetti per puro scopo di lucro: vendere la propria filosofia al mercato più ampio: ai religiosi e agli agnostici. Il massimo dell'ignobiltà filosofica.
#224
Citazione di: sgiombo il 17 Maggio 2019, 20:44:31 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Maggio 2019, 20:13:16 PM
Cit. CARLO
Il problema, caro Iano, è che se cancelliamo dalle nostre riflessioni il concetto di finalismo intenzionale, l'unica alternativa al determinismo non può essere che il caso. Anche un atto intenzionale può, a rigore, essere considerato un evento casuale ...fortunato.

CitazioneSGIOMBO
Perfettamente d' accordo: tertium (che non sia il complementare reciproco integrarsi per differenti aspetti della realtà di caso e determinismo stessi che é costituito dal probabilismo) non datur.

CARLO
Quindi spero che tu cominci a capire in cosa consista l'inganno del casualismo darwiniano che, grazie a questa infinita elasticità del concetto di caso, fa rientrare nel gran calderone della casualità/selezione anche delle specie biologiche come queste:
CitazioneSGIOMBO
Mi dispiace per le tue mal riposte speranze sono sempre lontanissimo "che più lontano non si può" da qualsiasi farneticazione antidarwiniana.

CARLO
Bravo. Logica impeccabile. La casualità darwiniana è indimostrata e infalsificabile, ...ergo, è una  verità indubitabile. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. 
Dove? 
Nel paese delle parole al vento! 
Amen.
#225
Cit. CARLO
Il problema, caro Iano, è che se cancelliamo dalle nostre riflessioni il concetto di finalismo intenzionale, l'unica alternativa al determinismo non può essere che il caso. Anche un atto intenzionale può, a rigore, essere considerato un evento casuale ...fortunato.

CitazioneSGIOMBO
Perfettamente d' accordo: tertium (che non sia il complementare reciproco integrarsi per differenti aspetti della realtà di caso e determinismo stessi che é costituito dal probabilismo) non datur.

CARLO
Quindi spero che tu cominci a capire in cosa consista l'inganno del casualismo darwiniano che, grazie a questa infinita elasticità del concetto di caso, fa rientrare nel gran calderone della casualità/selezione anche delle specie biologiche come queste:

Orchidea vesparia
http://www.donnamoderna.com/casa/giardinaggio/scegli-fiori-che-ti-assomigliano/photo/Orchidea-vesparia-se-sei-una-conquistatrice

Bruco su ramo
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Bruco su tronco
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Ragno su cardo
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Ragno su fiore
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Cimice su tronco
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Cimice su foglia
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Mantide orchidea
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Insetto-foglia 0
https://3.bp.blogspot.com/-DqwFkbgDFDA/V2klTZnumlI/AAAAAAAAF_k/kh8uyndT69QypIdaiQxpDo-URHvJn7bEwCLcB/s640/185168_544748728885312_378303283_n.jpg

Insetto-foglia 1
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Insetto-foglia 2
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Insetto-foglia 3
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Insetto-stecco marrone
http://metrocitypress.altervista.org/wp-content/uploads/2018/04/Insetto-Stecco.jpg

Insetto-stecco verde
https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2013/10/scoprire-gli-insetti-mimetici-con-la-biblioteca-rotonda/insetto-stecco.jpeg

Insetto-stecco arricciato
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